Denuncio al mondo ed ai posteri con i miei libri tutte le illegalità tacitate ed impunite compiute dai poteri forti (tutte le mafie). Lo faccio con professionalità, senza pregiudizi od ideologie. Per non essere tacciato di mitomania, pazzia, calunnia, diffamazione, partigianeria, o di scrivere Fake News, riporto, in contraddittorio, la Cronaca e la faccio diventare storia. Quella Storia che nessun editore vuol pubblicare. Quelli editori che ormai nessuno più legge.

Gli editori ed i distributori censori si avvalgono dell'accusa di plagio, per cessare il rapporto. Plagio mai sollevato da alcuno in sede penale o civile, ma tanto basta per loro per censurarmi.

I miei contenuti non sono propalazioni o convinzioni personali. Mi avvalgo solo di fonti autorevoli e credibili, le quali sono doverosamente citate.

Io sono un sociologo storico: racconto la contemporaneità ad i posteri, senza censura od omertà, per uso di critica o di discussione, per ricerca e studio personale o a scopo culturale o didattico. A norma dell'art. 70, comma 1 della Legge sul diritto d'autore: "Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l'utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali."

L’autore ha il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l’opera in ogni forma e modo (art. 12 comma 2 Legge sul Diritto d’Autore). La legge stessa però fissa alcuni limiti al contenuto patrimoniale del diritto d’autore per esigenze di pubblica informazione, di libera discussione delle idee, di diffusione della cultura e di studio. Si tratta di limitazioni all’esercizio del diritto di autore, giustificate da un interesse generale che prevale sull’interesse personale dell’autore.

L'art. 10 della Convenzione di Unione di Berna (resa esecutiva con L. n. 399 del 1978) Atto di Parigi del 1971, ratificata o presa ad esempio dalla maggioranza degli ordinamenti internazionali, prevede il diritto di citazione con le seguenti regole: 1) Sono lecite le citazioni tratte da un'opera già resa lecitamente accessibile al pubblico, nonché le citazioni di articoli di giornali e riviste periodiche nella forma di rassegne di stampe, a condizione che dette citazioni siano fatte conformemente ai buoni usi e nella misura giustificata dallo scopo.

Ai sensi dell’art. 101 della legge 633/1941: La riproduzione di informazioni e notizie è lecita purché non sia effettuata con l’impiego di atti contrari agli usi onesti in materia giornalistica e purché se ne citi la fonte. Appare chiaro in quest'ipotesi che oltre alla violazione del diritto d'autore è apprezzabile un'ulteriore violazione e cioè quella della concorrenza (il cosiddetto parassitismo giornalistico). Quindi in questo caso non si fa concorrenza illecita al giornale e al testo ma anzi dà un valore aggiunto al brano originale inserito in un contesto più ampio di discussione e di critica.

Ed ancora: "La libertà ex art. 70 comma I, legge sul diritto di autore, di riassumere citare o anche riprodurre brani di opere, per scopi di critica, discussione o insegnamento è ammessa e si giustifica se l'opera di critica o didattica abbia finalità autonome e distinte da quelle dell'opera citata e perciò i frammenti riprodotti non creino neppure una potenziale concorrenza con i diritti di utilizzazione economica spettanti all'autore dell'opera parzialmente riprodotta" (Cassazione Civile 07/03/1997 nr. 2089).

Per questi motivi Dichiaro di essere l’esclusivo autore del libro in oggetto e di tutti i libri pubblicati sul mio portale e le opere citate ai sensi di legge contengono l’autore e la fonte. Ai sensi di legge non ho bisogno di autorizzazione alla pubblicazione essendo opere pubbliche.

Promuovo in video tutto il territorio nazionale ingiustamente maltrattato e censurato. Ascolto e Consiglio le vittime discriminate ed inascoltate. Ogni giorno da tutto il mondo sui miei siti istituzionali, sui miei blog d'informazione personali e sui miei canali video sono seguito ed apprezzato da centinaia di migliaia di navigatori web. Per quello che faccio, per quello che dico e per quello che scrivo i media mi censurano e le istituzioni mi perseguitano. Le letture e le visioni delle mie opere sono gratuite. Anche l'uso è gratuito, basta indicare la fonte. Nessuno mi sovvenziona per le spese che sostengo e mi impediscono di lavorare per potermi mantenere. Non vivo solo di aria: Sostienimi o mi faranno cessare e vinceranno loro. 

Dr Antonio Giangrande  

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L’ITALIA ALLO SPECCHIO

IL DNA DEGLI ITALIANI

 

 

ANNO 2023

L’ACCOGLIENZA

SECONDA PARTE

L’ATTACCO

DICIOTTESIMO MESE

 

 

DI ANTONIO GIANGRANDE

 

         

 

L’APOTEOSI

DI UN POPOLO DIFETTATO

 

Questo saggio è un aggiornamento temporale, pluritematico e pluriterritoriale, riferito al 2023, consequenziale a quello del 2022. Gli argomenti ed i territori trattati nei saggi periodici sono completati ed approfonditi in centinaia di saggi analitici specificatamente dedicati e già pubblicati negli stessi canali in forma Book o E-book, con raccolta di materiale riferito al periodo antecedente. Opere oggetto di studio e fonti propedeutiche a tesi di laurea ed inchieste giornalistiche.

Si troveranno delle recensioni deliranti e degradanti di queste opere. Il mio intento non è soggiogare l'assenso parlando del nulla, ma dimostrare che siamo un popolo difettato. In questo modo è ovvio che l'offeso si ribelli con la denigrazione del palesato.

 

IL GOVERNO

 

UNA BALLATA PER L’ITALIA (di Antonio Giangrande). L’ITALIA CHE SIAMO.

UNA BALLATA PER AVETRANA (di Antonio Giangrande). L’AVETRANA CHE SIAMO.

PRESENTAZIONE DELL’AUTORE.

LA SOLITA INVASIONE BARBARICA SABAUDA.

LA SOLITA ITALIOPOLI.

SOLITA LADRONIA.

SOLITO GOVERNOPOLI. MALGOVERNO ESEMPIO DI MORALITA’.

SOLITA APPALTOPOLI.

SOLITA CONCORSOPOLI ED ESAMOPOLI. I CONCORSI ED ESAMI DI STATO TRUCCATI.

ESAME DI AVVOCATO. LOBBY FORENSE, ABILITAZIONE TRUCCATA.

SOLITO SPRECOPOLI.

SOLITA SPECULOPOLI. L’ITALIA DELLE SPECULAZIONI.

 

L’AMMINISTRAZIONE

 

SOLITO DISSERVIZIOPOLI. LA DITTATURA DEI BUROCRATI.

SOLITA UGUAGLIANZIOPOLI.

IL COGLIONAVIRUS.

SANITA’: ROBA NOSTRA. UN’INCHIESTA DA NON FARE. I MARCUCCI.

 

L’ACCOGLIENZA

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA.

SOLITI PROFUGHI E FOIBE.

SOLITO PROFUGOPOLI. VITTIME E CARNEFICI.

 

GLI STATISTI

 

IL SOLITO AFFAIRE ALDO MORO.

IL SOLITO GIULIO ANDREOTTI. IL DIVO RE.

SOLITA TANGENTOPOLI. DA CRAXI A BERLUSCONI. LE MANI SPORCHE DI MANI PULITE.

SOLITO BERLUSCONI. L'ITALIANO PER ANTONOMASIA.

IL SOLITO COMUNISTA BENITO MUSSOLINI.

 

I PARTITI

 

SOLITI 5 STELLE… CADENTI.

SOLITA LEGOPOLI. LA LEGA DA LEGARE.

SOLITI COMUNISTI. CHI LI CONOSCE LI EVITA.

IL SOLITO AMICO TERRORISTA.

1968 TRAGICA ILLUSIONE IDEOLOGICA.

 

LA GIUSTIZIA

 

SOLITO STEFANO CUCCHI & COMPANY.

LA SOLITA SARAH SCAZZI. IL DELITTO DI AVETRANA.

LA SOLITA YARA GAMBIRASIO. IL DELITTO DI BREMBATE.

SOLITO DELITTO DI PERUGIA.

SOLITA ABUSOPOLI.

SOLITA MALAGIUSTIZIOPOLI.

SOLITA GIUSTIZIOPOLI.

SOLITA MANETTOPOLI.

SOLITA IMPUNITOPOLI. L’ITALIA DELL’IMPUNITA’.

I SOLITI MISTERI ITALIANI.

BOLOGNA: UNA STRAGE PARTIGIANA.

 

LA MAFIOSITA’

 

SOLITA MAFIOPOLI.

SOLITE MAFIE IN ITALIA.

SOLITA MAFIA DELL’ANTIMAFIA.

SOLITO RIINA. LA COLPA DEI PADRI RICADE SUI FIGLI.

SOLITO CAPORALATO. IPOCRISIA E SPECULAZIONE.

LA SOLITA USUROPOLI E FALLIMENTOPOLI.

SOLITA CASTOPOLI.

LA SOLITA MASSONERIOPOLI.

CONTRO TUTTE LE MAFIE.

 

LA CULTURA ED I MEDIA

 

LA SCIENZA E’ UN’OPINIONE.

SOLITO CONTROLLO E MANIPOLAZIONE MENTALE.

SOLITA SCUOLOPOLI ED IGNORANTOPOLI.

SOLITA CULTUROPOLI. DISCULTURA ED OSCURANTISMO.

SOLITO MEDIOPOLI. CENSURA, DISINFORMAZIONE, OMERTA'.

 

LO SPETTACOLO E LO SPORT

 

SOLITO SPETTACOLOPOLI.

SOLITO SANREMO.

SOLITO SPORTOPOLI. LO SPORT COL TRUCCO.

 

LA SOCIETA’

 

AUSPICI, RICORDI ED ANNIVERSARI.

I MORTI FAMOSI.

ELISABETTA E LA CORTE DEGLI SCANDALI.

MEGLIO UN GIORNO DA LEONI O CENTO DA AGNELLI?

 

L’AMBIENTE

 

LA SOLITA AGROFRODOPOLI.

SOLITO ANIMALOPOLI.

IL SOLITO TERREMOTO E…

IL SOLITO AMBIENTOPOLI.

 

IL TERRITORIO

 

SOLITO TRENTINO ALTO ADIGE.

SOLITO FRIULI VENEZIA GIULIA.

SOLITA VENEZIA ED IL VENETO.

SOLITA MILANO E LA LOMBARDIA.

SOLITO TORINO ED IL PIEMONTE E LA VAL D’AOSTA.

SOLITA GENOVA E LA LIGURIA.

SOLITA BOLOGNA, PARMA ED EMILIA ROMAGNA.

SOLITA FIRENZE E LA TOSCANA.

SOLITA SIENA.

SOLITA SARDEGNA.

SOLITE MARCHE.

SOLITA PERUGIA E L’UMBRIA.

SOLITA ROMA ED IL LAZIO.

SOLITO ABRUZZO.

SOLITO MOLISE.

SOLITA NAPOLI E LA CAMPANIA.

SOLITA BARI.

SOLITA FOGGIA.

SOLITA TARANTO.

SOLITA BRINDISI.

SOLITA LECCE.

SOLITA POTENZA E LA BASILICATA.

SOLITA REGGIO E LA CALABRIA.

SOLITA PALERMO, MESSINA E LA SICILIA.

 

LE RELIGIONI

 

SOLITO GESU’ CONTRO MAOMETTO.

 

FEMMINE E LGBTI

 

SOLITO CHI COMANDA IL MONDO: FEMMINE E LGBTI.

 

 

 

 

 

L’ACCOGLIENZA

INDICE PRIMA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

GLI EUROPEI

Confini e Frontiere.

Quei razzisti come gli italiani.

Quei razzisti come i serbi.

Quei razzisti come i greci.

Quei razzisti come gli austriaci.

Quei razzisti come i croati.

Quei razzisti come i kosovari.

Quei razzisti come i rumeni.

Quei razzisti come gli spagnoli.

Quei razzisti come i francesi.

Quei razzisti come gli svizzeri.

Quei razzisti come i tedeschi.

Quei razzisti come i polacchi.

Quei razzisti come i belgi.

Quei razzisti come gli olandesi.

Quei razzisti come i danesi.

Quei razzisti come i finlandesi.

Quei razzisti come gli svedesi.

Quei razzisti come i norvegesi.

Quei razzisti come gli inglesi.

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

GLI AFRO-ASIATICI

 

Quei razzisti come i nigerini.

Quei razzisti come i zambiani.

Quei razzisti come i zimbabwesi.

Quei razzisti come i ghanesi.

Quei razzisti come i sudanesi.

Quei razzisti come i gabonesi.

Quei razzisti come i ciadiani.

Quei razzisti come i marocchini.

Quei razzisti come i tunisini.

Quei razzisti come gli egiziani.

Quei razzisti come i siriani.

Quei razzisti come i libanesi.

Quei razzisti come i giordani.

Quei razzisti come gli israeliani.

Quei razzisti come i turchi.

Quei razzisti come gli iracheni.

Quei razzisti come gli iraniani.

Quei razzisti come i qatarioti.

Quei razzisti come gli yemeniti.

Quei razzisti come i somali.

Quei razzisti come gli afghani.

Quei razzisti come i pakistani.

Quei razzisti come gli indiani.

Quei razzisti come i thailandesi. 

Quei razzisti come gli indonesiani.

Quei razzisti come i birmani.

Quei razzisti come i bielorussi.

Quei razzisti come i russi.

Quei razzisti come i kazaki.

Quei razzisti come i nord coreani.

Quei razzisti come i cinesi.

Quei razzisti come i giapponesi.

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

GLI OCEAN-AMERICANI

 

Quei razzisti come gli statunitensi.

Quei razzisti come i salvadoregni.

Quei razzisti come gli ecuadoregni.

Quei razzisti come i messicani.

Quei razzisti come i cubani.

Quei razzisti come i colombiani.

Quei razzisti come i brasiliani.

Quei razzisti come i boliviani.

Quei razzisti come i peruviani.

Quei razzisti come gli argentini.

Quei razzisti come i canadesi.

Quei razzisti come gli australiani.

Quei razzisti come i neozelandesi.

 

INDICE SECONDA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. UNDICESIMO MESE

 

INDICE SECONDA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. DODICESIMO MESE

 

INDICE SECONDA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. TREDICESIMO MESE. UN ANNO DI AGGRESSIONE

 

INDICE SECONDA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. QUATTORDICESIMO MESE

 

INDICE SECONDA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. QUINDICESIMO MESE

 

INDICE SECONDA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. SEDICESIMO MESE

 

INDICE SECONDA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. DICIASSETTESIMO MESE

 

INDICE SECONDA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. DICIOTTESIMO MESE

 

INDICE SECONDA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. DICIANNOVESIMO MESE

 

INDICE TERZA PARTE

 

SOLITI PROFUGHI E FOIBE. (Ho scritto un saggio dedicato)

Il Giorno del Ricordo.

SOLITO PROFUGOPOLI. VITTIME E CARNEFICI. (Ho scritto un saggio dedicato)

I Migranti.

I Rimpatri.

Gli affari dei Buonisti.

Quelli che…porti aperti.

Quelli che…porti chiusi.

Cosa succede in Libia.

Cosa succede in Africa.

Gli ostaggi liberati a spese nostre.

Il Caso dei Marò & C.

 

 

 

 

 

 

 

SOMMARIO

  SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato).

Guerra Ucraina - Russia, le news del 24 luglio.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 25 luglio.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 26 luglio.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 27 luglio.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 28 luglio.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 29 luglio.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 30 luglio.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 31 luglio.

Guerra Ucraina - Russia, le news dell’1 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 2 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 3 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 4 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 5 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 6 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 7 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news dell’8 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 9 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 10 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news dell’11 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 12 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 13 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 14 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 15 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 16 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 17 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 18 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 19 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 20 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 21 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 22 agosto.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 23 agosto: la morte di Prigozhin.

Da Ansa.

Da Tgcom24.

Da Il Corriere della Sera.

Da La Repubblica.

Da La Stampa.

Da Avvenire.

Da Dagospia.

Da Il Giornale d’Italia.

Da Il Tempo.

Da Il Foglio.

Da Panorama.

Da Il Giornale.

Da L’Indipendente.

Da L’Inkiesta.

Da L’Unità.

Da Il Riformista.

Le Vittime.

I Soccorsi in Prima Linea.

I Patrioti.

Sovversivi.

Renitenti e disertori.

I Traditori.

I Corrotti.

Le Spie.

Le Armi.

L’Elite Militare.

I Mercenari.

Criminali contro l’Umanità.

L’Economia.

La Fake News.

Le Profezie.

I Pacifondai.  

 

 

ANNO 2023

L’ACCOGLIENZA

SECONDA PARTE

L’ATTACCO

DICIOTTESIMO MESE

 

DI ANTONIO GIANGRANDE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. DICIOTTESIMO MESE

Guerra Ucraina - Russia, le news del 24 luglio.

Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Droni russi attaccano un deposito di grano vicino al confine con la Romania. Giornalista dell’Afp ferito a Bakhmut. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera 24 luglio 2023.

Le notizie sulla guerra in Ucraina di lunedì 24 luglio. Droni colpiscono due edifici non residenziali a Mosca. Blinken: forze ucraine hanno liberato il 50% dei territori occupati, ma la situazione è difficile 

• Per Putin «la controffensiva di Kiev è fallita».

• Zelensky: «Non ci sono scuse per l’attacco a Odessa». E promette rappresaglia.

• Gravi danni alla cattedrale. Mosca nega ogni responsabilità: «Colpa dell'antiaerea ucraina».

• Putin incontra Lukashenko a Strelna (San Pietroburgo), il leader bielorusso: «Gli uomini della Wagner vogliono marciare sulla Polonia».

• Burns sulla rivolta della Wagner: «Ne eravamo a conoscenza».

Ore 01:53 - Putin: «Situazione globale tutt'altro che stabile. Malgrado le sanzioni forniremo il grano all'Africa»

«La situazione globale è tutt'altro che stabile con vecchi conflitti in aumento e nuove sfide emergenti». Nonostante le sanzioni, sostiene Putin la Federazione Russa continuerà a lavorare con vigore per organizzare la fornitura di grano, cibo e fertilizzanti all'Africa. L'articolo è stato pubblicato sul sito web del Cremlino, riferisce Ria Novosti. «Continueremo a sviluppare in modo dinamico l'intera gamma di legami economici con l'Africa, con i singoli stati e con le associazioni regionali e, naturalmente, con l'Unione africana», prosegue Putin.

Ore 01:54 - A Odessa, città ferita dalle vendette di Putin. «Restare è resistere»

(di Lorenzo Cremonesi, nostro inviato a Odessa) Entrando in centro città con l’autostrada a quattro corsie che la collega con Kiev, la prima impressione è che sia cambiato poco. I caffè sono affollati, c’è chi fa jogging, i negozi sono aperti come ormai era consueto da dopo le prime settimane di panico all’inizio della guerra l’anno scorso. Si nota però che il traffico è più rado, non ci sono ingorghi.

E proseguendo verso il polmone verde di parco Shevchenko, che sovrasta il porto e domina la zona balneare più antica, la sensazione di vuoto diventa più palpabile: non solo mancano le auto, anche i pedoni sono molto pochi. In tempi normali questa per Odessa è la stagione del tutto pieno sulle spiagge, la gente si riversa nei viottoli ombrosi per raggiungere a piedi il mare, il parco diventa il preludio della giornata balneare. Ma questi non sono tempi normali. In mare non si può fare il bagno dal 6 giugno, quando l’onda sporca della piena causata dall’attacco russo contro la diga di Nova Kachovka ha inquinato il vicino estuario del Dnipro.

Ore 01:57 - Odessa, la città-gioiello «all’italiana» resa memorabile da Ejzenštejn

L’iscrizione di Odessa e del suo porto nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco risale solo al 25 gennaio di quest’anno, durante una sessione straordinaria dell’organizzazione culturale dell’Onu nella sua sede di Parigi, un sostegno all’Ucraina denso di significati non militari ma intellettuali.

La documentazione tecnica è stata messa a punto da un tavolo unitario italo-ucraino proprio per la lunga esperienza italiana: il nostro Paese è ancora in cima alla lista dei Paesi titolari del più alto numero di beni materiali e immateriali considerati Patrimonio dell’Umanità. L’iscrizione a quell’elenco rende dunque il bombardamento russo della Cattedrale della Trasfigurazione ancora più grave e inaccettabile di quanto non lo sia già in sé.

Ore 04:40 - Blinken: esercito ucraino ha liberato il 50% dei territori occupati dai russi

Secondo il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, «l’Ucraina ha liberato circa il 50 per cento del territorio occupato dalle forze russe all’inizio dell’invasione di quel Paese, a febbraio dello scorso anno». Intervistato dall’emittente televisiva statunitense «Cnn», Blinken ha affermato che gli ucraini «si sono già ripresi circa il 50 per cento di quel che era stato sottratto», ma ha anche ammesso che Kiev ha di fronte a sé «una lotta molto difficile» per proseguire la liberazione dei territori occupati, come emerso dallo scarso successo dell’offensiva intrapresa all’inizio del mese scorso nelle regioni di Zaporizhzhia e Donetsk. Secondo Blinken, però, «siamo ancora relativamente all’inizio della controffensiva. È difficile, e le cose non si risolveranno entro la prossima settimana o due. Credo che ci aspettino diversi mesi» di combattimenti.

Ore 05:01 - Attacco con droni contro Mosca, colpiti due edifici non residenziali

È stato sventato un attacco condotto con due droni contro la città di Mosca. Lo riferiscono le autorità russe, secondo le quali gli apparecchi sono stati «neutralizzati» e si sono «schiantati». Il sindaco di Mosca, Serghei Sobyanin, ha annunciato che «attacchi di droni» hanno colpito durante la notte due edifici «non residenziali» nella capitale russa, senza causare vittime né «gravi distruzioni». «È stato fermato un tentativo del regime di Kiev di commettere un attentato terrorista utilizzando due droni su obiettivi nel territorio della città di Mosca», si legge in una nota diffusa dal ministero della Difesa russo, «due droni ucraini sono stati soppressi e si sono schiantati. Non ci sono vittime». Secondo Tass, uno dei droni è caduto sulla Komsomolsky Prospekt, ovvero nei pressi del ministero della Difesa, laddove l’altro ha colpito un centro uffici sulla via Likhacheva, vicino uno dei principali anelli autostradali di Mosca.

Ore 05:59 - Blinken: lavoriamo per stabilizzare le relazioni Usa-Cina

Gli Stati Uniti stanno tentando di rafforzare le «linee di comunicazione» con la Cina per stabilizzare le relazioni. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, nel corso di una intervista all’emittente televisiva «Cnn». «Stiamo lavorando per iniettare un po’ di stabilità nelle relazioni, per porre una base alle relazioni, per assicurarci che la competizione in cui siamo coinvolti non viri verso un conflitto», ha detto Blinken nel corso dell’intervista, concessa a margine del Forum sulla sicurezza di Aspen nel Colorado. Il segretario, reduce da una visita ufficiale in Cina il mese scorso - la prima a Pechino da parte di una segretario di Stato Usa nell’arco di cinque anni - ha dichiarato che prima dei recenti contatti, Washington e Pechino «non si parlavano molto. Ora lo stiamo facendo. Abbiamo diversi gruppi che sono in contatto o che stanno per entrare in contatto su questioni sensibili - problematiche - nelle relazioni, dove credo si possa giungere a una soluzione», ha affermato Blinken.

Ore 06:43 - Giallo sull’attacco con i droni contro Mosca, le autorità russe minimizzano

Nessun feriti e danni lievi. Le autorità russe commentano così l’attacco con i droni lanciato nelle prime ore del 24 maggio contro Mosca. Il ministero della Difesa ha reso noto di aver «neutralizzato» i due veicoli senza pilota, affermando che si è trattato di «un tentato atto terroristico di Kiev». Sui social girano diverse immagini degli edifici colpiti, secondo alcune fonti in realtà i droni utilizzati per l’attacco sarebbero ben più di due.

Ore 08:10 - Lukashenko incontra Putin e avverte: «Ora la Wagner mira alla Polonia»

(di Marco Imarisio) Elementi per una rapida comprensione dei rapporti tra due Paesi uniti da una alleanza «bellissima e paritaria», come viene ribadito ogni volta. Negli ultimi due anni ci sono stati diciotto incontri bilaterali tra Vladimir Putin e Aleksandr Lukashenko. Diciassette si sono tenuti in Russia, e uno solo in Bielorussia, quello del 19 dicembre 2022, che fu anche il più breve di tutti. L’ultimo in ordine di tempo si è svolto ieri vicino a San Pietroburgo. Nel sontuoso palazzo Konstantinovskij, dove in un’altra epoca si svolse il primo e unico G8 in Russia. Correva l’anno 2006. Come cambiano le cose.

«Tutti i nostri piani si stanno realizzando con una velocità ancora maggiore di quanto ci aspettassimo». Putin esordisce così, facendo riferimento alla reciproca crescita economica. Ma Lukashenko sposta subito la conversazione su argomenti ancora più piacevoli per il padrone di casa. «Vorrei parlare invece delle forze armate ucraine. Quella di sabato è stata una giornata non facile per loro.

Ore 08:30 - Russia: attacco su Mosca è «terrorismo internazionale»

La Russia ha definito un «atto di terrorismo internazionale» l’attacco avvenuto nella notte contro Mosca, dove droni ucraini hanno colpito due edifici non residenziali. È «un atto di terrorismo internazionale», ha detto alla televisione Rtvi la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. L’attacco è avvenuto poco prima dell’alba: almeno due droni hanno colpito due edifici non residenziali senza gravi danni o vittime, ha riferito il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin. Un’ora dopo, il ministero della Difesa russo ha fatto sapere di aver «sventato un tentativo del regime di Kiev di compiere un attacco terroristico con due droni contro installazioni sul territorio di Mosca».

Ore 08:35 - Mosca: raid Kiev, evacuazioni in Crimea

I residenti dei villaggi della Crimea che si trovano entro un raggio di 5 chilometri dalle zone dove un raid ucraino ha colpito un deposito di munizioni, nel distretto di Dzhankoi, saranno evacuati e trasferiti in centri di accoglienza temporanea. Lo scrive su Telegram il governatore per conto di Mosca della Crimea, Serghey Aksenov. «È stata presa la decisione di evacuare la popolazione dei villaggi vicini entro un raggio di 5 chilometri dal luogo di emergenza nel distretto di Dzhankoy in centri di accoglienza temporanea. Secondo le prime informazioni non ci sarebbero vittime», si legge nel post. «Per motivi di sicurezza - avverte ancora Aksenov - il traffico ferroviario nel distretto di Dzhankoy e lungo l’autostrada Dzhankoy-Simferopol è stato sospeso».

Ore 09:40 - Bombe a grappolo, Giappone: aumentare firmatari Convenzione Oslo

La richiesta del Giappone arriva dopo l’annuncio del 7 luglio da parte di Washington di inviare munizioni a grappolo in Ucraina. Si tratta infatti di munizioni vietate dalla Convention on Cluster Munitions (Ccm), firmata da 123 paesi. Tra i non firmatari però, risultano proprio Stati Uniti, Ucraina e Russia, insieme a Cina, India, Pakistan, Israele e Corea del Sud.

Da qua la richiesta del governo giapponese di espandere il numero di firmatari della Convenzione di Oslo sulle munizioni a grappolo, in particolare dopo che il ministro della Difesa russo ha dichiarato come queste, lanciate dagli ucraini, abbiano «ferito quattro giornalisti russi».

Ore 09:48 - Kiev, in una settimana liberati 16 km quadrati a est e sud

Il ministero della Difesa ucraino rende noto di aver liberato dall’occupazione russa in una settimana 16 chilometri quadrati di territorio. Lo ha annunciato il vice ministro della Difesa Hanna Malyar alla tv ucraina, citata da Rbc-Ukraine. «Le forze di Difesa hanno liberato più di dodici chilometri quadrati nel Sud del Paese. Le truppe ucraine continuano a condurre operazioni offensive in diverse aree verso Melitopol e Berdiansk. In direzione Bakhmut (Ucraina orientale) sono stati liberati quattro chilometri quadrati», ha detto Malyar.

Ore 10:01 - Accordo sul grano: Erdogan ne parlerà con il suo governo

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha intenzione di discutere oggi con il suo governo dei prossimi colloqui con il suo omologo russo Vladimir Putin sull’«accordo sul grano» tra la Russia e l’Ucraina raggiunto a Istanbul con la mediazione dell’Onu e di Ankara. Lo ha riferito il quotidiano Hurriyet, citando proprie fonti. In precedenza Erdogan aveva riferito che contava sui negoziati con Putin per un «accordo sui cereali» nel prossimo futuro. Il leader turco ha anche annunciato che Putin verrà in Turchia ad agosto.

Ore 10:25 - Kiev, in una settimana liberati 16 km quadrati territorio

Nell’ultima settimana di combattimenti le truppe ucraine sono riuscite a liberare 16 chilometri di territorio nel Sud e nell’Est del Paese. Lo ha annunciato la viceministra ucraina della Difesa Hanna Malyar nel corso di una diretta televisiva. Lo riportano i media ucraini. In particolare, negli ultimi sette giorni, oltre 12 chilometri quadrati sono stati liberati nella direzione di Melitopol e Berdyansk, portando a 192 i chilometri quadrati di territori riconquistati nel Sud. Quattro chilometri quadrati sono stati, invece, liberati nella direzione di Bakhmut, ha aggiunto Malyar.

Ore 10:47 - Mosca: attacco su capitale è terrorismo internazionale

L’attacco con droni su Mosca di oggi è un atto di «terrorismo internazionale». Lo ha detto la portavoce del ministero russo degli Esteri Maria Zakharova nel corso di un’intervista televisiva. Lo riporta la Tass. In precedenza, il ministero della Difesa russo aveva riferito che «la mattina del 24 luglio, è stato sventato un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico da parte di due veicoli aerei senza equipaggio contro oggetti nella città di Mosca». Tutti i droni ucraini, secondo la Difesa russa, sono stati distrutti.

Ore 11:05 - Parolin: la guerra sembra ravvivare nostalgie totalitarie

Il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin ha celebrato ieri la Messa conclusiva al convegno che si è svolto in questi giorni nel monastero dei Camaldolesi, in occasione degli ottant’anni del Codice di Camaldoli. Nel 1943 un gruppo di intellettuali, laici e religiosi cattolici, proprio in questo luogo, sotto la guida di monsignor Adriano Bernareggi, redasse il Codice attraverso un confronto sul magistero sociale della Chiesa, sui problemi della società, sui rapporti tra individuo e Stato, tra bene comune e libertà individuale. Sebbene oggi, ha affermato il cardinale, secondo quanto riferisce Vatican News, il contesto storico ed ecclesiale sia mutato, il timore per quella che definisce «una inopinata guerra nel cuore dell’Europa» è forte tanto che, ha osservato, «sembra voler ravvivare macabre nostalgie totalitarie».

Ore 11:28 - Kiev: 242.620 militari russi uccisi da inizio guerra

La Russia ha perso nell’ultimo giorno 660 uomini, facendo salire a 242.620 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 242.620 uomini, 4.162 carri armati, 8.118 mezzi corazzati, 4.675 sistemi d’artiglieria, 697 lanciarazzi multipli, 452 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 315 aerei, 310 elicotteri, 7.182 attrezzature automobilistiche, 18 unità navali e 3.963 droni.

Ore 11:35 - Il Cremlino smentisce di aver colpito cattedrale Odessa

Il Cremlino ha smentito aver colpito la cattedrale di Odessa: lo ha detto il portavoce, Dmitry Peskov, nel consueto briefing con la stampa. Si tratta di «una menzogna assoluta: l’esercito russo non colpisce le chiese», ha affermato. Sull’attacco a Odessa nella notte tra sabato e domenica Mosca e Kiev si sono accusate vicendevolmente. Il ministero della Difesa russo prima ha confermato un attacco sulla regione poi ha sostenuto che la causa «più probabile» della distruzione parziale della cattedrale è stato il precipitare di un missile antiaereo ucraino, teoria confermata oggi da Peskov.

Ore 11:52 - Gli 007 ucraini rivendicano l’attacco con droni a Mosca

In un commento al Kyiv Post, l’intelligence militare ucraina ha affermato che gli attacchi con droni a Mosca e in Crimea sono la prova che «il regime di Putin non è in grado di controllare completamente il cielo, neanche per la protezione delle sue strutture più importanti». Questi attacchi «continueranno e aumenteranno di portata», ha detto Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence militare ucraina.

«I droni hanno attaccato la capitale orchesca e la Crimea la scorsa notte. La guerra elettronica e la difesa aerea sono sempre meno in grado di proteggere i cieli degli occupanti», ha scritto Mykhailo Fedorov, ministro ucraino della trasformazione digitale, in un post su Telegram. «Qualunque cosa accada, ce ne saranno di più», ha aggiunto. Il ministero di Fedorov, come riferisce la Cnn, è responsabile dell’iniziativa ucraina `Esercito di droni´, il piano di approvvigionamento di droni del governo.

Ore 12:31 - Cremlino: «Kiev è responsabile della morte del reporter di Ria Novosti»

La morte del giornalista russo di Ria Novosti, Rostislav Zhuravlev, ucciso in un bombardamento in Ucraina è stato «attacco deliberato ai giornalisti» e «il regime di Kiev ne è responsabile». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta la Tass. «Stiamo parlando della morte di un giornalista che stava svolgendo le sue funzioni», ha aggiunto Peskov, «in tutto il mondo questo è considerato un crimine molto grave, che in questo caso è stato commesso dal regime di Kiev».

Ore 13:07 - Arrestato l'ex capo reclutamento della regione di Odessa, accusato di aver fatto investimenti milionari a Marbella che non avrebbe potuto permettersi

Le autorità ucraine hanno annunciato l'arresto del capo del reclutamento militare della regione di Odessa, che era stato recentemente licenziato per ordine del presidente, Volodymyr Zelensky, perché la sua famiglia è stata accusata di aver fatto investimenti milionari a Marbella che certo non poteva permettersi con lo stipendio di lui. Secondo la procura ucraina, i parenti hanno «acquistato per suo conto auto di lusso e immobili» in Spagna e «il reddito complessiva della famiglia non copriva questi costi». Dall'inizio della guerra, la famiglia di Yevguen Borisov avrebbe acquistato beni per quasi 5 milioni di euro. Lo scandalo era stato scoperto il 22 giugno dal quotidiano Ukrainska Pravda.

Ore 13:20 - Ex coordinatore degli uffici di Navalny condannato a 9 anni per estremismo

L'ex coordinatore degli uffici di Navalny nella regione siberiana di Barnaul, Vadim Ostanin, è stato condannato dal tribunale russo a 9 anni di reclusione.

Ostanin è accusato di «partecipazione a un'organizzazione estremista» in un processo ritenuto di evidente matrice politica. Le autorità russe hanno bollato come «estremiste» sia la rete di uffici di Navalny in Russia sia la Fondazione Anticorruzione dell'oppositore, anch'egli in carcere per accuse ritenute inventate per colpirlo. Ostanin, 46 anni, è ritenuto un prigioniero politico dall'organizzazione per la difesa dei diritti umani Memorial. Quando era in custodia cautelare in carcere, ha denunciato un peggioramento della sua salute e ha accusato le autorità di maltrattamenti. Lo riporta il Moscow Times.

Ore 13:23 - Medvedev: «Mosca colpisca obiettivi non convenzionali come fa Kiev»

Mosca dovrebbe selezionare obiettivi non convenzionali per i suoi attacchi di rappresaglia in risposta agli attacchi di Kiev alle strutture civili. Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. «Il nostro nemico non è stato in grado di raggiungere il successo nel corso della sua controffensiva - ha scritto Medvedev su Telegram - Questo significa che cercherà vittorie nel campo dell'informazione, non importa quanto esagerate e irrazionali. Rendono davvero felici molti idioti in Ucraina, soprattutto ora che il grado di tensione nella società ucraina sta aumentando. Inoltre, i loro sostenitori occidentali stanno iniziando a mostrare impazienza». Secono Medvedev, è questo il motivo per cui gli ucraini «scelgono sempre più obiettivi civili pacifici per i loro spregevoli attacchi. Tutti devono essere pronti per questo. Dobbiamo anche selezionare obiettivi non convenzionali per i nostri raid, non solo siti di stoccaggio, hub energetici e basi petrolifere. Ci sono altri luoghi dove nessuno si aspetterebbe di essere colpito da noi e dove gli attacchi sarebbero maggiormente sentiti».

Ore 13:55 - Mosca, attacchi Kiev non hanno alcun significato militare

I droni lanciati da Kiev sulla Crimea e sulla città di Mosca «sono attacchi che non hanno alcun significato militare». Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo in un comunicato. «Consideriamo quanto accaduto come l'ennesimo uso da parte della leadership militare e politica dell'Ucraina di metodi terroristici e di intimidazione della popolazione civile», si legge nella nota, «condanniamo fermamente questo ultimo crimine del regime di Kiev. Chiediamo alle organizzazioni internazionali di dare una valutazione adeguata».

Ore 15:09 - Il decreto di Putin: limite di età per i riservisti alzato di 5 anni

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto per aumentare il limite massimo di età per i riservisti militari. Lo riporta Sky News sottolineando che la norma alza di cinque anni il limite massimo di età per alcune categorie militari.

Secondo quanto pubblicato sul portale ufficiale degli atti giuridici i limiti di età aumentano da 35 a 40 anni per soldati, marinai, sergenti, da 45 a 50 anni per capisquadra e marescialli, da 50 a 55 anni per i guardiamarina. Per gli alti ufficiali, il limite di età per i riservisti ammissibili alla mobilitazione diventerà invece di 65 anni mentre per gli altri ufficiali sarà portato a 60.

Le modifiche entreranno in vigore dal gennaio 2024, per un periodo di quattro anni.

Ore 15:29 - Guterres: «La Russia rientri nell'accordo sull'export del grano»

«La Russia torni all'iniziativa per l'export di grano» dai porti del Mar Nero. E' l'appello lanciato dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, nel corso del suo intervento alla sessione di apertura del vertice Onu «Food Systems Summit», presso la sede della Fao a Roma. «I prezzi degli alimenti sono già aumentati dalla fine dell'accordo sul grano e il prezzo lo pagano i Paesi più vulnerabili. Vediamo già i primi effetti», ha aggiunto.

Ore 15:30 - Meloni: «La Russia riconsideri la decisione sul grano»

«Il fatto che la Russia si sia ritirata dall'accordo sul grano non fa che aumentare la crisi sulla sicurezza del grano. La Russia riconsideri la sua decisione». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Vertice ONU sui sistemi alimentari.

Ore 15:38 - Meloni: «Russia riconsideri la sua decisione sul grano»

«Esortiamo la Russia a rivedere la sua decisione», sul grano. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento in apertura del vertice Fao. «Mentre lavoriamo per superare l'impatto della pandemia e ricostruire i flussi commerciali globali, la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina - ha osservato - ha sconvolto i prezzi globali dell'energia e ha contribuito a scatenare ondate di inflazione in tutto il mondo a spese delle nazioni più vulnerabili soprattutto nel Sud globale».

«La guerra - ha aggiunto - ha esacerbato problemi vecchi e e nuovi a cominciare proprio dalla sicurezza alimentare in molte nazioni africane già messe a dura prova da lunghi periodi di siccità e condizioni climatiche avverse che ora sono sempre più deboli e preda del terrorismo. La guerra ha avuto un forte impatto sulla distribuzione del grano in tutto il mondo e la recente decisione della Russia di interrompere l'iniziativa per il grano nel Mar Nero sta ulteriormente aggravando la crisi della sicurezza alimentare globale. Noi continueremo a sostenere tutti gli sforzi per la ripresa di questa importante iniziativa e esortiamo la Russia a riconsiderare la sua decisione».

Ore 17:18 - Tajani: «Sul grano Mosca faccia marcia indietro»

«Mi auguro che Mosca riveda la decisione che hanno preso sul grano. Impedire i rifornimenti all'Africa è un danno per milioni di persone che nulla hanno a che vedere con la guerra in Ucraina». Così il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del vertice Fao. «Mi auguro che la mediazione turca possa raggiungere l'obiettivo che si prefigge e l'appello che noi facciamo è che la Russia faccia marcia indietro. Se non facciamo arrivare grano e cereali in Africa mettiamo in difficoltà milioni di persone, rischiamo di dar vita a tensioni sociali e di incrementare i flussi migratori», ha aggiunto.

Ore 17:19 - Mosca attacca un deposito di grano vicino al confine con la Romania

La Russia avrebbe attaccato infrastrutture di stoccaggio del grano nei porti fluviali di Reni e Izmail sul Danubio, al confine tra l'oblast di Odessa e la Romania, ferendo 4 persone.

Lo ha riferito il capo dell'amministrazione regionale, Oleh Kiper, su Telegram e citato dalla Bbc, secondo il quale l'attacco sarebbe avvenuto con l'utilizzo di droni iraniani. Si tratta della rotta terrestre per l'esportazione di cereali ucraini, cruciale dopo il ritiro russo dall'accordo per il passaggio sicuro nel mar Nero. Il presidente romeno Klaus Yohannis ha condannato su Twitter l'attacco «molto vicino» al suo Paese, che «colpisce ancora il transito di grano ucraino e la sicurezza alimentare globale».

Secondo media romeni citati dalla Bbc, si tratta dell'attacco più vicino al territorio della Romania dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. Reni si trova infatti a circa 200 metri dal territorio romeno oltre il Danubio e a 10 km dalla città portuale romena di Galati. Kiper ha aggiunto che 3 droni su 15 coinvolti nell'attacco sono stati distrutti dalle difese aeree ucraine, ma che quelli andati a segno hanno distrutto un hangar e dei silos di stoccaggio del grano. Altri funzionali locali, aggiunge la Bbc, parlano di tre magazzini bombardati. Nell'ultimo anno due milioni di tonnellate di grano sono stati esportati via fiume dall'Ucraina, rispetto alle 600.000 dell'anno precedente. Ma le rotte terrestri e fluviali sono state in grado di sopperire solo in parte alle esportazioni sul mar Nero e sono più costose anche dal punto di vista logistico.

Ore 17:44 - Wang: «Le relazioni tra Russia e Cina resistono alle turbolenze internazionali»

«In un ambiente internazionale mutevole e caotico, sotto la gestione strategica dei leader dei due Stati, le relazioni tra Russia e Cina hanno resistito alla prova delle turbolenze internazionali, diventando più mature, forti e piene di vitalità», ha detto Wang Yi, il direttore dell'Ufficio centrale per gli affari esteri della Cina, numero uno della diplomazia cinese, al segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev durante un incontro in Sudafrica. Secondo Wang, scrive Ria novosti, le relazioni Pechino-Mosca sono riuscite a resistere ai grandi cambiamenti internazionali e diventare più mature e la Cina è pronta a continuare a rafforzare la cooperazione strategica e la fiducia reciproca lavorando a stretto contatto con la Russia e altri paesi BRICS per proteggere gli interessi comuni dei Paesi in via di sviluppo.

Ore 18:00 - Ferito un giornalista americano dell'Afp dopo un raid di droni su Bakhmut

Un giornalista dell'Afp, il 35enne americano Dylan Collins, è stato ferito da diverse schegge in Ucraina. Lo ha confermato la stessa testata francese, precisando che Collins, residente in Libano, è stato colpito mentre si trovava nei pressi di una postazione di artiglieria ucraina vicino a Bakhmut. Il giornalista è stato ricoverato in ospedale e, secondo i medici, non è in pericolo di vita, ma anzi è cosciente e ha parlato con alcuni colleghi. «Stiamo cercando di capire le circostanze di questo incidente. I nostri pensieri vanno a Dylan ed ai suoi cari», ha affermato in una nota la direttrice di Afp Europe, Christine Buhagiar.

Ore 18:14 - Il punto militare | I russi bombardano Odessa, gli ucraini si vendicano colpendo Mosca e la Crimea

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) La guerra delle città avviene per fasi, alternata alla campagna terrestre più lenta e complessa. Colpi che rappresentano anche dei messaggi tra i duellanti. I russi si sono vendicati dell’attacco al ponte di Kerch martellando Odessa e cercando di inasprire l’assedio alle coste. Gli invasori hanno sempre scorte da usare, dai missili ai droni-kamikaze venduti dall’Iran. Kiev aveva promesso una risposta dura ed è arrivata con la scelta «classica»: ha preso di mira Mosca ricorrendo di nuovo ai velivoli senza pilota. Tra i bersagli — secondo gli esperti — un edificio della Difesa, il comando dell’Unità 26165 del Gru (i servizi segreti militari) impegnata nella cyberwar e gli uffici che gestiscono gli «illegali», le spie inviate all’estero con false identità.

Ore 18:29 - Mattarella: «Sciagurata la scelta di Mosca sul grano»

«Ho letto del suo appello alla Russia perché torni indietro rispetto alla sciagurata decisione di non dare più corso all’accordo sul grado. Una decisione gravissima con conseguenze per una quantità di Paesi in cui molte persone troverebbero difficoltà di alimentazione. Il suo appello è particolarmente importante. Il suo richiamo è fondamentale». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando al Quirinale il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.

Ore 19:30 - Mosca: aumentata produzione di munizioni ed equipaggiamento militare

«Dall'inizio di quest'anno, sono stati prodotti in quantità molto superiori allo scorso anno molti tipi di armi ed equipaggiamento militare. Per quanto riguarda le munizioni, stiamo raggiungendo un livello in cui le consegne in un mese superano gli ordini totali dell'anno scorso». È quanto ha fatto sapere il vice premier russo Denis Manturov.

Ore 19:36 - Podolyak: «Più Samp/T e Patriot per difendere i porti»

«La semplice matematica della guerra. La questione della protezione del porto chiave per l'esportazione di grano di Reni al confine con la Romania (Nato) serve un ulteriore sistema Patriot o Samp/T che entri immediatamente in funzione, poiché l'esercito ucraino sa come lavorare con questi sistemi. La questione della protezione del centro storico di Odessa e dei porti del Mar Nero, strategicamente importanti per il Sud del mondo, è praticamente la stessa». Lo ha scritto su Twitter, Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky. «Il valore per i mercati globali della perdita di questi porti è migliaia di volte superiore al costo di due soli sistemi di difesa missilistica. Le conclusioni sono evidenti», ha aggiunto.

Ore 20:00 - Zelensky: «Risponderemo ai barbari attacchi russi»

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha riunito i vertici delle forze armate. Nel vertice - riporta Ukrainska Pravda - è stata discussa la situazione sul campo di battaglia e la pianificazione delle azioni offensive e difensive. Si è discusso anche della «risposta ai barbari attacchi russi» alle infrastrutture del grano e al patrimonio culturale ucraino oltre che del corridoi per l'export di cereali. «Lavoriamo come una squadra. I risultati saranno tangibili», ha scritto Zelensky su Telegram.

Ore 20:25 - Lituania a Ue: i porti baltici pronti per le esportazioni di grano

Il governo lituano ha invitato l'Unione europea a tenere maggiormente conto delle capacità degli Stati baltici di sostenere le esportazioni di grano ucraino, dopo il ritiro della Russia dall' accordo per il trasporto attraverso il Mar Nero. In una lettera ai commissari europei, alla quale Afp ha avuto accesso, tre ministri lituani ritengono che le infrastrutture di questi Paesi possano «fungere da valida e affidabile via alternativa per il transito dei prodotti ucraini, compresi i cereali». A loro giudizio, l'infrastruttura baltica ha una capacità annua combinata di 25 milioni di tonnellate per il solo grano.

Ore 21:18 - Zelensky sull’adesione Ue: «Negoziati già da quest’anno»

«Ho tenuto un incontro sull’Unione europea e sulla nostra integrazione. Quest’anno inizieremo i negoziati sull’adesione. L’Ucraina è completamente preparata per questo, stiamo facendo ciò che è necessario da parte nostra. E stiamo facendo tutto il possibile per garantire che anche la Ue sia pienamente preparata. Esattamente quest’anno». Lo scrive sui social il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 20:35 - Putin ha firmato la legge che vieta il cambio di sesso

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato oggi la proposta di legge che vieta il cambio di sesso o l’alterazione del genere, ad eccezione delle situazioni in cui è necessario per il trattamento di anomalie riscontrate alla nascita nei bambini. Lo riporta l’agenzia Interfax.

La proposta di legge, che era stata approvata in terza e ultima lettura dai deputati della Duma lo scorso 14 luglio, prevede che all’anagrafe sia vietato apportare modifiche ai documenti personali sulla base di certificati medici di cambio di genere.

Ore 20:37 - Raid russo nel Donetsk: muore un bambino

Un bambino è rimasto ucciso e sei altre persone sono state ferite in un bombardamento russo sulla città di Kostiantynivka, nell’est dell’Ucraina.

Lo ha riferito su Telegram il governatore della regione del Donetsk Pavlo Kyrylenko, secondo cui le forze russe hanno lanciato razzi «Smertch» nelle vicinanze di uno stagno, dove le vittime dell’attacco stavano riposando.

Ore 21:44 - Grano, Zelensky chiede revoca al divieto delle esportazioni

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto la revoca delle restrizioni europee alle esportazioni di prodotti agricoli ucraini via terra, a fronte dei rischi dell’esportazione di grano attraverso il Mar Nero dopo il mancato rinnovo dell’accordo con la Russia.

«La nostra posizione è chiara», ha scritto Zelensky sui propri account social dopo la riunione tenuta oggi sulla questione, bloccare le esportazioni via terra dopo il 15 settembre, quando scadono le relative restrizioni, è inaccettabile in qualsiasi forma. Siamo in contatto con tutte le parti interessate per trovare una soluzione adatta a tutti».

Le restrizioni sono state adottate lo scorso maggio da cinque stati europei confinanti con l’Ucraina per tutelare i propri mercati dall’arrivo di grano ucraino più economico. Le autorità ucraine confidano in un accordo con la Commissione europea.

Ore 00:08 - Usa, altri 400 mln di aiuti militari a Kiev

Gli Stati Uniti stanno per inviare altri 400 milioni di dollari di aiuti militari all’Ucraina. Lo riferiscono fonti dell’Amministrazione Biden. Nel pacchetto sono previsti, tra l’altro, munizioni varie per i sistemi di difesa aerea e droni per la sorveglianza. I nuovi aiuti provengono dagli arsenali del Pentagono e saranno consegnati nel giro di pochi giorni.

Ore 00:45 - Zaporizhzhia: Aiea, confermata presenza mine antiuomo in sito centrale

Gli esperti dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, hanno confermato la presenza di mine direzionali antiuomo alla periferia del sito della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Lo ha dichiarato il direttore generale Rafael Mariano Grossi. «Come ho riferito in precedenza, l’Aiea era a conoscenza del precedente posizionamento di mine al di fuori del perimetro del sito e anche in particolari punti all’interno», ha spiegato in una nota. «Il nostro team ha sollevato questa specifica scoperta con l’impianto e gli è stato detto che si tratta di una decisione militare e in un’area controllata dai militari», ha affermato il direttore generale Grossi.

«Ma avere tali esplosivi sul sito è incoerente con gli standard di sicurezza dell’Aiea e le linee guida sulla sicurezza nucleare e crea ulteriore pressione psicologica sul personale dell’impianto, anche se la valutazione iniziale dell’Aiea basata sulle proprie osservazioni e sui chiarimenti dell’impianto è che qualsiasi detonazione di queste mine non dovrebbe influire sui sistemi di sicurezza e protezione nucleare del sito. Il team continuerà le sue interazioni con l’impianto», ha aggiunto.

Ore 01:40 - Allarme antiaereo a Kiev e in undici regioni

L’allarme antiaereo è stato diramato nella notte a Kiev e in undici regioni dell’Ucraina. Lo riportano i media locali. Gli oblast interessati all’allerta sono quelli della capitale e di Odessa, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Poltava, Sumy, Kharkiv, Kirovohrad, Mykolaiv, Cherkassy e Chernihiv. L’allarme antiaereo è scattato anche nella regione nordoccidentale di Zhytomyr, dove secondo i media locali sono state udite esplosioni.

Ore 03:05 - Kiev, da russi atti rischiosi su reattore Zaporizhzhia

Le forze russe di occupazione presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia hanno fatto entrare il reattore 4 in uno stato di «spegnimento a caldo» (hot shutdown), in violazione dei protocolli di sicurezza. Lo ha annunciato l’agenzia nucleare ucraina Energoatom tramite Telegram. «Tali azioni sono una grave violazione dei requisiti della licenza per gestire questo impianto nucleare», ha affermato Energoatom. «Attualmente l’unità 4 dovrebbe funzionare esclusivamente nello stato di stato di “spegnimento a freddo”». Petro Kotin, il presidente di Energoatom, ha definito «criminale» la decisione di trasferire il reattore in uno stato di «spegnimento a caldo». «È una violazione deliberata e intenzionale del diritto ucraino e internazionale», ha detto.

Ore 03:31 - Romania, da escalation Mosca rischi in Mar Nero

Il presidente rumeno Klaus Iohannis ha condannato gli attacchi di ieri dell’esercito russo ai porti ucraini del Danubio, definendoli una «escalation» in una dichiarazione su Twitter. «Condanno fermamente i recenti attacchi russi contro le infrastrutture civili ucraine sul Danubio, molto vicino alla Romania», ha detto Iohannis. «Questa recente escalation pone seri rischi per la sicurezza nel Mar Nero e colpisce anche l’ulteriore transito di grano ucraina, quindi la sicurezza alimentare globale», ha sottolineato il presidente della Romania.

Ore 05:06 - Droni russi abbattuti su Kiev, «nessuna vittima»

Le forze ucraine hanno sventato un nuovo attacco di droni russi a Kiev nella notte. Lo hanno affermato stamattina le autorità militari locali, aggiungendo che al momento non si segnalano vittime o danni particolari. «Nella notte il nemico ha attaccato Kiev» usando droni, ha detto il capo dell’amministrazione militare locale Serguii Popko. «Tutti i bersagli aerei sono stati rilevati e distrutti» durante il loro avvicinamento alla capitale, ha aggiunto specificando che «secondo le informazioni attuali, non ci sono state vittime o distruzioni» in città. Secondo il funzionario, quello di stanotte è «già il sesto attacco di droni alla capitale questo mese».

Guerra Ucraina - Russia, le news del 25 luglio.

Ucraina-Russia, le notizie di martedì 25 luglio. Cremlino, Putin visiterà la Cina in ottobre. Shoigu atterra in Nord Corea. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 25 luglio 2023.

Le notizie sulla guerra in Ucraina di martedì 25 luglio. L’invito del presidente Xi Jinping rivelato dal consigliere diplomatico del Cremlino. Potrebbe raggiungere anche l’India per in occasione del G20

• Mosca attacca i depositi di grano vicino al confine con la Romania.

• Blinken: «Altri 400 milioni di dollari di armi a Kiev.

• Bombe russe su Odessa, gli ucraini colpiscono Mosca e la Crimea.

• Zakharova: «Perché gli Usa non dicono che Kiev è responsabile della morte dei giornalisti russi?»

• La Duma autorizza una legge che permette ai governatori di creare gruppi paramilitari

• Il Punto Militare: i cinque messaggi sulla guerra: Putin, gli aiuti e la Corea del Nord.

Ore 00:08 - Usa, altri 400 mln di aiuti militari a Kiev

Gli Stati Uniti stanno per inviare altri 400 milioni di dollari di aiuti militari all’Ucraina. Lo riferiscono fonti dell’Amministrazione Biden. Nel pacchetto sono previsti, tra l’altro, munizioni varie per i sistemi di difesa aerea e droni per la sorveglianza. I nuovi aiuti provengono dagli arsenali del Pentagono e saranno consegnati nel giro di pochi giorni.

Ore 00:45 - Zaporizhzhia: Aiea, confermata presenza mine antiuomo in sito centrale

Gli esperti dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, hanno confermato la presenza di mine direzionali antiuomo alla periferia del sito della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Lo ha dichiarato il direttore generale Rafael Mariano Grossi. «Come ho riferito in precedenza, l’Aiea era a conoscenza del precedente posizionamento di mine al di fuori del perimetro del sito e anche in particolari punti all’interno», ha spiegato in una nota. «Il nostro team ha sollevato questa specifica scoperta con l’impianto e gli è stato detto che si tratta di una decisione militare e in un’area controllata dai militari», ha affermato il direttore generale Grossi.

«Ma avere tali esplosivi sul sito è incoerente con gli standard di sicurezza dell’Aiea e le linee guida sulla sicurezza nucleare e crea ulteriore pressione psicologica sul personale dell’impianto, anche se la valutazione iniziale dell’Aiea basata sulle proprie osservazioni e sui chiarimenti dell’impianto è che qualsiasi detonazione di queste mine non dovrebbe influire sui sistemi di sicurezza e protezione nucleare del sito. Il team continuerà le sue interazioni con l’impianto», ha aggiunto.

Ore 03:05 - Kiev, da russi atti rischiosi su reattore Zaporizhzhia

Le forze russe di occupazione presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia hanno fatto entrare il reattore 4 in uno stato di «spegnimento a caldo» (hot shutdown), in violazione dei protocolli di sicurezza. Lo ha annunciato l’agenzia nucleare ucraina Energoatom tramite Telegram. «Tali azioni sono una grave violazione dei requisiti della licenza per gestire questo impianto nucleare», ha affermato Energoatom. «Attualmente l’unità 4 dovrebbe funzionare esclusivamente nello stato di stato di “spegnimento a freddo”». Petro Kotin, il presidente di Energoatom, ha definito «criminale» la decisione di trasferire il reattore in uno stato di «spegnimento a caldo». «È una violazione deliberata e intenzionale del diritto ucraino e internazionale», ha detto.

Ore 01:40 - Allarme antiaereo a Kiev e in undici regioni

L’allarme antiaereo è stato diramato nella notte a Kiev e in undici regioni dell’Ucraina. Lo riportano i media locali. Gli oblast interessati all’allerta sono quelli della capitale e di Odessa, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Poltava, Sumy, Kharkiv, Kirovohrad, Mykolaiv, Cherkassy e Chernihiv. L’allarme antiaereo è scattato anche nella regione nordoccidentale di Zhytomyr, dove secondo i media locali sono state udite esplosioni.

Ore 03:31 - Romania, da escalation Mosca rischi in Mar Nero

Il presidente rumeno Klaus Iohannis ha condannato gli attacchi di ieri dell’esercito russo ai porti ucraini del Danubio, definendoli una «escalation» in una dichiarazione su Twitter. «Condanno fermamente i recenti attacchi russi contro le infrastrutture civili ucraine sul Danubio, molto vicino alla Romania», ha detto Iohannis. «Questa recente escalation pone seri rischi per la sicurezza nel Mar Nero e colpisce anche l’ulteriore transito di grano ucraina, quindi la sicurezza alimentare globale», ha sottolineato il presidente della Romania.

Ore 05:06 - Droni russi abbattuti su Kiev, «nessuna vittima»

Le forze ucraine hanno sventato un nuovo attacco di droni russi a Kiev nella notte. Lo hanno affermato stamattina le autorità militari locali, aggiungendo che al momento non si segnalano vittime o danni particolari. «Nella notte il nemico ha attaccato Kiev» usando droni, ha detto il capo dell’amministrazione militare locale Serguii Popko. «Tutti i bersagli aerei sono stati rilevati e distrutti» durante il loro avvicinamento alla capitale, ha aggiunto specificando che «secondo le informazioni attuali, non ci sono state vittime o distruzioni» in città. Secondo il funzionario, quello di stanotte è «già il sesto attacco di droni alla capitale questo mese».

Ore 07:49 - Kiev: continueremo a colpire il ponte di Crimea

Le forze ucraine continueranno a colpire la Crimea occupata e il ponte di Kerch che collega la Russia continentale alla penisola annessa da Mosca: lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, in un’intervista alla Cnn. «Tutti questi obiettivi sono obiettivi ufficiali perché ridurranno la loro capacità di combattere contro di noi (e) contribuiranno a salvare le vite degli ucraini», ha affermato Reznikov. Rispondendo alla domanda se l’obiettivo di Kiev sia quello di mettere fuori uso il ponte in modo permanente, Reznikov ha spiegato che è «una tattica normale distruggere le linee logistiche del nemico per bloccare le possibilità di ottenere più munizioni, più carburante, più cibo, eccetera. Ecco perché useremo queste tattiche contro di loro». La Russia ha colpito ripetutamente la città portuale meridionale di Odessa e la regione circostante nel corso dell’ultima settimana, mentre l’Ucraina ha continuato i suoi attacchi all’interno della Crimea, incluso lo stesso ponte di Kerch la settimana scorsa per la seconda volta.

Ore 08:17 - La controffensiva «prosegue in tre direzioni»

Nel bollettino quotidiano dell’Institute for Study of War si dice che la controffensiva ucraina «andrà avanti su tre punti» della linea del fronte. Solo nella giornata di ieri, secondo la Difesa di Kiev, la controffensiva ha ripreso 12 km quadrati a Sud, e 192 km quadrati dall’inizio della controffensiva. Per Putin la controffensiva è «fallita», il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha invece parlato di «prime fasi» dell’operazione.

Ore 09:33 - Bollettino delle perdite russe

La Russia ha perso finora 243.220 soldati in Ucraina. Tra questi ci sono seicento vittime soltanto ieri. Così il bollettino quotidiano dello Stato maggiore ucraino.

Ore 10:17 - Il ministro della Difesa ucraino in visita in Corea del Nord

Serghei Shoigu, ministro russo della Difesa, visiterà la Corea del Nord da oggi 25 luglio al 27, per «contribuire a rafforzare le relazioni tra i due Paesi». Lo riferisce il ministero di Mosca, che aggiunge: «La visita avviene su invito del ministero della Difesa della Repubblica democratica popolare di Corea, per partecipare a eventi solenni dedicati al 70/mo anniversario della vittoria del popolo coreano nella Guerra di Liberazione Patriottica del 1950-1953». L’occasione è quella infatti delle celebrazioni dell’anniversario dell’armistizio della guerra di Corea.

Ore 10:23 - Ucraina: progressi verso sud, in direzione Staromayorske

L’esercito ucraino ha riferito di aver compiuto piccoli progressi contro le forze russe in alcune zone dell’Ucraina meridionale. Andriy Kovaliov, portavoce dello Stato Maggiore delle forze armate, ha dichiarato che le truppe ucraine sono avanzate in direzione del villaggio sud-orientale di Staromayorske, vicino agli insediamenti riconquistati dall’Ucraina il mese scorso nella regione di Donetsk.

Ore 10:23 - Mosca, sventato attacco droni Kiev a nave Mar Nero

La marina russa ha sventato un attacco ucraino a una nave che navigava nel Mar Nero: denunciato «un fallito tentativo di attaccare il pattugliatore Sergey Kotov a largo di Sebastopoli che non ha causato vittime». Lo ha fatto sapere il ministero della Difesa di Mosca.

Ore 10:57 - Gb: Russia ha accantonato idea vincere militarmente guerra

La Russia ha «quasi abbandonato» l’idea di vincere militarmente la guerra in Ucraina. Lo ha sostenuto un ex ufficiale dell’Mi6, l’agenzia di spionaggio per l’estero del Regno Unito. Con un numero crescente di attacchi in aree insignificanti, sembra che la Russia stia utilizzando «tutte le scorte di missili» per esercitare diversi tipi di pressione su Ucraina e comunità internazionale, ha dichiarato Christopher Steele a Sky News. «Quello a cui stiamo assistendo è, in effetti, un attacco al libero commercio», ha detto, «Putin ha certamente l’ambizione di sfidare la modalità con cui funziona il mercato mondiale e il sistema occidentale, come lui lo vede, di governance nel mondo». «La Russia ha quasi abbandonato l’idea di vincere questa guerra militarmente in senso convenzionale», ha sottolineato.

Ore 11:17 - Mosca, respinto attacco a nave nel Mar Nero con barche telecomandate

Il ministero della Difesa russo ha annunciato che nella notte è stato respinto un attacco ucraino contro una nave pattuglia della flotta del Mar Nero. Secondo una nota citata dall’agenzia di stampa Tass, due barche telecomandate senza equipaggio hanno provato ad attaccare la nave `Sergei Kotov´, che ha respinto l’assalto e «distrutto» entrambe. Non ci sono state vittime, ha aggiunto il ministero della Difesa, precisando che al momento dell’attacco la `Sergei Kotov´ si trovava nella parte sud-occidentale del Mar Nero e svolgeva compiti di controllo della navigazione a 370 km a sud-ovest di Sebastopoli.

Ore 12:22 - Sunak: «Lavoriamo con la Turchia per ripristino accordo su grano»

«Il Regno Unito sta lavorando a stretto contatto con la Turchia per ripristinare l’accordo sui cereali». Lo ha dichiarato il primo ministro britannico, Rishi Sunak, nel corso del colloquio con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, stando a una nota diffusa da un portavoce di Downing Street. Ribadendo che il Regno Unito utilizzerà il suo ruolo di presidente di turno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per «condannare ulteriormente il comportamento della Russia».

Ore 12:24 - Von der Leyen: «Da Ue 1,5 miliardi per bilancio di Kiev»

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyer ha scritto su Twitter: «Condanno fermamente gli attacchi russi alle infrastrutture ucraine di stoccaggio ed esportazione del grano. Mentre la Russia continua la sua guerra spietata, noi continuiamo a sostenere l’Ucraina. Oggi abbiamo versato altri 1,5 miliardi di euro per contribuire al funzionamento dello Stato e alla riparazione delle infrastrutture. Ne arriveranno altri».

Ore 12:26 - Per il Cremlino al momento è «impossibile tornare a patto sul grano»

«Sfortunatamente, al momento è impossibile tornare» all'accordo sul grano «perché non è in fase di attuazione»: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che il presidente Vladimir Putin «ha chiarito che la Russia è pronta a riprendere immediatamente l'accordo non appena sarà attuato». Lo riporta l'agenzia Interfax. La settimana scorsa Mosca ha annunciato di non rinnovare l'accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini dopo aver dichiarato che, a suo dire, non sarebbero stati rimossi «gli ostacoli» alle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti.

Ore 12:45 - Partiti dalla Spagna gli ultimi 4 carri armati Leopard per Kiev

Saranno consegnati alle forze armate ucraine all'inizio di agosto gli ultimi quattro carri armati Leopard 2A4 che la Spagna aveva promesso tempo fa al governo di Kiev: i mezzi, informa una nota del ministero della Difesa spagnolo, sono partiti ieri dal porto di Santander su una nave con altro materiale militare e umanitario. Oltre ai tank, sono stati spediti 10 veicoli blindati M-113 per il trasporto delle truppe, 10 camion da carico, un veicolo blindato multiuso e cinque ambulanze, di cui due blindate.

Ore 13:00 - Putin ha visto Lukashenko: hanno parlato anche della Wagner

I presidenti Vladimir Putin e Aleksandr Lukashenko si sono incontrati e hanno discusso «il tema del gruppo Wagner, il tema della cooperazione commerciale ed economica, lo Stato dell'Unione e le minacce esterne lungo il perimetro dei nostri paesi». Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov secondo i media russi. Russia e Bielorussia sono legate da un partenariato chiamato «Stato dell'Unione» in cui Mosca è l'attore dominante.

Ore 13:30 - Ambasciatrice russa in Italia: «Il Senato italiano mostri lungimiranza su Holodomor»

«Oggi il Senato discuterà il riconoscimento del cosiddetto `Holodomor´ come genocidio del popolo ucraino. Si vuole sperare che i senatori italiani, a differenza dei loro colleghi della camera bassa, mostrino lungimiranza e ampiezza delle vedute storiche e non seguano la via della propaganda del mito politico e ideologico fomentato dalle autorità ucraine per compiacere le forze ultranazionaliste, neonaziste e russofobe e i loro patroni angloamericani». Lo scrive l'ambasciata russa in Italia sui suoi social.

Ore 14:16 - La Duma innalza fino a 30 anni l'età per la leva

La Duma ha approvato in seconda e poi in terza e ultima lettura la proposta di legge per innalzare dai 27 ai 30 anni il limite massimo per la chiamata alla leva. Ma, diversamente da quanto proposto inizialmente, l'età minima resta di 18 anni e non viene innalzata a 21 anni. Questo significa che viene allargato il bacino delle persone che possono essere chiamate a prestare servizio militare fino a includere gli uomini dai 18 ai 30 anni d'età. Per diventare legge, il ddl deve essere approvato dal Senato e poi firmato dal presidente russo. Lo riporta la testata online Meduza.

Ore 14:48 - La procura russa dichiara «indesiderata» la tv Dozhd

La procura generale russa ha dichiarato «organizzazione indesiderata» la tv Dozhd. Lo riporta Novaya Gazeta Europa. La misura viene annunciata in un momento in cui il Cremlino sta inasprendo sempre più la repressione contro il dissenso e la stampa indipendente.

Ore 15:02 - Kiev: «Mosca ha attuato in più fasi il piano per lo stop al grano»

La decisione di Mosca di non rinnovare l’iniziativa sul grano è stata presa dopo una serie di misure attuate in diverse fasi proprio con l’obiettivo finale di uscire dall’accordo: è quanto emerge da un rapporto top secret realizzato dal cosiddetto «Centro di coordinamento congiunto» per i vertici militari e politici della Russia. Il documento è stato ottenuto e pubblicato dalla Direzione dell’intelligence ucraina, come riporta Ukrainska Pravda. In generale, il testo del documento è dedicato alle iniziative utilizzate per ostacolare l’attuazione del corridoio del grano che alla fine hanno portato alla rottura definitiva dell’accordo, scrive il media ucraino. Secondo il rapporto, il compito principale del «Centro di coordinamento congiunto» consisteva nel ridurre al minimo il volume di grano esportato nell’ambito dell’accordo. In particolare, il documento afferma che anche l’ispezione delle navi era «uno degli elementi chiave per frenare la crescita incontrollata delle esportazioni di grano dai porti ucraini». A seguito delle ispezioni, sottolinea il documento, «46 navi sono state escluse dalla partecipazione all’iniziativa e 303 navi sono state limitate per un totale di 342 giorni».

Ore 15:35 - Ungheria: «Prodotti Kiev non devono inondare mercato Ue»

«L’Ungheria e i Paesi in prima linea chiedono di prorogare il divieto di importazione di grano ucraino fino alla fine dell’anno. Proponiamo di migliorare i corridoi di solidarietà e fornire sostegno finanziario dell’Ue per i costi di trasporto per garantire che il grano raggiunga le destinazioni previste. Questo per evitare che i prodotti ucraini inondino i mercati europei, rendendo i raccolti europei invendibili e che i Paesi in via di sviluppo si affidino alla Russia per i loro bisogni». Lo affermato il ministro dell’Agricoltura ungherese, Istvan Nagy, a margine del Consiglio Agricoltura in corso a Bruxelles.

Ore 15:47 - Washington Post: «Putin fu avvertito in anticipo sulla rivolta Wagner ma non fece nulla»

Il presidente russo Vladimir Putin fu avvertito dai servizi di sicurezza almeno due o tre giorni prima di una possibile rivolta della Wagner, ma non fece nulla per contrastarla, limitandosi a rafforzare la sicurezza in diversi luoghi strategici, compreso il Cremlino..

A scriverlo oggi è il Washington Post, che cita fonti d’intelligence ucraine ed europee. Secondo il quotidiano americano: «Putin ha avuto il tempo di prendere la decisione di liquidare (la ribellione) e arrestare gli organizzatori», nota una fonte europea. «Poi quando è iniziata ad accadere, c’è stata una paralisi a tutti i livelli. C’erano sgomento e confusione assoluti. Per molto tempo non sapevano come reagire», ha aggiunto la fonte, riferendosi alla giornata del 24 giugno quando Putin è apparso come paralizzato e incapace di prendere decisioni.

Ore 15:52 - Mosca: «Sanzioni catastrofiche per il settore alimentare globale»

«La guerra di sanzioni scatenata contro la Russia rischia di provocare una catastrofe per il settore alimentare globale». Lo ha affermato Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, durante una riunione a Johannesburg, in Sudafrica, con alti rappresentanti dei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica).

Secondo Patrushev non ci sarebbe una carenza di cibo nel mondo. «Tuttavia», ha aggiunto, «la situazione è aggravata dalla guerra di sanzioni senza precedenti condotta contro la Russia, che rischia di avere conseguenze catastrofiche per il settore alimentare globale».

Per il segretario del Consiglio di sicurezza russo, le misure di pressione contro Mosca avrebbero portato a uno squilibrio nel mercato alimentare internazionale, provocando significative fluttuazioni dei prezzi».

Ore 15:57 - Moldavia, governo convoca ambasciatore russo per sospetto spionaggio

Il ministero degli Esteri della Moldavia ha annunciato che convocherà l'ambasciatore russo Oleg Vasnetsov, a seguito della notizia riportata da due media locali sul presunto spionaggio nel Paese da parte dell'intelligence russa.

Secondo il sito Insider e l'emittente Jurnal, sul tetto dell'ambasciata di Mosca e in una proprietà vicina sarebbero state installate 28 antenne paraboliche oltre a dispositivi di trasmissione e ricezione. Inoltre persone associate all'intelligence russa sono state viste sugli edifici. «Un'interferenza per noi assolutamente inaccettabile», ha affermato il ministero degli Esteri di Chisinau.

Ore 16:01 - Ambasciatrice Uk all'Onu: «Prevediamo nuovi attacchi russi a navi civili nel Mar Nero»

L'intelligence britannica, attraverso le parole dell'ambasciatrice Uk all'Onu Barbara Woodward è sicura che i russi possano nuovamente attaccare navi civili nel Mar Nero, anche attraverso delle mine piazzate nell'area. Lo stesso primo ministro Rishi Sunak condividerà presto alcune informazioni in merito con il presidente Volodymyr Zelensky.

Ore 16:10 - Il Punto Militare: Putin, gli aiuti a Kiev, l’offensiva e la Corea del Nord: cinque messaggi sulla guerra in Ucraina

(Di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Il punto militare 521 | Cinque messaggi dal conflitto in Ucraina, dagli aiuti degli Usa a Kiev alla visita di Shoigu a Pyongyang, mentre continuano gli scambi di colpi in Mar Nero, tra raid missilistici e attacchi con barchini-esplosivi.

Cinque messaggi dal conflitto in Ucraina, sul piano diplomatico e militare, mentre continuano gli scambi di colpi in Mar Nero, tra raid missilistici e attacchi con barchini-esplosivi. Primo. Dall’Occidente sono trapelati segnali pubblici sulla volontà di «non umiliare» Vladimir Putin, e la Casa Bianca ha frenato fino a oggi sull’invio dei razzi a lungo raggio a Kiev. Sono segnali rivolti al nemico, ribaditi anche dai contatti condotti dal direttore della Cia William Burns con rassicurazioni dirette: non vogliamo interferire nei vostri affari interni.

Ore 16:25 - Navalny: «Girkin è u prigioniero politico»

Il dissidente russo Alexei Navalny ritiene che l'ultranazionalista Igor Girkin vada considerato un «prigioniero politico», per quanto si trovi ideologicamente diametralmente all'opposto. Girkin era stato arrestato con l'accusa di aver rivolto delle dure critiche al Cremlino, espresse sul suo blog militarista. «Igor Strelkov è stato arrestato illegalmente. Fin tanto che rimane in detenzione per queste accuse ridicole e ovviamente motivate politicamente, è un prigioniero politico», ha scritto Navalny su Telegram, secondo quanto riferiscono Moscow Times e Meduza.

Ore 16:43 - Zelensky annuncia: «Pronto un piano per il Consiglio Nato-Kiev»

«Abbiamo un piano chiaro per lanciare il Consiglio Nato-Ucraina a tutti i livelli. Lo vedremo con gli ambasciatori domani, durante la riunione convocata d'urgenza sulla situazione nel Mar Nero». È quanto scrive in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Rappresentanti del parlamento ucraino e funzionari governativi stanno preparando i passi pratici per attuare le decisioni del Vertice di Vilnius».

Ore 16:52 - Kiev conferma uso bombe a grappolo a Bakhmut

«Le forze ucraine stanno utilizzando efficacemente gli armamenti forniti dai partner». Ha risposto così, in un'intervista televisiva, il portavoce del comando militare orientale dell'Ucraina Serhii Cherevatyi.

Il ministro della Difesa Oleksii Reznikov aveva dichiarato in un'intervista trasmessa alla Cnn il 23 luglio che condividerà con il Pentagono un rapporto sull'uso di munizioni a grappolo da parte dell'Ucraina nei prossimi giorni.

Ore 16:58 - Donetsk, esercito russo: «Avanzati di 2 km in 24 ore»

L'esercito russo sarebbe avanzato di due chilometri nelle ultime 24 ore nell'Est dell'Ucraina. Lo comunica il ministero della Difesa di Mosca relativamente all'area vicina a Lyman, un nodo ferroviario del Donetsk che le forze ucraine avevano riconquistato nel mese di ottobre.

Ore 17:03 - Grano, Sunak: «Inaccettabile il tentativo di Mosca di arrestare l'export ucraino»

«Qualsiasi tentativo russo di impedire l'invio del grano dall'Ucraina è del tutto inaccettabile». Lo ha affermato su Twitter il premier britannico Rishi Sunak, riferendosi al colloquio telefonico avuto oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 17:35 - Grano, summit Africa-Russia. Mosca: «A San Pietroburgo parleranno 17 leader africani»

Un esponente del Cremlino ha riferito all’agenzia di stampa Ria Novosti che durante il summit in programma nel weekend tra la Russia e diversi Paesi dell’Africa, per trattare il tema delle importazioni e delle esportazioni di grano, saranno almeno 17 i leader africani che prenderanno la parola. Putin dovrebbe avere dei confronti diretti anche con il premier etiope Abi Ahmed Ali e il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi.

Ore 18:06 - Indiscrezione del Cremlino: «Putin invitato in Cina il prossimo ottobre»

«Il presidente russo Vladimir Putin è stato invitato in Cina il prossimo ottobre», lo avrebbe dichiarato all’agenzia di stampa Tass un esponente del Cremlino. Lo scopo della visita sarebbe il forum e il rinnovo dell’intesa «One belt. One Road», legata alla Via della Seta e al rapporto di amicizia tra Cina e Russia. L’ultima visita di Putin in Russia era stata il 4 febbraio 2022, in occasione dell’apertura dei Giochi olimpici invernali di Pechino.

Ore 18:19 - Ue deciderà a settembre sul bando del grano per Kiev

La Commissione Europea deciderà a settembre se estendere il veto al grano ucraino fino alla fine del 2023, come chiedono i Paesi vicini con la Polonia in testa, un’iniziativa che ha generato differenze in seno ai 27, dato che la misura avvantaggia la Russia.

Bulgaria, Polonia, Ungheria, Romania e Slovacchia hanno chiesto via lettera una proroga del bando contro il grano ucraino almeno fino a fine anno per proteggere i propri mercati, una volta che scadrà il blocco attuale. Si è schierata contro la Germania, il cui ministro dell’Agricoltura Cem Ozdemir ha denunciato «l’elettoralismo» dell’iniziativa e ha detto che l’Europa non deve adottare misure che «facciano felice Vladimir Putin».

 Ore 18:35 - Russia, legge autorizza i governatori a creare gruppi paramilitari

I deputati della Duma hanno approvato un provvedimento che autorizza i governatori regionali a creare compagnie paramilitari con l’approvazione presidenziale, in caso di mobilitazione, guerra e legge marziale.

La legge dovrà ora essere approvata al Senato e firmata dal presidente Vladimir Putin prima di entrare in vigore. Questi gruppi paramilitari potranno essere finanziati dal bilancio federale o regionale. I loro membri riceveranno armi leggere e munizioni, e potranno manovrare droni aerei o navali.

Ore 18:49 - Zakharova: «Perché Usa non dicono che Kiev è responsabile della morte dei giornalisti russi?»

«È impossibile condannare gli attacchi ai giornalisti e allo stesso tempo sponsorizzare chi li commette. Lo ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, commentando le parole del rappresentante permanente Usa presso l’Osce Michael Carpenter, che ha sottolineato che Washington condanna qualsiasi attacco ai giornalisti.

«Qualsiasi attacco ha il nome sia della vittima che dell’aggressore. Il nome della vittima è Rostislav Zhuravlev. Il nome dell’aggressore è il regime di Kiev - ha scritto la Zakharova.

Ore 19:26 - Ex marine Usa ferito in combattimento. Era uno dei prigionieri rilasciati da Mosca

Trevor Reed, l’ex marine americano detenuto in Russia per quasi tre anni e rilasciato nell’aprile del 2022 in uno scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Russia, è rimasto ferito in combattimento in Ucraina.

Lo riporta oggi la Cnn, citando una fonte al corrente della situazione, secondo cui Reed sarebbe già stato trasferito in Germania per le cure mediche.

Ore 19:49 - Non solo Cina, in autunno Putin potrebbe andare in India per il G20

Vladimir Putin potrebbe recarsi in India ad autunno. Lo ha detto il vice portavoce del Cremlino Yuri Ushakov, spiegando che la Russia «ha ricevuto un invito» a partecipare al vertice del G20, previsto per i primi di settembre a Nuova Deli e non si esclude la partecipazione del presidente russo in persona.

Ore 20:13 - Usa confermano: altri 400 milioni di aiuti militari a Kiev

Gli Usa forniranno altri 400 milioni di dollari di aiuti militari all’Ucraina. Lo ha affermato anche il segretario di Stato Antony Blinken. Nel pacchetto, prelevato dagli arsenali del Pentagono, sono compresi munizioni e sistemi corazzati. I nuovi aiuti comprendono munizioni per i sistemi di difesa aerea Patriot e Nasams, sistemi antiaerei Stinger;,munizioni per i sistemi Himars, oltre ad altre munizioni di artiglieria e droni Hornet.

Ore 20:20 - Holodomor, Tajani: «Lettera ambasciata russa? Da respingere al mittente»

«Dobbiamo tenere aperto il dialogo con Mosca e sappiamo bene qual è la loro posizione. Noi la pensiamo in modo assolutamente diverso. Non condividiamo le affermazioni contenute nella lettera dell’ambasciata russa. L’ambasciatore è l’ambasciatore ma lettere così si respingono al mittente». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in merito alle critiche del Cremlino al riconoscimento dell’Holodomor come genocidio del popolo ucraino.

 Ore 20:24 - Il Video - La basilica di Odessa (colpita dai russi) che l’Italia contribuirà a ricostruire

(Di Lorenzo Cremonesi) Due giorni dopo l’attacco russo alla basilica di Odessa, c’è un flusso continuo di fedeli che arrivano a farsi benedire dai sacerdoti. Padre Maximilian conferma che è stato un missile russo a distruggere la chiesa. «Hanno voluto colpirla perché così hanno colpito la resistenza degli ucraini». L’Italia sta pensando di sostenere la ricostruzione. I danni si valutano in 5 milioni di euro.

Ore 20:40 - Delegazione guidata da Shoigu arrivata in Nord Corea

La delegazione militare russa guidata dal ministro della Difesa Sergei Shoigu è arrivata in visita in Corea del Nord. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo scrive Ria Novosti. All’aeroporto internazionale Sunan di Pyongyang si è svolta una cerimonia ufficiale di benvenuto della delegazione russa con la partecipazione della Guardia d’onore dell’Esercito popolare coreano. Il ministro della Difesa nordcoreano Kang Sun-nam ha accolto il capo del ministero della Difesa russo alla rampa dell’aereo. La visita durerà fino al 27 luglio.

La delegazione russa parteciperà alle celebrazioni dedicate al 70° anniversario della fine della guerra di Corea. Il ministero della Difesa russo ha sottolineato che la visita, che durerà fino al 27 luglio, «contribuirà a rafforzare i legami militari tra Mosca e Pyongyang. Una tappa importante nello sviluppo della cooperazione tra i due Paesi».

Ore 20:54 - Kuleba: «F-16 consentiranno di proteggere il corridoio del grano»

«L’Ucraina potrebbe utilizzare i caccia F-16 per proteggere le rotte di trasporto del grano nel Mar Nero». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba a France 24. «Prima li riceveremo, prima potremo lanciare un nuovo corridoio, protetto, efficiente, che funzionerà, che funzionerà senza ostacoli e 100 milioni di tonnellate di grano ucraino arriveranno al mercato globale, stabilizzando i prezzi».

Ore 21:09 - Paesi baltici, reti elettriche sincronizzate con l’Europa nel 2025

I ministri dell’Energia lituano (Dainius Kreivys), lettone (Raimonds Cudars) ed estone (Kristen Michal) hanno concordato oggi a Riga di sincronizzare le linee elettriche nazionali alla rete dell’Europa continentale entro il febbraio 2025. «La decisione», ha detto in conferenza stampa il ministro dell’Energia estone, «è stata presa tenendo conto della mutata situazione di sicurezza geopolitica nella regione nel contesto della guerra in Ucraina. Essa conferma ancora una volta l’unità dei Paesi baltici nel raggiungimento degli obiettivi comuni di sicurezza energetica».

La decisione rappresenta di fatto il ritiro congiunto dei tre Stati baltici dall’accordo sul sistema energetico controllato dalla Russi

Ore 22:07 - Gli Usa invieranno altri 400 milioni di dollari in aiuti militari

Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina un’altro pacchetto di aiuti militari del valore di circa 400 milioni di dollari. Lo ha annunciato l’esercito americano. Il pacchetto contiene principalmente munizioni, inclusi missili antiaerei per i sistemi Patriot e Nasams. Gli Stati Uniti sono stati i più importanti sostenitori dell’Ucraina da quando la Russia ha lanciato la sua invasione su vasta scala nel febbraio 2022. Dall’invasione, gli Stati Uniti hanno fornito o promesso aiuti militari a Kiev per un valore di oltre 43 miliardi di dollari, secondo i dati del Pentagono.

Ore 23:19 - Donetsk, 20enne uccisa dalle bombe a grappolo

Una ragazza di 22 anni, ferita ieri a Konstantynivka, nella regione di Donetsk è è morta oggi in ospedaleo in seguito ai bombardamenti russi di ieri on bombe a grappolo. Lo riporta Rbc-Ucraina citando il governatore Pavel Kirilenko. Nell’attacco hanno perso la vita tra persone di cui un bambino e un adulto, di cui si è saputo ieri, e oggi una ragazzi di 22 anni.

Ore 23:20 - Deputato ucraino in vacanza alle Maldive, Zelensky: «È tradimento»

Zelensky ha denunciato «il tradimento» di un deputato recentemente avvistato in vacanza in un hotel di lusso alle Maldive, mentre il presidente ucraino evoca spesso il dovere dell’esemplarità da parte dei leader politici nel bel mezzo della guerra contro la Russia. Secondo il sito di informazioni Slidstvo.info, Yuri Aristov, deputato di 48 anni del partito presidenziale «Servitori del popolo», è stato visto a metà luglio in un hotel a cinque stelle nell’arcipelago dell’oceano Indiano. A seguito di queste rivelazioni della stampa, David Arakhamia, presidente del gruppo presidenziale in Parlamento, ha dichiarato oggi di aver chiesto la «sospensione immediata» del deputato all’interno del suo gruppo parlamentare. Il Presidente del Parlamento ucraino, Rouslan Stefantchouk, ha rivelato di aver ricevuto una lettera di dimissioni da Aristov, anche vicepresidente della commissione parlamentare per la sicurezza nazionale, la difesa e l’intelligence, il cui ruolo è eminentemente strategico. In Ucraina è necessario un voto parlamentare per rimuovere un deputato eletto dall’incarico. Il presidente Zelensky in serata ha fatto esplicito riferimento alla questione, affermando che scegliere «isole e resort in tempo di guerra è un tradimento dei principi dello Stato».

Ore 23:21 - Usa: «Facciamo il possibile per liberare Whelan e Gershkovich»

L’Amministrazione Biden continua a fare «tutto il possibile» e a «percorrere tutte le strade» per ottenere la liberazione di Paul Whelan e del reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich, i due cittadini Usa illecitamente detenuti in Russia. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, senza però replicare a chi le chiedeva se il ferimento in combattimento in Ucraina dell’ex marine Trevor Reed, liberato da una prigione russa lo scorso anno in uno scambio di prigionieri, possa compromettere la liberazione dei suoi connazionali.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 26 luglio.

Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Zelensky ai parlamentari “traditori”: «Di voi non rimarrà nessuno». Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera mercoledì 26 luglio 2023.

Le notizie sulla guerra in Ucraina di mercoledì 26 luglio, in diretta. Indagato un deputato ucraino andato in vacanza alle Maldive. Le forze di Kiev avanzano in direzione di Bakhmut e Zaporizhzhia. Shoigu in Corea del Nord

• Il punto militare: i 5 messaggi sulla guerra: Putin, gli aiuti, l’intelligence Usa.

•La delegazione russa guidata dal ministro della Difesa Shoigu è in Nord Corea. Si tratterrà fino a domani.

• La Duma autorizza una legge che permette ai governatori di creare gruppi paramilitari.

• Il segretario di Stato Usa Blinken: «Altri 400 milioni in armi per Kiev».

• La provocazione della portavoce del Cremlino Zakharova: «Perché gli Usa non dicono che Kiev è responsabile della morte dei giornalisti russi?». 

Ore 00:37 - Il Video - La basilica di Odessa (colpita dai russi) che l’Italia contribuirà a ricostruire

(di Lorenzo Cremonesi) Due giorni dopo l’attacco russo alla basilica di Odessa, c’è un flusso continuo di fedeli che arrivano a farsi benedire dai sacerdoti. Padre Maximilian conferma che è stato un missile russo a distruggere la chiesa. «Hanno voluto colpirla perché così hanno colpito la resistenza degli ucraini». L’Italia sta pensando di sostenere la ricostruzione. I danni si valutano in 5 milioni di euro.

Ore 01:02 - Zakharova: «Perché Usa non dicono che Kiev è responsabile della morte dei giornalisti russi?»

«È impossibile condannare gli attacchi ai giornalisti e allo stesso tempo sponsorizzare chi li commette. Lo ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, commentando le parole del rappresentante permanente Usa presso l’Osce Michael Carpenter, che ha sottolineato che Washington condanna qualsiasi attacco ai giornalisti.

«Qualsiasi attacco ha il nome sia della vittima che dell’aggressore. Il nome della vittima è Rostislav Zhuravlev. Il nome dell’aggressore è il regime di Kiev - ha scritto la Zakharova.

Ore 01:22 - Russia, legge autorizza i governatori a creare gruppi paramilitari

I deputati della Duma hanno approvato un provvedimento che autorizza i governatori regionali a creare compagnie paramilitari con l’approvazione presidenziale, in caso di mobilitazione, guerra e legge marziale.

La legge dovrà ora essere approvata al Senato e firmata dal presidente Vladimir Putin prima di entrare in vigore. Questi gruppi paramilitari potranno essere finanziati dal bilancio federale o regionale. I loro membri riceveranno armi leggere e munizioni, e potranno manovrare droni aerei o navali.

Ore 01:43 - Usa confermano: altri 400 milioni di aiuti militari a Kiev

Gli Usa forniranno altri 400 milioni di dollari di aiuti militari all’Ucraina. Lo ha affermato anche il segretario di Stato Antony Blinken. Nel pacchetto, prelevato dagli arsenali del Pentagono, sono compresi munizioni e sistemi corazzati. I nuovi aiuti comprendono munizioni per i sistemi di difesa aerea Patriot e Nasams, sistemi antiaerei Stinger;,munizioni per i sistemi Himars, oltre ad altre munizioni di artiglieria e droni Hornet.

Ore 02:00 - Delegazione guidata da Shoigu arrivata in Nord Corea

La delegazione militare russa guidata dal ministro della Difesa Sergei Shoigu è arrivata in visita in Corea del Nord. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo scrive Ria Novosti. All’aeroporto internazionale Sunan di Pyongyang si è svolta una cerimonia ufficiale di benvenuto della delegazione russa con la partecipazione della Guardia d’onore dell’Esercito popolare coreano. Il ministro della Difesa nordcoreano Kang Sun-nam ha accolto il capo del ministero della Difesa russo alla rampa dell’aereo. La visita durerà fino al 27 luglio.

La delegazione russa parteciperà alle celebrazioni dedicate al 70° anniversario della fine della guerra di Corea. Il ministero della Difesa russo ha sottolineato che la visita, che durerà fino al 27 luglio, «contribuirà a rafforzare i legami militari tra Mosca e Pyongyang. Una tappa importante nello sviluppo della cooperazione tra i due Paesi».

Ore 02:31 - Indiscrezione del Cremlino: «Putin invitato in Cina il prossimo ottobre»

«Il presidente russo Vladimir Putin è stato invitato in Cina il prossimo ottobre», lo avrebbe dichiarato all’agenzia di stampa Tass un esponente del Cremlino. Lo scopo della visita sarebbe il forum e il rinnovo dell’intesa «One belt. One Road», legata alla Via della Seta e al rapporto di amicizia tra Cina e Russia. L’ultima visita di Putin in Russia era stata il 4 febbraio 2022, in occasione dell’apertura dei Giochi olimpici invernali di Pechino.

Ore 02:42 - Non solo Cina, in autunno Putin potrebbe andare in India per il G20

Vladimir Putin potrebbe recarsi in India ad autunno. Lo ha detto il vice portavoce del Cremlino Yuri Ushakov, spiegando che la Russia «ha ricevuto un invito» a partecipare al vertice del G20, previsto per i primi di settembre a Nuova Deli e non si esclude la partecipazione del presidente russo in persona.

Ore 03:02 - Il punto militare - Putin, gli aiuti a Kiev, l’offensiva e la Corea del Nord: cinque messaggi sulla guerra in Ucraina

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Cinque messaggi dal conflitto in Ucraina, sul piano diplomatico e militare, mentre continuano gli scambi di colpi in Mar Nero, tra raid missilistici e attacchi con barchini-esplosivi.

 Ore 03:36 - Donetsk, 20enne uccisa dalle bombe a grappolo

Una ragazza di 22 anni, ferita ieri a Konstantynivka, nella regione di Donetsk è è morta oggi in ospedaleo in seguito ai bombardamenti russi di ieri on bombe a grappolo. Lo riporta Rbc-Ucraina citando il governatore Pavel Kirilenko. Nell’attacco hanno perso la vita tra persone di cui un bambino e un adulto, di cui si è saputo ieri, e oggi una ragazza di 22 anni.

Ore 03:57 - Deputato ucraino in vacanza alle Maldive, Zelensky: «È tradimento»

Zelensky ha denunciato «il tradimento» di un deputato recentemente avvistato in vacanza in un hotel di lusso alle Maldive, mentre il presidente ucraino evoca spesso il dovere dell’esemplarità da parte dei leader politici nel bel mezzo della guerra contro la Russia. Secondo il sito di informazioni Slidstvo.info, Yuri Aristov, deputato di 48 anni del partito presidenziale «Servitori del popolo», è stato visto a metà luglio in un hotel a cinque stelle nell’arcipelago dell’oceano Indiano.

A seguito di queste rivelazioni della stampa, David Arakhamia, presidente del gruppo presidenziale in Parlamento, ha dichiarato oggi di aver chiesto la «sospensione immediata» del deputato all’interno del suo gruppo parlamentare. Il Presidente del Parlamento ucraino, Rouslan Stefantchouk, ha rivelato di aver ricevuto una lettera di dimissioni da Aristov, anche vicepresidente della commissione parlamentare per la sicurezza nazionale, la difesa e l’intelligence, il cui ruolo è eminentemente strategico. In Ucraina è necessario un voto parlamentare per rimuovere un deputato eletto dall’incarico. Il presidente Zelensky in serata ha fatto esplicito riferimento alla questione, affermando che scegliere «isole e resort in tempo di guerra è un tradimento dei principi dello Stato».

Ore 04:19 - Usa: «Facciamo il possibile per liberare Whelan e Gershkovich»

L’Amministrazione Biden continua a fare «tutto il possibile» e a «percorrere tutte le strade» per ottenere la liberazione di Paul Whelan e del reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich, i due cittadini Usa illecitamente detenuti in Russia. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, senza però replicare a chi le chiedeva se il ferimento in combattimento in Ucraina dell’ex marine Trevor Reed, liberato da una prigione russa lo scorso anno in uno scambio di prigionieri, possa compromettere la liberazione dei suoi connazionali.

Ore 05:00 - Attacchi con droni nella notte su Kharkiv, allarme anche nell'oblast Sumy

Ancora attacchi russi in Ucraina. Esplosioni sono state segnalate nella regione ucraina orientale di Kharkiv, secondo i media locali. L’allarme antiaereo è scattato in queste ore anche nell’oblast nordorientale di Sumy.

Le forze russe hanno attaccato la regione di Kharkiv con droni di fabbricazione iraniana. Lo ha riferito su Telegram il sindaco di Pervomaisk, Mykola Baksheiev, aggiungendo che impianti industriali sono stati danneggiati. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco dopo lo scoppio di un vasto incendio. Secondo l’amministrazione militare dell’oblast di Sumy, nella giornata di ieri le forze russe hanno bombardato 10 comunità nella regione per un totale di 32 attacchi e oltre 200 esplosioni.

Ore 07:26 - 70 anni dalla fine della Guerra di Corea: delegazioni russa e cinese a Pyongyang

Russia e Cina prendono parte con le loro delegazioni alle commemorazioni per il 70esimo anniversario dalla fine del conflitto tra le due Coree. In Nord Corea las partecipazione del ministro della Difesa Sergei Shoigu e altri delegati sarà anche un pretesto per approfondire la relazione con il Paese ospite, già protagonista di molte tensioni legate agli arsenali nucleari con Washington, Seul e Tokyo. La Russia, impegnata nel conflitto in Ucraina, guarda con interesse anche alla dotazione bellica di Pyongyang.

Ore 07:18 - Putin riscrive gli orrori del secolo sovietico: dagli elogi per Stalin alla riabilitazione di Beria

(Di Marco Imarisio) Lo zar usa l’Uomo d’acciaio per giustificare se stesso. Ogni giorno un passo in avanti nell’opera di rivalutazione del dittatore.

Dacci oggi il nostro Stalin quotidiano. Sono ben lontani i tempi in cui i commensali del Piccolo Padre lo adulavano intonando le sue amate canzoni georgiane e facendosi beffe del Padre nostro e della tanto disprezzata religione cattolica. Ma non passa giorno in cui non venga effettuato un altro passo avanti nell’opera di rivalutazione del dittatore sovietico.

Ore 07:37 - La denuncia dell’ambasciatore Usa all’Osce: «Bimbi ucraini strappati alle famiglie e portati con la forza in Russia»

(Di Viviana Mazza, corrispondente a New York) Alla vigilia della visita della premier Meloni a Washington, Carpenter annuncia un programma di assistenza psicologica alle vittime. Sulla missione di Zuppi: «Siamo aperti a tutti i tentativi di mediazione».

Alla vigilia della visita di Giorgia Meloni a Washington, l’ambasciatore statunitense all’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), Michael Carpenter, ha denunciato ancora una volta ieri, in una conferenza stampa con i giornalisti, l’invio di bambini ucraini «nella profonda Russia, allo scopo di rieducarli in campi speciali al fine di negare l’identità di questi bambini ucraini e creare un senso di fedeltà alla Russia».

Ore 07:40 - Età della coscrizione alzata a 30 anni in Russia. Meduza: «Mosca vuole prolungare il conflitto»

L’età della Coscrizione obbligatoria alzata a 30 anni in Russia (prima era a 27). Il Cremlino prova così ad espandere il proprio esercito, anche e soprattutto per dare un supporto al conflitto ucraino. Il presidente Vladimir Putin ha tuttavia specificato, secondo quanto ha riportato il New York Times, che queste «nuove truppe»saranno maggiormente utilizzate al confine e nelle aree del territorio russo più a rischio, non impegnate direttamente nel conflitto. Il sito indipendente Meduza lo definisce invece senza mezzi termini «un modo per protrarre la guerra ulteriormente nel tempo», senza che vi sia quindi lo spiraglio di una via d’uscita nel breve termine.

Ore 08:15 - Ministero dell’Istruzione di Kiev: «Distrutte per la guerra 180 scuole»

«Le forze russe hanno completamente distrutto 180 scuole in Ucraina dall’inizio dell’invasione e altri 1.300 istituti sono stati danneggiati». Lo ha reso noto il ministro dell’Istruzione e della Scienza Oksen Lisovyi, come riporta Ukrinform. «Il 75% delle scuole è dotato di rifugi antiaerei, ma questo non significa che il 75% degli alunni possa riprendere gli studi. Si tratta di circa 9.000 scuole, mentre noi ne abbiamo 13.000 in totale. La nostra priorità è riprendere gli studi (offline), dove è consentito per motivi di sicurezza. Nelle regioni vicine alle zone di ostilità, le lezioni si svolgeranno online», ha osservato Lisovyi.

Ore 08:39 - Putin: «Discuteremo di sicurezza alimentare al summit con i Paesi africani»

«La Russia sostiene il desiderio degli Stati africani di stabilità e progresso sociale ed economico: è importante che negli ultimi anni la nostra cooperazione con l’Africa abbia raggiunto un nuovo livello». Lo ha scritto Vladimir Putin in un saluto inviato ai partecipanti e agli ospiti del Forum Economico e Umanitario Russia-Africa che si terrà a San Pietroburgo in questi giorni. «Intendiamo svilupparlo ulteriormente: stimolare il commercio e gli investimenti, approfondire la cooperazione, lavorare insieme su problemi urgenti come la lotta alla povertà, la formazione di personale moderno, la sicurezza alimentare e il cambiamento climatico», ha osservato il presidente russo, secondo quanto comunicato dal Cremlino.

Ore 08:44 - Dagli Usa altri 400 milioni a Kiev, l’impegno alleato per lo sminamento

Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato altri 400 milioni di dollari in ulteriore assistenza alla sicurezza per l’Ucraina, riferisce Reuters, inclusi missili di difesa aerea, veicoli blindati e piccoli droni. Il nuovo pacchetto di aiuti includerà per la prima volta droni di sorveglianza Black Hornet, già usati sul campo grazie alle donazioni dei governi britannico e norvegese, ha affermato la società. Poi munizioni per la contraerea Patriot e Stinger, missili terra-aria Nasams e d’artiglieria (Himars).

Gli alleati dell’Ucraina si sono impegnati a stanziare 244 milioni di dollari oltre ad attrezzature speciali per lo sminamento del Paese, ha dichiarato la vicepremier ucraina Yulia Svyrydenko, senza specificare il contributo delle singole nazioni.

Ore 08:53 - Media americani: ancora niente intesa sugli F-16

Gli alleati occidentali non hanno ancora concordato un piano di addestramento per i piloti ucraini sui caccia F-16. Ne scrive Politico citando fonti statunitensi. Sarà difficile, quindi, vedere i caccia in Ucraina prima della primavera dell’anno prossimo, perché va ancora concordato il programma per insegnare agli ucraini a guidarli. Danimarca e Paesi Bassi guidano una coalizione di 11 nazioni per sostenere l’addestramento, ma finora nessun Paese ha pubblicamente impegnato aerei nel programma, scrive Politico.

Ore 09:24 - Shoigu è arrivato in Corea del Nord

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu è in Corea del Nord a capo di una delegazione che, nel pomeriggio, si unirà a una delegazione cinese per partecipare agli eventi commemorativi per il 70esimo anniversario dell’armistizio della guerra di Corea (1950-1953). Si tratta della prima visita in Corea del Nord da quando il Paese ha chiuso i suoi confini nel tentativo di tenere fuori la pandemia causata dal coronavirus.

Ore 09:43 - Sotto indagine il deputato ucraino andato alle Maldive

I servizi ucraini stanno indagando sulla legalità della partenza del deputato del partito Servo del Popolo Jurij Aristov per le Maldive con la famiglia. Si è scoperto che il 10 luglio ha aperto da remoto un congedo per malattia in una delle istituzioni mediche private di Kiev fino al 19 luglio 2023 compreso. Allo stesso tempo, nel sistema sanitario elettronico sono state inserite informazioni inesatte, poiché la visita medica non è stata effettivamente effettuata. È stato perquisito, gli sono stati sequestrati passaporti altri documenti. La Sbu (l’intelligence ucraina) controlla i contatti del deputato durante il suo soggiorno all’estero.

Ore 10:30 - Kiev: avanziamo in direzione Bakhmut, Melitopol e Berdiansk

Le truppe ucraine avanzano nelle direzioni di Bakhmut, Melitopol e Berdiansk. Lo ha detto durante una diretta televisiva il portavoce dello stato maggiore delle forze di Kiev Andriy Kovaliov. «I soldati ucraini continuano a condurre un’operazione offensiva nelle direzioni di Bakhmut, Melitopol e Berdiansk e sparano con l’artiglieria sugli obiettivi nemici identificati», ha riferito, aggiungendo che l’esercito ucraino ha avuto successo nell’area di Staromayorske, nella regione di Donetsk. In direzione di Bakhmut, in particolare, le truppe ucraine continuano l’offensiva a Nord e a Sud della città ormai ridotta in macerie.

Ore 10:45 - L’Ucraina punta sui droni con l’intelligenza artificiale

(Di Matteo Castellucci) L’intelligenza artificiale ha un impatto sulle sorti della guerra. Per esempio, grazie a software basati su questa tecnologia, i droni ucraini possono continuare la loro missione, e colpire gli obiettivi, anche quando perdono contatto con il loro pilota umano. Lo racconta un reportage del Washington Post. L’accorgimento permette di schivare gli effetti delle «interferenze elettroniche», la “contraerea” utilizzata contro i droni per disinnescarli mentre sono ancora in volo. Dall’inizio della guerra, diverse ditte ucraine hanno migliorato le loro capacità di produzione: questi sistemi d’arma — più veloci, precisi e dall’autonomia estesa — sono diventati uno dei marchi di fabbrica di Kiev. Tra le loro ultime imprese, hanno colpito il ponte Kerch che collega la Crimea ai territori occupati del Sud. «Siamo sette giorni su sette in una corsa tecnologica», ha spiegato il vicepremier Mykhailo Fedorov al quotidiano americano. Proprio Fedorov è uno degli artefici dell’«armata dei droni», il programma statale che in collaborazione con le ditte private l’anno scorso ha insegnato a 10mila operatori come manovrare i droni. È uno dei modi con cui Kiev prova a controbilanciare l’inferiorità nei cieli rispetto alla Russia.

Ore 10:56 - Il Cremlino conferma: non è esclusa la presenza di Putin al G20

Il Cremlino non esclude la possibilità che il presidente russo Vladimir Putin possa andare a Nuova Delhi, in India, per partecipare al vertice del G20. «Abbiamo ricevuto un invito», ha detto ai giornalisti il consigliere del cremlino, Yuri Ushakov, secondo quanto riporta Interfax. Intanto la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha rifiutato di commentare la rimozione dell’ex ministro Qin: il suo siluramento resta avvolto nel mistero.

Ore 11:06 - Filorussi: Kiev ha lanciato importante controffensiva a Zaporizhzhia

Le forze armate ucraine hanno lanciato una grande controffensiva nella regione di Zaporizhzhia e in particolare a sud di Orikhiv. Lo hanno riferito le autorità filorusse nella regione. «Sul fronte di Zaporizhzhia è iniziata la seconda ondata della controffensiva» delle forze armate ucraine, ha scritto su Telegram un membro dell’amministrazione militare-civile di Zaporizhia Vladimir Rogov. Aggiungendo: «Il nemico ha inviato il massimo delle forze per sfondare le nostre difese nella direzione Orekhov. Stamattina presto, dopo una massiccia preparazione dell’artiglieria e attacchi aerei, gli ucraini sono andati a prendere d’assalto le nostre posizioni vicino a Robotyne».

Ore 11:41 - Zelensky ai parlamentari “traditori”: «Di voi non rimarrà nessuno»

«Nessuno perdonerà parlamentari, giudici, commissari militari o qualsiasi altro funzionario per essersi messi contro lo Stato». Così nel suo ultimo messaggio pubblico il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parla di “tradimento” entrando nel merito di alcuni scandali che riguardano parlamentari ucraini. «Di voi non rimarrà nessuno», minaccia. In particolare Aleksandr Ponomarev, arrestato per alto tradimento per aver registrato le sue imprese secondo la legislazione russa a guerra già cominciata, oltre a fornire carburante a Mosca. Ma soprattutto il deputato del partito Servo del Popolo Yuri Aristov, turista estivo alle Maldive con la famiglia: per ora indagato anche per sospetti contatti all’estero. Quest’ultimo in particolare si è scoperto che il 10 luglio ha aperto da remoto un congedo per malattia in una delle istituzioni mediche private di Kiev fino al 19 luglio 2023 compreso. Allo stesso tempo, nel sistema sanitario elettronico sono state inserite informazioni inesatte, poiché la visita medica non è stata effettivamente effettuata e Aristov stava in realtà in vacanza alle Maldive, al Waldorf Astoria con tutta la famiglia. Un comportamento che fatica ad allinearsi con le sofferenze del popolo ucraino.

Ore 11:56 - 007 Gb, verso l'aumento delle ostilità nel Mar Nero

L'accordo sul grano aveva moderato il coinvolgimento del Mar Nero nella guerra, ma dopo il suo mancato rinnovo da parte di Mosca c'è ora la possibilità che l'intensità delle ostilità nell'area aumentino. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. La flotta russa del Mar Nero ha modificato la sua postura da quando Mosca si è ritirata dall'accordo, per prepararsi a imporre un blocco all'Ucraina, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter. La moderna corvetta Sergey Kotov è stata dispiegata nel Mar Nero meridionale per pattugliare la rotta di navigazione tra il Bosforo e Odessa, osservano gli esperti di Londra. Esiste la possibilità concreta che questa nave faccia parte di una task force per intercettare le navi commerciali che la Russia ritiene siano dirette in Ucraina.

Ore 12:26 - Kiev: «Le nostre forze guadagnano terreno nel Donetsk»

Le forze ucraine sono avanzate con successo vicino al villaggio di Staromaiorske, nella regione di Donetsk: lo ha reso noto il portavoce dello Stato Maggiore di Kiev, Andrii Kovalyov, come riporta il Kyiv Independent. Gli ucraini consolidano le loro nuove posizioni, ha aggiunto, mentre l'esercito russo «continua a opporre una forte resistenza, a spostare unità e a utilizzare attivamente le sue riserve». Ieri i soldati ucraini hanno allontanato le forze russe da Staromaiorske, nell'estremo ovest del Donestk, e continuano ad avanzare nelle direzioni di Bakhmut, Melitopol e Berdyansk. Inoltre, sono entrati nel villaggio di Andriivka, a sud di Bakhmut, dopo una ritirata russa

Ore 12:40 - Allarme aereo a Kiev e in alcune regioni

Un allarme aereo è scattato a Kiev e in alcune regioni ucraine: lo riporta su Telegram l'emittente di Stato Suspilne.

Ore 12:49 - Russia, 14 anni di carcere a un manager della sicurezza informatica

Il tribunale di Mosca ha condannato a 14 anni di reclusione con l'accusa di alto tradimento Ilya Sachkov, fondatore di Group-IB (ora F.A.C.C.T.), una delle principali aziende specializzate in sicurezza informatica. Lo riporta l'agenzia Interfax. La pubblica accusa aveva chiesto 18 anni mentre la difesa premeva per una piena assoluzione. L'imputato si dice innocente. Secondo l'edizione in lingua russa della Bbc, l'intelligence di Mosca accusa Sachkov di aver consegnato informazioni segrete a non meglio specificati servizi di sicurezza stranieri. Le accuse non sono verificabili in maniera indipendente.

Ore 13:08 - Kiev: «Stanziato quasi un miliardo di euro per produrre droni»

Il governo ucraino ha stanziato 40 miliardi di grivnie (oltre 977 milioni di euro) per la produzione nazionale di droni: lo ha annunciato il primo ministro, Denys Shmyhal, al forum per l'anniversario del progetto Esercito dei droni. Lo riporta Ukrinform. Il capo del governo ha ricordato che un anno fa, grazie all'iniziativa United24 proposta dal presidente Volodymyr Zelensky, sono state raccolte più di 4 miliardi di grivne, che sono stati investite per finanziare i produttori ucraini di droni. «All'epoca ce n'erano meno di una decina. Oggi sono più di 40 le aziende che hanno siglato contratti con il governo e la produzione di droni è decuplicata» ha detto Shmyhal.

Ore 13:19 - Bombardieri russi in volo, Dnipro colpita da missile ipersonico

Un missile ipersonico Kalibr ha colpito Dnipro, città dell'Ucraina centrale, mentre un altro è diretto verso Kiev, dove c'è un allarme in corso. Lo apprende l'Adnkronos da fonti locali, secondo le quali l'attacco è sferrato da 12 bombardieri strategici russi Tu-95 partiti da una base del Mar Caspio. L'allarme è risuonato, oltre che nella capitale, nelle zone di Cherkasy, Poltava, Chernihiv, Zhytomyr e Vinnytsia.

Ore 13:22 - Ok da ambasciatori in Ue a nuove sanzioni anti-Bielorussia

Via libera dei Rappresentanti dei 27 in Ue a nuove sanzioni contro la Bielorussia «a causa della situazione nel Paese e del coinvolgimento di Minsk nell'aggressione della Russia contro l'Ucraina». Ad annunciare l'ok arrivato alla riunione del Coreper è la presidenza di turno spagnola. Le misure restrittive includono l'inserimento nella black list europea di ulteriori entità e individui.

Ore 13:38 - «Fece saltare in aria un binario in Russia», condannato a 22 anni

Un tribunale militare russo ha condannato a 22 anni di reclusione Sergey Belavin con l'accusa di aver fatto saltare in aria un binario nella regione di Bryansk. Lo riporta la Tass. Gli investigatori sostengono che Belavin sia stato reclutato dall'intelligence di Kiev nel 2019 e che nel giugno 2022 sia arrivato in Russia «con il pretesto di un'attività lavorativa», abbia realizzato un ordigno esplosivo telecomandato e l'abbia montato su un binario ferroviario vicino al villaggio di Robchik, nella regione di Bryansk. Le imputazioni rivolte a Belavin non sono verificabili in modo indipendente.

Ore 15:10 - Cremlino: ritorsione contro la decisione della Moldavia di espellere i diplomatici russi

La riduzione del numero di diplomatici russi a Chisinau non può rimanere senza risposte adeguate da parte della Russia. Lo ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del Presidente della Federazione Russa. «Sfortunatamente, Chisinau porta deliberatamente le nostre relazioni in uno stato molto miserabile, si può solo esprimere rammarico a questo proposito. La russofobia è incoraggiata in ogni modo possibile ora in Moldavia», ha detto Peskov, aggiungendo che, «naturalmente, tali passaggi, secondo le regole diplomatiche, non rimangono senza reciprocità».

Ore 16:23 - La Slovacchia aiuterà Kiev a esportare il grano

La Slovacchia punta a sostenere l'Ucraina nell'esportazione dei suoi cereali sui mercati globali, a condizione che a farne le spese non sia il settore agricolo della nazione, ha detto all'agenzia di stampa statale Tasr il ministro dell'Agricoltura slovacco Jozef Bires. Bires propone di istituire dei «corridoi solidali» utilizzando ferrovie, strade e canali navigabili per trasportare il grano dall'Ucraina, uno dei maggiori esportatori mondiali, sui mercati globali. Ha sottolineato però che queste rotte sono relativamente costose. Le esportazioni ucraine sono state colpite dal blocco russo dei porti sul Mar Nero, dopo il collasso di un accordo che consentiva il passaggio sicuro del grano. «La Slovacchia si sta sforzando di aiutare l'Ucraina, per quanto possibile, nel campo delle infrastrutture, in modo che le condizioni di trasporto siano le più semplici possibili e che il grano arrivi laddove ce n'è più bisogno».

Ore 16:42 - Russia esenta da tasse i residenti di Belgorod per i bombardamenti ucraini

I residenti di Belgorod, città della Russia europea occidentale, capoluogo dell'omonima oblast e dell'omonimo distretto, saranno esentati dal pagamento delle tasse sui terreni e sulle proprietà perse a causa dei bombardamenti transfrontalieri delle forze armate ucraine. Lo ha riferito l'agenzia di stampa russa Interfax.

Ore 17:11 - Stoltenberg: «La Nato condanna le azioni russe nel Mar Nero e aumenta la vigilanza »

«Importante riunione del Consiglio Nato-Ucraina. Condanniamo il ritiro della Russia dall'accordo sul grano, il suo cinico uso della fame come arma e le sue azioni pericolose nel Mar Nero. La Nato è unita. Gli alleati continuano a farsi avanti per l'Ucraina e per aumentare la vigilanza nella regione». Lo scrive in un tweet il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Ore 17:25 - Nesun caccia occidentale per Kiev, tanti droni iraniani per Mosca

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Gli aerei da combattimento che non arrivano a Kiev e i droni iraniani che, invece, vengono spediti in quantità in Russia. Sono i due temi principali del taccuino dedicato al conflitto, mentre sul terreno c’è qualche sviluppo, sempre contenuto.

Ore 17:47 - Kiev: «Abbattuti due missili Kalibr lanciati dal Mar Nero»

L'aeronautica militare di Kiev ha abbattuto due missili Kalibr sulla regione di Vinnytsia, nell'Ucraina centrale, che erano stati lanciati «presumibilmente da un sottomarino russo nel Mar Nero». Lo ha riferito il comando dell'aeronautica delle forze armate ucraine su Telegram, citato da Ukrinform. Non si hanno notizie di vittime. Successivamente, sempre l'aeronautica ha avvertito che 12 bombardieri strategici russi Tu-95MS avevano lanciato altri missili dal Mar Caspio, facendo scattare l'allarme antiaereo in gran parte dell'Ucraina.

Ore 18:01 - Media, il capo Wagner in Bielorussia è nativo dell'Ucraina

Il capo della Wagner in Bielorussia, soprannominato «Pioneer», sarebbe un uomo nato in Ucraina. Si tratterebbe del 46enne Sergei Vladimirovich Chubko, figlio di una famiglia di militari originaria di Chernivtsi. Lo riportano fonti bielorusse citate da Ukrainska Pravda. Il padre dell'uomo avrebbe combattuto in Afghanistan. Dopo il crollo dell'Urss, la famiglia Chubko si sarebbe trasferita in Russia e nel 1994 Chubko avrebbe combattuto in Cecenia con l'esercito russo. Nel 2002 avrebbe rescisso il contratto con Mosca, passando alla Wagner.

Ore 19:01 - Ponte Crimea, servizi Ucraina rivendicano responsabilità esplosione

L’agenzia di intelligence interna ucraina ha rivendicato per la prima volta la responsabilità di un’operazione di sabotaggio che ha danneggiato gravemente il ponte Kerch, che collega la Crimea alla Russia, lo scorso ottobre. Lo ha riportato l’agenzia di stampa Reuters. Vasyl Malyuk, a capo del servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu), ha ammesso che dietro l’attacco c’era la sua agenzia, parlando in televisione mentre presentava un francobollo commemorativo che segnava le operazioni delle forze speciali in tempo di guerra. «Ci sono state molte operazioni diverse, operazioni speciali. Potremo parlare di alcune pubblicamente e ad alta voce dopo la vittoria, non parleremo affatto di altre», ha sottolineato Malyuk. «È una delle nostre azioni, ossia la distruzione del ponte di Crimea l’8 ottobre dello scorso anno».

Ore 19:10 - Mosca: Kiev utilizza granai e porti per scopi militari

«Le autorità di Kiev hanno utilizzato le strutture portuali e i granai per scopi militari». Lo ha detto il primo vice rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky. Nel suo discorso alla sessione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il diplomatico russo ha fatto riferimento - riporta la Tass - a video postati sui social dagli ucraini: «Questi filmati mostrano come le munizioni e le attrezzature esplodano e detonino nei presunti granai delle strutture portuali, che l’Ucraina ha utilizzato per scopi militari sotto la copertura e in violazione dell’accordo sul Mar Nero».

Ore 19:20 - Tajani lancia appello alla Russia: cambi sua decisione su grano

«Per favore cambia la tua decisione» sull’accordo sul grano. È l’appello rivolto alla Russia e ripetuto due volte in inglese lanciato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante la sessione finale del vertice Fao a Roma. La decisione russa di uscire dall’accordo sul grano è «una decisione molto negativa, molto pericolosa per gli africani».

«Spingeremo per un nuovo accordo e sosterremo il lavoro della Turchia: è fondamentale per ripartire con il nuovo accordo, non per noi, ma per le povere persone che vivono in Africa», ha aggiunto Tajani.

Ore 19:25 - Ambasciatrice Gb in Ucraina: tre sirene antiaeree a Kiev

L’ambasciatrice del Regno Unito in Ucraina, Melinda Simmons, ha dichiarato che tre sirene antiaeree sono state avvertite a Kiev. La diplomatica lo ha scritto sul suo profilo ufficiale Twitter.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 27 luglio.

Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Putin: «Regaleremo il grano ai Paesi africani. La controffensiva di Kiev? Senza successo». Lorenzo Cremonesi, inviato, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera giovedì 27 luglio 2023.

Le notizie sulla guerra in Ucraina di giovedì 27 luglio. Prigozhin ricompare a San Pietroburgo durante il vertice Russia-Africa. Zelensky: «La Crimea sarà presto reintegrata nello Stato»

• Il punto militare: per Kiev slitta ancora l’arrivo dei caccia occidentali, mentre la Russia sembra avere a disposizione sempre più droni iraniani.

• Mosca accusa Kiev di utilizzare granai e porti per scopi militari, l’Ucraina replica denunciando attacchi russi alle infrastrutture civili.

• Kiev rivendica progressi nella controffensiva, pur ammettendo le difficoltà, ma per Mosca l'operazione degli ucraini è già fallita.

• Il presidente Zelensky torna a denunciare la corruzione nel Paese.

Ore 00:18 - Zelensky chiede l’estensione della legge marziale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato alla Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, due progetti di legge sull’estensione della legge marziale e sulla mobilitazione. I disegni di legge, pubblicati sul sito web della Verkhovna Rada, propongono l’estensione della legge marziale e della mobilitazione per 90 giorni. La legge marziale è stata dichiarata per la prima volta da Zelensky subito dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio 2022.

Ore 00:49 - La Banca del gruppo Brics a Putin: «Rispetteremo le sanzioni»

Dilma Rousseff, ex presidente brasiliana e attuale titolare della Nuova banca di sviluppo (Nbs) del gruppo Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) ha incontrato mercoledì il leader russo, Vladimir Putin a San Pietroburgo, cogliendo l’occasione per mettere in discussione l’egemonia del dollaro nelle transazioni internazionali. L’incontro è avvenuto durante il viaggio di Rousseff per partecipare al vertice fra le autorità della Russia e i Paesi africani. Nel colloquio, Rousseff ha difeso le prospettive delle transazioni in valute locali, come lo yuan, fra Paesi emergenti, una possibilità prospettata anche dal presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. «Non c’è alcuna giustificazione - ha detto - per i Paesi in via di sviluppo di non poter stabilire scambi in valuta locale tra di loro, visto fra l’altro che la nostra strategia per il periodo 2022-2026 prevede che il 30% dei nostri finanziamenti debba essere in valuta locale». D’altra parte Rousseff ha chiarito che la banca Brics non ha intenzione di salvare la Russia, che è soggetta a sanzioni internazionali a causa della sua invasione dell’Ucraina. «La Nuova Banca di sviluppo - ha concluso - non sta prendendo in considerazione nuovi progetti in Russia e opera nel rispetto delle restrizioni applicabili nei mercati internazionali».

Ore 02:28 - Kim Jong-un ha incontrato a Pyongyang il ministro russo Shoigu

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha incontrato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu a Pyongyang, hanno riferito oggi i media statali. È il primo ospite straniero ufficiale del leader nordcoreano dall’inizio della pandemia di Covid-19, con il Paese asiatico che celebra l’anniversario della guerra di Corea. L’incontro «è un’importante opportunità per sviluppare le relazioni strategiche e tradizionali tra Corea del Nord e Russia, come richiesto dal nuovo secolo», ha affermato l’Agenzia di stampa centrale coreana (Kcna).

Ore 03:34 - Zelensky sfida i suoi corrotti: «Nessuno vi perdonerà»

(di Lorenzo Cremonesi, nostro inviato a Odessa) Ciò che più lascia stupiti nella vicenda del giro di mazzette all’ufficio di reclutamento militare del distretto meridionale è che tutti sapevano, ma pochi parlavano e, soprattutto, nessuno denunciava. Accadeva dal 2017, era sufficiente pagare 5.000 dollari per evitare la leva: erano coinvolti medici compiacenti che falsificavano i referti e impiegati che li avallavano.

Per tutti garantiva lo stesso massimo responsabile, Yehven Borysov, capo dell’ufficio centrale di Odessa, che adesso è sotto processo e rischia lunghi anni di carcere. Il sistema era ben rodato, tanto che non è bastato lo scoppio della guerra l’anno scorso a farlo saltare: sono stati necessari 17 mesi di combattimenti, le sofferenze di soldati e civili, l’attuale fase di incertezza sui fronti della controffensiva e la richiesta di giustizia di chi rischia e soffre con il fucile in mano perché si decidesse di porre fine alla corruzione. «Noi valutiamo che Borysov sia stato pagato da forse 25.000 persone, c’è chi dice sino a 50.000. Lui non ha saputo spiegare l’origine dei 5 milioni di dollari che la polizia ha scoperto a casa sua e neppure dove la sua famiglia abbia trovato i soldi per fare importanti investimenti in Spagna», ci spiega il 37enne Valery Bolgan, direttore del giornale online di Odessa Intent Press e di un’organizzazione civile locale che si occupa di investigare temi di ordine pubblico.

 Ore 03:36 - Il giorno che unisce Russia, Cina (e Nord Corea) contro l’America

(di Federico Rampini) Non è banale la cerimonia che sta per svolgersi a Pyongyang, capitale della Corea del Nord. Se si vuole una conferma che esiste un «blocco sino-russo», proprio come agli albori della prima guerra fredda, eccola qua.

 Una delegazione russa guidata dal ministro della Difesa Sergei Shoigu si è unita a una delegazione cinese di pari livello, in Corea del Nord. Insieme celebreranno il settantesimo «anniversario della vittoria».

 Quale vittoria? Per la precisione 70 anni fa veniva firmato un armistizio che poneva fine alla guerra di Corea iniziata tre anni prima, nel 1950.

Ore 03:39 - Per Kiev nessun caccia occidentale, tanti droni iraniani per Mosca

Gli aerei da combattimento che non arrivano a Kiev e i droni iraniani che, invece, vengono spediti in quantità in Russia. Sono i due temi principali del taccuino dedicato al conflitto, mentre sul terreno c’è qualche sviluppo, sempre contenuto.

I caccia

Da mesi numerosi Paesi della Nato hanno promesso di mettere a disposizione dell’Ucraina un buon numero di F16. Un aiuto per aumentare le possibilità della resistenza e ampliare uno scudo insufficiente se paragonato a quello degli invasori. Solo che le parole — cosa già accaduta — non sono seguite dai fatti. I partner non riescono a trovare neppure l’intesa su come e dove iniziare il training dei piloti. Sono state considerate diverse opzioni segnalate da un articolo di Politico: 

1) La base di Davis in Arizona dove è stato mandato un mini-team ucraino a impratichirsi con un simulatore. 

2) Un centro in Europa visto che i governi di Danimarca e Olanda sono stati tra i primi ad offrire (sulla carta) i caccia.

 3) Un’installazione in Romania gestita dalla società privata statunitense Drakken specializzata in questo tipo di operazioni.

Ore 03:41 - Unione africana, i leader incontrano Putin sperando nella pace

I sostenitori dell’iniziativa di pace africana sull’Ucraina prevedono di incontrare il presidente russo Vladimir Putin a San Pietroburgo e sperano di raggiungere risultati concreti nella discussione su come risolvere la crisi ucraina: lo ha spiegato alla Ria Novosti, il presidente dell’Unione africana (Ua), Assoumani. «Da quello che abbiamo visto negli ultimi due giorni, la situazione sta peggiorando. Tuttavia, non ci arrenderemo. Abbiamo l’opportunità di incontrare il presidente Putin per discutere e vedere come possiamo trovare un modo di ottenere risultati concreti», ha detto Assoumani.

Ore 03:44 - Blinken: «Crisi del grano? I paesi africani chiedano a Putin...»

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken in pressing sui leader africani che partecipano al vertice con Vladimir Putin. Durante la sua visita in Nuova Zelanda, Blinken ha detto che i leader africani dovrebbero chiedere risposte a Putin sull’approvvigionamento di grano che ha spinto le nazioni più povere verso la crisi. Poco prima dell’incontro Russia-Africa nella città natale di Putin, San Pietroburgo, Blinken ha insistito sul fatto che i leader africani sanno che l’aumento dei costi alimentari e la carenza di grano e fertilizzanti sono il risultato diretto della guerra di Putin in Ucraina. «Sanno esattamente di chi è la colpa di questa situazione attuale», ha detto Blinken dei leader. «Mi aspetto che la Russia lo senta chiaramente dai nostri partner africani», ha aggiunto.

Ore 05:47 - New York Times: Kiev ha intensificato la controffensiva

Le forze armate ucraine hanno intensificato l’offensiva nei territori occupati dalla Russia, impegnando in combattimento le forze tenute in riserva nelle scorse settimane. Lo hanno riferito al quotidiano «New York Times» due funzionari statunitensi anonimi, secondo cui Kiev avrebbe individuato potenziali vulnerabilità nelle linee di difesa delle forze russe, o ritiene di averle indebolite a sufficienza per un attacco su più ampia scala. Lo scorso fine settimana il ministro della difesa ucraino, Oleksii Reznikov, ha ammesso che l’offensiva ha ottenuto sinora risultati inferiori alle aspettative, precisando di «non essere preoccupato, perché tutto procede secondo i piani». Il ministro ha affermato che le forze ucraine devono usare un gran numero di «soldati, genieri e sminatori» per aprire varchi attraverso i campi minati russi, ma ha aggiunto che nelle ultime settimane le forze ucraine hanno preparato il terreno in vista dei «reali movimenti offensivi».

Ore 06:04 - Odessa, nuovo allarme antiaereo

L’allarme antiaereo è scattato nella mattinata a Odessa, già colpita ripetutamente dai raid russi nei giorni scorsi.

Ore 06:50 - Zelensky: reintegreremo rapidamente la Crimea nel tessuto statale

L’Ucraina si sta preparando a reintegrare rapidamente la Crimea nel tessuto statale. Lo ha riferito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video messaggio, stando a quanto riportato da Ukrinform. «Ad agosto ho tenuto diverse riunioni importanti sulla preparazione di eventi internazionali, tra cui la piattaforma di Crimea. Stiamo anche preparando un elenco di misure di disoccupazione per la Crimea. Passi completi: sicurezza, economico e sociale. Possiamo reintegrare rapidamente la Crimea nel tessuto statale dell’Ucraina», ha detto Zelensky.

Ore 07:31 - Blinken esorta leader Africa a chiedere risposte a Putin sul grano

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha esortato i leader africani presenti al summit Russia-Africa a San Pietroburgo a chiedere risposte al presidente russo Vladimir Putin sulla crisi del grano, diretta conseguenza della guerra condotta dalla Russia in Ucraina. Oggi Putin incontrerà le delegazioni di 49 Paesi africani tra cui 17 Capi di Stato, in particolare il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. «Sanno esattamente chi è responsabile della situazione attuale», ha detto Blinken. «Mi aspetto che la Russia ascolti chiaramente questo messaggio dai suoi partner africani», ha detto durante una visita in Nuova Zelanda.

Ore 08:17 - Andrey Smyshlaev, la caduta dell’oligarca anti-putiniano: dalle ville e i jet privati alla cella siberiana

Catturato nel 2019 con l’accusa di bancarotta, attivo nel settore delle costruzioni di lusso, è uno di quegli oligarchi che hanno creato imperi all’estero. In particolare, Smyshlaev si è stabilito in Italia, con proprietà sia a Milano sia sul lago di Como: qui il servizio di Andrea Galli.

Ore 07:36 - Governatore di Odessa: colpite le infrastrutture portuali

Il governatore della regione di Odessa ha denunciato che la Russia ha colpito le infrastrutture portuali in un attacco missilistico notturno. «I russi hanno lanciato missili Kalibr da un sottomarino nel Mar Nero - ha aggiunto - Una guardia civile, nata nel 1979, è morta a causa dell’attacco. È stata danneggiata l’attrezzatura di uno dei terminal, l’edificio della sicurezza e due auto sono andate distrutte».

Ore 08:19 - Kiev: otto droni russi nella notte, tutti abbattuti

Nella notte del 27 luglio, le Forze di Difesa ucraine hanno distrutto otto droni d’attacco Shahed-136/131, che gli invasori russi hanno usato per attaccare da sud-est.Lo ha riferito l’Aeronautica delle Forze Armate dell’Ucraina in una dichiarazione su Telegram, secondo Ukrinform.« Nella notte del 27 luglio 2023, la Russia ha attaccato da sud-est con UAV e missili da crociera. In totale, sono stati registrati due lanci del sistema missilistico Kalibr da un sottomarino nel Mar Nero e otto droni kamikaze iraniani Shahed-136/131 dalla direzione di Primorsko-Akhtarsk», ha dichiarato l’Aeronautica militare. Secondo quanto riportato, i russi hanno attaccato le infrastrutture portuali della regione di Odesa con i Kalibr. I missili nemici non sono riusciti a colpire l’infrastruttura, causando danni e vittime.Tutti gli otto droni d’attacco nemici sono stati distrutti dall’Aeronautica militare nelle regioni di Khmelnytskyi, Dnipro e Donetsk. Come riferito, oltre all’attacco aereo notturno, in totale, i russi hanno effettuato 49 attacchi missilistici e 37 aerei e più di 63 attacchi con lanciarazzi multipli sulle posizioni delle Forze di Difesa e sugli insediamenti nel corso della giornata.

Ore 08:31 - Mosca, tracce di esplosivo su nave per trasporto grano

Il servizio di sicurezza federale russo (Fsb) sostiene di aver individuato una nave straniera, utilizzata per il trasporto del grano, che in precedenza potrebbe essere stata usata per consegnare esplosivi all’Ucraina. Lo riporta Ria Novosti che cita proprio l’Fsb. «Nel corso del lavoro per prevenire azioni terroristiche e di sabotaggio e garantire la sicurezza della navigazione - spiega il rapporto - l’Fsb della Russia ha identificato un’altra nave civile straniera che potrebbe essere utilizzata in precedenza per consegnare esplosivi nel territorio dell’Ucraina». Tracce di esplosivo - dinitrotoluene e tritolo - sarebbero state trovate il 26 luglio sulla nave da carico Wmo River, in rotta dalla Turchia a Rostov sul Don per il grano. La nave, secondo Fsb, aveva precedentemente fatto scalo nel porto ucraino.

Ore 09:02 - L’Ucraina lancia una nuova offensiva nel fronte sud

L’Ucraina ha lanciato una nuova offensiva nel settore sud con l’impiego massiccio di mezzi. I russi hanno sostenuto di averlo contenuto. Intanto sempre complesso il tema dei rifornimenti bellici.

 Ore 09:05 - Bombe russe sul Kharkiv nella notte, un morto

Una persona è morta e altre quattro sono rimaste ferite durante un attacco russo la notte scorsa nella regione di Kharkiv: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleg Syniehubov, come riporta Ukrinform. «La scorsa notte, il nemico ha attaccato il villaggio di Kivsharivka nel distretto di Kupiansk con una bomba aerea guidata KAB-250. È stato registrato un colpo vicino a un edificio residenziale di cinque piani. La casa è stata danneggiata, un muro è crollato in uno degli appartamenti. Anche un vicino edificio residenziale di nove piani è stato danneggiato», si legge nel rapporto. «Purtroppo, una donna di 74 anni è morta. Tre donne di 35, 81 e 71 anni e un uomo di 74 anni sono rimasti feriti», ha aggiunto Syniehubov. Nella notte, inoltre, un missile S-300 ha colpito un edificio non residenziale nel villaggio di Velykyi Burluk, nel distretto di Kupiansk.

Ore 09:49 - Zelensky visita Dnipro per discutere la situazione al fronte

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato oggi Dnipro, città nel sud-est dell’Ucraina, e ha incontrato alti funzionari locali con cui ha discusso dei rifornimenti al fronte e delle difese aeree da rafforzare. «Abbiamo iniziato la giornata lavorativa a Dnipro», ha Zelensky su Telegram, secondo quanto scrive Reuters.

«Ho tenuto una riunione fuori sede sulla situazione al fronte, sull’andamento delle nostre azioni offensive e difensive e sui dati dell’intelligence. Come sempre, prestiamo molta attenzione alla fornitura di munizioni alle nostre truppe». Nella riunione, aggiunge, si è parlato anche della «efficienza dei sistemi di difesa aerea esistenti» e «del rafforzamento della difesa dei cieli, tenendo conto delle forniture dei partner. È in fase di completamento un’ispezione completa degli uffici di arruolamento militare, con 11 regioni sotto controllo speciale». Zelensky si è poi nuovamente congratulato con «il comandante in capo delle forze armate ucraine Valerii Zaluzhny e con il comandante delle forze di terra delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky. Ho assegnato al generale Zaluzhny un’arma da fuoco personalizzata. Ho anche presentato al colonnello generale Syrsky un dipinto che raffigura l’eroismo dei guerrieri ucraini e il rispetto nei loro confronti».

Ore 09:55 - Intelligence Gb: russi più forti a sud con elicotteri

Mentre le forze ucraine continuano le principali operazioni offensive nell’oblast di Zaporizhzhia, uno dei sistemi d’arma russi più influenti nel settore è l’elicottero d’attacco Ka-52. La Russia ha molto probabilmente perso una quarantina di Ka-52 dall’invasione, ma gli elicotteri hanno imposto un costo pesante all’Ucraina. Negli ultimi mesi, la Russia ha molto probabilmente aumentato la forza nel sud con varianti nuove di zecca del Ka-52. Questa l’analisi odierna dell’intelligence britannica sul fronte ucraino.

Ore 11:27 - Isw: possibilità della Russia di attuare un blocco del Mar Nero sono scarse

Le possibilità della Russia di attuare un blocco del Mar Nero sono scarse. Lo sostiene l’Institute for the Study of War (Isw), sottolineando la flotta russa sta intensificando la sua presenza militare nel Mar Nero, con l’obiettivo di intercettare e perquisire navi civili e per rafforzare il proprio controllo nella regione. Nonostante questo, l’Isw ritiene che la probabilità che la flotta del Mar Nero attui un blocco completo rimane bassa. L’applicazione di un tale blocco comporterebbe che le forze russe sparino su qualsiasi nave che tenti di raggiungere l’Ucraina, una mossa con cui rischierebbe un conflitto militare diretto con i paesi della Nato. L’Isw ritiene che il Cremlino si terrà alla larga da questa possibilità, cercando di prevenire un confronto più diretto. Le attuali azioni della Russia nel Mar Nero, scrive l’Isw, «suggeriscono più probabilmente che la Russia stia stabilendo le condizioni per perquisire navi civili e commerciali, mentre si prepara a un blocco come mezzo per ottenere ulteriore influenza».

Ore 11:54 - Kiev: Wagner recluta combattenti in Bielorussia perché combattano in Polonia

L’organizzazione paramilitare Wagner continua a reclutare combattenti in Bielorussia mentre addestra l’esercito di Minsk, a condizione che le nuove reclute siano pronte «a partecipare alle ostilità sul territorio dei paesi confinanti, in particolare Polonia e Lituania». Lo sostiene il Centro di resistenza nazionale dell’Ucraina.

Ore 12:10 - Putin: il 70% del grano spedito dall’ Ucraina va a ricchi Paesi dell’Ue

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che in un anno di accordo sul grano con l`Ucraina sono stati spediti 32,8 milioni di tonnellate di cereali, ma circa il 70% è stato consegnato a Paesi ad alto reddito, in primo luogo dell’Unione Europea. Parlando all’inaugurazione del vertice Russia-Africa a San Pietroburgo, il leader del Cremlino ha poi affermato che la Russia ha fornito 11,5 milioni di tonnellate di cereali ai paesi africani nel 2022 e quasi 10 milioni di tonnellate nei primi sei mesi dell`anno in corso. Putin ha lanciato un`invettiva contro i paesi occidentali, accusandoli di «creare ostacoli per le forniture Russe verso l`Africa» e «danno la colpa alla Russia per questo». «La Russia comprende l’importanza di forniture costanti di cibo all’Africa e riceverà a questo aspetto una particolare attenzione», ha promesso il leader del Cremlino ai leader africani convenuti a Pietroburgo per il secondo vertice con la Russia, particolarmente preoccupati dalla rottura da parte russa del patto per l’esportazione di grano dall’Ucraina.

Ore 12:20 - Unione Africana a Putin: «Pronti a collaborare a tutto campo. Serve la pace tra Mosca e Kiev»

«L’ Africa è pronta a collaborare con la Federazione russa in tutte le direzioni. Mosca è un partner speciale per il contenente». Lo ha affermato il presidente dell’Unione africana, Azali Assoumani, al summit russo-africano in corso a San Pietroburgo, riporta la Tass. Aggiungendo: «Gggi è necessario lottare per una pace sostenibile tra Russia e Ucraina. A nome dell’Unione africana, chiedo ancora una volta la pacifica convivenza tra Russia e Ucraina, tra popoli fratelli, tra popoli vicini, e sono grato se ascolterete il nostro appello».

Ore 12:34 - Unione Africana: «Facilitare le consegne di grano di Mosca e Kiev»

Il presidente dell’Unione Africana Azali Assoumani, nel corso del suo intervento al forum Africa-Russia a San Pietroburgo, ha affrontato anche la questione del grano, affermando che l’Africa «sarà ora gravemente colpita dai prezzi del cibo» a causa dello stop all’accordo tra russi e ucraini e ha chiesto di «facilitare la consegna di grano sia ucraino che russo ai Paesi» del continente. Lo riporta l’agenzia Interfax. «La crisi ucraina sta avendo un grave impatto sulla situazione, quindi risolvere questa crisi salverà un gran numero di vite di persone che dipendono dalle scorte alimentari», ha precisato Assoumani.

Ore 11:03 - Mondiali di scherma, l’atleta ucraina non porge la mano a quella russa

La campionessa ucraina Olga Kharlan ha battuto per 15-7 la russa Anna Smirnova nel tabellone 64 di sciabola femminile ai Mondiali di scherma di Milano. Al termine dell’assalto l’atleta russa ha cercato la stretta di mano della rivale ucraina, che invece ha solo effettuato un tocco di sciabola che comunque è da ritenersi valido anche dal protocollo. Dopo l’assalto vinto da Kharlan, Smirnova è ancora in pedana in forma di protesta per il mancato saluto. Grande festa sulle tribune da parte della squadra ucraina, che ha mostrato anche un cartello con uno slogan usato durante le lotte di indipendenza dell’Ucraina dall’Urss che recita «Ucraina prima di tutto».

Ore 12:45 - Mosca condanna a 15 anni di carcere 2 agenti segreti ucraini

Due agenti dei servizi segreti ucraini sono stati condannati oggi da un tribunale russo a 15 anni di reclusione ciascuno in un carcere di massima sicurezza per spionaggio e coinvolgimento della morte di militari russi nella zona di guerra in Ucraina: lo scrive l’agenzia Iterfax, che cita un comunicato del servizio di sicurezza federale russo (Fsb). «Il tribunale ha condannato due agenti dei servizi segreti ucraini a 15 anni in una colonia penale di massima sicurezza», si legge nella nota. I due agenti ucraini erano stati arrestati nel 2022 per «sospetto di spionaggio e (per il loro) ruolo nella morte di militari russi e nella distruzione di equipaggiamento militare nella zona delle operazioni speciali», ha aggiunto il servizio segreto russo senza fornire ulteriori dettagli.

Ore 13:05 - Mosca: «Sventato attacco ucraino a una nave russa nel Mar Nero»

Il servizio di sicurezza federale russo (Fsb) afferma di aver sventato un «attacco terroristico» pianificato contro una delle navi da guerra di Mosca della flotta del Mar Nero che trasportava missili ad alta precisione e di aver arrestato un marinaio russo reclutato dall’intelligence ucraina. Lo riferiscono le agenzie di stampa russe. Ria Novosti scrive che il marinaio è stato fermato in possesso di due bombe artigianali e che avrebbe cercato di far saltare in aria una delle navi della flotta del Mar Nero.

Ore 13:10 - Prigozhin ricompare a San Pietroburgo durante il summit Russia-Africa

Il capo della Wagner è a San Pietroburgo oggi, durante il vertice Russia-Africa, al quale sta partecipando anche il presidente russo Putin. Una foto pubblicata su Twitter mostra Evgeny Prigozhin in un albergo di lusso della città — di sua proprietà — mentre stringe la mano a un delegato africano. Secondo il quotidiano online Fontanka.ru, nell'hotel il leader della milizia privata ha incontrato i rappresentanti del Niger (Paese dove i militari hanno compiuto un colpo di stato) e poi ha incontrato anche i rappresentanti del Mali e della Repubblica Centrafricana.

Centinaia di mercenari di Wagner sono arrivati in Repubblica centrafricana nei giorni scorsi per garantire la sicurezza durante il referendum costituzionale di domenica. Per quanto riguarda il Mali, le organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato la scorsa settimana le atrocità commesse dall'esercito maliano e presumibilmente dai mercenari Wagner. I media vicini a Wagner riferiscono che i membri delle delegazioni africane hanno evidenziato la grande efficacia dei mercenari russi. Di recente, Prigozhin ha assicurato alla nuova base Wagner in Bielorussia che i mercenari torneranno presto nel loro spazio naturale, l'Africa, anche se non ha escluso un futuro ritorno al fronte in Ucraina.

Ore 13:18 - Mondiali di scherma, l'ucraina Kharlan squalificata per non aver stretto la mano alla russa

Durante i Mondiali di scherma a Milano, l'atleta ucraina Olga Kharlan dopo aver battuto la russa Anna Smirnova nei trentaduesimi della sciabola femminile, non ha dato la mano all'avversaria sconfitta (che si è seduta in pedana per protesta). Per questo motivo Kharlan è stata squalificata dalla gara.

Ore 14:09 - Mosca: un ferito nel raid Kiev nella regione di Belgorod

Un uomo è rimasto ferito in un raid condotto dalle forze ucraine nel Blegorod. Lo ha riferito su Telegram il governatore della regione russa, Vyacheslav Gladkov. «La periferia del villaggio di Krasnoye, distretto urbano di Shebekinsky, è stata presa di mira dalle forze armate ucraine - ha scritto - C'è un ferito: un operatore di mietitrebbia che stava svolgendo lavori agricoli sul campo al momento del bombardamento. L'uomo ha una ferita da scheggia alla caviglia ed è stato portato in ospedale».

Ore 14:18 - Putin: «Regaleremo il grano ai Paesi africani. La controffensiva di Kiev? Senza successo»

Il presidente russo Vladimir Putin offre agli africani l'invio gratuito di grano russo, in un discorso al Forum Russia- Africa di San Pietroburgo, dopo che Mosca si è ritirato dall'accordo sui corridoi del grano nel Mar Nero. «La quota russa del mercato mondiale del grano è del 20%, quella dell'Ucraina inferiore al 5%», afferma il leader del Cremlino, citato da Ria Novosti, sostenendo che Mosca «contribuisce in modo significativo alla sicurezza alimentare globale» e chi dice il contrario «distorce i fatti». La Russia, ha detto Putin, è pronta a fornire gratuitamente 25-50mila tonnellate di cereali per i prossimi tre-quattro mesi ai paesi africani bisognosi.

Per quanto riguarda la situazione del conflitto, Putin ha affermato che nei giorni scorsi le truppe di Kiev hanno intensificato le ostilità in Ucraina — soprattutto nell'area di Zaporizhzhia — ma senza successo. «L'offensiva è stata respinta» e sono stati uccisi oltre 200 militari ucraini. «Sfortunatamente - ha sottolineato - anche noi abbiamo subito delle perdite ma la differenza è colossale: le nostre perdite possono essere anche 10 volte inferiori a quelle del nemico».

Ore 15:07 - Breton: «Putin cerca da 20 anni di uccidere il progetto Ue»

«La guerra in Ucraina riguarda tutti noi, specialmente in Europa, e le nostre democrazie. Sappiamo molto bene che Putin sta facendo tutto ciò che può per compromettere o uccidere il nostro progetto europeo, come ha cercato di fare per gli ultimi vent'anni. Ad esempio con la cybersicurezza, con il vaccino Sputnik o sfruttando la tragedia della Bielorussia, usando al confine uomini e donne provenienti da Paesi difficili». Lo ha dichiarato il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, nel suo intervento al Summit di Salisburgo sul futuro dell'Europa.

Ore 15:18 - Podolyak contro la squalifica di Kharlan: «Vergognoso»

Il consigliere presidenziale ucraino Mykhaylo Podolyak ha condannato l'esclusione della schermitrice Olga Kharlan dai Campionati del Mondo dopo il suo rifiuto di stringere la mano alla sua avversaria russa Anna Smirnova. «La decisione della Federazione internazionale di scherma di screditare la leggendaria schermitrice ucraina per essersi rifiutata di stringere la mano a un'atleta russa è la manifestazione di una totale mancanza di empatia, incomprensione del contesto emotivo ed è assolutamente vergognosa», ha affermato sui social. E su Twitter mostra una foto dell'atleta russa che ammira l'Armata.

Ore 15:56 - Zelensky: «Bene gli sforzi di Lula ma la Russia lasci l’Ucraina»

In un'intervista all'emittente brasiliana Globo News il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di apprezzare gli sforzi di pace che sta mettendo in atto il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. Il leader di Kiev ha però ribadito che la diplomazia «entrerà in campo» solo quando «la Russia lascerà il nostro territorio sovrano». «Questa è la cosa più urgente in questo momento», ha ribadito Zelensky.

Ore 15:57 - Kiev proroga la legge marziale e la mobilitazione generale

Il Parlamento ucraino ha approvato la proroga della legge marziale e della mobilitazione generale nel Paese. Secondo la risoluzione approvata, il termine della legge marziale in Ucraina dal 18 agosto è prorogato di 90 giorni, cioè fino al 15 novembre 2023. Anche la mobilitazione generale è prorogata per lo stesso periodo. Si tratta dell'ottavo voto del Parlamento sull'estensione della legge marziale dall'inizio della guerra e del settimo voto per la proroga della mobilitazione generale.

Ore 16:39 - Kiev: «Mosca ha bloccato quasi tutti i porti ucraini»

Mosca ha imposto un blocco «praticamente a tutti i porti ucraini». Lo riferiscono le forze armate di Kiev aggiungendo che il Paese «non ha difese per contrastare gli attacchi russi alle sue infrastrutture» che consentono l’export di grano.

Ore 17:21 - Onu a Putin: «Una manciata di grano gratis non risolve la crisi»

Una «manciata di donazioni ad alcuni Paesi» non risolverebbe l’impatto drammatico che la fine dell’accordo sul grano potrebbe avere. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, commentando l’annuncio del presidente russo, Vladimir Putin, il quale si è impegnato a fornire grano in modo gratuito ai Paesi africani. Lo riferisce il Guardian.

Ore 17:23 - Così Putin sta perdendo l’Africa

(di Federico Rampini) L’ultima «mossa del grano» di Vladimir Putin, cioè la promessa di fornirlo gratis all’Africa, nasce da una paura: quel continente gli sta voltando le spalle. Il campanello di allarme è suonato in occasione del summit Russia-Africa che si sta svolgendo oggi a San Pietroburgo, proprio nella città di Putin. A questo importante summit, preparato con cura e annunciato con grande enfasi per smentire l’isolamento internazionale della Russia, si sono presentati solo 16 capi di Stato africani, cioè meno della metà rispetto ai 43 che parteciparono al primo vertice con questo formato che si tenne a Sochi nel 2019.

Ore 17:27 - Generale di Kiev ammette le difficoltà della controffensiva a Sud

Il generale Oleksandr Tarnavskyi, responsabile della balbettante controffensiva dell’Ucraina nel sud del Paese, ha affermato che le difese russe stanno rendendo difficile l’avanzamento delle forze ucraine, nonostante queste ultime siano attrezzate con tutte le armi occidentali. Tarnavskyi afferma che l’esercito ucraino sta lottando per superare campi minati e le linee difensive fortificate, dove i russi si sono trincerati e resistono agli attacchi.

Ore 18:03 - Il punto militare | I tre fronti della guerra: gli ucraini avanzano a sud ed est, i russi guadagnano a oriente

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Una spallata per aprire un varco, un tentativo di uscire dal rischio di uno stallo sanguinoso, un modo per smentire che le sue forze hanno raggiunto il temuto «culmine». C’è questo e altro nella nuova offensiva di Kiev, bilanciata dalle contromosse nemiche.

Ore 18:15 - La federazione di scherma ucraina chiede il reintegro di Kharlan

La Federazione di scherma ucraina ha chiesto che Olga Kharlan sia reintegrata ai Campionati del mondo dopo essere stata squalificata per essersi rifiutata di stringere la mano alla sua avversaria russa, che aveva battuto. «Abbiamo già presentato la nostra protesta all’ufficio di presidenza della Federazione internazionale di scherma», ha riferito il presidente della federazione, Mykhaylo Ilyashev, precisando che Kiev è in attesa della risposta.

Ore 19:03 - Meloni negli Usa: «Occidente mai così unito come ora»

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è negli Stati Uniti per una missione di due giorni: prima delle 15 (le 21 in Italia) la premier arriverà alla Casa Bianca dove firmerà il libro d’onore nella Roosevelt Room, prima del faccia a faccia con il presidente Joe Biden nello Studio Ovale. «Sono molto contenta di essere qui nel cuore della democrazia americana. È un ulteriore segno degli incredibilmente stretti legami tra Italia e Usa. Ora più che mai nell`attuale congiuntura», dopo l’aggressione russa all’Ucraina.

Ore 20:15 - Zelensky: «Lula promuova un summit dei Paesi dell'America Latina per ascoltare l'Ucraina»

Nel suo discorso serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha mandato un messaggio rivolgendosi direttamente al presidente brasiliano Lula, invitandolo a promuovere un vertice tra i Paesi sudamericani che permetta a Kiev di manifestare le proprie considerazioni sul conflitto in corso, al di là del rapporto che lega il Brasile alla Russia.

Ore 20:59 - Il presidente ucraino sul Donetsk: «Liberato il villaggio di Staromaiorske»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha postato un video con i soldati ucraini che rivendicano di aver riconquistato il villaggio di Staromaiorske, nel Donetsk. Nel video si sentono i soldati dire: «La 35ma Brigata e un battaglione di volontari hanno liberato il villaggio di Staromaiorske. Gloria all'Ucraina, Gloria agli eroi!».

Ore 21:45 - Zelensky ispeziona la cattedrale di Odessa colpita da russi

«Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ispezionato durante una visita a Odessa, la Cattedrale della Trasfigurazione danneggiata durante un recente bombardamento dai terroristi russi». Lo ha riferito il servizio stampa dell'ufficio del presidente.

Ore 22:02 - Meloni alla Casa Bianca: «Sono orgogliosa del contributo che diamo a Kiev»

La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni è alla Casa Bianca per incontrare Joe Biden, nella sua prima visita negli Stati Uniti in queste vesti. La premier ha ribadito la forte alleanza tra i due Paesi ricordando quanto sia importante il sostegno a Kiev e all'alleanza occidentale, «che difende valori come la democrazia e la libertà».

Ore 00:10 - Meloni durante la conferenza stampa a Washington: «Nostra postura rispettata negli Usa»

La postura dell'Italia relativamente alla guerra in Ucraina è estremamente rispettata negli Stati Uniti, le cui autorità sono consapevoli degli sforzi e dei sacrifici del popolo italiano. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante una conferenza stampa all'ambasciata d'Italia a Washington, dopo il bilaterale alla Casa Bianca con il presidente Usa Joe Biden. «All'inizio del conflitto, molti hanno scommesso sul fatto che l'Occidente non sarebbe rimasto unito: credo che la coesione dimostrata dalla Nato sia un segnale importante», ha detto, aggiungendo che Biden ha concordato sulla necessità di «condividere responsabilità e conseguenze». Poi la premier ha aggiunto: «Da parte delle autorità Usa è stata riscontrata grande attenzione, soprattutto in merito alle nostre necessità».

Estratto dell'articolo di Rosalba Castelletti per “la Repubblica” giovedì 27 luglio 2023.

La parola proibita compare a caratteri cubitali nientemeno che sulla prima pagina della Nezavisimaja Gazeta, “Giornale indipendente” di nome, filogovernativo di fatto: «Alla Duma sentono odore di grande guerra». […] la Camera bassa del Parlamento russo non solo ha innalzato il tetto del periodo della coscrizione militare da 27 a 30 anni, mantenendo il limite inferiore a 18 anni, ma ha approvato varie misure che renderanno più difficile eludere la leva.

Solo per citarne alcune: multe decuplicate da 3mila a 30mila rubli per chi non si presenta all’ufficio di arruolamento militare, divieto di viaggiare all’estero per chi riceve la “cartolina” seppure nel nuovo formato elettronico, obbligo per istituti medici e scolastici di inviare le informazioni sui coscritti agli uffici di arruolamento militare, divieto per gli avvocati di difendere i renitenti.

E, come se non bastasse, i deputati hanno approvato anche una legge che consentirà ai governatori regionali di creare le loro mini- Wagner statali, o “imprese unitarie statali militari” come sono state chiamate, i cui dipendenti saranno dotati di armi leggere e «assisteranno » il ministero degli Interni e l’Fsb nella protezione dei confini e nella lotta ai gruppi di sabotaggio e ricognizione. L’autore di tutti questi emendamenti, Andrej Kartapolov, generale in pensione a capo della Commissione Difesa della Duma, non sarebbe potuto essere più trasparente: «Questa legge — ha spiegato — è stata scritta per una grande guerra, per la mobilitazione generale ».

È stato lui a ispirare il titolo di prima di Nezavisimaja aggiungendo: «E ora di questa grande guerra si sente già la puzza». È sempre più lampante: la Russia si prepara a un’offensiva a lungo termine in Ucraina e di conseguenza ragiona sul lungo periodo. La riforma sui nuovi limiti di età entrerà in vigore soltanto a partire dal prossimo anno: da allora il bacino delle potenziali reclute aumenterà di oltre due milioni[…]

Guerra Ucraina - Russia, le news del 28 luglio.

Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Missile russo su un condominio a Dnipro, Kuleba: «Russia stato terrorista». Lorenzo Cremonesi, inviato, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera venerdì 28 luglio 2023.

Le notizie sulla guerra in Ucraina di venerdì 28 luglio, in diretta. Esplosioni vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Kiev: «I russi si radunano per attaccare le zone costiere». Mosca: sventato attacco con droni. 

• Meloni dagli Usa:«Biden e io molto determinati nel sostegno a Kiev, ma questo non significa non cercare soluzioni negoziali».

• Putin: «Pronti a dare grano gratis ai Paesi africani». Guterres: «Le donazioni non risolveranno il problema dell’approvvigionamento».

• I tre punti della guerra: dove avanzano (e frenano) i due eserciti.

Ore 01:02 - Ucraina: Biden-Meloni, aiuti a Kiev per tutto il tempo necessario

Il presidente Joe Biden e la premier Giorgia Meloni affermano entrambi che «il vertice della Nato a Vilnius ha dimostrato l’unità e la forza del legame transatlantico e la capacità unica dell’Alleanza di adattare la propria deterrenza e posizione di difesa per affrontare le sfide provenienti da tutte le direzioni strategiche, compreso il fianco meridionale della Nato». Inoltre, entrambi i leader affermano il loro sostegno all’Ucraina mentre si difende dall’aggressione illegale della Russia.

«Gli Stati Uniti e l’Italia continueranno a fornire assistenza politica, militare, finanziaria e umanitaria all’Ucraina per tutto il tempo necessario, con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura che rispetti pienamente la Carta delle Nazioni Unite e la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina». È quanto si legge nella dichiarazione congiunta diffusa al termine del bilaterale tra Biden e Meloni. Gli Stati Uniti e l’Italia riconoscono inoltre «la necessità di affrontare le conseguenze globali del conflitto, in particolare sulla stabilità, l’energia e la sicurezza alimentare dei Paesi vulnerabili. Ribadiscono l’importanza di consentire all’Ucraina di esportare cibo attraverso il Mar Nero e condannano il ritiro unilaterale della Russia dalla Black Sea Grain Initiative, che è stata determinante nella riduzione dei prezzi alimentari mondiali, e i suoi attacchi allo stoccaggio del grano ucraino e alle infrastrutture di trasporto».

Biden e Meloni «si impegnano inoltre a un ulteriore coordinamento sulla ricostruzione dell’Ucraina e hanno riconosciuto il ruolo che l’Italia svolgerà in questo sforzo, con la presidenza italiana del G7 nel 2024 e l’ospitalità della Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina nel 2025».

Ore 05:15 - Il sindaco di Mosca: «Sventato un attacco con droni»

Il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha dichiarato nelle prime ore di oggi che il ministero della Difesa russo ha sventato un attacco notturno di droni da parte dell’Ucraina. «C’è stato un tentativo di attacco con un drone nemico», ha detto su Telegram, senza specificare la posizione. Il dispositivo «è stato abbattuto dalle forze del ministero della Difesa. Nessun danno o vittima (sono stati segnalati) », ha precisato. Il tentativo di attacco arriva pochi giorni dopo che l’Ucraina ha rivendicato la responsabilità di un attacco di droni nel centro di Mosca. Lunedì un drone si è schiantato nei pressi del ministero della Difesa nel centro della capitale russa, mentre un altro ha colpito un edificio per uffici in un quartiere a sud. Mosca e dintorni si trovano a circa 500 chilometri dal confine ucraino, ma quest’anno la capitale è stata attaccata da diversi droni. All’inizio di maggio, due droni sono stati abbattuti sopra il Cremlino e più tardi nello stesso mese altri hanno colpito i grattacieli di Mosca. All’inizio di questo mese, la Russia ha dichiarato di aver abbattuto cinque droni ucraini che hanno preso d’assalto l’aeroporto internazionale Vnukovo della capitale russa. Gli attacchi dei droni alla capitale russa arrivano diverse settimane dopo la controffensiva ucraina per liberare il territorio conquistato da Mosca da quando sono scoppiate le ostilità su vasta scala nel febbraio 2022.

Ore 07:39 - Putin ringrazia la Corea del Nord per il sostegno nel conflitto

Il «fermo sostegno» della Corea del Nord all’operazione speciale della Russia in Ucraina rafforza la determinazione dei due Paesi di fronteggiare l’Occidente, ha detto Vladimir Putin in un discorso a funzionari nordcoreani, secondo i media statali di Pyongyang che non hanno specificato se il discorso del presidente russo fosse in video o per iscritto. Lo riporta la Cnn.

Putin non è entrato nel dettaglio della natura del sostegno di Pyongyang, ma l’anno scorso funzionari statunitensi hanno affermato che la Corea del Nord stava vendendo alla Russia milioni di razzi e proiettili di artiglieria da utilizzare sul campo di battaglia in Ucraina.

Ore 08:01 - Usa: «La Cina fornisce tecnologia chiave a Mosca»

L’ntelligence degli Stati Uniti ha dichiarato che la Cina sta aiutando la Russia a eludere le sanzioni occidentali e le sta fornendo tecnologia ed equipaggiamento chiave per la guerra in Ucraina. Secondo il rapporto, Pechino «è diventato un sostenitore sempre più importante della Russia nel suo sforzo bellico», con la Cina avendole fatto avere più di 12 milioni di dollari (circa 11 milioni di euro) di attrezzature militari, come i droni che le ha fornito a marzo. Inoltre, le aziende statali cinesi del settore della difesa hanno reso disponibili alle aziende russe sanzionate altre tecnologie che «i militari di Mosca possono utilizzare per continuare la guerra in Ucraina», come apparecchiature di navigazione o parti per i jet da combattimento, riporta la Cnn.

Anche le esportazioni cinesi di semiconduttori verso la Russia sono aumentate in modo significativo dal 2021, con «centinaia di milioni di dollari di semiconduttori prodotti o marchiati negli Stati Uniti» che hanno raggiunto il territorio russo nonostante le sanzioni e i controlli sulle esportazioni. Il rapporto afferma che le aziende cinesi stanno «probabilmente» aiutando Mosca a eludere le sanzioni, anche se è «difficile determinare la portata» di tale assistenza. Tuttavia, il documento osserva che le autorità cinesi sono diventate più critiche nei confronti del Cremlino dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022.

Ore 08:03 - Gli Usa vogliono consegnare a Kiev i primi Abrams a settembre

Le autorità statunitensi intendono iniziare le consegne di carri armati americani Abrams all’Ucraina a settembre. Lo riferisce il sito web di Politico, che cita sei fonti diverse. Il piano è di inviare diversi carri armati ad agosto in Germania, dove saranno sottoposti a lavori di modernizzazione; una volta completato questo processo, il primo lotto di Abrams sarà spedito in Ucraina il mese successivo.

Ore 08:37 - Isw: i filmati geolocalizzati mostrano gli avanzamenti di Kiev

I filmati geolocalizzati pubblicati ieri suggeriscono che le forze ucraine stanno operando in aree ben più avanzate rispetto ai risultati che si riteneva la controffensiva di Kiev avesse ottenuto finora. Lo scrive nel suo ultimo report il think tank statunitense Isw (Institute for the study of war). L’esercito ucraino sta combattendo su almeno tre settori del fronte, riportando successi in alcune aree. Gli analisti Usa sottolineano che il Cremlino e l’intero spazio informativo russo stanno intensificando gli sforzi per dipingere la controffensiva ucraina come un fallimento.

Ore 09:29 - Kiev: «I russi radunano le forze per attaccare le zone costiere»

«L’esercito russo sta radunando le forze per intensificare gli attacchi alle infrastrutture e alla zona costiera dell’Ucraina», ha dichiarato alla tv pubblica la portavoce delle Forze di difesa dell’Ucraina meridionale Natalia Gumenyuk. Lo riporta Rbc-Ukraine. «Dalle intercettazioni radio apprendiamo che gli occupanti stanno avvertendo le navi civili in mare dell’impossibilità di dirigersi verso i porti ucraini», ha detto Humenyuk. E ha anche aggiunto che la forte tempesta degli ultimi giorni ha portato numerose mine russe sulla costa del Mar Nero.

Ore 09:35 - Un morto e tre feriti fra i civili per un attacco russo nel Donetsk

Le truppe russe hanno ucciso un civile e ne hanno feriti altri tre ieri nella regione del Donetsk. Lo ha reso noto Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, in un post su Telegram, riferisce Ukrinform. «Il 27 luglio, i russi hanno ucciso un residente della regione di Donetsk, ad Avdiivka. Altre tre persone sono rimaste ferite», ha segnalato, «ieri gli invasori russi hanno bombardato Avdiivka con lanciarazzi multipli Grad e artiglieria».

Ore 09:44 - «Kiev ha bombardato Zaporizhzhia con bombe a grappolo»

Le forze armate ucraine hanno colpito tre volte con razzi il territorio della città di Tokmak a Zaporozhzhia, uccidendo una donna. Lo ha scritto su Telegram il governatore filorusso ad interim della regione Yevgeny Balitsky, sottolineando che «ieri, il nemico ha lanciato tre attacchi missilistici con munizioni a grappolo a Tokmak. Come risultato del bombardamento, una casa residenziale privata ha preso fuoco e una donna è morta». Nell’attacco, un altro residente locale è rimasto ferito ed è stato ricoverato in ospedale. Balitsky ha osservato che il secondo missile è stato abbattuto dai sistemi di difesa aerea, il terzo proiettile non è esploso. Tokmok è sotto il controllo dei russi dal marzo 2022.

Ore 10:09 - Tajani: «Grano russo gratis all’Africa non è la via giusta»

«Stiamo spingendo affinché si possa mantenere il dialogo sul corridoio del grano. Sosteniamo l’azione diplomatica della Turchia. A pagare il prezzo della sospensione dell’accordo sono soprattutto i popoli africani. La via proposta da Putin, cioè “vi mandiamo noi il grano gratis” non è la via giusta. Poi se non si torna all’accordo i prezzi dei cereali aumenteranno». Sono queste le parole di Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, a Coffee Break su La7.

Ore 10:12 - Putin: «La Russia rimarrà un fornitore di grano affidabile»

La Russia rimane «una fonte affidabile di approvvigionamento alimentare» e «sta aumentando le forniture di grano all’Africa nonostante le illegali sanzioni occidentali»: lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, che sta parlando al summit Russia-Africa a San Pietroburgo.

Ore 10:22 - Putin: «Studiamo i piani di pace dei Paesi africani»

La Russia «rispetta» e «studia attentamente» i piani di pace sull’Ucraina avanzati da alcuni Paesi africani: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, ripreso dall’agenzia Interfax. «Rispettiamo le vostre iniziative e le consideriamo attentamente», ha detto Putin.

Ore 10:50 - Putin: «Gratis parte delle armi ai Paesi africani»

«Parte delle consegne» di armi della Russia ai Paesi africani «sono effettuate gratuitamente al fine di rafforzare la sicurezza e la sovranità di questi Stati»: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin auk summit Russia-Africa di Sn Pietroburgo, ripreso dall’agenzia Interfax. Ieri Putin aveva annunciato di voler fornire grano gratis ai Paesi africani.

Ore 10:59 - Peskov: «Mosca pronta al dialogo ma Kiev rifiuta»

La Russia è pronta al dialogo su un accordo politico ma l’Ucraina rifiuta qualsiasi opportunità pur essendo in una situazione non facile. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov citato dalla Tass.

Ore 11:34 - Aiea ha registrato esplosioni vicino sito di Zaporizhzhia

Esplosioni nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono state registrate dagli osservatori della missione dell’Aiea (l’Agenzia internazionale per l’energia atomica): lo riferisce il capo della Commissione statale ucraina per la regolamentazione dell’energia atomica Oleg Korikov, citato da Rbc-Ukraine. Korikov ha dichiarato che «la minaccia per la centrale nucleare è cresciuta, perché non c’è certezza che i sistemi di sicurezza funzionino». Le esplosioni sono avvenute ieri e due giorni fa, ha detto.

Ore 11:44 - Putin: «Cancellati 23 mld di dollari di debiti dei Paesi africani»

La Russia ha cancellato debiti dei Paesi africani nei suoi confronti per un totale di 23 miliardi di dollari. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin durante una sessione plenaria del vertice Russia-Africa. «La Russia sta anche partecipando agli sforzi per alleviare l’onere del debito dei paesi africani. Ad oggi, l’importo totale del debito che abbiamo cancellato è di 23 miliardi di dollari», ha affermato il presidente. E ha aggiunto: «La Russia aumenterà la sua presenza diplomatica in Africa. Insieme costruiremo un mondo globale più giusto. L’attenzione della Russia per l’Africa è in costante aumento e si esprime nei nostri piani per aumentare la presenza diplomatica nel continente».

Ore 14:01 - Kiev: «Con la Wagner in Bielorussia rinforziamo le difese a Nord»

L’Ucraina intende «rafforzare» le difese nella parte settentrionale del Paese per via del trasferimento della Wagner in Bielorussia. È quanto emerso dopo la riunione fra il comando delle forze armate ucraine e il dipartimento informatico del servizio di sicurezza di Kiev. Lo riporta Unian. Le minacce sarebbero infatti «sia di tipo militare che informativo e informatico». I combattenti della Wagner presenti in Bielorussia sarebbero circa 5mila e al momento si troverebbero «lontani» dai confini dell’Ucraina.

Ore 14:09 - Zelensky: «La Russia non fermerà la sua aggressione, neanche dopo la sua sconfitta»

Il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato di non credere che la Russia fermerà la sua aggressione contro l’Ucraina, anche dopo che sarà sconfitta. Parlando alla Giornata dello Stato, Zelensky ha detto che spera che le vacanze del prossimo anno possano essere celebrate in un Paese completamente liberato. «Non crediamo che la Russia non vorrà tornare ad aggredirci anche dopo che li avremo cacciati da tutte le nostre terre», ha detto Zelensky. «La vittoria dell’Ucraina può e deve essere tale da scoraggiare qualsiasi tentativo di ritorno da parte del nemico».

Ore 14:25 - Kiev: «Nessuna posizione persa lungo fronte Kupiansk-Lyman»

Il generale Oleksandr Sirsky, capo delle forze di terra ucraine, ha spiegato oggi che l’esercito ucraino mantiene tutte le sue posizioni sul fronte formato dalle città di Kupiansk e Lyman, nel Nordest del Paese, nonostante i russi abbiano schierato nella zona circa 100mila uomini.«“Nelle aree di Kupiansk e Lyman, il nemico attacca costantemente, utilizzando le sue unità più professionali — ha spiegato Sirsky, citato dal canale ufficiale Telegram dell’esercito ucraino —. Non abbiamo perso nessuna delle nostre posizioni». Il generale ucraino ha anche riferito che la situazione rimane tesa nell’area di Bakhmut, sempre sul fronte orientale e situata a circa 60 chilometri a Sud di Lyman. «La situazione è molto tesa, ma stiamo andando avanti e liberando gradualmente il nostro territorio», ha detto Sirsky.

Ore 14:44 - Kiev: «Dal Qatar 100 milioni di dollari in aiuti umanitari»

Il Qatar fornirà all’Ucraina 100 milioni di dollari in aiuti umanitari da destinare all’ambito sanitario, a quello dell’istruzione e per lo sminamento. Lo ha annunciato su Twitter il primo ministro ucraino Denys Shmyhal al termine dei colloqui con il premier del Qatar e ministro degli Ester, Sheikh Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, in visita in Ucraina. «Siamo grati per il supporto», ha detto Shmyhal, precisando che «i soldi verranno usati per la ricostruzione».

Ore 15:10 - Kiev: «Mosca minaccia navi civili nel Mar Nero»

«Le navi da guerra russe minacciano i civili nelle acque del Mar Nero, violando tutte le norme del diritto marittimo internazionale. Questi sono i metodi dei terroristi». Lo ha scritto su Telegram, Andry Yermak, Consigliere capo del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «La comunità internazionale deve condannare le azioni dei russi», ha aggiunto ancora allegando anche un video.

Ore 15:10 - Cina: «Cooperazione con Mosca non coinvolge un Paese terzo»

Pechino ha difeso oggi il suo rapporto con Mosca, definendolo una «normale cooperazione economica e commerciale» dopo la pubblicazione di un rapporto dell’intelligence Usa secondo cui la Cina avrebbe fornito alla Russia equipaggiamento militare - come pezzi di ricambio di jet o droni - utilizzato in Ucraina. La cooperazione sino-russa «non è rivolta a un Paese terzo», ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri cinese. La visita del presidente cinese Xi Jinping al suo omologo russo Vladimir Putin il 20 e 21 marzo scorsi è stata un’occasione per le due potenze per riaffermare la loro cooperazione «con prospettive illimitate». In tale occasione Xi e Putin, che già nel 2022 avevano dichiarato, in un comunicato, la loro «amicizia sconfinata», hanno ribadito di condividere la stessa visione del mondo, quella di un’egemonia americana da abbattere.

Ore 15:53 - Podolyak: «Se Mosca vuole negoziare conosce strada, basta piagnistei»

«I russi mettono anche una volta in mostra il loro “piagnisteo negoziale” dicendo che l’Ucraina si rifiuta di parlare con loro. E’ vero, lo facciamo perché non ha senso. Perché è la Federazione Russa che mina il diritto internazionale e l’ordine di sicurezza globale». Lo ha scritto su Twitter Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «Se Mosca vuole negoziare la strada è chiara - aggiunge - ritirarsi dall’Ucraina, cambiare l’elite politica, ammettere i crimini di guerra ed estradare i responsabili».

Ore 16:00 - Esplosione in una città russa a confini Ucraina, 6 feriti

Almeno 6 persone sono rimaste ferite in un’esplosione avvenuta in un caffè a Taganrog, una città portuale della Russia meridionale, nella regione di Rostov, a confine con l’Ucraina. Lo riferisce l’agenzia Tass. Il governatore della regione Vasily Golubev afferma su Telegram che l’esplosione è stata presumibilmente provocata da un razzo.

Ore 16:11 - L’Ucraina sposta il Natale al 25 dicembre

L’Ucraina celebrerà il Natale il 25 dicembre anziché il 7 gennaio, come è avvenuto fino a ora. a seguito di una legge firmata venerdì dal presidente Volodymyr Zelensky. «Il popolo ucraino è stato a lungo soggetto all’ideologia russa in quasi tutti gli ambiti della vita, compreso il calendario giuliano e la celebrazione del Natale il 7 gennaio», si legge nella nota esplicativa del testo votato dai deputati a metà luglio.

Ore 16:40 - Grano in Ucraina, scorte al minimo, -66% rispetto a pre guerra

Toccano il livello minimo mai raggiunto le scorte di grano ucraino, con il 66% in meno rispetto ai livelli pre guerra. E più il conflitto durerà e più il Paese continuerà a perdere quote e rilevanza sul mercato cerealicolo internazionale a vantaggio della Russia, che secondo le previsioni raggiungerà la quota record di oltre 40 milioni di tonnellate di grano esportati nel 2023. Lo fa sapere il Centro Studi Divulga che ha incrociato i dati su scorte e stime di produzione dei Paesi coinvolti nel conflitto. Grazie al raccolto ucraino 2021, tra i più generosi della storia con 33 milioni di tonnellate di grano tenero e 41 milioni di tonnellate di mais, i silos hanno garantito un adeguato approvvigionamento interno e ai Paesi che hanno beneficiato del Black Sea Grain. Scorte che ormai si stanno esaurendo e non saranno rimpinguate anche a causa dei bombardamenti con un calo del raccolto stimato in Ucraina del 47% per il grano e del 40% per il mais rispetto al livello già molto basso del 2022.

Ore 16:46 - Grano in Ucraina, scorte al minimo, -66% rispetto a pre guerra

È salito a 15 il numero di persone ferite nell’esplosione avvenuta a Taganrog, città portuale della Russia meridionale, nella regione di Rostov, al confine con l’Ucraina. Lo ha dichiarato il governatore della regione di Rostov Vasily Golubev, citato dalla Tass. «Finora 15 persone hanno richiesto assistenza medica e sono in cura. Tutte hanno riportato lievi ferite da frammenti. Non ci sono state vittime» ha riferito il governatore. Secondo il governatore l’esplosione è stata presumibilmente provocata da un razzo.

Ore 17:28 - Mosca: «Kiev ha usato missile S-200 nell’attacco a Rostov»

L’Ucraina ha attaccato un’area residenziale della città russa di Taganrog, nella regione di Rostov, con un missile di difesa aerea S-200, intercettato dalle difese russe. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo citato dalla Tass. Secondo Mosca, i detriti avrebbero causato feriti e danneggiato edifici. In precedenza il governatore della regione aveva dichiarato che 15 persone erano rimaste ferite in un’esplosione «probabilmente causata da un razzo». «Il regime di Kiev ha compiuto un attacco terroristico contro le infrastrutture residenziali di Taganrog» ha detto il ministero russo aggiungendo che il razzo è stato abbattuto.

Ore 17:31 - Esplode una bomba nel palazzo dei sindacati a Odessa, un morto

Un’esplosione si è verificata nella sede dei sindacati di Odessa, uccidendo una persona. Lo riporta l’agenzia Unian secondo le informazioni del servizio stampa del capo regionale della Polizia di Stato. «Secondo le informazioni preliminari, una granata è esplosa. Una persona è morta a causa dell’esplosione», è stato stato sottolineando. Secondo le prime ricostruzioni l’ordigno è esploso nelle mani di un fisioterapista che aveva affittato un locale nel Trade Unions Building. L’uomo è morto mentre il suo paziente è rimasto ferito.

 L’edificio è stato teatro, nel 2014, della tragedia ricordata come `l’incendio della Casa dei sindacati´: era il 2 maggio di nove anni fa quando scoppiarono scontri tra fazioni di militanti filorussi e di sostenitori del nuovo corso politico determinatosi in Ucraina dopo le proteste di Euromaidan. L’incendio causò la morte di 42 persone, tra manifestanti filorussi e persone che si trovavano per caso nell’edificio.

Ore 18:27 - Esplosione di Taganrog, ferma condanna di Putin

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha condannato con fermezza l’attacco avvenuto stamane nel caffè della città di Taganrog, a confine con l’Ucraina, nella quale almeno 16 persone sono rimaste ferite. Lo riferisce l’agenzia Tass.

Ore 18:28 - Usa: media, verso annuncio armi a Taiwan per 300 mln dollari

Gli Stati Uniti dovrebbero annunciare la consegna di un pacchetto di armi a Taiwan del valore di oltre 300 milioni di dollari. Lo dicono due funzionari statunitensi alla CNN. Il sostegno Usa potrebbe essere annunciato già oggi, ha detto un funzionario, anche se i tempi non sono certi. È la prima volta che gli Stati Uniti trasferiscono attrezzature militari a Taiwan sotto la cosiddetta Presidential Drawdown Authority, consentendo agli Usa di inviare armi e altri stock direttamente dagli inventari del Dipartimento della Difesa. Non è chiaro quali armi o equipaggiamento ci saranno nel pacchetto o se gli Stati Uniti ne dettaglieranno esplicitamente il contenuto, come spesso fanno con le forniture all’Ucraina, precisa la Cnn. In casi precedenti, gli Stati Uniti hanno consentito a Taiwan di acquistare armi dagli Usa, un processo che richiede più tempo, invece di consegnare l’equipaggiamento direttamente dalle scorte statunitensi. L’acquisto più recente di Taiwan il mese scorso includeva 332,2 milioni di dollari di munizioni da 30 mm e relative attrezzature, oltre a 108 milioni di dollari di supporto logistico.

Ore 18:36 - Putin: «Usa, Nato e Ucraina si rifiutano di negoziare»

Gli Stati Uniti e la Nato si rifiutano di negoziare con la Russia sulla sicurezza. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. «Il conflitto» in Ucraina «ha le sue radici sulle minacce alla sicurezza della Russia poste dagli Stati Uniti e dalla Nato e loro si rifiutano di negoziare per garantire uguale sicurezza a tutti, compresa alla Russia», ha aggiunto Putin al vertice Russia-Africa. Il leader del Cremlino ha poi sottolineato che anche la leadership ucraina si rifiuta di negoziare con la Russia. «Abbiamo ripetutamente affermato, e l’ho dichiarato ufficialmente, che siamo preparati a tali negoziati, ma non possiamo forzarli - ha sottolineato -. Pertanto, mi sembra che dovrebbe esserci anche un dialogo con quella parte, anche se siamo grati ai nostri amici africani per la loro attenzione a questo problema». Lo riporta Interfax.

Ore 18:44 - Il punto militare, il canale segreto della diplomazia con cui Washington e Mosca continuano a parlarsi

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Oltre ai canali ufficiali, c’è una diplomazia parallela che viaggia sul «binario 1.5» e che non si è mai fermata dall’inizio del conflitto in Ucraina. È attraverso questo canale segreto che Washington e Mosca hanno continuato a parlarsi, tramite alcuni ex funzionari della sicurezza nazionale americana e persone in qualche modo legate al Cremlino — a cominciare dal ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, coinvolto almeno una volta a New York ad aprile — per comprendere le reciproche linee rosse ed evitare un’escalation della guerra.

Ore 19:15 - Putin: «Con Africa per ordine mondiale giusto e multipolare»

«È stato confermato l’impegno di tutti i nostri Stati per la formazione di un ordine mondiale giusto e democratico, multipolare, basato sui principi universalmente riconosciuti del diritto internazionale e sulla Carta delle Nazioni Unite». É quanto ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin al termine del vertice Russia-Africa che si è tenuto a San Pietroburgo. Lo riporta Ria Novosti. Putin ha osservato che esiste una determinazione comune a contrastare la pratica di applicare sanzioni illegittime e i tentativi di minare i valori morali tradizionali.

Ore 20:29 - Missile russo colpisce un condominio a Dnipro

Un missile russo ha colpito un edificio residenziale nella città di Dnipro. A riportare la notizia è lo stesso Zelensky che con un tweet precisa che i missili hanno colpito anche la sede dei servizi di sicurezza ucraini: «Ho tenuto prontamente colloqui con l'Sbu, il ministro dell'Interno, il servizio di emergenza statale e il capo dell'amministrazione militare», ha aggiunto.

Ore 21:21 - Kuleba, raid a Dnipro mostra vero volto della Russia terrorista

«A Dnipro, un missile russo ha colpito un edificio residenziale a più piani. Questo è il vero volto della Russia: uno stato terrorista che continua a fare la guerra contro i civili disarmati. Ci sarà giustizia per questo e altri crimini di guerra russi. Tutti i responsabili ne dovranno rispondere». Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

Ore 01:21 - Il generale ucraino Tarnavskyi alla Cnn: «Respingiamo il nemico»

Il generale ucraino Oleksandr Tarnavskyi, che comandante in capo delle forze sul fronte meridionale ha affermato alla Cnn che le sue forze stanno facendo progressi nel respingere le truppe russe, poiché la controffensiva di Kiev sembra entrare in una nuova fase più aggressiva. «Le forze di difesa stanno sistematicamente respingendo il nemico e stanno avendo un certo successo», ha detto il generale. «In particolare, le truppe ucraine hanno liberato Staromaiorske nella regione del Donetsk e stanno consolidando le loro posizioni», ha aggiunto, riferendosi a un villaggio nel sud-est dell’Ucraina che le truppe di Kiev hanno rivendicato ieri. Il generale ha descritto combattimenti intensi e in corso nell’area che comanda, che comprende le parti meridionali del Donetsk e la regione di Zaporizhzhia.

Ore 03:19 - Stato d’emergenza nella città russa Taganrog per un missile ucraino

È stato decretato lo stato d’emergenza nell’area dell’esplosione di un missile ucraino a Taganrog, la città russa situata a una cinquantina di chilometri a Est del confine con l’Ucraina. Il missile è stato intercettato, ma i suoi detriti sono caduti sul territorio della città, ha riferito il ministero della Difesa russo. I detriti sono caduti vicino a un museo d’arte e a un affollato caffè, creando un grande cratere e scatenando scene di panico; secondo fonti locali ci sono stati una ventina di persone ferite ma non morti. Il ministero della Difesa russo ha accusato l’Ucraina di aver effettuato un «attacco terroristico» sulla città, che si trova sulle rive del Mar d’Azov, con un missile S-200. Oleksiy Danilov, segretario ucraino per il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale, ha invece accusato i sistemi di difesa aerea russi per l’esplosione. Successivamente il Ministero della Difesa russo ha riferito di un secondo missile abbattuto sulla regione di Rostov.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 29 luglio.

Le notizie del 29 luglio sul conflitto in Ucraina. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online, su Il Corriere della Sera sabato 29 luglio 2023 

• Meloni dagli Usa: «Biden e io molto determinati nel sostegno a Kiev, ma questo non significa non cercare soluzioni negoziali».

• Un missile russo ha colpito un condominio a Dnipro. Kuleba: «Questo è il vero volto della Russia: uno stato terrorista».

• Il canale segreto della diplomazia con cui Washington e Mosca continuano a parlarsi.

• L'Ucraina sposta il Natale al 25 dicembre anziché il 7 gennaio.

• I tre punti della guerra: dove avanzano (e frenano) i due eserciti.

Ore 04:52 - Colpo di Stato in Niger, Wagner pronto a sfruttare il caos

Il colpo di Stato in Niger schiude un nuovo varco a Vladimir Putin in Africa. Il generale Abdourahamane Tchiani - capo della guardia presidenziale e uomo all’origine del colpo di Stato che, mercoledì, ha defenestrato il presidente eletto Mohamed Bazoum - si è presentato al Paese come il nuovo uomo forte e ha rivolto una richiesta di sostegno internazionale a cui il gruppo mercenario russo Wagner ha subito risposto. Anche se non vi è alcun segnale che Mosca o Wagner abbiano avuto un ruolo nella cacciata di Bazoum, il caos presenta un’opportunità per Mosca in un Paese che è dei maggiori produttori mondiali di uranio. Il generale Tchiani è apparso sugli schermi delle tv nazionali per leggere una dichiarazione in qualità di «presidente del Consiglio nazionale per la salvaguardia della Patria (CNSP)».

Ore 06:21 - Ft: a Bakhmut, le truppe Kiev utilizzano armi nordcoreane

Nonostante il leader nordcoreano Kim Jong-un sia fermamente schierato al fianco della Russia nella guerra in Ucraina, le armi prodotte in Corea del Nord vengono usate contro le truppe russe. Almeno a sentire il Financial Times, che ne ha documentato l’utilizzo: i soldati ucraini che gestiscono sistemi missilistici a lancio multiplo Grad vicino a Bakhmut hanno mostrato le munizioni alla stampa. Un comandante ucraino ha anche aggiunto che alle sue truppe non piace usare i missili nordcoreani, che sono stati prodotti negli anni ‘80 e ‘90, perché spesso possono sbagliare o non esplodere: «Sono poco affidabili e a volte fanno cose folli». Putin giovedì ha ringraziato la Corea del Nord per il suo «fermo sostegno» alla guerra in Ucraina; e anche il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu nei giorni scorsi ha visitato Pyongyang per incontrare Kim in occasioni delle celebrazioni per il 70esimo anniversario della fine della guerra di Corea.

Ore 07:29 - Condominio colpito a Dnipro, 9 feriti

Sono nove le persone rimaste ferite nel bombardamento russo che la scorsa notte ha colpito un condominio a Dnipro, nell’Ucraina orientale. Lo riferisce Serhii Lysak, capo dell’amministrazione militare dell’oblast di Dnipropetrovsk, specificando che fra loro vi sono due minori di 14 e 17 anni, due ragazze di 20, una donna di 77 anni e uomini di età compresa fra 18 e 35 anni. Nessuno di loro è grave. Ukrainska Pravda riferisce che il condominio era scarsamente abitato e che è stato colpito anche un vicino edificio dei servizi d’intelligence ucraini dell’Ssu, che però era da tempo in disuso.

Ore 07:33 - Il condominio colpito a Dnipro

Ore 08:28 - Il tweet di Zelensky sull'attacco missilistico a Dnipro

Ore 08:51 - Meloni: «Capisco scetticismo italiani ma linea non cambia»

«No, non credo che lo scetticismo - che per me è perfettamente comprensibile - possa modificare la posizione dell'Italia, banalmente perché è una posizione che il governo tiene nell'interesse nazionale italiano». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in una intervista al Tg5. «Gli ucraini - ha precisato - stanno allontanando una guerra da noi, non la stanno avvicinando».

Ore 09:12 - Gb, nelle ultime 48 ore aumento combattimenti a sud

«Nelle ultime 48 ore c'è stato un aumento dei combattimenti in due settori dell'Ucraina meridionale». È il bollettino quotidiano dell'intelligence britannica, secondo cui «a sud di Orikhiv, i combattimenti si concentrano vicino al villaggio di Robotyne, nell'area di responsabilità della 58esima armata russa», mentre a «ottanta chilometri a est, le forze ucraine hanno sconfitto elementi del 247 reggimento d'assalto aereo delle guardie aviotrasportate russe (Vdv) per catturare il villaggio di Staromaiorske». «Nel frattempo, nel nord, altre unità Vdv continuano le operazioni offensive nella foresta di Serebriansk a ovest di Kremina, ma hanno fatto pochi progressi sul terreno».

Ore 09:52 - I leader africani chiedono il ripristino dell'accordo sul grano

I leader dei Paesi africani hanno chiesto il rinnovo dell'Iniziativa sul grano del Mar Nero, da cui Mosca si è ritirata unilateralmente, nel corso del vertice Africa-Russia a San Pietroburgo. «Le interruzioni delle forniture di energia e di grano devono finire immediatamente. L'accordo sul grano deve essere esteso a beneficio di tutti i popoli del mondo, in particolare degli africani», ha affermato il presidente della Commissione dell'Unione Africana, Moussa Faki Mahamat, come riportano i media internazionali. Anche Il presidente del sudafricano, Cyril Ramaphosa, ha invitato il presidente russo Vladimir Putin a ripristinare «l'accordo sul grano» per l'esportazione di prodotti ucraini attraverso il Mar Nero, riporta Rbc-Ucraina, che cita il sito del Cremlino.

Ore 10:34 - Bombe russe sul Kherson, ferita una donna

L'esercito russo ha bombardato questa mattina il villaggio di Vesele nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale, ferendo un'anziana: lo ha reso noto su Telegram, l'amministrazione militare regionale, come riporta Ukrinform. «Questa mattina gli occupanti hanno colpito il villaggio di Vesele. Sono stati colpiti edifici residenziali. Una donna di 69 anni è rimasta ferita», si legge nel messaggio.

Ore 11:27 - 007 ucraini, distrutto deposito di munizioni russo in Crimea

Un deposito di munizioni russo è esploso ieri sera vicino a Sebastopoli, nella Crimea occupata, in seguito a un'operazione di «sabotaggio» delle forze ucraine: lo ha reso noto su Telegram l'intelligence del ministero della Difesa di Kiev (Gur), come riporta Rbc-Ucraina. Secondo le informazioni dell'intelligence, intorno alle 22:00 di ieri (le 21:00 in Italia), testimoni hanno sentito due esplosioni e il suono di ulteriori detonazioni di munizioni. «E' noto che le esplosioni e le detonazioni a seguito del sabotaggio sono avvenute nel "magazzino temporaneo" di munizioni dei russi», si legge nel messaggio.

Ore 11:27 - Putin: «Pronti a soluzione pace. L'Occidente ignora Onu»

Nonostante la politica dei paesi occidentali che «operano esclusivamente nel proprio interesse in qualsiasi conflitto internazionale», la Russia è pronta a cercare una soluzione pacifica sull'Ucraina. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante una colazione di lavoro con i vertici della delegazione dei paesi africani.

 «Si sono dimenticati di aver rovinato la situazione in Sudan? - ha detto Putin riferendosi ai paesi occidentali secondo quanto riporta Interfax - si sono dimenticati di quello che hanno fatto in Siria? Se ne fregano della Carta delle Nazioni Unite, ricordano il diritto internazionale solo quando pensano di poter usare questi strumenti contro qualcuno, in questo caso Russia. Non ci riusciranno, è troppo primitivo. E se vogliono che qualcuno rispetti la Carta delle Nazioni Unite e altre disposizioni del diritto internazionale, dovrebbero preoccuparsi di osservare queste stesse disposizioni. Tuttavia, ciò non significa che noi non vogliamo cercare una soluzione pacifica al conflitto», ha detto Putin. «Il vostro approccio e le vostre idee - ha proseguito rivolgendosi ai leader africani - è in linea con le disposizioni del piano pacifico per la risoluzione della situazione in Ucraina presentato dalla Cina a febbraio». Secondo il presidente russo la Russia non viola la Carta delle Nazioni Unite, ma opera nel suo pieno rispetto: «Oggi ci dicono che violiamo la Carta delle Nazioni Unite. Io non credo. Anzi, sono fiducioso che operiamo nel pieno rispetto della Carta delle Nazioni Unite», ha concluso.

Ore 12:53 - Polonia, Wagner verso Suwalki, situazione più pericolosa

Oltre 100 mercenari del gruppo Wagner di stanza in Bielorussia si sono spostati verso il corridoio di Suwalki (noto anche come la breccia di Suwalki, ndr) che collega la Polonia con gli Stati baltici e separa la Bielorussia e la regione di Kaliningrad della Federazione Russa: lo ha detto il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki. «Ora la situazione è ancora più pericolosa. Abbiamo informazioni secondo cui oltre 100 mercenari del gruppo Wagner si sono spostati verso il corridoio di Suwalki vicino a Grodno, in Bielorussia», ha affermato Morawiecki alla radio Rmf, come riporta il canale polacco Polsat News.

Ore 14:21 - Cercano di smontare bomba a grappolo, feriti 5 civili

Cinque civili sono rimasti feriti questa mattina a Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale, mentre cercavano di smontare una bomba a grappolo russa che è esplosa: lo ha reso noto su Telegram il portavoce del Comando operativo sud dell'esercito di Kiev, Vladyslav Nazarov, come riporta Rbc-Ucraina. Secondo le prime informazioni, il proprietario di una delle case - in via Nagornia - e quattro suoi conoscenti hanno deciso di smontare l'ordigno che è esploso. I cinque hanno riportato ferite da schegge di vario grado e sono stati ricoverati in ospedale. «Sottolineo, non toccate gli oggetti pericolosi trovati, chiamate la linea speciale 102, in modo che gli specialisti facciano il loro lavoro», ha scritto Nazarov.

Ore 15:47 - Mosca, continua offensiva russa in Lugansk

Il ministero della Difesa russo ha confermato che continuano le azioni offensive vicino a Kuzemovka dopo la conquista di «posizioni più vantaggiose» da parte dell'esercito di Mosca nella Repubblica Popolare di Lugansk, l'ex stato ucraino autoproclamatosi indipendente da Kiev. «Nel settore di Kupyansk, le unità d'assalto hanno continuato le azioni offensive vicino all'insediamento di Kuzemovka, nella Repubblica Popolare di Lugansk, e hanno preso posizioni più vantaggiose», ha detto il portavoce della Difesa Igor Konashenkov. Stando a quanto riferito durante il briefing quotidiano, gli attacchi delle forze aeree russe hanno danneggiato le unità ucraine nella regione di Kharkov e Stelmakhovka, sempre nel Lugansk. Sarebbero almeno 20 i militari ucraini vittime dell'offensiva.

Ore 15:52 - Kiev, missione Unesco a Odessa per valutare danni raid russi

I rappresentanti dell'Unesco sono arrivati a Odessa per valutare i danni al patrimonio artistico e culturale della città portuale ucraina, provocati dai recenti raid russi. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Odessa, Oleg Kiper. «Oggi abbiamo incontrato i rappresentanti» dell'Unesco, che «sono arrivati a Odessa in missione per effettuare una valutazione completa dei danni ai beni culturali e religiosi causati dagli attacchi missilistici effettuati dalla Russia dal 19 al 23 luglio», ha scritto Kiper, secondo cui i rappresentanti dell'Unesco si tratterranno nella città per quattro giorni, durante i quali documenteranno gli effetti degli attacchi.

Ore 17:18 - Esplosione nella città di Zaporizhzhia

Si è verificata un'esplosione nella città di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina. Lo riferiscono i media ucraini aggiungendo che è suonato un allarme aereo. Al momento non si conoscono le cause della deflagrazione.

Ore 18:14 - Mosca, ricevute finora 30 proposte di pace sull’Ucraina

La Russia ha ricevuto circa 30 proposte per la pace in Ucraina attraverso canali ufficiali e non ufficiali. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, a margine del secondo vertice Russia-Africa a San Pietroburgo. Lo riferisce l’agenzia Tass. Un mese fa, ha spiegato, c’erano già 30 iniziative di pace, giunte ufficialmente «o in modo privato da personaggi pubblici». Zakharova ha sottolineato che la Russia non ha mai rifiutato i negoziati sulla risoluzione del conflitto ucraino. «Anche quando abbiamo capito che era improbabile che portassero alcun valore aggiunto, abbiamo sempre dato una tale possibilità ai partner e in generale», ha spiegato la portavoce del ministero degli Esteri. Tuttavia, come ha sottolineato Zakharova, nell’aprile 2022, «il regime di Kiev si è ritirato dai negoziati». Parlando dell’Iniziativa di pace africana sull’Ucraina, Zakharova ha sottolineato l’iniziativa dei Paesi africani per aiutare a risolvere la crisi. «Siamo estremamente grati ai nostri amici africani per il fatto che davvero - non a parole, ma nei fatti - apprezzano la pace e vogliono fare tutto ciò che è in loro potere per stabilizzare la situazione».

Ore 18:15 - Federazione scacchi Kiev: non stringete mano a russi

La Federazione scacchistica ucraina ha raccomandato ai giocatori di scacchi ucraini di astenersi dallo stringere la mano agli avversari russi e bielorussi durante le competizioni internazionali, indipendentemente dalla bandiera sotto cui giocano. Lo riferisce il sito on line Meduza. Ai giocatori di scacchi ucraini è stato inoltre consigliato di non scattare foto con rappresentanti di Russia e Bielorussia, di evitare contatti con loro e in generale di «astenersi da azioni che potrebbero danneggiare l’immagine dell’Ucraina». Inoltre, scrive ancora Meduza, ai giocatori di scacchi ucraini è stato consigliato di ricordare alla comunità mondiale nei social network e nelle interviste: che la guerra continua e molti russi e bielorussi sostengono le autorità dei loro paesi «osservano silenziosamente le uccisioni e il genocidio degli ucraini», che è «inammissibile» che la Federazione internazionale degli scacchi sia guidata da un russo Arkady Dvorkovich, che in Ucraina è stato definito «complice dei crimini della Russia».

Ore 20:58 - Kiev, le nostre forze avanzano sul fianco sud di Bakhmut

Le forze di difesa dell’Ucraina sono avanzate sul fianco meridionale vicino a Bakhmut, nella regione di Donetsk. Lo ha annunciato su Telegram il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Malyar. Lo riporta Ukrinform, «Oggi abbiamo continuato ad avanzare sul fianco meridionale attorno a Bakhmut. Ci sono alcuni progressi. Sul fianco settentrionale i combattimenti continuano senza un cambio di posizione», ha detto.

 Ore 00:07 - Putin: «Nessun cambiamento nell’operazione militare»

Il presidente russo Vladimir Putin, parlando a San Pietroburgo con alcuni media al termine del vertice con i leader africani ha affermato che «non c’è alcun cambiamento nell’operazione militare speciale in corso» in Ucraina. Putin ha poi precisato che «l’avversario ritira alcune delle unità d’assalto per recuperare forze». Lo riporta la Tass. «La Russia non può rispettare un cessate il fuoco in Ucraina, perché è Kiev che sta cercando di attaccare», ha aggiunto.

Ore 00:14 - Putin: «Non vogliamo lo scontro con la Nato ma siamo pronti»

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato di non volere uno scontro diretto con la Nato, ma che la Russia è pronta a qualsiasi scenario. «Siamo sempre pronti a qualsiasi scenario, ma nessuno lo vuole qui», ha detto Putin in conferenza stampa dopo il secondo summit Russia-Africa, secondo quanto riporta Interfax. «Su iniziativa della parte americana, una volta abbiamo creato un meccanismo speciale per prevenire questi conflitti. Qui i capi di alcuni dipartimenti comunicano direttamente tra loro e hanno la possibilità di consultarsi su qualsiasi situazione di crisi», ha detto Putin, aggiungendo che «questo suggerisce che nessuno vuole scontri» ma «se lo vogliono, noi siamo pronti».

Ore 00:18 - Kiev: «Attaccato il ponte Chongar che collega la Crimea»

Le forze armate ucraine hanno attaccato il ponte di Chongar, al confine amministrativo tra la Crimea e la regione di Kherson. Secondo quanto riporta Unian, gli attacchi sono stati confermati dal Comando strategico delle Forze armate dell’Ucraina su Telegram. «Le Forze di Difesa dell’Ucraina hanno colpito con successo il ponte di Chongar la mattina del 29 luglio. Complimenti alle Forze Armate dell’Ucraina», ha riferito il Comando strategico. Come riporta l’Unian, I turisti nelle chat affermano che tutte le auto sono ferme sulla strada di fronte a Chongar, dicendo che il ponte di Chongar è chiuso perché è stato «fatto saltare in aria». Inoltre, i danni al ponte sono segnalati dai residenti locali.

Ore 01:48 - Zelensky: non perdoneremo nulla al nemico

«Per ogni attacco, per ogni forma di terrore russo, il nemico sentirà sicuramente la forza della giustizia. Non dimenticheremo né perdoneremo nulla e nessuno di loro». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio a proposito degli ultimi bombardamenti russi contro Dnipro. Lo riporta Ukrinform. Spiegando: «A Dnipro i lavori sul luogo dell’attacco missilistico di ieri si sono conclusi in mattinata. Nove persone sono rimaste ferite, tra cui due bambini e adolescenti. A tutti è stato dato l’aiuto necessario».

Guerra Ucraina - Russia, le news del 30 luglio.

Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Droni su Mosca colpiscono due edifici in centro, nessuna vittima. Zelensky: «La guerra è arrivata in Russia». Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera domenica 30 luglio 2023.

Le notizie sulla guerra in Ucraina di domenica 30 luglio, in diretta. Attacco sulla capitale russa nella notte, ferita una guardia di sicurezza. Zelensky: «La guerra è arrivata a in Russia». Putin: «Non vogliamo lo scontro con la Nato, ma siamo pronti»

• La Wagner verso il confine con la Polonia. Il premier Morawiecki: «La situazione è ancora più pericolosa».

• Zelensky visita le truppe al fronte: «Non perdoneremo nulla al nemico».

• I timori di Mosca per la flotta del Mar Nero: arrestato un marinaio russo che doveva compiere un sabotaggio.

Ore 00:12 - Putin: «Non vogliamo lo scontro con la Nato ma siamo pronti»

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato di non volere uno scontro diretto con la Nato, ma che la Russia è pronta a qualsiasi scenario. «Siamo sempre pronti a qualsiasi scenario, ma nessuno lo vuole qui», ha detto Putin in conferenza stampa dopo il secondo summit Russia Africa, secondo quanto riporta Interfax. «Su iniziativa della parte americana, una volta abbiamo creato un meccanismo speciale per prevenire questi conflitti. Qui i capi di alcuni dipartimenti comunicano direttamente tra loro e hanno la possibilità di consultarsi su qualsiasi situazione di crisi», ha detto Putin, aggiungendo che «questo suggerisce che nessuno vuole scontri» ma «se lo vogliono, noi siamo pronti», ha aggiunto il presidente russo.

Ore 01:45 - Zelensky: «Non perdoneremo nulla al nemico»

«Per ogni attacco, per ogni forma di terrore russo, il nemico sentirà sicuramente la forza della giustizia. Non dimenticheremo né perdoneremo nulla e nessuno di loro». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio a proposito degli ultimi bombardamenti russi contro Dnipro. Lo riporta Ukrinform. Spiegando: «A Dnipro i lavori sul luogo dell’attacco missilistico di ieri si sono conclusi in mattinata. Nove persone sono rimaste ferite, tra cui due bambini e adolescenti. A tutti è stato dato l’aiuto necessario».

Ore 02:49 - La città di Sumy colpita da missile russo, almeno un morto

Almeno un civile è morto sabato sera nell’impatto di un missile russo sulla città ucraina di Sumy, nel nord-est del Paese. In questo attacco che ha colpito un istituto scolastico. «Polizia, soccorritori e medici sono attivi sul posto», ha detto la polizia. La lotta contro le «conseguenze dell’incendio» provocate dal lancio del missile è in corso. Secondo il media pubblico Suspilne, uno degli edifici della struttura educativa è stato distrutto dall’esplosione avvenuta «intorno alle 20:00» ora locale (17:00 GMT). Nelle immagini rilasciate da Suspilne, appaiono le macerie di questo edificio. All’inizio di luglio, un attacco di droni russi ha colpito un condominio a Sumy, uccidendo tre persone e ferendone 21.

Ore 02:51 - Il punto militare | I timori di Mosca per la flotta del Mar Nero

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Mosca teme sorprese contro la sua flotta, nei porti più lontani come in Mar Nero. E aumenta le difese con il coinvolgimento anche del controspionaggio. I servizi di sicurezza interni — secondo un racconto diffuso dalla Tass — hanno sventato una complessa operazione pianificata dall’intelligence ucraina. Gli agenti di Kiev avrebbero ingaggiato un marinaio per compiere un sabotaggio a bordo di un’unità lanciamissili in Mar Nero. Il militare ha «confessato» di aver ricevuto due ordigni, ognuno con 500 grammi di plastico, da piazzare sulla nave, in cambio gli era stato promesso molto denaro e la cittadinanza. Ma come è stato agganciato? Secondo la sua versione i contatti sono stati favoriti da un suo conoscente residente in Ucraina, l’intermediario ha poi facilitato il reclutamento. La missione è stata però sventata dall’Fsb, anche se non è chiaro come gli apparati abbiano scoperto il presunto piano.

Ore 02:53 - L’allarme del premier polacco: «Wagner più vicina al confine»

(di Lorenzo Cremonesi, inviato a Zaporizhzhia) La Polonia è preoccupata dall’arrivo in Bielorussia durante le ultime settimane di migliaia di combattenti armati della milizia mercenaria Wagner. Una preoccupazione condivisa tra i governi dell’Est europeo legati al Patto Atlantico sin dalla decisione di mandarceli, concordata il 29 giugno tra Vladimir Putin, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko e lo stesso capo mercenario Evgeny Prigozhin. Ora un allarme rosso con le parole del premier polacco, Mateusz Morawiecki, che, durante la visita ad una fabbrica di armi a Gliwice, denuncia la presenza di un centinaio di mercenari russi nei pressi del «corridoio Suwalki» e il rischio che Minsk possa intensificare la politica della strumentalizzazione dei migranti da Africa e Medio Oriente, per facilitarne il passaggio illegale verso i confini polacchi e così destabilizzare l’Unione europea.

Ore 03:11 - Droni su Mosca, esplosione in un grattacielo

Un’esplosione è stata sentita a Mosca nella notte, secondo quanto riporta Unian su Telegram. È stato colpito un grattacielo della capitale russa adibito in parte a uffici e appartamenti residenziali. «I vetri sono andati in frantumi a seguito dell'esplosione al livello del quinto e del sesto piano dell'edificio di 50 piani sull'argine di Presnenskaya», ha detto alla Tass una fonte dei servizi di emergenza. Le persone presenti nel grattacielo sono state evacuate. Secondo alcuni media russi si tratta di un attacco ucraino e ci sarebbe anche un ferito. Un video dell'attacco è stato diffuso sui social. A colpire sarebbero stati gli stessi droni poi abbattuti a ovest della regione di Mosca.

Ore 03:16 - Tass: due droni abbattuti nella regione di Mosca

Due droni sono stati abbattuti nell’ovest della regione di Mosca dalla difesa aerea. Lo riferisce la Tass citando forze dell’ordine e servizi di emergenza. L’esplosione avvertita a Mosca e comunicata da Unian, potrebbe essere stata generata dalla caduta di un drone.

Ore 04:11 - Sindaco di Mosca: due edifici colpiti da droni ucraini

Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha riferito nelle prime ore di questa domenica attraverso il suo account Telegram che droni di origine ucraina hanno colpito due edifici nella capitale russa. Secondo Sobyanin, gli edifici attaccati corrispondono a palazzi di uffici e finora non sono stati segnalati feriti o morti dopo l’attacco. «I droni ucraini ci hanno attaccato stanotte. Le facciate di due torri di uffici in città sono state leggermente danneggiate. Non ci sono vittime né feriti», ha detto sul social la massima autorità moscovita.

Mosca e i suoi dintorni, che si trovano a circa 500 chilometri dal confine ucraino, erano stati raramente presi di mira durante il conflitto in Ucraina. L’attacco di stanotte è l’ultimo di una serie di recenti assalti con droni, tra cui anche uno sul Cremlino, che Mosca ha attribuito a Kiev.

Ore 04:21 - Chiuso temporaneamente lo spazio aereo su Mosca

Nello spazio aereo di Mosca è stata introdotta una restrizione temporanea alla presenza di qualsiasi aeromobile: lo hanno riferito i servizi di emergenza alla Tass. «Tutti gli aerei sono temporaneamente banditi dalla zona aerea di Mosca», ha detto la fonte.

Ore 04:54 - Chiuso l’aeroporto Vnukovo di Mosca, gli altri rimangono operativi

L’aeroporto Vnukovo di Mosca è chiuso per arrivi e partenze, ma gli altri sono normalmente operativi. «I voli vengono reindirizzati ad altri aeroporti», ha detto una fonte dell’aeronautica alla Tass. Finora sono stati ritardati sedici arrivi e quattro partenze. Gli altri aeroporti dell’hub di Mosca funzionano normalmente.

Ore 04:58 - Esplosione nel grattacielo di Mosca, distrutti due piani

Secondo i canali social russi, un drone ha colpito un grattacielo di 50 piani a Mosca, distruggendo il quinto e il sesto piano. Al momento, non ci sono notizie di vittime e feriti, come ha anche dichiarato il sindaco della città (vedi notizia delle 4:11).

Ore 05:02 - Un grattacielo di Mosca colpito è sede di tre ministeri

Nel grattacielo colpito da un drone ci sarebbero gli uffici di tre ministeri russi: il ministero dello Sviluppo economico, il ministero dell’Industria e del Commercio e il ministero delle Comunicazioni. È questo che scrive Unian sul suo canale Telegram. Questa tesi è avvalorata dal fatto che in rete compaiono diversi documenti di questi ministeri che sono caduti in strada dal palazzo colpito, a causa della deflagrazione.

Ore 05:18 - Ministero della Difesa russo: abbattuti tre doni ucraini

Tre droni ucraini sono stati abbattuti durante un attacco a Mosca nella notte. Lo ha comunicato il ministero della Difesa russo. «Il tentativo di attacco terroristico del regime di Kiev con veicoli aerei senza equipaggio su oggetti nella città di Mosca è stato sventato», ha detto il ministero su Telegram, aggiungendo che un drone è stato abbattuto e due droni, «soppressi dalla guerra elettronica», si sono schiantati contro un complesso di edifici.

Ore 05:32 - Riaperto l’aereoporto di Vnukovo a Mosca

L’aeroporto Vnukovo di Mosca che è stato chiuso dopo l’attacco con droni, è tornato operativo: lo hanno riferito le autorità aeronautiche alla Tass. «L’aeroporto ha ripreso a funzionare: si stanno effettuando partenze e arrivi», ha detto la fonte. Secondo il ministero della Difesa russo, la mattina del 30 luglio l’Ucraina ha tentato di attaccare le strutture di Mosca con i droni. Uno è stato distrutto in volo sopra il territorio del distretto di Odintsovo e altri due sono stati inabilitati e si sono schiantati nella città di Mosca.

Ore 05:50 - Un ferito a Mosca dopo l’attacco con droni

Una persona è rimasta ferita a seguito di un’esplosione avvenuta in un edificio della città di Mosca dopo un attacco di droni. Lo riferisce l’agenzia russa Tass, citando i locali servizi di emergenza. «Una guardia di sicurezza è rimasta ferita in un edificio Oko-2 a seguito dell’esplosione. I vetri dal primo al quarto piano sono stati distrutti a seguito di un attacco di droni», ha detto la fonte. In precedenza, il sindaco di Mosca Sergey Sobyanin ha affermato che la città è stata attaccata da droni ucraini. Le facciate di due edifici per uffici della città di Mosca sono state leggermente danneggiate. Non ci sono state vittime.

Ore 08:15 - Mosca, respinto attacco Kiev con 25 droni su Crimea

E’ stato respinto nella notte un attacco sferrato da Kiev con 25 droni sulla Crimea. Lo riferisce questa mattina, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, il ministero della Difesa russo. Dei 25 droni, 16 sono stati distrutti dai sistemi di sicurezza aerea mentre gli altri 9 sono stati abbattuti dai sistemi di sicurezza elettronica. «Il regime di Kiev ha tentato di effettuare nella notte un attacco terroristico con 25 droni di tipo aereo su strutture sul territorio della penisola di Crimea», riferisce il comunicato. I nove droni neutralizzati elettronicamente «si sono schiantati nelle acque del Mar Nero e a Capo Tarkhankut».

Ore 09:45 - Kiev, l’isola dei Serpenti attaccata per terza volta questo mese

L’aviazione russa ha attaccato la notte scorsa l’isola dei Serpenti (Zmiiny in ucraino) con due bombe: lo ha reso noto il Comando operativo Sud dell’esercito di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. «Il nemico ha attaccato Zmiiny con aerei tattici nel Mar Nero per la terza volta questo mese, sganciando due bombe aeree di tipo sconosciuto nell’area dell’isola», si legge in un comunicato.

Ore 09:59 - GB, milizani Wagner quasi senza equipaggiamento pesante

I mercenari della compagnia militare privata Wagner riassegnati in Bielorussia dopo il tentativo di ammutinamento contro le autorità russe, sono quasi privi di equipaggiamento militare pesante, il che può influire negativamente sulla loro capacità di combattimento. Lo riferisce il ministero della Difesa della Gran Bretagna in un tweet. «Da metà luglio 2023, si ritiene che almeno diverse migliaia di soldati Wagner siano di stanza nel campo militare di Tsel, nella Bielorussia centrale. Le immagini mostrano che da metà luglio 2023 centinaia di veicoli sono arrivati alla struttura precedentemente quasi vuota», si legge nel post. Secondo le informazioni disponibili, la maggior parte dei veicoli dei mercenari sono camion e minibus con un piccolo numero di veicoli corazzati da combattimento. «Non è chiaro cosa sia successo all’equipaggiamento pesante Wagner utilizzato in Ucraina; esiste una reale possibilità che siano stati costretti a restituirlo all’esercito russo», osserva il ministero della Difesa di Londra. La capacità della brigata Wagner «di mantenere attrezzature e mezzi pesanti, come il trasporto aereo, sarà un fattore chiave per la sua futura efficacia in combattimento», sottolinea il Ministero della Difesa della Gran Bretagna.

Ore 11:57 - Medvedev: «Le nostre forze stanno evitando guerra nucleare»

Le forze armate di Mosca, «respingendo la controffensiva del nemico» ed evitando l’occupazione di parti della Russia, non solo proteggono i cittadini russi, ma «prevengono lo scoppio» di un conflitto nucleare mondiale. Lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev. «Immaginate che l’offensiva degli ucraini con il sostegno della Nato abbia successo e che venga occupato parte del nostro Paese, allora saremmo costretti a usare armi nucleari, in base al decreto del Presidente della Russia del 6 febbraio 2020», ha spiegato Medvedev, citato dall’agenzia Tass. «I nemici della Russia farebbero bene a pregare per i soldati russi perché non consentono lo scoppio di una guerra nucleare globale», ha aggiunto.

Ore 12:10 - Trump: «Sospendere aiuto militare se Biden non collabora con inchieste»

L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha invitato i repubblicani del Congresso a sospendere il sostegno militare all’Ucraina fino a quando l’Amministrazione Biden non coopererà con le loro indagini sui presunti reati finanziari commessi dal presidente e da suo figlio Hunter. «Il Congresso dovrebbe rifiutarsi di autorizzare una singola spedizione aggiuntiva delle nostre scorte di armi esaurite in Ucraina fino a quando l’Fbi, il Dipartimento di Giustizia ed il Fisco (Irs, ndr) non consegneranno ogni frammento di prova che hanno sugli affari corrotti della famiglia criminale Biden», ha detto Trump durante un comizio in Pennsylvania.

 I repubblicani stanno indagando sui rapporti d’affari di Hunter Biden in Cina e Ucraina all’epoca dell’Amministrazione Obama, quando suo padre Joe era vice presidente. Secondo la Casa Bianca, i repubblicani non hanno presentato prove di illeciti del presidente Biden, mentre i rappresentanti del Gop al Congresso hanno espresso frustrazione per le mancate risposte dell’Amministrazione alle loro richieste di documenti. Intanto lo speaker della Camera, Kevin McCarthy, ha ipotizzato l’avvio di una possibile procedura di impeachment di Biden.

Ore 12:12 - Wsj: Arabia Saudita ospiterà a inizio agosto colloqui pace

L’Arabia saudita ospiterà a inizio agosto colloqui di pace sull’Ucraina a cui sono stati invitati 30 paesi. Lo riporta il Wall Street Journal, citando fonti diplomatiche. I colloqui sono previsti per il 5 e 6 agosto a Gedda e al momento non è chiaro chi parteciperà. La Russia è esclusa e la presenza della Cina è improbabile, secondo il Wsj. Al momento risulta confermata la presenza di Regno Unito, Sudafrica, Polonia e Unione europea. Per gli Stati Uniti dovrebbe partecipare il Consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ma non c’è ancora conferma, secondo il quotidiano Usa.

Ore 12:53 - Il Papa: «Distruggere il grano è una grave offesa a Dio»

«Non cessiamo di pregare per la martoriata Ucraina dove la guerra distrugge tutto anche il grano e questa è una grave offesa a Dio perché il grano è dono suo per sfamare l’umanità». Lo ha detto il Papa all’Angelus.

Ore 12:54 - Putin, ritiro da accordo su grano non danneggia Mosca

«Quando abbiamo annunciato il nostro ritiro dall’accordo sul grano i prezzi sul mercato globale sono cresciuti un po’. Significa che le nostre aziende riceveranno di più. E significa che riceveremo più tasse. E se riceviamo più tasse, condivideremo parte delle nostre entrate con i paesi più poveri fornendo gratuitamente alcune quantità di cibo». Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin ai giornalisti a San Pietroburgo sabato. «Come si può capire» il ritiro dall’accordo «non va a nostro danno», ha aggiunto.

Ore 13:57 - Niger, manifestanti assaltano l’ambasciata francese gridando «Viva Putin»

Migliaia di manifestanti pro-golpe si sono radunati stamane davanti all’ambasciata francese a Niamey, la capitale del Niger, dopo che Parigi ha sospeso gli aiuti a seguito del colpo di Stato. Alcuni hanno anche cercato di entrare nell’edificio, ha riferito un giornalista dell’agenzia Afp sul posto. Altri hanno strappato la targa con la scritta “Ambasciata francese in Niger”, prima di calpestarla e sostituirla con bandiere russe e nigerine. I manifestanti gridano «Viva Putin», «Viva la Russia», «Abbasso la Francia».

Subito dopo da Parigi è arrivata la nota dell’Eliseo:«La Francia risponderà immediatamente e con decisione» in caso di attacco contro i suoi cittadini.

Ore 16:03 - Kiev, due morti in attacco contro una scuola a Sumy

«Due persone sono rimaste uccise e altre 20 ferite in un attacco missilistico russo contro una scuola professionale nella città di Sumy». Lo riferisce il consiglio comunale, scrive l’Ukrainska Pravda. Un totale di 101 agenti di polizia, 22 dei quali della Guardia nazionale ucraina, e 34 soccorritori e 6 unità di equipaggiamento del Servizio di emergenza statale sono stati impegnati sul luogo dell’attacco, aggiunge. Danni sono stati segnalati ai cavi elettrici, già riparati.

Ore 16:48 - Zelensky: «La guerra è arrivata a in Russia»

«La guerra è arrivata a in Russia»: lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo l’attacco di droni che ha danneggiato di due torri di uffici a Mosca.

«A poco a poco, la guerra sta tornando nel territorio della Russia, nei suoi centri simbolici e nelle sue basi militari, e questo è un processo inevitabile, naturale e assolutamente giusto», ha detto Zelensky in visita nella città occidentale di Ivano-Frankivsk.

Ore 17:36 - Gli ucraini sparano razzi nordcoreani contro i russi a Bakhmut (e non solo)

La Corea del Nord è stretta alleata di Mosca e ha fornito munizioni all’Armata. Ma ora i suoi razzi ora vengono usati anche dalla resistenza ucraina. Come è stato possibile? Secondo i soldati ucraini, i razzi sarebbero stati confiscati a bordo di una nave da un Paese amico, quindi consegnati a Kiev. Il ministero della Difesa sostiene tuttavia che potrebbero essere stati sottratti alle forze russe.

Ore 18:40 - Meloni: «L’Europa è quella che sta pagando di più per la guerra in Ucraina»

Per sostenere l’Ucraina «l’Italia ha fatto molto» e l’«Europa è quella che sta pagando di più per questa guerra: inflazione, prezzo dell’energia, prezzo delle materie prime. Nella mia prima legge di bilancio ho dovuto mettere 30 miliardi per i costi dell’energia. Siamo molto colpiti dalle conseguenze della guerra e di questo bisogna tenere conto». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata da Fox News.

Ore 20:45 - Kiev conferma colloqui di pace in Arabia Saudita (a cui la Russia non parteciperà)

Il capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, Andriy Yermak, ha annunciato che l’Arabia Saudita ospiterà dei colloqui di pace sull’Ucraina. Lo riporta la Cnn, ma la notizia era stata in precedenza anticipata dal Wall Street Journal.

«Stiamo preparando il prossimo incontro dei consiglieri dei leader degli stati in merito all’attuazione della Formula di pace del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, che si svolgerà presto in Arabia Saudita», ha affermato Yermak. I colloqui coinvolgeranno l’Ucraina, le nazioni occidentali e i principali paesi in via di sviluppo, tra cui India e Brasile, ma la Russia non parteciperà.

Sebbene Yermak non abbia fornito date specifiche per il vertice, il Wsj ha riferito che l’incontro si terrà nella città saudita di Jeddah dal 5 al 6 agosto.

Ore 01:04 - Allarme antiaereo a Kiev e in diverse regioni dell’Ucraina

L’allarme antiaereo è scattato questa notte a Kiev e in diverse regioni dell’Ucraina. Lo riportano i media locali, riportando anche di esplosioni nel Kharkiv. Le sirene stanno risuonando negli oblast di Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson, Kiev e Kharkiv.

Ore 02:04 - Revocato dopo meno di due ore l’allarme antiaereo

L’allarme antiaereo è durato circa un’ora e 45 minuti, per poi essere revocato in tutte le regioni. Il sindaco della città di Kharkiv, Igor Terekhov, segnala danni a «locali non residenziali» e lo scoppio di un incendio.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 31 luglio.

Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Kiev: «I bombardamenti russi hanno distrutto 180 mila tonnellate di grano in 9 giorni». Lorenzo Cremonesi, inviato, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera lunedì 31 luglio 2023.

Le notizie sulla guerra in Ucraina di lunedì 31 luglio. Attacchi anche a Kherson, Kharkiv e nel Donetsk. Peskov: «Nessuno spiraglio per trattare la pace. Kiev inamovibile»

• Colpita da un drone ucraino una stazione di polizia a Bryansk. Zelensky: «La guerra è arrivata in Russia»

•Wagner: «Stop ai reclutamenti. Abbiamo già ampie riserve di personale»

•Medvedev minaccia: «Se controffensiva di Kiev avrà successo, saremo costretti a utilizzare il nucleare»

• Il giorno più nero per l'esercito ucraino: «Mine, droni e sangue. La strategia va cambiata». Il racconto del nostro inviato

• In Niger migliaia di manifestanti pro-golpe davanti all’ambasciata francese nella capitale Niamey al grido «Viva Putin». Perché il Niger è strategico.

Ore 01:03 - Allarme antiaereo a Kiev e in diverse regioni dell’Ucraina

L’allarme antiaereo è scattato questa notte a Kiev e in diverse regioni dell’Ucraina. Lo riportano i media locali, riportando anche di esplosioni nel Kharkiv. Le sirene stanno risuonando negli oblast di Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson, Kiev e Kharkiv.

Ore 01:06 - Kiev conferma colloqui di pace in Arabia Saudita (a cui la Russia non parteciperà)

Il capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, Andriy Yermak, ha annunciato che l’Arabia Saudita ospiterà dei colloqui di pace sull’Ucraina. Lo riporta la Cnn, ma la notizia era stata in precedenza anticipata dal Wall Street Journal.

«Stiamo preparando il prossimo incontro dei consiglieri dei leader degli stati in merito all’attuazione della Formula di pace del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, che si svolgerà presto in Arabia Saudita», ha affermato Yermak. I colloqui coinvolgeranno l’Ucraina, le nazioni occidentali e i principali paesi in via di sviluppo, tra cui India e Brasile, ma la Russia non parteciperà.

Sebbene Yermak non abbia fornito date specifiche per il vertice, il Wsj ha riferito che l’incontro si terrà nella città saudita di Jeddah dal 5 al 6 agosto.

Ore 02:06 - Revocato dopo meno di due ore l’allarme antiaereo

L’allarme antiaereo è durato circa un’ora e 45 minuti, per poi essere revocato in tutte le regioni. Il sindaco della città di Kharkiv, Igor Terekhov, segnala danni a «locali non residenziali» e lo scoppio di un incendio.

Ore 02:47 - Il giallo dei razzi nordcoreani utilizzati dagli ucraini: dove li hanno presi?

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Gli ucraini sparano razzi nordcoreani contro i russi a Bakhmut. A rivelarlo, per la prima volta, è il corrispondente del Financial Times Christopher Miller, un giornalista americano che nella cittadina del Donbass ha svolto il servizio civile con i Peace Corps un decennio fa e che ha conservato stretti legami con le forze della resistenza impegnate in una delle località simbolo del conflitto. Sono stati i proprio i soldati ucraini, che utilizzando lanciarazzi multipli Grad di epoca sovietica in grado di sparare 40 razzi in circa 20 secondi, a mostrargli le munizioni fabbricate in Corea del Nord, fra i più stretti alleati della Russia, e usate per colpire le posizioni degli invasori nell’Est del Paese.

Ore 02:51 - «Ero un architetto,ora sono medico sul campo»: i soldati ucraini raccontano la loro vita prima della guerra

Ecco le testimonianze di alcuni militari ucraini che raccontano la loro vita prima della guerra.

Ore 03:27 - Blinken: la Russia non può restare impunita

«Se noi permettessimo alla Russia, dopo quello che sta facendo in Ucraina, di cavarsela con l’impunità, si aprirebbe il vaso di Pandora e ogni aspirante aggressore nel mondo direbbe, bene, se non è successo niente a loro, non succederà niente neanche a me». Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken, rispondendo a una domanda su come potrebbe finire la guerra e cosa rischia la Russia. «Questo - ha aggiunto - è il motivo per cui mezzo mondo, dall’Australia al Giappone alla Corea del Sud, e molti altri Paesi capiscono che in gioco non ci sono soltanto l’Ucraina e gli ucraini, ma tutti quanti».

Ore 03:29 - Blinken: l’invasione cinese di Taiwan avrebbe ripercussioni sull’economia globale

Un’occupazione cinese di Taiwan avrebbe ripercussioni su tutta l’economia mondiale. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, parlando a una tv australiana. Alla domanda su cosa farebbero gli Usa in caso di invasione o blocco di Taiwan, il capo della diplomazia di Washington ha evitato di rispondere in modo diretto, sottolineando invece quali sarebbero le conseguenze internazionali. «Ci fosse una crisi - ha spiegato - l’impatto sui Paesi nel mondo sarebbe probabilmente grave. Il cinquanta per cento del traffico dei container passa ogni giorno attraverso lo Stretto di Taiwan». «In altre parole - ha aggiunto - il commercio mondiale dipende da esso. Il settanta per cento dei semiconduttori che alimentano tutto, dai cellulari alle auto alle lavapiatti, passa da Taiwan. Ogni interruzione potrebbe avere gravi conseguenze per il mondo». Per questo motivo, ha aggiunto Blinken, «ciò che Pechino si sente dire, non solo da noi, non solo dall’Australia, ma dai Paesi in tutto il mondo, è che hanno bisogno di agire con responsabilità. Nessuno dovrebbe fare qualcosa per rompere lo status quo, qualsiasi differenza va risolta pacificamente». Il segretario di Stato è convinto che «nessuno possa permettersi un conflitto lì. Ecco perché siamo determinati a evitarlo».

Ore 03:54 - Consigliere russo per la sicurezza oggi in visita al confine con la Finlandia

Il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione russa (Scrf), Nikolay Patrushev, visiterà oggi la Repubblica russa di Carelia, al confine con la Finlandia. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass. Nella capitale «Petrozavodsk, Patrushev terrà un incontro sulle questioni di sicurezza nazionale e visiterà anche una serie di impianti di produzione importanti per lo sviluppo socio-economico della regione», si legge in un comunicato dell’Scrf. L’ultima visita di Patrushev in Carelia è stata nell’agosto 2022, ricorda la Tass. Il Consiglio di sicurezza russo è un organo consultivo costituzionale del presidente russo, composto dai massimi funzionari statali e dai capi delle agenzie di difesa. È presieduto da Vladimir Putin. Il suo vicepresidente è Dmitry Medvedev. Patrushev è ritenuto uno dei più stretti consiglieri di Putin e una figura di spicco dietro gli affari di sicurezza nazionale della Russia. Avrebbe svolto un ruolo chiave nelle decisioni di annettere la Crimea nel 2014 e di invadere l’Ucraina nel 2022.

Ore 05:06 - Blinken: Putin è convinto che la Russia possa resistere più a lungo di noi

«L’ostacolo più grande alla fine della guerra è la convinzione» del presidente russo Vladimir Putin «di poter resistere più a lungo dell’Ucraina e dei molti paesi che sostengono» Kiev, afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken al media australiano ‘60 Minutes’. «Stiamo lavorando molto duramente per liberarlo da questa idea - continua Blinken -. Naturalmente la guerra potrebbe finire domani se Putin decidesse di fermarsi. E prima di tutto siamo determinati, così come lo sono tanti altri paesi, a continuare ad aiutare l’Ucraina a difendersi, a riprendersi il territorio che la Russia le ha sottratto con la forza». «E non si tratta solo di un’aggressione contro l’Ucraina e i suoi cittadini - sottolinea il segretario di Stato americano -, ma lo è anche contro gli stessi principi che sono al centro del mantenimento della pace e della sicurezza nel mondo: l’idea che i paesi debbano rispettare la loro integrità territoriale, la loro sovranità, la loro indipendenza. Se lasciamo che ciò che la Russia sta facendo in Ucraina vada avanti impunemente, allora si aprirà un vaso di Pandora e ogni aspirante aggressore in tutto il mondo dirà `beh, se possono farla franca, posso farla franca anche io´. Questa è una ricetta per un mondo in conflitto».

Ore 06:18 - Pioggia di missili su Kharkiv, in fiamme un edificio

Le forze armate russe hanno lanciato attacchi nella notte su Kharkiv utilizzando il sistema missilistico antiaereo S-300. Lo ha riferito il capo della guarnigione militare di Kharkiv Serhii Melnyk su Telegram come riportato dal Kiev Independent. Un incendio è scoppiato in un edificio non residenziale a seguito dell’attacco. Non sono state rese disponibili informazioni sul numero delle vittime, mentre sono in corso operazioni di soccorso fra le macerie.

Ore 06:25 - La Cnn entra nella base segreta ucraina dei droni marittimi

L’emittente televisiva statunitense «Cnn» ha ottenuto in esclusiva l’accesso a una base segreta ucraina preposta al collaudo di droni marittimi suicidi come quelli che hanno colpito per due volte il Ponte di Crimea in Russia, e che nelle scorse settimane hanno piu’ volte tentato, sinora senza successo, di affondare navi della Flotta russa del Mar Nero. La base si trova «sulle sponde di un lago», e durante la visita gli inviati della «Cnn» hanno potuto osservare da vicino e fotografare i droni di superficie protagonisti di due degli attacchi di maggior profilo sferrati da Kiev contro infrastrutture strategiche della Russia. I droni hanno la forma simile a quella di una larga canoa, con uno scafo nero e allungato lungo poco più di cinque metri su cui spiccano solo sensori ottici e una sorta di antenna piatta forse destinata alla guida satellitare. Come sottolineato dalla «Cnn», sino ad oggi nessun giornalista aveva potuto osservare da vicino i droni di superficie utilizzati dall’Ucraina, che consentono a Kiev di attaccare e sorvegliare le forze russe nel Mar Nero e di minacciare obiettivi lungo la costa della Crimea. Secondo l’emittente televisiva, l’ultima versione dei droni di superficie ucraini pesa sino a mille chilogrammi, con una testata esplosiva di 300 chilogrammi, un raggio operativo sino a 800 chilometri e una velocità massima di 80 chilometri orari.

Ore 06:54 - Kiev, a breve negoziati con Usa su accordo sicurezza

Negoziati tra Ucraina e Stati Uniti per un accordo bilaterale di garanzia della sicurezza inizieranno già dalla prossima settimana, ha riferito su Telegram il capo dell’ufficio del presidente ucraino Andrii. «Sebbene l’Ucraina non possa aderire alla Nato a causa della guerra in corso, è essenziale che il nostro Stato abbia delle garanzie durante questa fase di transizione», ha affermato Yermak.

Ore 06:57 - Kharkiv, missili russi contro un magazzino: un ferito

Nell’attacco di questa notte a Kharkiv, un missile russo ha colpito un magazzino e una persona è rimasta ferita. A darne notizia, Ukrinform. Secondo quanto riporta il media, Dmytro Chubenko, portavoce dell’ufficio del procuratore regionale, ha reso noto che alla mezzanotte scorsa missili S-300 sono stati lanciati dagli occupanti russi dal territorio di Belgorod. Il magazzino colpito è nel distretto di Novobavarskyi, e l’esplosione ha ferito un uomo e fatto divampare un incendio. Nel villaggio di Velykyi Burluk, un altro missile ha centrato una abitazione, ma non si registrano vittime.

Ore 07:15 - Mosca minacciata dai droni ucraini: colpiti due edifici commerciali nel centro della capitale russa. Rappresaglie del Cremlino a Kharkiv e Kherson

Il ministero della Difesa russa ha fattoi riferimento a tre droni ucraini nel denunciare l’attacco che ha colpito un paio di edifici commerciali nel centro di Mosca e un’altra struttura a Odintsovo, cittadini a ovest della capitale. Kiev non ha rivendicato direttamente l’attacco, ma ha lasciato intendere, anche attraverso le parole di Zelensky, di essere in grado di orchestrare attacchi, attraverso droni, che possano colpire senza particolari difficoltà obiettivi all’interno del territorio russo. Lo stesso presidente ucraino ha dichiarato che «la guerra è arrivata in Russia».

Ore 07:27 - Controffensiva ucraina, il giorno più nero: «Mine, droni e sangue. La strategia va cambiata» - Il racconto del nostro inviato

(Di Lorenzo Cremonesi) Il reportage del nostro inviato. Le ore drammatiche dello scorso 7 giugno e le difficoltà dell’avanzata raccontate dai soldati: «Siamo troppo lenti».

Storie di soldati. Storie crude, come se le possono raccontare tra commilitoni ventenni e uomini meno giovani che stanno in guerra da un anno e mezzo. E storie testimoniate da video di sangue, adrenalina impazzita e morte, non censurati, presi in diretta dagli ucraini nel caos delle esplosioni, del fumo, delle urla e del fracasso. Ad ascoltarle è facile comprendere il motivo per cui tra di loro parlino dell’«Operazione Ü», con un’inflessione gergale che ricorda il richiamo delle mucche tra i pastori delle valli bergamasche, per sottolineare quanto sia stata primitiva, brutale e in fin dei conti sino ad ora tragicamente inefficace questa prima fase dell’offensiva lanciata a inizio giugno dai comandi di Kiev per riconquistare le regioni occupate dall’esercito russo.

Ore 07:44 - Bombardamento russo a Kherson, feriti cinque civili

Cinque civili sono rimasti feriti nei bombardamenti russi di ieri nella regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale Oleksandr Prokudin, come riporta Ukrinform.

«In un solo giorno, gli invasori hanno sparato 358 proiettili da mortai, artiglieria, lanciamissili multipli Grad, carri armati e droni contro la regione. Trentasei proiettili sono stati sparati contro la città di Kherson», ha scritto Prokudin. Il governatore ha sottolineato che i russi hanno preso di mira i quartieri residenziali della regione e l’area di uno stabilimento e di una società nella città di Kherson.

Ore 07:57 - Donetsk, un morto e sette feriti per i bombardamenti russi

Un civile è morto e altri sette sono rimasti feriti negli attacchi russi di ieri nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale Pavlo Kyrylenko. «Il 30 luglio, i russi hanno ucciso un residente della regione di Donetsk, a Predtechyne. Altre sette persone sono rimaste ferite», ha scritto il vertice militare.

Ore 08:04 - Russia: «Confronto con Cina, Brasile e Africa per una soluzione alla guerra»

La Russia continuerà il dialogo sulle prospettive di una soluzione di pace nel conflitto ucraino con Cina, Brasile e i partner africani. Questo quanto affermato alla Ria Novosti dal capo del secondo dipartimento del ministero degli Esteri russo per i paesi della Comunità degli Stati indipendenti, Aleksey Polishchuk.

Secondo il diplomatico russo, l’Ucraina rifiuta ogni idea di mediazione poiché è inamovibile dall’ultimatum alla Russia. Viceversa, la Russia apprezza gli sforzi dei paesi terzi per cercare una soluzione politica e diplomatica al conflitto ucraino, ha affermato il diplomatico.

Ore 08:10 - Kiev: «Avanti verso liberazione di Bakhmut. Altri due chilometri quadrati liberati»

«Le forze ucraine hanno liberato la settimana scorsa due chilometri quadrati di territorio in direzione Bakhmut, mentre i russi spostano un gran numero di soldati a est». lo ha detto la viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar, come riporta Rbc-Ucraina.

«Abbiamo guadagnato terreno per tutta la settimana con vari gradi di successo. Tutto questo sta accadendo nonostante il pesante fuoco nemico e lo sminamento», ha affermato la viceministra sottolineando che dall’inizio della controffensiva Kiev ha liberato 37 chilometri quadrati di territorio nella direzione di Bakhmut, di cui due la settimana scorsa.

Ore 08:25 - Mosca: «Nucleare in Bielorussia una risposta alle minacce della Nato»

«Ritirare l’arsenale atomico da Minsk? Solo con la fine delle minacce della Nato nei nostri confronti». Il ministero degli Esteri russo, attraverso le parole di Aleksey Polishchuk (capo del secondo dipartimento del ministero) è categorico nel dettare le sue condizioni sul dispiegamento e ritiro di armi nucleari tattiche russe.

«Vorrei subito sottolineare che il dispiegamento di armi nucleari tattiche russe sul territorio della Bielorussia è stato una risposta ai molti anni di politica nucleare destabilizzante della Nato e di Washington, nonché ai cambiamenti fondamentali che hanno recentemente avuto luogo in settori chiave della sicurezza europea», ha precisato Polishchuk.

Ore 08:31 - Drone di Kiev contro stazione di polizia in Russia

Un drone ucraino ha preso di mira la notte scorsa una stazione di polizia nella regione russa di Bryansk, al confine con l’Ucraina, senza causare vittime: lo ha reso noto oggi il governatore della regione Alexander Bogomaz. «Le forze ucraine hanno attaccato il distretto di Troubtchevski durante la notte», ha scritto l’amministratore locale su Telegram. «Un drone ha colpito la stazione di polizia di questo distretto. Non ci sono state vittime», ha aggiunto, sottolineando che le finestre e il tetto dell’edificio sono stati danneggiati.

Ore 09:12 - Riprendono i bombardamenti a Kherson: morto un civile

Questa mattina le forze russe hanno ricominciato a bombardare la città di Kherson, nell’Ucraina meridionale, provocando la morte di un civile. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale Oleksandr Prokudin. «Gli occupanti hanno bombardato il centro di Kherson con il sistema missilistico antiaereo Grad. Un uomo è morto sul colpo per le ferite riportate».

Ore 09:22 - Wagner: «Reclutamento sospeso. Riserve di personale ampie»

Il gruppo Wagner ha sospeso il reclutamento di nuovi membri in quanto possiede riserve di personale sufficientemente ampie. Lo ha dichiarato su Telegram il servizio stampa della milizia mercenaria. precisando che «Per via della presenza di grandi riserve il lavoro dei centri di reclutamento regionali della Wagner è sospeso a tempo indeterminato».

Il gruppo Wagner non ha specificato se questa decisione si estende all’assunzione di nuovi membri in Bielorussia, dove attualmente ha sede un numero significativo di milizie. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko avrebbe aiutato a mediare un accordo per il trasferimento in Bielorussia del fondatore di Wagner Yevgeny Prigozhin e delle sue truppe dopo che la loro «ribellione» armata alla fine di giugno si era fermata prima di raggiungere Mosca.

Ore 09:33 - Difesa Uk: «Mosca cerca nuove reclute. Cremlino incapace di isolare la popolazione dalla guerra»

Le autorità russe stanno dando priorità alla modifica della legislazione per consentire a un maggior numero di uomini di essere rapidamente arruolati nell'esercito, ricorda il rapporto pubblicato su Twitter, aggiungendo che a metà luglio la Duma di Stato ha aumentato l'età massima per l'arruolamento da 27 a 30 anni, mantenendo l'attuale limite inferiore a 18 anni.

Inoltre, il 24 luglio il presidente Putin ha firmato una legge che aumenterà gradualmente il limite massimo di età per coloro che possono essere richiamati come riservisti: gli ufficiali superiori possono ora essere mobilitati fino a 70 anni.

«L'aumento delle possibilità di essere costretti a combattere, gli attacchi dei droni su Mosca, l'eccezionale livello di repressione interna e il recente ammutinamento del gruppo Wagner evidenziano il fallimento dello Stato russo nell'isolare la popolazione dalla guerra», conclude il rapporto.

Ore 09:39 - Varsavia accusa Minsk: «Bielorussi aiutano migranti ad attraversare il confine»

I servizi bielorussi portano non solo i migranti illegali da Paesi terzi alle zone di frontiera con la Polonia, ma anche attrezzature che possono essere utilizzate per attraversare il confine. Lo ha detto alla radio polacca il Commissario governativo per la sicurezza dello spazio informativo della Polonia Stanislav Zharyn.

«L'operazione ibrida che utilizza i migranti continua. L'attacco alla Polonia continua, queste azioni fanno parte del piano russo per destabilizzare l'Europa, in particolare il fianco orientale della Nato», ha sottolineato il Commissario. Secondo i dati del servizio di frontiera, sabato scorso 91 stranieri (tra cui indiani, nepalesi, iraniani, liberiani e somali) hanno tentato di entrare illegalmente in Polonia dalla Bielorussia.

Ore 09:44 - Bombardamento russo nella città natale di Zelensky: 4 morti e 31 feriti

Due persone sono morte e altre 31 sono state ferite (tra le quali anche quattro bambini) in un bombardamento russo che ha colpito un palazzo a Kryvyi Rih (città natale del presidente ucraino), nella regione di Dnipropetrovsk. Secondo l'emittente Suspilne ha spiegato che la città è stata colpita da due missili. Uno si è abbattuto su un edificio di quattro piani di un istituto scolastico. Il secondo ha distrutto due piani di un edificio residenziale ed è scoppiato un incendio. Potrebbero esserci altre persone sotto le macerie.

Ore 09:57 - Praga congela beni oligarca russo legato a Putin

Il governo ceco ha bloccato i conti bancari e congelato i beni dell'oligarca russo Vladimir Yevtushenkov. Lo ha riferito Radio Praga, citando la televisione ceca. Yevtushenkov è stato inserito nell'elenco delle sanzioni della Repubblica Ceca a giugno. Possiede proprietà nella città di Karlovy Vary per un valore di oltre 23 milioni di dollari.

L'emittente pubblica ceca ha affermato che l'oligarca russo vanta legami con il presidente Vladimir Putin ed è al momento l'uomo d'affari di più alto profilo ad essere preso di mira dalle sanzioni ceche. Insieme alla Repubblica Ceca, è stato sanzionato anche da Regno Unito, Australia, Ucraina e Nuova Zelanda.

Ore 10:15 - La reazione di Zelensky all'attacco a Kryvyi Rih: «Il nemico colpisce i civili, ma non ci spaventa»

«Le mie condoglianze a tutti coloro che hanno perso i loro cari a causa del terrore russo». Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha pubblicato un video sui suoi canali social riferendosi alla scena dell'attacco a Kryvyi Rih. «I soccorritori e tutti i servizi necessari sono sul terreno e stanno lavorando. Stiamo cercando di salvare quante più persone possibile. Negli ultimi giorni, il nemico ha attaccato ostinatamente città, centri urbani, bombardando civili e abitazioni. Ma questo terrore non ci spaventerà né ci spezzerà. Stiamo lavorando e salvando la nostra gente», ha aggiunto.

Ore 10:55 - Donetsk, amministratore filorusso: «Due morti per attacco di Kiev contro un autobus»

Due persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite a causa del bombardamento dell'esercito ucraino che ha colpito un autobus nel Donetsk. Lo ha riportato il leader filorusso dell'autoproclamata repubblica Denis Pushilin.

Ore 10:48 - Medvedev: «Useremo il nucleare se la controffensiva di Kiev avrà successo»

«Se la controffensiva ucraina darà a Kiev i risultati sperati saremo costretti a utilizzare il nostro arsenale nucleare. Non abbiamo alternative in virtù delle disposizioni del nostro decreto presidenziale». Lo ha affermato su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitri Medvedev.

Poi l'ex capo di Stato ha aggiunto: «Solo un idiota rifiuterebbe ogni opzione negoziale. L'Ucraina è ormai un cadavere in decomposizione. Quel che hanno scelto gli Usa, il vietare qualsiasi negoziato con Mosca ci permetterà di portare a termine l'operazione speciale e di decretare la fine del neonazismo ucraino».

Ore 11:18 - La first lady Zelenska si sfoga sui social: «Kryvyi Rih vorrebbe solo una vita tranquilla»

«A Kryvyi Rih ci sono feriti e morti, una città ucraina che vorrebbe invece solo una vita tranquilla e in pace. La Russia vuole portare via vita e serenità. Condoglianze alle vittime e alle loro famiglie. Restiamo forti». Lo ha scritto su Twitter la first lady ucraina Olena Zelenska.

Ore 11:36 - In agosto un vertice per la pace in Arabia Saudita

Dopo il confronto tra Vladimir Putin e i leader dei Paesi africani, nel quale questi ultimi hanno chiesto al presidente russo di porre fine al conflitto in Ucraina, ci sarà un altro vertice per la pace. All'inizio di agosto, si terrà a Gedda, in Arabia Saudita, un incontro voluto da Riad per discutere le prospettive di pace per l'Ucraina. Un evento nel quale la Russia però non è stata invitata.

Ore 11:44 - Peskov: «Nessun requisito per poter trattare con Kiev»

«Al momento un accordo di pace con l'Ucraina è impossibile e tutte le responsabilità sono di Kiev. Non ci sono i requisiti per questo». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo l'agenzia Interfax.

Peskov ha dichiarato che l'Ucraina non vuole e non può volere la pace fintanto che viene utilizzata «come strumento nella guerra dell'Occidente con la Russia». Poi ha aggiunto: «I loro attacchi dentro i nostri confini non sono altro che atti di disperazione».

Ore 11:52 - Niger, Mosca: «C'è preoccupazione. Siamo favorevoli al ripristino dello stato di diritto»

Il Cremlino si dice favorevole al ripristino dello stato di diritto in Niger e alla moderazione di tutte le parti in modo che non ci siano vittime. Lo ha dichiarato il portavoce di Putin Dmitri Peskov, esprimendo preoccupazione per la situazione nel Paese africano.

Ore 10:25 - Ministero Interni ucraino: «Non pubblicate video dei bombardamenti». Ma neanche Zelensky rispetta regola

Il ministro degli Interni ucraino Igory Klymenko ha criticato i cittadini che hanno pubblicato sui social media le immagini dei bombardamenti russi nel Paese, aiutando così inconsapevolmente le forze russe e la loro propaganda: «Più di 17 mesi di guerra totale e c'è ancora chi fa il gioco del nemico riprendendo e pubblicando quasi in diretta i filmati dei bombardamenti.

Nel condannare gli attacchi russi di questa mattina su Kryvyi Rih e Kherson, va però ricordato che l'indicazione del ministero non viene seguita neanche dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva pubblicato su Telegram le immagini dei bombardamenti su Kryvyi Rih, sua città natale.

Ore 12:01 - Prigozhin: «Resteremo attivi in Africa e Bielorussia»

Wagner non ha bisogno al momento di reclutare nuovi mercenari e concentrerà le proprie attività in Africa e Bielorussia. In un messaggio audio pubblicato su un account Telegram legato al gruppo Yevgheny Prigozhin fa sapere che si stanno decidendo i nuovi obiettivi di Wagner per portare avanti la grandezza della Russia. Ha però chiarito che il gruppo resterà attivo in Africa e nei centri di addestramento in Bielorussia.

Ore 12:23 - Sale a 43 il bilancio dei feriti a Kryvyi Rih. Una donna e un bambino estratti dalle macerie

Aumentato a oltre 40 il bilancio dei feriti dell'attacco missilistico russo su Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Almeno quattro morti tra cui un bambino di 10 anni. Lo ha reso noto su Telegram il vice capo dell'ufficio presidenziale Oleksiy Kuleba. «Soccorsi, autorità locali e autorità regionali lavorano sul posto», ha scritto.

Ore 12:40 - Mosca può arruolare 5 milioni di soldati grazie alla nuova legge

Andrei Kartapolov, coautore della nuova legge approvata dalla Duma, il parlamento russo, la settimana scorsa, ha affermato, secondo quanto riportato da Novaya Gazeta, che Mosca grazie alla norma potrà arrivare ad arruolare 5 milioni di soldati. «Una legge scritta per una grande guerra», scrive la testata. Ora è possibile essere arruolati dai 18 ai 30 anni, mentre prima era fino a 27 anni.

 Novaya Gazeta spiega che le autorità russe stanno cercando di far uscire l’esercito dal «buco demografico» della guerra e come molti russi siano ora a rischio di arruolamento. La nuova legge ha decuplicato le multe per chi non si presenta alla commissione di leva (fino a 30mila rubli, circa 300 euro) e ha vietato ai coscritti di lasciare la Russia dal momento in cui la convocazione è nel registro elettronico.

 Inoltre, ai governatori è stato permesso di avere propri eserciti regionali, dotati di armi e inviati a difendere i confini, combattere i sabotatori e proteggere l’ordine pubblico.

Ore 13:02 - La Polonia schiera i cecchini al confine con la Bielorussia

La Polonia ha schierato cecchini al confine con la Bielorussia. Lo ha riferito su Twitter il comando generale delle forze armate del paese, pubblicando diverse foto dei militari con armi da cecchino sullo sfondo di una recinzione al confine polacco-bielorusso. Stanislav Zharin, sottosegretario della presidenza del Consiglio, ha osservato che il confine con la Bielorussia, dove «stranieri aggressivi» attaccano le pattuglie locali, «è molto pericoloso». L’allarme a Varsavia è alto da giorni, dopo la denuncia che mercenari della Wagner in Bielorussia sono stati dispiegati al confine con la Polonia.

Ore 13:06 - Kiev: «Sale a 53 il bilancio dei feriti a Kryvyi Rih»

È salito a 53 il bilancio dei feriti dell’attacco missilistico russo di questa mattina su Kryvyi Rih: lo ha reso noto il sindaco della città, Oleksandr Vilkul, come riporta l’emittente statale ucraina Suspilne. Tre dei feriti sono in gravi condizioni e uno è in condizioni gravissime, ha precisato. Secondo i dati preliminari, l’esercito russo ha utilizzato missili balistici nell’attacco, ha dichiarato il portavoce dell’Aeronautica militare Yuriy Ignat.

Ore 13:26 - Mosca: «Intensificati gli attacchi in risposta alle azioni di Kiev»

Mosca ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture militari ucraine in risposta agli attacchi di Kiev sul territorio russo: lo ha detto oggi il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu. «Sullo sfondo del fallimento della cosiddetta “controffensiva”, Kiev... si è concentrata sulla realizzazione di attacchi terroristici alle infrastrutture civili», ha dichiarato Shoigu. «L’intensità dei nostri attacchi contro le strutture militari ucraine... è stata notevolmente aumentata».

Ore 13:34 - In Giappone le cittadine russe che si oppongono alla guerra ottengono visti a lungo termine

Le autorità del Giappone hanno concesso permessi di soggiorno a lungo termine a due cittadine russe che hanno lasciato il loro Paese in opposizione all’invasione dell’Ucraina. Lo riferisce l’agenzia di stampa «Kyodo», che cita fonti informate anonime. Le due donne, di età compresa tra 20 e 30 anni, risiedevano in Giappone con visti di studio a breve termine, e hanno potuto convertirli in visti di studio di lunga durata senza bisogno di rientrare nel loro Paese, come solitamente richiesto. La decisione - afferma l’agenzia di stampa - è stata assunta sulla base delle loro decisioni politiche. Entrambe le giovani potranno studiare in una scuola di formazione professionale nella prefettura di Chiba sino a marzo 2025.

Ore 13:44 - Shoigu: «Controffensiva fallita. Per questo usano attentati terroristici»

«Attacchi terroristici contro le infrastrutture civili. Kiev ha fatto questa scelta perché si è resa conto che la controffensiva è fallita». Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, citato dall'agenzia Ria Novosti.

«Le truppe russe hanno così aumentato l'intensità degli attacchi alle strutture militari ucraine, comprese quelle dietro i raid terroristici contro la Federazione russa», ha aggiunto Shoigu.

Ore 13:57 - Cina impone restrizioni alle esportazioni dei droni a lungo raggio

«Siamo preoccupati questo modello di droni a lungo possa essere utilizzato per fini militari». Con questa ragione il ministero del Commercio cinese ha imposto delle restrizioni sulle esportazioni di droni a lungo raggio, facendo un diretto riferimento al conflitto in Ucraina. Nell'intenzione di prevenirne l'uso bellico, Pechino non ha però ancora specificato quale sarà il tipo di limite applicato al commercio.

Ore 14:11 - Kryvyi Rih, le vittime salgono a 5. Anche una bambina di 10 anni

Si aggrava il conto dei morti e dei feriti a seguito dell'attacco missilistico russo a Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tra i cinque morti c'è anche una bambina di 10 anni, il cui corpo è stato estratto dalle macerie dell'edificio residenziale.

Ore 14:26 - Peskov: «Seguiremo con attenzione i negoziati Kiev-Nato e l'incontro a Gedda del 5 agosto»

«Il Cremlino seguirà i negoziati tra Stati Uniti e Ucraina, annunciati nel fine settimana e il cui obiettivo principale sarà quello di concordare un accordo bilaterale con garanzie di sicurezza per garantire il sostegno di Washington all'ingresso di Kiev nella Nato». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov.

Per l'Ucraina queste garanzie di sicurezza sono la forma di sicurezza più affidabile per l'Ucraina, durante un periodo di transizione che durerà fino a quando il Paese potrà finalmente ricevere il via libera dagli alleati per entrare a far parte dell'Alleanza, ovvero al termine del conflitto.

Peskov ha aggiunto che la Russia seguirà da vicino anche l'incontro dei consiglieri per la sicurezza nazionale e di leader di vari Paesi in programma in Arabia Saudita, in programma a Gedda il 5 agosto. «La Russia seguirà questo incontro. Resta da vedere quali obiettivi sono fissati. Abbiamo ripetutamente affermato che qualsiasi tentativo di contribuire in qualche modo a una soluzione pacifica merita una valutazione positiva», ha detto il portavoce.

Ore 14:36 - Podolyak su Kryvyi Rih: «Realtà da genocidio per il popolo ucraino»

Quella che stanno vivendo le persone in Ucraina è una realtà da genocidio. Ne è una dimostrazione anche l'ultimo attacco missilistico russo contro un condominio residenziale a Kryvyi Rih. Lo ha scritto su Twitter, consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

Ore 14:47 - Esercito di Kiev: «La logistica russa soffre gli attacchi subiti al ponte di Kerch»

« L'esercito russo sta soffrendo di gravi problemi logistici dopo l'esplosione del 17 luglio sul ponte di Kerch e l'attacco al ponte di Chonhar del 29 luglio». In riferimento ai ponti in Crimea ha parlato in televisione la portavoce del comando meridionale dell'Ucraina Natalia Humeniuk, aggiungendo che la Russia sta utilizzando navi d'assalto anfibie per trasportare attrezzature attraverso lo stretto di Kerch da quando il ponte sullo stretto è stato danneggiato. «La Russia ha dovuto fare affidamento su una lunga deviazione attraverso le aree dell'Ucraina continentale occupate per rifornire le sue truppe. Ciò è stato ulteriormente complicato dai ripetuti attacchi al ponte di Chonhar, che collega le parti occupate dai russi nella regione di Kherson con la penisola di Crimea», ha aggiunto la portavoce militare.

Ore 14:53 - Attacchi droni ucraini coordinati dagli alleati occidentali

Il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev accusa i servizi segreti ucraini di condurre numerosi attacchi aerei e marini con i droni in Russia e in Crimea sotto il coordinamento dei gestori occidentali.

«Gli Stati Uniti e i loro alleati sono essenzialmente sponsor del terrorismo, poiché forniscono assistenza finanziaria al regime di Kiev e continuano a fornire armi», ha affermato il segretario del Consiglio, secondo quanto riportato dalle agenzie Interfax e Tass.

Ore 15:07 - L'Ue avverte la Cina: «Nessuna tolleranza verso nuove aggressioni»

La Commissione europea , facendo riferimento al conflitto in Ucraina, ha ammonito la Cina sulle sue presunte mire espansionistiche nell'indo-pacifico, in particolare nei confronti dell'isola di Taiwan.

La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha detto che non saranno tollerate nuove azioni militari in altre regioni, oltre la già sanguinosa guerra russo-ucraina.

Ore 15:17 - Moscow Times: «Nel 2023 Mosca ha importato microchip per 455milioni (nonostante le sanzioni)»

Nella prima metà di quest'anno la Russia ha importato microchip fabbricati all'estero per un valore di oltre 502 milioni di dollari (455 milioni di euro) nonostante le sanzioni di Usa e Ue per l'invasione dell'Ucraina: lo riferisce la testata online Vyorstka, ripresa a sua volta dal Moscow Times.

Secondo l'inchiesta del giornale, 11 dei 25 maggiori importatori russi di microchip stranieri riforniscono direttamente l'industria militare russa e centinaia di società, la maggior parte delle quali di Cina e Hong Kong, sono coinvolte nelle forniture.

Secondo la testata, le sanzioni occidentali non hanno impedito neanche la riesportazione di iPhone per un valore di 389 milioni di dollari dall'inizio della guerra.

Ore 15:54 - Kiev: «I russi hanno distrutto 180 mila tonnellate di grano»

Gli attacchi aerei russi hanno distrutto circa 180.000 tonnellate di raccolti di grano in nove giorni questo mese. Lo ha denunciato il ministero degli Esteri ucraino, come riporta il Guardian. Dopo il mancato rinnovo dell’intesa sul grano, i russi hanno colpito diverse volte le infrastrutture portuali in Ucraina, in particolare a Odessa.

Ore 16:17 - Zelensky: «Missili balistici su case a Kryvyi Rih, 5 morti»

Sarebbe di cinque morti e decine di feriti il bilancio, finora, dell’attacco russo con due missili balistici contro un condominio nella città natale del presidente ucraino, Kryvyi Rih, in Ucraina meridionale. «Continuano le operazioni di soccorso a Kryvyi Rih nell’edificio colpito da due missili balistici russi. I piani dal quarto al nono dell’edificio residenziale sono stati completamente distrutti. Al momento si parla di cinque morti, tra cui una bambina e sua madre. Decine di persone sono ferite e traumatizzate», ha scritto su Telegram Volodymyr Zelensky.

Ore 17:07 - Kiev: «Saliti a 73 i feriti per l’attacco russo a Kryvyi Rih»

È salito a 73 il bilancio dei feriti a seguito dell’attacco russo con missili balistici nella città ucraina di Kryvyi Rih. Lo ha riferito il sindaco Oleksandr Vilkul, citato da Unian. Nell’attacco sono morte cinque persone. «Oggi le sedi dei soccorsi lavoreranno fino a notte fonda, e domani a partire dalle 8.30 del mattino. Le operazioni di soccorso sono in corso, continuiamo a rimuovere le macerie», ha scritto il sindaco.

Ore 17:08 - Kiev: «Attacco russo a Kherson, un uomo è morto»

L’esercito russo ha attaccato il quartiere di Korabel a Kherson uccidendo un uomo di 65 anni, finito sotto il fuoco nemico nella sua auto. Lo ha dichiarato su Telegram Oleksandr Prokudin, capo dell’Amministrazione militare regionale di Kherson, citato da Unian. «Un conoscente ha cercato di portare l’amico in ospedale. Tuttavia, le ferite erano troppo gravi e i medici non hanno potuto far altro che dichiararlo morto», ha scritto Prokudin. Anche un 38enne è stato ferito e ricoverato in ospedale con ferite alla gamba e al braccio.

Ore 14:56 - «A Milano sparite le ucraine». Il grande esodo nelle zone di guerra per rivedere i parenti e verificare lo stato delle case

(Di Andrea Galli) Fuga dalla città di badanti, colf, broker e imprenditrici. Una comunità di 20 mila presenze solo tra le regolari. Viaggi in van, pullman e società private. «Vogliamo sapere». I mariti in licenza dai campi di battaglia.

In questi giorni a Milano si sente ripetere una frase pronunciata con fastidio se non addirittura con indignazione. La frase è la seguente: «Sono sparite le ucraine». Sottintendendo le colf e le badanti. Allora conviene fare un po’ d’ordine, beninteso col massimo rispetto possibile: cioè verso le dirette interessate, non di sicuro i lamentosi che le credono a perenne e assoluta disposizione.

Ore 17:13 - Kiev: «Intesa per l’export di grano dai porti croati»

«Abbiamo concordato la possibilità di utilizzare i porti croati sul Danubio e sul Mare Adriatico per il trasporto del grano ucraino. Ora lavoreremo per stabilire le rotte più efficienti verso questi porti e sfruttare al meglio questa opportunità». Lo ha reso noto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba dopo aver ricevuto il collega croato Gordan Grlic;-Radman. «Ogni porta aperta è un contributo reale ed efficace alla sicurezza alimentare globale. Grazie alla Croazia per la sua costruttiva assistenza», ha aggiunto Kuleba, come riportano i media ucraini.

Ore 17:55 - Salgono a 6 i morti a Kryvyi Rig. Tra i feriti sei sono minorenni

È salito a sei il numero dei morti, tra i quali una bimba di 10 anni e la madre di 45, vittime dell’attacco missilistico russo a un edificio residenziale a Kryvyi Rig. Tra i 75 feriti, sei minorenni, tra i 4 e i 17 anni; 32 gli appartamenti distrutti, 37 quelli che hanno subito danni. I soccorritori continuano con le ricerche. Nel raid sono morte anche Natalia, 45 anni, e sua figlia Dasha di 10.

Ore 18:27 - Kherson: salgono 4 i morti dopo l’attacco russo

Sarebbero almeno 4 invece le persone morte in un attacco russo su Kherson, e 17 feriti. A comunicarlo su Twitter è stato il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak: «I russi non possono vincere sul campo di battaglia, quindi terrorizzano e uccidono. Gli ucraini non si spezzeranno mai. La Russia sì».

Ore 19:42 - Crosetto: «Per pace giusta in Ucraina tratterei anche con Russia e Cina»

Per arrivare a una «pace giusta» in Ucraina «oggi tratterei con la Russia, che non è un Paese democratico. Tratterei con la Cina, con chiunque per ottenere il risultato». Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ospite di PiazzAsiago, parlando della guerra in Ucraina e delle condizioni per arrivare a una soluzione diplomatica del conflitto. «Bisogna accelerare in ogni modo la pace in Ucraina. Il passo successivo alla pace sarà l'ingresso nell'Unione europea che può, che può essere un argomento per arrivare alla costruzione di un tavolo di pace» ha continuato.

Ore 20:35 - Crosetto: «Escalation se non avessimo consentito difesa»

«L'escalatioin militare ci sarebbe stata se non fosse stato consentito all'Ucraina di difendersi». Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenuto a PiazzAsiago. «Perché semmai le truppe russe fossero arrivate al confine dell'Europa - ha aggiunto il ministro della Difesa Crosetto - soprattutto quello polacco, lì sarebbe scoppiata con quasi certezza la terza guerra mondiale».

Ore 22:42 - Zaia: «Fino a dove possiamo alzare l'asticella con armi?»

«Non conosco il professor Orsini, ma posso dire ciò che penso della guerra. È una guerra strana, dove c'è un aggressore e un aggredito, ma non vediamo un'azione diplomatica di livello. È impossibile che Putin e Zelensky parlino. Non a caso abbiamo riesumato la figura di Kissinger. La strategia di Putin potrebbe essere portarci a un nuovo Afghanistan europei. Sono d'accordo con l'invio di armi, ma un altro problema più grave è che se il gioco di Putin è quello dell'asticella, fino a che punto possiamo alzare quest'asticella? A un certo punto dobbiamo fermarci». Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia alla festa della Lega Romagna in corso a Cervia. «La guerra - ha aggiunto - pesa sulle materie prime, sull'energia e sui mercati. Questa guerra deve chiudersi velocemente. L'azione diplomatica non può prescindere dagli Stati Uniti».

Ore 01:53 - Attacco russo con droni a Kharkiv, danni a dormitorio

Le forze russe hanno attaccato Kharkiv con droni kamikaze durante le prime ore di oggi. Lo ha riferito il governatore dell'oblast di Kharkiv Oleh Syniehubov su Telegram. Due piani di un dormitorio — riporta «The Kyiv Independent» — sono stati distrutti a seguito dell'attacco. I servizi di emergenza stanno lavorando sul posto, dove sono intervenuti anche i vigili del fuoco dopo lo scoppio di un vasto incendio.

Ore 03:07 - Attacco di droni nella notte su Mosca

Un attacco di droni militari viene segnalato in queste ore sulla città di Mosca, secondo i media russi. Citando i servizi di emergenza locali, l'agenzia di stampa Tass riferisce di un velivolo senza pilota abbattuto sulla capitale dalle forze di difesa aeree russe e di un altro drone che ha colpito un grattacielo di uffici in città.

«Diversi droni sono stati abbattuti mentre cercavano di dirigersi verso Mosca. Uno ha colpito lo stesso grattacielo dell’ultima volta», ha detto su Telegram il sindaco della capitale russa Sergei Sobyanin aggiungendo che non si segnalano feriti. Il ministero della Difesa russo citato dall’agenzia Tass parla di due droni abbattuti su Mosca.

Secondo il dicastero i velivoli senza pilota sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea del Paese sulle aree di Odintsovo e Narofominsk, mentre un terzo drone è stato disattivato con l’uso di mezzi di guerra radio-elettronica e si è poi schiantato su uno dei grattacieli della capitale. «Secondo dati provvisori, non ci sono vittime a seguito dell’attacco di droni contro un palazzo nel quartiere Iq della città di Mosca. La vetrata della struttura al livello del 17mo piano ha subito danni», ha detto alla Tass una fonte dei servizi di emergenza della città.

I droni su Mosca: un inutile show. Piccole Note (filo-Putin) l'1 Agosto 2023 su Il Giornale.

Una settimana fa il New York Times annunciava che era iniziata la controffensiva vera e propria, che avrebbe segnato una svolta nel teatro di guerra ucraino dopo tanto vacuo attaccare. L’annuncio aveva trovato eco in tutto il mondo, in particolare sui medie e nelle cancellerie occidentali, che da inizi giugno avevano assistito perplessi alla serie di inutili attacchi in cui si era prodotto l’esercito ucraino.

Controffensiva, retorica o suicidio 

I preliminari si erano conclusi, si spiegava nell’articolo, entrava in scena la cavalleria, cioè le unità ucraine addestrate dalla NATO “trattenute” fino a quel momento per scagliare il colpo di maglio nel momento decisivo.

A una settimana di distanza, la svolta è uscita dai radar. Dopo aver tentato in tutti i modi di accreditare qualche successo a Kiev, i media occidentali hanno dovuto calare il sipario su uno spettacolo che non sta affatto seguendo il copione scritto nelle segrete stanze della NATO.

Tutto come prima, peggio di prima anzi, ché lanciare attacchi contro le formidabili difese erette dai russi senza supporto aereo o di artiglieria era ed è un suicidio assistito. Ma di questo, della macelleria scientemente prodotta dagli strateghi NATO, ne parliamo ampiamente in altra nota, alla quale rimandiamo.

Morire per Kiev? 

Negli ultimi giorni si sono intensificati gli attacchi di droni in territorio russo, di ieri uno contro Mosca. Fallita anche la seconda fase della controffensiva, a Kiev non resta che cercare in qualche modo di ferire l’avversario con attacchi in profondità, del tutto inutili ai fini bellici, ma buoni per la propaganda. The show must  go on.

Questa è la nuova prospettiva, anche se gli attacchi sul fronte proseguiranno, e continueranno a mietere vittime, non tanto perché i falchi d’Occidente credano più in un prossimo sfondamento decisivo, quanto perché, se cessassero, sarebbe conclamato quello stallo che vogliono evitare a tutti i costi (per eludere il rischio di una cessate il fuoco sul modello coreano).

Difficile immaginare quanto possa durare una guerra siffatta. Un ambito politico ragionevole avvierebbe trattative, ma in Occidente la ragione è ormai bene residuale nelle élite.

In tal modo, però, la prospettiva di un ampliamento del conflitto si fa più concreta, dal momento che è ovvio che, stando così le cose, Kiev non può durare, né a livello militare né economico. Alla lunga servirà un supporto esterno, quale esso sia, di forze nuove (i fanti polacchi e baltici sono i più gettonati).

Lo sanno anche a Mosca, tanto che si stanno preparando. La decisione di creare un esercito di un milione e mezzo di soldati non è un’azione deterrente – per quello bastano le atomiche  ma è appunto per far fronte a un’eventuale guerra su scala europea.

Non che sia una prospettiva certa, ovviamente, ma esiste e bisogna farci i conti, in Oriente come in Occidente, con i cittadini europei che dovrebbero iniziare a interpellarsi su sviluppi tanto perigliosi, ricordando che le guerre su larga scala iniziano sempre da un conflitto minore. Morire per Kiev?

La chiama dell’Arabia Saudita

Infine, di ieri c’è da registrare la chiama dell’Arabia Saudita per una riunione a porte chiuse per tracciare una via di pace per l’Ucraina. Vi parteciperanno, sembra, circa 30 Paesi, tanti dei quali sono in quota Brics, organismo economico-politico che fa riferimento a Cina e Russia.

In realtà, celato dietro questo obiettivo, ce n’é un altro non dichiarato: tale consesso permetterà all’Occidente di fare pressioni su alcuni Paesi che si sono collocati all’interno dell’orbita russa e sui neutrali perché accettino di sottostare nuovamente alle regole imposte da Washington (questo il significato dello slogan “il mondo basato sulle regole”).

Questo sembra indicare il fatto che la Russia non sia stata invitata neanche come osservatore e che cinque giorni fa, cioè a ridosso dell’annuncio del principe saudita Mohamed bin Salman, a Riad sia giunto in visita di Jake Sullivan, Consigliere per la Sicurezza nazionale Usa. Ma non sempre le ciambelle riescono col buco. Sviluppi da seguire.

Guerra Ucraina - Russia, le news dell’1 agosto.

Le notizie sulla guerra in Ucraina del 1° agosto. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera l'1 agosto 2023.

• L’Islanda chiude l’ambasciata di Mosca: è il primo Paese europeo.

• Colpita da un drone russo la città di Kryvyi Rih: almeno 6 morti e 81 feriti.

• Medvedev: «Se la controffensiva avrà successo, utilizzeremo il nucleare».

• Il punto militare: fin dove si spingeranno gli attacchi ucraini?

• Il giorno più nero per Kiev: «Mine e droni. La strategia va cambiata».

• Wagner, Lukashenko smentisce: «Mercenari non sono al confine polacco».

Ore 03:07 - Attacco di droni nella notte su Mosca

Un attacco di droni militari viene segnalato in queste ore sulla città di Mosca, secondo i media russi. Citando i servizi di emergenza locali, l'agenzia di stampa Tass riferisce di un velivolo senza pilota abbattuto sulla capitale dalle forze di difesa aeree russe e di un altro drone che ha colpito un grattacielo di uffici in città.

«Diversi droni sono stati abbattuti mentre cercavano di dirigersi verso Mosca. Uno ha colpito lo stesso grattacielo dell’ultima volta», ha detto su Telegram il sindaco della capitale russa Sergei Sobyanin aggiungendo che non si segnalano feriti. Il ministero della Difesa russo citato dall’agenzia Tass parla di due droni abbattuti su Mosca.

Secondo il dicastero i velivoli senza pilota sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea del Paese sulle aree di Odintsovo e Narofominsk, mentre un terzo drone è stato disattivato con l’uso di mezzi di guerra radio-elettronica e si è poi schiantato su uno dei grattacieli della capitale. «Secondo dati provvisori, non ci sono vittime a seguito dell’attacco di droni contro un palazzo nel quartiere Iq della città di Mosca. La vetrata della struttura al livello del 17mo piano ha subito danni», ha detto alla Tass una fonte dei servizi di emergenza della città.

Ore 03:16 - Mosca, l’aeroporto Vnukovo di Mosca chiuso temporaneamente e poi riaperto

La Tass riferisce che l’aeroporto Vnukovo di Mosca è stato chiuso temporaneamente, e poi riaperto. Il sindaco della capitale russa, Serghei Sobyanin, ha scritto sul suo canale Telegram che «diversi droni sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea mentre cercavano di volare su Mosca. Uno ha colpito lo stesso grattacielo del quartiere degli affari di qualche giorno fa, danneggiando la facciata del 17esimo piano».

Ore 06:15 - Colpito un grattacielo di uffici a Mosca

Diversi droni sono stati abbattuti mentre cercavano di dirigersi verso Mosca. Uno ha colpito lo stesso grattacielo dell’ultima volta», ha detto su Telegram il sindaco della capitale russa Sergei Sobyanin aggiungendo che non si segnalano feriti. Il ministero della Difesa russo citato dall’agenzia Tass parla di due droni abbattuti su Mosca. Secondo il dicastero i velivoli senza pilota sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea del Paese sulle aree di Odintsovo e Narofominsk, mentre un terzo drone è stato disattivato con l’uso di mezzi di guerra radio-elettronica e si è poi schiantato su uno dei grattacieli della capitale. «Secondo dati provvisori, non ci sono vittime a seguito dell’attacco di droni contro un palazzo nel quartiere Iq della città di Mosca. La vetrata della struttura al livello del 17mo piano ha subito danni», ha detto alla Tass una fonte dei servizi di emergenza della città.

Ore 07:50 - Cremlino: «Respinto un attacco con droni contro le nostre navi»

L’esercito russo ha dichiarato di aver respinto la notte scorsa un attacco ucraino con tre droni marini contro le sue motovedette nel Mar Nero. «I tre droni marini nemici sono stati distrutti» dal fuoco delle navi russe, ha affermato il ministero della Difesa in un comunicato, aggiungendo che le motovedette sono state attaccate a 340 km a sud-ovest di Sebastopoli, il porto della flotta russa del Mar Nero nella Crimea annessa.

Ore 07:56 - Attacco a Kryvyi Rih, i feriti sono oltre 80

Ha superato quota 80 il bilancio dei feriti dell’attacco missilistico che la Russia ha lanciato ieri contro Kryvyi Rih, la città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, provocando la morte di sei persone: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare della regione di Dnipropetrovsk, Sergey Lysak, come riporta Ukrinform. «Kryvyi Rih è in lutto... Sono già più di 80 i feriti dell’attacco nemico. Sette bambini sono tra loro», ha scritto Lysak, aggiungendo che 19 feriti si trovano ancora in ospedale in condizioni «moderate».

Ore 08:00 - Il generale Gerasimov visita le truppe russe a Zaporizhzhia

Il capo di stato maggiore delle forze armate russe, Valery Gerasimov, si è recato in visita alle truppe di Mosca nella regione ucraina di Zaporizhzhia, che è in parte controllata dalla Russia. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, precisando che Gerasimov ha ispezionato un centro di comando e ha sottolineato l’importanza degli attacchi preventivi contro le forze ucraine.

Ore 09:09 - Zelensky: «Putin non reggerà lunga guerra, non è più quello di prima»

Vladimir Putin non potrà sostenere a lungo una guerra contro l'Ucraina: non durerà ancora molti anni, ha dichiarato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in un'intervista al canale brasiliano GloboNews, rilanciata dal sito Meduza. Rispondendo alla domanda se l'Ucraina possa ripetere il destino della Siria, con una «guerra per procura» condotta dalla Russia «per quasi tre decenni», Zelensky ha risposto che «Putin non vivrà per così tanti anni. Al ritmo con cui ci sta combattendo, non ha combattuto in Siria. Non sopravviverà. Entro 30 anni non ci sarà più, morirà - questo è del tutto evidente. Ma non durerà nemmeno 10 anni. Non è più quello che era prima».

Ore 09:15 - Salgono a 81 i feriti in attacco a Kryvyi Rih

«Oggi è un giorno di lutto per le vittime dell’attacco missilistico di ieri da parte degli occupanti, che ha causato la morte di 6 persone; 19 feriti si trovano negli ospedali della città, tra cui 2 bambini, a cui viene fornito tutto l’aiuto necessario. Il numero totale dei ferito è saliti a 81». È quanto scrive in un messaggio su Telegram Oleksandr Vilkul, sindaco della città di Kryvyi Rih, colpita ieri mattina da due missili lanciati dall’esercito russo. Lo riporta Unian.

Ore 09:30 - Kiev: «A differenza nostra Mosca non sa come abbattere i droni»

L’esercito russo, a differenza delle forze di difesa ucraine, non è in grado di abbattere i droni che non sono i primi ad attaccare Mosca. Lo ha dichiarato al canale United News il portavoce del Comando delle Forze aeree ucraine, Yuriy Ignat, come riportato da Rbc-Ukraine. Il riferimento è all’attacco con i droni, il secondo in due giorni, avvenuto la notte scorsa sulla capitale russa. «Non è facile abbattere i droni. Volano lentamente, ma il bersaglio è piuttosto difficile per i sistemi di difesa aerea. I soldati ucraini hanno una certa esperienza, non solo l’Aeronautica, ma tutte le Forze di difesa hanno esperienza nell’abbatterli», ha concluso il portavoce del Comando delle Forze aeree ucraine.

Ore 09:31 - Zakharova: «Kiev continua a dimostrarsi una cellula terroristica e compromette Biden»

Kiev «continua a rivelarsi alla comunità mondiale come una cellula terroristica». Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in riferimento all’attacco con i droni su Mosca di stanotte, il secondo in due giorni. Lo riporta il Guardian. Secondo Zakharova «Zelensky sta compromettendo il presidente americano Biden effettuando attacchi terroristici contro le infrastrutture civili».

Ore 09:43 - «Respinti al confine sabotatori russi»

L’Ucraina ha sventato questa notte un tentativo da parte di un gruppo di sabotatori russi di attraversare il confine settentrionale del Paese, nella regione di Chernihiv. Lo afferma in un messaggio Telegram il ministro degli Interni ucraino Ihor Klymenko. Serhiy Naev , comandante delle forze congiunte delle forze armate ucraine, ha affermato che quattro persone armate hanno tentato di attraversare il confine ma sono state respinte dal fuoco ucraino.

Ore 09:51 - Podolyak: «In Russia più droni, più crolli, più guerra»

«Mosca si sta rapidamente abituando a una guerra in piena regola che, a sua volta, presto si sposterà finalmente sul territorio degli “autori della guerra” perché vengano risarciti tutti i loro debiti...». È quanto scrive in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, dopo che due droni sono stati lanciati su Mosca questa notte. «Tutto ciò che accadrà in Russia è un processo storico oggettivo», aggiunge Podolyak, «più droni non identificati, più crolli, più conflitti civili, più guerra...».

Ore 09:57 - Zelensky: «Kharkiv attaccata nella notte con 5 droni Shahed»

Le forze russe hanno «attaccato Kharkiv con cinque Shahed»: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi ai droni di fabbricazione iraniana. Zelensky ha parlato degli attacchi russi della notte scorsa sia «nelle regioni di confine» sia a Kharkiv. Il leader ucraino ha anche ascoltato il resoconto dei suoi generali, in particolare sui raid russi di ieri su Kryvyi Rih e Kherson, e ha ricevuto un rapporto top secret in merito del capo dell'intelligence della difesa ucraina Budanov.

Ore 10:08 - 007Gb: i russi hanno problemi sul fronte meridionale

L'esercito russo sta avendo delle difficoltà sul fronte meridionale, «è molto probabile che i problemi comuni dei comandanti russi includano la carenza di munizioni per l'artiglieria, la mancanza di riserve e i problemi nel garantire i fianchi delle unità in difesa». Lo scrive su Twitter il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Nel sud dell'Ucraina combattimenti intensi «continuano a concentrarsi in due settori, a sud di Orikhiv», dove «gli assalti ucraini si sono concentrati contro il 58/o reggimento russo» e più a est, a sud di Velyka Novosilka, dove «le forze russe in difesa provengono sia dal distretto militare orientale che da quello meridionale, creando probabilmente problemi di coordinamento».

Ore 11:01 - Sei navi civili nel Mar Nero nonostante il blocco russo

Almeno 6 navi civili dirette verso i porti ucraini sono entrate nel Mar Nero nonostante il blocco russo: è quanto emerge dai dati di tracciamento navale, riporta il Kyiv Independent. Markus Jonsson, investigatore dell'Open Source Intelligence, ha riferito in un primo momento di 3 navi civili - la Ams1, la Sahin 2 e la Yilmaz Kaptan - dirette verso il Mar Nero. La Ams1 e la Sahin 2 hanno attraversato lo stretto del Bosforo, mentre la Yilmaz Kaptan ha navigato verso ovest dal nord della Turchia. Il 30 luglio, altre 3 navi - la Sealock, la Bosphorus Queen e la Afer - hanno attraversato il Mar Nero in direzione dei porti ucraini.

Ore 11:21 - Unicef: «Bambini uccisi nell'attacco a Kryvyi Rih»

«I nostri uffici sul campo ci informano che ci sono purtroppo evidenze di bambini uccisi nell'attacco a Kryvyi Rih avvenuto ieri. I bambini non devono essere un bersaglio militare ma essere sempre protetti. È necessario ristabilire la pace in Ucraina per tutti i bambini e le bambine del Paese. Adesso.» Lo dichiara Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia.

Ore 11:38 - Peskov: «Minaccia su Mosca evidente, prendiamo misure»

La minaccia di attacchi con droni alle strutture di Mosca esiste ed è evidente, ma si stanno prendendo misure, ha dichiarato il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov. «Su questo non ho nulla da aggiungere a quanto già detto dal ministero della Difesa. Ieri ho detto che solo i militari possono e devono commentare la questione come esperti. In effetti, la minaccia esiste, è evidente, si stanno prendendo misure», ha detto Peskov ai giornalisti. Peskov ha commentato così le notizie secondo cui un drone ha nuovamente colpito il quartiere della City moscovita. A Peskov è stato chiesto quali conclusioni trae il Cremlino sulla sicurezza della capitale da tali attacchi e in tal caso sarà necessario rafforzare le misure di sicurezza.

Ore 11:44 - Gerashchenko: gli attacchi su Mosca simbolo del fallimento dell'invasione

Su Twitter il consigliere ucraino Anton Gerashchenko ha pubblicato due immagini a confronto dei due attacchi a Mosca con droni — del 31 luglio e di questa notte — che hanno colpito lo stesso grattacielo del distretto economico nel centro della città. Gerashchenko spiega: «Gli attacchi simboleggiano il fallimento della "operazione militare speciale" e le menzogne del regime del Cremlino che ha promesso e continua a promettere ai residenti di Mosca protezione completa». E ancora: «Coloro che lavorano nelle torri di Mosca sono la classe privilegiata di funzionari governativi e uomini d'affari. Hanno visto con i propri occhi che le autorità russe non sono in grado e non possono proteggere nemmeno il loro gruppo sociale. Non ci sono difesa aerea, allarmi antiaerei, rifugi antiaerei per loro. Quindi, la Russia, anche Mosca, non ha davvero una difesa aerea. La Russia non è protetta. Tutto ciò che sta accadendo in Russia e a Mosca è una chiara conseguenza della guerra su vasta scala che la Russia conduce, nonché dei processi di disintegrazione e declino delle élite e della verticale del Cremlino. Si preoccupano solo di se stessi e dei loro interessi». E conclude: «Questo porterà a proteste civili a Mosca? Vedremo, ma finora non sembra».

Ore 12:00 - Usa: «Non incoraggiamo gli attacchi ucraini in Russia»

«Li abbiamo visti in passato. Voglio solo dire molto chiaramente che noi non incoraggiamo, né facilitano, gli attacchi (ucraini, ndr) all'interno della Russia»: lo ha detto in un'intervista alla Cnn il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, John Kirby. «Abbiamo avuto colloqui con gli ucraini riguardo alle nostre preoccupazioni sugli attacchi all'interno della Russia. La nostra posizione è che vogliamo focalizzarci sulla guerra all'interno dell'Ucraina, vogliamo assicuraci che abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno per avere successo in questa controffensiva», ha sottolineato.

Ore 12:20 - Bombe russe su un ospedale di Kherson, ucciso un medico

Un medico è stato ucciso e un'infermiera è rimasta gravemente ferita oggi in un bombardamento russo su un ospedale nella città meridionale ucraina di Kherson: lo ha reso noto un alto funzionario regionale. «Oggi alle 11:10 (le 10:10 in Italia) il nemico ha lanciato un altro attacco contro i pacifici residenti della nostra comunità», ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare, Roman Mrochko. Le foto pubblicate dalle autorità mostrano il pavimento insanguinato di un balcone e un buco nel tetto con detriti sparsi sul pavimento. Mrochko ha precisato che il giovane medico lavorava solo da pochi giorni e che i medici stavano lottando per salvare la vita dell'infermiera.

Ore 12:50 - Nyt: «Gli attacchi in Russia riducono le capacità belliche di Mosca»

Gli attacchi ucraini in Russia mirano a ridurre la capacità di Mosca di condurre la guerra e dimostrano la volontà di Kiev di ostacolare la logistica militare del Cremlino, oltre a intensificare i disaccordi tra il comando di Mosca: lo scrive il New York Times (Nyt). Il giornale cita il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo il quale la guerra sta gradualmente tornando nel territorio della Federazione Russa, vale a dire nei centri simbolici e nelle basi militari. Secondo gli analisti militari interpellati dal Nyt, gli attacchi ucraini sul territorio russo, in particolare a Mosca, hanno un significato non solo simbolico, ma anche strategico. Essi, infatti, sono più di una rappresaglia simbolica e potrebbero essere «fondamentali» per gli sforzi più ampi di Kiev di ridurre la capacità del Cremlino di condurre la guerra. Non solo, «potrebbero costringere gli strateghi militari russi a prendere decisioni difficili su come dispiegare le risorse e alimentare divisioni già profonde nel comando russo», scrive il giornale.

Ore 12:55 - Kiev: «C'è Mosca dietro il colpo di Stato militare in Niger»

«È ormai assolutamente chiaro che la Russia è dietro il cosiddetto "colpo di Stato militare" in Niger»: lo scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky.

Ore 13:26 - Il punto militare | Nuovi droni oltreconfine e nel Mar Nero: così Kiev intensifica gli attacchi

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Attacchi con i droni oltreconfine e con i barchini esplosivi sul fronte marittimo. Volodymyr Zelensky ha annunciato domenica che la guerra sta tornano in Russia e questa sua promessa è stata confermata nella mattina di martedì, quando tre velivoli senza pilota sono comparsi nei cieli di Mosca e tre droni navali sono stati neutralizzati nel Mar Nero. Nella capitale due droni sono stati abbattuti dalla contraerea, mentre il terzo — confuso dal «jamming», i sistemi di difesa elettronica — ha centrato lo stesso grattacielo colpito domenica. Sul fronte marittimo, invece, i tre droni navali ucraini sono stati neutralizzati, ma avevano come obiettivo la Sergey Kotov e la Vasily Bykov, due corvette di pattugliamento inviate a sorvegliare le rotte del grano dopo la fine dell’accordo, che erano attraccate 340 chilometri a sudovest di Sebastopoli.

Ore 13:37 - Lukashenko: «Speriamo di non dover usare le armi nucleari»

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko spera di evitare l'uso di armi nucleari per «proteggere il Paese». Lo riporta Belta. «Le armi nucleari significano sicurezza. Dio non voglia che dobbiamo usare queste armi. Spero ancora che non accada», ha dichiarato Lukashenko aggiungendo che i bielorussi sono «un popolo pacifico» che ha già avuto «abbastanza guerre nella nostra storia». Per questo il presidente si augura che la Bielorussia non entri in guerra, «soprattutto sotto il mio controllo», anche se si dice pronto «a difendere il nostro Paese in ogni momento».

Ore 13:58 - Mosca: «Tentato attacco di Kiev contro le navi trasporto in Mar Nero»

Le forze armate ucraine hanno tentato di colpire navi civili da trasporto russe nel Mar Nero con l'ausilio di droni marini. Lo ha riferito il ministero russo della Difesa. Lo riporta Ria Novosti. «Il regime di Kiev ha effettuato un tentativo di attacco terroristico utilizzando tre imbarcazioni semisommergibili senza equipaggio contro navi da trasporto civili russe in rotta verso lo stretto del Bosforo , nella parte sud-occidentale del Mar Nero», ha affermato il ministero russo, aggiungendo che i droni marini ucraini sono stati distrutti dalle fregate russe che scortavano le navi da trasporto.

Ore 14:19 - Kiev vorrebbe armi a lungo raggio dalla Germania

La Germania non dispone di aerei da combattimento F-16, «ma vorremmo ricevere dalla Germania missili a lungo raggio, tra cui il missile da crociera Taurus, munizioni e attrezzature pesanti per lo sminamento dei terreni». Lo ha detto Oleksii Makeiev, ambasciatore ucraino a Berlino, parlando al Rheinische Post. Makeiev ha aggiunto di sperare che una consegna di Taurus non richieda tanto tempo come nel caso del dibattito sull'export di panzer tedeschi.

Ore 14:36 - «In 24 ore 9 attacchi a uffici di reclutamento militari russi»

Nelle ultime 24 ore nove uffici di reclutamento militari in Russia sono stati attaccati con bombe incendiarie. Lo riporta Baza. Oltre a Kaluga, San Pietroburgo e Podolsk, sono stati registrati tentativi anche negli edifici di commissariati militari a Kazan, Omsk, Verkhneuralsk, Rossoshi, Kopejsk e Mozhaisk, nella regione di Mosca. Non sono chiare le motivazioni del gesto ma, come riportato dai media russi, quasi tutti gli autori degli attacchi hanno riferito di aver ricevuto chiamate da presunti truffatori che con l'inganno li avrebbero convinti ad agire. Gli autori del lancio di molotov sono in gran parte persone anziane, anche pensionati con più di 75 anni.

Ore 14:53 - L'Islanda chiude l'ambasciata di Mosca: è il primo paese europeo

L'Islanda ha dichiarato di aver sospeso l'operatività della sua ambasciata in Russia, ed è il primo Paese europeo a farlo, poiché le relazioni commerciali, culturali e politiche erano crollate a un «minimo storico». Il Paese nordico aveva annunciato già a giugno che avrebbe chiuso la sua missione.

 «La decisione di sospendere le operazioni dell'Ambasciata d'Islanda a Mosca non costituisce una rottura delle relazioni diplomatiche», ha dichiarato il ministero degli Esteri islandese. «Non appena le condizioni lo consentiranno, l'Islanda darà la priorità alla ripresa delle operazioni», ha aggiunto. Nel suo annuncio di giugno, il ministero degli Esteri ha affermato che poiché i legami commerciali, culturali e politici con la Russia erano «ai minimi storici», il mantenimento delle operazioni dell'ambasciata a Mosca «non era più giustificabile».

 «La situazione attuale semplicemente non rende fattibile per il piccolo servizio estero islandese gestire un'ambasciata in Russia», ha detto all'epoca il ministro degli Esteri Thordis Gylfadottir. Il giorno seguente, la Russia ha affermato che la decisione «solleverebbe inevitabilmente una risposta».

Ore 15:06 - Allerta aerea in tutta l'Ucraina

Un’allerta aerea è stato dichiarato in tutta l'Ucraina. È la terza volta oggi che viene emesso questo avviso dal ministero della Trasformazione digitale ucraino, che mette in guardia dal lancio di missili russi.

Ore 15:19 - Lukashenko smentisce: «Wagner non è al confine polacco»

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko smentisce la notizia che un centinaio di miliziani Wagner si stia muovendo nelle vicinanze del corridoio di Suwalki, la striscia di terra che collega l’enclave russa di Kaliningrad alla Bielorussia, tra Polonia e Lituania.

«Suwalki non si trova in Bielorussia. Non ci stiamo muovendo lungo questo istmo o verso di esso. Non ne abbiamo bisogno», ha detto Lukashenko, negando quanto affermato dal premier polacco Mateusz Morawiecki.

Ore 15:33 - Ue: «Accuse di Mosca su attacco droni non credibili»

«Siamo a conoscenza di notizie sui droni che presumibilmente sorvolano la regione di Mosca. Non ne conosciamo le origini, le circostanze o altri dettagli. Per noi la Russia sta manipolando qualsiasi tipo di informazione». Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Nabila Massrali. «La Russia non deve usare questo come pretesto per un’ulteriore escalation dei suoi continui attacchi barbari e illegali contro l’Ucraina e il suo popolo. Il diritto all’autodifesa è un principio della Carta delle Nazioni Unite», ha aggiunto.

Ore 15:52 - Elicottero ucraino abbattuto nel Kherson

Un elicottero Mi-24 ucraino è stato distrutto dalle forze di difesa aerea russe nella regione del Kherson. Lo riporta la Tass.

Nella stessa regione, nell’area dell’insediamento di Sadovoe, i russi sostengono di aver distrutto due mortai da 120 millimetri, equipaggi e munizioni in dotazione agli ucraini.

Ore 15:58 - Ospedale di Kherson, i feriti salgono a 5

Altri quattro operatori sanitari sono stati feriti a seguito del bombardamento odierno di un ospedale a Kherson. Questo quanto afferma il capo dell’amministrazione militare regionale Oleksandr Prokudin in un messaggio su Telegram, come riporta Ukrinform. Le loro vite non sono in pericolo. In precedenza si era saputo di un’infermiera ferita e di un giovane medico ucciso dai missili russi. Medici Senza Frontiere ha condannato l’attacco: «Hanno colpito anche la sala operatoria».

Ore 16:20 - La Slovacchia consegna a Kiev i primi due obici

La Slovacchia ha consegnato oggi all'Ucraina i primi due dei 16 obici semoventi Zuzana 2 ordinati e pagati congiuntamente da Norvegia, Danimarca e Germania alla società statale Konstrukta-Defence. L'intero progetto costerà 90 milioni di euro. «Questa è la prova che le carte in tavola stanno cambiando e che la Russia non sta riuscendo nella sua ambizione di stancarci, intimidirci e ricattarci con minacce nucleari. I nostri ringraziamenti vanno a Slovacchia, Norvegia, Danimarca e Germania. Questo progetto è un esempio di cooperazione militare e tecnica di successo tra Slovacchia e Ucraina», ha dichiarato l'ambasciatore ucraino Myroslav Kastran.

Ore 16:23 - L'Ucraina ha un piano nel caso in cui Zelensky sia assassinato

L'Ucraina ha un piano nel caso il presidente Volodymyr Zelensky sia assassinato durante la guerra. Lo scrive la testata americana Politico, secondo cui gli esperti ritengono che un evento del genere rappresenterebbe uno shock psicologico, ma non avrebbe ripercussioni sulla difesa dell'Ucraina. Politico ricorda che il presidente ucraino è già stato bersaglio di diversi tentativi di omicidio, ma sono stati tutti sventati. Secondo la costituzione, la linea di successione legale del potere è chiara: quando il Presidente non è in grado di adempiere ai suoi doveri, per evitare un vuoto di potere le sue funzioni vengono assunte dal presidente della Verkhovna Rada (parlamento) dell'Ucraina, Ruslan Stefanchuk, che però non gode di un gradimento particolarmente elevato nei sondaggi di opinione. In ogni caso, Adrian Karatnytskyi del Centro Eurasia del Consiglio Atlantico sostiene che questo non ha importanza perché l'Ucraina ha un «forte gruppo dirigente» e, in caso di morte del presidente, il mondo probabilmente vedrebbe un «governo collettivo» dello stato.

Ore 16:29 - Gb: Mosca rapisce bambini per eliminare prossima generazione di difensori

L'ambasciatore britannico in Ucraina Melinda Simmons ha definito il presunto rapimento di massa di bambini dall'Ucraina da parte della Russia una strategia deliberata per recidere i legami tra l'Ucraina e la «prossima generazione che difenderà il Paese». Intervistata dal media ucraino ArmyInform, la Simmons ha dichiarato che i presunti rapimenti di Mosca fanno parte della sua «invasione ibrida» del Paese. I bambini catturati o trattenuti in Russia sono stati «soggetti a una straordinaria e inarrestabile gamma di lavaggio del cervello», ha aggiunto l'ambasciatrice, che «crea una barriera psicologica tra i bambini e i loro genitori».

La Russia avrebbe rapito migliaia di bambini dalle istituzioni statali ucraine e dai «campi estivi» gestiti dai russi. I bambini sarebbero stati rapiti anche dopo essere rimasti orfani a causa della guerra o quando i loro genitori sarebbero stati arrestati dalle autorità russe nelle aree occupate. A marzo, il presidente russo Vladimir Putin e il commissario russo per l'infanzia Maria Lvova-Belova sono stati incriminati dal tribunale penale internazionale dell'Aia per “deportazione illegale” di bambini ucraini.

Ore 16:55 - La Russia lancia il visto online per promuovere turismo

Il ministero degli Esteri russo ha deciso di facilitare i viaggi d'affari e l'afflusso di turisti, lanciando un sito web per emettere visti validi fino a 16 giorni, all'interno di un periodo di 60 giorni. L'opzione è disponibile per i cittadini di 55 Paesi, inclusi gli Stati membri dell'Unione Europea e i Paesi asiatici, al costo di 52 dollari. L'obiettivo è promuovere il turismo e una migliore immagine della Russia. Il presidente Vladimir Putin aveva annunciato il visto elettronico nel 2018, ma i piani sono stati ritardati dalla pandemia di Covid-19. Ora la laboriosa procedura necessaria ad ottenere un visto non sarà più obbligatoria per molti viaggiatori. Invece della documentazione stampata, la domanda può essere caricata online, con conferma via e-mail dopo che la richiesta è stata vagliata. La mossa è in linea con le pratiche usate da altri Paesi.

Ore 17:04 - Peskov: «Valuteremo un allargamento dei Brics al prossimo vertice»

Il tema dell’espansione dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) sarà discusso al prossimo vertice. Questa l’informazione diffusa dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Non tutti i Paesi membri sarebbero concordi con questa prospettiva. Il prossimo vertice Brics è previsto per il 22-24 agosto a Johannesburg, in Sud Africa.

Ore 17:15 - Ambasciata islandese chiusa a Mosca. Il ministro degli Esteri: «Impossibile operare a causa del conflitto»

Già all’inizio di giugno il ministro degli Esteri islandese Thordis Gylfadottir aveva dichiarato che le condizioni non permettessero alla piccola rappresentanza diplomatica di operare in Russia. Il piccolo Paese nordico è il primo in Europa a chiudere la propria ambasciata a Mosca. Reykjavik tiene a precisare che non si tratta di una violazione delle relazioni diplomatiche. «Non appena le condizioni lo permetteranno, l’Islanda darà priorità alla ripresa delle attività dell’ambasciata islandese a Mosca», ha dichiarato la diplomazia islandese in una nota stampa.

Ore 17:37 - Casa Bianca: «La Russia dietro il golpe in Niger? Non ci risulta»

«Non c’è alcuna indicazione che la Russia sia dietro» il colpo di Stato in atto in Niger «o che la stia sostenendo». Così John Kirby, portavoce della Casa Bianca, nel corso di una conference call con i media.

L’ambasciata islandese a Mosca

Ore 17:38 - Usa: «Dalla Wagner nessuna minaccia alla Polonia o agli alleati Nato»

«Non abbiamo nessuna indicazione di minacce alla Polonia o ad altri alleati della Nato da parte del gruppo Wagner», ha sottolineato Kirby, in un briefing con la stampa, sostenendo che dalle informazioni di Washington alcuni dei mercenari «sono andati in Africa, altri sono rimasti in Ucraina e altri ancora si sono spostati in Bielorussia».

Ore 17:54 - Difesa di Kiev: «Feroci combattimenti tra Kharkhiv e Luhansk»

Sarebbero in corso dei feroci combattimenti nell’est dell’Ucraina, tra le regioni di Kharkhiv e Luhansk, dove i russi stanno attaccando nelle direzioni delle località di Kupiansk, Lyman e Svatove. Lo ha affermato la viceministra ucraina della Difesa Hanna Maliar, durante una diretta televisiva.

«Per quanto riguarda l’est, i più grandi attacchi del nemico sono in realtà nelle direzioni di Kupiansk e Lyman, ma stanno anche cercando di prendere d’assalto la direzione Svatove. Oggi abbiamo respinto gli attacchi nemici lì tutto il giorno», ha riferito.

Ore 18:01 - Forze filorusse in Crimea: «Abbiamo abbattuto un drone ucraino»

Le forze filorusse in Crimea hanno dichiarato di aver abbattuto un drone lanciato dall’esercito ucraino vicino a Sebastopoli, nella regione di Kara-Koba. Lo ha dichiarato su Telegram il governatore Mikhail Razvozhaev.

Un drone è stato abbattuto nell’area di Kara-Koba, ma è esploso una volta precipitato . I vigili del fuoco sono già sul posto, hanno iniziato a spegnere l’incendio», ha detto il governatore.

Ore 18:48 - Lukashenko vuole formare nuovo esercito con combattenti Wagner

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko vorrebbe costituire un esercito a contratto utilizzando i combattenti del gruppo Wagner stanziati in Bielorussia. Lo ha detto il presidente stesso, parlando con l’agenzia stampa Belta. Lukashenko ha nuovamente precisato che il suo Paese non entrerà direttamente in guerra: «Vogliamo solo un efficace effetto deterrente per chi potrebbe provare ad attaccarci».

Ore 19:29 - L’allarme dell’Onu: «Solo a luglio 143 civili uccisi in Ucraina»

Le Nazioni Unite hanno registrato 143 civili ucraini morti e 605 feriti a luglio, mentre le perdite totali dall’inizio dell’invasione su vasta scala della Russia ammontano attualmente a 9.369 morti e 16.646 feriti. Questo l’allarme lanciato dal rapporto della missione di monitoraggio dei diritti umani all’Onu, ponendo l’accento sulle vittime civili, che non accennano a diminuire a circa 17 mesi dall’inizio del conflitto.

Ore 19:40 - Bombardamento a Kharkhiv: un morto e un ferito

Le forze russe hanno bombardato Pershotravneve, un villaggio nel distretto di Izium , a Kharkiv, uccidendo una donna e ferendo un uomo. Questo secondo quanto dichiarato dal governatore Oleh Syniehubov. L’attacco ha preso di mira . Le forze russe hanno attaccato con i droni kamikaze Shahed.

Ore 19:51 - Borrell sul Niger: «Russia usa golpisti come pedine»

«Alimenta i colpi di stato per depredare il Sahel». Questa l’accusa che muove l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell nei confronti di Putin. «La Russia imperialista vuole usare questi regimi come pedine nella sua partita a scacchi mondiale. Da diversi anni il Cremlino incoraggia una falsa propaganda e approfitta dell’instaurazione di questi regimi militari con le sue milizie private che depredano le ricchezze della regione».

Ore 19:54 - Podolyak: «Nessun colloquio con l’aggressore. Solo la Russia ne ha bisogno»

«L’Ucraina non ha bisogno di colloqui con l’aggressore ma di sostegno militare per mettere fine alla guerra». Lo ha sottolineato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak. «Solo la Russia ne ha bisogno, per mantenere i territori occupati, dichiarare una vittoria tattica sotto forma di un corridoio terrestre verso la Crimea e provocare nuove crisi politiche in Occidente».

Ore 21:18 - L’Onu condanna gli attacchi con droni alle strutture civili di Mosca

«Non abbiamo alcuna informazione di prima mano su chi sia responsabile di questo attacco. Ma certamente, siamo contrari a qualsiasi attacco alle strutture civili e vogliamo che cessino». Lo ha detto Farhan Haq, vice portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite, commentando l’attacco dei droni del 30 luglio contro il centro commerciale «Moscow-City» nella capitale russa.

Ore 21:36 - 2 morti e 7 feriti dopo il raid nel Donetsk

Un attacco alla città di Yasynuvata (nell’Ucraina meridionale occupata dai russi) ha provocato la morte di due civili e il ferimento di altre sette persone, tra cui un’adolescente. Lo ha reso noto il capo della autoproclamata repubblica di Donetsk Denis Pushilin come riporta la Cnn.

Ore 22:29 - Kiev, rimosso il simbolo dell’era sovietica dal monumento della Patria

Le autorità ucraine hanno rimosso il simbolo «falce e martello» dell’era sovietica dal monumento storico della Patria a Kiev, secondo quanto riferito dall’emittente pubblica ucraina Suspilne. L’emblema sovietico sul monumento sarà sostituito da un tridente, lo stemma ufficiale dell’Ucraina entro il 24 agosto, quando il paese celebrerà il Giorno dell’Indipendenza, ha dichiarato il Ministero della Cultura e della Politica dell’Informazione in una nota. Gli esperti hanno svolto alcuni lavori preparatori e costruito la scultura in metallo del tridente, si legge nella dichiarazione sul sito web del ministero che ha anche affermato che prenderà in considerazione una proposta avanzata da scienziati locali per cambiare il nome del monumento della Patria in Madre Ucraina. Inaugurato nel 1981, il monumento della Patria alto 102 metri è considerato uno dei simboli architettonici di Kiev e dell’Ucraina.

Ore 22:32 - Zelensky: «La prossima settimana sarà importante per la politica estera»

«L’Ucraina sta preparando una serie di eventi internazionali, quindi la prossima settimana sarà molto importante per la politica estera del nostro Paese». Lo ha detto Volodymyr Zelenskyi in un videomessaggio serale, riferisce Ukrinform. «Stiamo preparando una serie di eventi internazionali. La settimana sarà molto importante per l’Ucraina, per la nostra politica estera», ha precisato. «Più sostegno politico all’Ucraina, più armi per i nostri soldati, lo Stato terrorista sia considerato responsabile per tutto ciò che ha fatto contro l’Ucraina, contro le nostre città, i nostri villaggi e la nostra gente», ha aggiunto il capo dello Stato ucraino. Il prossimo incontro dei consiglieri politici e di sicurezza dei leader degli stati in merito all’attuazione delle iniziative dell’Ucraina per ripristinare una pace stabile e giusta si terrà in Arabia Saudita.

Ore 01:43 - Media Mosca: sospeso il traffico sul ponte di Crimea

Il traffico automobilistico sul Ponte di Crimea è stato temporaneamente chiuso, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass citando fonti informate. «Si consiglia a coloro che si trovano sul ponte e nella zona di ispezione di mantenere la calma e di seguire le istruzioni degli agenti di sicurezza dei trasporti», viene detto sul canale Telegram che pubblica gli ultimi aggiornamenti sulla situazione sul ponte.

Secondo le stesse fonti, il traffico poco dopo è stato riaperto. Al momento non sono noti i motivi che hanno portato alla chiusura del ponte.

Ore 01:55 - Onu, Usa: Russia vuole tornare agli accordi sul grano

Agli Stati Uniti è stata comunicata la volontà della Russia di tornare agli accordi sul grano, che hanno permesso l’esportazione in sicurezza dei prodotti ucraini attraverso il Mar Nero, ma Washington sostiene di non avere ricevuto alcuna indicazione reale. Lo ha dichiarato l’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield. «Noi - ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa - abbiamo avuto indicazioni che (i russi, ndr) potrebbe essere interessati a tornare a discutere. Aspetteremo di vedere se accadrà davvero». Mosca aveva abbandonato gli accordi il 17 luglio. Nei giorni scorsi i russi avevano dichiarato di essere pronti a ripristinare l’accordo a patto che «le condizioni poste» dal Cremlino «fossero state accettate». La Russia aveva chiesto di accogliere la sua richiesta di migliorare le sue esportazioni di grano e di fertilizzante.

Ore 02:44 - Attacchi a Kiev e in Odessa, allarme in 5 oblast

I sistemi di difesa aerea sono entrati in azione questa notte contro droni russi a Kiev e nella circostante regione della capitale ucraina, così come nell’oblast meridionale di Odessa. Lo rendono noto i media locali, aggiungendo che l’allarme antiaereo è scattato anche nelle regioni di Vinnytsia, Zhytomyr e Chernihiv.

Ore 04:56 - Abbattuti più di 10 droni russi che miravano a Kiev

Sono stati abbattuti più di dieci droni russi che miravano a Kiev, provocando la caduta di detriti e causando danni materiali ma nessuna vittima, secondo le autorità. Secondo l’amministrazione militare di Kiev, gruppi di droni esplosivi «Shahed» di fabbricazione iraniana provenienti da diverse direzioni sono entrati simultaneamente nei cieli sopra la capitale. «Tutti gli obiettivi - più di dieci droni - sono stati individuati e distrutti in tempo», ha dichiarato su Telegram il capo dell’amministrazione militare Serguii Popko.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 2 agosto.

Ucraina-Russia, le notizie di mercoledì 2 agosto. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera mercoledì 2 agosto 2023.

•Parigi contro il raid russo sul Danubio: «Mosca vuole creare un'emergenza alimentare globale».

•Intesa Sanpaolo chiude l'ufficio di rappresentanza in Russia.

• L’Islanda chiude l’ambasciata di Mosca: è il primo Paese europeo.

• Droni in Russia e barchini nel Mar Nero: così Kiev aumenta gli attacchi.

• Wagner, Lukashenko smentisce: «Mercenari non sono al confine polacco».

Ore 02:50 - Attacchi a Kiev e Odessa, allarme in 5 oblast

I sistemi di difesa aerea sono entrati in azione questa notte contro droni russi a Kiev e nella circostante regione della capitale ucraina, così come nell’oblast meridionale di Odessa. Lo rendono noto i media locali, aggiungendo che l’allarme antiaereo è scattato anche nelle regioni di Vinnytsia, Zhytomyr e Chernihiv.

Ore 05:15 - Abbattuti più di 10 droni russi che miravano a Kiev

Sono stati abbattuti più di dieci droni russi che miravano a Kiev, provocando la caduta di detriti e causando danni materiali ma nessuna vittima, secondo le autorità. Secondo l’amministrazione militare di Kiev, gruppi di droni esplosivi «Shahed» di fabbricazione iraniana provenienti da diverse direzioni sono entrati simultaneamente nei cieli sopra la capitale. «Tutti gli obiettivi - più di dieci droni - sono stati individuati e distrutti in tempo», ha dichiarato su Telegram il capo dell’amministrazione militare Serguii Popko.

Ore 05:58 - Droni russi contro porto in oblast Odessa, incendi in corso

Un attacco di droni esplosivi russi ha danneggiato le infrastrutture portuali e provocato incendi nell’oblast di Odessa. Lo ha annunciato stamattina il governatore regionale Oleg Kiper. «A causa dell’attacco sono scoppiati incendi nelle strutture portuali e nelle infrastrutture industriali della zona e un ascensore è stato danneggiato», ha scritto Kiper su Telegram. Al momento non vengono segnalati feriti.

Ore 07:14 - Valeria, al fronte per studiare l’impatto della guerra sull’ambiente

(di Lorenzo Cremonesi) «Per me stare con le unità che combattono al fronte non risponde solo alla necessità di difendere il nostro Paese, ma è anche fare ricerca per il mio dottorato universitario. Studio gli effetti della guerra sull’ambiente, sia nel breve che nel lungo periodo», racconta Valeria Tretiakova, che è nata a Dnipro 22 anni fa, sta terminando la laurea in Scienze Ambientali e da poco si è unita alla 128esima Brigata di Fanteria che raccoglie i volontari della sua città.

Ore 07:32 - Polonia conferma: lo spazio aereo violato da elicotteri di Minsk

Il ministero della difesa polacco ha confermato che il 1° agosto ovvero ieri, nella zona di Bialowieza sul confine fra la Polonia e Bielorussia, i due elicotteri bielorussi hanno violato lo spazio aereo polacco. In un comunicato pubblicato sul sito del ministero si legge che la parte polacca è stata informata in anticipo che nella zona della frontiera ci saranno da parte bielorussa gli esercizi di addestramento dei piloti. La violazione, sempre secondo il comunicato, è avvenuta a quota così bassa che rendeva difficile la scoperta degli elicotteri da parte degli sistemi di rilevamento militari polacchi.

Come contromisura, la Polonia ha deciso di inviare truppe al confine con la Bielorussia per presidiare e sorvegliare i territori di frontiera.

Ore 08:13 - Kiev: «Conquistate posizioni a sud di Avdiivka nel Donetsk»

Le forze di difesa dell’Ucraina hanno riconquistato ai russi alcune posizioni a sud di Avdiivka, nell’oblast di Donetsk in Donbass. Lo annuncia il portavoce dello Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, Pavlo Kovalchuk, citato da Ukrinform. «Operazioni offensive da parte delle forze di difesa hanno costretto il nemico a ritirarsi dalle sue posizioni nell’area a sud di Avdiivka», ha detto Kovalchuk.

Ore 08:31 - Zelensky: «I raid russi su porti e grano sono terrorismo»

«I terroristi russi hanno nuovamente attaccato i porti, il grano e la sicurezza alimentare globale, si tratta di una minaccia per tutti in tutti i Continenti. La Russia può e deve essere fermata». Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha commentato su Telegram i raid russi sulla regione di Odessa che hanno danneggiato infrastrutture portuali e provocato incendi. Aggiungendo: «Tutti i nostri servizi operativi hanno funzionato in modo efficiente. Fortunatamente non ci sono vittime ma ci sono danni, soprattutto nel Sud del Paese».

Ore 08:33 - Colpite nella notte abitazioni a Kherson, due feriti

I russi hanno bombardato durante notte il centro di Kherson, colpendo un quartiere residenziale. I feriti sono due: una donna di 56 anni e un uomo di 59. Nella mattinata sono continuati i bombardamenti, che hanno colpito una banca, senza causare feriti. Lo scrive Rbc-Ukraine sul suo canale Telegram. Ieri a Kherson era stato ucciso un medico che lavorava in un ospedale, colpito dai russi.

Ore 09:16 - In Moldavia auto contro ambasciata russa, arrestato il conducente

Un’auto si è schiantata questa mattina intorno alle 6 all’ingresso dell’ambasciata russa a Chisinau, in Moldavia. Il conducente è poi fuggito ma alla fine è stato arrestato, secondo quanto riferito dalla polizia locale, come riporta il sito Publika.md. Non sono emerse le motivazioni dell’aggressore, che guidava una Mercedes. Lo scorso ottobre, la polizia moldava ha arrestato un altro uomo che ha fatto un’iscrizione offensiva sui recinti dell’ambasciata russa e ha lanciato petardi contro la missione diplomatica. Le relazioni tra Mosca e Chisinau sono tornate tese a luglio dopo l’annuncio da parte delle autorità moldave dell’espulsione di 45 dipendenti dell’ambasciata russa a Chisinau, tra diplomatici e personale tecnico, con l’accusa di spionaggio.

Ore 09:23 - Yermak: «Servono più armi e sanzioni»

Andriy Yermak chiede nuove sanzioni contro la Russia e denuncia il tentativo di Mosca di dotarsi di più armi aggirando le sanzioni. «Eroico lavoro della difesa aerea», ha scritto il capo dell’ufficio della presidenza ucraina su Telegram denunciando attacchi russi contro i civili, i porti, le strutture di stoccaggio del grano. «Fanno di tutto per aggirare le sanzioni e ottenere componenti per la produzione di armi. Vogliono aumentarne la quantità per uccidere persone, distruggere infrastrutture e causare carestie nei paesi del Sud del mondo». «È possibile fermare tutto ciò con sanzioni più severe, in costante aumento e destinate a incidere sull’industria militare della Federazione Russa. Inoltre, tutti possono fare di più se bloccano le catene attraverso le quali la Russia riceve componenti sotto sanzioni. Ogni paese può fare di più».

Ore 09:38 - Esplosioni nell’area della base militare russa in Crimea

«Esplosioni in Crimea, in particolare potenti deflagrazioni sono state riferite a Gvardeyskoye», base aerea dell’aeronautica russa, nel distretto di Simferopoli. «Le autorità della penisola annessa da Mosca nel 2014 hanno bloccato il traffico sul ponte di Crimea, ma senza fornire una motivazione». Lo scrive Rbc-Ukraine.

Ore 09:59 - 007 Gb: «Mosca costituisce nuove formazioni militari»

«Negli ultimi due mesi, la Russia ha probabilmente iniziato a costituire nuove importanti formazioni per aggiungere spessore alle sue forze di terra. Dalla sua invasione dell’Ucraina, la Russia ha schierato principalmente riservisti mobilitati per riempire le formazioni esistenti o come parte di reggimenti di fanteria per la difesa territoriale». Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica, sottolineando che Mosca «raramente ha istituito nuove organizzazioni dotate di tutte le armi, come gli eserciti combinati, progettati per essere una forza autosufficiente». Secondo il ministero della Difesa di Londra, «la Russia probabilmente schiererà qualsiasi nuova formazione come forza di riserva in Ucraina. Tuttavia, a lungo termine, la Russia aspira a rafforzare le sue forze di fronte alla Nato. Senza una nuova grande ondata di mobilitazione obbligatoria, è improbabile che la Russia trovi abbastanza nuove truppe per fornire risorse anche a un nuovo esercito».

Ore 10:10 - Hacker russi attaccano media italiani, cercano visibilità

Dopo le aziende del trasporto pubblico locale e le banche, oggi tocca ai media. Alcuni siti giornalistici italiani sono sotto attacco degli hacker filorussi Noname057(16). «I disservizi sono limitati, mirano più che altro ad ottenere visibilità. Non è solo l’Italia bersagliata, ma periodicamente anche altri Paesi dell’arco occidentale che sostengono l’Ucraina», spiegano all’Ansa dalla Polizia postale che sta intervenendo in supporto. La crew dei Noname, spiegano alla Polizia postale, «si muove per campagne: indica un obiettivo ed invita a colpirlo. Chi aderisce moltiplica la portata dell’attacco che coinvolge i Paesi esposti nel sostegno all’Ucraina».

Ore 10:38 - Kiev: «A Mariupol avvelenati 17 ufficiali russi, 2 sono morti»

Almeno 17 ufficiali russi sono stati avvelenati in un'azione di sabotaggio della resistenza ucraina a Mariupol, occupata dai russi, e di essi almeno due sono morti: lo scrive, citato dal canale Telegram di Rbc-Ucraina, il consigliere del sindaco di Mariupol, Petr Andryushchenko. «Il gruppo di resistenza di Mariupol Y ha compiuto un altro sabotaggio riuscito in occasione delle celebrazione del "Giorno della Marina" in una delle strutture militari, gli ufficiali sono stati avvelenati in massa.:17 militari russi sono stati ricoverati in ospedale in gravi condizioni, due di loro sono morti ieri. Il destino degli altri 15 non sono ancora noti».

Ore 10:53 - Cosa accadrebbe se Zelensky venisse ucciso: il piano di Kiev

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) È la strategia della decapitazione: colpire il leader per destabilizzare lo schieramento nemico. Il rischio è messo nel conto, vale per Vladimir Putin come per Volodymyr Zelensky. Da quando è iniziata la crisi le indiscrezioni sui piani per assassinare il presidente ucraino si sono succedute con frequenza. Uno dei progetti sarebbe stato sventato dalla Cia, altri dai servizi segreti locali. Minacce reali si sono mescolate a racconti più «colorati», alle segnalazioni sulla presenza di presunti killer, di membri delle forze speciali del Gru russo, su traditori disposti a collaborare con l’invasore. Kiev ha insistito, a seconda dei momenti, su questa carta. Ma soprattutto ha adottato misure di prevenzione ferree che non costituiscono una garanzia assoluta. I terroristi dell’Ira ricordavano ai britannici: a noi basta essere fortunati una volta, voi dovete esserlo sempre. E dunque gli angeli custodi non possono mai riposare.

Ore 11:08 - Romania: «Inaccettabili gli attacchi russi vicino al confine»

«I continui attacchi della Russia contro le infrastrutture civili dell'Ucraina sul Danubio, in prossimità della Romania, sono inaccettabili. Sono crimini di guerra e compromettono ulteriormente la capacità d Kiev di trasferire i suoi prodotti alimentari a chi ne ha bisogno nel mondo». Lo ha scritto su Twitter il presidente romeno, Klaus Iohannis.

Ore 11:45 - Peskov: in corso telefonata tra Erdogan e Putin

Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan stanno avendo un colloquio telefonico per la prima volta da cinque settimane. Lo ha annunciato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. «La conversazione è attualmente in corso», ha detto Peskov ai giornalisti, citato dalla Tass.

Ore 12:00 - Peskov: torneremo nell'accordo sul grano se rispettata la parte russa

Mosca «è pronta a tornare immediatamente nell'accordo» sull'export di grano dal Mar Nero quando la parte dell'intesa che riguarda la Russia «verrà rispettata». Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, come riporta Ria Novosti.

Ore 12:07 - Mosca annuncia: al via le esercitazioni militari nel Mar Baltico

La Russia ha dato il via alle esercitazioni militari navali Ocean Shield-2023, come annunciato dal ministero della Difesa di Mosca. «Dal 2 agosto nelle acque del Mar Baltico, sotto la guida del comandante in capo della Marina, l'ammiraglio Nikolai Evmenov, è iniziata l'esercitazione navale Ocean Shield-2023», si legge nel comunicato del dicastero. «Si prevede di testare la prontezza delle forze della Marina di proteggere gli interessi nazionali russi in un'aerea operativamente importante», spiega la Difesa.

Ore 12:20 - Erdogan a Putin: «La fine del patto sul grano non giova a nessuno»

La fine dell'accordo per le esportazioni di grano dall'Ucraina, dopo l'uscita della Russia nelle scorse settimane, non gioverà a nessuno. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una telefonata con l'omologo russo Vladimir Putin. La Turchia continuerà a mediare con la diplomazia per fare ripartire l'iniziativa, ha aggiunto Erdogan, come riporta la direzione delle comunicazioni del presidente turco.

Ore 12:48 - Erdogan: d'accordo con Putin per una sua visita in Turchia

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e l'omologo russo Vladimir Putin hanno concordato, durante un colloquio telefonico, una visita da parte di quest'ultimo in Turchia. Nelle scorse settimane, Erdogan aveva affermato che Putin si recherà in Turchia durante il mese di agosto.

Ore 13:35 - Putin chiede il sostegno della Turchia per l'esportazione del grano

Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto il sostegno del suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan per esportare i cereali russi e di fatto aggirare le sanzioni occidentali, pur rifiutandosi di rilanciare l'accordo sull'export del grano ucraino. «Tenuto conto delle necessità alimentari dei Paesi più bisognosi, sono in corso di elaborazione delle opzioni per permettere le forniture di cereali russi. Esiste una volontà di cooperare in questo settore con la Turchia», ha riferito il Cremlino in un comunicato sulla telefonata tra i due leader.

 Ore 13:39 - Il Papa all'Europa: mancano rotte coraggiose di pace

Mancano «rotte coraggiose di pace» e il Papa chiede all'Europa: «verso dove navighi, se non offri percorsi di pace, vie creative per porre fine alla guerra in Ucraina e ai tanti conflitti che insanguinano il mondo?». «Preoccupa quando si legge che in tanti luoghi - ha detto Papa Francesco nel suo primo discorso in Portogallo - si investono continuamente fondi sulle armi anziché sul futuro dei figli. Io sogno un'Europa, cuore d'Occidente, che metta a frutto il suo ingegno per spegnere focolai di guerra», «un'Europa che includa popoli e persone, senza rincorrere teorie e colonizzazioni ideologiche».

Ore 14:19 - Usa: «La Wagner non rappresenta una minaccia per la Nato»

I combattenti del gruppo Wagner non rappresentano una minaccia diretta per la Nato e coloro che sono rimasti in Ucraina non hanno alcuna influenza significativa sulle ostilità. È quanto ha riferito l'emittente Voice of America, citando il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Kirby. Kirby ha affermato che alcuni combattenti di Wagner si sono trasferiti in Africa nel tentativo di «aumentare l'instabilità» nei Paesi del continente. Altri rimangono in Ucraina e alcuni sono stati schierati in Bielorussia, ha aggiunto. Secondo Kirby, gli Stati Uniti non sono a conoscenza di alcuna minaccia concreta del gruppo Wagner nei confronti della Polonia o di altri alleati, ma Washington sta monitorando attentamente la situazione.

Ore 14:48 - Cremlino: «Incontro di pace a Riad solo per creare alleanza antirussa»

L’incontro di pace in Arabia Saudita che esamina la «formula per la pace» proposta dal presidente ucraino Zelensky è una bufala, il cui unico scopo è quello di creare un’alleanza antirussa guidata dai Paesi occidentali e dall’Ucraina». Con queste parola etichetta il vertice la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. «Questa non è né una conferenza di carattere scientifico o pratico, né un incontro di diplomatici per trovare soluzioni politiche», ha aggiunto.

Ore 14:58 - Ministro di Varsavia: «Ucraina poco grata agli aiuti. Sempre agito nel nostro interesse»

Il vice ministro degli Esteri polacco Pawel Jablosnki ha dichiarato che lo stato delle attuali relazioni diplomatiche con l’Ucraina non sia dei migliori, dopo che Varsavia ha messo in dubbio la mancanza di gratitudine di Kiev per il costante aiuto finanziario e la fornitura di armi degli alleati. A seguito di queste critiche mosse dal capo dell’Ufficio presidenziale polacco per la politica internazionale Marcin Przydacz, Kiev ha convocato l’ambasciatore polacco, e a Polonia ha risposto oggi convocando a sua volta il rappresentante diplomatico ucraino nel Paese.

«Siamo in parte comprensivi perché, ovviamente, lo Stato è sotto attacco, ma non dovrebbe nemmeno attaccare i suoi alleati», ha aggiunto il viceministro polacco. Jablosnki ha infine sottolineato che le misure adottate da Varsavia nei confronti dell’Ucraina e dell’invasione russa sono sempre andate nella direzione di favorire gli interessi nazionali. «Sosteniamo l’Ucraina nella misura in cui è nell’interesse nazionale polacco. È sempre stato così e così sarà».

Ore 15:04 - Mosca denuncia: «Tentativo ucraino di attaccare nostra nave nel Mar Nero»

«L’Ucraina ha provato ad attaccare con un drone anfibio una nave della Marina russa che scortava una nave civile nella parte sud-occidentale del Mar Nero». Lo ha fatto sapere il ministero della Difesa russo in un comunicato. «Grazie alle azioni professionali dell’equipaggio, la barca ucraina senza equipaggio è stata individuata e distrutta in tempo», conclude la nota.

Ore 15:12 - Intesa Sanpaolo chiude l’ufficio di rappresentanza in Russia

(di Andrea Rinaldi) Intesa Sanpaolo dice addio alla Russia. La banca dall’1 agosto ha chiuso l’ufficio di rappresentanza a Mosca che fa capo a Imi Cib international network. Si tratta dell’ultimo passo di un percorso di allontanamento dalla Federazione Russa iniziato con lo scoppio del conflitto in Ucraina.

L’uscita effettiva si realizzerà gradualmente nei prossimi mesi. L’impatto sul personale è quasi nullo trattandosi di numeri molto contenuti. L’istituto guidato da Carlo Messina ha infatti reagito rapidamente dopo l’invasione di Luhansk e Donetsk, nel dettaglio l’esposizione cross-border verso la Russia è passata dai 3,3 miliardi di euro al 30 giugno 2022 a 700 milioni di euro allo scorso 30 giugno. In un solo anno, si è ridotta del 77% e nessun nuovo finanziamento è stato erogato né sono stati realizzati nuovi investimenti.

Ore 15:20 - Raid russi contro il grano ucraino sul Danubio. L’accusa di Kiev: «Distrutte 40mila tonnellate»

«I raid russi sul Danubio hanno danneggiato 40mila tonnellate di cereali». Questa la denuncia del governo ucraino, relativamente ai granai vittima dell'attacco sul porto fluviale ucraino, a pochi chilometri dal confine con la Romania (Paese membro della Nato). Gli attacchi russi che mercoledì mattina hanno colpito le infrastrutture portuali ucraine sul Danubio hanno danneggiato una grande quantità di cereali destinati all’esportazione.

L’annuncio del ministro ucraino delle Infrastrutture Oleksandre Koubrakov: «I russi hanno colpito magazzini e silos di grano atteso dai Paesi africani, dalla Cina e da Israele. Mirano deliberatamente ai porti, danneggiando il commercio con Paesi terzi».

Ore 15:24 - Difesa Kiev: «Medico ucciso era al suo primo giorno di lavoro»

«Era al suo primo giorno di lavoro, dopo avere terminato il tirocinio». Così su Twitter il ministero della Difesa ucraino sul medico ucciso ieri in un bombardamento russo che ha colpito un ospedale a Kherson, identificando la vittima in Dmytro Bily, un otorinolaringoiatra, e postando la sua foto con il camice.

Si era laureato in Medicina all'università statale di Zaporizhzhia, nell'Ucraina sudorientale, e aveva 25 anni. Nell'attacco è rimasta ferita un'infermiera. «Dalla liberazione di Kherson, non c'è stato un solo giorno senza un raid sulla città'', scrive il ministero sul social.

Ore 15:52 - Mosca, confermata la condanna al giornalista Safronov: 22 anni

La Corte suprema russa ha respinto l'appello contro la condanna a 22 anni di reclusione inflitta al giornalista investigativo Ivan Safronov. Il reporter è stato accusato di aver svelato informazioni riservate all'intelligence ceca, ma le imputazioni sono considerate infondate. Molti osservatori ritengono che l'arresto di Safronov sia legato alla sua attività giornalistica. Il processo d'appello per «alto tradimento» si è svolto a porte chiuse, come già avvenuto per quello di primo grado. Secondo i sostenitori di Safronov, riferisce Novaya Gazeta Europa, il giornalista non era presente in aula né in videocollegamento dal carcere per motivi che non sono stati spiegati nella parte aperta del processo.

Ore 16:07 - Parigi contro il raid russo sul Danubio: «Mosca vuole creare un'emergenza alimentare globale»

La Francia accusa la Russia di mettere deliberatamente a rischio la sicurezza alimentare mondiale distruggendo infrastrutture essenziali per l'esportazione di cereali: «Sta solo cercando il proprio interesse a scapito delle popolazioni più vulnerabili facendo salire i prezzi dei prodotti agricoli e cercando di impedire a uno dei suoi principali concorrenti di esportare le sue produzioni» ha dichiarato un portavoce del ministero degli esteri, facendo riferimento agli attacchi russi alle infrastrutture ucraine sul Danubio.

Ore 16:28 - Belgorod, prime armi consegnate ai volontari russi

Nella regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina, si è svolta una cerimonia di consegna delle armi ai volontari delle cosiddette unità di autodifesa territoriale. Sono state fornite stazioni radio digitali, quadricotteri, pistole anti-drone e chiavi per i nuovi fuoristrada Uaz.

Nel Kursk, altra regione russa che confina con l'Ucraina, il governatore regionale Roman Starovoit ha annunciato la consegna di una prima fornitura di armi militari ai volontari della milizia civile.

Ore 16:33 - Il contributo degli oligarchi: finanziamenti e mercenari per l'esercito russo

Alcune società industriali di proprietà di oligarchi russi, tra cui Oleg Deripaska, Leonid Mikhelson, Sergey Gordeev e Mikhail Gutseriev, sono coinvolte in un meccanismo di incentivi finanziari rivolti ai mercenari che vengono arruolati per combattere in Ucraina. È quanto emerge da un'inchiesta del media indipendente iStories, ripresa dal sito Meduza.

Oltre a fornire armi all'esercito regolare, questi oligarchi pagherebbero parte degli stipendi dei soldati a contratto. Come Igor Sergienko, comandante di plotone del battaglione Sokol («Falco») dell'esercito russo. Il suo stipendio viene pagato in parte dal ministero della Difesa, circa 200.000 rubli al mese, mentre altri 100.000 rubli risultano provenire da uno sponsor privato, che lo stesso Sergienko definisce come una società del complesso militare-industriale. Anche la società di estrazione del gas naturale Novatek, i cui proprietari di maggioranza sono il miliardario Leonid Mikhelson e l'amico di lunga data di Vladimir Putin Gennady Timchenko, sta partecipando a un programma di sponsorizzazione simile.

Ore 16:48 - La ricerca di OpenDataBot sulla natalità in Ucraina: «Quasi 40mila neonati in meno da inizio invasione»

La guerra non è lo scenario ideale per mettere al mondo dei bambini. «Dall'inizio del conflitto in Ucraina la natalità è crollata del 28%, con 38.324 neonati in meno nati nei primi sei mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2021, prima che la Russia invadesse il Paese». È quanto emerge dalle cifre diffuse dall'impresa di analisi dei dati OpenDataBot.

La diminuzione delle nascite dall'inizio del conflitto al 2023 è la maggiore da quando l'Ucraina ha ottenuto l'indipendenza nel 1991. Dall'invasione russa sono nati in media 16.000 bambini al mese rispetto ai 23.000 che nascevano mensilmente prima del conflitto mosso da Mosca a grande scala. Prima dell'inizio della guerra era prevista una diminuzione della popolazione ucraina del 50% nel 2050, secondo le stime dell'Onu.

Ulteriori contraccolpi sulla natalità nel Paese derivano dal fatto che almeno 6 milioni di ucraini hanno abbandonato il Paese dall'inizio del conflitto, secondo i dati dell'alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.

Ore 16:57 - Navalny, 180 giorni in cella d’isolamento. Come si sopravvive al gulag russo - Il Video

(Di Maria Serena Natale) Letti rimossi, luci accese 24 ore su 24, temperature estreme, fame: il dissidente Aleksej «in punizione» per i motivi più assurdi.

 Ore 17:09 - La Russia invia nuovi equipaggiamenti militari e volontari nella regione di Belgorod

Le autorità russe hanno consegnato armi ed equipaggiamento militare ai volontari nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina, teatro di incursioni da parte delle forze di Kiev. «La cosa principale è che tutto si svolge in stretta conformità con la legge e, naturalmente, in relazione alla situazione sul campo in questa regione di confine», ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Che ha spiegato che la decisione fa parte delle misure di sicurezza decise da Mosca in risposta ai recenti attacchi con i droni su diverse città russe, tra cui la capitale. Per evitare che le armi cadano «nelle mani sbagliate», Peskov ha assicurato che «non saranno mai incontrollate: tutti i meccanismi di controllo, ovviamente, devono essere implementati con molta attenzione».

Ore 17:15 - Borrell: «Gli attacchi di Mosca peggiorano la sicurezza alimentare»

«La Russia continua i suoi attacchi aerei su Kiev, Odessa e sui porti ucraini del Danubio. Questi attacchi mirati alle infrastrutture cerealicole ucraine aggravano l’insicurezza alimentare globale, mettendo a rischio milioni di persone tra le più vulnerabili», scrive in un tweet Josep Borrell, l’Alto Rappresentante Ue per la Politica.

Ore 17:45 - Kiev: «Stiamo preparando summit per la pace in Arabia Saudita»

«Continuiamo a preparare il secondo incontro a livello di consiglieri per la sicurezza nazionale e consiglieri politici dei leader di stato in Arabia Saudita». È quanto scrive in un messaggio su Telegram il capo dell'Ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. L'incontro «sarà dedicato ai principi chiave della pace basati sulla formula della pace del presidente Volodymyr Zelensky», ha sottolineato Yermak, «il nostro obiettivo in Arabia Saudita è quello di sviluppare una visione unificata della formula di pace ucraina e di elaborare le possibilità di tenere un Global Peace Summit in futuro».

Ore 17:54 - Dalla Russia un appello al dialogo in Niger

La Russia lancia un appello al «dialogo» in Niger dopo il colpo di stato militare che ha deposto il presidente eletto Mohamed Bazoum. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova citata dalla Tass. «Riteniamo che sia estremamente importante evitare un ulteriore deterioramento della situazione nel Paese. Chiediamo un dialogo nazionale per ripristinare la pace civile, la legge e l'ordine» e «riteniamo che la minaccia di usare la forza in un Paese sovrano non contribuirà alla de-escalation e alla risoluzione della situazione nel paese», ha sottolineato Zakharova.

«Nella ricerca di una soluzione al conflitto in Niger, continuiamo a essere guidati dal principio "soluzione africana ai problemi africani". Ci aspettiamo che l'Unione africana e altre organizzazioni subregionali compiano un vigoroso sforzo di mantenimento della pace per aiutare la popolazione del Niger a uscire fuori da questa crisi», ha aggiunto Zakharova.

Ore 17:59 - Kiev: «Dall'inizio della guerra uccisi 10.749 civili, 499 sono bambini»

L'ufficio del procuratore generale ucraino Yurii Belousov ha riferito che 10.749 civili ucraini sono stati uccisi per mano degli occupanti russi, mentre 15.599 sono rimasti feriti dall'inizio della guerra. Lo scrive l'Ukrainska Pravda. «Abbiamo la conferma di 10.749 civili morti e 15.599 feriti. Di questi 499 sono bambini. Quelli feriti sono 1.900», ha precisato Belousov. «Comprendiamo che questi numeri sono solo la punta dell'iceberg. Quando avremo ripreso i nostri territori, i numeri aumenteranno forse decine di volte», ha aggiunto. Belousov ha poi ipotizzato che «ci saranno decine di migliaia di morti» solo a Mariupol, città ucraina occupata dai russi.

Ore 18:10 - Wall Street Journal: «In Ucraina il numero di amputazioni è simile a quello della Prima guerra mondiale»

Il numero di amputazioni necessarie agli ucraini è già a un livello simile a quello della Prima guerra mondiale. Secondo il Wall Street Journal, tra i 20mila e i 50mila ucraini hanno subito l’amputazione di uno o più arti nei diciotto mesi successivi all’intervento armato della Russia. Per fare un confronto, durante i quattro anni della Prima guerra mondiale, 41mila soldati britannici e 67mila tedeschi hanno avuto bisogno di amputazioni. Il quotidiano dà inoltre un’idea di quanto siano dispendiose le protesi: alcune costano più di 46.500 euro. Secondo quanto riferito dalle autorità di Kiev, i feriti pagano 21mila euro per coprire i costi, ma molti hanno ancora difficoltà a permettersi le cure. Alcuni dei feriti hanno dovuto recarsi all’estero per farsi curare.

Ore 18:37 - Moldavia, si schianta con l’auto su cancello ambasciata russa

La polizia moldava ha arrestato un uomo che si è schiantato con una Mercedes contro il cancello dell’ambasciata russa a Chisinau: lo riferisce la testata online Meduza citando il ministero dell’Interno moldavo. Secondo le forze dell’ordine, il guidatore ha sbattuto con l’auto contro il cancello davanti all’ambasciata, non è chiaro se volontariamente o meno, ed è andato via. L’automobile sarebbe stata poi rintracciata dalla polizia diretta verso la città di Strasheni, ma l’uomo alla guida avrebbe ignorato l’ordine degli agenti di fermarsi e sarebbe andato a sbattere contro altri due veicoli. Secondo la polizia, non ci sono feriti.

Ore 18:44 - Le immagini dei granai ucraini incendiati dopo l’attacco a porto sul Danubio

Ore 18:45 - Il video degli attacchi ai granai di Izmail, vicino al confine con la Romania

Ore 19:12 - Limitato il traffico di aerei e navi nello stretto di Kerch

Il ministero della Difesa russo ha disposto limitazioni al traffico di navi e aerei nello stretto di Kerch, che collega il mar Nero al Mar d'Azov. Il provvedimento, pubblicato sul sito, riguarda le imbarcazioni di superficie e subacquee e gli aerei, ad eccezione delle navi della Marina, dell'Fbs e della Guardia nazionale che navigano durante le ore diurne lungo le vie navigabili e le rotte raccomandate attraverso lo Stretto di Kerch, in transito o verso i porti dello stretto.

Ore 19:26 - Zelensky ai diplomatici ucraini: «Spero in un summit per la pace in autunno»

Il presidente ucraino Zelensky ha riferito ai diplomatici ucraini che un vertice per la pace potrebbe svolgersi entro pochi mesi, se i colloqui di questa settimana in Arabia Saudita andranno come previsto. Zelensky ha spiegato che il vertice a Gedda rappresenterà un "trampolino di lancio". Zelensky ha aggiunto che all'incontro in Arabia Saudita saranno rappresentati circa 40 Paesi. Un incontro simile si è tenuto a giugno a Copenaghen, alla presenza di alti funzionari del G7, dell'Unione Europea, del Brasile e della Turchia. La Cina è stata invitata, ma non ha partecipato.

Andrii Yermak, a capo dell'ufficio di Zelensky, ha dichiarato che i consiglieri ucraini si stanno già preparando per l'incontro in Arabia Saudita. Ha aggiunto che Kiev vuole che in Arabia Saudita partecipino più Paesi dell'Asia, dell'Africa e dell'America Latina, per aiutare a «elaborare le possibilità di organizzare il futuro Vertice Globale per la Pace. Il nostro obiettivo in Arabia Saudita è sviluppare una visione comune sulla Formula di Pace (di Zelensky, ndr) ed elaborare le possibilità di organizzare il futuro Vertice globale per la Pace. Dobbiamo ripristinare l'ordine mondiale», ha aggiunto Yermak, «il diritto internazionale e stabilire una pace giusta basata sulla Carta delle Nazioni Unite e alle condizioni dell'Ucraina».

Ore 19:48 - Lula: «Se si vuole la pace non si fa la guerra». Presidente brasiliano rammaricato dalle posizioni di alcuni Paesi europei

Il presidente del Brasile ha ribadito la necessità di avviare un processo di pace sulla guerra in Ucraina e ha affermato che per riuscirci «il primo passo è non partecipare alla guerra». Lula lo ha dichiarato durante una conferenza stampa a Brasilia con i corrispondenti internazionali durante la quale ha confermato la posizione del suo governo di non voler sostenere nessun Paese in particolare. Lula si è detto in questo senso «rammaricato» per la posizione di molti paesi dell'Europa, che ha definito come «un continente con una lunga tradizione democratica». Il presidente brasiliano ha condannato d'altra parte anche «l'invasione russa» e ha ribadito che il Brasile parteciperà al vertice internazionale sui negoziati per il conflitto, che si svolgerà il 5 e 6 agosto in Arabia Saudita.

Ore 01:24 - Kiev sotto attacco di droni russi

Kiev è sotto l’attacco di droni russi e le forze di difesa aerea sono state attivate: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare della capitale ucraina, Serhiy Popka, come riporta Rbc-Ucraina. «L’allerta aerea è in corso, la difesa aerea sta operando nella regione alla periferia di Kiev», ha dichiarato il funzionario. I residenti della capitale e della regione di Kiev sono stati invitati a rimanere nei rifugi fino a quando l’allarme aereo non sarà revocato…

Guerra Ucraina - Russia, le news del 3 agosto.

Ucraina-Russia, le notizie di oggi. La Polonia denuncia: «Spazio aereo violato». Minsk nega e convoca l'ambasciatore polacco. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera giovedì 3 agosto 2023.

Le notizie sulla guerra in Ucraina di giovedì 3 agosto. Minsk ha esortato Varsavia a non usare il caso come giustificazione per un rafforzamento delle sue truppe al confine. Kiev: «Avanziamo sui fianchi di Bakhmut» 

• Kiev rivendica anche il secondo attacco al ponte di Crimea.

• Bombe russe colpiscono filobus e cattedrale a Kherson: 7 civili feriti

• Il Cremlino ha inserito la Norvegia nella lista dei Paesi ostili alla Russia.

• Borrell: «Russia vuole creare emergenza alimentare globale». Peskov: «Mosca fornitore affidabile».

• Erdogan: «In programma una visita di Putin in Turchia».

Ore 00:43 - Erdogan: d'accordo con Putin per una sua visita in Turchia

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e l'omologo russo Vladimir Putin hanno concordato, durante un colloquio telefonico, una visita da parte di quest'ultimo in Turchia. Nelle scorse settimane, Erdogan aveva affermato che Putin si recherà in Turchia durante il mese di agosto.

Ore 01:00 - Nuovi droni oltreconfine e barchini nel Mar Nero: così Kiev intensifica gli attacchi

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Attacchi con i droni oltreconfine e con i barchini esplosivi sul fronte marittimo. Volodymyr Zelensky ha annunciato domenica che la guerra sta tornando in Russia e questa sua promessa è stata confermata nella mattina di martedì, quando tre velivoli senza pilota sono comparsi nei cieli di Mosca e tre droni navali sono stati neutralizzati nel Mar Nero. Nella capitale due droni sono stati abbattuti dalla contraerea, mentre il terzo — confuso dal «jamming», i sistemi di difesa elettronica — ha centrato lo stesso grattacielo colpito domenica. Sul fronte marittimo, invece, i tre droni navali ucraini sono stati neutralizzati, ma avevano come obiettivo la Sergey Kotov e la Vasily Bykov, due corvette di pattugliamento inviate a sorvegliare le rotte del grano dopo la fine dell’accordo, che erano attraccate 340 chilometri a sudovest di Sebastopoli.

Ore 01:28 - Romania: «Inaccettabili gli attacchi russi vicino al confine»

«I continui attacchi della Russia contro le infrastrutture civili dell'Ucraina sul Danubio, in prossimità della Romania, sono inaccettabili. Sono crimini di guerra e compromettono ulteriormente la capacità d Kiev di trasferire i suoi prodotti alimentari a chi ne ha bisogno nel mondo». Lo ha scritto su Twitter il presidente romeno, Klaus Iohannis.

Ore 01:39 - Raid russi contro il grano ucraino sul Danubio. L’accusa di Kiev: «Distrutte 40mila tonnellate»

«I raid russi sul Danubio hanno danneggiato 40mila tonnellate di cereali». Questa la denuncia del governo ucraino, relativamente ai granai vittima dell'attacco sul porto fluviale ucraino, a pochi chilometri dal confine con la Romania (Paese membro della Nato). Gli attacchi russi che mercoledì mattina hanno colpito le infrastrutture portuali ucraine sul Danubio hanno danneggiato una grande quantità di cereali destinati all’esportazione.

Il silos danneggiato nell'attacco

L’annuncio del ministro ucraino delle Infrastrutture Oleksandre Koubrakov: «I russi hanno colpito magazzini e silos di grano atteso dai Paesi africani, dalla Cina e da Israele. Mirano deliberatamente ai porti, danneggiando il commercio con Paesi terzi».

Ore 02:25 - Cosa accadrebbe se Zelensky venisse ucciso durante il conflitto: qual è il piano di Kiev

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) È la strategia della decapitazione: colpire il leader per destabilizzare lo schieramento nemico. Il rischio è messo nel conto, vale per Vladimir Putin come per Volodymyr Zelensky. Da quando è iniziata la crisi le indiscrezioni sui piani per assassinare il presidente ucraino si sono succedute con frequenza. Uno dei progetti sarebbe stato sventato dalla Cia, altri dai servizi segreti locali. Minacce reali si sono mescolate a racconti più «colorati», alle segnalazioni sulla presenza di presunti killer, di membri delle forze speciali del Gru russo, su traditori disposti a collaborare con l’invasore. Kiev ha insistito, a seconda dei momenti, su questa carta. Ma soprattutto ha adottato misure di prevenzione ferree che non costituiscono una garanzia assoluta. I terroristi dell’Ira ricordavano ai britannici: a noi basta essere fortunati una volta, voi dovete esserlo sempre. E dunque gli angeli custodi non possono mai riposare.

 Ore 03:27 - Il video degli attacchi ai granai di Izmail, vicino al confine con la Romania

Ore 03:55 - Kiev attaccata nella notte da droni russi

Kiev è stata attaccata nella notte da droni russi e le forze di difesa aerea sono state attivate: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare della capitale ucraina, Serhiy Popka, come riporta Rbc-Ucraina. «L’allerta aerea è in corso, la difesa aerea sta operando nella regione alla periferia di Kiev», ha dichiarato il funzionario. I residenti della capitale e della regione di Kiev sono stati invitati a rimanere nei rifugi fino a quando l’allarme aereo non sarà revocato.

Ore 05:05 - Kiev: «Distrutti quasi 15 droni kamikaze russi»

Le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto nella notte quasi 15 droni kamikaze di tipo Shahed durante un attacco russo: lo ha riferito su Telegram il capo l’Amministrazione militare della capitale, Serhiy Popka, come riporta Rbc-Ucraina.

Ore 07:39 - Attacco di tre ore a Kiev: distrutti una dozzina di droni

Le forze di difesa ucraine hanno distrutto tutti gli obiettivi durante l’attacco notturno russo con droni sulla capitale Kiev: una dozzina in totale. Su Telegram il capo dell’amministrazione militare di Kiev Serhiy Popko, ha ricordato che la capitale è stata presa di mira per l’ottavo giorno consecutivo: «Le forze e i mezzi di difesa aerea hanno individuato e distrutto circa una dozzina di obiettivi aerei sui cieli di Kiev. L’attacco è durato esattamente 3 ore».

Ore 08:06 - Difesa antiaerea russa sventa attacco nella regione di Kaluga: «Abbattuti sei droni»

Le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto sei droni che stavano sorvolando la regione russa di Kaluga durante la notte, a 200km da Mosca: l’attacco non ha provocato vittime o danni materiali, ha confermato questa mattina il governatore Vladislav Shapsha. «Durante la notte, sei droni sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea nella parte sud-occidentale della regione di Kaluga, mentre cercavano di sorvolare la regione. Non ci sono vittime o danni», ha scritto il governatore su Telegram.

Ore 08:18 - Erdogan: «Auspichiamo accordi di cooperazione Russia-Turchia con la visita di Putin»

Recep Tayyip Erdogan è ottimista sulla visita di Putin in Turchia, circostanza per la quale deve essere però ancora trovata una data. Il presidente turco è convinto possano essere firmati anche degli accordi di cooperazione tra i due Paesi

«Diventerà chiaro prima della visita in quali aree potremmo espandere e migliorare la nostra cooperazione», ha aggiunto una fonte governativa di Ankara. «Questi accordi sono possibili in molte aree, dall’energia alla cooperazione sull’estinzione degli incendi, la cui efficacia abbiamo visto di recente». Sfere di competenza che andranno al di là del conflitto ucraino, per quanto la guerra sarà certamente argomento di discussione tra i due leader.

Ore 08:28 - Borrell: «Mosca vuole creare dipendenze nel mercato alimentare»

Bruxelles ha avvertito i Paesi in via di sviluppo e i Paesi del G20 che Mosca sta offrendo grano sotto costo per creare nuove dipendenze nel mercato e rendere il pianeta dal punto di vista alimentare ancora più vulnerabile. Lo scrive in una lettera il capo della diplomazia dell’Unione europea Josep Borrell.

«Mentre il mondo affronta il problema dell’interruzione delle forniture e dell’aumento dei prezzi, la Russia si rivolge ai Paesi vulnerabili con offerte bilaterali di spedizioni di grano a prezzi scontati, fingendo di risolvere un problema che ha creato lei stessa», ha scritto Borrell nella lettera. «Si tratta di una politica cinica, ha chiarito in un passaggio successivo, che usa deliberatamente il cibo come arma per creare nuove dipendenze, esacerbando le fragilità economiche e l’insicurezza alimentare globale».

Ore 08:32 - Il rapporto della Difesa Uk: «I campi incolti rallentano la controffensiva di Kiev»

Anche la natura sarebbe un elemento negativo per la riuscita della controffensiva ucraina. Questo quanto afferma il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto. «La ricrescita del sottobosco nei campi di battaglia dell'Ucraina meridionale è probabilmente un fattore che contribuisce al lento progresso dei combattimenti nell'area. La terra prevalentemente arabile nella zona di combattimento è stata lasciata incolta per 18 mesi, con il ritorno di erbacce e arbusti che accelerano nelle calde e umide condizioni estive», si legge nel comunicato diffuso da Londra, citato dal Guardian. «La copertura extra aiuta a camuffare le posizioni difensive russe e rende i campi minati difensivi più difficili da ripulire». Questo rallentamento riguarderebbe comunque anche l'esercito russo, risultando uno svantaggio per entrambi i contendenti.

Ore 08:42 - Bombe russe sul filobus dei lavoratori a Kherson: 7 feriti

Un filobus con le persone che andavano al lavoro è stato bombardato questa mattina a Kherson, nell'Ucraina meridionale, lo ha riferito il capo regionale Roman Mrochka, citato da Rbc-Ukraine. «Sono stati bombardati i trasporti pubblici e le persone che andavano al lavoro».

Le bombe erano dirette contro una cattedrale, il filobus è stato colpito. «Durante l'estinzione dell'incendio nella cattedrale di Santa Caterina, ci sono stati ripetuti bombardamenti», ha riferito il Ministero degli Interni, anche quattro dipendenti del servizio di emergenza sono rimasti feriti.

 Il governatore regionale Oleksandr Prokudin ha poi specificato che tre civili e quattro operatori dei servizi di emergenza ucraini sono rimasti feriti nel raid. «Una donna di 39 anni e un uomo di 53 anni sono stati sottoposti a cure mediche e a esami. Un uomo di 74 anni ha riportato gravi ferite al petto e un trauma cranico. I medici stanno lottando per salvargli la vita», ha raccontato il governatore.

«Tre persone che stavano viaggiando su un bus davanti alla cattedrale sono rimaste ferite e portate in ospedale», ha dichiarato Prokudin. «Sono stati colpiti mentre erano impegnati a domare l'incendio, che si è scatenato dopo l'attacco alla chiesa, è stato eseguito un secondo attacco», hanno reso noto i servizi di emergenza.

Ore 09:30 - Il doppio attacco alla cattedrale di Santa Caterina: la denuncia dei servizi d'emergenza ucraini

Serhiy Kruk , capo del servizio di emergenza statale ucraino, ha pubblicato sui social media immagini di soccorritori insanguinati e feriti e attrezzature di emergenza danneggiate a Kherson a seguito di quello che l'Ucraina sostiene sia stato un attacco doppio vicino alla chiesa di Santa Caterina.

Ore 09:39 - Anche la Norvegia nella lista dei Paesi ostili al Cremlino

La Norvegia è stata inserita nella lista dei Paesi ostili alla Russia, secondo le motivazioni del Cremlino, «per aver commesso azioni ostili contro le missioni diplomatiche e consolari russe». Finora erano state imposte restrizioni alle missioni diplomatiche di Stati Uniti, Repubblica Ceca, Grecia, Danimarca, Slovenia, Croazia e Slovacchia. Un elenco che nel prossimo futuro potrebbe ulteriormente aumentare.

Ore 09:48 - Tajani: «Difendere il corridoio del grano sul Mar Nero»

«È complicato però bisogna fare di tutto per difendere la pace e conquistarla laddove si è persa». Lo ha detto il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajan i a Rai Isoradio. «Come Italia siamo favorevoli a tutte le iniziative diplomatiche. Penso, per esempio, alla difesa del corridoio del grano attraverso il Mar Nero. Sosteniamo tutte le mediazioni, comprese quelle della Turchia», ha concluso.

Ore 10:19 - La denuncia di Kiev sui territori riconquistati: «Anche cinque mine russe per metro quadrato»

«Il numero di mine sul territorio che le nostre truppe hanno riconquistato è assolutamente folle. In media ci sono tre, quattro, cinque mine per metro quadro», ha detto alla tv nazionale il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov.

Ore 10:35 - Lisbona, la preghiera del Papa per la pace con un gruppo di giovani ucraini

Questa mattina Papa Francesco ha incontrato un gruppo di 15 giovani pellegrini dall'Ucraina accompagnati da Denys Kolada, Consulente per il Dialogo con le organizzazioni religiose presso il Governo ucraino. Dopo aver ascoltato le loro storie, il Papa ha rivolto ai ragazzi alcune parole, manifestando la sua vicinanza e preghiera per la «martoriata ucraina».

Ore 10:38 - Granai ucraini incendiati sul Danubio, al confine con la Romania - Il Video

La notte del primo agosto un raid russo aveva colpito alcuni magazzini di grano vicino le foci del Danubio, a pochi chilometri dal confine con la Romania, Paese membro della Nato. Secondo fonti vicine al governo di Kiev sarebbero andate perse 40mila tonnellate di cereali destinate alla Cina, Israele e diversi Stati africani.

Ore 10:52 - Aeronautica ucraina: «Abbattuti oltre 20 droni diretti a Kiev»

«Più di 20 droni russi sono stati distrutti nella notte», lo ha specificato l'aeronautica ucraina raccontando che si tratta del l'ottavo giorno consecutivo di attacchi di droni Shahed di fabbricazione iraniana lanciati dalla Russia sulla capitale. Non sono state segnalate vittime o danni.

Ore 11:02 - Zaporizhzhia, morta una donna in altri raid russi

Una donna di 58 anni è stata uccisa per via di attacchi aerei che hanno preso di mira più di venti insediamenti nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha reso noto l'amministrazione militare regionale, precisando che la donna è morta a causa del bombardamento della città di Preobrazhenka.

Ore 11:07 - L'Ucraina rivendica anche secondo attacco al ponte di Crimea

Il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina Oleksiy Danilov ha confermato che i servizi ucraini sono stati coinvolti in entrambe le esplosioni sul ponte di Crimea: «I nostri militari fanno chiarezza sulla "presunta intoccabilità" di molti bersagli che in Russia erano considerati protetti al 100%. Come il ponte di Crimea, di cui hanno parlato i rappresentanti del nostro servizio di sicurezza che hanno preso parte sia al primo che al secondo caso», ha detto Danilov.

Usa e Paesi alleati occidentali non autorizzano l'uso di armi occidentali per colpire la Russia, ha aggiunto Danilov, ma queste restrizioni non si applicano alla produzione del complesso militare-industriale ucraino.

Ore 11:13 - Peskov ringrazia Putin: «Onorato di essere accanto a lui da 20 anni»

Il presidente russo Vladimir Putin è come un maestro per il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che si dice fortunato per essergli potuto stare accanto per venti anni. Lo ha dichiarato il portavoce, secondo quanto ha riportato l'agenzia di stampa Ria Novosti.

«Sono stato fortunato nella mia vita, per 20 anni sono stato davvero vicino a una persona che considero il mio maestro. Voglio dire Putin», ha affermato Peskov. «Il modo in cui convince i suoi interlocutori, il modo in cui è costretto a dire cose non molto piacevoli a qualcuno, è per me un'esperienza inestimabile e mi ha permesso di imparare molto», ha aggiunto.

Ore 11:26 - Kiev: «Per la controffensiva servono ulteriori rinforzi, tank ed F16»

«Per continuare la sua controffensiva contro la Russia, l'Ucraina ha bisogno di centinaia di veicoli corazzati, più sistemi di difesa aerea e aerei da combattimento F-16». Lo dice il consigliere dell'ufficio della presidenza ucraina Mikhailo Podoliak , in un'intervista pubblicata dal portale di notizie ungherese Hvg.

«Perché le nostre operazioni abbiano successo, abbiamo bisogno di abbastanza truppe corazzate. Non stiamo parlando di 10-15 carri armati, ma di altri 100-300», ha detto il consigliere del presidente ucraino Volodimir Zelensky.

Podoliak ha anche riconosciuto alla Russia un vantaggio aereo, una situazione che potrebbe essere compensata installando nuovi sistemi di difesa aerea e aerei da combattimento F-16. «Se queste consegne accelereranno, accelererà anche il corso della guerra», ha detto Podoliak, criticando la lentezza iniziale del sostegno militare occidentale nel 2022.

Ore 11:38 - La storia di Huliapole attraverso il suo ospedale, bombardato e ormai abbandonato - Il Video

(Lorenzo Cremonesi) La storia di una città, Huliapole, attraverso il suo ospedale. Huliapole è una città di frontiera: è stata nel fuoco dei russi fin dall’inizio della guerra. Tutte le case di questa città sono state colpite, quasi la metà distrutte: ci abitavano 18mila persone, ora - secondo i dati della polizia locale - sono rimasti solo in 1.830.

L’ospedale è ormai abbandonato dal mese di marzo: è stato più volte colpito nel corso dei 17 mesi di guerra. Olena, un’infermiera che è rimasta a vivere a Huliapole, spiega: «Il 9 giugno una bomba da 500kg lanciata da un aereo, ha colpito davanti all’ospedale e ha creato la maggior parte dei danni. L’ospedale ormai funziona solo come pronto soccorso», i malati - fin da marzo 2022 - vengono portati a Zaporizhzhia».

Ore 11:53 - I dubbi New York Times: «Addestramento delle truppe ucraine negli Usa non all'altezza»

Il New York Times mette in dubbio l'efficacia della preparazione delle truppe ucraine, per quanto armate ed addestrate dagli Stati Uniti. Citando esperti di questioni militari, la testata scrive che le forze di Kiev sono rimaste impantanate nei fitti campi minati russi, da qui le perplessità degli addetti. Commentando la controffensiva ucraina, finora, scrive il quotidiano americano, non sono arrivati grandi risultati e questo solleva interrogativi sulla qualità del loro addestramento ma anche sul fatto che decine di miliardi di dollari spesi per armare Kiev non sono riusciti a trasformare l'esercito in una forza militare con standard Nato. La testata annuncia anche che Kiev aumenterà la sua presenza nel sud del Paese con una seconda ondata di forze addestrate dall'Occidente per attaccare su piccola scala le linee russe.

Ore 11:58 - Mosca risponde a Borrell: «Russia fornitore affidabile di grano»

«La Russia rimane un fornitore stabile di grano e non utilizza le esportazioni di grano per rendere gli importatori dipendenti da essa», lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, commentando le osservazioni del capo della Politica Estera dell'Ue Josep Borrell, secondo cui la Russia fornisce grano a basso costo ai paesi in via di sviluppo per renderli dipendenti da Mosca.

«Non è assolutamente vero. La Russia è sempre stata ed è un sostenitore affidabile anche con i problemi esistenti. Mosca adempie a tutti i suoi obblighi. E potrebbe fare di più per soddisfare la crescente domanda se non fosse per le sanzioni illegali che dobbiamo affrontare», ha detto Peskov.

Ore 12:09 - Brics, Mosca rimane cauta: «Allargamento? Presto per dirlo»

Il possibile ingresso di altri Paesi nel gruppo Brics è materia di discussione e Mosca non ritiene necessario annunciare la propria posizione prima che abbiano luogo i colloqui con gli Stati membri: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. «Sono comunque Paesi con i quali abbiamo una cooperazione abbastanza costruttiva in vari settori», ha detto il portavoce rispondendo a una domanda su un possibile ingresso nel gruppo di Argentina, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.

Il Cremlino ha poi comunicato che il presidente russo Vladimir Putin parteciperà da remoto al prossimo vertice dei Brics, che si terrà in Sudafrica dal 22 al 24 agosto, mentre il ministro degli Affari esteri Sergei Lavrov sarà fisicamente presente.

Ore 12:27 - Ministra esteri norvegese: «Nessuno ci ha comunicato l'inserimento nella lista dei Paesi ostili»

Norvegia inserita da Mosca nella lista dei Paesi ostili alla Russia. La risposta della ministra degli Affari esteri norvegese Anniken Huitfeldt: «Noi siamo interessati a relazioni diplomatiche stabili. Al momento la Russia è ancora impegnata in un conflitto armato in Ucraina, ma lei stessa può scegliere di porre fine alla guerra. In quanto Paesi vicini, entrambi abbiamo interesse a stabilire relazioni diplomatiche e canali di contatto funzionanti, anche in tempi difficili. Tuttavia - ha specificato il ministro - non ci è giunta alcuna notifica o comunicazione ufficiale da parte di Mosca sull'inserimento nella lista».

Ore 12:36 - Kiev: «Attacchi continui a Zaporizhzhia». Negli attacchi era morta una donna

Nelle ultime 24 ore, l’esercito russo ha attaccato 21 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia, una donna di 58 anni è rimasta uccisa. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale Yuriy Malashko, citato da Ukrinform. I soccorritori hanno riferito di danneggiamenti e distruzioni di edifici residenziali, magazzini e infrastrutture.

Ore 12:48 - Mosca: «Kiev dietro gli attacchi al ponte di Crimea? Lo sapevamo»

«Avevamo tali informazioni, lo sapevamo». Così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha commenato le parole del segretario del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino Oleksiy Danilov, secondo le quali l’intelligence di Kiev avrebbe preso parte a entrambi gli attacchi al ponte di Crimea, sia quello dell’ottobre del 2022 sia quello del mese scorso. Lo riporta la Tass.

Ore 12:53 - Cremlino: «Putin ed Erdogan non hanno discusso della consegna dei comandanti Azov a Kiev»

Putin ed Erdogan non hanno discusso della mossa della Turchia di consegnare i comandanti del battaglione Azov alla custodia dell’Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aggiungendo che, nella telefonata di ieri, «questo argomento non è stato sollevato». Parlando ancora del colloquio fra il presidente russo e quello turco, Peskov ha detto non è stata ancora stabilita una data e il luogo per un loro incontro e che saranno concordati attraverso i canali diplomatici. «I presidenti - ha sottolineato - hanno confermato in modo generico la loro intenzione di tenere presto un incontro».

Ore 12:57 - Mosca multa Apple, fake news sull’operazione speciale

Un giudice di pace di Mosca ha multato Apple per 400.000 rubli (circa 3.800 euro) per non aver rimosso contenuti ritenuti falsi sull’operazione speciale in Ucraina: è la prima volta che il colosso californiano viene sanzionato in Russia. Lo scrive l’agenzia di stampa statale russa Interfax. Apple è stata ritenuta colpevole di non aver rimosso informazioni vietate. Il giudice ha detto che non c’era motivo di definire l’infrazione di Apple come insignificante. Una dichiarazione letta in tribunale ha affermato che Apple non ha rimosso le applicazioni e i podcast contenenti informazioni errate sull’operazione militare speciale russa in Ucraina, nonché informazioni «volte ad attirare i minori in attività illegali per destabilizzare la situazione politica in Russia».

Ore 13:33 - Putin: «Ogni funzionario dovrebbe guidare veicoli di produzione nazionale»

Le parole di Vladimir Putin lasciano intendere una nuova fase volta al protezionismo. Durante un incontro con le aziende manifatturiere, il presidente russo ha riconosciuto che alcuni dipendenti ministeriali e dell'amministrazione hanno chiesto di continuare ad acquistare auto di fabbricazione estera, ma ha risposto che tutti i funzionari del Paese «dovrebbero guidare veicoli nazionali». Dall'invasione russa dell'Ucraina gran parte della comunità internazionale ha ridotto le proprie esportazioni verso la Russia, comprese le vendite del settore automobilistico.

Ore 13:48 - Blinken: «Russia usa cibo come arma da guerra»

Alla vigilia della riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il segretario di Stato Antony Blinken ha accusato la Russia di utilizzare il cibo come arma di guerra e ha riaffermato l'importanza della lotta all'insicurezza alimentare, legata in particolare ai conflitti. Ieri gli Stati Uniti hanno assunto la presidenza mensile del Consiglio di Sicurezza Onu.

Washington intende adottare, a margine di questo incontro, una dichiarazione congiunta di condanna dell'uso del cibo come arma di guerra, che è già stata firmata da più di 75 paesi, ha fatto poi sapere un funzionario del dipartimento di Stato. Mosca sarà chiaramente nel mirino per la sua invasione dell'Ucraina e il suo recente ritiro dall'accordo sul grano del Mar Nero.

Ore 14:05 - Varsavia denuncia: «Spazio aereo violato». Minsk nega e convoca l'ambasciatore polacco

Varsavia ha accusato la Bielorussia di aver violato il proprio spazio aereo con due elicotteri. Per questo l'ambasciatore polacco a Minsk, Martin Wojciechowski, è stato convocato d'urgenza dal ministero degli Esteri bielorusso.

Lo ha riportato l'agenzia bielorussa Belta. «Il diplomatico è stato informato che le frettolose dichiarazioni rilasciate da funzionari polacchi in merito alla violazione dello spazio aereo polacco da parte di due elicotteri bielorussi il 1° agosto 2023 non sono state confermate a seguito di un controllo completo effettuato dalla parte bielorussa - spiega il dicastero - I dati di controllo oggettivo della traiettoria di volo degli elicotteri sono stati forniti per dimostrarlo». Minsk ha quindi esortato Varsavia a non usare il caso come giustificazione per «un rafforzamento delle sue truppe» al confine.

Ore 14:23 - Ue allinea sanzioni contro Minsk a quelle di Mosca

L'Unione Europea ha deciso di allineare le sanzioni imposte alla Bielorussia a quelle già in vigore contro Mosca. Lo riferisce la Commissione europea, precisando di aver accolto con favore l'adozione odierna da parte del Consiglio di ulteriori misure restrittive mirate derivanti dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e in risposta al coinvolgimento della Bielorussia nell'aggressione.

Ore 14:28 - Navalny: «Mi aspetto una condanna stalinista»

L'oppositore del Cremlino Alexei Navalny ha detto di aspettarsi «una condanna stalinista». Su Twitter ha ricordato che nei suoi confronti sono stati chiesti vent'anni. «Me ne daranno 18. Sarà un periodo enorme». Chiedendo solidarietà per lui e gli altri prigionieri politici, Navalny ha affermato che lo scopo principale della sentenza è intimidire.

Ore 14:55 - Kiev, cinque accusati per la morte del ministro Monastyrsky nell'incidente aereo del 18 gennaio

Il Reparto Investigativo di Stato ucraino ha riferito che cinque dipendenti del Servizio di Emergenza Statale sono stati accusati di violazione della sicurezza e di negligenza per l'incidente in elicottero in cui a gennaio morì, fra gli altri, il ministro dell'Interno Denys Monastyrsky. Gli accusati sono il capo del dipartimento dell'aviazione, della ricerca e soccorso aereo del Servizio di emergenza, il suo comandante ad interim, il comandante dello squadrone dell'aviazione, il vice comandante per l'addestramento al volo e il capo del servizio di sicurezza del volo di l'unità di aviazione speciale di Nizhyn.

L'incidente è avvenuto il 18 gennaio a Brovary, una città a est di Kiev. Tutte le 10 persone a bordo dell'elicottero persero la vita, tra cui Monastyrsky, il suo vice Yevhen Yenin e il segretario del ministero Yurii Lubkovych. L'elicottero si è schiantato nei pressi di un asilo, uccidendo anche quattro donne e un bambino. Circa 31 persone a terra, tra cui 13 bambini, hanno riportato ferite di varia gravità.

Ore 15:07 - Incendio in una fabbrica nella regione di Mosca

È scoppiato un incendio in una fabbrica che produce accumulatori ad ossigeno a Voskrosensk, nella regione di Mosca: lo riferisce la sede locale del ministero russo delle situazioni di emergenza, precisando che sette persone sono state evacuate.

Ore 15:17 - Germania: «Fornire Kiev missili Taurus non è una nostra priorità»

Il ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius è intervenuto sull'ipotesi di una consegna di missili da crociera Taurus a Kiev. «Siamo dell'idea che questa non sia la nostra priorità in questo momento». Lo ha detto oggi , durante una visita a Bad Reichenhall, in Baviera. «Anche gli alleati americani non consegnano questi missili da crociera, ma i nostri hanno una gittata speciale», ha spiegato il ministro. Decisioni non urgenti, ha detto poi Pistorius, perché la Germania è già in prima linea nell'aiutare Kiev militarmente attraverso l'invio di altri mezzi e risorse.

Ore 15:28 - Kuleba sul grano: «Confidiamo in Erdogan, solo lui può convincere Putin a tornare nell'accordo»

L'unica persona che può riportare il presidente russo Vladimir Putin nell'accordo sul grano del Mar Nero è il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Questo quanto affermato dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. «L'Ucraina si sta coordinando con Erdogan per convincere Putin a tornare all'accordo sul Mar Nero e il presidente turco si sta coordinando con Zelensky», ha aggiunto. «Si tratta di un interesse comune».

Ore 15:32 - IL PUNTO MILITARE | La mobilitazione strisciante di Mosca che recluta (e arma) i civili. Gli ucraini rinviano le grandi manovre

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Sul fronte sud, e specialmente in Crimea, l’Armata deve difendersi dalle azioni di sabotaggio dei partigiani. Kiev procede con cauta attenzione: «C’è una media di 4-5 mine per metro quadrato».

Il Cremlino, mercoledì, ha annunciato la distribuzione di equipaggiamento militare a milizie territoriali formate nella zona di Belgorod, città in Russia presa spesso di mira da velivoli senza pilota e commandos. Identico provvedimento nell’Oblast di Kursk. L’esercito ha consegnato fucili d’assalto, mitragliatrici, fuoristrada ma anche mezzi anti-drone, ormai una componente indispensabile.

Ore 15:50 - Grano, Blinken: «Speriamo che la Russia rientri nell'accordo»

Gli Stati Uniti sperano in una ripresa dell'accordo per l'export di grano sul Mar Nero, che la Russia ha unilateralmente sospeso nelle scorse settimane. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken nel corso di un'intervista ad Abc. Rispondendo a una domanda sulla possibilità di rimettere in piedi l'accordo, Blinken ha affermato: «Lo spero come lo sperano tutti i Paesi del mondo, compresi quelli direttamente interessati». Blinken ha poi ricordato: «C'è stato un vertice tra la Russia e i Paesi africani a cui la metà dei Paesi africani non si è presentata, il che già ci dice qualcosa. Quelli che hanno partecipato sono stati molto chiari con Vladimir Putin nel chiedere che l'accordo venisse ripristinato». Quindi, ha proseguito Blinken, «penso che la Russia stia ascoltando il messaggio che arriva da tutte le nazioni del mondo di smettere di usare il cibo come arma di guerra».

Ore 15:59 - Zaporizhzhia, trovate mine dagli ispettori Aiea lungo il percorso per la centrale

Due mine antiuomo sarebbero state trovate dai genieri ucraini lungo il percorso utilizzato dagli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) per raggiungere la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo scrive su Telegram il comandante del raggruppamento strategico operativo ucraino Tavria, Oleksander Tarnavski. «Questa mattina i nostri genieri sono riusciti a scoprire due mine antiuomo russe sul percorso della missione dell'Aiea verso la centrale nucleare di Zaporizhzhia - riferisce - Le mine sono state neutralizzate, il che ha permesso di garantire la sicurezza degli esperti».

Ore 16:11 - «Mosca e Minsk aumentano le pressioni sul confine»

«Russia e Bielorussia stanno aumentando le pressioni al confine, aumentando il numero delle loro provocazioni e dobbiamo essere consapevoli che il numero di queste provocazioni crescerà». È quanto ha affermato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki in una conferenza stampa congiunta con il presidente della Lituania Gitanas Nauseda. «Queste attività - ha proseguito - puntano a destabilizzare, seminare paura, caos e incertezza e allo stesso tempo a mostrare la debolezza del fianco orientale della Nato a tutti i partner dell’Alleanza».

Ore 16:27 - Navalny: «Domani mi aspetto una sentenza stalinista»

Alexey Navalny, in carcere in quanto oppositore politico di Vladimir Putin, dice di aspettarsi una «lunga» pena, una sentenza «stalinista», nel processo che lo vede accusato di «estremismo» e del quale domani è attesa appunto la sentenza. «La formula per calcolarla è semplice: quello che ha chiesto il pubblico ministero meno il 10-15%. Hanno chiesto 20 anni, ne daranno 18 o qualcosa del genere», scrive sul web il dissidente, dietro le sbarre da due anni e mezzo. Le autorità russe, aggiungendo un’ulteriore accusa a carico dell’oppositore, hanno bollato come «estremiste» sia la rete di uffici di Navalny in Russia sia la Fondazione Anticorruzione dell’oppositore che negli anni passati ha dato più di un grattacapo agli alleati di Putin: su quest’accusa è basato il processo che si chiude domani. «Pensate al motivo per cui è necessaria una condanna così evidentemente enorme. Il suo scopo principale è intimidire. Voi non me», scrive Navalny, considerato il rivale politico numero uno del leader del Cremlino. Navalny è stato arrestato nel gennaio del 2021, non appena ha rimesso piede a Mosca da Berlino, dove era stato curato per un avvelenamento che ha fatto temere per la sua vita e per il quale i principali indiziati sono i servizi segreti russi. Navalny denuncia inoltre continui soprusi in carcere e di essere ripetutamente rinchiuso in un’angusta cella di punizione con i pretesti più inconsistenti.

Ore 16:45 - «Forti esplosioni a Berdyansk», nella regione occupata dai russi

Sono state registrate forti esplosioni nella città di Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia attualmente occupata dai russi. Lo riporta Rbc Ukraine citando media locali. Secondo quanto riportano le segnalazioni, i russi starebbero cercando di abbattere velivoli fuori dalla città, nella zona compresa tra Azov e Prymorsk. Allo stesso sarebbero stati segnalati colpi sulle postazioni dei soldati di Mosca a Berdyansk, secondo quanto riportato dal canale Telegram dei partigiani Atesh (Movimento di tatari di Crimea e Ucraini): «Ci sono colpi diretti sui luoghi di concentrazione della Russia. Non c’è da stupirsi, ieri abbiamo camminato a Berdyansk».

Ore 17:19 - L’Ue allunga la black list di individui e entità bielorussi

Il Consiglio Ue ha formalmente adottato l’inserimento nella black list europea di 38 nuovi individui e tre nuove entità della Bielorussia per il suo coinvolgimento nella «guerra illegale» della Russia contro l’Ucraina e per «i continui abusi dei diritti umani» all’interno del Paese. «Abbiamo adottato nuove sanzioni in reazione alle continue, sistematiche, diffuse e gravi violazioni dei diritti umani e alla brutale repressione contro tutti i segmenti della società bielorussa da parte del regime illegittimo di Lukashenko», ha sottolineato l’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell. Le sanzioni entrano in vigore da oggi.

Ore 17:21 - Kiev: «Lo scorso inverno il più duro della nostra storia»

«Lo scorso inverno è stato il più duro nella storia dell’Ucraina». Lo ha scritto su Telegram il governatore della regione di Odessa Oleg Kiper, come riportato dal Guardian. Per questo motivo il Paese si sta già preparando alla prossima stagione fredda, senza farsi «illusioni nemmeno per quest’anno», perché «probabilmente il nemico attaccherà di nuovo le nostre infrastrutture energetiche, quindi ci stiamo preparando con cura» ha concluso Kiper.

Ore 17:51 - Kiev: «Avanziamo sui fianchi a Bakhmut, chilometri a settimana»

Le forze armate ucraine continuano ad avanzare sui fianchi intorno a Bakhmut, centinaia di metri ogni giorno, chilometri ogni settimana. Lo ha dichiarato il portavoce del gruppo orientale delle forze armate ucraine Sergey Cherevaty, citato da Rbc Ukraine. «L’avanzata è graduale, senza attacchi frontali», ha dichiarato Cherevaty spiegando che il movimento avviene con manovre precedute da ricognizioni. «Tutto questo serve a preservare il nostro personale, a preservare le nostre forze e i nostri mezzi. Perché non vogliamo ripetere gli errori del nemico. Ci stiamo muovendo in modo coerente ma costante».

Ore 18:13 - Ue: sanzioni contro altre 38 persone e 3 entità di Minsk

«Abbiamo adottato nuove sanzioni in reazione al regime illegittimo di Lukashenko, alle continue, sistematiche, diffuse e gravi violazioni dei diritti umani e alla brutale repressione contro tutti i segmenti della società bielorussa - afferma l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera, Josep Borrell -. Oggi stiamo inoltre adottando ulteriori misure contro il regime bielorusso in quanto complice della guerra di aggressione illegale e non provocata della Russia contro l’Ucraina. Siamo al fianco del popolo bielorusso nella sua ricerca di pace e democrazia».

Ore 18:16 - Medvedev: «Da inizio anno reclutati oltre 230mila soldati»

Da inizio anno a oggi più di 230.000 persone si sono arruolate nell’esercito russo. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. «Dal 1 gennaio al 3 agosto più di 231.000 persone sono state accettate sotto contratto», ha detto Medvedev. A maggio, sempre secondo Medvedev, l’esercito aveva già reclutato 120mila persone. «L’obiettivo - ha spiegato - rimane quello di rendere il servizio il più prestigioso possibile», in un momento in cui l’esercito russo ha bisogno di nuove reclute. Ma non ha detto di quanto addestramento avranno bisogno le reclute prima di unirsi alla prima linea in Ucraina.

Ore 18:37 - Perché aumentano le tensioni tra Polonia e Bielorussia

(di Samuele Finetti) La Polonia accusa, la Bielorussia nega. Ma a confermare la violazione dello spazio aereo polacco da parte di due elicotteri militari di Minsk, avvenuta martedì, ci sono alcuni video girati da cittadini che riprendono i velivoli. Minsk ha risposto oggi con la convocazione dell’ambasciatore polacco in Bielorussia, Martin Wojciechowski, presso il proprio ministero degli Esteri: «Il diplomatico è stato informato che le frettolose dichiarazioni rilasciate da funzionari polacchi in merito alla violazione dello spazio aereo polacco da parte di due elicotteri bielorussi il 1° agosto 2023 non sono state confermate a seguito di un controllo completo effettuato dalla parte bielorussa. I dati di controllo oggettivo della traiettoria di volo degli elicotteri sono stati forniti per dimostrarlo», si legge in una nota del dicastero.

Ore 18:44 - Usa: se la Russia rientra nell’accordo sul grano sosterremo il suo export

«Se la Russia deciderà di tornare all’accordo sul grano, gli Stati Uniti faranno in modo che tutti, «inclusa la Russia», possano esportare cibo. Lo ha detto alla stampa il segretario di Stato americano Antony Blinken. La garanzia di poter esportare prodotti russi è una delle condizioni poste da Mosca per tornare all’accordo sul grano.

Ore 20:00 - Torna Playboy in Ucraina, in copertina modella sopravvissuta a raid

Torna Playboy in Ucraina e la copertina del numero, il primo stampato dall’inizio della guerra, ha in copertina una ex modella, moglie di un deputato, sopravvissuta a un attentato e che porta ancora su di sé tutti i segni dell’orrore. Iryna Bilotserkovets, modella e presentatrice televisiva, rimase ferita in un attentato poco dopo l’inizio dell’invasione russa. È in copertina in bikini di metallo con una benda su un occhio (ha perso un occhio a causa dei raid). Non è chiaro se la signora Bilotserkovets fosse davvero l’obiettivo dell’attentato, in quanto moglie di uno stretto collaboratore del sindaco di Kiev Vitali Klitschko o se sia semplicemente finita nel fuoco incrociato dei caotici primi giorni di guerra. Ma adesso è uno dei simboli della resistenza ucraina. Dopo il sanguinoso attentato, la donna fu trasferita a Berlino dove fu sottoposta a numerosi interventi di chirurgia plastica. Alla rivista ha raccontato la prima volta che si vide allo specchio dopo un intervento chirurgico. «Senza un occhio, tubi che uscivano ovunque, capelli rasati. E poi punti, cicatrici, ferite ovunque: ero il mostro di Frankenstein». «Non ho più un bel viso -racconta- ma il resto del mio corpo è bellissimo». Adesso la donna lavora in un’associazione di artisti e musicisti che organizzano eventi per tirare su il morale delle truppe in prima linea.

Ore 21:01 - Zelensky: da inizio guerra Mosca ha lanciato 1961 droni Shahed

Dall'inizio della guerra la Russia ha già lanciato «almeno 1.961 Shahed (droni di fabbricazione iraniana, ndr) contro l'Ucraina, un numero significativo di essi è stato abbattuto», ma «purtroppo non tutti». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, spiegando che Kiev sta lavorando «per abbatterne di più», il maggior numero possibile, ma anche «per avere più sistemi di difesa aerea». Il compito di assicurare questi strumenti a Kiev «spetta a ciascuno dei nostri ambasciatori, a tutti i rappresentanti dell'Ucraina». Zelensky ha anche fatto il punto sulla situazione al fronte, dove i «combattimenti sono pesanti» e «le direzioni di Kupyansk, Lyman, Bakhmut, Maryinka, Avdiivka e del sud sono tutte difficili». Aggiungendo: «Qualunque cosa faccia il nemico, è la forza ucraina a dominare».

Ore 21:13 - Casa Bianca: «Mosca cerca aiuti militari dalla Corea del Nord»

La Casa Bianca è «preoccupata» che la Corea del Nord continui a valutare la fornitura di aiuti militari alla Russia. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, riferendo che «recentemente» il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu si è recato in Corea del Nord per «convincere» Pyongyang a «vendere munizioni» a Mosca da utilizzare nella guerra in Ucraina. Le informazioni a disposizione degli Usa, ha detto Kirby, indicano che la Russia «sta cercando di aumentare la cooperazione militare» con la Corea del Nord. E' un esempio di quanto Putin sia «disperato», ha aggiunto. La vendita di armamenti alla Russia, ha sottolineato Kirby, violerebbe le sanzioni Onu.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 4 agosto.

Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Attacco ucraino con droni alla base navale russa di Novorossijsk sul Mar Nero: colpita una nave militare di Mosca. Lorenzo Cremonesi, inviato, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera venerdì 4 agosto 2023.

Le notizie sulla guerra in Ucraina di venerdì 4 agosto, in diretta. Droni distrutti dalle navi russe. Shoigu in visita ai militari russi sul fronte ucraino 

• La Polonia dispiega truppe al confine con la Bielorussia dopo aver denunciato la violazione del suo spazio aereo da parte di due elicotteri. Minsk nega lo sconfinamento. Aumentano le tensioni tra i due Paesi.

• Il punto militare: mobilitazione di Mosca che recluta (e arma) i civili.

• Medvedev: «Da inizio anno reclutati 231mila soldati».

• Kiev annuncia: «Mosca sta preparando un finto attacco alla raffineria di Mozyr in Bielorussia»

Ore 01:59 - Due marinai Usa arrestati per spionaggio a favore della Cina

Due militari della marina statunitense sono stati arrestati con l’accusa di spionaggio per conto della Cina. Lo hanno annunciato il dipartimento della Giustizia Usa, secondo quanto riportato dai media americani. Entrambi sono accusati di aver trasmesso informazioni classificate sulla difesa nazionale a funzionari dell’intelligence cinese in cambio di pagamenti in contanti. Jinchao «Patrick» Wei, un sottufficiale di 22 anni nato in Cina e diventato cittadino americano l’anno scorso, e l’ufficiale Wenheng Zhao, sono stati arrestati mercoledì dall’Fbi.

Ore 02:55 - Perché aumentano le tensioni tra Polonia e Bielorussia

(di Samuele Finetti) La Polonia accusa, la Bielorussia nega. Ma a confermare la violazione dello spazio aereo polacco da parte di due elicotteri militari di Minsk, avvenuta martedì, ci sono alcuni video girati da cittadini che riprendono i velivoli. Minsk ha risposto oggi con la convocazione dell’ambasciatore polacco in Bielorussia, Martin Wojciechowski, presso il proprio ministero degli Esteri: «Il diplomatico è stato informato che le frettolose dichiarazioni rilasciate da funzionari polacchi in merito alla violazione dello spazio aereo polacco da parte di due elicotteri bielorussi il 1° agosto 2023 non sono state confermate a seguito di un controllo completo effettuato dalla parte bielorussa. I dati di controllo oggettivo della traiettoria di volo degli elicotteri sono stati forniti per dimostrarlo», si legge in una nota del dicastero.

Ore 02:56 - IL PUNTO MILITARE | La mobilitazione strisciante di Mosca che recluta (e arma) i civili. Gli ucraini rinviano le grandi manovre

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Sul fronte sud, e specialmente in Crimea, l’Armata deve difendersi dalle azioni di sabotaggio dei partigiani. Kiev procede con cauta attenzione: «C’è una media di 4-5 mine per metro quadrato».

Il Cremlino, mercoledì, ha annunciato la distribuzione di equipaggiamento militare a milizie territoriali formate nella zona di Belgorod, città in Russia presa spesso di mira da velivoli senza pilota e commandos. Identico provvedimento nell’Oblast di Kursk. L’esercito ha consegnato fucili d’assalto, mitragliatrici, fuoristrada ma anche mezzi anti-drone, ormai una componente indispensabile.

Ore 03:35 - La Polonia adesso teme azioni di sabotaggio dei mercenari della Wagner

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha lanciato l’allarme per «ulteriori provocazioni e intrighi» che potrebbero sorgere dall’altra parte del confine con la Bielorussia e la Russia. «Il gruppo Wagner (che dopo la fallita rivolta contro Mosca ha dislocato migliaia di uomini in Bielorussia, ndr) può compiere azioni di sabotaggio e tutti coloro che sottovalutano questa minaccia potrebbero essere responsabili di ulteriori provocazioni e intrighi da quella parte», ha detto Morawiecki in un post su Twitter.

Ore 03:47 - Blinken: la guerra della Russia è un attacco al sistema alimentare globale

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha criticato Mosca per il ritiro dalla Black Sea Grain Initiative, sottolineando che «la fame non deve essere un’arma» e che la guerra della Russia in Ucraina «è un attacco al sistema alimentare globale».

Ore 03:48 - Esplosioni in Crimea, in azione la difesa aerea russa

Esplosioni sono state udite nella notte nella regione di Feodosia della Crimea annessa: lo scrive il canale Telegram `Vento di Crimea´, come riporta Rbc-Ucraina. Residenti parlano di un ronzio simile al suono di un drone. Il canale sottolinea che «la difesa aerea russa sta operando a Feodosia».

Ore 04:56 - Autorità filorusse di Crimea: respinti diversi attacchi, abbattuti tutti i droni

I sistemi di difesa aerea russi hanno respinto nella notte attacchi in diverse regioni della Crimea, abbattendo tutti i bersagli: lo ha scritto su Telegram un consigliere del governatore filorusso della penisola annessa, come riporta la Tass. «I sistemi di difesa aerea sono stati attivati in diversi distretti della Crimea. Tutti gli obiettivi sono stati abbattuti», ha scritto Oleg Kryuchkov. «Non sono stati segnalati danni o vittime», ha aggiunto.

Ore 05:18 - Cnn: l’offensiva frenata dalla «densità pazzesca» di mine piazzate dai russi

Cresce lo scetticismo fra gli ufficiali ucraini circa la possibilità di un rapido successo della controffensiva contro i russi. Lo scrive l’emittente televisiva «Cnn», che ricorda come una settimana fa fonti del dipartimento della Difesa Usa avessero annunciato tramite il quotidiano «New York Times» l’avvio della fase principale dell’offensiva, con l’impiego delle forze sinora mantenute da Kiev in riserva. All’annuncio erano seguiti nuovi tentativi di sfondamento delle linee russe a Zaporizhzhia e Donetsk da parte di colonne corazzate ucraine, che però sembrano essersi conclusi come i precedenti: sui canali Telegram russi - scrive la «Cnn» - circolano da giorni foto e video di intere colonne di veicoli ucraini distrutti da campi minati, droni suicidi ed elicotteri d’attacco. Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, ha dichiarato mercoledì che l’offensiva ucraina non ha alcuna data di scadenza, ma ha ammesso che la densità dei campi minati collocati dalle forze russe lungo la linea del fronte è «pazzesca». Nonostante l’assenza di progressi sostanziali, le forze ucraine hanno intensificato gli attacchi mirati contro depositi di munizioni e sistemi d’artiglieria nelle retrovie russe, come testimoniato da una serie di video circolati online. Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terre ucraine, ha scritto su Telegram che «l’avanzata graduale prosegue» nell’area di Bakhmut, dove negli ultimi due mesi le forze ucraine hanno conseguito i risultati più significativi, arrivando quasi a conquistare Klisheevka, piccolo insediamento del Donbass da cui dipende la tenuta delle linee russe subito a sud di Bakhmut.

Ore 05:32 - Esplosioni e raffiche di mitra nella città russa di Novorossijsk

Esplosioni seguite da diverse raffiche di mitra sono state udite questa mattina - intorno alle 5:00 ora locale - nell’area del porto di Novorossijsk (territorio Krasnodar), una città russa che si affaccia sul Mar Nero, nel sud-ovest del Paese, presumibilmente a causa di un attacco di droni marini non identificati: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita canali Telegram locali. Secondo i blog russi, un drone marino è stato colpito da un’imbarcazione, ha preso fuoco ed è esploso. Le autorità locali non hanno ancora commentato l’accaduto.

Ore 06:03 - Mosca, navi russe hanno distrutto 2 droni marini a Novorossijsk

Le navi russe hanno distrutto due droni marini che questa mattina hanno tentato di attaccare la base navale russa di Novorossijsk, (territorio Krasnodar), una città che si affaccia sul Mar Nero, nel sud-ovest del Paese: lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, come riporta la Tass.

Ore 07:35 - Shoigu visita i soldati russi sul fronte ucraino

Sergei Shoigu, ministro della Difesa russo, a sorpresa ha visitato i soldati russi sul fronte ucraino per ispezionare le postazioni e per parlare con gli ufficiali, secondo quanto annuncia l’Armata russa in una nota, senza precisare il posto. Shoigu «ha ringraziato i comandanti militari (...) per le azioni offensive» nei confronti delle forze armate di Kiev nella zona di Lyman.

Ore 07:52 - Mosca: «Respinto attacco ucraino con droni sulla Crimea»

Il ministero della Difesa russo ha riferito che «nella notte è stato sventato un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con veicoli aerei senza pilota sul territorio della Crimea. Dieci Uav sono stati distrutti dalla difesa aerea in servizio. Altri 3 droni nemici sono stati soppressi con mezzi di guerra elettronica». «I sistemi di difesa aerea sono stati attivati in diversi distretti della Crimea. Tutti gli obiettivi sono stati abbattuti», ha scritto su Telegram Oleg Kryuchkov, un consigliere del capo regionale. «Non sono stati segnalati danni o vittime», ha precisato.

Ore 08:14 - Shoigu al fronte, il video sul corazzato svedese catturato agli ucraini: «Necessari attacchi preventivi»

La televisione russa ha mostrato immagini di Shoigu mentre si intrattiene con il generale Andrei Mordvichev, che guida l’Unità di comando centrale russa in Ucraina. Nelle immagini si vede anche Shoigu salire su un mezzo corazzato svedese Cv90, «uno dei tanti veicoli catturati al nemico in combattimento», come afferma la tv russa. L’ultima volta che il ministro della Difesa russo ha visitato zone di operazioni è stata a fine giugno, dopo la rivolta armata del Gruppo Wagner.

Shoigu ha anche sottolineato la necessità di infliggere danni preventivi al nemico, aggiungendo che «queste misure garantiranno la massima sicurezza della vita e della salute del personale militare russo».

Ore 08:37 - Due civili ucraini uccisi dagli attacchi russi nel Donetsk

Due civili ucraini sarebbero stati uccisi e altri due sarebbero rimasti feriti nelle ultime 24 ore a causa di bombardamenti russi nella regione di Donetsk, in Donbass. Lo scrive l’Ukrainska Pravda, citando il canale Telegram del capo dell’amministrazione militare ucraina della regione parzialmente occupata dai russi, Pavel Kyrylenko. «Il 3 agosto i russi hanno ucciso 2 residenti della regione di Donetsk a Kurakhovka e Krasnogorovka. Altre 2 persone nella regione sono rimaste ferite nella stessa giornata». Kyrylenko ha stimato che in totale, i russi hanno ucciso almeno 1.642 civili ne hanno feriti almeno 3.929 nella regione di Donetsk dall’inizio dell’invasione nel febbraio 2022, aggiungendo che questi dati non sono definitivi, «perché non è ancora possibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha».

Ore 09:05 - Cremlino: «Non ci fidiamo della posizione degli USA sull’accordo del grano»

Mosca non crede a quanto dichiarato ieri dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, sulla volontà di Washington a garantire anche le esportazioni russe qualora la Russia aderisse di nuovo all’Iniziativa per il grano del Mar Nero, ha detto il portavoce del Cremlino interpellato dall’agenzia Ria. «No, non ci fidiamo solo della loro parola», ha detto Peskov, rispondendo alla domanda della Ria sulla disponibilità di Mosca a credere alle parole dei funzionari Usa sull’accordo sul grano.

Ore 09:19 - Papa Francesco: «Zuppi andrà a Pechino. Sto pensando di nominare un rappresentante permanente per la pace Kiev-Mosca»

Il Papa, in una intervista esclusiva a Vida Nueva, conferma che il cardinale Matteo Zuppi, designato come inviato speciale del Papa per la pace in Ucraina, si recherà a Pechino, dopo aver visitato Kiev, Mosca e Washington. «Dopo la visita del cardinale Zuppi a Washington, la prossima tappa prevista è Pechino, perché entrambe detengono anche la chiave per abbassare la tensione del conflitto. Tutte queste iniziative sono ciò che io chiamo `un’offensiva per la pace´».

Riguardo alla mediazione per ottenere il ritorno dei minori deportati in Russia, Francesco sottolinea che sta «pensando di nominare un rappresentante permanente che faccia da ponte tra le autorità russe e ucraine». Al di là di questo conflitto, rivela che il Vaticano sta finalizzando «un incontro per la pace con i leader religiosi ad Abu Dhabi».

Ore 09:22 - Gli 007 britannici: «Mosca attacca con droni per non provocare la Nato»

Nelle ultime due settimane la Russia ha condotto una serie di attacchi contro i porti ucraini sul Danubio per colpire il commercio di cereali di Kiev, utilizzando droni kamikaze iraniani Shahed invece dei più potenti missili da crociera: questo per evitare un'escalation del conflitto che possa coinvolgere la Nato.

Lo scrive l'Intelligence militare britannica nel suo bollettino quotidiano rilanciato dal Guardian. Infatti, scrive il ministero della Difesa di Londra, i droni iraniani, che Mosca considera «ragionevolmente precisi», hanno colpito a non più di 200 metri dai confini Nato il porto ucraino di Ismail, sulla sponda opposta del Danubio rispetto alla Romania, membro dell'Alleanza atlantica. «C'è una possibilità realistica che la Russia usi gli Uav tipo Owa (veicoli aerei senza pilota unidirezionali, ndr) per colpire questa zona, nella convinzione di ridurre il rischio di una escalation rispetto all'uso di missili cruise: la Russia li considera probabilmente ragionevolmente precisi, pur avendo una testata molto più ridotta rispetto ai missili cruise», si legge nel bollettino.

Ore 09:24 - Il premier ucraino: «La guerra costa 50 miliardi di dollari»

Denys Shmyhal ha dichiarato che la guerra costa all'Ucraina 50 miliardi di dollari all'anno. «Questo è più delle entrate di bilancio del tempo di pace», ha detto Shmyhal, riferendosi al bilancio 2021. Secondo il primo ministro, le entrate di bilancio dell'Ucraina nel 2021 sono state di circa 48 miliardi di dollari. Quasi il 50% del bilancio del paese è ora sovvenzionato dai partner stranieri dell'Ucraina, con gli Stati Uniti e l'UE come principali sostenitori. L'UE ha erogato altri 1,65 miliardi di dollari (1,5 miliardi di euro) di assistenza macrofinanziaria per mantenere a galla i servizi e le infrastrutture dell'Ucraina, ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen il 22 giugno. La Commissione europea si è impegnata a fornire sostegno finanziario fino a 54,7 miliardi di dollari (50 miliardi di euro) all'Ucraina dal 2024 al 2027.

Ore 09:53 - Wall Street Journal: «La Cina invierà Li Hiu ai colloqui in Arabia Saudita»

Ci sarà anche la Cina ai colloqui di pace sull'Ucraina ospitati dall'Arabia saudita, in programma domani e domenica a Gedda e che vedranno coinvolti oltre 30 Paesi, ma non la Russia. Stando a quanto riferito da fonti europee e statunitensi al Wall Street Journal, la Cina dovrebbe infatti essere rappresentata da Li Hui, l'inviato speciale per gli Affari eurasiatici incaricato di discutere la soluzione del conflitto armato in Ucraina.

Ore 10:05 - Kiev sostiene di aver messo fuori uso una nave militare russa nel Mar Nero durante l'attacco al porto di Novorossijsk

L'Ucraina sostiene di aver messo fuori uso una nave militare russa della flotta del Mar Nero nell'attacco - che Mosca rivendica di aver sventato - al porto russo di Novorossijsk, in Crimea. Lo scrivono vari canali Telegram ucraini e il Guardian. Secondo il servizio d'intelligence ucraino, la nave colpita è la Olenegorsky Gornyak, che avrebbe riportato uno squarcio nello scafo e sarebbe ora fuori uso. Un video sui social e sui canali Telegram ucraini, la cui veridicità non è verificabile, mostra in soggettiva un presunto drone marittimo che colpisce il fianco di una nave. Un altro video mostra una nave piegata su un fianco.

Ore 10:16 - Lavrov: «La Russia apprezza ogni sforzo per la pace in Ucraina»

La Russia apprezza ogni sforzo per raggiungere la pace in Ucraina, avrebbe detto oggi il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, citato dalla Ria Novosti

Ore 10:17 - Zelensky: «La Russia ci ha lanciato contro quasi 2 mila droni iraniani»

Secondo Zelensky, i russi avrebbero lanciato contro l'Ucraina quasi 2 mila droni iraniani dall'inizio del conflitto. «In totale, i terroristi hanno già lanciato almeno 1961 'Shahed' contro l'Ucraina e un numero significativo di questi è stato abbattuto. Purtroppo non tutti - ha detto il leader ucraino nel discorso tenuto la scorsa notte - ci stiamo adoperando per abbatterne di più, il maggior numero possibile. Stiamo lavorando per avere più sistemi di difesa aerea. In particolare, questo è un compito per ciascuno dei nostri ambasciatori, tutti i rappresentanti dell'Ucraina».

Ore 10:29 - L'Ue ai partner: «Dobbiamo convincere la Russia a rientrare nel patto del grano»

«Chiediamo a tutti i nostri partner di sollecitare la Russia, come ha già fatto l'Unione africana, a riprendere i negoziati» per le esportazioni di grano dall'Ucraina «e astenersi dal prendere di mira le infrastrutture agricole ucraine». È l'appello lanciato dall'Alto rappresentante Ue Josep Borrell in un editoriale pubblicato sul Guardian. «La Russia si sta avvicinando ai Paesi vulnerabili, in particolare in Africa, con offerte bilaterali di spedizioni limitate di grano, fingendo di risolvere un problema che ha creato lei stessa. Questa è una politica cinica per usare deliberatamente il cibo come arma», osserva il capo della diplomazia Ue, sottolineando a più riprese come il Cremlino metta «in pericolo l'approvvigionamento alimentare globale». «Con una voce chiara e unificata - esorta Borrell -, possiamo convincere la Russia a riprendere la sua partecipazione all'iniziativa sul grano del Mar Nero».

Ore 10:31 - Il momento in cui una nave russa viene colpita da un drone nel Mar Nero

Ore 10:48 - Lavrov: «Forum organizzati da Usa e Gb? Vogliono che Russia capitoli»

Gli Stati Uniti, il Regno Unito e i loro alleati stanno convocando forum per coinvolgere quanti più Paesi possibile in una discussione sulla formula di pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, «chiedendo niente di meno che la Russia capitoli completamente, accetti di minare la sua sicurezza e di lasciare milioni di russi in balia del destino».

 È quanto ha affermato oggi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, commentando la notizia di prossimi colloqui sull’Ucraina a Gedda, in Arabia saudita, che vedranno riuniti i rappresentanti di circa 30 Paesi, ma non la Russia. 

«Gli anglosassoni e i loro alleati hanno difeso i nazisti a Kiev... Invece di una conversazione seria... stanno convocando forum organizzati con l’unico scopo di attirare il maggior numero possibile di paesi con una discussione sulla ‘formula di Zelensky’, chiedendo niente di meno che la Russia capitoli completamente, accetti di minare la sua sicurezza e di lasciare milioni di russi in balia del destino... che il regime di Kiev promette apertamente di distruggere, sul rogo», ha commentato Lavrov al giornale russo International Affairs, secondo quanto si legge su Ria Novosti.

 Il ministro ha aggiunto che l’Occidente dovrebbe chiedere a Zelensky di «mostrare pubblicamente un’altra formula» su come Kiev vede la situazione dei russi e delle altre minoranze etniche nel loro Paese.

Ore 11:11 - In Polonia arrestato un bielorusso accusato di essere spia russa

La Polonia ha arrestato un cittadino bielorusso accusato di essere una spia al servizio della Russia. «Il cittadino bielorusso Mikhail A. ha preso parte alla ricognizione di strutture militari e porti marittimi e ha anche portato avanti attività di propaganda per la Russia», ha dichiarato il ministro dell’interno polacco, Mariusz Kaminski, affermando che l’uomo è il 16mo elemento di una «rete spionistica» russa ad essere detenuto.

Ore 11:39 - Mosca: «Riaperto traffico navale in porto Novorossiysk»

Revocato il divieto di movimento delle navi nel porto di Novorossijsk, dove le forze ucraine sostengono di avere messo fuori combattimennto una nave della flotta russa. Lo dice il Caspian Pipeline Consortium (CPC) il consorzio che si occupa della gestione degli oleodotti e delle petroliere che transitano nel porto, secondo quanto riporta la Tass. I servizi ucraini in mattinata hanno fatto sapere di avere messo fuori uso una nave russa, mentre il ministero della Difesa di Mosca ha riferito che durante la notte le navi russe hanno distrutto due imbarcazioni senza equipaggio ucraine che stavano tentando di attaccare la base navale di Novorossijsk. Il Caspian Pipeline Consortium ha aggiunto che l’infrastruttura del consorzio non è stata danneggiata a seguito del tentativo di attacco a Novorossiysk e ha fatto sapere che il petrolio viene spedito normalmente alle petroliere ormeggiate.

Ore 11:45 - Isw: «Cremlino cerca maggiore coinvolgimento dei cittadini nell’esercito»

Il Cremlino sta cercando di creare condizioni favorevoli per attirare più volontari a prestare servizio nelle forze armate della Federazione Russa. Lo afferma l’americano «Institute for the Study of War» (Isw). Gli analisti sottolineano che il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sull’assicurazione statale obbligatoria sulla vita e sulla salute per i volontari e i coscritti che partecipano all’invasione su vasta scala dell’Ucraina. E il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, Dmytro Medvedev, ha affermato che il ministero della Difesa russo ha reclutato più di 231.000 volontari da gennaio a luglio 2023.

Ore 12:20 - La Bulgaria dona 100 blindati trasporto truppe sovietici

Il governo bulgaro ha approvato la donazione all’Ucraina di 100 vecchi veicoli corazzati sovietici per il trasporto di personale, fabbricati negli anni ‘60 e ‘70. L’iniziativa era già stata siglata tra il ministero degli Interni bulgaro e il ministero della Difesa ucraino ed era stata annunciata durante la visita del presidente ucraino, Volodymir Zelenski, nel Paese balcanico a luglio. I veicoli di tipo BTR, che risalgono agli anni ‘60 e ‘70, erano stati originariamente acquistati per le «truppe interne» del regime comunista bulgaro con l’intenzione di affrontare eventuali disordini civili. Tuttavia, non sono mai stati utilizzati e sono stati tenuti in deposito in varie località del Paese. Con l’approvazione di questo progetto, il ministero degli Interni bulgaro è stato autorizzato a condurre i negoziati per la consegna e a formalizzare l’accordo con l’Ucraina. Il 21 luglio il Parlamento ha approvato la donazione nonostante la forte opposizione del Partito socialista, erede del Partito comunista e storicamente legato al Cremlino, e della formazione ultranazionalista filo-russa Vazrazhdane, che ha definito la decisione un «tradimento nazionale». Sebbene i veicoli siano vecchi, i rappresentanti del governo affermano che sono in buone condizioni tecniche e che il pacchetto di aiuti includerà anche attrezzature aggiuntive e pezzi di ricambio. La Bulgaria ha una grande industria degli armamenti che finora ha venduto all’Ucraina equipaggiamenti - in gran parte pagati da Paesi terzi - per un valore di 2,5 miliardi di euro e si stima che questa cifra possa salire a 3,5 miliardi di euro entro la fine dell’anno. Le munizioni di artiglieria di calibro sovietico, ancora ampiamente utilizzate in Ucraina, sono una delle principali esportazioni. A luglio, il Parlamento bulgaro ha chiesto al governo di accelerare il rinnovo delle scorte di armi e munizioni, e successivamente è stato confermato che le munizioni in scadenza saranno fornite all’Ucraina.

Ore 12:40 - Cremlino: «Nave colpita da droni? Chiedetelo alla Difesa»

«Su questo, è necessario rivolgere le domande al ministero della Difesa e concentrarsi sulle informazioni fornite dal ministero della Difesa». Così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano informazioni su possibili danni dopo un attacco con droni marini a Novorossiysk. Lo riporta la Tass.

Ore 12:58 - Mosca: «Le interferenze non migliorano la situazione in Niger»

«È improbabile che l’interferenza di alcune forze extra-regionali possa cambiare in meglio la situazione» in Niger: lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando la richiesta del presidente Mohamed Bazoum «al governo americano e all’intera comunità internazionale di contribuire a ripristinare l’ordine costituzionale». Lo riporta l’agenzia Interfax.

Ore 13:02 - Mosca: «La Polonia provoca e crea tensione, ma non è una novità»

«La Polonia tende a intensificare le tensioni e a fare provocazioni nei confronti della Russia e dei suoi alleati, in particolare la Bielorussia» ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Il ministero degli Esteri polacco ha dichiarato questa settimana che due elicotteri bielorussi sono entrati nello spazio aereo polacco, dopo la conferma di aver rafforzato il confine a causa della presenza dei combattenti della Wagner in Bielorussia.

Ore 13:28 - Kiev annuncia: «Mosca sta preparando un finto attacco alla raffineria di Minsk (Bielorussia)»

Il Servizio di sicurezza dell'Ucraina (SBU) ha ottenuto informazioni che indicano che i russi stanno preparando una finto attacco, un "provocazione sotto falsa bandiera" nella raffineria di petrolio di Mozyr, un impianto strategico in Bielorussia. Lo fa sapere l'Sbu, come riporta Unian. In base ai dati disponibili, a preparare l'attacco sarebbe un gruppo di sabotaggio e ricognizione composto da personale militare russo e da ufficiali dei servizi speciali di Mosca, inviati in Bielorussia sotto le mentite spoglie di combattenti della Wagner. Il gruppo, una volta compiuto l'attacco, vuole spacciarsi per sabotatori ucraini e incolpare Kiev con l'obiettivo di coinvolgere Minsk attivamente nel conflitto.

Ore 13:46 - La Lituania revoca il permesso di soggiorno a 1164 cittadini russi e bielorussi dopo un questionario sulla guerra in Ucraina

La Lituania ha dichiarato che più di mille cittadini russi e bielorussi residenti nel Paese sono una minaccia per la sicurezza nazionale e ha fatto sapere che sta revocando il loro permesso di soggiorno permanente. Di questi, 910 erano cittadini bielorussi e 254 russi.

1.164 cittadini bielorussi e russi che vivono in Lituania rappresenterebbero una minaccia in base alla valutazione di un questionario sull'invasione in Ucraina.

La decisione arriva dopo che il governo ha chiesto ai russi e ai bielorussi di rispondere a un questionario che includeva domande sulle loro opinioni sull'invasione russa dell'Ucraina e sullo status della Crimea, il territorio ucraino che la Russia ha annesso illegalmente nel 2014. Il modo in cui le persone hanno risposto al questionario è stato preso in considerazione per decidere se concedere o negare la residenza, secondo il Dipartimento per la Migrazione, l'ufficio governativo che ha condotto l'indagine.

Ore 13:52 - Gli 007 ucraini: «L'attacco alla nave russa un grande schiaffo a Putin»

Andrey Yusov , portavoce dell'intelligence ucraina, ha dichiarato che gli eventi di Novorossiysk sono un «grande schiaffo» per il regime di Putin. Lo riporta Rbc-Ukraine. «In termini di sicurezza, ovviamente, questa è una grande perdita per la flotta degli occupanti e per la pianificazione di ulteriori operazioni di sbarco. L'uso di queste navi diventa più problematico, e questo è un fattore serio che gli occupanti terranno in considerazione», ha aggiunto Yusov.

Ore 14:29 - Putin porta da 27 a 30 anni età massima per la leva

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che stabilisce che i cittadini di età compresa tra i 18 ei 30 anni saranno soggetti alla coscrizione. Come riporta Tass, secondo le nuove norme, il limite massimo dell’età per la leva militare nella Federazione Russa è aumentato di tre anni, da 27 a 30 anni. Il limite minimo di età fissato a 18 anni rimane invariato e non sarà, dunque, portato a 21 anni come proposto inizialmente. La legge entrerà in vigore il 1° gennaio 2024.

Ore 14:39 - Aiea: Nessun esplosivo su tetti centrale nucleare Zaporizhzhia

L’Aiea, Agenzia internazionale per l’energia atomica, non ha rilevato presenza di mine o esplosivi nel sito della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, che è sotto il controllo russo. L’Agenzia, che ha ottenuto l’accesso ai tetti dell’impianto e ai locali delle turbine, lo riferisce in un comunicato.

 Ore 14:52 - Polonia arresta bielorusso sospettato di essere spia di Mosca

La Polonia ha arrestato un uomo bielorusso sospettato di essere coinvolto in una rete di spionaggio per conto della Russia. Lo ha fatto sapere in un tweet il ministro dell’Interno polacco Mariusz Kaminski. «L’agenzia di sicurezza interna ha arrestato un altro, il sedicesimo sospetto partecipante a una rete di spionaggio russa», scrive Kaminski, «Mikhail A., bielorusso, era coinvolto nella ricognizione di strutture militari e porti. Svolgeva anche attività di propaganda per la Russia. È stato preso in custodia».

Ore 15:53 - Pechino conferma: un inviato cinese parteciperà al summit a Gedda

«Su invito del Regno dell’Arabia Saudita, il rappresentante speciale del governo cinese per gli affari eurasiatici Li Hui si recherà a Gedda per partecipare all’incontro sulla questione ucraina». È quanto si legge in una dichiarazione del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin. «La Cina è pronta a collaborare con la comunità internazionale per continuare a svolgere un ruolo costruttivo nella ricerca di una soluzione politica della crisi ucraina», aggiunge Wenbin.

Ore 16:10 - La battaglia navale del Mar Nero: l’effetto sorpresa dei nuovi droni marittimi di Kiev, più precisi ed esplosivi

(Di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Il drone marittimo ucraino diretto contro la nave d’assalto anfibio Olenegorsky Gornyak è una sorpresa. Ma solo per i marinai russi che dovevano stare in guardia. Consueta la doppia versione: l’Ucraina ha diffuso un video dell’assalto, Mosca ha sostenuto di aver parato il colpo, anche se immagini mostrano la nave in apparenza inclinata. Da mesi Kiev ha provato a colpire le unità nemiche nei porti e in Mar Nero. Una progressione compiuta con una serie di passi attraverso lo s forzo congiunto dell’intelligence militare, dei tecnici, di chi ha studiato le tattiche per aggirare le protezioni. Hanno iniziato con un modello di drone nel settembre di un anno fa, protagonista di missioni (fallite) a Sebastopoli e Novorossiysk, quindi ne hanno sviluppato di nuovi cercando di aumentare la carica bellica e rendere più preciso il sistema di guida.

Ore 16:14 - Alexey Navalny condannato a 19 anni di reclusione

È la condanna finale, quella che toglie di mezzo dalla scena politica russa il principale oppositore di Putin, l’unico che, se fosse libero, potrebbe forse ostacolare la sua permanenza al potere. Dopo un processo tenuto a porte chiuse, Alexey Navalny è stato condannato a 19 anni di carcere che, sembra, dovrebbero assorbire i nove che sta già scontando per accuse che la Corte europea dei diritti umani ha riconosciuto come motivate politicamente. La pena dovrà essere scontata in una delle poche colonie penali di massima sicurezza, quella dove sono rinchiusi unicamente ergastolani e individui recidivi «di particolare pericolosità».

Arriva subito anche la risposta del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che considera «inaccettabile» la condanna «arbitraria»di Alexsei Navalny.

Ore 17:09 - Kiev: «In autunno previsti raid di droni a struttura energetica»

La Russia potrebbe riprendere a colpire le infrastrutture energetiche durante il prossimo autunno, ma a differenza dell’anno scorso - quando ha usato principalmente missili - si prepara a farlo con i droni. Lo ha dichiarato al canale United News il portavoce dell’aeronautica militare Yuriy Ignat, come riportato da Rbc Ukraine.

Ore 18:05 - Ospedale di Kherson bombardato due volte in 72 ore

A Kherson, in Ucraina, è stato nuovamente colpito oggi l’ospedale con cui Medici Senza Frontiere collabora e che già era stato bombardato martedì scorso, causando la morte di un medico e il ferimento di cinque operatori sanitari. L’ospedale, che si trova a pochi chilometri dalla linea del fronte, in un territorio riconquistato dalle forze ucraine lo scorso anno, è stato bombardato due volte in 72 ore. Medici Senza Frontiere ha ripetutamente chiesto la protezione degli ospedali e delle infrastrutture civili in Ucraina e condanna ancora una volta questo oltraggioso attacco a una struttura medica.

«Al momento del bombardamento, nell’ospedale c’erano circa 150 persone, tra personale e pazienti e fortunatamente tutti sono rimasti illesi. L’ospedale si trova in una zona residenziale, con una scuola e degli edifici residenziali nelle vicinanze» ha raccontato Andrii Dobravskyi, un operatore di MSF che si trovava all’interno dell’ospedale al momento dell’attacco.

Ore 18:33 - Zelensky incontra Christie: «La guerra finirà con la nostra vittoria»

«Ho avuto un incontro con un membro del partito Repubblicano, l’ex governatore del New Jersey, Christopher Christie. È molto importante che Christie abbia iniziato la sua visita in Ucraina con una visita a Bucha per vedere con i suoi occhi la minaccia alla libertà e a tutti nel mondo rappresentata dall’aggressione russa. Ho ringraziato tutti gli americani, ognuno di loro, per il loro supporto vitale. Siamo fiduciosi che porremo fine a questa guerra russa contro la libertà con la nostra vittoria: la vittoria del mondo libero, la vittoria della democrazia, la vittoria della libertà». Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver incontrato a Kiev il candidato presidenziale degli Stati Uniti, Chrsitopher Christie.

Ore 18:46 - Medvedev: «Navalny ha preso 19 anni, così ha voluto il destino»

Navalny ha preso 19 anni. Sic fata voluerunt (così ha voluto il destino, ndr)». Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev commentando la condanna del dissidente russo. Nel testo Medvedev aggiunge che lo stesso fato sarebbe responsabile del fatto che «la Russia rimane la quinta economia in termini di parità di potere d'acquisto (dati della Banca Mondiale). Nonostante le folli sanzioni e la guerra ibrida dichiarata contro di noi».

Ore 18:46 - Onu chiede a Mosca il rilascio immediato di Navalny

«La nuova condanna inflitta oggi alla figura dell'opposizione Alexei Navalny solleva rinnovate serie preoccupazioni per le vessazioni giudiziarie e la strumentalizzazione del sistema giudiziario per scopi politici in Russia». Lo ha dichiarato l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk in una nota. «La condanna a 19 anni è basata su accuse vaghe ed eccessivamente generiche di "estremismo", e fa seguito a un processo a porte chiuse nei locali del carcere dove Navalny sta già scontando altre due condanne pari a 11 anni e mezzo. In base al diritto internazionale sui diritti umani, gli Stati hanno l'obbligo di rispettare, proteggere e adempiere l'intera gamma dei diritti a un processo equo e giusto per tutti gli individui privati della libertà. Chiedo alle autorità russe di adottare misure per rispettare questi obblighi cessando immediatamente le violazioni dei diritti umani di Navalny e rilasciandolo», ha affermato ancora Turk.

Ore 19:48 - Navalny ai russi dopo la condanna: «Non perdete la voglia di resistere»

«Non riguarda me, ma voi» che siete «spaventati e privati dalla volontà di resistere». Così Alexei Navalny ha commentato sul proprio account di Twitter la nuova condanna a 19 anni di carcere che gli è stata inflitta oggi. «Putin non deve raggiungere il suo obiettivo. Non perdete la volontà di resistere», ha aggiunto rivolgendo un appello ai suoi connazionali. «Diciannove anni in una colonia penale di massima sicurezza. Il numero di anni non ha importanza. Capisco perfettamente che, come molti prigionieri politici, sono condannato all'ergastolo. Dove la vita è misurata dal termine della mia vita o dal termine della vita di questo regime», ha scritto Navalny. «L'entità della condanna non riguarda me. Riguarda voi. Voi, non io, venite spaventati e privati della volontà di resistere. Siete costretti a cedere il vostro paese Russia senza combattere alla banda di traditori, ladri e mascalzoni che hanno preso il potere. Putin non deve raggiungere il suo obiettivo. Non perdete la volontà di resistere», ha aggiunto.

Ore 21:53 - Kiev, sfondata la prima linea di difesa russa a sud

Le forze armate ucraine avrebbero già sfondato la prima linea di difesa dei russi a sud e a Bakhmut e si troverebbero ora in una posizione intermedia. Lo sostiene la vice ministra della Difesa ucraina Anna Malyar come riportato da Ukrainska Pravda. «Se parliamo del sud, così come nella direzione di Bakhmut, le nostre forze continuano a svolgere azioni offensive, penetrando attraverso la grave resistenza del nemico - si tratta di bombardamenti di artiglieria solida, di mine» ha riferito Malyar. Ma non solo, perché secondo la vice ministra ucraina «le nostre truppe nel sud hanno già sfondato la prima linea di difesa e si sono spostate su una linea intermedia», dove le forze russe hanno costruito «fortificazioni ingegneristiche sulle principali alture dominanti» e «questo, ovviamente, complica il movimento delle nostre truppe e i combattimenti stessi».

Ore 22:33 - Morte ministro Interni ucraino, 4 arresti per schianto dell’elicottero

Le autorità di Kiev hanno effettuato quattro arresti in relazione allo schianto dell’elicottero sul quale viaggiava il ministro degli Interni Denys Monastyrsky a gennaio di quest’anno. In tutto hanno perso la vita 14 persone nello schianto, tra cui Monastyrsky. Le persone arrestate sono funzionari del servizio di emergenza statale, arrestati con l’accusa di aver infranto le regole di sicurezza del traffico aereo, provocando la morte e danni alla proprietà. Una quinta persona, il capo del servizio di sicurezza del volo ucraino, è stata posta agli arresti domiciliari, accusata di negligenza d’ufficio.

Ore 01:52 - Esplosioni vicino al ponte di Crimea

Sono state segnalate esplosioni vicino al Ponte di Crimea. Funzionari citati da fonti russe hanno dichiarato che sono state udite deflagrazioni nella città contesa di Kerch e il traffico sul ponte è stato bloccato.

Ore 02:04 - Attaccata la petroliera russa Sig

Nello stretto di Kerch, la petroliera chimica russa Sig potrebbe essere stata danneggiata da un attacco di droni di superficie. La sala macchine e la sovrastruttura della petroliera sono state danneggiate a causa dell’esplosione. Attualmente l’acqua non entra nella petroliera. Nel 2019, la petroliera Sig è stata inclusa nell’elenco delle sanzioni statunitensi a causa della fornitura di carburante alla Siria. Al momento delle sanzioni, la nave apparteneva alla compagnia di navigazione Transpetrochart.

Ore 02:23 - Esplosivi sulla città russa di Kursk

Droni hanno lanciato esplosivi sulla città russa di Kursk danneggiando due edifici amministrativi, secondo il governatore dell’oblast Roman Starovoyt. Le finestre dei due palazzi e di una chiesa vicina sono state danneggiate, spiegano su Telegram le autorità della regione confinante con l’Ucraina, aggiungendo che non sono state segnalate vittime.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 5 agosto.

Le notizie del 5 agosto sul conflitto in Ucraina. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera sabato 5 agosto 2023

•Difesa russa: «Intercettato e respinto un drone americano nel Mar Nero»

• Cosa significa l’attacco alla petroliera russa. Il punto militare.

• Russia, Navalny condannato ad altri 19 anni in una colonia penale di massima sicurezza per «estremismo».

• Anche la Cina al vertice di Gedda del weekend, Kiev: «Svolta importante».

•Raid russo a Zaporizhzhia. Zelensky: «Colpita azienda dell'aeronautica» .

Ore 02:27 - Attacco di droni sulla città russa di Kursk

Attacco di droni segnalato nella città russa di Kursk. Le esplosioni hanno danneggiato due edifici amministrativi, ha riferito il governatore dell’Oblast di Kursk Roman Starovoyt in un post su Telegram. Non sono state segnalate vittime.

Ore 05:01 - Alcuni feriti nell’attacco alla petroliera

Alcuni membri dell’equipaggio della petroliera chimica russa Sig sono rimasti feriti da schegge di vetro durante l’attacco da parte di droni marini ucraini avvenuto nella notte nello stretto di Kerch, affermano le autorità russe. La nave è stata danneggiata e due rimorchiatori sono arrivati sul posto. Secondo i media di Mosca, si tratta della chimichiera colpita da sanzioni americane per aver fornito carburante alle forze russe accorse in aiuto del regime di Bashar al-Assad durante la guerra in Siria. Il traffico sul ponte che collega la penisola di Crimea, annessa da Mosca, alla Russia è stato sospeso per tre ore. Il ponte di Kerch è l’unica opera nel suo genere che collega la Crimea alla Russia e viene utilizzato in particolare per il trasporto di materiale ai militari di Mosca sul fronte ucraino.

Ore 05:45 - Ripreso il traffico sul ponte di Crimea

Dopo tre ore di blocco è ripreso il traffico sul ponte di Crimea. La struttura, precisano fonti russe, non è stata interessata dall’attacco di droni ucraini che hanno colpito una petroliera vicino allo stretto di Kerch.

Ore 07:32 - Petroliera russa fatta esplodere dai servizi ucraini, il video su Telegram

«L’esplosione della petroliera russa Sig che trasportava carburante per le truppe di Mosca è stata un’operazione speciale dei servizi militari ucraini e della Marina», lo scrive Rbc-Ukraine citando fonti dell’intelligence e specificando che l’esplosione è stata provocata da un drone di superficie con 450 chili di tritolo. Sui canali Telegram ucraini è stato pubblicato il video del drone che colpisce lo scafo della nave.

La petroliera era carica di carburante e si trovava in acque territoriali ucraine, nei pressi del Ponte di Crimea. Dal 2019 questa nave è oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti per aver trasportato petrolio e carburante dalla Russia alla Siria.

Ore 08:30 - Intelligence Kiev ai russi: lasciate le nostre acque territoriali

Dopo l'attacco notturno alla petroliera russa Sig nei pressi del ponte di Kerch, il capo del servizio di sicurezza di Kiev (Sbu) ha consigliato ai russi di «lasciare le acque territoriali e la terra ucraina». Lo scrivono i media ucraini. «Ogni attacco alle navi russe o al ponte di Crimea è un passo assolutamente logico ed efficace contro il nemico. Inoltre, tali operazioni speciali vengono effettuate nelle acque territoriali dell'Ucraina e sono completamente legali», ha dichiarato Malyuk.

Ore 09:17 - 007 Gb: attacco alla Olenegorsky Gornyak, un duro colpo per Mosca

I danni subiti dalla nave della Marina russa Olenegorsky Gornyak colpita nei pressi della base Novorossiysk rappresentano un «duro colpo» per la flotta di Mosca. La Olenegorsky Gornyak è «la più grande nave da guerra russa gravemente danneggiata o affondata dall'affondamento dell'incrociatore Moskva» dello scorso aprile. Lo scrive l'intelligence del ministero della Difesa britannico nel suo report sulla guerra in Ucraina. «Durante la notte tra il 3 e il 4 agosto 2023, la nave da sbarco della Marina russa Olenegorsky Gornyak ha quasi certamente subito gravi danni dopo essere stata colpita mentre si trovava nei pressi della base Novorossiysk della flotta del Mar Nero. Le immagini dell'inclinazione della nave a 30-40 gradi suggeriscono che diversi compartimenti stagni sono stati violati o che gli sforzi di controllo dei danni dell'equipaggio sono stati inefficaci», si legge nel report.

Ore 09:40 - La Lituania chiuderà due valichi di frontiera con la Bielorussia

La Lituania chiuderà due dei suoi sei valichi di frontiera con la Bielorussia a causa delle preoccupazioni per la presenza di mercenari Wagner nella zona. Lo ha detto il viceministro degli Interni lituano Arnoldas Abramavicius, come riporta il Guardian. «Stiamo preparando la decisione di chiudere due posti di blocco», ha detto Abramavicius , nominando i valichi di Sumsko e Tvereciaus come quelli da chiudere. La Lituania, membro della Nato sul fianco orientale dell'Alleanza, dovrebbe adottare formalmente la decisione la prossima settimana.

Ore 10:00 - «Due feriti in bombardamenti russi su Kherson»

Durante la notte l'esercito russo ha bombardato Kherson due volte con l'artiglieria e due persone sono rimaste ferite. Lo ha riferito l'amministrazione militare della regione di Kherson su Telegram, come riporta Ukrinform. In totale, nella giornata di ieri, la comunità territoriale urbana di Kherson è stata bombardata sette volte. Altri tre attacchi russi hanno colpito nella notte il distretto di Nikopol nella regione di Dnipro.

Ore 11:05 - Soprano russa Netrebko, licenziata, fa causa al Metropolitan

La cantante lirica russo-austriaca Anna Netrebko ha citato in giudizio il Metropolitan Opera di New York, da cui è stata allontanata in seguito all'invasione russa dell'Ucraina, chiedendo 360mila dollari di danni al teatro e al suo direttore. L'opera ha risposto in una dichiarazione, affermando che la causa non ha alcun fondamento. Lo riporta la Bbc. Netrebko ha sostenuto a varie riprese il presidente russo Vladimir Putin, ma ha condannato l'invasione dell'Ucraina dopo le pressioni del Met. Nel 2014, ha donato denaro a un teatro nella città di Donetsk, controllata dai ribelli, nell'Ucraina orientale, ed è stata fotografata con in mano una bandiera ribelle filo-russa.

Ore 11:25 - Kiev: i colloqui a Gedda non saranno semplici ma la verità è con noi

Funzionari ucraini, russi e internazionali affermano che al momento non vi è alcuna prospettiva di colloqui di pace diretti tra Ucraina e Russia, perché la guerra continua a infuriare e Kiev cerca di rivendicare il territorio attraverso una controffensiva. Ma l'Ucraina mira innanzitutto a costruire una più ampia coalizione di sostegno diplomatico al di là dei suoi principali sostenitori occidentali, raggiungendo i paesi del sud del mondo come India, Brasile e Sudafrica, molti dei quali sono rimasti pubblicamente neutrali. Il presidente ucraino Volodymy Zelensky ha detto di sperare che l'iniziativa porti a un «vertice di pace» dei leader mondiali questo autunno per approvare i principi, basati sulla sua formula in 10 punti per una soluzione. Mosca ha respinto la formula di pace di Zelensky.

Ore 11:45 - Medvedev: i colpi inferti a Odessa e Izmail non sono bastati a Kiev

«A quanto pare, i colpi inferti a Odessa, Izmail, non sono sufficienti per la feccia di Kiev che vuole creare un disastro ecologico nel Mar Nero: dovrebbe farlo in quella parte del suo territorio, che presto cadrà in mano alla Polonia e che puzzerà per secoli. Questo sarà per loro il giudizio finale sull'affare del grano. Gli ucraini capiscono solo la crudeltà e la forza». Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, probabilmente come commento agli attacchi con droni contro la nave russa Olenegorskiy Gornyak e la petroliera Sig.

Ore 12:42 - Kiev: porti russi nel Mar Nero sono zona a rischio guerra

Un messaggio del Servizio statale per il trasporto marittimo e fluviale ucraino sta avvertendo di una minaccia militare nelle acque di sei porti russi: «Minaccia militare. L'area interessata è quella delle vie interne ed esterne dei porti di Anapa, Novorossijsk, Gelendzhik, Tuapse, Sochi, Taman», si legge nel comunicato. Lo riferisce Rbc-Ukraine.

Ore 12:54 - Al via a Gedda i colloqui per un soluzione diplomatica

Sono iniziati a Gedda i colloqui organizzati dall'Arabia Saudita per trovare una soluzione diplomatica al conflitto ucraino. Al vertice partecipano i consiglieri della sicurezza nazionale di una quarantina di Paesi — esclusa però la Russia — fra cui anche un emissario inviato dal governo cinese, il che rappresenta un segnale di interesse da parte di Pechino. C'è anche il presidente ucraino Zelensky.

Ore 12:58 - Mosca: «Liberato un villaggio nella regione di Lugansk»

Il ministero della Difesa russo ha annunciato che l'Armata ha liberato il villaggio di Novoselovskoye, nel Lugansk, in direzione di Kupyansk. Lo riferiscono i media russi. «Nella direzione di Kupyansk, l'insediamento di Novoselovskoye in Lugansk è stato liberato dal gruppo di forze occidentale», ha affermato il ministero. Inoltre, attaccando su un ampio fronte, i distaccamenti d'assalto hanno migliorato la posizione lungo la linea del fronte nelle aree degli insediamenti di Olshana e Pershotravneve della regione di Kharkov.

Ore 13:25 - Drone fa scattare stop alle barche vicino Sebastopoli, in Crimea

«A causa della della presenza di un drone al largo di Sebastopoli, i servizi speciali russi hanno deciso di limitare la circolazione degli yacht e altre imbarcazioni leggere da Balaklava, in Crimea, alle spiagge e ritorno: le restrizioni al traffico saranno poi revocate e il trasporto su acqua riprenderà a funzionare», ha scritto su Telegram il sindaco della città controllata dai russi Mikhail Razvozhayev. Il quale ha spiegato che le forze russe stanno adottando misure per distruggere il drone individuato al largo. Intanto i media ucraini stanno pubblicando video che mostrano i bagnanti mentre vengono allontanati dalle spiagge per precauzione.

Ore 15:06 - Mosca: drone distrutto al largo di Sebastopoli

Un drone di superficie individuato in alto mare vicino a Sebastopoli è stato distrutto, consentendo la ripresa del traffico marino. Lo ha riferito il governatore per conto di Mosca della città della Crimea, Mikhail Razvozhaev, sul suo canale Telegram. «Tutte le restrizioni al movimento del trasporto marittimo sono state revocate», ha scritto Razvozhaev.

Ore 15:42 - Obiettivo, profondità, messaggi: cosa significa l’attacco ucraino alla petroliera russa - Il Punto Militare

(Di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Il punto militare 532 | L’imbarcazione nel 2019 era finita nella lista del Tesoro Usa perché sospettata di trasportare carburante destinato ai caccia russi in Siria. Le mosse degli ucraini allargano il fronte e inviano messaggi: ora è lecito attendersi l’intensificarsi degli strike.

Una nave da guerra, poi una petroliera. Target di valore presi di mira dagli ucraini per ribadire un doppio messaggio: il fronte di guerra è sempre più ampio e la resistenza è decisa «a contestare» la supremazia di Mosca in Mar Nero...

Ore 15:47 - Kiev procede con l’evacuazione di 130 bambini da villaggi nel Donetsk

A causa dei continui bombardamenti russi, 130 bambini saranno evacuati da nove insediamenti nella regione di Donetsk. I bambini saranno evacuati da tutte zone prossime alla linea del fronte, come gli insediamenti di Yampil, Zarichne, Torske, Orikhuvatka, Nikonorivka, Malynivka, Tikhonivka, Vasyutynske e Rai-Olexandrivka.

Un totale di 1.718 persone, tra cui 228 bambini, sono già state evacuate dalla zona di pericolo di cinque chilometri nella regione di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina. Secondo il ministero, in 21 insediamenti della regione non ci vive attualmente più nessuno.

Ore 15:53 - Viaggio a bordo dei corazzati Bradley, i «salvavita» dei soldati ucraini - Il Video

(Di Lorenzo Cremonesi, inviato in Ucraina) Il reportage da Orikhiv, sud di Zaporizhzhia, tra i Bradley o, come li chiamano i soldati ucraini, i «salvavita». Grazie ai corazzati americani, infatti, anche se colpite, le milizie ucraine hanno buone probabilità di sopravvivenza. Un autista del veicolo da guerra racconta che la controffensiva è in fase di riorganizzazione. Ora si prediligono di più le truppe rispetto ai mezzi meccanici. Gli uomini si muovono nella notte per minare il terreno e aprire così la strada ai droni kamikaze. Una strategia che ha finito per copiare anche l’esercito russo.

Ore 16:01 - Fronte orientale: ucraini respingono i russi nella regione di Kharkiv

Le forze di difesa ucraine stanno respingendo gli attacchi russi nelle direzioni di Kupiansk, Lyman e Svatove. Il fronte orientale resta così quello più caldo del conflitto, dove si concentrano la maggior parte dei combattimenti. Lo ha scritto su Telegram il viceministro della Difesa Hanna Maliar: «Il fronte orientale rimane l’epicentro delle ostilità per il nemico. Le direzioni strategiche della sua offensiva sono lì».

Ore 16:48 - Sebastopoli, governatore filorusso: «Distrutto un drone nella zona marittima»

La Marina russa ha identificato e distrutto questa mattina un drone di superficie nelle acque al largo di Sebastopoli, in Crimea. Ad affermarlo su Telegram è il governatore filorusso della regione Mikhail Razvozhaev, secondo il quale «il drone è stato distrutto dalla flotta a grande distanza dalla riva nella zona marittima di Sebastopoli».

Ore 17:00 - Media sauditi: «Cominciato il vertice di Gedda»

Iniziata a Gedda, in Arabia Saudita, la riunione a livello di consiglieri per la sicurezza nazionale e alti diplomatici dedicata alla crisi ucraina. Lo ha riferito la tv di Stato saudita al-Ekhbariya, precisando che all’incontro partecipano rappresentanti di una trentina di Paesi.

La Russia è assente mentre saranno presenti, tra gli altri Italia, Usa, India, Cina, Turchia, Egitto e Ue. L’incontro avrà lo scopo di agevolare uno scambio di opinioni tra i Paesi partecipanti sui modi per risolvere pacificamente la crisi mentre, sulla falsariga dell’incontro di Copenaghen dello scorso giugno, non ci sarà una dichiarazione finale congiunta.

Ore 17:08 - Difesa russa: «Intercettato e respinto un drone americano nel Mar Nero»

La Russia afferma di aver intercettato e respinto con un caccia Su-30 un drone americano sul Mar Nero. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca, riportato dall’agenzia russa Interfax. Il drone da ricognizione sarebbe un MQ-9A «Reaper» dell’aeronautica statunitense, che ha invertito la rotta poco dopo essere stato intercettato.

Ore 17:38 - Lo sfogo di Podolyak: «Onu avvocato del diavolo. Così funziona il diritto internazionale?»

«Le nazioni Unite fanno l’avvocato del diavolo: è così - si chiede Mykhailo Podolyak, capo dell’ufficio della presidenza ucraino - che funzionano il diritto internazionale e il diritto all’autodifesa? Questo l’ordine di sicurezza globale secondo le Nazioni Unite?» Con un Paese aggressore che conduce una guerra genocida alla presidenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e il costante tentativo di persuadere a non resistere?»

Podolyak ha risposto duramente all’invito delle Nazioni Unite «di astenersi da qualsiasi retorica o azione che potrebbe ulteriormente intensificare il conflitto».

Ore 17:46 - Kuleba dopo la telefonata con il collega turco Fidan: «Turchia proverà a ripristinare accordo»

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e il suo omologo turco, Hakan Fidan, hanno discusso telefonicamente sulla questione dell'export di grano dopo la recente uscita di Mosca dall'accordo per il transito di cereali sul Mar Nero. Lo ha riferito lo stesso Kuleba, affermando di essere ottimista per il ripristino dell'accordo.

«Ho avuto una telefonata con Hakan Fidan per discutere della Black Sea Grain Initiative - ha scritto Kuleba sui suoi canali social - Ho sottolineato l'impatto dannoso del ritiro della Russia sui paesi africani e sulla sicurezza alimentare globale. La Turchia continuerà gli sforzi per ripristinare l'accordo. Abbiamo anche discusso il calendario dei contatti bilaterali fra Ucraina e Turchia».

Ore 18:00 - Zakharova: «Risponderemo agli attacchi terroristici di Kiev»

Mosca condanna con durezza quello che ha definito un attacco terroristico ucraino contro una sua imbarcazione civile nello Stretto di Kerch e si riserva di rispondere e punire i responsabili, riferendosi a quanto accaduto alla petroliera russa.

A dichiararlo è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, parlando dell'attacco ad una petroliera russa la notte scorsa. «Il regime di Kiev, senza incorrere in alcuna condanna da parte dei paesi occidentali e delle organizzazioni internazionali, sta attivamente applicando nuovi metodi terroristici, questa volta nelle acque del Mar Nero. Non ci può essere alcuna giustificazione per tali azioni barbariche, non rimarranno impunite», ha affermato.

Ore 18:11 - Allarme aereo a Kiev ed esplosioni a Zaporizhzhia

L'allarme aereo è scattato da poco a Kiev. A riferirlo i media locali e i siti web che monitorano l'entrata in funzione delle sirene. Sarebbero state inoltre sentite delle nuove esplosioni nella zona di Zaporizhzhia.

Ore 18:20 - Turkmenistan Airlines sospende i voli per Mosca: «Sicurezza non garantita»

Turkmenistan Airlines ha deciso di sospendere i voli per Mosca a causa del conflitto: «Non sono garantite le condizioni di sicurezza», questo il parere della compagnia aerea, anche alla luce degli ultimi attacchi tramite droni che hanno colpito la capitale russa.

Ore 19:11 - Portavoce Zelensky denuncia: «Missili russi su Kiev durante summit di Gedda»

«I colloqui di pace in Arabia Saudita sono accompagnati da attacchi missilistici russi sull'Ucraina». Lo scrive la portavoce del presidente Volodymyr Zelensky, Iuliia Mendel, su Twitter mentre arrivano notizie di esplosioni in diverse città, compresa Kiev.

«In questo momento, ci sono attacchi missilistici nelle regioni di Kiev, Vinnutsia, Zhytomyr e Cherkasy», ha dichiarato la portavoce, «ma l'allerta è in tutta l'Ucraina». Fonti nella regione di Khmelnytskyi, riporta Sky News, parlano di attacchi ed esplosioni anche a Zaporizhzhia.

Ore 19:43 - Un morto nei bombardamenti nella zona nord-orientale di Sumy

Un uomo di 62 anni è morto durante i bombardamenti russi nell'insediamento di Novoslobodsk, nell'area intorno alla città di Sumy. Lo riferisce il governatore dell'insediamento Olha Garkavenko. Le comunità al confine nell'area di Sumy subiscono attacchi quotidiani da parte delle forze russe. Due giorni fa sono stati registrati bombardamenti in nove comunità.

Oltre ai bombardamenti di artiglieria, le forze russe hanno attaccato il confine di Sumy con mitragliatrici, lanciagranate, colpi di mortaio e carri armati. Due esplosioni sono state udite anche nella città di Zhytomyr.

Ore 20:10 - Raid russo a Zaporizhzhia. Zelensky: «Colpita azienda dell'aeronautica»

«L'attacco missilistico russo su Zaporizhzhia ha colpito l'azienda aereonautica ucraina Motor Sich». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo che diversi bombardamenti avevano colpito la regione della centrale nucleare ucraina.

Ore 20:31 - Kiev: «Pronti a intensificare attacchi con droni»

L'Ucraina vuole intensificare i suoi attacchi con droni contro obiettivi russi dopo che gli ultimi raid effettuati sono riusciti. A dichiararlo è stato il segretario alla sicurezza nazionale del governo di Kiev Oleksiy Danilov. «Gli obiettivi russi sono il miglior terreno di addestramento per le armi ucraine e la loro promozione sul mercato globale», ha scritto su Twitter. «Con ogni nuova missione, i droni da combattimento e i droni navali stanno diventando sempre più precisi, gli operatori stanno diventando più esperti, le operazioni di coordinamento stanno diventando più efficaci e ai produttori viene offerta l'opportunità di migliorare le caratteristiche tattiche e tecniche», ha affermato Danilov.

Ore 20:38 - Fonti Ue: «A Gedda raggiunta l'intesa sul rispetto dell'integrità del territorio ucraino»

A Gedda è emersa un'intesa «sul fatto che il rispetto dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina deve essere al centro di qualsiasi accordo di pace, così come il primato della Carta delle Nazioni Unite». È quanto spiegano fonti europee al termine della prima giornata del summit sui negoziati in Ucraina che vede riuniti circa 40 Paesi.

Secondo le stesse fonti è stata decisa la formazione di gruppi di lavoro sui temi chiave dei dieci punti per la formula della pace proposta da Kiev. «I tempi per un incontro dei capi di Stato sono ancora in sospeso, ma prima della fine dell'anno è considerato plausibile», spiegano.

Ore 21:53 - Zelensky: «Raid contro un centro trasfusioni nella regione di Kharkiv. Ci sono morti e feriti»

«Una bomba guidata russa ha colpito un centro di trasfusioni sanguigne, questa sera a Kupiansk, nella regione di Kharkiv». Lo ha reso noto il presidente ucraino, Volodymy Zelensky, su Telegram, riferendo che ci sono morti e feriti. «Queste crimine di guerra da solo dice tutto dell'aggressione russa», ha proseguito. «Bestie che distruggono tutto quello che garantisce di vivere», ha denunciato il leader di Kiev.

Ore 22:17 - Il presidente ucraino da Gedda: «La Russia ha violato il diritto internazionale, ripristiniamolo. Ecco il nostro piano per la pace»

Volodymyr Zelensky ha salutato l'inizio in Arabia Saudita della conferenza sulla sicurezza in cui i rappresentanti di 42 paesi, esclusa la Russia, stanno discutendo il piano di pace ucraino per porre fine alla guerra. «Ci saranno rappresentanti di diversi continenti, con diverse prospettive sugli affari globali, ma tutti uniti dalla convinzione della necessità di considerare il diritto internazionale prioritario», ha dichiarato il presidente ucraino. «La cosiddetta Formula per la pace proposta da Kiev rappresenta il ritorno all'ordine internazionale che la Russia ha violato con la sua aggressione», ha aggiunto.

 Ore 22:53 - Filorussi di Donetsk: «Colpita l'università con bombe a grappolo di Kiev»

«Gli ucraini hanno bombardato il centro di Donetsk, colpendo l'università di economia e commercio». Lo ha riferito il sindaco della città ucraina controllata dai filorussi Alexey Kulemzin, come riporta la Tass, denunciando che sono state utilizzate bombe a grappolo. Si è sviluppato un incendio.

Ore 23:59 - L’oligarca Usmanov: «I premi da Putin? Per i miei successi. Le vostre sanzioni mi hanno ferito, gli amici non fanno così»

(Di Andrea Nicastro) Il magnate: perché non si sanzionano anche le società occidentali che sono rimaste a lavorare in Russia? Nell’ultimo anno hanno pagato 3 miliardi di imposte.

Ricco. Per il Sunday Times è il benefattore più generoso del Regno Unito degli ultimi 20 anni. Ora vive soprattutto in Uzbekistan, ma, prima delle sanzioni, con 15/20 miliardi di patrimonio personale era di casa in Gran Bretagna, Germania, Italia, Svizzera e, ovvio, Russia. Chiacchierato. Come chiunque abbia fatto fortuna nell’era postsovietica o passato 6 anni in carcere prima di essere riabilitato, hanno detto di lui che è un oligarca: contiguo tanto alla malavita quanto all’élite politica di Mosca.

Ore 01:35 - Allarme aereo a Kiev e in altre città dell’Ucraina

L’allarme aereo è stato lanciato dalle autorità ucraine a Kiev e nelle regioni di Zhytomyr, Khmelnytsky, Vinnytsia, Cherkasy, Kirovohrad, Dnepropetrovsk e la regione della capitale stessa. Lo riporta una mappa online del ministero ucraino della difesa, secondo quanto riferito da Ria Novosti. L’allarme aereo a Kiev è stato lanciato all’1.04 ora locale.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 6 agosto.

Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Kiev: «A Gedda passi avanti sul nostro piano di pace». Mosca: «Non ci sono basi per accordi». Lorenzo Cremonesi, inviato, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera domenica 6 agosto 2023.

Le notizie sulla guerra in Ucraina di , in diretta. Il portavoce di Putin Dmitri Peskov: «Non ci sono le basi per un accordo di pace» 

•Raid contro un centro trasfusioni a Kupiansk (Kharkiv). Filorussi di Donetsk: «Colpita l'università con bombe a grappolo di Kiev».

•Fonti Ue: «A Gedda trovata l'intesa sull'integrità del territorio ucraino». Al summit partecipa anche la Cina.

• Il ministro ucraino Kuleba dopo la telefonata con il collega turco Fidan: «La Turchia proverà a ripristinare l'accordo sul grano».

Ore 00:33 - Allarme aereo a Kiev e in altre città dell’Ucraina

L’allarme aereo è stato lanciato dalle autorità ucraine a Kiev e nelle regioni di Zhytomyr, Khmelnytsky, Vinnytsia, Cherkasy, Kirovohrad, Dnepropetrovsk e la regione della capitale stessa. Lo riporta una mappa online del ministero ucraino della difesa, secondo quanto riferito da Ria Novosti. L’allarme aereo a Kiev è stato lanciato all’1.04 ora locale.

Ore 01:37 - Zelensky: «Raid contro un centro trasfusioni nella regione di Kharkiv. Ci sono morti e feriti»

«Una bomba guidata russa ha colpito un centro di trasfusioni sanguigne, questa sera a Kupiansk, nella regione di Kharkiv». Lo ha reso noto il presidente ucraino, Volodymy Zelensky, su Telegram, riferendo che ci sono morti e feriti. «Queste crimine di guerra da solo dice tutto dell'aggressione russa», ha proseguito. «Bestie che distruggono tutto quello che garantisce di vivere», ha denunciato il leader di Kiev.

Ore 01:38 - L’oligarca Usmanov: le vostre sanzioni mi hanno ferito

(di Andrea Nicastro) Ricco. Per il Sunday Times è il benefattore più generoso del Regno Unito degli ultimi 20 anni. Ora vive soprattutto in Uzbekistan, ma, prima delle sanzioni, con 15/20 miliardi di patrimonio personale era di casa in Gran Bretagna, Germania, Italia, Svizzera e, ovvio, Russia. Chiacchierato. Come chiunque abbia fatto fortuna nell’era postsovietica o passato 6 anni in carcere prima di essere riabilitato, hanno detto di lui che è un oligarca: contiguo tanto alla malavita quanto all’élite politica di Mosca. Non c’è modo migliore per farlo infuriare: «Oligarca io? Mai». Premiato. Ad Arzachena è cittadino onorario, in Italia commendatore, in Russia, Uzbekistan e Kazakistan ha ricevuto ogni onorificenza disponibile. Per 15 anni è stato anche presidente della Federazione Internazionale di Scherma. Sanzionato. Come magnate russo è nel mirino delle sanzioni occidentali. In tanti anni di successi si è sempre tenuto lontano dai riflettori, anche quando (è stato scritto) ha aiutato a mettere Carlo Ancelotti sulla panchina dell’Everton o ha difeso il quotidiano Kommersant dalla propaganda russa. Probabilmente ha accettato di rispondere al Corriere proprio per dire la sua sulle sanzioni: “ingiuste”.

Ališer Usmanov, quanto le stanno costando le sanzioni per la guerra in Ucraina?

«Ho lasciato la gestione dei miei affari circa dieci anni fa e il costo delle sanzioni è difficile da calcolare. Non colpiscono solo me, ma anche i miei familiari, le società di cui sono azionista, i loro dipendenti e le decine di migliaia di persone che ricevevano aiuti dai miei progetti di carità e sviluppo. Tra loro ci sono anche malati, bisognosi e artisti. Il danno alla mia reputazione invece è chiaro: è enorme».

Ore 01:40 - IL PUNTO MILITARE -La guerra nel Mar Nero, messaggi e obiettivi

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Una nave da guerra, poi una petroliera. Target di valore presi di mira dagli ucraini per ribadire un doppio messaggio: il fronte di guerra è sempre più ampio e la resistenza è decisa «a contestare» la supremazia di Mosca in Mar Nero.

La profondità

Sebastopoli, il ponte di Kerch, la base di Novorossiysk sono obiettivi distanti. Eppure Kiev è riuscita ad allungare il raggio d’azione dei droni marittimi — quasi 800 chilometri — dando grande profondità alla sua attività. Lo aveva promesso annunciando che avrebbe intensificato le operazioni nei «teatri» vicini ma anche in Russia. Ha aggiornato le sue armi, ne ha protetto le comunicazioni (indispensabile per guidare i battelli), li ha resi più devastanti con cariche fino a 450 chilogrammi d’esplosivo. Tutto questo — lo ripetiamo — senza avere una Marina visto che le poche unità che aveva sono state affondate.

Ore 01:38 - Kiev denuncia: la Russia porta in Crimea il grano raccolto a Kherson

Nuova denuncia del Centro di resistenza nazionale dell’Ucraina: la Russia starebbe portando in Crimea ingenti quantitativi di grano raccolto nelle zone occupate di Kherson. Una sorta di esproprio che secondo alcuni osservatori potrebbe essere usato da Mosca per destabilizzare ulteriormente il sistema di fornitura del grano ai paesi poveri.

Ore 05:38 - Kuleba: la Russia va fermata, dateci più armi e gli F16

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto che vengano fornite più armi all’esercito ucraino, inclusi aerei da combattimento F-16. «La Russia non si fermerà finché non sarà fermata. La comunità globale deve concentrarsi sull’imposizione di una pace giusta e duratura: armare l’Ucraina, anche con F-16 per chiudere il cielo, e implementare la Formula di pace ucraina», ha scritto Kuleba sul suo account X.

 Ore 05:46 - Esplosioni nella notte a Kiev

Esplosioni sono state segnalate nella notte nelle regioni ucraine di Kiev, Khmelnytskyi e Cherkasy. Lo riportano i media locali aggiungendo che gli allarmi antiaerei sono scattati nelle prime ore di oggi anche negli oblast di Odessa, Vinnytsia e Kharkiv.

Ore 05:50 - Filippine-Cina, alta tensione nel Mar Cinese meridionale

Manila ha accusato oggi la guardia costiera cinese di aver sparato con cannoni ad acqua contro navi filippine nel Mar Cinese Meridionale, definendo le azioni «illegali» e «pericolose». «La guardia costiera filippina condanna fermamente le pericolose manovre della guardia costiera cinese e l’uso illegale di cannoni ad acqua contro le loro navi», hanno affermato le Filippine in una dichiarazione riguardante un incidente avvenuto ieri. Secondo la guardia costiera filippina, l’incidente è avvenuto mentre stava scortando navi che trasportavano rifornimenti per il personale militare filippino di stanza a Second Thomas, un atollo nelle isole Spratly nel Mar Cinese Meridionale. Pechino rivendica quasi tutta questa parte dell’Oceano Pacifico nonostante le rivendicazioni rivali di Filippine, Vietnam e Malesia, ignorando una sentenza internazionale del 2016 in suo sfavore. Manila lamenta che le sue navi che pattugliano queste acque contese sono regolarmente sorvegliate o bloccate dalla guardia costiera o della marina cinese.

Ore 06:03 - Filorussi: «Incendio all’università di Donetsk dopo attacco ucraino»

Le autorità filorusse affermano che un incendio è scoppiato nell’edificio dell’Università di Economia e commercio di Donetsk dopo un bombardamento delle forze ucraine sulla città. «Le unità del ministero delle Emergenze hanno localizzato un grave incendio nel distretto di Voroshilovsky a Donetsk», si legge in un comunicato su Telegram citato dall’agenzia russa Tass. Secondo le prime informazioni, avrebbero preso fuoco il tetto e il soffitto dell’edificio per un totale di circa 3.000 metri quadrati interessati dalle fiamme. Sono intervenuti 19 mezzi e 91 vigili del fuoco per spegnere l’incendio.

Ore 07:40 - Kiev: «Massiccio attacco russo con missili e droni»

Tra la sera del 5 agosto a questa mattina l'esercito russo ha attaccato in modo massiccio e a più ondate diverse regioni ucraine con missili lanciati dall'aria e dal mare e droni iraniani, ha dichiarato l'Aeronautica militare di Kiev su Telegram. La contraerea ha intercettato e distrutto 13 missili da crociera Kalibr, 17 missili da crociera Kh-101/X-555 e 27 droni Shahed. «Nelle due ondate i russi hanno usato 14 Kalibr lanciati dal mare e tre missili balistici Kh-47 Kinzhal lanciati dall'aria, successivamente droni, missili Kalibr dal Mar Nero e missili da crociera sparati dal Mar Caspio».

Ore 07:48 - Wsj, Russia e Cina hanno inviato 11 navi vicino alle coste dell'Alaska

Russia e Cina hanno inviato 11 navi militari di pattuglia vicino all'Alaska. Lo riferisce il Wall Street Journal, che cita fonti statunitensi secondo i quale si tratta della più grande flotta di questo tipo che si sia mai avvicinata alle coste americane. Le undici navi russe e cinesi hanno navigato vicino alle Isole Aleutine, secondo le fonti statunitensi. Le navi, che non sono mai entrate nelle acque territoriali degli Stati Uniti e poi se ne sono andate, sono state monitorate da quattro cacciatorpediniere e aerei P-8 Poseidon statunitensi. «È una prima volta storica», ha osservato Brent Sadler, ricercatore presso la Heritage Foundation e capitano della Marina a riposo. «Considerato il contesto della guerra in Ucraina e le tensioni intorno a Taiwan, si tratta di una mossa altamente provocatoria».

Ore 08:17 - Kiev: due civili uccisi dai bombardamenti nel Donetsk

Due civili sono stati uccisi e due feriti durante i bombardamenti russi dell'ultimo giorno nella regione di Donetsk. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale Pavlo Kyrylenko, citato da Ukrinform. Ieri le truppe russe hanno lanciato attacchi nelle direzioni di Donetsk, Gorlivka e Lysychansk.

Ore 08:56 - «Due morti e 4 feriti nell'attacco al centro trasfusioni»

Due uomini sono stati uccisi e altri quattro sono rimasti feriti nell'attacco di ieri sera a un centro trasfusionale nella regione di Kharkiv. «I russi hanno colpito con una bomba aerea guidata un edificio non residenziale nel villaggio di Kruglyakivka, nel distretto di Kupyansk, e si è sviluppato un vasto incendio», ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare regionale Oleg Syniehubov, citato da Unian.

Ore 09:31 - 007 di Kiev: riprenderemo a esportare il grano

«Ricominceremo ad esportare grano, che alla Russia piaccia o meno», ha dichiarato il capo dell'intelligence della Difesa di Kiev Kyrylo Budanov in un'intervista al media bulgaro Btv sottolineando che l'Ucraina sta già lavorando per ripristinare le strutture colpite dagli attacchi russi. Budanov ha anche parlato della controffensiva osservando che per i «soldati è piuttosto difficile, poiché la Russia è riuscita a rafforzare la sua posizione con sistemi di difesa. La cosa più importante è che l'offensiva non si fermi».

Ore 10:09 - La città di Zaporizhzhia attaccata nella notte, distruzioni

Durante la notte l'esercito russo ha attaccato la città di Zaporizhzhia e gli insediamenti del distretto: «L'onda d'urto ha danneggiato i magazzini di un'infrastruttura e c'è stato un incendio. A Komyshuvakha è stata presa di mira un'azienda di servizi pubblici e sono stati danneggiati gli edifici residenziali nelle vicinanze», ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Yuriy Malashko, come riporta Ukrinform.

Ore 10:19 - «Bombardamenti, nella notte 70 tra missili e droni»

Le autorità ucraine hanno denunciato nuovi bombardamenti sulla città di Kharkiv, dopo quelli di ieri sera che hanno colpito un centro trasfusionale. «Kharkiv è sotto il fuoco nemico. Chiediamo ai cittadini di esercitare estrema cautela», ha avvertito il sindaco della città, Ihor Terekhovv, attraverso il suo account Telegram. L'aeronautica ucraina, citata daUkrinform , parla di 70 missili e droni lanciati nella notte.

Ore 11:06 - Mosca: abbattuto un drone in avvicinamento sulla capitale

Le forze di difesa aerea russe hanno distrutto un drone in avvicinamento a Mosca. Lo afferma il sindaco della capitale russa, Serghei Sobyanin, scrive l'agenzia Tass. «Oggi, intorno alle 11, c'è stato un tentativo di un drone di sfondare a Mosca. È stato distrutto dalle forze di difesa aerea in avvicinamento», ha scritto Sobyanin.

Ore 10:54 - Kiev, colpito magazzino di mais nell'Ucraina occidentale

I bombardamenti russi della notte hanno colpito anche l'Ucraina occidentale: un gigantesco incendio è scoppiato in un magazzino di mais a Starokostiantynivska e un uomo è rimasto ferito. Lo riportano i media ucraini. Le fiamme, successivamente spente, si sono propagate su una superficie di 1400 metri quadrati. Starokostjantyniv è una città dell'Ucraina nel distretto Chmelnyckyj, nella regione della Podolia, sul fiume Horyn.

Ore 11:39 - Il Papa ai giovani: «Sogno la pace, pregate per l'Ucraina»

Il Papa all'Angelus ha rivolto un pensiero ai giovani che «non sono potuti venire» alla Gmg «a causa di conflitti e di guerre. Nel mondo sono tante. Pensando a questo continente, provo grande dolore per la cara Ucraina, che continua a soffrire molto. Amici, permettete a me, anziano, di condividere con voi giovani un sogno che porto dentro: è il sogno della pace, il sogno di giovani che pregano per la pace, vivono in pace e costruiscono un avvenire di pace». «Tornando a casa, continuate, per favore a pregare per la pace. Voi siete un segno di pace per il mondo, una testimonianza di come le nazionalità, le lingue e le storie possono unire anziché dividere. Siete la speranza di un mondo diverso».

Ore 11:54 - Gb: il 50% dei 30 mila paracadutisti russi ferito o ucciso

Le celebrazioni annuali della Giornata delle forze aviotrasportate russe (Vdv), il 2 agosto, sono state oscurate da una divulgazione presumibilmente non autorizzata sulle perdite subite dalla forza d'élite in Ucraina. Lo riferisce nel suo report su Twitter l'intelligence del ministero della Difesa britannico. «In un discorso registrato, il comandante in capo russo Mikhail Teplinsky, ha dichiarato che 8.500 paracadutisti sono stati feriti e sono poi tornati in servizio o si sono rifiutati di lasciare la linea del fronte. Il video è stato rapidamente cancellato dai canali ufficiali del ministero della Difesa russo. Che non ha commentato il numero dei militari d'èlite uccisi o feriti troppo gravemente per tornare in servizio. Tuttavia, estrapolando le cifre di Teplinksy si può affermare che almeno il 50% dei 30.000 paracadutisti dispiegati in Ucraina nel 2022 è stato ucciso o ferito».

Ore 12:12 - Mosca: colpite basi aeree ucraine nelle regioni occidentali

Il ministero della Difesa russo ha reso noto di aver colpito nella notte con armi di alta precisione le basi aeree nelle regioni occidentali di Chmelnyckyj e Rivne. «Le forze armate della Federazione Russa hanno lanciato un attacco multiplo con armi di precisione a lungo raggio, aeree e marittime, sulle basi aeree delle forze armate dell'Ucraina nelle aree degli insediamenti di Starokostiantynivska e Dubno», ha detto il ministero, citato dalle agenzie di stampa russe.

Ore 12:58 - Mosca: discuteremo con i partner Brics presenti a Gedda

La Russia discuterà i risultati delle consultazioni sull'Ucraina a Gedda con i partner Brics che hanno preso parte all'incontro. Lo afferma il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, scrive l'agenzia Tass. «Per quanto riguarda i partner Brics che sono stati invitati e hanno partecipato è sottointeso che, sulla base dei risultati degli eventi di Gedda, ci sarà un rilevante scambio di opinioni tra noi e i partecipanti Brics a diversi livelli», ha affermato.

Ore 13:17 - Kiev: inefficaci gli attacchi russi alle nostre basi aeree

«Gli attacchi russi sugli aeroporti ucraini sono inefficaci. L'aviazione ucraina riesce a ridistribuire gli aerei prima dei bombardamenti», ha commentato alla tv nazionale il portavoce dell'Aeronautica militare ucraina, Yuriy Ignat, affermando che i velivoli di Kiev non hanno avuto danni dall'attacco della scorsa notte perché erano già decollati. «Non è la prima volta che l'aeroporto di Starokostiantynivska viene attaccato dai russi: è la base dell'aviazione tattica. Ma i nostri piloti sanno come contrastare il nemico. I russi non riusciranno a distruggere così facilmente la nostra aviazione», ha detto Ignat.

Ore 13:33 - Il simbolo nazionale ucraino sulla statua alla Madrepatria di Kiev

Le autorità ucraine hanno dato il via libera ai lavori per sostituire lo scudo dell'Unione Sovietica con il simbolo nazionale ucraino sul monumento alla Madrepatria di Kiev. Il monumento, alto 102 metri, era stato eretto nel 1981. I lavori dovrebbero essere completati entro il 24 agosto, festa dell'indipendenza ucraina.

Ore 14:41 - Traffico stradale sospeso sul ponte di Kerch (Crimea)

Il traffico stradale sul Ponte di Crimea è stato sospeso, riferisce in canale Telegram senza spiegarne il motivo, come riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass. «Il traffico stradale sul Ponte di Crimea è stato temporaneamente sospeso. Vi chiediamo di mantenere la calma e di seguire le istruzioni degli ufficiali della sicurezza dei trasporti», si legge nel messaggio sul social.

Ore 15:44 - Mosca: «Colpito in Crimea ponte di Chongar»

Almeno tre esplosioni avrebbero colpito un ponte nello stretto di Chongar, in Crimea (nella zona settentrionale della penisola, proprio a sud di Kherson). Su Telegram la notizia è accompagnata da diverse immagini scattate dopo una di queste esplosioni. Secondo Sergey Aksyonov, leader filorusso in Crimea, l’Ucraina ha attaccato il ponte colpendolo con dei missili. «Quasi tutti i missili sono stati abbattuti, ma uno ha centrato il ponte», ha dichiarato.

Ore 15:57 - Peskov: «Non vogliamo altro territorio ucraino, vogliamo preservare il nostro»

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov si è espresso sulle manovre e strategie russe rispettivamente al conflitto in corso, specificando che Mosca «non è intenzionata a conquistare altri territori ucraini, ma vorrebbe solo difendere e tutelare la sicurezza dei propri, iscritti come russi sulla Costituzione». Molte di queste regioni, dalla Crimea nel 2014 in poi, sono state però annesse attraverso referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale, come quelli del settembre 2022, a conflitto già cominciato. Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk, regioni nella zona orientale del Paese, rimangono così territorio di contesa tra Mosca e Kiev, al di là delle parole del portavoce russo.

Ore 16:10 - Peskov: «Non ci sono le basi per un accordo di pace con Kiev»

«Attualmente non ci sono motivi per un accordo di pace con Kiev». Così il portavoce del presidente Vladimir Putin Dmitry Peskov, che ha affermato che al momento non ci sono motivi per un accordo di pace con l'Ucraina. Secondo l'addetto stampa, l'«operazione speciale» in Ucraina continuerà, perché non ci sono le condizioni desiderate da Mosca.

Ore 16:22 - Sobyanin, sindaco di Mosca: «Abbattuto drone diretto verso la capitale»

Un drone è stato distrutto durante l'avvicinamento a Mosca dalle forze di difesa aerea. Lo ha annunciato il sindaco della capitale Sergei Sobyanin nel suo canale Telegram. «Oggi, intorno alle 11, c'è stato un tentativo di sfondare a Mosca con un drone», ha scritto Sobyanin, «è stato distrutto dalle forze di difesa aerea in avvicinamento. I militari si sono comportati bene».

Ore 16:32 - Intelligence Kiev: «Ricominceremo ad esportare il grano, è destinato ai Paesi poveri»

«Ricominceremo a esportare grano, che alla Russia piaccia o meno». Lo ha detto il capo dell'intelligence della Difesa ucraina Kyrylo Budanov, nel corso di un'intervista alla tv bulgara Btv. «Gli attacchi russi», ha spiegato, «alle infrastrutture portuali, alle infrastrutture di stoccaggio del grano, sono un'altra prova di un crimine contro l'umanità. A causa del fatto che abbiamo ridotto l'esportazione di grano, a soffrire sono soprattutto i Paesi poveri. Paesi che dipendono direttamente, in senso alimentare, dall'Ucraina. Questi sono per lo più i Paesi dell'Asia e dell'Africa».

Ore 17:05 - Raid su Starokostiantyniv, è la base ucraina da cui partono i caccia Sukhoi con i missili britannici Storm Shadow - Il punto militare

(Di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) I caccia sarebbero al riparo. La resistenza risponde colpendo i ponti che collegano la Crimea. Nella sfida a distanza in corso da mesi hanno avuto un ruolo i sistemi anti-aerei Patriot.

È il pendolo della guerra: dal mare al cielo con uno scambio di colpi. La Russia ha sferrato nelle ultime ore un massiccio bombardamento con circa 70 tra missili e droni, sotto tiro aree urbane ma anche installazioni militari.

Ore 17:13 - Podolyak: «Quasi 70 missili e droni russi nel territorio ucraino in una notte»

«Quasi 70 missili di vario tipo e droni durante una notte, in tutto il territorio dell'Ucraina. Questa è la risposta incondizionata della Russia a qualsiasi vertice di pace realistico come in Arabia Saudita, a qualsiasi tentativo del mondo di tornare al diritto internazionale e a qualsiasi discussione estesa con i paesi del Sud del mondo». Lo scrive su Twitter il consigliere capo dell'ufficio di presidenza ucraina Mykhailo Podolyak. «La Russia vuole solo uccidere, disobbedire alle leggi, dominare. Questo è il tempo di rendersene conto. Il tempo di prendere una decisione per porre fine alla guerra».

Ore 18:38 - Presidenza Kiev: «Usciamo rafforzati dalla conferenza di Gedda»

L'Ucraina esce rafforzata dalla conferenza di Gedda, giudicata estremamente produttiva e voluta per individuare una via d'uscita pacifica all'invasione della Russia. A dichiararlo è stato il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andrii Yermak. Sebbene ci siano state divergenze tra i circa 40 paesi rappresentati al vertice, tutti si sono impegnati a rispettare la Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e i principi di sovranità e integrità territoriale, ha aggiunto il capo della delegazione ucraina alla conferenza.

Definite poi le linee guida di massima per il piano di pace. La proposta di pace di Zelensky include il ritiro delle truppe russe da tutta l'Ucraina, un tribunale internazionale per perseguire i crimini di guerra russi e garanzie di sicurezza internazionali per il Paese.

Ore 19:43 - La proposta di Zelensky: «Nostro scudo aereo base per quello europeo»

«L'Ucraina sta lavorando ogni giorno per creare uno scudo aereo affidabile per il nostro Paese, che possa diventare la base di uno scudo aereo per l'intera Europa». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, partecipando agli eventi della Giornata dell'Aeronautica militare delle Forze armate dell'Ucraina. «E' solo una questione di tempo prima di avere gli F-16 nei cieli ucraini, che aggiungeranno ancora più potenza alla nostra difesa - ha aggiunto - L'aeronautica militare ucraina è già diventata più potente da quando esiste e lo diventerà ancora di più».

Ore 20:05 - Mosca cauta su Gedda: «Valuteremo con i Paesi Brics»

Il Cremlino ha fatto sapere che valuterà quanto emerso dal vertice di Gedda, ma rimane cauto. «I risultati del summit saranno esaminati con gli altri Paesi che fanno parte dei Brics».

Ore 20:49 - Zelensky accusa Lula: «Condivide le posizioni di Putin»

Volodymyr Zelensky ha accusato il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, di essere d'accordo con le narrazioni di, Vladimir Putin, dopo che il presidente del Brasile ha affermato che né la Russia, né l'Ucraina vogliono la pace, mentre la gente continua a morire.

«Non so perché debba condividere le narrazioni di Putin», ha detto Zelensky, nel corso di un'intervista con diversi media latinoamericani a Kiev e che gli avevano chiesto di commentare le dichiarazioni rilasciate questa settimana da Lula.

Zelensky ha ammonito che Putin non è diverso da qualsiasi colonizzatore, affermando che «mente e manipola costantemente e sta uccidendo i nostri figli e violentando le nostre donne». Il presidente brasiliano è stato indicato in diverse occasioni come potenziale mediatore tra Ucraina e Russia. Mentre Lula chiede che i colloqui inizino ora nelle circostanze attuali, Zelensky rifiuta di sedersi a parlare fino a quando la Russia non ritirerà le sue truppe dai territori occupati in Ucraina.

Ore 21:37 - Zelensky chiede pazienza per progressi controffensiva

Il presidente ucraino ha chiesto pazienza visto il ritmo con cui avanza la controffensiva dell'esercito del suo Paese, sottolineando l'importanza che le truppe di Kiev hanno preso l'iniziativa sul campo di battaglia. «Dobbiamo essere pazienti se vogliamo vincere e lo faremo», ha detto il capo dello Stato ucraino.

«La controffensiva è complicata e potrebbe essere più lenta» del previsto, ha detto Zelensky, interrogato dalla stampa latinoamericana sull'urgenza di recuperare territorio più rapidamente in vista delle elezioni Usa del 2024, che potrebbero portare alla Casa Bianca un'amministrazione meno disposta a continuare a inviare aiuti militari.

Ore 02:08 - Kiev, ex parlamentare ucciso in combattimento

L’ex parlamentare ucraino Serhiy Slabenko è stato ucciso in combattimento sul fronte di Zaporizhzhia, ha annunciato il governo di Kiev citato dai media locali. Slabenko ha prestato servizio nella Verkhovna Rada dal 2002 al 2006. Durante il suo mandato ha presieduto il sottocomitato per i tribunali, i procedimenti giudiziari e la riforma giudiziaria del comitato per la politica legale. Dal 2006 al 2009 ha lavorato come vicepresidente della camera di attestazione della commissione disciplinare e di qualificazione degli avvocati di Volinia e dal 2015 al 2020 è stato deputato del consiglio regionale dello stesso oblast. Slabenko è stato ucciso in azione nel settore di Zaporizhzhia il 4 agosto. Avrebbe compiuto 58 anni tra 20 giorni. Il suo corpo sarà riportato a casa oggi. L’ex parlamentare lascia la moglie e due figli e la figlia. La Verkhovna Rada ha espresso le proprie condoglianze alla sua famiglia.

Guerra Ucraina - Russia, le news del 7 agosto.

Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Pechino: «A Gedda consolidato il consenso su Kiev». Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera lunedì 7 agosto 2023.

Le notizie sulla guerra in Ucraina di lunedì 7 agosto. Pechino: «I colloqui hanno contribuito a unificare la posizione internazionale in merito alla crisi» 

• Scambio di prigionieri: 22 soldati ucraini rilasciati da Mosca, anche ufficiali.

• 007 Kiev: «Arrestato informatore russo, preparava attentato durante visita Zelensky».

• Due morti e tre feriti in un raid russo su Kharkiv.

• La proposta di Kiev: «Nostro scudo aereo può essere base per quello europeo».

• Raid su Starokostiantyniv, la base ucraina da cui partono i caccia Sukhoi con i missili britannici Storm Shadow. Il punto militare.

Ore 00:30 - La proposta di Zelensky: «Nostro scudo aereo base per quello europeo»

«L'Ucraina sta lavorando ogni giorno per creare uno scudo aereo affidabile per il nostro Paese, che possa diventare la base di uno scudo aereo per l'intera Europa». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, partecipando agli eventi della Giornata dell'Aeronautica militare delle Forze armate dell'Ucraina. «È solo una questione di tempo prima di avere gli F-16 nei cieli ucraini, che aggiungeranno ancora più potenza alla nostra difesa - ha aggiunto - L'aeronautica militare ucraina è già diventata più potente da quando esiste e lo diventerà ancora di più».

Ore 00:31 - Presidenza Kiev: «Usciamo rafforzati dalla conferenza di Gedda»

L'Ucraina esce rafforzata dalla conferenza di Gedda, giudicata estremamente produttiva e voluta per individuare una via d'uscita pacifica all'invasione della Russia. A dichiararlo è stato il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andrii Yermak. Sebbene ci siano state divergenze tra i circa 40 paesi rappresentati al vertice, tutti si sono impegnati a rispettare la Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e i principi di sovranità e integrità territoriale, ha aggiunto il capo della delegazione ucraina alla conferenza.

Definite poi le linee guida di massima per il piano di pace. La proposta di pace di Zelensky include il ritiro delle truppe russe da tutta l'Ucraina, un tribunale internazionale per perseguire i crimini di guerra russi e garanzie di sicurezza internazionali per il Paese.

Ore 00:33 - Mosca cauta su Gedda: «Valuteremo con i Paesi Brics»

Il Cremlino ha fatto sapere che valuterà quanto emerso dal vertice di Gedda, ma rimane cauto. «I risultati del summit saranno esaminati con gli altri Paesi che fanno parte dei Brics».

 Ore 02:08 - Kiev, ex parlamentare ucciso in combattimento

L’ex parlamentare ucraino Serhiy Slabenko è stato ucciso in combattimento sul fronte di Zaporizhzhia, ha annunciato il governo di Kiev citato dai media locali. Slabenko ha prestato servizio nella Verkhovna Rada dal 2002 al 2006. Durante il suo mandato ha presieduto il sottocomitato per i tribunali, i procedimenti giudiziari e la riforma giudiziaria del comitato per la politica legale. Dal 2006 al 2009 ha lavorato come vicepresidente della camera di attestazione della commissione disciplinare e di qualificazione degli avvocati di Volinia e dal 2015 al 2020 è stato deputato del consiglio regionale dello stesso oblast. Slabenko è stato ucciso in azione nel settore di Zaporizhzhia il 4 agosto. Avrebbe compiuto 58 anni tra 20 giorni. Il suo corpo sarà riportato a casa oggi. L’ex parlamentare lascia la moglie e due figli e la figlia. La Verkhovna Rada ha espresso le proprie condoglianze alla sua famiglia.

Ore 02:13 - Ft, con guerra perdite da 100 miliardi per aziende Ue

Le perdite dirette delle società europee nel mercato russo ammontano ad almeno 100 miliardi di euro dall’inizio della guerra in Ucraina, secondo quanto riferisce il Financial Times. «Un’indagine sulle relazioni annuali e sui bilanci del 2023 di 600 gruppi europei mostra che 176 società hanno registrato svalutazioni di attività, oneri relativi ai cambi e altre spese una tantum a seguito della vendita, chiusura o riduzione di attività russe», afferma il quotidiano economico-finanziario britannico. «La cifra aggregata non include gli impatti macroeconomici indiretti della guerra come l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. I settori con maggiori svalutazioni e oneri sono i gruppi petroliferi e del gas, dove solo Bp, Shell e TotalEnergies hanno riportato oneri combinati per 40,6 miliardi», riferisce l’Ft aggiungendo che le perdite sono state controbilanciate da enormi profitti aggregati a causa dell’aumento dei prezzi del petrolio e del gas. Le perdite delle società industriali, comprese le case automobilistiche, si sono attestate a 13,6 miliardi di euro. «Le società finanziarie, tra cui banche, assicurazioni e società di investimento, hanno registrato 17,5 miliardi di svalutazioni e altri oneri».

Ore 05:21 - Zelensky chiede pazienza per la controffensiva

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto “pazienza” visto il ritmo con cui avanza la controffensiva dell’esercito del suo Paese. «Dobbiamo essere pazienti se vogliamo vincere e lo faremo», ha detto il capo dello Stato ucraino. «La controffensiva è complicata e potrebbe essere più lenta» del previsto.

Ore 06:49 - Ministro Industrie strategiche Kamyshin tenta di accelerare la produzione di munizioni

l ministro delle Industrie strategiche dell’Ucraina, Oleksandr Kamyshin, èimpegnato in una corsa contro il tempo per tentare di accelerare la produzione nazionale di munizioni, e sostenere almeno in parte l’enorme dispendio di proiettili d’artiglieria necessario a contrastare sul campo le forze russe. Lo scrive il quotidiano «Wall Street Journal», che dedica un articolo al ministro con un recente passato da direttore dell’azienda ferroviaria statale ucraina. La disponibilità di proiettili d’artiglieria, in costante calo anche tra i Paesi occidentali che appoggiano Kiev - di qui la controversa decisione di Washington di fornire all’Ucraina munizioni a grappolo - potrebbe risultare decisiva per la prossima fase del conflitto con la Russia: l’arrivo della stagione invernale e il fallimento dei tentativi di penetrare in profondità i territori occupati dalla Russia comporteranno infatti nei prossimi mesi una nuova intensificazione della guerra di posizione. Intervistato dal quotidiano, il ministro spiega di avere una linea di comunicazione diretta con ogni azienda del Paese dedita alla produzione di munizioni. La vasta industria degli armamenti ucraina, eredità dell’Unione sovietica, ha vissuto un costante declino sin dal crollo del Muro di Berlino.

Ore 08:06 - Il fronte immobile di Huliaipole: «Siamo stati spiazzati dalle difese russe»

(Lorenzo Cremonesi) HULIAIPOLE - «Controffensiva? Ma quale controffensiva ucraina? Il fronte qui non si muove più dalle avanzate russe nel marzo dell’anno scorso e ogni giorno le loro pattuglie cercano di attaccarci». Andrei ci accoglie con una smorfia di fastidio sulla porta della caserma della polizia colpita al tetto e ai piani alti, come del resto lo sono praticamente tutte le costruzioni della cittadina. Ha 47 anni e, visto che poche settimane fa gli hanno dato il grado di maggiore, oggi si ritrova a fare da portavoce per la municipalità locale semiabbandonata. Ma non ha molto da dire.

«Qui c’erano 18.000 abitanti prima della guerra, sono rimasti 1.830, praticamente tutti anziani pensionati. I bambini sono stati evacuati ormai da tempo. Oltre 16 mesi fa i russi hanno volutamente interrotto a cannonate l’acquedotto, le linee elettriche e del gas. Chi resta deve attrezzarsi con i generatori e sperare che arrivi il gasolio», spiega veloce. Con l’aggiunta di un consiglio: «Non vi fidate dei momenti di calma, sono brevi e cambiano repentinamente. I russi bombardano tutti i giorni, spesso di notte. Le ultime cannonate sono cadute tre ore fa. Ieri hanno ucciso un’anziana e ferito altri due che non erano scesi nelle cantine. Cercate di restare vicini a un riparo».

Ore 08:08 - Erdogan proporrà a Putin una mediazione per una tregua subito

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che dovrebbe incontrare Vladimir Putin l'ultima settimana di agosto, intende proporre la ripresa dei colloqui di pace sull’Ucraina e una concreta mediazione per arrivare al più presto a un cessate il fuoco. «Ankara ha più volte sostenuto che bisogna raggiungere un cessate il fuoco sostenibile non appena possibile e sedersi al tavolo dei negoziati. Continuiamo i nostri sforzi», ha detto una fonte dell’amministrazione presidenziale turca, citata da Ria Novosti.

Temi al centro dei colloqui tra i due presidenti saranno poi l'accordo che ha permesso, a partire dallo scorso anno, le esportazioni di grano dall'Ucraina e che è stato recentemente interrotto dopo l'uscita di Mosca, i rapporti tra Turchia, Armenia e Azerbaigian, la questione siriana e le relazioni tra Ankara e Mosca.

Ore 08:10 - Consigliere Zelensky: Ci aspettiamo inverno di blackout

L’Ucraina è disposta a discutere di «sicurezza alimentare, ambientale, nucleare», ma si aspetta un altro inverno di blackout perché «la natura terroristica degli attacchi russi è fuori di dubbio. Sì, ci aspettiamo che con il primo freddo la Russia riprenda ad attaccare le infrastrutture critiche dell’Ucraina». Lo afferma il primo consigliere del presidente ucraino Vlodimir Zelensky, Mikhailo Podolyak, in un’intervista a Repubblica.

Ore 08:22 - Bombe su Kherson per tutta la notte, morta una donna

L’esercito russo ha bombardato Kherson per tutta la notte, una donna di 59 anni è morta per un colpo d’artiglieria che ha colpito la sua casa, ci sono feriti, tra cui alcuni soccorritori che stavano spegnendo un incendio scoppiato dopo le esplosioni. Lo riferiscono le autorità ucraine citate dai media. Il capo dell’ufficio presidenziale Andry Yermak ha postato una foto che mostra le fiamme dopo l’attacco russo.

«Una notte dura per Kherson. L’esercito russo ha continuato a coprire di fuoco le case dei residenti di Kherson nella parte centrale della città», ha scritto su Telegram il capo del distretto militare regionale Alexander Prokudin. Alle tre del mattino un nuovo attacco.

Ore 10:28 - Intelligence Gb, importanti risorse aeree russe ma scarsi risultati operativi

Mosca continua ad impegnare importanti risorse aeree a sostegno delle operazioni di terra, senza però riuscire ad ottenere risultati operativi soddisfacenti. Questo quanto riporta l'intelligence britannica nel suo ultimo rapporto sulla situazione in Ucraina, divulgato dal ministero della Difesa di Londra. «L'aeronautica russa continua a dispiegare costantemente risorse considerevoli a sostegno delle operazioni di terra, ma senza effetti operativi decisivi. Durante l'estate, gli aerei da combattimento tattici russi hanno in genere effettuato oltre 100 sortite al giorno, ma queste sono quasi sempre state ridotte ad operare sul territorio controllato dalla Russia a causa della minaccia costituita dalle difese aeree ucraine».

«La Russia ha tentato di risolvere il problema utilizzando sempre più spesso bombe plananti con maggiore raggio d'azione. Gli aerei possono liberare questi ordigni a molti chilometri dai loro obiettivi, ma questo sistema non ha al momento dimostrato un'effettiva accuratezza», continua. Se inoltre - conclude - «all'inizio della controffensiva meridionale dell'Ucraina di giugno, gli elicotteri d'attacco russi si sono dimostrati efficaci, nelle ultime settimane la Russia sembra essere stata meno in grado di generare un'efficace potenza aerea tattica nel sud».

Ore 10:30 - Due morti e tre feriti in un raid russo su Kharkiv

È di almeno due morti e tre feriti il bilancio dei raid condotti dai russi nella regione di Kharkiv. Lo scrive su Telegram il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. «I russi hanno bombardato il villaggio di Kucherivka, nel distretto di Kupyan, colpendo una casa. Si hanno notizie di due morti e tre feriti», afferma Yermak. In precedenza Kiev aveva riferito di un'altra vittima a Kherson, una donna di 59 anni.

Ore 11:02 - Mosca: «Drone abbattuto in regione Kaluga»

Le forze di difesa russe hanno abbattuto un drone nella regione di Kaluga, all'interno del territorio della Federazione. Lo ha riferito su Telegram il governatore della regione, Vladislav Shapsha. «Oggi alle 2:30, un veicolo aereo senza pilota è stato abbattuto da un sistema di difesa aerea nel distretto di Ferzikovsky», ha scritto Shapsha, aggiungendo che non ci sono stati feriti né danni alle infrastrutture della zona.

Ore 11:28 - 007 Kiev: «Arrestato informatore russo, preparava attentato durante visita Zelensky»

Il servizio di sicurezza dell'Ucraina (SBU) ha comunicato oggi l'avvenuto arresto di un «informatore russo», colto in flagrante mentre si apprestava a consegnare informazioni riservate all'intelligence russa. L'uomo, residente nella città di Ochakov, a Mikolaiv, «ha cercato di stabilire l'ora e il luogo del percorso approssimativo» del presidente Zelensky durante una visita nella zona ed è sospettato di presunta collaborazione alla realizzazione di un raid aereo sulla regione di Mikolaiv in occasione della visita di Zelenski. Rischia fino a dodici anni di carcere.

 Ore 11:34 - Mosca: «Ultimatum insensati non portano soluzione conflitto»

«La risoluzione del conflitto ucraino è impossibile sulla base di ultimatum insensati alla Russia», dichiara il ministero degli Esteri di Mosca, dopo la riunione internazionale di Gedda. «Una risoluzione sostenibile del conflitto ucraino è possibile solo se Kiev ferma le azioni di combattimento e gli attacchi terroristici, che l'Occidente alimenta con le sue armi», afferma il dicastero, secondo Ria Novosti.

Ore 11:38 - Scambio di prigionieri Mosca-Kiev. Ci sono 22 soldati ucraini, anche ufficiali

Ventidue prigionieri di guerra ucraini sono stati rilasciati in seguito ad uno scambio di prigionieri con la Russia. Lo annuncia su Twitter il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andry Yermak. «Si tratta di soldati delle Forze Armate, due di loro sono ufficiali, arruolati e sottufficiali. Hanno preso parte a battaglie in diverse direzioni, tra di loro ci sono feriti», scrive Yermak pubblicando foto e video dei militari tornati in libertà.

Ore 11:50 - Pechino fiduciosa su Gedda: «Si è consolidato il consenso intorno all'Ucraina»

I colloqui internazionali ospitati a Gedda nel fine settimana dall'Arabia Saudita hanno contribuito a «consolidare il consenso internazionale sulla soluzione della crisi ucraina e al piano di pace proposto da Kiev». Lo ha detto l'inviato speciale cinese per gli Affari eurasiatici, Li Hui.

Il ministero degli Esteri cinese prosegue in una nota: «I colloqui hanno contribuito a unificare la posizione internazionale in merito alla crisi ucraina». L'inviato Li Hui ha anche avuto un ampio scambio di opinioni con i partecipanti al summit.

La Cina continuerà a dialogare con tutte le parti per una soluzione politica della crisi ucraina», ha precisato Pechino, sottolineando che Li «ha delineato la posizione e le proposte della Cina, ascoltando i punti di vista e le proposte di altri Paesi».

Ore 12:21 - Mosca: «Ci aspettiamo partner Brics condividano nostra visione su Gedda»

La Russia si aspetta che i Paesi Brics e altri partner che hanno partecipato al vertice di Gedda sull'Ucraina condividano le proprie valutazioni con Mosca. Lo ha detto la portavoce del ministero russo degli Esteri Maria Zakharova. «Il ministero degli Esteri russo ha preso atto delle informazioni sulle consultazioni sulla crisi ucraina che si sono svolte a Gedda il 5 e 6 agosto su iniziativa del regime di Kiev e dei paesi del G7 - ha affermato - Vi hanno preso parte i nostri associati Brics e altri partner. Ci aspettiamo che, in conformità con gli accordi, condividano con noi le loro valutazioni».

Ore 12:55 - Missili di Mosca prodotti con titanio esportato dall'Ucraina

Nonostante la guerra, la Russia acquista dall'Ucraina materie prime di titanio per la produzione di aerei e missili attraverso intermediari. Questa la denuncia arriva dell'agenzia di informazione ucraina Rbc-Ukraine, che ha ottenuto conferme da molti addetti ai lavori dell'industria del titanio: «Sembrerebbe semplicemente impossibile in un contesto di aperta aggressione russa. Tuttavia una parte significativa delle materie prime di titanio esportate dall'Ucraina finisce in Russia attraverso società intermediarie con base in Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Montenegro».

Ore 13:00 - Lavrov: «Aperti a soluzioni diplomatiche, purché serie. Inutile parlare della crisi ucraina senza di noi»

La Russia resta aperta a una soluzione diplomatica della crisi ucraina se si baserà su «proposte veramente serie». A sottolinearlo è stato il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov, commentando gli esiti del summit di Gedda. In merito ha ricordato quanto sia inutile parlare del conflitto in un vertice che non veda coinvolta la Russia.

In merito alle consultazioni avvenute della città saudita senza la partecipazione di Mosca, il capo della diplomazia russa ha sottolineato come nessuna riunione sulla crisi che non coinvolga la Russia, alla luce degli interessi in gioco, può avere valore aggiunto. Poi ha ribadito ribadendo che «la Russia è aperta alla soluzione diplomatica ed è pronta a rispondere a proposte veramente serie».

La conferenza di Gedda ha visto la partecipazione di oltre 30 paesi, tra cui Stati Uniti, Cina e India. I lavori hanno provocato la reazione irritata di Mosca che già ieri aveva concluso come dai colloqui non fossero emersi elementi utili per una pace con Kiev.

Ore 13:07 - Turchia proporrà un cessate il fuoco alla Russia

Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan presenterà al suo omologo Vladimir Putin una proposta di cessate il fuoco in Ucraina, non appena si terrà il prossimo incontro tra i due leader a cui stanno lavorando le cancellerie di Mosca e Ankara. Lo fa sapere l'agenzia russa Ria Novosti, citando una fonte interna all'esecutivo turco. In particolare, la fonte ha dichiarato: «Erdogan offrirà la sua mediazione nella risoluzione del conflitto, ribadendo la tesi secondo cui in questa guerra non ci saranno né vincitori né vinti».

Ore 13:10 - Iran: «L’Occidente usa l’Ucraina per collaudare le sue armi»

«I Paesi che armano una parte in modo sconsiderato e vedono la crisi in Ucraina come un’opportunità per collaudare le proprie armi dovrebbero concentrare la loro attenzione verso una soluzione politica, in questo modo potremmo vedere la fine di questa crisi». Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani, come riporta Irna. La Repubblica islamica, fin dall’inizio, ha sottolineato la necessità di scegliere la via del dialogo come modalità migliore per porre fine alla crisi e a vari livelli ha messo in campo grandi sforzi per arrivare alla fine della guerra, ha aggiunto il funzionario iraniano.

Ore 13:32 - Arrestata informatrice russa, preparava attacco a Zelensky

Il servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha arrestato un’informatrice russa che stava preparando un attacco aereo sulla regione di Mykolaiv durante la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo fa sapere lo stesso Sbu in un messaggio su Telegram. Si tratta di una donna, residente a Ochakiv ed ex commessa in un negozio militare. L’informatrice dei servizi speciali russi stava raccogliendo informazioni sulla prevista visita di Zelensky, tra cui l’orario e l’elenco dei luoghi previsti come tappe del percorso. Ma tra i suoi obiettivi vi erano anche quelli di identificare l’ubicazione dei sistemi di guerra elettronica e dei depositi di munizioni delle Forze Armate ucraine nell’area di Ochakiv. Rischia ora fino a 12 anni di carcere.

Ore 13:49 - Russia: «Siamo avanzati di tre chilometri nel nord-est»

La Russia ha dichiarato che le sue truppe sono avanzate di tre chilometri lungo il fronte di Kupiansk, nel nord-est dell’Ucraina. «Negli ultimi tre giorni, l’avanzata delle truppe russe... è stata di 11 chilometri lungo il fronte e di oltre tre chilometri in profondità nella difesa del nemico», afferma il ministero della Difesa.

Ore 14:12 - Zelensky ai media sudamericani: «Non capisco il presidente Lula»

«Il presidente Lula ha esperienza, ma io non lo capisco, le sue dichiarazioni non portano a nessuna pace». A dichiararlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel corso di un'intervista a diversi media sudamericani. Zelensky ha detto di credere che Lula «abbia una sua opinione» su questo conflitto, ma ha lamentato il fatto che sia l'unico leader internazionale a fare proprie le teorie del presidente russo. «Solo Putin e Lula parlano di sicurezza della Russia, di garanzie di sicurezza che si devono dare a Mosca», ha affermato Zelensky, chiedendo perché il Brasile, «un paese pacifico» debba concordare con la narrativa del presidente russo, che non ha nulla di diverso da «qualunque colonizzatore: mente, manipola, disinforma costantemente».

Ore 14:13 - Mosca: «Una pace solo se Kiev interrompe le ostilità»

«Siamo convinti che un accordo veramente completo, sostenibile ed equo sia possibile solo se il regime di Kiev interrompe le ostilità e gli attacchi terroristici e i suoi sponsor occidentali smettono di pompare armi nelle forze armate ucraine», ha detto la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, commentando i colloqui di Gedda sul conflitto in Ucraina secondo una dichiarazione pubblicata sul sito internet ufficiale del ministero degli Esteri russo.

Ore 14:22 - Kiev: «Nessun compromesso su tregua, Mosca si ritiri»

«L'unica "base per i negoziati" è quella della Formula di pace del presidente Zelensky. Non possono esserci posizioni di compromesso come "cessate il fuoco immediati" e "negoziati qui e ora" che diano alla Russia il tempo di restare nei territori occupati. Solo il ritiro delle truppe russe al confine del 1991». Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. «Non bisogna farsi illusioni: qualsiasi "Minsk-3" non farà che prolungare la guerra in futuro. È l'abbandono delle illusioni ciò che sta avvenendo oggi in molti Paesi che ieri avevano giudicato male la Russia», ha aggiunto.

Ore 14:37 - Putin: «Aumentare produzione droni russi»

«Sia i Cube che i Lancet si sono dimostrati efficaci», ha detto Putin, citato dalla Tass, durante un incontro con il direttore generale della società statale "Rostec", Serghey Chemezov. «I produttori mi avevano promesso che avrebbero aumentato la produzione di entrambe» le tipologie di droni; «stanno mantenendo questa promessa, ma è necessario fare di più», ha detto Putin.

Ore 14:57 - Colloquio telefonico di Lavrov con l’omologo cinese

Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha avuto oggi un colloquio telefonico con l'omologo cinese, Wang Yi, nel corso del quale ha discusso di diverse «questioni di attualità dell'agenda internazionale», tra cui «la crisi ucraina». Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo in una nota riportata dall'agenzia di stampa Ria.

«I ministri hanno discusso una serie di questioni di attualità nell'agenda internazionale - recita la nota - le parti hanno respinto la politica aggressiva del blocco occidentale nei confronti di Russia e Cina, i tentativi di frenare il loro sviluppo attraverso sanzioni e altri metodi illegittimi. Una valutazione positiva è stata data al dialogo costruttivo e all'alto livello di interazione tra Mosca e Pechino nel quadro delle Nazioni Unite, dei Brics, della Sco, del G20 e di altre strutture internazionali. Sono state discusse una serie di questioni regionali di attualità, inclusa la crisi ucraina».

Ore 16:22 - Kiev: «I russi usano armi chimiche sulla regione di Zaporizhzhia»

Nella zona di Novodanilovka, nella regione ucraina di Zaporizhzhia, i russi hanno lanciato due attacchi nell’arco di 24 ore con munizioni contenenti una sostanza chimica, presumibilmente cloropicrina. È quanto afferma in un messaggio su Telegram Oleksandr Tarnavskiy, comandante del raggruppamento operativo-strategico di truppe Tavria. «Il nemico, in violazione di tutte le Convenzioni, continua ad usare munizioni chimiche», si legge nel messaggio come riporta Ukrainska Pravda. «Nessuna persona è rimasta ferita a causa di questi bombardamenti», precisa il messaggio.

Ore 16:58 - La battaglia per la Crimea: gli ucraini colpiscono la logistica, i russi costruiscono nuove difese

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) L’Ucraina «lavora ai fianchi» il nemico per indebolire la logistica nella Crimea occupata. La Russia bombarda e scava nuove protezioni.

 Lo scenario bellico descrive la campagna di attacchi da parte di Kiev contro i ponti — ieri sono stati colpiti quello di Chongar e un altro vicino a Henichesk — e assi stradali. L’intento non cambia: costringere i convogli di rifornimenti a lunghe deviazioni, ritardare i movimenti, complicare l’attività al grande contingente avversario. I lanci di missili hanno portato dei risultati, le autorità russe hanno dovuto modificare i percorsi o imporre dei limiti al traffico. Le misure di protezione sono state estese anche al fronte marittimo in seguito alle incursioni dei droni-kamikaze: l’esperto HI Sutton ha segnalato la presenza di unità di scorta a un cargo persino in Mediterraneo. Indizio dell’allarme diffuso dopo il danneggiamento di un paio di navi.

Ore 17:07 - Libero su cauzione il metropolita filorusso Pavel

Il metropolita Pavel, capo della Chiesa ortodossa filorussa in Ucraina ed ex vicario del monastero delle Grotte di Kiev, è stato rilasciato su cauzione. Lo riportano i media ucraini che citano l’avvocato Nikita Chekman. «Oggi il vicario della Kyiv-Pechersk Lavra (il monastero delle Grotte) è stato finalmente rilasciato dalla custodia», ha annunciato l’avvocato su Telegram dopo aver pubblicato un video che lo ritrae in auto con il metropolita. Secondo Chekman, circa mille persone hanno contribuito al pagamento della cauzione astronomica di 33,3 milioni di grivnie (820 mila euro).

Ore 17:35 - Pechino: «Oltre venti Paesi pronti ad aderire ai Brics»

Il meccanismo dei Brics, acronimo del gruppo composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, ha constatato con soddisfazione che più di 20 Paesi hanno espresso il desiderio di aderire. «La relazione multilaterale gode di ottima salute. Il processo di espansione è inevitabile». Questo quanto dichiarato dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi al suo omologo russo Serghei Lavrov nella conversazione telefonica tenuta oggi.

«La Cina è disposta a collaborare con i partner Brics, inclusa la Russia, per sostenere congiuntamente il Sudafrica nell’ospitare con successo l’imminente incontro dei leader del gruppo al fine di promuovere lo sviluppo sano e vigoroso del meccanismo», ha osservato il capo della diplomazia del Partito comunista cinese.

Ore 17:42 - Wang Yi a Lavrov: «Noi partner affidabili. Imparziali sulla guerra»

«Sulla crisi ucraina la Cina manterrà una posizione indipendente e imparziale, promuoverà in modo attivo colloqui di pace e si impegnerà per trovare una soluzione politica». Questo quanto affermato dal ministro degli Affari esteri cinese Wang Yi all’omologo Sergei Lavrov. «Russia e Cina sono amici e partner affidabili, che hanno fatto nuovi progressi nella cooperazione strategica e concreta», ha aggiunto, chiarendo comunque che la Cina manterrà «una posizione imparziale sulla guerra».

Ore 18:02 - Yermak: «Fra un mese nuovo incontro per trovare un accordo di pace»

« Il prossimo incontro dei consiglieri dei capi di Stato e di governo sulla formula di pace proposta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky si terrà entro un mese o poco più». Lo ha detto oggi il capo dell’ufficio di presidenza Andriy Yermak, riferendo alla stampa a Kiev all’indomani del vertice tenuto a Gedda, in Arabia Saudita. Yermak si è detto fiducioso che al prossimo incontro i paesi rappresentati saranno più di 60, contro i 40 riuniti a Gedda.

Ore 18:10 - Lo scrittore Glukhovsky condannato a 8 anni di carcere in Russia

Condanna a otto anni di carcere per lo scrittore Dmitry Glukhovsky. In tribunale di Mosca ha inflitto la condanna al giornalista e autore del romanzo `Metro 2023´ accusato di aver diffuso notizie false sul ruolo delle Forze Armate russe nel conflitto in Ucraina. Glukhovsky, che non si trova in Russia e che dalle autorità russe viene considerato un «agente straniero», è stato condannato in contumacia. Il tribunale ha stabilito che per i prossimi quattro anni non potrà partecipare alla gestione di servizi o portali di informazione, «anche su Internet», riporta l’agenzia russa Interfax. Glukhovsky è oggetto di un mandato d’arresto per le opinioni espresse sui social.

Ore 18:11 - Gli Usa intercettano 11 navi cinesi e russe al largo dell’Alaska

Le forze navali Usa hanno intercettato la settimana scorsa 11 navi cinesi e russe vicino alle isole Aleutine, al largo dell’Alaska. Lo rivela il Wall Street Journal spiegando che quattro cacciatorpediniere insieme agli aerei da ricognizione P-8 Poseidon, hanno seguito la flotta di navi da guerra prima che lasciassero l’area senza entrare in territorio americano. L’incidente ha suscitato preoccupazione immediata a Washington e, in particolare, tra i rappresentanti dell’Alaska che nel fine settimana hanno ricevuto un briefing riservato. Il senatore repubbicano Dan Sullivan, membro della commissione difesa, ha affermato che l’«incursione» combinata di Russia e Cina nei pressi del suo stato è stato l’ennesimo avvertimento che siamo entrati in una nuova era di aggressione guidata dai dittatori di Pechino e Mosca”. Il senatore ha anche ricordato che già a settembre navi russe e cinesi erano transitate al largo dell’Alaska e ha accusato l’amministrazione Biden di aver avuto una reazione «tiepida».

Ore 18:37 - Polonia: «Bielorussia e Russia preparano una nuova crisi di migranti»

Il governo polacco ha accusato la Bielorussia e la Russia di aver orchestrato un nuovo afflusso di migranti nell’Unione europea attraverso il confine polacco per destabilizzare la regione. «Stiamo parlando di un’operazione organizzata dai servizi segreti russi e bielorussi che si sta facendo sempre più intensa», ha detto ai giornalisti il viceministro dell’Interno polacco Maciej Wasik. La guardia di frontiera polacca ha chiesto al governo di inviare altri 1.000 soldati al confine con la Bielorussia per far fronte a un aumento dei tentativi di attraversarlo illegalmente. Tomasz Praga, capo dell’agenzia, ha affermato che i servizi bielorussi sono diventati «un gruppo criminale che sta architettando l’immigrazione clandestina» e «ne stanno ricavando enormi profitti». Durante una precedente crisi iniziata nell’estate del 2021, decine di migliaia di migranti e rifugiati, per lo più provenienti dal Medio Oriente, hanno attraversato il confine o tentato di entrare in Polonia dalla vicina Bielorussia. All’epoca, l’Occidente accusò il regime bielorusso di aver orchestrato l’afflusso con la Russia in un attacco «ibrido», un’accusa respinta da Minsk. Wasik ha assicurato in ogni caso che la situazione «non è così caotica oggi come lo era due anni fa».

 Ore 18:38 - Kiev: «A Gedda inferto un altro duro colpo a Mosca»

Il summit sulla pace in Arabia Saudita ha inferto un «colpo duro» alla Russia, e suoi partecipanti hanno concordato di tenere un altro incontro di consiglieri politici entro circa sei settimane. Lo ha affermato il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak, secondo quanto riportato dal Guardian. In un briefing a Kiev, Yermak ha detto che all’incontro di Gedda non sono state discusse altre iniziative di pace oltre a quella promossa dal governo del presidente Zelensky, e che tutti i Paesi presenti ai colloqui hanno sostenuto pienamente l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina. «Stiamo programmando un altro incontro entro il prossimo mese o mese e mezzo, con una progressione verso la convocazione di un vertice», ha detto Yermak.

Ore 18:52 - Blinken chiama Kuleba: «Sostegno all’Ucraina a lungo termine»

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato oggi al telefono con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba sugli accordi di sicurezza a lungo termine tra Stati Uniti e Ucraina. Il segretario Usa ha ribadito il «fermo e continuo sostegno americano a Kiev per difendersi dall’aggressione della Russia e per un esercito ucraino forte e istituzioni per la difesa responsabili».

Ore 19:03 - Zelensky: «A fine guerra la Russia potrebbe rimanere senza navi»

Zelensky, in un’intervista rilasciata ai media sudamericani tra i quali La Nacion, sostiene che se la Russia continuerà a bloccare il Mar Nero lanciando attacchi, l’Ucraina farà altrettanto e alla fine della guerra Mosca potrebbe ritrovarsi senza navi. «La Russia ha bloccato il Mar Nero, le nostre acque territoriali, sparando, bloccando, non dando possibilità di trasporto marittimo, né di navi con cereali. Ecco perché l’Ucraina deve dimostrare che ha il diritto di importare ed esportare prodotti nelle proprie acque territoriali - ha detto Zelensky - se c’è un blocco, l’Ucraina deve trovare un altro modo per porre fine al blocco nelle nostre acque. Se continuano ad attaccare, non abbiamo tante armi, ma se continuano a sparare alla fine della guerra potrebbero ritrovarsi senza navi».

Ore 19:44 - Due americani uccisi in combattimento

Due americani, entrambi ex militari, sono rimasti uccisi in Ucraina in combattimenti contro le forze russe. Lo riporta The Hill, precisando che si trattava dell’ex Marine Lance Lawrence, e di un ex ufficiale dell’Esercito, che prestavano servizio nella 59esima brigata motorizzata ucraina e sono rimasti uccisi il 29 luglio scorso. «Lance era arruolato nelle forze ucraine, non era un mercenario smanioso di combattere, era venuto perché pensava che quello che stava succedendo in Ucraina a causa della Russia fosse sbagliato», ha scritto di Lawrence su Twitter uno dei suoi comandanti Ryan O’Leary. Webber, che aveva partecipato alle guerre in Iraq e Afghanistan, si era unito alle forze ucraine lo scorso marzo. «Era un patriota e difensore della libertà che dava valore a giustizia e libertà per gli altri e per se stesso», si legge nella sua pagina GoFundMe.

Ore 19:51 - Zelensky: «Raid russo colpisce palazzo a Pokrovsk, ci sono vittime»

Le forze russe hanno sferrato due attacchi missilistici contro la città di Pokrovsk, nella regione di Donetsk e hanno colpito un edificio residenziale. Ad affermarlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, condividendo un video delle conseguenze dell’attacco. «Sfortunatamente, ci sono vittime. Sul posto sono presenti i soccorritori e tutti i servizi necessari», ha aggiunto. «Dobbiamo fermare il terrore russo» e Mosca «sarà ritenuta responsabile di tutto ciò che ha fatto in questa terribile guerra», ha sottolineato.

Ore 21:35 - Kiev, salgono a 31 i feriti nell’attacco russo a Pokrovsk

È di almeno cinque persone uccise e altre 31 ferite l’ultimo bilancio oggi dell’attacco russo contro un edificio residenziale nella città ucraina orientale di Pokrovsk. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno ucraino Igor Klymenko su Telegram, precisando che tra i feriti ci sono «19 agenti di polizia, 5 soccorritori e un bambino».

Un uomo porta in salvo una donna ucraina ferita dopo l’esplosione di un secondo razzo nella città di Pokrovsk, nella zona di Donetsk (foto Epa)

Ore 23:08 - Zelensky: «Abbiamo riportato a casa altri 22 nostri soldati»

«Oggi abbiamo ottenuto un risultato importante per il nostro team che si occupa di scambi di prigionieri. Altri 22 uomini sono tornati a casa in Ucraina. Venti di loro sono soldati e sergenti, due sono ufficiali. Sono militari delle Forze Armate. Tra loro ci sono dei feriti. Sono stati catturati in diverse aree del fronte. Ma ora sono a casa. E faremo di tutto per riportare in Ucraina tutta la nostra gente che ora è prigioniera russa. Ricordiamo tutti e stiamo cercando tutti nell’elenco delle persone scomparse». Ha dichiarato il presidente ucraino Volodomir Zelensky nel suo messaggio serale su Telegram. «Fortunatamente, riusciamo a riportare indietro la nostra gente. Ed è importante che questo sia un compito comune. E’ compito di chi organizza gli scambi: Yermak, Budanov, Malyuk, Klymenko. Grazie ragazzi! E il compito di coloro che organizzano gli scambi per il nostro Paese. Chiunque catturi gli occupanti al fronte, chi è attivo in prima linea. Ciascuno di questi nostri guerrieri accelera la libertà per gli ucraini. E’ importante ricordarlo».

Ore 23:34 - L’Estonia non prevede nuove norme per russi residenti

Il ministro degli Interni dell’Estonia, Lauri Laanemets ha dichiarato oggi che il suo paese non intende seguire l’esempio della Lituania e della Lettonia e annullare i permessi di soggiorno per migliaia di russi e bielorussi per ragioni di sicurezza nazionale. «ll governo non ha discusso proposte di questo tipo e non abbiamo in programma la preparazione di alcun questionario atto a testare le posizioni di chi richiede un permesso di soggiorno. Nessun questionario riesce a fornire un’immagine reale delle persone che potrebbero rappresentare una minaccia per il paese», ha affermato Laanemets. «Non sono nemmeno previste modifiche alle competenze linguistiche richieste», ha aggiunto il ministro. «La conoscenza dell’estone è già un requisito necessario per rinnovare i permessi di soggiorno e ottenere la residenza permanente. Esistono già eccezioni per gli anziani e per coloro che hanno studiato l’estone a scuola». Le parole di Laanemets arrivano dopo che, nel corso della scorsa settimana, la Lituania aveva annunciato di aver annullato o negato i permessi di soggiorno a 910 cittadini bielorussi e 254 cittadini russi a seguito dell’introduzione di un questionario obbligatorio per testare i valori e le posizioni dei cittadini dei due paesi nei confronti dell’aggressione russa all’Ucraina. Da far suo, la Lettonia aveva annunciato che, nel mese di settembre, poco meno di 6.000 cittadini russi residenti in Lettonia saranno espulsi per non aver sostenuto il test di lingua lettone introdotto alla fine dello scorso anno.

Ore 23:59 - Usa hanno incontrato autori del colpo di stato in Niger, rischi di alleanza con la Russia

Gli autori del colpo di stato in Niger sono consapevoli dei rischi di un’alleanza con la Russia. Lo afferma una funzionaria americana Victoria Nuland riferendo di aver incontrato i responsabili del colpo di stato e parlando di «discussioni difficili».

Ore 01:50 - Kiev «soddisfatta» dal vertice di pace a Jeddah

L’Ucraina si è detta «soddisfatta» del vertice tenutosi in Arabia Saudita nel fine settimana su un accordo di pace per porre fine ai combattimenti, al quale Mosca non è stata invitata. Al vertice di pace, che si è tenuto a Jeddah, hanno preso parte rappresentanti di circa 40 paesi tra cui Cina, India, Stati Uniti e Ucraina. «Siamo molto soddisfatti dei risultati del vertice», ha detto il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. «L’incontro in Arabia Saudita è una prova generale per un mondo in cui non c’è posto per l’aggressione selvaggia».

Yermak ha detto che c’è un accordo sul prossimo incontro, «ma non ci sono date precise» e ha sottolineato che «parteciperanno ancora più Paesi». «Non c’è motivo di dubitare che il principio “Niente sull’Ucraina senza l’Ucraina” sia violato», ha aggiunto. La Russia in precedenza aveva affermato che un accordo di pace sarebbe stato possibile solo se Kiev avesse deposto le armi. Mosca, che non è stata invitata al vertice, ha affermato che una risoluzione sarebbe possibile se l’Ucraina «cessasse le ostilità e gli attacchi terroristici» e se i Paesi occidentali interrompessero le forniture di armi a Kiev. Ha inoltre invitato l’Ucraina a cedere i suoi territori occupati.

Ore 00:53 - Attacco russo a Pokrovsk, bilancio 7 morti e 57 feriti

È salito ad almeno sette morti e 57 feriti il bilancio dell’attacco missilistico russo di ieri contro un edificio residenziale a Pokrovsk, nella regione ucraina di Donetsk. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare Serhiy Dobryak, citato dai media locali. Un precedente bilancio del governo di Kiev parlava di cinque morti e 31 feriti, tra cui 19 agenti di polizia e cinque soccorritori.

Guerra Ucraina - Russia, le news dell’8 agosto.

Le notizie sulla guerra in Ucraina dell’8 agosto. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera l'8 agosto 2023.

•Esplosioni in Crimea a Dzhankoi, nell'area di una base russa.

•Putin sospende accordi fiscali con «Paesi ostili». Tra questi anche l'Italia.

• Podolyak: «Un insulto la risposta di Mosca su Gedda».

•007 Kiev: «Arrestato informatrice russa, preparava attentato durante visita Zelensky».

•Maria, Alona e l’amore perduto. Le compagne dei soldati morti al fronte: «Sentiamo tanta rabbia, ma parlare tra noi ci aiuta».

Ore 05:14 - Missili russi su edificio Pokrovsk, vittime salgono a 8

Missili russi hanno colpito due volte il centro di Pokrovsk in Ucraina lunedì notte uccidendo otto persone, tra cui cinque civili, ha dichiarato in una nota il governatore regionale Pavlo Kyrylenko. Il secondo missile ha colpito la città controllata dall’Ucraina vicino alla linea del fronte 40 minuti dopo il primo, ha riferito il governatore. Ha ucciso e ferito i primi soccorritori, hanno detto testimoni degli attacchi a un cameraman della Reuters presente sulla scena. Tra i morti due soccorritori e un militare. Nove poliziotti e un militare sono rimasti feriti, ma la maggior parte dei 31 feriti erano civili, tra cui un membro del consiglio comunale locale, hanno detto funzionari ucraini.

Ore 08:12 - Maria, Alona e l’amore perduto. Le compagne dei soldati morti al fronte: «Sentiamo tanta rabbia, ma parlare tra noi ci aiuta»

(Di Lorenzo Cremonesi) Una Ong assiste le compagne dei militari morti in guerra: «Non siamo vedove, ma mogli degli eroi caduti»

Dal nostro inviato a Zaporizhzhia — Maria da quando è morto il suo Artem tra le macerie di Mariupol prova una rabbia incontrollabile: contro gli altri che vivono, contro le sue amiche con i bambini, contro le coppie che si baciano in pubblico, contro i russi, ma anche contro ogni soldato. «Mi chiedo: perché doveva capitare proprio a noi? Perché lui è morto e gli altri vivono? E cosa ci fanno tutti questi uomini per la strada? Magari sono imboscati, magari hanno corrotto gli ufficiali del reclutamento!».

Ore 08:20 - Donetsk, 8 morti e 67 feriti in attacco russo nella città di Pokrovsk

Risulta di almeno 8 morti e 67 feriti l’ultimo bilancio delle vittime dell’attacco russo nella città di Pokrovsk, nel Donetsk. Lo ha riferito oggi il ministero dell’Interno ucraino. I feriti sono 67, tra cui due bambini, 29 agenti di polizia e sette soccorritori.

Ore 08:28 - Ambasciatore russo a Washington: «Nessun successo a Gedda»

«Non c’è stato alcun successo diplomatico a Gedda», dove lo scorso fine settimana si è tenuta una riunione sulla guerra in Ucraina a livello di consiglieri per la sicurezza nazionale con presenti decine di Paesi, ma non la Russia. Lo ha dichiarato l’ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov, le cui parole sono state riportate dal canale Telegram della missione diplomatica russa.

«Abbiamo assistito a un altro tentativo infruttuoso da parte dell’Amministrazione statunitense. Non c’è stato alcun successo diplomatico a Gedda», ha detto Antonov, secondo cui Washington ha cercato di mostrare una Russia isolata dal resto del mondo, tuttavia, quello che è emerso dall’incontro è «la mancanza di una posizione comune» e allo stesso tempo «non c’è stato alcun sostegno alla famigerata formula di pace di Kiev».

Ore 08:48 - Aiuti Usa, tank Abram in Ucraina entro autunno

Gli Stati Uniti hanno approvato durante il fine settimana il primo lotto dei 31 carri armati Abrams M1-A1 destinati all’Ucraina, che dovrebbe arrivare nel Paese entro l’inizio dell’autunno: lo ha reso noto il capo delle acquisizioni dell’esercito, Doug Bush, come riporta la Cnn. «Sono pronti», ha detto Bush ai giornalisti durante un briefing. «Ora devono arrivare in Europa e poi in Ucraina, insieme alle munizioni, ai pezzi di ricambio, alle attrezzature per il carburante, alle strutture per le riparazioni. Quindi non si tratta solo dei carri armati, ma dell’intero pacchetto che li accompagna». Gli Stati Uniti hanno iniziato l’addestramento degli ucraini sugli Abrams lo scorso maggio in Germania.

Ore 08:51 - Nella notte nuovi bombardamenti a Zaporizhzhia

L’esercito russo ha bombardato durante la notte 24 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia provocando la morte di un civile di 53 anni e il ferimento di una donna di 83. Lo riferisce Rbc-Ukraine. Il corpo della vittima è stato trovato sotto le macerie di un’abitazione distrutta da un attacco aereo. L’anziana è rimasta ferita nell’attacco missilistico a Preobrazhenka.

Ore 09:15 - Medvedev: «Pace solo a nostre condizioni»

«Tutta la Nato combatte apertamente la Russia, ma Mosca raggiungerà la pace alle sue condizioni». Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev. L’ex presidente ha pubblicato un post sul suo canale Telegram nella giornata odierna, anniversario del conflitto russo-georgiano. «Abbiamo abbastanza forza per risolvere tutti i compiti dell’operazione militare speciale. Come nell’agosto 2008, i nostri nemici saranno schiacciati e la Russia raggiungerà la pace alle sue condizioni. La vittoria sarà nostra».

Ore 09:46 - Grano, Blinken: «Mosca non ha risposto a nostra risoluzione»

Gli Stati Uniti hanno fatto di tutto per risolvere le criticità denunciate da Mosca dell’Iniziativa sul grano del Mar Nero, in particolare per quanto riguarda le banche, e c’è stata una proposta dell’Onu per risolvere i loro cosiddetti problemi, ma non c’è stata risposta, anzi l’unica risposta è stata l’attacco al porto di Odessa». Questo quanto ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken, in un’intervista all’emittente francese Rfi. «La Russia afferma di avere problemi ad esportare i propri cereali, il che è falso», ha tenuto a rimarcare Blinken, aggiungendo che «le esportazioni di grano russo nell’ultimo anno superano di gran lunga le esportazioni antecendenti l’invasione dell’Ucraina».

Ore 10:02 - Raid russo a Kharkiv, almeno due feriti

Ci sarebbero almeno due feriti a seguito di un bombardamento russo che ha colpito la zona di Kozacha Lopan, nella regione di Kharkiv. Lo denuncia via Telegram il governatore della regione Oleh Synyehubov, secondo il quale sono state colpite abitazioni private ed edifici commerciali. Il governatore ha poi accusato i russi di continuare a terrorizzare la popolazione civile.

Ore 10:17 - Nuove armi Usa all’Ucraina, anche Patriot e Javelin

L’amministrazione Usa annuncerà oggi 200 milioni di dollari di nuovi aiuti per le armi all’Ucraina, hanno dichiarato funzionari statunitensi. L’annuncio previsto per oggi sarebbe la prima tranche dei 6,2 miliardi di dollari di aiuti. Nel pacchetto sono inclusi attrezzature per lo sminamento, armi anticarro, cannoni e munizioni, intercettori per la difesa aerea e altre attrezzature. Condivide l’annuncio sui propri social il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andry Yermak.

Ore 10:24 - Kiev: «Grano perso a Izmail avrebbe sfamato 66 milioni di persone»

Le migliaia di tonnellate di grano che sono state danneggiate nell’attacco russo del 2 agosto al porto di Izmail sarebbero state sufficienti per nutrire circa 66 milioni di persone. Questa la dichiarazione di Denise Brown, coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite in Ucraina. Gli attacchi delle forze russe ai magazzini di grano e alle infrastrutture portuali sono estremamente allarmanti e rappresentano una grave violazione del diritto internazionale umanitario.

L’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari rileva inoltre che il piano di risposta umanitaria da 3,9 miliardi di dollari per il 2023 che mira a fornire assistenza a circa 11,1 milioni di persone in tutta l’Ucraina a fine di luglio risultava finanziato solo per circa il 30%, con un impatto negativo sugli sforzi umanitari per fornire aiuti a chi ne ha bisogno.

Ore 10:52 - Quanto costa la guerra Russia-Ucraina? Le cifre del Financial Times per le aziende europee

(Di Mario Sabella) Cento miliardi di euro di perdite è il costo della guerra russo-ucraina per le imprese europee che hanno filiali e fanno (o facevano) affari con la Russia. È questo, secondo una stima del Financial Times, l’impatto in termini di perdite dirette che hanno subito le aziende europee da quando Vladimir Putin ha scatenato la sua campagna di aggressione contro Kiev. L’indagine del quotidiano della City londinese è stata condotta sui bilanci di un campione di 600 società operanti in vari settori e di tutti i principali Paesi europei. I bilancio del 2023 indicano che almeno 176 imprese hanno subito rilevanti perdite dirette, costi di cambio superiori al normale o altre spese impreviste come conseguenza della vendita o della chiusura, anche parziale, della propria presenza in Russia.

Ore 10:56 - Pokrovsk, i feriti salgono a 88

Sale il conto dei feriti a seguito dell’attacco russo nel Donetsk, nella città di Pokrovsk. Tra i feriti ci sarebbero almeno 39 civili, tra cui due bambini, 31 agenti di polizia, 7 dipendenti del Servizio di emergenza statale e 4 militari.

Ore 11:46 - Pokrovsk, la denuncia di Kiev: «Secondo missile contro i soccorritori»

«Il secondo missile Iskander russo ha colpito Pokrovsk proprio mentre i servizi di emergenza stavano intervenendo uccidendo e ferendo i soccorritori», ha dichiarato Sergi Dobriak, capo dell’amministrazione militare della città. «Il primo missile ha colpito alle 19,15, il secondo alle 19,52. Questo è uno scenario standard: 30-40 minuti tra un missile e l’altro. Quando il servizio di emergenza statale e i soccorritori arrivano per salvare le persone, il secondo missile colpisce e quindi il numero delle vittime aumenta», ha scritto Dobriak su Telegram, citato dalla Cnn.

La polizia ha dichiarato che il vice capo del servizio di emergenza statale ucraino del Donetsk Andrii Omelchenko, è stato ucciso e ha confermato che 31 agenti di polizia sono rimasti feriti. Tra le strutture colpite e danneggiate dall’attacco russo, ci sono anche l’hotel Druzhba e la pizzeria Corleone, molto popolari tra i giornalisti inviati di guerra in Donetsk, riferisce il Guardian.

Ore 12:01 - La Polonia invierà altre truppe al confine con Bielorussia

La Polonia dispiegherà truppe aggiuntive al confine con la Bielorussia. Lo ha annunciato oggi il ministero della Difesa polacco, stando a quanto riferito dall’agenzia di stampa Pap. Ieri la Guardia di frontiera polacca ha chiesto alla Difesa il dispiegamento di altri 1.000 uomini, denunciando un aumento dei flussi migratori e accusando Minsk di organizzarli. «Sarebbe impossibile attraversare il confine senza la partecipazione delle forze bielorusse», ha detto il vice ministro dell’Interno polacco Maciej Wasik.

Ore 12:07 - La donna che passava le informazioni ai russi

Originaria di Mykolaiv, aveva girato la regione annotando la posizione delle difese di Kiev e aveva fornito all’esercito nemico i dettagli di una visita del presidente nella città.

È ucraina, ma tramava per uccidere Volodymyr Zelensky . Oggi l’Sbu, il Servizio di sicurezza di Kiev, ha comunicato l’arresto di una donna che stava preparando un attentato contro il presidente.

Ore 12:13 - Mosca: «Respinto un tentativo di sbarco delle truppe di Kiev a Kherson»

L’esercito russo ha sventato un tentativo delle truppe ucraine di sbarcare sulla riva sinistra del fiume Dnipro vicino al villaggio di Kazachy Camps. Lo ha detto sul suo canale Telegram Volodymyr Sald o, capo ad interim della regione ucraina occupata di Kherson.

«Il tentativo di sbarco è stato sventato, non ci sono combattenti nemici nell’area dei campi cosacchi. La riva sinistra è sotto la protezione affidabile delle truppe russe», afferma Saldo. Secondo il suo racconto dei fatti, i militari del gruppo Dnepr hanno aperto il fuoco sulle barche delle forze armate ucraine, che stavano cercando di attraccare. Di conseguenza, i combattenti all’interno sono finiti in acqua e, dopo il bombardamento, nessuno di loro è riuscito a tornare sulla riva destra.

Ore 12:18 - Podolyak: «Un insulto la risposta di Mosca su Gedda»

Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak definisce «insultante» e «umiliante» il punto di vista di Mosca su quanto è stato proposto e discusso a Gedda, in una conferenza che ha visto partecipare oltre 40 Paesi per trovare una soluzione al conflitto. Podolyak lo ha scrisso sul proprio profilo Twitter.

Ore 12:27 - Esplosioni in Crimea nell'area di una base russa

Potenti esplosioni nella località di Dzhankoi, in Crimea. Lo riportano i canali Telegram locali rilanciati dai media ucraini. Un'altra forte deflagrazione è stata sentita a Oktyabrskoye, nel distretto russo di Konstantinovsky.

Il 24 luglio scorso l'intera zona di Dzhankoi era stata evacuata in seguito a un attacco ucraino che aveva colpito un deposito di munizioni. Il ministero della Difesa di Kiev aveva reso noto che l'attacco aveva distrutto missili da crociera russi destinati alla flotta del Mar Nero di Mosca.

Ore 12:41 - Energia, Bruxelles conferma i progressi per rendersi indipendente dalla Russia

«Con il piano RePowerEu negli ultimi 12 mesi l'Europa ha superato gli obiettivi di riduzione della dipendenza energetica dalla Russia, e ora non abbiamo più una dipendenza dalle fonti fossili russe in generale». Lo ha confermato il portavoce della Commissione Europea Adalbert Jahnz, nel corso del punto quotidiano con la stampa di Bruxelles: «Le importazioni di carbone si sono fermate, quelle di petrolio sono solo una frazione di quello che erano prima della guerra e il gas ora sta sparendo rapidamente dal mercato europeo».

Il portavoce prosegue. «A proposito delle importazioni di gas russo, prima dell'inizio dell'invasione dell'Ucraina rappresentavano il 50% del totale, mentre a marzo di quest'anno sono calate all'8% grazie a un programma di intensa ricerca di fornitori alternativi con cui la Commissione si è impegnata», ha sottolineato.

Ore 13:12 - Ue: «Garanzie per la sicurezza di Kiev spettano alla Nato»

«L'Unione europea sostiene l'Ucraina in molti ambiti, ma il tema delle garanzie di sicurezza non spetta all'Ue perché non siamo un'organizzazione per la sicurezza. La discussione sulle garanzie di sicurezza spetta alla Nato e ai singoli Paesi membri, non all'Ue». Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea Peter Stano, rispondendo a una domanda sulle garanzie di sicurezza di lungo termine offerte a Kiev.

Ore 13:15 - Kiev denuncia: «Nel Sudest 11 morti in 24 ore»

Nelle ultime 24 ore gli attacchi dell'esercito russo hanno colpito cinque distretti del territorio ucraino provocando la morte di 11 persone e il ferimento di almeno 91. Questo quanto dichiarato dalle autorità nazionali ucraine, citate dal Kyiv Independent. I bombardamenti hanno preso di mira le regioni orientali e meridionali di Donetsk, Dnipropetrovsk, Kharkiv, Kherson e Sumy.

Il governatore del Donetsk Pavlo Kyrylenko ha riferito che le bombe sono cadute sulla periferia di Kramatorsk, nella città di Avdiivka e in numerosi altri insediamenti.

Il governatore di Kharkiv Oleg Syniehubov ha dichiarato che i distretti di Bohodukhiv, Kharkiv, Chuhuiv e Kupyansk sono stati attaccati più volte nell'ultimo giorno: due civili di 45 e 65 anni sono stati uccisi dalle esplosioni di quattro bombe aeree guidate sul villaggio di Kruhliakivka, nove persone sono rimaste ferite, tra cui due soccorritori, sei abitazioni sono state danneggiate.

Ore 13:36 - Mosca: «A Prokrovsk colpito un posto di comando ucraino»

Il ministero della Difesa russo afferma che a Pokrovsk è stato colpito un centro di comando delle forze ucraine. La dichiarazione arriva dopo che due missili russi hanno colpito in questa città un condominio e un vicino albergo con una pizzeria, provocando almeno 8 morti e 88 feriti.

Ore 14:14 - Volo con mercenari Wagner dalla Bielorussia in Niger

Secondo il Centro nazionale della resistenza ucraino, in base ad informazioni non confermate ufficialmente, un nuovo volo con mercenari della milizia Wagner è recentemente decollato dalla Bielorussia verso l'Africa occidentale, per dirigersi nella regione del Niger. Lo scrive Rbc-Ukraine.

«I campi dislocati in Bielorussia sono utilizzati dal fondatore della milizia privata di mercenari Yevgeny Prigozhin per riaddestrare i suoi mercenari e trasferirli nei Paesi africani. In questo modo, la Wagner agisce come un esportatore di guerra in tutto il mondo», ha sottolineato il Centro di resistenza.

Ore 14:26 - Così i russi bombardano gli edifici civili e fanno vittime anche tra i soccorritori con le tecniche usate da Isis

(Di Lorenzo Cremonesi, inviato a Dnipro) La tecnica è stata già utilizzata in Siria: bombe lanciate anche sulle squadre di soccorso.

Secondo le stime degli abitanti locali, le morti causate dall’attacco a un edificio di dieci piani a Dnipro sono state 56, e almeno 80 i feriti. Molti residenti dello stabile, racconta un abitante del posto, erano scappati da Zaporizhzhia proprio alla ricerca di un riparo dai continui bombardamenti all’area della centrale nucleare. Tra le macerie delle case abbandonate sono stati prelevati e raccolti vicino una fermata dell’autobus tutti i giocattoli dei bambini. Una settimana fa un’altra bomba russa ha colpito un centro residenziale. Fa tutto parte di una tecnica già sperimentata dall’Isis e dalle stesse truppe di Mosca ad Aleppo e Damasco, in Siria. Sparato un primo missile, i russi attendono circa 40 minuti per dare tempo ai soccorritori di giungere sul posto e quindi bombardare nuovamente.

Sulla città di Kharkiv ci sono stati diversi danni, ma non vittime.

Ore 14:38 - Zelensky: «Ruolo chiave dell'Olanda negli aerei da combattimento». Telefonata con Rutte

«Ho avuto una telefonata con il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte. Sono grato per l'adesione dei Paesi Bassi alla dichiarazione congiunta di sostegno all'Ucraina del G7. Abbiamo discusso le future garanzie di sicurezza bilaterali nel quadro di questa dichiarazione, che dovrebbe basarsi sul ruolo chiave dei Paesi Bassi nella coalizione degli aerei da combattimento». Lo annuncia su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Ho parlato della situazione sul campo di battaglia e delineato le attuali esigenze di difesa, tra cui artiglieria, veicoli corazzati e sistemi di difesa aerea per proteggere l'accordo sui cereali». Il leader ucraino precisa poi di «avere scambiato» con Rutte «valutazioni positive sull'incontro avvenuto in Arabia Saudita e di avere discusso i prossimi passi nella preparazione del Global Peace Summit».

Ore 14:52 - Putin sospende accordi fiscali con Paesi ostili, anche l'Italia

La Russia sospenderà parzialmente gli accordi fiscali con i Paesi che considera ostili. Tra questi c'è anche l'Italia. Questo quanto prevede un decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin. La Russia ha sottoscritto accordi per evitare la doppia imposizione fiscale, vale a dire per consentire ai contribuenti di non pagare due volte le tasse sullo stesso reddito quando lavorano all'estero.

«Sulla base della necessità di adottare misure urgenti in relazione alla commissione di azioni ostili da parte di un certo numero di stati stranieri contro la Federazione Russa, i suoi cittadini e le persone giuridiche, si sospendono le disposizioni dei trattati internazionali della Federazione Russa, in materia fiscale», così si legge nel decreto.

Putin ha disposto di congelare l'attuazione delle principali disposizioni degli accordi che disciplinano la tassazione dei beni mobili e immobili, dividendi, interessi, redditi da servizi e diritti d'autore, compensi e redditi da lavoro dipendente, nonché la tassazione del capitale. Sono inoltre sospesi gli articoli relativi agli incentivi fiscali, nonché le norme non discriminatorie, secondo le quali i contribuenti dei Paesi aderenti agli accordi non dovrebbero pagare tributi più onerosi di quelli locali.

Il documento sospende i punti principali degli accordi fiscali con 38 paesi (Malta e Giappone esclusi). Il Ministero degli Affari Esteri è stato incaricato di inviare opportune comunicazioni a questi Stati. Ora il governo deve presentare alla Duma un disegno di legge sulla sospensione degli accordi, ma di fatto il provvedimento sarà in vigore già da oggi.

Ore 14:59 - Kiev: «Manteniamo l'iniziativa militare a Bakhmut»

Le forze militari ucraine rivendicano il mantenimento dell'iniziativa sul fronte di Bakhmut. «Le nostre forze di difesa continuano a mantenere l'iniziativa sul fronte. Il nemico resiste disperatamente, usando ogni tipo dell’artiglieria, dai mortaio ai lancia missili multipli», ha affermato Serhii Cherevatyi, portavoce del gruppo orientale dell'esercito ucraino, citato dai media di Kiev. Secondo il portavoce, nelle ultime 24 ore le forze russe hanno preso di mira 508 volte le posizioni ucraine e lanciato 6 raid aerei. Vi sono stati inoltre 16 combattimenti in cui 65 russi sono stati uccisi, 120 feriti e 3 son stati presi prigionieri.

Ore 15:04 - Armi alla Russia, Gb sanziona aziende Turchia, Svizzera, Emirati arabi

Il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato nuove sanzioni contro l'asserita fornitura di componenti per uso militare alla Russia, nell'ambito di un'iniziativa definita dal ministro degli Esteri James Cleverly.

Lo riporta il Foreign Office in una nota precisando che le misure riguardano altri 22 soggetti fra società e individui, comprese due aziende turche, una svizzera e una di Dubai (Emirati Arabi Uniti). Rafforzate inoltre le sanzioni contro Iran e Bielorussia, sotto tiro da tempo per la cooperazione militare con Mosca.

Ore 15:28 - Russia: «Possibile rinvio delle elezioni in regioni occupate»

Le elezioni nelle «nuove regioni» russe possono essere rinviate in caso di minaccia alla sicurezza. Lo ha detto oggi Ella Pamfilova, capo della Commissione Elettorale russa, riferendosi alle elezioni del 10 settembre nelle regioni ucraine occupate dalla Russia e annesse illegalmente da Mosca.

«Abbiamo il diritto e la capacità di rinviare le elezioni, nel caso in cui la situazione si deteriori drammaticamente in ciascuna delle nuove quattro regioni russe e vediamo che vi è un rischio per la scurezza degli elettori», ha detto Pamfilova, citata dalla Tass.

«Possiamo decidere fino all'ultimo momento - ha precisato - Ciò significa che se vediamo che la situazione pone un rischio per la sicurezza in ogni territorio fino al momento dell'inizio del voto il 10 settembre, possiamo rinviare le elezioni. Per ora tutto precede bene, i nostri colleghi sono al lavoro». Il 10 settembre si svolgono elezioni amministrative in varie località della Russia. Mosca intende farle svolgere anche nelle quattro regioni annesse illegalmente: gli oblast ucraini di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia.

Ore 16:17 - Blinken: «Il gruppo Wagner approfitta dell'instabilità»

Il gruppo paramilitare mercenario russo Wagner «approfitta» dell'instabilità in Niger. Lo ha detto oggi il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in un'intervista concessa alla Bbc. Pur ritenendo che il golpe del 26 luglio scorso non sia stato istigato nè da Wagner nè da Mosca, Blinken ha espresso preoccupazione per la presenza del gruppo paramilitare nella regione del Sahel: «Credo che quello che è successo, e quello che continua ad accadere in Niger, non sia stato istigato dalla Russia o da Wagner, ma... hanno cercato di approfittarne».

 «In ogni luogo dove è andato questo gruppo Wagner, ci sono poi stati morte, distruzione e sfruttamento - ha aggiunto - l'insicurezza è aumentata, non è diminuita». Il gruppo Wagner è presente nel vicino Mali e nella Repubblica Centrafricana. Nei giorni scorsi, France24 ha detto di aver appreso da fonti maliane della richiesta dei golpisti di Niamey di un dispiegamento dei mercenari a Niamey a fronte del rischio di un intervento militare da parte dell'organizzazione regionale Ecowas. Gli uomini del gruppo Wagner sono stati accusati di diffuse violazioni dei diritti umani nei paesi africani.

Ore 16:22 - Tajani: «Governo sostiene l'impegno turco per l'accordo sul grano»

«Telefonata con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. L'ho ringraziato per l'attenzione del governo turco all'infrastruttura strategica per la connessione dati tra Asia ed Europa con il collegamento cavi sottomarini di Sparkle. Il governo italiano sostiene l'impegno della Turchia per accordo sul grano tra Ucraina e Russia». Lo scrive su X (ex Twitter), il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Ore 16:28 - Russia: «Due morti in esplosione dovuta a fuga di gas»

Due persone sono morte e altre quattro sono rimaste ferite nella città russa di Astrakhan in seguito a un'esplosione in una palazzina provocata da una fuga di gas: lo afferma la Tass citando i servizi di emergenza locali. Secondo una fonte interpellata dall'agenzia di stampa, l'esplosione ha provocato un incendio che ha interessato quattro appartamenti per una superficie complessiva di circa 90 metri quadri.

Ore 16:31 - Kiev: «Sventato attacco hacker russi a reti militari»

I servizi ucraini hanno sventato un attacco informatico russo contro le forze di Kiev volto ad ottenere «informazioni sensibili» sulle posizioni delle truppe e sul loro supporto tecnico. Stando al servizio di sicurezza nazionale ucraino, Sbu, l'attacco è opera degli hacker di Sandworm, unità militare del servizio informazioni e intelligence russo, Gru. «Attraverso una serie di azioni complesse, il servizio di sicurezza di Kiev ha portato alla luce e bloccato le azioni illegali di hacker russi che hanno cercato di penetrare nelle reti militari ucraine per raccogliere informazioni» e diffondere virus.

Ore 17:04 - Putin congela alcuni accordi fiscali, anche con l'Italia

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un ordine esecutivo per la sospensione di alcune disposizioni sugli accordi fiscali con una serie di paesi che la Russia ha designato come ostili, inclusa l'Italia. Lo riferiscono le agenzie russe Tass e Interfax, aggiungendo che il documento è disponibile sulla banca dati online ufficiale degli atti giuridici. In particolare, il decreto presidenziale sospende l'operatività di alcuni articoli delle convenzioni contro le doppie imposizioni e la prevenzione dell'evasione fiscale con Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Svizzera e altre intese in materia fiscale con il resto dei Paesi considerati ostili.

 Il ministero degli Esteri russo dovrà notificare a questi Paesi la decisione di sospendere tali disposizioni. Il governo russo dovrà presentare un apposito disegno di legge alla Duma e adottare misure per ridurre gli effetti di questo provvedimento sull'economia nazionale, aggiunge Interfax, rendendo noto l'elenco dei Paesi coinvolti: Polonia, Stati Uniti, Repubblica di Corea, Bulgaria, Svezia, Lussemburgo, Romania, Regno Unito, Ungheria, Irlanda, Slovacchia, Albania, Belgio, Slovenia, Croazia, Canada, Jugoslavia, Svizzera, Repubblica Ceca, Danimarca, Norvegia, Italia, Finlandia, Germania, Francia, Macedonia, Cipro, Spagna, Lituania, Islanda, Austria, Portogallo, Grecia, Nuova Zelanda, Australia, Singapore, Malta e Giappone.

Ore 17:12 - Allarme aereo su tutta l'Ucraina

Le autorità ucraine hanno diffuso un allarme aereo su tutto il territorio nazionale per un possibile attacco missilistico russo: è quanto riporta il quotidiano britannico Guardian citando fonti della stampa ucraina.

Ore 17:59 - Come la guerra elettronica dei russi ha rallentato la controffensiva degli ucraini

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Quella in Ucraina è una guerra novecentesca, di trincea, che si combatte però con armi modernissime. I missili, i droni, i sistemi d’artiglieria vengono guidati infatti attraverso le onde radio, le microonde, i raggi infrarossi o altre frequenze che permettono loro di ricevere dati ed essere indirizzati verso l’obiettivo. Questa caratteristica li rende estremamente precisi, ma anche vulnerabili alla guerra elettronica dello schieramento avversario. «È una guerra di tecnologie», ha spiegato nei giorni scorsi alla Bbc il colonnello Ivan Pavlenko, a capo del dipartimento cibernetico dell’esercito di Kiev. «Se vediamo diverse antenne nello stesso luogo capiamo che è un posto di comando. Se vediamo antenne che avanzano, capiamo che è un’offensiva». La guerra elettronica ci aiuta a capire questa fase della guerra: una battaglia metro per metro, antenna per antenna, che rende estremamente lenta la controffensiva.

Ore 18:30 - Il governatore della regione russa di Kursk: «Bambino ferito da un drone»

Il governatore della regione russa di Kursk, Roman Starovoit, afferma che «un drone kamikaze lanciato dal versante ucraino» si sarebbe «schiantato nei pressi del monastero Gornal di San Nicola, nel distretto di Sudzha» e che un bambino avrebbe «riportato leggere ferite da frammentazione a braccio e avambraccio». Lo riporta l’agenzia Interfax. «Gli sono stati forniti i primi soccorsi sul posto. Ora viene portato all’ospedale del distretto centrale per un esame», afferma il governatore.

Ore 18:54 - Ucraina: Le centrali nucleari in inverno saranno operative

Gli impianti nucleari ucraini saranno pienamente operativi entro il prossimo inverno: lo ha assicurato il responsabile dell’ente per l’energia nucleare ucraino, Energoatom, Petro Kotin. Attualmente l’Ucraina ha sotto il suo controllo tre centrali con un totale di nove reattori, quattro dei quali in manutenzione; gli altri sei reattori sono quelli della centrale di Zaporizhzhia, sotto il controllo russo.

Ore 19:59 - Missili russi su Pokrovsk, Kiev accusa: «Presi di mira i soccorritori»

È di almeno 7 morti e oltre 80 feriti in Ucraina il bilancio di un doppio attacco missilistico russo che ha colpito lunedì sera la città di Pokrovsk, nel Donetsk. Secondo quanto riferito dalle autorità ucraine, missili russi hanno colpito edifici residenziali e i soccorritori hanno continuato a scavare fra le macerie anche martedì. Secondo la versione fornita dal ministero della Difesa russo, invece, a Pokrovsk è stata colpita una postazione di comando dell’esercito ucraino. Il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha riferito che a colpire sono stati due missili Iskander, dotati di un sistema di guida avanzato che ne aumenta la precisione, che sono giunti a 40 minuti di distanza l’uno dall’altro danneggiando 12 edifici a più piani, un hotel, una farmacia, due negozi e due bar, distruggendo anche un parco giochi per i bambini. Le autorità ucraine accusano le forze del Cremlino di avere preso di mira deliberatamente i soccorritori colpendo edifici residenziali con due missili consecutivi: il primo per attirare i soccorritori sul posto e il secondo per colpirli. «Tutti i poliziotti erano lì perché erano necessari, impegnandosi nel salvare le persone dopo il primo attacco», afferma il capo della polizia nazionale ucraina, Ivan Vyhivskyi. «Sapevano che sotto le macerie c’erano i feriti: dovevano reagire, scavare, recuperare, salvare. E il nemico ha deliberatamente colpito la seconda volta», è l’accusa di Vyhivskyi. Gli ha fatto eco il capo dell’amministrazione comunale di Pokrovsk, Serhii Dobriak, che ha parlato di «un tipico scenario russo» con 30-40 minuti di intervallo tra i missili: «Quando i soccorritori arrivano per salvare le vite delle persone, arriva un altro missile. E il numero di vittime aumenta», ha detto in un commento video ai media locali, «quando i soccorritori arrivano per salvare le vite delle persone, arriva un altro missile. E il numero di vittime aumenta». Il Guardian riporta che a essere colpiti sono stati un condominio e un hotel regolarmente usato dai giornalisti che seguono gli sviluppi della guerra, nonché una vicina pizzeria, ma sottolinea che si ritiene che nell’albergo ci fossero poche persone perché circolavano timori di un potenziale attacco sulla città, che si trova vicino alla linea del fronte. La coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite in Ucraina, Denise Brown, ha definito l’ultimo attacco assolutamente spietato” e ha affermato che si tratta di una «grave violazione» del diritto internazionale e che viola «qualsiasi principio di umanità». Dall’inizio dell’invasione russa, nel febbraio 2022, sono 78 i dipendenti del Servizio di emergenza statale ucraino sono stati uccisi e 280 sono stati feriti mentre rispondevano agli attacchi missilistici russi, secondo il portavoce dell’agenzia, il colonnello Oleksandr Khorunzhyi. Kiev sottolinea che i soccorritori sono protetti dalle convenzioni internazionali in quanto stanno fornendo assistenza umanitaria e non sono impegnati in operazioni di combattimento.

Ore 20:16 - Nuovi aiuti per l’Ucraina dagli Usa

Il presidente degli Usa Joe Biden annuncerà la prossima settimana un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina: lo ha reso noto il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller. «Continueremo a fornire artiglieria e altri sistemi, e abbiamo ulteriori annunci nei prossimi giorni su altri sistemi addizionali che intendiamo fornire all’Ucraina», ha concluso.

Ore 20:35 - Erdogan: «L’Occidente mantenga le promesse fatte sull’accordo del grano»

Erdgan ha dichiarato che il rilancio di un accordo con la Russia per consentire le esportazioni di grano ucraino, mediato da Ankara e dall’Onu, «dipende dai Paesi occidentali che devono mantenere le loro promesse». «Penso che si possa trovare una soluzione», ha aggiunto, riferendosi alla sua recente telefonata con il Presidente russo Vladimir Putin, che ha rifiutato di estendere l’accordo.

Ankara farà la sua parte per tentare di rilanciare l’accordo che aveva permesso l’esportazione di grano dai porti ucraini, patto che è stato interrotto il 17 luglio dopo l’uscita di Mosca, ha continuato il presidente turco.

Ore 22:37 - Blinken (Usa): «La Russia si lamenta, ma esporta a livelli record»

Gli Stati Uniti non sono favorevoli a far tornare la Russia nel sistema internazionale bancario, come chiesto da Mosca per poter ripristinare l’accordo sul grano sul Mar Nero. «Nonostante i suoi lamenti - ha spiegato il segretario di Stato Antony Blinken in un’intervista a Bbc Africa - la Russia sta esportando derrate alimentari a un livello record, più di quanto abbia mai fatto nella sua storia». «La nozione - ha aggiunto - che possa esserci qualche grosso impedimento in termini di accesso a una banca o a un’altra è semplicemente sbagliata». Alla domanda se gli Stati Uniti non considerassero la richiesta russa, Blinken ha risposto: «Quello che sto dicendo è che c’è ora una nuova proposta sul tavolo presentata dalle Nazioni Unite alla Russia e la Russia non ha ancora risposto».

Ore 23:27 - Zelensky: «La Russia pagherà per i 9 morti di Pokrovsk»

È salito a 9 il numero delle vittime del duplice attacco russo di ieri a Pokrovsk nella regione di Donetsk. Lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel consueto videomessaggio serale. I feriti sono 82, tra cui due bambini di cui uno in gravi condizioni. «Si chiama Nikita, ha solo 11 anni», ha detto Zelensky, confermando che il secondo attacco è avvenuto quando i soccorsi per il primo erano già cominciati. «Questo è un atto deliberato dei terroristi per causare il maggior dolore, il maggior danno. La Russia si assumerà la massima responsabilità per questo, devono esserci sentenze contro i terroristi», ha aggiunto.

Ore 00:12 - Zelensky: il 23 agosto vertice dei leader Piattaforma di Crimea

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che il prossimo vertice della Piattaforma di Crimea «a livello di leader» si terrà il 23 agosto. Nel suo discorso serale, Zelensky ha detto di averne parlato con il premier olandese Mark Rutte e di averlo invitato, senza fornire ulteriori dettagli. La Piattaforma di Crimea è un’iniziativa diplomatica di Kiev inaugurata nell’agosto del 2021 e progettata per creare un meccanismo di coordinamento internazionale per porre fine all’occupazione russa della penisola, annessa unilateralmente da Mosca nel 2014, e facilitarne il ritorno al controllo dell’Ucraina.

Ore 00:37 - Usa, nuovo invio di armi all’Ucraina questa settimana

Gli Stati Uniti si apprestano ad annunciare un nuovo invio di armi all’Ucraina per portare avanti la sua controffensiva entro la fine di questa settimana. Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, alla Cnn.

Ore 03:06 - Russia, abbattuti due droni diretti verso Mosca

I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto due droni diretti verso Mosca. Lo ha annunciato il sindaco Sergey Sobyanin citato dalla Tass. «Due droni hanno tentato di sorvolare la città - ha scritto su Telegram -. Entrambi sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea, uno nella zona di Domodedovo e un altro vicino all’autostrada di Minskoe. Non si registrano feriti».

Ore 03:49 - Difesa Russia: sventato attacco terroristico di Kiev

Anche il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver abbattuto due droni nella regione di Mosca, confermando quanto scritto su Telegram dal sindaco della capitale, Sergey Sobyanin. «Nella notte è stato sventato il tentativo del regime di Kiev di compiere un attacco terroristico con velivoli senza pilota sul territorio della regione di Mosca. Due droni - spiega una nota - sono stati abbattuti dal sistema anti-aereo» senza causare vittime o danni.

 

Guerra Ucraina - Russia, le news del 9 agosto.

Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Zelensky: «Bombe russe sulla città di Zaporizhzhia. Tre morti». E ringrazia Scholz per il sostegno militare della Germania. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera mercoledì 9 agosto 2023.

Le notizie sul conflitto in Ucraina di mercoledì 9 agosto, in diretta. Arrestato in Germania un cittadino tedesco accusato di spionaggio in favore della Russia

• Nove vittime in attacco russo a Pokrovsk, oltre 80 feriti.

• La Banca di Russia sospende l’acquisto di valuta estera.

• Putin sospende accordi fiscali con «Paesi ostili». Tra questi anche l'Italia.

• Kiev accusa: «Aiuti in ritardo. Così i russi possono riorganizzarsi». Il punto militare.

• Usa: «Nuove sanzioni a 13 imprese e persone che sostengono Mosca».

Ore 05:13 - Usa annunceranno nuovo invio aiuti militari questa settimana

Gli Stati Uniti annunceranno un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina alla fine della settimana. Lo ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller l’8 agosto, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. «Come abbiamo già detto, continuiamo a fornire all’Ucraina artiglieria e tutta una serie di armi», ha detto Miller, aggiungendo che «abbiamo altri annunci in arrivo nel corso della settimana sull’assistenza aggiuntiva che intendiamo fornire all’Ucraina». Miller ha anche detto che gli Stati Uniti stanno considerando il trasferimento di nuovi missili e sistemi di difesa all’Ucraina.

Ore 06:43 - Sindaco Mosca: abbattuti due droni diretti su capitale russa

La difesa aerea russa ha abbattuto due droni da combattimento diretti verso Mosca. Lo ha riferito il sindaco della capitale russa, Sergey Sobianin su Telegram, mentre si moltiplicano attacchi di questo tipo contro la capitale russa. «Abbiamo intercettato due droni da combattimento che tentavano di entrare in città. Entrambi sono stati abbattuti dalla nostra difesa aerea. Uno nella zona di Domodedovo, a sud della capitale,, il secondo nella zona dell’autostrada per Minsk», a ovest di Mosca, ha detto il primo cittadino.

Ore 07:25 - Maria, Alona e l’amore perduto. Le compagne dei soldati morti al fronte: «Sentiamo tanta rabbia, ma parlare tra noi ci aiuta»

(Lorenzo Cremonesi) Maria da quando è morto il suo Artem tra le macerie di Mariupol prova una rabbia incontrollabile: contro gli altri che vivono, contro le sue amiche con i bambini, contro le coppie che si baciano in pubblico, contro i russi, ma anche contro ogni soldato. «Mi chiedo: perché doveva capitare proprio a noi? Perché lui è morto e gli altri vivono? E cosa ci fanno tutti questi uomini per la strada? Magari sono imboscati, magari hanno corrotto gli ufficiali del reclutamento!».

Ore 08:03 - Bombe russe su Nikopol, morto un 18enne

Un ragazzo di 18 anni è morto in seguito ai bombardamenti russi della notte scorsa nell’area di Nikopol, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare della regione di Dnipropetrovsk, Sergiy Lysak, come riporta Ukrinform. «Notte tragica... L’aggressore ha bombardato Nikopolshchyna tre volte. Ha diretto l’artiglieria pesante contro la stessa Nikopol e la comunità di Marganets. Morto un ragazzo di 18 anni. Altre tre persone sono rimaste ferite: uomini di 21, 35 e 44 anni. Hanno ferite da mine esplosive e ferite da schegge», ha scritto Lysak.

Ore 08:07 - I Leopard di seconda mano comprati da Rheinmetall

Secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt è il produttore di armi tedesco Rheinmetall l’acquirente di decine di carri armati Leopard di seconda mano, acquistati dal Belgio per esportarli “in gran parte in Ucraina”. La società e il ministero della Difesa tedesco non hanno commentato. L’amministratore delegato di OIP Land Systems, Freddy Versluys, ha rivelato ieri al Guardian di avere venduto 49 carri armati a un governo europeo, senza precisare e senza fornire il valore del contratto Versluys ha aggiunto che potrebbero passare fino a sei mesi prima che i tank siano sul campo di battaglia in Ucraina.

Ore 08:09 - Mosca: «Nella notte attacco ucraino nella regione di Bryansk»

Il governatore della regione russa di Bryansk, Alexander Bogomaz, ha affermato che la città di Bila Berezka è stata bombardata la notte scorsa dalle forze armate ucraine: l’attacco ha causato danni parziali a diversi edifici residenziali, strutture di servizio, un impianto industriale, alcune strutture commerciali oltre a diverse auto. Lo riporta il Kyiv Independent. Non si registrano feriti o vittime. Bryansk si trova al confine nord-orientale dell’Ucraina, una regione segnata da continui bombardamenti. Le autorità ucraine non hanno per il momento commentato l’attacco.

Ore 08:27 - Biden approva l’addestramento piloti ucraini sugli F-16

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha approvato l’addestramento dei piloti ucraini sugli aerei da combattimento F-16: lo ha annunciato ieri la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, in un briefing con i media. Lo riporta il dipartimento della Difesa sul suo sito web.

Ore 09:08 - Mosca: «Arrestato un “sabotatore” russo in Crimea»

Uomini del Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa (Fsb) hanno arrestato in Crimea un «sabotatore che ha fatto saltare in aria un gasdotto su istruzioni dei servizi speciali ucraini». Lo riferisce la stessa Fsb. «Il Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa ha fermato l’attività criminale di un cittadino russo, nato nel 1980, coinvolto nella realizzazione di un atto di sabotaggio e terrorismo presso l’impianto di infrastrutture energetiche della Repubblica di Crimea su istruzioni dei servizi speciali ucraini», si legge nella nota come riporta Ria Novosti.

 Il cittadino russo, secondo i servizi segreti di Mosca, era stato reclutato dai servizi speciali ucraini che lo hanno addestrato per atti di sabotaggio e poi inviato in Crimea. «Su istruzione dei curatori ucraini, il 23 giugno scorso, ha fatto saltare in aria un gasdotto nel villaggio di Koreiz, utilizzando un ordigno esplosivo improvvisato», continua l’Fsb; nel garage della persona coinvolta, sono stati trovati, tra le altre cose, «un esplosivo al plastico di fabbricazione straniera «S-4» del peso di due chilogrammi, sono stati sequestrati due detonatori elettrici per scopi militari». È stato aperto un procedimento penale.

Ore 09:19 - Zelensky: «Nove morti a Pokrovsk, la Russia vuole fare una strage»

È salito a nove morti il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico russo che ha colpito la città di Pokrovsk, nel Donetsk. Lo ha confermato nelle ultime ore il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo le autorità locali, lunedì sera due missili Iskander hanno colpito la città a distanza di 40 minuti l’uno dall’altro. Zelensky ha accusato la Russia per quello che considera un attacco mirato contro i soccorritori dal momento che, stando alle denunce, il secondo attacco è avvenuto mentre il personale paramedico ucraino era impegnato nei primi soccorsi. «È una decisione deliberata dei terroristi: provocare il massimo dolore e il maggior numero di danni», ha detto Zelensky nel messaggio diffuso nella notte via Telegram. Il presidente ucraino ha confermato che i feriti sono 82. Secondo le autorità di Kiev, risultano danneggiati palazzi, un albergo, farmacie, negozi e locali e fra le vittime ci sono civili, poliziotti e soccorritori. Il ministero della Difesa russo ha sostenuto che a Pokrovsk è stato colpito un centro di comando delle forze ucraine.

Ore 09:25 - Papa: «Mentre in Ucraina si combatte i giovani chiedono pace»

Il Papa, nell’udienza generale, ha ripercorso i giorni della Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona e ha sottolineato la volontà di pace dei giovani. «Mentre in Ucraina e in altri luoghi del mondo si combatte, e mentre in certe sale nascoste si pianifica la guerra - è brutto questo - la Giornata della Gioventù ha mostrato a tutti che è possibile un altro mondo: un mondo di fratelli e sorelle, dove le bandiere di tutti i popoli sventolano insieme, una accanto all’altra, senza odio, senza paura, senza chiusure, senza armi! Il messaggio dei giovani è stato chiaro: lo ascolteranno i `grandi della terra´?, mi domando». Per il Papa tutti dovrebbero prestare attenzione a «questo entusiasmo giovanile che vuole pace». «Speriamo che tutto il mondo ascolti questa Gng e guardi a questa bellezza andando avanti», ha concluso il Papa.

Ore 09:59 - Esplosione a Mosca

Sedici persone sono rimaste ferite questa mattina in seguito a un’esplosione in un impianto ottico-meccanico di Sergiev Posad, a circa 71 km a nordest di Mosca: lo hanno reso noto funzionari del servizio di emergenza, secondo i quali l’esplosione non è stata provocata da un drone. Lo riporta la Tass. 

«L’esplosione si è verificata sul territorio dell’impianto ottico-meccanico di Zagorsk, nella zona della caldaia. L’onda d’urto ha fatto saltare le finestre di diverse case», ha dichiarato una fonte del servizio di emergenze, aggiungendo che secondo le informazioni preliminari l’esplosione non è stata provocata da un drone. Le autorità hanno annunciato l’evacuazione totale dell’impianto. L’impianto ottico-meccanico di Zagorsk è uno dei principali sviluppatori e produttori di dispositivi ottici e optoelettronici per le forze dell’ordine, l’industria e la sanità.

Ore 10:12 - Kiev: «Finora liberati 40.000 chilometri quadrati di territorio»

Gli ucraini hanno liberato più di 40.000 chilometri quadrati di territorio dall’inizio dell’invasione russa: lo ha reso noto la Direzione della comunicazione strategica delle forze armate di Kiev (StratCom), come riporta Rbc-Ucraina. «Le Forze di Difesa ucraine hanno recuperato oltre 40.000 chilometri quadrati di territorio ucraino dal 24 febbraio 2022», si legge in un comunicato. StratCom sottolinea che si tratta di una superficie superiore al territorio della Moldavia ed equivale a circa 15 città delle dimensioni di Mosca. Ad oggi le forze ucraine hanno riconquistato fino a 10 insediamenti nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia e hanno fatto progressi anche nelle aree occupate dalla Russia nel 2014.

Ore 10:27 - Kiev: «499 bambini uccisi dall’inizio della guerra»

Sono 499 i bambini uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra e più di 1.594 quelli feriti, secondo gli ultimi dati diffusi dall’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina. Le ultime vittime elencate sono due bambini di 13 e 15 anni feriti a seguito del lancio di razzi nel distretto di Ochakiv nella regione di Mykolaiv e un quattordicenne ferito a seguito di bombardamenti nemici nella città di Kupyansk. Entrambi si sono verificati l’8 agosto.

Ore 11:34 - L’esplosione a Sergev Posad è avvenuta «in un deposito fuochi d’artificio». I feriti sono 35

Si tratta di un deposito di fuochi d’artificio, situato all’interno dell’impianto ottico-meccanico di Zagorsk, nella cittadina di Sergiev Posad alle porte di Mosca. È esploso questa mattina: lo ha reso noto il servizio di emergenza russo, secondo quanto riporta la Tass. I feriti sono 35

 In precedenza, funzionari del servizio di emergenza avevano indicato che l’esplosione era avvenuta nei locali della caldaia dell’impianto ottico-meccanico di Zagorsk.

Ore 12:06 - A giugno cresciuto numero rifugiati ucraini nell’Ue

Sono 4,07 milioni i rifugiati ucraini che al 30 giugno scorso stavano usufruendo del regime di protezione temporanea Ue nei Paesi dell’Unione in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Rispetto a maggio è stato registrato un incremento dell’1,1%. Lo ha reso noto Eurostat. Il primo Paese ospitante si conferma la Germania, dove ci sono oltre 1,1 milioni di rifugiati provenienti dall’Ucraina (il 28% del totale) e dove il loro numero è cresciuto del 2% a giugno rispetto a maggio. Segue la Polonia con 977 mila rifugiati (il 24% del totale) ma dove a giugno è stata registrata una flessione dell’1,4%). In Italia a 30 giugno scorso erano presenti oltre 157 mila persone a cui è stata accordata la protezione temporanea Ue, lo 0,6% in meno rispetto a maggio.

Ore 12:23 - Mosca: «Rischio escalation da sostegno Occidente a Kiev»

«La disponibilità dell’Occidente a investire in Ucraina una parte significativa delle sue risorse disponibili per ribaltare a suo favore la situazione sul campo di battaglia crea seri rischi di un’ulteriore escalation del conflitto»: lo ha affermato il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, ripreso dalla Tass.

Ore 12:27 - La Polonia invia altre 2000 truppe al confine con Bielorussia

La Polonia dispiegherà 2.000 truppe aggiuntive al confine con la Bielorussia. Lo rendono noto fonti ministeriali di Varsavia.

Ore 12:41 - Esplosione a Sergiev Posad, il numero dei feriti sale a 35

Si aggrava il bilancio dei feriti dall’esplosione al complesso industriale strategico di Sergiev Posad, vicino a Mosca: secondo le autorità locali sarebbero 35, quattro dei quali in gravi condizioni.

Ore 12:50 - Cremlino: «360 militari vicino ai confini di Russia e Bielorussia»

Sergey Shoigu, il ministro della Difesa russo, ha dichiarato che circa 360.000 militari, comprese le forze armate dei Paesi dell’Europa orientale, sarebbero «di stanza nelle immediate vicinanze dei confini dello Stato dell’Unione», cioè dell’organismo che include Russia e Bielorussia. «Tenendo conto delle forze armate degli Stati dell’Europa orientale, circa 360.000 militari, 8.000 pezzi di armatura, 6.000 sistemi di artiglieria e mortai e 650 aerei ed elicotteri sono dispiegati in prossimità dei confini dello Stato dell’Unione», ha dichiarato il capo della difesa.

Ore 12:51 - Mosca: «Borrell altera i fatti, da lui elementi infondati sull’accordo del grano»

La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, accusa l’Alto rappresentante della Politica estera Ue Josep Borrell di «alterare semplicemente i fatti, avanzando argomenti infondati, ovviamente insostenibili» sul patto sul grano. Lo riporta la Tass. «Dichiarazioni secondo cui la Russia avrebbe tratto vantaggi significativi dalla seconda parte del pacchetto, il memorandum d’intesa con l’Onu che di fatto non ha funzionato, così come la presunta assenza di un impatto negativo delle sanzioni sulle esportazioni russe: si propone semplicemente di prenderlo per fede», ha dichiarato Zakharova con riferimento ad affermazioni di Borrell a riguardo comparse sui media internazionali nei giorni scorsi. Zakharova ha aggiunto che «la comunità mondiale dovrebbe ritenere Borrell responsabile delle bugie diffuse». A luglio la Russia si è ritirata dal patto sul grano che nell’estate dell’anno scorso aveva permesso di riprendere le esportazioni di cereali dall’Ucraina in guerra. Secondo il Cremlino, non sarebbero stati rimossi dei presunti «ostacoli» alle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti. Si teme che la mossa di Mosca possa avere gravi conseguenze per la sicurezza alimentare globale.

Ore 12:59 - Niger, Mosca: «Speriamo in decisioni reciprocamente accettabili»

«Speriamo che decisioni reciprocamente accettabili possano essere trovate nel quadro degli ulteriori sforzi diplomatici dell’Ecowas sul Niger»: lo ha dichiarato il vice capo del dipartimento informazione del ministero degli Esteri russso, Alexey Zaytsev, ripreso dalla Tass. «Stiamo sostenendo gli sforzi di mediazione compiuti dalla comunità africana per aiutare i nigerini a trovare una via d’uscita dall’attuale crisi», ha affermato ancora Zaytsev.

Ore 13:00 - Unesco, stanziati d’urgenza 169 mila dollari per interventi a protezione degli edifici danneggiati a Odessa

L’escalation di violenza contro la cultura, tra cui ripetuti attacchi russi alla città di Odessa, il cui centro storico è patrimonio mondiale, hanno portato l’Unesco a decidere uno stanziamento d’urgenza di 169 mila dollari per interventi a protezione degli edifici danneggiati. Una missione guidata da Chiara Dezzi Bardeschi, rappresentante dell’Unesco in Ucraina, ha valutato l’entità dei danni al patrimonio culturale ed identificato minacce imminenti all’integrità di questi siti per poi proporre misure urgenti necessarie per stabilizzarli e proteggerli da un futuro deterioramento. La missione ha visitato il centro storico di Odessa per raccogliere informazioni di prima mano e valutazioni in loco degli edifici danneggiati, oltre a incontri con le autorità nazionali e locali, ma anche con le istituzioni tecniche e le Ong che operano a Odessa. «Sono rimasta stupita nel vedere la determinazione e la resilienza della gente di Odessa, sia professionisti della cultura che civili, di fronte alla distruzione della loro cultura. L’Unesco è al loro fianco» ha dichiarato a conclusione della missione Chiara Dezzi Bardeschi. Più di 50 beni culturali sono stati gravemente danneggiati, dieci dei quali quasi distrutti.

Ore 13:10 - Shoigu: «La Polonia vuole occupare l’Ucraina occidentale»

Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, in una riunione del consiglio del dipartimento edlla Difesa di Mosca, ha detto che Varsavia sta mettendo a punto dei piani per creare una formazione regolare polacco-ucraina per la successiva occupazione dell’Ucraina occidentale.

Secondo quanto riporta Ria Novosti, Shoigu ha definito la Polonia «lo strumento principale della politica anti-russa degli Stati Uniti». Secondo il ministro russo le autorità polacche intendono costruire «l’esercito più potente d’Europa» e per questo hanno iniziato ad acquistare armi in grandi quantità da Washington e dai suoi partner - Gran Bretagna e Corea del Sud”. «Inoltre, ci sono piani per creare regolarmente la cosiddetta connessione polacco-ucraina, apparentemente per garantire la sicurezza dell’Ucraina occidentale, ma in realtà per la successiva occupazione di questo territorio», ha aggiunto Shoigu secondo cui «le minacce alla sicurezza militare della Russia dalle direzioni occidentali e nord-occidentali sono aumentate in modo molteplice».

Ore 13:37 - Gerashenko: «La fabbrica esplosa a Mosca produceva componenti ottici per tank»

La fabbrica esplosa vicino Mosca faceva «prodotti militari » per la guerra in Ucraina. Lo scrive su Twitter il consigliere ucraino del ministero dell’Interno Anton Gerashchenko, sottolineando che i media russi parlano di una esplosione in un impianto di fuochi pirotecnici ma le immagini dello scoppio non corrispondono a queste ipotesi. Secondo Gerashchenko, nell’impianto di Sergiyev Posad si fabbricavano prodotti ottici per i tank T-80 e T-90. «I media russi si sono precipitati a a dire che sono esplosi prodotti pirotecnici», ma non è così, nota Gerashchenko, allegando un’immagine dell’alta colonna di fumo grigio che s’innalza dall’impianto. «La fabbrica produceva prodotti militari per `l’operazione speciale´. Quello che è esploso lì i media non lo dicono, ma non sono fuochi pirotecnici. Si vede una nuvola a fungo di una singola esplosione, mentre i fuochi sarebbero esplosi in diverse direzioni. Nei giorni scorsi erano anche apparse informazioni sui media che la Russia potrebbe aver superato il suo deficit nell’ottica per la produzione di tank T-80 e T-90, era la produzione di questo impianto», scrive Gerashchenko. La Tass scrive che l’esplosione è avvenuta in un deposito pirotecnico nell’area dell’impianto ottico-meccanico di Seriyev Posad.

Ore 13:50 - Podolyak: «Drone non identificato sulla Russia, simbolo del presente. La Federazione russa precipiterà una salutare ristrutturazione politica»

«Un drone non identificato sulla Russia è un simbolo impeccabile del presente... Il clan di Putin è sempre più attivo e persistente nel portare la guerra sul proprio territorio», scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky, prevedendo una futura guerra civile in Russia. «Una strategia corretta e ragionevole che farà precipitare la Federazione Russa in una salutare ristrutturazione politica, accelerare la distruzione del clan sciovinista e finalmente bloccare il paese in una tradizionale guerra civile interna», scrive Podolyak, dopo che stamattina il sindaco di Mosca ha reso noto l'abbattimento di due droni sulla città. Le autorità russe affermano intanto che l'esplosione di stamane in una fabbrica vicino Mosca è dovuta ad un «fattore umano» e non all'attacco di un drone.

Ore 14:03 - Kiev: «Colpito il posto di comando russo a Nova Kakhovka»

«Le forze di difesa ucraine hanno colpito un posto di comando dell’esercito russo nella regione di Nova Kakhovka, area temporaneamente catturata, nel Kherson». Lo ha annunciato il dipartimento delle comunicazioni strategiche dell’ufficio del comandante in capo, scrive Ukrinform. «Intorno alle ore 10, le forze armate ucraine hanno colpito il posto di comando dell’esercito russo nella Nova Kakhovka temporaneamente occupata», si legge nel rapporto.

Ore 14:16 - Kiev: «Impianto esploso vicino Mosca realizzava prodotti militari»

Il consigliere del ministero ucraino degli Esteri, Anton Gerashchenko, solleva dubbi sul fatto che l’esplosione che ha coinvolto una fabbrica vicino Mosca sia stata provocata da fuochi d’artificio contenuti in un magazzino, come sostenuto dalle autorità russe. «Riguardo all’esplosione in una fabbrica vicino Mosca - scrive su Twitter - i media russi si sono affrettati a dire che è stata provocata da fuochi d’artificio. Ma se guardiamo i video vedremo che l’esplosione non sembra di natura pirotecnica».

 Secondo Gerashchenko la fabbrica «è stata utilizzata per la produzione di prodotti militari per l’Operazione militare speciale. Quindi cosa è effettivamente esploso lì, i media non lo diranno, ma non sono stati fuochi d’artificio». Gerashchenko afferma che pochi giorni fa sui media secondo cui la Russia potrebbe aver destinato l’impianto per produrre impianti ottici destinati ai «carri armati T-80 e T-90».

Ore 14:19 - Zelensky: «Per la vittoria dell’Ucraina serve unità tra noi»

«Vogliamo tutti una cosa: la vittoria dell’Ucraina. Vittoria, che significherà protezione garantita della vita e della libertà per il nostro popolo, per tutto il nostro Stato. E otterremo questa vittoria se non perdiamo mai una delle cose principali: l’unità tra di noi. A tutti. Per il bene della vittoria comune». Lo scrive su X, (ex Twitter), il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 14:25 - Podolyak: «Un drone sulla Russia è simbolo impeccabile del presente»

«Un drone non identificato sulla Russia è un simbolo impeccabile del tempo presente...». Lo scrive su X , Mykhailo Podolyak, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Il clan di Putin è sempre più attivo e tenace nel portare la guerra nel proprio territorio. Una strategia corretta e ragionevole che farà precipitare la Federazione russa in una salutare ristrutturazione politica, accelererà la distruzione del clan sciovinista e infine porterà il Paese in un tradizionale civile interna», aggiunge Podolyak.

Ore 14:29 - Kiev: «Le forze russe attaccano il distretto di Zaporizhzhia»

«L’esercito russo ha attaccato il distretto di Zaporizhzhia». Lo ha reso noto Yuriy Malashko, capo dell’amministrazione militare regionale citato da Ukrinform. «Il nemico ha attaccato il distretto di Zaporizhzhia. Fortunatamente, non ci sono state vittime», ha scritto. Intorno alle 11.40 ora locale, durante l’allarme antiaereo, si è udita un’esplosione in alcuni quartieri di Zaporizhzhia. L’aviazione aveva precedentemente avvertito che il nemico avrebbe probabilmente utilizzato aerei tattici, ricorda Ukrinform.

Ore 14:44 - Isw: «Raid Kiev su riva sinistra del fiume Dnipro»

Forze ucraine sembrano aver condotto un raid limitato attraverso il fiume Dnipro nell’oblast di Kherson, anche se non è chiaro se le forze di Kiev siano riuscite a stabilire una presenza durevole sulla riva sinistra del corso d’acqua, che delimita la linea del fronte nel sud dell’Ucraina. Lo scrive il think tank americano Institute for the study of war (Isw). Diversi blogger militari russi, nota l’Isw, hanno riferito ieri che forze ucraine «hanno fatto approdare fino a sette barche con 6-7 persone a bordo sulla riva sinistra del Dnipro, vicino all’insediamento di Kozachi Laheri, sono passate attraverso le linee difensive russe e sono avanzate in profondità di 800 metri». Uno di questi "milblogger" ha anche notato che la difesa russa in questa area risultava indebolita perché i militari più preparati di una divisione aerotrasportata, che c’erano prima, erano stati mandati nell’oblast di Zaporizhzhia e sostituiti da truppe di mobilitati.

Ore 15:25 - Esplosione Sergiyev Posad, 45 feriti e 20 edifici danneggiati

L'esplosione in una fabbrica vicino Mosca ha causato almeno 45 feriti e danni a 20 edifici residenziali, due scuole e un centro sportivo. Lo riferisce la Tass, dopo che questa mattina si è registrata un'esplosione in un impianto industriale a Sergiyev Posad vicino Mosca. Secondo il canale Telegram dell'amministrazione municipale, i feriti sono 45, di cui sei ricoverati in terapia intensiva. Sono stati danneggiati anche «circa 20 edifici ad appartamenti» e «quattro strutture sociali» fra cui l'impianto sportivo Luch e le scuole numero 19 e 21.

Ore 15:40 - Mosca accusa: «Kiev ha tentato di colpire un deposito di combustibile a Zaporizhzhia»

L'Ucraina ha tentato di colpire «l'impianto di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito» all'interno del complesso della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che è sotto il controllo russo. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Ria Novosti, secondo la quale un eventuale bombardamento dell'impianto avrebbe causato «una catastrofe nucleare e la morte di persone». In precedenza i media russi avevano riportato la notizia che un drone dell'esercito ucraino diretto verso la centrale di Zaporizhzhia era stato intercettato sui cieli di Enerhodar, la città dove si trova l'impianto.

Ore 16:35 - Podolyak: «La nostra controffensiva? La Russia non sarà più una minaccia militare»

Prima dell'invasione l'esercito russo era «temuto istericamente», ma dopo la guerra «La Russia cesserà di esistere come minaccia militare». Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, rispondendo a quanti esprimono dubbi sull'andamento della controffensiva ucraina. «Quando qualcuno parla della controffensiva