Denuncio al mondo ed ai posteri con
i miei libri
tutte le illegalità tacitate ed impunite compiute dai poteri forti (tutte le
mafie). Lo faccio con professionalità, senza pregiudizi od ideologie. Per non
essere tacciato di mitomania, pazzia, calunnia, diffamazione, partigianeria, o
di scrivere Fake News, riporto, in contraddittorio, la Cronaca e la faccio
diventare storia. Quella Storia che nessun editore vuol pubblicare. Quelli
editori che ormai nessuno più legge.
Gli editori ed i distributori censori si avvalgono dell'accusa di plagio, per cessare il rapporto. Plagio mai sollevato da alcuno in sede penale o civile, ma tanto basta per loro per censurarmi.
I miei contenuti non sono propalazioni o convinzioni personali. Mi avvalgo solo di fonti autorevoli e credibili, le quali sono doverosamente citate.
Io sono un sociologo storico: racconto la contemporaneità ad i posteri, senza censura od omertà, per uso di critica o di discussione, per ricerca e studio personale o a scopo culturale o didattico. A norma dell'art. 70, comma 1 della Legge sul diritto d'autore: "Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l'utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali."
L’autore ha il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l’opera in ogni forma e modo (art. 12 comma 2 Legge sul Diritto d’Autore). La legge stessa però fissa alcuni limiti al contenuto patrimoniale del diritto d’autore per esigenze di pubblica informazione, di libera discussione delle idee, di diffusione della cultura e di studio. Si tratta di limitazioni all’esercizio del diritto di autore, giustificate da un interesse generale che prevale sull’interesse personale dell’autore.
L'art. 10 della Convenzione di Unione di Berna (resa esecutiva con L. n. 399 del 1978) Atto di Parigi del 1971, ratificata o presa ad esempio dalla maggioranza degli ordinamenti internazionali, prevede il diritto di citazione con le seguenti regole: 1) Sono lecite le citazioni tratte da un'opera già resa lecitamente accessibile al pubblico, nonché le citazioni di articoli di giornali e riviste periodiche nella forma di rassegne di stampe, a condizione che dette citazioni siano fatte conformemente ai buoni usi e nella misura giustificata dallo scopo.
Ai sensi dell’art. 101 della legge 633/1941: La riproduzione di informazioni e notizie è lecita purché non sia effettuata con l’impiego di atti contrari agli usi onesti in materia giornalistica e purché se ne citi la fonte. Appare chiaro in quest'ipotesi che oltre alla violazione del diritto d'autore è apprezzabile un'ulteriore violazione e cioè quella della concorrenza (il cosiddetto parassitismo giornalistico). Quindi in questo caso non si fa concorrenza illecita al giornale e al testo ma anzi dà un valore aggiunto al brano originale inserito in un contesto più ampio di discussione e di critica.
Ed ancora: "La libertà ex art. 70 comma I, legge sul diritto di autore, di riassumere citare o anche riprodurre brani di opere, per scopi di critica, discussione o insegnamento è ammessa e si giustifica se l'opera di critica o didattica abbia finalità autonome e distinte da quelle dell'opera citata e perciò i frammenti riprodotti non creino neppure una potenziale concorrenza con i diritti di utilizzazione economica spettanti all'autore dell'opera parzialmente riprodotta" (Cassazione Civile 07/03/1997 nr. 2089).
Per questi motivi Dichiaro di essere l’esclusivo autore del libro in oggetto e di tutti i libri pubblicati sul mio portale e le opere citate ai sensi di legge contengono l’autore e la fonte. Ai sensi di legge non ho bisogno di autorizzazione alla pubblicazione essendo opere pubbliche.
Promuovo in video tutto il territorio nazionale ingiustamente maltrattato e censurato. Ascolto e Consiglio le vittime discriminate ed inascoltate. Ogni giorno da tutto il mondo sui miei siti istituzionali, sui miei blog d'informazione personali e sui miei canali video sono seguito ed apprezzato da centinaia di migliaia di navigatori web. Per quello che faccio, per quello che dico e per quello che scrivo i media mi censurano e le istituzioni mi perseguitano. Le letture e le visioni delle mie opere sono gratuite. Anche l'uso è gratuito, basta indicare la fonte. Nessuno mi sovvenziona per le spese che sostengo e mi impediscono di lavorare per potermi mantenere. Non vivo solo di aria: Sostienimi o mi faranno cessare e vinceranno loro.
Dr Antonio Giangrande
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NOTIZIE SENZA CENSURA
L’ACCOGLIENZA
SECONDA PARTE
L’ATTACCO
DICIANNOVESIMO MESE
DI ANTONIO GIANGRANDE
L’APOTEOSI
DI UN POPOLO DIFETTATO
Questo saggio è un aggiornamento temporale, pluritematico e pluriterritoriale, riferito al 2023, consequenziale a quello del 2022. Gli argomenti ed i territori trattati nei saggi periodici sono completati ed approfonditi in centinaia di saggi analitici specificatamente dedicati e già pubblicati negli stessi canali in forma Book o E-book, con raccolta di materiale riferito al periodo antecedente. Opere oggetto di studio e fonti propedeutiche a tesi di laurea ed inchieste giornalistiche.
Si troveranno delle recensioni deliranti e degradanti di queste opere. Il mio intento non è soggiogare l'assenso parlando del nulla, ma dimostrare che siamo un popolo difettato. In questo modo è ovvio che l'offeso si ribelli con la denigrazione del palesato.
IL GOVERNO
UNA BALLATA PER L’ITALIA (di Antonio Giangrande). L’ITALIA CHE SIAMO.
UNA BALLATA PER AVETRANA (di Antonio Giangrande). L’AVETRANA CHE SIAMO.
PRESENTAZIONE DELL’AUTORE.
LA SOLITA INVASIONE BARBARICA SABAUDA.
LA SOLITA ITALIOPOLI.
SOLITA LADRONIA.
SOLITO GOVERNOPOLI. MALGOVERNO ESEMPIO DI MORALITA’.
SOLITA APPALTOPOLI.
SOLITA CONCORSOPOLI ED ESAMOPOLI. I CONCORSI ED ESAMI DI STATO TRUCCATI.
ESAME DI AVVOCATO. LOBBY FORENSE, ABILITAZIONE TRUCCATA.
SOLITO SPRECOPOLI.
SOLITA SPECULOPOLI. L’ITALIA DELLE SPECULAZIONI.
L’AMMINISTRAZIONE
SOLITO DISSERVIZIOPOLI. LA DITTATURA DEI BUROCRATI.
SOLITA UGUAGLIANZIOPOLI.
IL COGLIONAVIRUS.
SANITA’: ROBA NOSTRA. UN’INCHIESTA DA NON FARE. I MARCUCCI.
L’ACCOGLIENZA
SOLITA ITALIA RAZZISTA.
SOLITI PROFUGHI E FOIBE.
SOLITO PROFUGOPOLI. VITTIME E CARNEFICI.
GLI STATISTI
IL SOLITO AFFAIRE ALDO MORO.
IL SOLITO GIULIO ANDREOTTI. IL DIVO RE.
SOLITA TANGENTOPOLI. DA CRAXI A BERLUSCONI. LE MANI SPORCHE DI MANI PULITE.
SOLITO BERLUSCONI. L'ITALIANO PER ANTONOMASIA.
IL SOLITO COMUNISTA BENITO MUSSOLINI.
I PARTITI
SOLITI 5 STELLE… CADENTI.
SOLITA LEGOPOLI. LA LEGA DA LEGARE.
SOLITI COMUNISTI. CHI LI CONOSCE LI EVITA.
IL SOLITO AMICO TERRORISTA.
1968 TRAGICA ILLUSIONE IDEOLOGICA.
LA GIUSTIZIA
SOLITO STEFANO CUCCHI & COMPANY.
LA SOLITA SARAH SCAZZI. IL DELITTO DI AVETRANA.
LA SOLITA YARA GAMBIRASIO. IL DELITTO DI BREMBATE.
SOLITO DELITTO DI PERUGIA.
SOLITA ABUSOPOLI.
SOLITA MALAGIUSTIZIOPOLI.
SOLITA GIUSTIZIOPOLI.
SOLITA MANETTOPOLI.
SOLITA IMPUNITOPOLI. L’ITALIA DELL’IMPUNITA’.
I SOLITI MISTERI ITALIANI.
BOLOGNA: UNA STRAGE PARTIGIANA.
LA MAFIOSITA’
SOLITA MAFIOPOLI.
SOLITE MAFIE IN ITALIA.
SOLITA MAFIA DELL’ANTIMAFIA.
SOLITO RIINA. LA COLPA DEI PADRI RICADE SUI FIGLI.
SOLITO CAPORALATO. IPOCRISIA E SPECULAZIONE.
LA SOLITA USUROPOLI E FALLIMENTOPOLI.
SOLITA CASTOPOLI.
LA SOLITA MASSONERIOPOLI.
CONTRO TUTTE LE MAFIE.
LA CULTURA ED I MEDIA
LA SCIENZA E’ UN’OPINIONE.
SOLITO CONTROLLO E MANIPOLAZIONE MENTALE.
SOLITA SCUOLOPOLI ED IGNORANTOPOLI.
SOLITA CULTUROPOLI. DISCULTURA ED OSCURANTISMO.
SOLITO MEDIOPOLI. CENSURA, DISINFORMAZIONE, OMERTA'.
LO SPETTACOLO E LO SPORT
SOLITO SPETTACOLOPOLI.
SOLITO SANREMO.
SOLITO SPORTOPOLI. LO SPORT COL TRUCCO.
LA SOCIETA’
AUSPICI, RICORDI ED ANNIVERSARI.
I MORTI FAMOSI.
ELISABETTA E LA CORTE DEGLI SCANDALI.
MEGLIO UN GIORNO DA LEONI O CENTO DA AGNELLI?
L’AMBIENTE
LA SOLITA AGROFRODOPOLI.
SOLITO ANIMALOPOLI.
IL SOLITO TERREMOTO E…
IL SOLITO AMBIENTOPOLI.
IL TERRITORIO
SOLITO TRENTINO ALTO ADIGE.
SOLITO FRIULI VENEZIA GIULIA.
SOLITA VENEZIA ED IL VENETO.
SOLITA MILANO E LA LOMBARDIA.
SOLITO TORINO ED IL PIEMONTE E LA VAL D’AOSTA.
SOLITA GENOVA E LA LIGURIA.
SOLITA BOLOGNA, PARMA ED EMILIA ROMAGNA.
SOLITA FIRENZE E LA TOSCANA.
SOLITA SIENA.
SOLITA SARDEGNA.
SOLITE MARCHE.
SOLITA PERUGIA E L’UMBRIA.
SOLITA ROMA ED IL LAZIO.
SOLITO ABRUZZO.
SOLITO MOLISE.
SOLITA NAPOLI E LA CAMPANIA.
SOLITA BARI.
SOLITA FOGGIA.
SOLITA TARANTO.
SOLITA BRINDISI.
SOLITA LECCE.
SOLITA POTENZA E LA BASILICATA.
SOLITA REGGIO E LA CALABRIA.
SOLITA PALERMO, MESSINA E LA SICILIA.
LE RELIGIONI
SOLITO GESU’ CONTRO MAOMETTO.
FEMMINE E LGBTI
SOLITO CHI COMANDA IL MONDO: FEMMINE E LGBTI.
L’ACCOGLIENZA
INDICE PRIMA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
GLI EUROPEI
Quei razzisti come gli italiani.
Quei razzisti come i greci.
Quei razzisti come gli austriaci.
Quei razzisti come i croati.
Quei razzisti come i kosovari.
Quei razzisti come i rumeni.
Quei razzisti come gli spagnoli.
Quei razzisti come i francesi.
Quei razzisti come gli svizzeri.
Quei razzisti come i tedeschi.
Quei razzisti come i polacchi.
Quei razzisti come i belgi.
Quei razzisti come gli olandesi.
Quei razzisti come i danesi.
Quei razzisti come i finlandesi.
Quei razzisti come gli svedesi.
Quei razzisti come i norvegesi.
Quei razzisti come gli inglesi.
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
GLI AFRO-ASIATICI
Quei razzisti come i nigerini.
Quei razzisti come i zambiani.
Quei razzisti come i zimbabwesi.
Quei razzisti come i ghanesi.
Quei razzisti come i sudanesi.
Quei razzisti come i gabonesi.
Quei razzisti come i ciadiani.
Quei razzisti come i marocchini.
Quei razzisti come i tunisini.
Quei razzisti come gli egiziani.
Quei razzisti come i siriani.
Quei razzisti come i libanesi.
Quei razzisti come i giordani.
Quei razzisti come gli israeliani.
Quei razzisti come i turchi.
Quei razzisti come gli iracheni.
Quei razzisti come gli iraniani.
Quei razzisti come gli arabi sauditi.
Quei razzisti come i qatarioti.
Quei razzisti come gli yemeniti.
Quei razzisti come i somali.
Quei razzisti come gli afghani.
Quei razzisti come i pakistani.
Quei razzisti come gli indiani.
Quei razzisti come i thailandesi.
Quei razzisti come gli indonesiani.
Quei razzisti come i birmani.
Quei razzisti come i bielorussi.
Quei razzisti come i russi.
Quei razzisti come i kazaki.
Quei razzisti come i nord coreani.
Quei razzisti come i cinesi.
Quei razzisti come i giapponesi.
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
GLI OCEAN-AMERICANI
Quei razzisti come gli statunitensi.
Quei razzisti come i salvadoregni.
Quei razzisti come gli ecuadoregni.
Quei razzisti come i messicani.
Quei razzisti come i cubani.
Quei razzisti come i colombiani.
Quei razzisti come i brasiliani.
Quei razzisti come i boliviani.
Quei razzisti come i peruviani.
Quei razzisti come i cileni.
Quei razzisti come gli argentini.
Quei razzisti come i canadesi.
Quei razzisti come gli australiani.
Quei razzisti come i neozelandesi.
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. UNDICESIMO MESE
INDICE SECONDA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. DODICESIMO MESE
INDICE SECONDA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. TREDICESIMO MESE. UN ANNO DI AGGRESSIONE
INDICE SECONDA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. QUATTORDICESIMO MESE
INDICE SECONDA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. QUINDICESIMO MESE
INDICE SECONDA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. SEDICESIMO MESE
INDICE SECONDA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. DICIASSETTESIMO MESE
INDICE SECONDA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. DICIOTTESIMO MESE
INDICE SECONDA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. DICIANNOVESIMO MESE
INDICE SECONDA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. VENTESIMO MESE
INDICE TERZA PARTE
SOLITI PROFUGHI E FOIBE. (Ho scritto un saggio dedicato)
Il Giorno del Ricordo.
SOLITO PROFUGOPOLI. VITTIME E CARNEFICI. (Ho scritto un saggio dedicato)
I Migranti.
I Rimpatri.
Gli affari dei Buonisti.
Cosa succede in Libia.
Gli ostaggi liberati a spese nostre.
Il Caso dei Marò & C.
SOMMARIO
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
Guerra Ucraina - Russia, le news del 24 agosto.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 25 agosto.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 26 agosto.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 27 agosto.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 28 agosto.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 29 agosto.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 30 agosto.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 31 agosto.
Il Punto Militare dall’inizio.
Guerra Ucraina - Russia, le news dell’1 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 2 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 3 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 4 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 5 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 6 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 7 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news dell’8 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 9 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 10 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news dell’11 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 12 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 13 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 14 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 15 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 16 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 17 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 18 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 19 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 20 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 21 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 22 settembre.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 23 settembre.
ANNO 2023
L’ACCOGLIENZA
SECONDA PARTE
L’ATTACCO
DICIANNOVESIMO MESE
DI ANTONIO GIANGRANDE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. DICIANNOVESIMO MESE
Guerra Ucraina - Russia, le news del 24 agosto.
Le notizie di giovedì 24 agosto sul conflitto in Ucraina. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera giovedì 24 agosto 2023.
• Media russi: «Prigozhin morto sul jet della Wagner caduto in Russia. A bordo anche Utkin e altri esponenti del gruppo di mercenari». Cosa sappiamo.
• Dodici minuti di viaggio e nessuna anomalia, poi il segnale si interrompe: cosa è successo al jet della Wagner.
• L’ultimo video, quando il leader della Wagner era apparso in Africa.
• Prigozhin, dalla fortuna con i ristoranti al tentato golpe: la sua storia.
• Le ultime settimane: Prigozhin descritto come un «morto che cammina».
•Biden: «Non accade molto in Russia senza che ci sia dietro Putin».
Ore 01:53 - Oggi un tribunale di Mosca deciderà se prolungare la detenzione del giornalista Evan Gershkovich
Un tribunale di Mosca deciderà oggi, giovedì 24 agosto 2023, se prolungare la custodia cautelare del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich. Gershkovich è stato arrestato a marzo durante un viaggio negli Urali e accusato di spionaggio, accuse che lui, il Wsj e il governo degli Stati Uniti negano con forza. È probabile che la detenzione venga prolungata poiché la Russia raramente rilascia i prigionieri prima del processo. Il suo caso è il primo di un giornalista occidentale arrestato con l`accusa di spionaggio in Russia dall’era sovietica.
Ore 02:08 - Kiev: Mosca ha ancora 27 bombardieri strategici Tu-22M3
A seguito dei recenti attacchi contro le basi aeree militari russe, Mosca attualmente può contare ancora su 27 bombardieri strategici Tu-22M3 funzionanti: lo ha detto il capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov il 23 agosto, senza però specificare quanti sarebbero i micidiali aerei da guerra russi messi fuori combattimento dagli attacchi delle forze speciali ucraine o dai nuclei di sabotatori che operano oltre confine.
Ore 02:15 - Aereo Wagner precipitato, recuperati tutti e dieci i corpi
Sono stati ritrovati tutti e dieci i corpi delle persone che viaggiavano sul jet privato del gruppo Wagner precipitato nella regione russa di Tver. Nella lista dei passeggeri del volo c’era anche il fondatore della società di mercenari, Evgheni Prigozhin, e il suo braccio destro, Dmitry Utkin. Inizialmente sul luogo dello schianto erano stati ritrovati solo 8 corpi e si era ipotizzato che all’appello mancassero proprio i cadaveri di Prigozhin e Utkin. In ogni caso serviranno i test del Dna per risalire alle identità delle vittime, i cui resti sono carbonizzati. Il jet viaggiava tra Mosca e San Pietroburgo quando è esploso, abbattuto da un missile o a causa dell’esplosione di una bomba a bordo, secondo le ipotesi più attendibili formulate finora.
Ore 03:10 - Caos nel campo mercenari in Bielorussia, molto cercano di tornare in Russia
C’è grandissima agitazione nel campo Wagner, nel villaggio di Tsel, in Bielorussia, dopo parte degli uomini della compagnia di mercenari si erano trasferiti dopo la marcia, poi interrotta, verso Mosca. Secondo quando riferiscono varie fonti sui social e sui media locali, alcuni soldati della Wagner starebbero cercando il modo di tornare in Russia e avrebbero già abbandonato il campo. Molti dei mercenari reclutati nelle carceri russe devono invece finire di terminare i 6 mesi al fronte necessari per ottenere la grazia promessa da Putin, ma il loro futuro a questo punto è incerto: da settimane si parle del loro inquadramento nelle truppe regolari russe, ma l’operazione sembrava in stallo. Forse adesso, con la nuova situazione, l’arruolamento nell’esercito di Mosca potrebbe andare in porto. Qualcuno all’interno della compagnia, come scritto sulle chat Telegram del gruppo, vorrebbe vendicare la morte di Prigozhin, ma gli analisti del settore ritengono che la Wagner “decapitata” non abbia molte capacità belliche se non all’interno delle truppe russe. Resta un mistero il numero dei mercenari della Wagner ancora allocati in Bielorussia: a seconda delle fonti, si parla di un organico compreso fra le 2 mila e le 10-12 mila unità.
Ore 04:59 - Trump: «Con me presidente non ci sarebbe stata la guerra in Ucraina»
«Con me alla presidenza non ci sarebbe stata alcuna guerra» in Ucraina. Lo ha affermato l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nell’intervista registrata con Tucker Carlson, trasmessa su Twitter, ora `X´.
Ore 05:03 - Usa, il candidato repubblicano Ramaswamy: «Basta finanziamenti all’Ucraina»
L’imprenditore di origine indiana Vivek Ramaswamy ha detto nel primo dibattito tv tra candidati presidenziali repubblicani che è contrario a finanziare l’Ucraina («non è la nostra priorita») e che le risorse dovrebbero essere utilizzate per difendere il confine col Messico dalle ondate migratorie. Una posizione su cui hanno dissentito gli altri candidati.
Ore 05:36 - Mosca: abbattuti tre droni ucraini sui cieli russi
L’esercito russo ha abbattuto tre droni ucraini. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa di Mosca, senza fornire dettagli su danni e vittime. Due droni «sono stati distrutti dalla difesa aerea sul territorio della regione di Bryansk», che confina con l’Ucraina e un altro «è stato individuato e distrutto nella regione di Kaluga», a sud-ovest di Mosca. La capitale russa e altre regioni del Paese sono stati bersagliati da una serie di attacchi di droni ucraini negli ultimi giorni, dopo che all’inizio dell’estate Kiev ha giurato di «restituire» il conflitto alla Russia. Ieri, un attacco di droni ucraini ha ucciso tre persone nella regione russa di confine di Belgorod e un altro drone si è schiantato contro un grattacielo in un quartiere d’affari di Mosca, senza però causare vittime.
Ore 07:51 - Cosa è successo al jet della Wagner con a bordo Prigozhin, nessuna anomalia prima dello schianto
(Leonard Berberi) Il jet privato di proprietà del fondatore del gruppo di mercenari Wagner è precipitato pochi minuti dopo il decollo da uno degli aeroporti di Mosca e, cosa che fa insospettire tanti addetti ai lavori, in un’area poco o per niente abitata. Quasi a voler ridurre al minimo le conseguenze a terra dell’incidente nel quale sono morti, tra i dieci passeggeri che hanno perso la vita, anche Evgheni Prigozhin e il suo braccio destro Dmitri Utkin.
Ore 07:53 - Podolyak: «Prigozhin ha firmato sua condanna a morte dopo rivolta»
La morte di Prigozhin era prevedibile dopo l’ammutinamento contro l’esercito russo, ha detto Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Prigozhin ha firmato la sua condanna a morte nel momento in cui si è fermato a 200 chilometri da Mosca», ha detto Podolyak al quotidiano tedesco Bild. Podolyak ha affermato che la rivolta di Prigozhin di giugno e l`incursione dei suoi combattenti mercenari nel territorio russo «hanno davvero spaventato» il presidente russo Vladimir Putin e «Putin non perdona nessuno per averlo spaventato».
Ore 07:56 - Gli ultimi due mesi di Prigozhin (e l’unica occasione per salvarsi, persa)
(Andrea Nicastro) Lunedì Prigozhin diceva di essere in Africa «a combattere l’Isis e a rendere la Russia ancora più grande in tutti i continenti».
Ieri sarebbe morto , forse abbattuto dalla contraerea di Putin a 300 chilometri a nord di Mosca. Dal fallito golpe alla (probabile) sua morte o «eliminazione» sono passati due mesi. In questo tempo ha incontrato il leader del Cremlino, è stato indagato, le sue case perquisite, ma non ha abbassato la testa continuando a sferzare i vertici dello Stato.
Ore 08:07 - Kiev: «La liberazione della Crimea impossibile senza azioni militari»
La liberazione della Crimea occupata «è impossibile senza operazioni militari»: lo ha detto il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyryl Budanov, in un’intervista a Radio Liberty. Lo riporta Rbc-Ucraina. «Abbiamo la capacità di colpire qualsiasi parte della Crimea attualmente occupata. Possiamo raggiungere il nemico assolutamente in qualsiasi punto», ha affermato Budanov sottolineando che esistono molte opzioni per la liberazione della penisola annessa, ma che «è impossibile (liberarla) senza operazioni militari e di combattimento».
Ore 08:11 - Isw: «Da Putin ordine di abbattere aereo Prigozhin»
Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, molto probabilmente ha ordinato al comando militare di Mosca di abbattere l’aereo del capo della Wagner, Evgeny Prigozhin, per vendicare l’umiliazione dopo l’ammutinamento dei mercenari del 24 giugno. Lo afferma un rapporto dell’American Institute for the Study of War citato dai media ucraini.
Secondo gli analisti, i rappresentanti delle forze armate russe, in particolare il ministro della Difesa Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore, generale dell’esercito Valery Gerasimov, difficilmente avrebbero giustiziato Prigozhin senza l’ordine di Putin. «L’intera sfera politica e di sicurezza russa probabilmente ha considerato la sopravvivenza di Prigozhin dopo la rivolta di Wagner come una decisione di Putin», ha osservato ISW. Secondo gli analisti, il ministero della Difesa russo e il Cremlino hanno distrutto la Wagner e indebolito il potere di Prigozhin dopo l’ammutinamento - e l’assassinio dei vertici di Wagner è stato probabilmente il passo finale verso l’eliminazione della brigata come organizzazione indipendente. Allo stesso tempo, l’istituto ha osservato che Prigozhin probabilmente ha cercato di opporsi alla distruzione di «Wagner». L’ISW suggerisce che Putin avesse intenzione di giustiziare Prigozhin da tempo e che l’abbattimento dell’aereo del leader del gruppo mercenario avrebbe potuto essere una coincidenza, anche se, secondo gli analisti, tale opzione è improbabile. «L’ordine quasi certo di Putin al Ministero della Difesa russo di abbattere l’aereo di Prigozhin è molto probabilmente un tentativo pubblico di ripristinare il suo dominio e vendicarsi dell’umiliazione che la ribellione armata del gruppo Wagner PMC del 24 giugno ha inflitto a Putin e ai russi Ministero della Difesa», si legge nel rapporto.
Allo stesso tempo, l’ISW ha osservato che il Cremlino sembra creare le condizioni per rimuovere l’aperta responsabilità dell’omicidio di Prigozhin da parte di Putin e dell’esercito russo. «Rosaviation ha istituito una commissione speciale per indagare sulle condizioni tecniche dell’aereo precipitato, sulle condizioni meteorologiche sulla rotta del volo, nonché sui servizi di dispacciamento e sulle apparecchiature radio di terra. Una fonte interna russa ha affermato che l’incidente aereo sarà molto probabilmente inquadrato come un atto terroristico avvenuto a bordo, e il deputato della Duma di Stato russa Yevhen Popov ha già ripetuto questa versione nei media russi.
Ore 08:18 - Zelensky nel Giorno dell’Indipendenza: «Lottiamo per un’Ucraina indipendente»
«Buon Giorno dell’Indipendenza dell’Ucraina! Il giorno dei liberi, dei forti e dei dignitosi. La giornata dei pari. Uomini e donne ucraini. In tutto il nostro Paese. In questa lotta, tutti contano. Perché la lotta è per qualcosa che è importante per tutti. Un’Ucraina indipendente». Questo il tweet del presidente ucraino Volodymyr Zelensky per celebrare il Giorno dell’Indipendenza del Paese.
Ore 08:23 - Kostioukovich: «L'attacco contro il jet ordinato dal Cremlino»
«Ci sono ormai diverse prove che ci dicono che Prigozhin fosse su quell'aereo e sarebbe anche stato riconosciuto dai suoi familiari. Possiamo ormai dunque parlare sicuramente di un attentato riuscito. C'è però il mistero del secondo aereo e non bisogna dimenticare che Prigozhin era solito viaggiare sempre con qualche suo sosia, munito anche di documenti opportunamente falsificati». Così al QN Elena Kostioukovich, autrice del libro `Nella mente di Vladimir Putin´. Secondo questa ipotesi Prigozhin sarebbe potuto essere «in Africa, dove era fino a qualche giorno fa. Una vita da fantasma in un continente dove è il padrone assoluto e dove può continuare a gestire i suoi traffici e i suoi affari, anche per conto di Putin».
«Non ho mai pensato - prosegue - che i due fossero realmente entrati in conflitto. Ieri il presidente era piuttosto tranquillo. Sembrava che l'accaduto gli fosse del tutto indifferente». Eppure è impossibile, per l'esperta, che l'ordine sia stato dato da altri: «Gerasimov e Shoigu sono pressoché ininfluenti. Detestavano Prigozhin, perché ha più volte chiesto il loro allontanamento. Ma il presidente Putin ha sempre optato per lasciarli al proprio posto». In ogni caso «può anche essere che ormai Putin sia un leader talmente indebolito, da essere controllato da altri e per altri intendo i servizi segreti, in particolare, Nikolaij Patrushev e Vladimir Bogdanov, ex dirigenti dell'Fsb e oggi nomi forti del cerchio magico più ristretto che gira attorno al presidente».
Ore 08:35 - Russia: «Fiori e candele depositati davanti sede Wagner a San Pietroburgo»
Diverse persone si sono radunate stamane a San Pietroburgo davanti al quartier generale della Wagner all'indomani della notizia della morte del suo fondatore Yevgeny Prigozhin, confermata da Rosaviatsia, l'Agenzia federale del trasporto aereo russo. Secondo alcuni media russi, davanti all'edificio sono stati posti stemmi del gruppo paramilitare, fiori rossi e candele. Intanto, le forze di sicurezza hanno transennato l'area nei pressi del villaggio di Kujenkono, nella regione di Tver, dove ieri pomeriggio è precipitato l'aereo privato Embraer Legacy con a bordo i vertici di Wagner.
Ore 08:54 - Parigi: «Ragionevoli dubbi su incidente aereo Prigozhin»
Esistono «ragionevoli dubbi» sulle «condizioni» dell'incidente aereo in cui si è morto il leader del gruppo paramilitare Wagner, Yevgeny Prigozhin: lo ha detto il portavoce del governo francese, Olivier Véran, in un'intervista a France 2. «In linea di principio, è una verità che può essere stabilita», ha aggiunto.
Ieri il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva commentato che poche cose accadono in Russia senza che Putin vi abbia a che fare.
Ore 09:25 - Russia: «Frammento dell'aereo di Prigozhin trovato a 3,5 km da luogo incidente»
È stato trovato a 3,5 chilometri dal luogo dell'incidente un frammento della coda dell'aereo caduto sul quale si presume viaggiasse il capo del gruppo paramilitare Wagner, Yevgeny Prigozhin. Lo ha riferito l'agenzia Ria Novosti. Il frammento è stato trovato in una radura vicino all'ingresso del villaggio di Kujenkono, nella regione di Tver, a pochi metri dal cottage estivo di un residente locale.
Ore 09:31 - Ex capo della Cia: «Probabile che Mosca cerchi il controllo di Wagner»
È probabile che Mosca cerchi di assumere il controllo del Gruppo Wagner dopo la morte del suo suo fondatore, Yevgeny Prigozhin, in un incidente aereo ieri in Russia: lo ha detto alla Cnn l'ex segretario alla Difesa degli Stati Uniti ed ex direttore della Cia, Leon Panetta. «Penso che saranno molto preoccupati di permettere a questi ragazzi di continuare a operare da soli», ha affermato Panetta riferendosi ai mercenari del Gruppo Wagner. «Non mi sorprenderebbe quindi se affermassero il controllo sul Gruppo Wagner in Africa, in Asia e ovunque si trovino - ha aggiunto -. A questo proposito, credo che anche i membri del Gruppo Wagner debbano preoccuparsi della loro vita».
Ore 09:36 - Mosca: «Morto anche Totmin con Prigozhin, il capo della Wagner in Sudan»
Nella lista passeggeri dell'aereo caduto ieri nei pressi di Mosca, sul quale viaggiavano i due capi della Wagner Yevgeny Prigozhin e Dimitri Utkin, rimasti uccisi nello schianto, c'era anche Alexander Totmin, il capo delle operazioni della Wagner in Sudan. La lista è stata diffusa dal canale Telegram Baza. Totmin, che in Sudan ha anche combattuto sul campo, è considerato dal sito web ucraino Myrotvorets come «una delle guardie del corpo personali di Prigozhin», oltre che responsabile delle operazioni del gruppo in Sudan. Il suo nome di battaglia era «Tot».
La sede del Gruppo Wagner di San Pietroburgo mostra una croce formata dalle luci accese degli uffici, a simboleggiare il lutto per la scomparsa del capo della milizia Yevgney Prigozhin e del suo braccio destro Dmitry Utkin (Ansa)
Ore 09:41 - Prighozin: «Mosca aveva già avviato reclutamento di uomini in Africa»
Nelle ore precedenti l'abbattimento dell'aereo con a bordo i leader del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin e Dimitri Utkin, caduto ieri a poche decine di chilometri da Mosca, il ministero della Difesa russo ha iniziato a reclutare uomini in Africa attraverso le sue agenzie specializzate, Convoi e Redut. Lo rivela il portale iStories Media, in lingua russa e inglese. Il 21 agosto, sul canale Telegram di Convoi, è apparso un messaggio sul reclutamento in Africa di dronisti per controllare i droni d'attacco Orion e Sirius. In precedenza il capo di Convoi, Konstantin Pikalov (ex-supervisore Wagner in diversi contesti africani) aveva detto ad iStories che «la Russia sta preparando un secondo fronte per privare l'Occidente delle risorse» specificando che «daremo ai soldati africani nuove armi e insegneremo loro come usarle» specificando che Convoi opererà «in alcuni paesi africani» senza tuttavia precisare quali.
Ore 09:44 - Ministra degli Esteri tedesca: «Sanzioni contro Mosca non efficaci»
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha affermato che le sanzioni imposte dall'Occidente contro la Russia per la sua aggressione contro l'Ucraina non sono sufficientemente efficaci. «In generale le sanzioni economiche dovrebbero avere un effetto sull'economia. Ma non è così», ha scritto il Deutsche Welle citando la Baerbock nel libro del giornalista Stephan Lamby «Ernstfall: Regieren in Zeiten des Krieges». «Abbiamo imparato che non è possibile porre fine alla guerra attraverso soluzioni razionali, misure razionali concordate dai governi civili», ha aggiunto, sottolineando che la logica che funziona nei paesi democratici non può essere applicata ai regimi autocratici.
Ore 09:57 - «Tutti i corpi nel jet che trasportava Prigozhin in obitorio per autopsia»
Tutti i 10 corpi trovati nello schianto del jet privato, che presumibilmente trasportava il fondatore del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, sono stati portati in obitorio per l'esame autoptico. Lo hanno riferito i media russi. Secondo la testata Fontanka, i corpi sono stati portati all'obitorio per esami medici forensi nella città di Tver. Il Mosca Times ha riferito che il telefono di Prigozhin è stato trovato sul luogo dell'incidente, sebbene il suo corpo non sia stato ancora identificato.
Ore 10:15 - Russia: detenzione Gershkovich prolungata fino al 30 novembre
La Corte di Lefortovo a Mosca ha esteso, in attesa del processo e fino al 30 novembre, il periodo di detenzione di Evan Gershkovich, il giornalista americano del Wall Street Journal arrestato nel marzo scorso con l’accusa di spionaggio. Lo riferisce una fonte della Corte all’agenzia Tass. Il periodo di detenzione del reporter scadeva il 30 agosto. I giudici hanno accolto una richiesta dei servizi d’intelligence interna di Kiev (Fsb), che accusano Gershkovich di aver raccolto, per conto degli Usa, «informazioni coperte dal segreto di Stato sulle attività di un’azienda del complesso militare-industriale russo». Un’accusa che il giornalista e Washington respingono.
Ore 10:30 - La Wagner dopo Prigozhin: cosa ne sarà dei mercenari russi?
(Lorenzo Cremonesi) Adesso cosa capiterà alla Wagner? L’indicazione probabilmente più interessante arriva dalla Libia, dove i mercenari russi operano almeno dal 2016 in sostegno al regime autonomo del generale Khalifa Haftar a Bengasi in contrapposizione frontale a quello di Tripoli. Già ieri mattina, apparentemente prima della morte di Prigozhin dunque, era giunto a Bengasi il viceministro della Difesa russo, Yunus-Bek Yevkorov.
Ore 10:36 - Brics, presidente Sud Africa: ok a ingresso di sei nuovi membri, tra cui Arabia Saudita e Iran
I Paesi del Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) si sono accordati sui criteri di ammissione al gruppo e del suo allargamento. Lo ha affermato questa mattina il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa in una conferenza stampa tenuta a Johannesburg, dove è in corso l’annuale vertice dei Brics. I Paesi candidati a entrare nel gruppo sono Argentina, Egitto, Etiopia, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Iran. «L’adesione avrà effetto dal primo gennaio 2024», ha precisato Ramaphosa.
Ore 10:45 - Kiev: «Perdite tra le forze russe in un’operazione speciale in Crimea»
Il rappresentante dell’intelligence militare ucraina (Gur), Andriy Yusov, riferisce che unità dell’intelligence ucraina sono sbarcate questa mattina nella Crimea occupata, nell’ambito di un’operazione speciale. «L’intelligence della Difesa ucraina, in collaborazione con la Marina militare, ha condotto un’operazione speciale, l’obiettivo è stato raggiunto, non ci sono state perdite tra il personale», ha affermato Yusov, aggiungendo che i russi hanno subito perdite di uomini e mezzi.
Ore 10:55 - La Cina sceglie il silenzio sul caso Prigozhin
Pechino non si esprime sulla morte del capo dei mercenari della Wagner, Yevgeny Prigozhin. «La Cina ha letto le notizie a riguardo», è stato l’unico commento del portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, in risposta a una domanda sullo schianto dell’aereo a bordo del quale risultava tra i passeggeri anche il leader del gruppo Wagner.
Ore 11:04 - Putin parla ai Brics ma non menziona Prigozhin
Ancora silenzio di Vladimir Putin e del Cremlino sull’abbattimento dell’aereo su cui presumibilmente si trovava e avrebbe perso la vita il fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. Il presidente russo, intervenendo in videocollegamento alla riunione dei Brics in corso a Johannesburg, ha parlato esclusivamente dell’allargamento del gruppo, «per far sì che cresca la sua influenza nel mondo».
Ore 11:23 - Chi c’era con Prigozhin e Utkin sul jet caduto in Russia
(Irene Soave) La lista l’ha diffusa mercoledì in tarda sera su Telegram Rosaviatsija, l’aviazione di Mosca. I passeggeri registrati a bordo dell’Embraer Legacy 600 precipitato mercoledì a Tver, mentre volava tra Mosca e San Pietroburgo, erano dieci: sette passeggeri, due piloti, una hostess. Il più noto è il fondatore di Wagner ed ex «cuoco di Putin» Evgenij Prigozhin, sulla cui effettiva scomparsa (era solo segnato sulla lista dei passeggeri, e si è invece nascosto?) si interrogano molti osservatori. Ma chi erano gli altri?
Ore 11:28 - Flightradar24, bruschi cambi di quota del jet di Prigozhin
Il sito per il tracciamento dei voli Flightradar24 riferisce che, prima di scomparire dai radar, l’aereo precipitato ieri in Russia, su sui secondo le autorità russe si trovava Yevgeny Prigozhin, ha cambiato bruscamente più volte altitudine. Da 28.000 piedi, scrive il sito, l’aereo è sceso bruscamente, prima di riprendere quota e portarsi ad un massimo di 30.100 piedi. Poi è sceso all’improvviso a 27.500 piedi per poi risalire nuovamente a 29.300 piedi. Infine ha ridotto nuovamente l’altitudine fino a 19.725 piedi, quando è scomparso dai radar.
Ore 11:46 - Putin: «Da Occidente colonialismo in nuova confezione»
I Paesi del cosiddetto «miliardo d’oro», cioè quelli appartenenti al sistema occidentale, vogliono «preservare il mondo unipolare», cercando di imporre le loro regole in contrasto con il sistema della legge internazionale. Lo afferma il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo in videocollegamento alla giornata conclusiva vertice del Brics a Johannesburg. Secondo Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti, il loro è «colonialismo in una nuova confezione».
Ore 11:51 - Gruppo Wagner ai mercenari: «Non fate nulla di stupido»
Il Gruppo Wagner ha invitato i suoi mercenari a non fare «nulla di stupido» dopo la morte del fondatore Yevgeny Prigozhin. «Fratelli! Al momento stiamo aspettando informazioni dai nostri comandanti. Non saltate alle conclusioni! Ora siamo tutti in preda alle emozioni, ma dobbiamo mantenere il controllo. Non fate nulla di stupido», si legge in un messaggio pubblicato sul canale Telegram del gruppo.
Ore 11:59 - Xi Jinping, la morte di Prigozhin e l’«incidente aereo» del 1971 in Cina in cui morì il braccio destro di Mao
(Federico Rampini) A che cosa pensa Xi Jinping di fronte alla morte di Prigozhin? Forse alla sua infanzia. C’è un precedente illustre, nella storia della Cina comunista, di un capo-fazione il cui aereo fu abbattuto. Correva l’anno 1971, nella Repubblica Popolare da cinque anni divampava la cosiddetta Rivoluzione culturale: il Paese era sotto il regime del terrore imposto dalle Guardie rosse, tra processi sommari, esecuzioni in piazza, purghe e persecuzioni di dissidenti o presunti tali. Quella larvata guerra civile era stata istigata da Mao Zedong, con il contributo decisivo del suo braccio destro e successore designato, il vicepremier Lin Biao (all’epoca in Italia il suo nome si scriveva Lin Piao)
Ore 12:06 - Bielorussia, tagliato internet nel campo della Wagner
Le autorità bielorusse hanno tagliato internet nell’area del campo del gruppo Wagner, nel villaggio di Tale. Lo scrive FranceNews24 su X (ex Twitter), aggiungendo che è probabile che i presidenti russo e bielorusso, Vladimir Putin e Alexander Lukashenko, stiano tentando di impedire ai mercenari di comunicare tra loro e di coordinare una risposta dopo la morte del loro capo, Evgeny Prigozhin, e del suo braccio destro, Dmitrij Utkin.
Ore 12:14 - Kiev: «Prigozhin? Un terrorista in meno e più instabilità»
«Un terrorista in meno significa più instabilità in Russia». Lo afferma Yuri Sak, consigliere del ministro degli Esteri ucraino. «E’ ancora un altro segnale del fatto che la Russia sta diventando uno stato fallito, governato da un terrorista che ha paura del suo stesso popolo. E dalla nostra prospettiva, qualsiasi cosa renda la Russia debole ci rende più forti», ha riferito al programma Today su Radio 4.
Ore 12:28 - Kiev: piantata la bandiera ucraina sul suolo della Crimea
Le forze ucraine hanno piantato una bandiera ucraina sul suolo della Crimea occupata durante l’operazione speciale condotta oggi. Lo ha reso noto il servizio stampa dell’intelligence militare ucraina, come riporta Rbc-Ucraina.
Ore 12:48 - Media su Telegram: in obitorio riconosciuto il corpo di Prigozhin
Il corpo di Evgheni Prigozhin e di Dmitri Utkin sono stati riconosciuti da uno dei comandanti della Wagner all’obitorio dove sono stati trasferiti dopo lo schianto dell’aereo su cui viaggiavano ieri. Lo riporta Unian, che riprende quanto si afferma in uno dei canali Telegram legati al gruppo di mercenari, Chka-Ogpu. «Il segno principale per riconoscere Prigozhin è stata l’assenza di un dito, mentre per Utkin la sua altezza e i tatuaggi», scrive il canale.
Ore 13:53 - L'aereo su cui viaggiava Prigozhin è stato abbattuto o sabotato? La ricostruzione e le ipotesi
(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) «Non considerare uno morto finché non hai visto il suo cadavere. E anche in questo caso potrebbe essere un errore». La citazione di Frank Herbert è perfetta per l’intrigo Prigozhin. È l’approccio che è stato usato in passato quando veniva annunciato il decesso di un terrorista. Esisteva sempre il dubbio di una «finta» per continuare a campare, anche se il leader della Wagner ha un profilo completamente diverso. Non poteva stare in clandestinità ma aveva bisogno della «luce» per contare e fare affari. Resta una percentuale di prudenza perché è un mondo nebuloso dove vale sempre «tutto e il contrario di tutto». Tanto più se la figura centrale, con piroette e retromarce, ha costruito l’immagine di personaggio imprevedibile, come lo sono state le sue ultime mosse.
Ore 14:02 - Zelensky: «Prigozhin? Noi non c’entriamo, tutti sanno chi è stato»
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha affermato che il suo Paese è estraneo alla morte del fondatore e leader della Wagner, Evvgenij Prigozhin. «Non abbiamo nulla a che fare con questo fatto. Tutti sanno chi ha un ruolo in quanto è accaduto». Le sue parole ai giornalisti riportate dall’agenzia Interfax-Ucraina.
Ore 14:22 - Lavrov oggi incontra Guterres, al centro l’accordo sul grano
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, incontrerà oggi il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, per discutere del futuro dell’accordo sul grano. Lo riferisce l’agenzia di stampa Tass.
Ore 14:50 - Allarme aereo in tutta l’Ucraina
In tutta l’Ucraina è stato annunciato un allarme aereo. Lo hanno comunicato le autorità di Kiev temendo nuovi attacchi russi.
Ore 14:59 - Incontro Putin-Erdogan a Sochi il 4 settembre
Il presidente russo incontrerà il presidente turco in territorio russo, a Sochi, il 4 settembre. Lo riportano i media russi.
Ore 15:30 - Ex 007 Gb: ipotesi bomba sull’aereo di Prigozhin, forse in una cassa di vino ricevuta in dono
Potrebbe essere stata «una bomba in una cassa di vino» a far cadere l’aereo sul quale si ritiene che viaggiasse il leader del gruppo Wagner Evgenij Prigozhin. Lo ha detto all’emittente britannica Sky News un ex funzionario dell’intelligence britannica, Christopher Steele, aggiungendo che «è una fine ironica per l’ex cuoco di Putin». In rete continuano a circolare voci secondo cui i passeggeri dell’aereo avrebbero ricevuto in dono una cassa di vino, che sarebbe poi esplosa.
Ore 15:41 - Sito russo: identificato il corpo di Prigozhin ma servirà il Dna
Il corpo di Prigozhin, che secondo le autorità russe era a bordo del jet caduto, sarebbe stato identificato con «prove circostanziali», ma la conferma potrà venire solo dal test del Dna. Lo scrive il sito di notizie russo Fontanka. Il sito, che afferma di avere parlato con un membro della squadra di investigatori sul luogo dello schianto, ha sottolineato che i corpi ritrovati sono carbonizzati e quindi non è possibile un riconoscimento visivo. Un canale Telegram, «VChK-OGPU», afferma che un segno indiretto che uno dei corpi trovati è quello di Prigozhin è che gli manca una falange di un dito della mano.
Ore 15:54 - Lituania: «La morte di Prigozhin non aumenta la sicurezza della regione»
«Non ci fa stare più tranquilli» la morte di Prigozhin, perché non migliora la sicurezza regionale. Lo ha detto il presidente della Lituania Gitanas Nauseda affermando che «davvero non dobbiamo pensare che la morte di Prigozhin ci possa far stare più tranquilli o che in qualche modo migliori la situazione della sicurezza». La morte di Prigozhin, secondo Nauseda, «porterà pochi cambiamenti» alla sicurezza regionale.
Ore 16:03 - Zelensky: «La morte di Prigozhin è qualcosa di positivo per l’Ucraina»
«La morte di Prigozhin? Certo che è qualcosa di positivo per l’Ucraina». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev con il suo omologo portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa. E poi ha fatto una battuta: «Quando ho chiesto ai partner il supporto aereo, non era quello che pensavo».
Ore 16:20 - Zelensky: «Il Portogallo addestrerà i piloti ucraini sugli F-16»
Il Portogallo è pronto a partecipare all’addestramento dei piloti ucraini sui caccia F-16. Lo ha annunciato Zelensky dopo aver incontrato il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Souza a Kiev. «Il Portogallo ha confermato la sua disponibilità a partecipare all’addestramento dei piloti e degli ingegneri ucraini sugli aerei F-16 - detto Zelensky - Abbiamo anche discusso delle opportunità di espandere la cooperazione nel campo della difesa, compresa la fornitura di attrezzature mediche e attrezzature per lo sminamento all’Ucraina».
Ore 16:56 - Kiev: un morto e 16 feriti nei raid nel giorno dell’Indipendenza
Almeno una persona è stata uccisa e 16 sono rimaste ferite negli attacchi russi in tutta l’Ucraina nel suo anniversario dell’Indipendenza da Mosca. A riferirlo i funzionari locali citati dal Guardian. Le città di Kherson e Dnipro e la località in prima linea di Kurakhove sono state colpite da attacchi che hanno ferito civili, e un contadino è stato ucciso da un bombardamento nel sud dell’Ucraina. Secondo il governatore regionale di Dnipro, Serhiy Lysak, un attacco missilistico russo su un terminal degli autobus nell’omonima città ha ferito 10 persone.
Ore 16:58 - Il secondo aereo noleggiato da Prigozhin vola a Baku
Il secondo aereo noleggiato dal leader del gruppo Wagner, Evvgenij Prigozhin, ha lasciato Mosca alla volta di Baku, in Azerbaigian. Non è chiaro chi sia a bordo. È quanto riporta il sito di San Pietroburgo Fontanka, citando il servizio online Flightradar. Ieri, questo velivolo Embraer con codice RA-02748 è volato da Mosca a San Pietroburgo prima di rientrare all’aeroporto Ostafyevo, nei pressi di Mosca, dopo lo schianto dall’Embraer su cui volavano Prigozhin e Dmitry Utkin, altro fondatore e comandante del gruppo Wagner, nella regione di Tver.
Ore 17:10 - «Almeno 30 russi uccisi nell’operazione ucraina in Crimea»
Almeno 30 russi sono rimasti uccisi nell’operazione lanciata la scorsa notte dalle forze speciali ucraine sulla costa occidentale della Crimea occupata dalla Russia. Lo ha detto il portavoce dell’intelligence della Difesa ucraina, Andriy Yusov, al sito ucraino Suspilne. Yusov ha riferito di un’operazione condotta vicino al villaggio di Mayak, in Crimea, in cui sono stati danneggiati quattro motoscafi e uccisi almeno 30 russi.
Ore 17:15 - Fonti Usa alla Reuters: il jet di Prigozhin abbattuto da un missile
Gli Usa ritengono che sia stato un missile terra-aria proveniente dall’interno della Russia ad abbattere l’aereo con a bordo presumibilmente il capo della Wagner Evghenij Prigozhin: lo scrive la Reuters citando due dirigenti americani sotto anonimato, secondo cui si tratta di un’informazione ancora preliminare.
Ore 17:19 - Fiamme in una base russa a Tokmak nella regione di Zaporizhzhia
Un incendio con un’alta colonna di fumo è scoppiato in una base russa a Tokmak nella regione di Zaporizhzhia. Non si sa come sia scoppiato questo incendio. Il video delle fiamme è stato pubblicato sui canali Telegram ucraini.
Ore 17:44 - La Norvegia conferma, fornirà gli F-16 a Kiev
La Norvegia fornirà caccia F-16 all’Ucraina: lo ha annunciato questo pomeriggio il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store in un comunicato. «Torneremo sui dettagli riguardanti il numero e i tempi di consegna», ha aggiunto Store che oggi ha effettuato una visita a sorpresa a Kiev, nell’anniversario dell’indipendenza dell’Ucraina. Secondo l’agenzia di stampa norvegese Ntb, il numero di velivoli forniti sarà compreso tra 5 e 10. La Norvegia diventa così il terzo Paese a impegnarsi a fornire F-16 a Kiev, dopo Danimarca e Olanda.
Ore 17:49 - Zelensky scherza su Prigozhin: «Quando ho chiesto supporto aereo non pensavo a questo»
L’ironia del presidente ucraino in conferenza stampa, a proposito della morte del capo della Wagner.
Ore 17:56 - Wsj: «Prigozhin è stato ucciso, probabile bomba sul jet»
Le informazioni iniziali di intelligence indicano che Prigozhin è stato assassinato con un complotto, ma non sembra che l’aereo su cui viaggiava sia stato colpito da un missile terra-aria. Lo riporta il Wall Street Journal citando funzionari dell’amministrazione americana, secondo le quali le valutazioni preliminari suggeriscono che una bomba sia esplosa sull’aereo o ci sia stata qualche altra forma di sabotaggio. In precedenza altre fonti americane citate dalla Reuters avevano parlato di un missile che avrebbe colpito il jet.
Ore 18:09 - Le condoglianze di Putin per i morti del jet: «Hanno dato un contributo significativo alla lotta contro il regime neonazista»
Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze ai familiari dei morti nello schianto del jet, durante un incontro con il capo filorusso dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin. Le persone della compagnia Wagner che «secondo quanto indicato dai dati primari» erano presenti sul volo che si è schiantato ieri in Russia «hanno dato un contributo significativo alla nostra causa comune della lotta contro il regime neonazista in Ucraina. Non lo dimenticheremo». Lo riporta Ria Novisti.
Ore 18:18 - Le condoglianze di Putin: «Prigozhin uomo di talento che ha fatto errori»
Nel fare le condoglianze ai familiari delle vittime del jet, il presidente russo Vladimir Putin ha speso qualche parola per ricordare il leader della Wagner, descrivendolo come «un uomo di talento che ha fatto errori, dal destino difficile». «Conoscevo Prigozhin dagli inizi degli anni Novanta — ha affermato —. Era un uomo dal destino difficile e ha commesso gravi errori nella vita. Era una persona di talento, un uomo d’affari di talento, ha lavorato non solo nel nostro Paese, ottenendo risultati, ma anche all’estero, in Africa in particolare». E ancora: «Da quanto ne so, era tornato dall’Africa proprio ieri e aveva incontrato alcune autorità».
E ha assicurato che sulla tragedia ci sarà un’indagine approfondita. «Ciò che è assolutamente certo è che la commissione investigativa ha già avviato un’indagine preliminare su questo incidente, che sarà portata avanti e portata a termine», ha dichiarato ancora il leader del Cremlino citato da Interfax. «Vediamo cosa diranno gli investigatori nel prossimo futuro, ora si stanno effettuando gli esami tecnici e genetici, ci vorrà del tempo». Aggiungendo: «Il capo del Comitato investigativo mi ha fatto rapporto stamane».
Ore 19:14 - Nyt: esplosione a bordo dell’aereo di Prigozhin
A far cadere l’aereo sul quale viaggiava Prigozhin è stata probabilmente un’esplosione a bordo del velivolo causata da una bomba o da un altro dispositivo presente sull’aereo. Lo riporta il New York Times citando funzionari americani e occidentali, secondo i quali il presidente Vladimir Putin avrebbe ordinato la distruzione dell’aereo nel tentativo di uccidere il capo della Wagner. Una conclusione definitiva sulle cause comunque non è ancora stata fornita.
Ore 19:28 - Lavrov su Prigozhin: concentrarsi sui fatti e non sui media occidentali
Commentando l’incidente aereo di Prigozhin il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha affermato che c’è un’indagine in corso «che è stata avviata immediatamente» e ha suggerito di «concentrarsi sui fatti e non su ciò che dicono i media occidentali». Lo riporta Ria Novosti.
Ore 19:49 - Lavrov a Guterres: «Pronti a rientrare nell’accordo sul grano»
La Russia è pronta a rientrare nell’accordo sul grano se gli impegni presi verranno rispettati. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, a margine dell’incontro in Sudafrica dei Brics. L’accordo sul grano è stato firmato a Istanbul il 22 luglio 2022. L’iniziativa è stata prorogata per 120 giorni nel mese di novembre 2022 fino a marzo 2023, a cui sono seguite due proroghe di due mesi. Mosca ha presentato il 17 luglio le sue obiezioni all’ulteriore estensione dell’accordo sul grano ad Ankara, Kiev e alle Nazioni Unite.
Ore 20:37 - Nuove sanzioni Usa contro Russia, colpiti responsabili deportazione minori
Il dipartimento di Stato americano ha introdotto nuove sanzioni contro più di una decina di persone ed entità coinvolte con la deportazione dei minori ucraini in Russia.
Si tratta di cinque esponenti politici russi, coinvolti per aver «facilitato» i trasferimenti e l'adozione dei minori da parte delle famiglie russe, fra cui Galina Anatolevna Pyatykh, consigliera del governatore di Belgoro e commissaria per l'infanzia della regione, cinque persone coinvolte con il trasferimento dei ragazzini nei campi giovanili russi e nei territori occupati. Dall'inizio della guerra, sono 700mila i minori ucraini trasferiti in Russia.
Ore 20:48 - Zelensky conferma: «La Norvegia ci fornirà gli F-16»
«La Norvegia fornirà F-16 all'Ucraina. La migliore notizia per il nostro Giorno dell'Indipendenza. Durante i nostri colloqui, ho ringraziato il primo ministro Jonas Gahr Store e tutti i norvegesi per questo e altro sostegno cruciale. Saremo inoltre lieti di organizzare a Oslo uno dei prossimi round dei colloqui sulla Formula di Pace». Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Ore 21:06 - Pentagono: «Aereo Prigozhin non abbattuto da un missile»
Il capo di Wagner Yevgeny Prigozhin è stato probabilmente ucciso ma nulla indica che sia stato un missile terra-aria ad abbattere l'aereo. Lo afferma il portavoce del Pentagono Pat Ryder.
Ore 21:35 - A settembre comincia negli Usa addestramento su F-16
Il Pentagono ha annunciato oggi che a settembre inizierà l'addestramento di diversi piloti ucraini negli Stati Uniti per operare con aerei da caccia F-16. «I piloti riceveranno lezioni di inglese alla base aeronautica di Lackland a San Antonio, in Texas, a settembre, prima di essere addestrati a pilotare gli F-16 in Arizona», ha detto il portavoce del Pentagono Pat Ryder.
Ore 00:30 - Zelensky parla con Biden: «Insieme per la libertà e l’indipendenza»
Colloquio telefonico tra Volodymyr Zelensky e Joe Biden nel giorno dell’indipendenza dell’Ucraina. In un post su X, dopo aver ringraziato il presidente americano per gli auguri fatti nella ricorrenza, il presidente ucraino ha ricordato che «gli Stati Uniti hanno mobilitato il sostegno globale per l’Ucraina. Questa leadership cruciale ha reso possibile la nostra lotta e ha piegato l’arco della storia verso il bene. Insieme, dimostriamo che vale la pena lottare per la libertà e l’indipendenza».
«Ringrazio il presidente Biden, il Congresso degli Stati Uniti e tutti gli americani per questo. Potete contare sull’Ucraina per proteggere i nostri valori condivisi», ha concluso Zelensky.
Ore 00:47 - Mosca, chiuso spazio aereo su aeroporti Vnukovo e Domodedovo
Chiuso lo spazio aereo sugli aeroporti moscoviti di Vnukovo e Domodedovo. Al momento non ci sono arrivi e partenze, hanno dichiarato alla Tass i servizi di aviazione. «Gli aeroporti Domodedovo e Vnukovo non gestiscono temporaneamente le partenze e gli arrivi dei voli. Gli aerei sono stati in parte reindirizzati nella zona di attesa», ha detto una fonte.
Ore 01:04 - Mosca: «Sventato attacco ucraino a strutture civili»
Il ministero della Difesa russo afferma che è stato «rilevato e distrutto» un missile ucraino che minacciava installazioni civili sul territorio russo, nella regione di Kaluga, a circa 200 chilometri da Mosca. Lo riporta la Tass. «Questa notte è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di sferrare attacchi terroristici contro installazioni civili sul territorio della Federazione Russa con i missili del sistema di difesa aerea S-200 migliorato», ha affermato il ministero. «Il missile è stato rilevato e distrutto dai mezzi di difesa aerea sul territorio della regione di Kaluga», ha aggiunto.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 25 agosto.
Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Putin: «Tutti i paramilitari dovranno giurare fedeltà». Recuperate le scatole nere del jet della Wagner. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera venerdì 25 agosto 2023.
Le notizie sul conflitto in Ucraina di venerdì 25 agosto, in diretta. Il Cremlino: «Legalmente non esistono compagnie militari private come Wagner». Troshev nuovo leader dei mercenari?
• Dal fronte, continuano ad arrivare conferme alla notizia dello sfondamento della prima linea russa da parte delle truppe ucraine nella zona di Zaporizhizhia.
• Secondo Kiev, decine di soldati russi sarebbero morti nel corso dell’attacco condotto con droni contro la base militare della flotta di Mosca a Perevalne, in Crimea.
• Sono state recuperate le scatole nere del jet della Wagner precipitato in Russia e sul quale secondo le autorità di Mosca viaggiava il leader della compagnia di mercenari Prigozhin. Le indagini dovranno accertare le cause del disastro, secondo fonti occidentali l’ipotesi più plausibile è quella dell’esplosione di una bomba. Un’operazione che sarebbe stata voluta da Putin.
•Lukashenko: «Per ora il gruppo Wagner resterà in Bielorussia».
•Mosca valuta di arruolare altri 450mila uomini.
•Il Pentagono: «A settembre inizierà l’addestramento sugli F-16».
• Nuove sanzioni Usa contro Russia, colpiti responsabili deportazione minori.
Ore 00:16 - Podolyak: «Prigozhin ha firmato sua condanna a morte dopo rivolta»
La morte di Prigozhin era prevedibile dopo l’ammutinamento contro l’esercito russo, ha detto Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Prigozhin ha firmato la sua condanna a morte nel momento in cui si è fermato a 200 chilometri da Mosca», ha detto Podolyak al quotidiano tedesco Bild. Podolyak ha affermato che la rivolta di Prigozhin di giugno e l`incursione dei suoi combattenti mercenari nel territorio russo «hanno davvero spaventato» il presidente russo Vladimir Putin e «Putin non perdona nessuno per averlo spaventato».
Ore 00:22 - Gli ultimi due mesi di Prigozhin (e l’unica occasione per salvarsi, persa)
(Andrea Nicastro) Lunedì Prigozhin diceva di essere in Africa «a combattere l’Isis e a rendere la Russia ancora più grande in tutti i continenti».
Ieri sarebbe morto , forse abbattuto dalla contraerea di Putin a 300 chilometri a nord di Mosca. Dal fallito golpe alla (probabile) sua morte o «eliminazione» sono passati due mesi. In questo tempo ha incontrato il leader del Cremlino, è stato indagato, le sue case perquisite, ma non ha abbassato la testa continuando a sferzare i vertici dello Stato.
Ore 00:48 - Pentagono: «Aereo Prigozhin non abbattuto da un missile»
Il capo di Wagner Yevgeny Prigozhin è stato probabilmente ucciso ma nulla indica che sia stato un missile terra-aria ad abbattere l'aereo. Lo afferma il portavoce del Pentagono Pat Ryder.
Ore 01:00 - L’aereo su cui viaggiava Prigozhin è stato abbattuto o sabotato? La ricostruzione e le ipotesi
(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) «Non considerare uno morto finché non hai visto il suo cadavere. E anche in questo caso potrebbe essere un errore». La citazione di Frank Herbert è perfetta per l’intrigo Prigozhin. È l’approccio che è stato usato in passato quando veniva annunciato il decesso di un terrorista. Esisteva sempre il dubbio di una «finta» per continuare a campare, anche se il leader della Wagner ha un profilo completamente diverso. Non poteva stare in clandestinità ma aveva bisogno della «luce» per contare e fare affari. Resta una percentuale di prudenza perché è un mondo nebuloso dove vale sempre «tutto e il contrario di tutto». Tanto più se la figura centrale, con piroette e retromarce, ha costruito l’immagine di personaggio imprevedibile, come lo sono state le sue ultime mosse. Le condoglianze di Vladimir Putin, espresso solo mercoledì, dovrebbero però rafforzare la versione di una dipartita reale di «un uomo di talento dal destino difficile» (così lo ha definito).
Ore 01:33 - Nuove sanzioni Usa contro Russia, colpiti responsabili deportazione minori
Il dipartimento di Stato americano ha introdotto nuove sanzioni contro più di una decina di persone ed entità coinvolte con la deportazione dei minori ucraini in Russia.
Si tratta di cinque esponenti politici russi, coinvolti per aver «facilitato» i trasferimenti e l’adozione dei minori da parte delle famiglie russe, fra cui Galina Anatolevna Pyatykh, consigliera del governatore di Belgoro e commissaria per l’infanzia della regione, cinque persone coinvolte con il trasferimento dei ragazzini nei campi giovanili russi e nei territori occupati. Dall’inizio della guerra, sono 700mila i minori ucraini trasferiti in Russia.
Ore 02:00 - Jet caduto, le condoglianze di Putin alle vittime. Lo zar conferma indirettamente la morte di Prigozhin: «Ha sbagliato»
(di Fabrizio Dragosei) La quasi-conferma della morte del mercenario ribelle è venuta dal capo dello Stato in persona: «Faccio le mie sincere condoglianze alle famiglie di tutti i morti per la catastrofe aerea… I dati preliminari dicono che a bordo si trovavano dirigenti della compagnia Wagner… Prigozhin lo conoscevo da molto tempo, dall’inizio degli anni Novanta. Era un uomo di un destino complesso e ha commesso seri errori nella vita. Ma ha ottenuto i risultati che servivano, sia per sé che per la causa comune quando gliel’ho chiesto. Come, appunto, in questi ultimi mesi». Vladimir Putin non ha invece detto nulla su che cosa abbia provocato la caduta dell’aereo, mentre gli esperti ormai puntano quasi tutti su un atto doloso. Probabilmente una bomba a bordo,
Ore 02:50 - A settembre comincia negli Usa addestramento su F-16
Il Pentagono ha annunciato oggi che a settembre inizierà l'addestramento di diversi piloti ucraini negli Stati Uniti per operare con aerei da caccia F-16. «I piloti riceveranno lezioni di inglese alla base aeronautica di Lackland a San Antonio, in Texas, a settembre, prima di essere addestrati a pilotare gli F-16 in Arizona», ha detto il portavoce del Pentagono Pat Ryder.
Ore 03:01 - Zelensky parla con Biden: «Insieme per la libertà e l’indipendenza»
Colloquio telefonico tra Volodymyr Zelensky e Joe Biden nel giorno dell’indipendenza dell’Ucraina. In un post su X, dopo aver ringraziato il presidente americano per gli auguri fatti nella ricorrenza, il presidente ucraino ha ricordato che «gli Stati Uniti hanno mobilitato il sostegno globale per l’Ucraina. Questa leadership cruciale ha reso possibile la nostra lotta e ha piegato l’arco della storia verso il bene. Insieme, dimostriamo che vale la pena lottare per la libertà e l’indipendenza».
«Ringrazio il presidente Biden, il Congresso degli Stati Uniti e tutti gli americani per questo. Potete contare sull’Ucraina per proteggere i nostri valori condivisi», ha concluso Zelensky.
Ore 03:27 - Mosca, chiuso spazio aereo su aeroporti Vnukovo e Domodedovo
Chiuso lo spazio aereo sugli aeroporti moscoviti di Vnukovo e Domodedovo. Al momento non ci sono arrivi e partenze, hanno dichiarato alla Tass i servizi di aviazione. «Gli aeroporti Domodedovo e Vnukovo non gestiscono temporaneamente le partenze e gli arrivi dei voli. Gli aerei sono stati in parte reindirizzati nella zona di attesa», ha detto una fonte.
Ore 03:51 - Mosca: «Sventato attacco ucraino a strutture civili»
Il ministero della Difesa russo afferma che è stato «rilevato e distrutto» un missile ucraino che minacciava installazioni civili sul territorio russo, nella regione di Kaluga, a circa 200 chilometri da Mosca. Lo riporta la Tass. «Questa notte è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di sferrare attacchi terroristici contro installazioni civili sul territorio della Federazione Russa con i missili del sistema di difesa aerea S-200 migliorato», ha affermato il ministero. «Il missile è stato rilevato e distrutto dai mezzi di difesa aerea sul territorio della regione di Kaluga», ha aggiunto.
Ore 05:05 - Mosca: «Sventato attacco Kiev con 42 droni contro la Crimea»
Le forze russe hanno sventato durante la notte un attacco ucraino alla Crimea con 42 droni. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, precisando che «nove sono stati distrutti sul territorio della Repubblica di Crimea» e altri «33 sono stati colpiti da contromisure elettroniche e si sono schiantati senza raggiungere l’obiettivo».
Ore 07:19 - «Attacchi russi nella notte a Odessa»
Nella notte truppe russe hanno attaccato due volte la regione di Odessa con missili cruise. Lo ha riferito Rbc-Ucraina, citando il portavoce dell’Ova Serhii Bratchuk. A tarda sera gli occupanti hanno colpito la zona di Cornomorsk con due missili. Inoltre, intorno alle 3:44, è stato registrato un altro attacco nella regione di Odessa. Tutti i missili sono stati abbattuti.
Ore 07:23 - Perché Prigozhin è andato nella tana del lupo?
(di Guido Olimpio) «Non considerare uno morto finché non hai visto il suo cadavere. E anche in questo caso potrebbe essere un errore». Il detto è perfetto per l’intrigo Prigozhin. Un riferimento ai dubbi sulla sua sorte che neppure le frettolose condoglianze di Vladimir Putin permettono di scavalcare. Gli annunci ufficiosi, la rabbia dei mercenari, i corpi e il telefonino dello «chef» recuperato sulla scena dell’impatto, infine il messaggio del neo-zar. Elementi che spingono a considerare plausibile l’epilogo drammatico. Ha sfidato il Potere, il Potere lo ha liquidato. «È stato punito, come meritava», dice una fonte moscovita con buone entrature. La vendetta è scattata adesso perché c’era la finestra d’opportunità, con la Wagner scompaginata, impossibilitata a reagire immediatamente. Eppure sulla storia sono rimaste molte ombre, compreso il sospetto di una messinscena, tesi alimentata da «ciò che ancora non sappiamo». (...)
Perché lo chef è andato nella tana del lupo? Una spiegazione l’hanno offerta gli esperti di Institute of War. Il capo della Wagner era corso nel Sahel, suo terreno di conquista, perché voleva impedire che Mosca spazzasse via del tutto la compagnia. Un piano già avviato dalla Difesa e dal numero due del servizio segreto militare GRU, Andrei Averyanov, prevede una nuova organizzazione in grado di assorbire volontari. Davanti a questo pericolo lo «chef» ha manovrato prima con le pedine locali — ecco il probabile viaggio in Mali — quindi è rientrato in patria per tentare di salvare i resti del suo «impero» economico-militare.
Ore 07:28 - Tatiana Stanovaya: «Prova di forza ma per i russi la cosa strana è che Prigozhin fosse libero»
(di Federico Fubini) Prima della morte di Evgeny Prigozhin, Tatiana Stanovaya, 45 anni, aveva appena pubblicato su Foreign Affairs una delle analisi più dettagliate mai apparse sul declino di Putin in Russia e l’ascesa di nuovi protagonisti più giovani ma (almeno) altrettanto violenti e nazionalisti. Stanovaya conosce profondamente le dinamiche del Cremlino: senior fellow del Carnegie Russia Eurasia Center di Berlino, che raccoglie molti intellettuali dissidenti russi, Stanovaya è stata per anni capo analista del Center for Political Technologies di Mosca e, prima, analista al conglomerato russo dell’acciaio Severstal.
Dopo la morte di Prigozhin, lei crede ancora che il potere di Putin sia in declino?
«È una situazione ambivalente. Da un lato l’assenza di un suo intervento mentre Prigozhin continuava ad accrescere il suo potere, fino alla rivolta, hanno dato alle élite russe un’immagine di debolezza del presidente. Dall’altro lato, quali che siano le cause della morte di Prigozhin, le stesse élite russe adesso considerano la sua fine violenta come una prova di forza di Putin. Di certo il fatto che Prigozhin circolasse liberamente in Russia negli ultimi due mesi ha sorpreso l’establishment più del fatto che sembri essere stato assassinato».
Ore 07:32 - Putin e la vendetta: quel segnale a chi sgarra che lo rafforza tra le élite
(di Marco Imarisio) «Si confà forse allo zar se lo si percuote su una guancia porgere l’altra? E come potrà poi egli governare il suo reame se tollera su di sé un disonore?» Vladimir Putin ha spesso dichiarato di mettere in cima alle sue letture preferite la raccolta delle frasi attribuite a Ivan il Terribile, il sanguinario primo zar di tutte le Russie, della cui riabilitazione si è fatto promotore. Nel 2017 inaugurò di persona la prima statua del sovrano passato alla storia come un despota spietato, che né in epoca zarista né in epoca sovietica aveva mai ricevuto un tale omaggio.
«Prigozhin sottovalutava quanto fosse importante per il suo ex amico mandare un segnale a tutti i potenziali ribelli: ragazzi, non vi azzardate a pensare di poter fare questo e poi restare in vita. Al capo della Wagner sono mancati i fondamentali della nostra storia». Abbas Gallyamov è di solito portato alle più fosche previsioni sul destino della Russia di oggi. Questa volta anche l’uomo che dopo aver scritto i discorsi del primo Putin è diventato uno dei suoi critici più accaniti, al punto di essere bollato come «agente straniero» ed essere costretto ad emigrare, fa alcune distinzioni. «La morte del capo della Wagner rafforza le posizioni del presidente nell’ambiente delle élite intellettuali, economiche e militari, con un chiaro effetto deterrente. Ma le indebolisce agli occhi della società. Per l’opinione pubblica invece non è importante solo il risultato. Conta anche il lato estetico del processo. Un assassinio di nascosto, sotto il velo della notte, non rende onore al Principe».
Ore 08:09 - Isw: «Wagner non sarà più gruppo militare indipendente»
Dopo la morte del suo leader Evgenij Prigozhin, del cofondatore Dmitry Utkin e di Valery Chekalov il gruppo Wagner non riuscirà più a sopravvivere come struttura militare parallela quasi indipendente. Lo scrive l’Institute for the Study of War (Isw) parlando della difficoltà che il gruppo Wagner incontrerà di fronte al tentativo di resistere agli sforzi del Cremlino e del ministero della Difesa russo di «indebolire, sottomettere e distruggere l’organizzazione». Citando fonti russe, Isw scrive che il Cremlino si è rifiutato di pagare il governo di Minsk per la presenza degli uomini di Wagner in Bielorussia. Inoltre i problemi finanziari hanno già portato a una riduzione dei pagamenti dei mercenari, costringendo alcuni combattenti di Wagner a dimettersi. Per il think tank americano «non è chiaro se il Cremlino intenda sciogliere completamente Wagner, mantenerlo in vita come un’organizzazione molto più piccola o subordinarla completamente al ministero della Difesa».
Ore 08:23 - Usa: «Kiev avrà presto gli F-16, questione Atacms ancora aperta»
L’Ucraina riceverà presto i caccia F-16, mentre per i sistemi di missili a lungo raggio Atacms la questione è ancora «sul tavolo»: lo ha detto il capo dello stato maggiore congiunto americano Mark Milley in un’intervista al canale giordano Al-Mamlaka. «L’F-16. In realtà sta facendo progressi. C’è un programma di addestramento e probabilmente riceveranno l’F-16... in un futuro non troppo lontano», ha affermato Milley aggiungendo che Washington sta ancora discutendo se fornire i sistemi missilistici tattici a lungo raggio Atacms. «Hanno ottenuto l’artiglieria a lungo raggio con il Gmlrs (missili guidati, ndr) e gli inglesi hanno fornito altri tipi di capacità che hanno altri Paesi. È così che hanno ottenuto molta artiglieria», ha proseguito il generale, sottolineando che «l’Atacms è un argomento controverso».
Ore 08:24 - 007 Gb: «Molto probabile che Prigozhin sia morto»
«Non ci sono ancora prove definitive che Prigozhin fosse a bordo» dell’aereo precipitato mercoledì nella regione russa di Tver, «ma è altamente probabile che sia morto». Lo afferma il ministero della Difesa britannico. «La scomparsa di Prigozhin avrà quasi certamente un effetto profondamente destabilizzante sul gruppo Wagner», ha detto il ministero in un aggiornamento dell’intelligence della difesa pubblicato sulla piattaforma di social media X, ex Twitter.
Ore 08:53 - Kiev: «Mosca ha un piano B per destabilizzare l'Ucraina»
La Russia non può sconfiggere militarmente l'Ucraina, ma ha un piano B per destabilizzare internamente il Paese: lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino, Oleksiy Danilov, in un'intervista a Radio Liberty. Lo riporta Rbc-Ucraina. «L'unica cosa che voglio sottolineare è che la Federazione Russa non può sconfiggerci militarmente. Per questo ha un piano B: cercare di scuotere il nostro Paese attraverso la destabilizzazione interna», ha affermato Danilov. Secondo il segretario del Consiglio di sicurezza, gli ucraini dovrebbero essere vigili e prevenire gli eventi su cui la Russia conta a spese dei collaboratori dei media, che negli ultimi tempi sono sempre più attivi.
Ore 10:05 - Media: colpito un villaggio nella Crimea occupata, 3 morti
Il villaggio di Perevalne, nel distretto di Simferopoli della Crimea occupata, è stato colpito oggi provocando la morte di «tre occupanti e molti feriti»: lo rende noto il canale Telegram Crimean Wind, come riporta Rbc-Ucraina. Nel villaggio è di stanza la 126esima Brigata di difesa costiera delle guardie separate della flotta del Mar Nero. Questa mattina Mosca ha affermato di aver abbattuto 42 droni ucraini in Crimea durante la notte.
Ore 10:22 - Kiev: «I soldati della Wagner si ritirano dalla Bielorussia»
I mercenari del gruppo Wagner si stanno ritirando gradualmente dalla Bielorussia. Lo ha dichiarato alla tv ucraina Andriy Demchenko, portavoce delle guardie di frontiera, sottolineando che lo smantellamento del campo del Gruppo Wagner nel villaggio di Tsel, nei pressi di Osipovichi in Bielorussia, non è strettamente collegata alla morte di Prigozhin. «Anche prima degli avvenimento del 23 agosto», ovvero allo schianto dell'aereo di Prigozhin, «abbiamo visto che il numero dei mercenari della Wagner stava diminuendo», ha detto Demchenko.
Ore 10:24 - Kiev: «In Crimea la vittoria è dietro l'angolo»
«L'importanza dell'operazione speciale» condotta ieri in Crimea «è prima di tutto di ricordare alla gente, soprattutto quella in Crimea, che la vittoria è dietro l'angolo. E che anche la loro liberazione non è lontana»: così il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyryl Budanov, al canale United News.
Ore 11:15 - Militanti russi pro-Kiev a mercenari Wagner: «Unitevi a noi»
Un gruppo di militanti russi che combatte per l'Ucraina ha invitato i mercenari del Gruppo Wagner a cambiare schieramento e a unirsi ai loro ranghi dopo l'incidente aereo in cui è morto Evgenij Prigozhin. Lo riporta Sky News. «Ora vi trovate di fronte a una scelta seria: potete stare in una stalla del ministero della Difesa russo e servire come cani da guardia per gli esecutori dei vostri comandanti o vendicarvi», ha detto Denis Kapustin, comandante del Corpo dei volontari russi, in un video pubblicato nella tarda serata di ieri. «Per vendicarvi dovete passare dalla parte dell'Ucraina», ha aggiunto il comandante. Kapustin, cittadino russo di estrema destra, ha fondato il gruppo armato un anno fa e afferma di essere responsabile di diversi attacchi militari nelle regioni russe di confine.
Ore 11:33 - Kiev: «Mosca valuta di arruolare altre 450.000 persone»
La Russia non ha sospeso la mobilitazione e sta valutando la possibilità di arruolare altre 450.000 persone: lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, in un'intervista a Radio Liberty. Lo riporta Ukrainska Pravda.
Ore 12:13 - Kadyrov: «Prigozhin? Grande perdita, aveva troppe ambizioni personali»
«La sua morte è una grande perdita per l'intera nazione». Così il leader ceceno Ramzan Kadirov, i cui uomini combattono a fianco dei militari russi contro le forze ucraine, ha scritto su Telegram della morte di Prigozhin, facendo le condoglianze ai parenti del capo della Wagner. «Siamo stati amici per un lungo periodo», ha aggiunto Kadyrov. «Gli avevo chiesto di mettere da parte le sue ambizioni personali a favore dei questioni di massima importanza per lo Stato», ha aggiunto il leader ceceno, affermando che negli ultimi mesi Prigozhin aveva perso di vista il quadro generale.
Ore 12:23 - Peskov: «Putin non ha ordinato di uccidere Prigozhin, è una menzogna»
È una «assoluta menzogna» che Putin abbia ordinato l'uccisione di Prigozhin. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in conferenza stampa. I giornalisti hanno chiesto a Peskov se Putin andrà ai funerali del capo della Wagner. «È presto per dirlo — ha risposto — il presidente è molto occupato, ha un'agenda di lavoro molto fitta». E ha aggiunto: «Il fatto è che non sappiamo ancora quanto saranno lunghi gli esami necessari e le azioni necessarie legate alle indagini. Pertanto, per il momento non ci sono date per i funerali, per cui è impossibile parlare di questo».
Ore 12:29 - Putin blocca le aziende occidentali: Heineken vende le attività per un euro e perde 300 milioni
(di Francesco Bertolino) Per le aziende occidentali l’addio dalla Russia rischia di diventare più costoso. Secondo Reuters, Mosca avrebbe iniziato a esigere dai gruppi intenzionati a vendere le filiali locali sconti più corposi rispetto alla reale valutazione delle attività. Sinora, la richiesta si aggirava intorno al 50% del prezzo di mercato stabilito da esperti nominati dallo stesso governo russo. A ciò si aggiungeva la necessità di contribuire al bilancio di Mosca per una somma equivalente al 10% dell’importo pattuito. Negli ultimi tempi, riportano alcune fonti, la commissione incaricata di approvare i disinvestimenti delle imprese europee avrebbe alzato la richiesta di sconto, portandola in alcuni fino al 70-80%. In caso di rifiuto, Mosca è pronta a negare l’autorizzazione all’uscita, con tutti i rischi reputazionali ed economici che ne conseguono.
Ore 12:39 - Mattarella: «Non ci stancheremo di lavorare per fermare la guerra»
(di Franco Stefanoni) «L’amicizia sociale è una dimensione che lega la comunità nell’affrontare le sfide della storia, e non vogliamo rinunciare oggi alla speranza della pace in Europa. Non ci stancheremo di lavorare per fermare la guerra». Dopo applausi scroscianti, standing ovation e cori «pre-si-den-te, pre-si-den-te», con cui è stato accolto dal popolo di Comunione e liberazione, Sergio Mattarella alla Fiera di Rimini ha voluto innanzitutto rimarcare il no alla «deriva di aggressioni del più forte contro il più debole».
Ore 13:18 - Peskov: «Non so che fine farà la Wagner, l'eroismo non sarà dimenticato»
«Non so nulla di quello che sarà il futuro della Wagner, non posso dirvi niente», ma «posso dire che il gruppo ha dato un grande contributo allo svolgimento dell'operazione militare in Ucraina, come ha ricordato il presidente» Putin. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa. Parlando dei wagneriani, Peskov ha detto che «l'eroismo di queste persone non sarà mai dimenticato».
Ore 13:25 - Mosca: «Drone ucraino abbattuto nella regione di Belgorod»
I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto un drone ucraino sulla regione di Belgorod. Lo ha riferito il ministero russo della Difesa, citato da Ria Novosti. «Il 25 agosto è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con un drone di tipo aereo contro oggetti nel territorio della Federazione Russa. Il veicolo aereo senza pilota è stato distrutto sul territorio della regione di Belgorod da parte della difesa aerea in servizio», ha affermato il ministero russo.
Ore 13:33 - Kiev: «Esplosione in Crimea, 300 occupanti russi feriti»
«Un gruppo di circa 300 russi feriti è stato portato dalla base militare di Perevalne all'ospedale di Simferopoli»: lo scrive su Telegram il sindaco in esilio di Melitopol, Ivan Fedorov. «Il "cotone" (esplosione, ndr) è arrivato alla base degli occupanti razzisti nella Crimea temporaneamente occupata», aggiunge Fedorov, che pubblica l'immagine di una densa nuvola di fumo. «Siamo in attesa di chiarimenti da parte dello Stato Maggiore».
Ore 14:12 - Punto militare | Chi è Averyanov, l’uomo incaricato da Putin di liquidare la Wagner (e Prigozhin)
(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) È il re delle ombre ma che non ha paura di mostrare il suo volto. Perché il sistema putiniano gli ha affidato un ruolo di gestore delle cose difficili. Andrei Averyanov, secondo molte interpretazioni, ha guidato la manovra per assoggettare la Wagner e d estromettere il suo fondatore, Evgeny Prigozhin.
Numero due del GRU, il servizio segreto militare, responsabile delle attività coperte, ha diretto molte incursioni all’estero. Colpi chiusi con un successo, finiti malamente o rimasti a metà. Per la fretta, per la necessità di arrivare ad ogni costo al risultato, per errori. Le spie possono sbagliare, specie se il vertice politico chiede risultati. Non importa come porti lo scalpo, conta lo scalpo. E gli apparati si adeguano, a maggior ragione nei momenti di grandi tensioni.
Ore 14:19 - Kiev: licenziato il capo del Servizio statale di emergenza
Il governo ucraino ha licenziato Sergiy Kruk, il capo del Servizio statale di emergenza. Lo fa sapere il ministro dell’Interno, Igor Klymenko, come riporta Ukrainska Pravda. «Il governo ha deciso di licenziare Sergiy Kruk dalla carica di capo del Servizio di emergenza statale - ha detto Klymenko -. L’esercizio delle funzioni di capo del Servizio di emergenza statale è affidato al vice capo del servizio, Volodymyr Demchuk».
Ore 14:22 - Putin: «Tutti i paramilitari dovranno giurare fedeltà»
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che impone ai volontari che si arruolano in formazioni paramilitari, come la Wagner, di prestare giuramento di fedeltà allo Stato. Lo riporta l’agenzia Ria Novosti.
Ore 14:54 - Il ministro degli Esteri turco a Kiev, incontra Zelensky
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. Lo ha reso noto Ankara. Il tema principale sul tavolo sarà l’export del grano, e di conseguenza anche una formula di pace percorribile.
Ore 15:14 - Cremlino: «Legalmente non esistono compagnie militari private come Wagner». Troshev nuovo leader dei mercenari?
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov assicura che «legalmente non esistono compagnie militari private come la Wagner», pur non volendo commentare sul futuro della Wagner e sul suo futuro dopo la morte dei due fondatori Prigozhin e Utkin. «Esiste invece il gruppo Wagner che, come il Presidente ha detto più volte, ha contribuito molto al successo dell'operazione militare speciale», ha spiegato.
Allo stesso tempo sono sempre più alte le probabilità che Andrei Troshev possa essere il futuro leader della Wagner, per quanto su questo lo stesso Peskov non si sia espresso.
Ore 15:32 - Lukashenko: «Avevo messo in guardia Prigozhin e Utkin»
Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha detto di non essersi mai impegnato a garantire la sicurezza di Yevgeny Prigozhin perché questi non gliel’ha mai chiesto, ma di averli messi più volte in guardia. Lo riferisce l’agenzia bielorussa Belta ripresa dalla russa Ria Novosti. Lukashenko ha però aggiunto che secondo lui non c’è Putin dietro la morte del leader del gruppo di mercenari, a dispetto di quanto molti possano pensare.
«Per ora il nucleo del gruppo Wagner resterà in Bielorussia», così conclude il presidente bielorusso, nonostante il tentativo di fuga dal Paese di tanti mercenari che facevano capo direttamente a Prigozhin.
Ore 15:59 - Cnn: «Militari ucraini potrebbero aver sfondato prima linea russa sul fronte sud»
Crescono i segnali che le forze ucraine possano essere penetrate nella prima linea di difesa russa lungo il fronte meridionale, nella regione di Zaporizhzhia, e stiano procedendo in direzione della città strategica di Tokmak.
Lo scrive la Cnn, citando lo stato maggiore ucraino, secondo il quale ci sarebbero stati ulteriori successi in due aree: verso il villaggio di Novoprokopivka e più a est in direzione di un altro piccolo insediamento, Ocheretuvate. All’inizio di questa settimana, gli ucraini hanno affermato di aver messo in sicurezza il villaggio di Robotyne. I combattimenti continuano a sud di quel villaggio.
Lo stato maggiore ha affermato che le unità di Kiev stanno consolidando le loro posizioni, per mezzo di fuoco di artiglieria sugli obiettivi nemici identificati e conducendo operazioni di controbatteria.
Ore 16:01 - Podolyak: «L’unica via d’uscita dalla guerra è la sconfitta di Putin»
«Ogni leader politico oggi deve ricordare che eventuali ritardi e dubbi sulle decisioni di oggi costeranno il doppio in futuro. Qualsiasi tentativo di rinviare la guerra significherà il ritorno della guerra in futuro su scala più ampia e in una posizione peggiore. Ogni tentativo di sfuggire alle sfide della storia, non porterà altro che guerra e disonore. Un tentativo di tradire i principi morali per amore di Realpolitik non avrà come risultato altro che il collasso morale dell’Occidente. Oggi c’è solo una via d’uscita: Putin deve perdere militarmente e restare senza nulla. Ciò significa armi, armi, armi». Lo scrive Mikhail Podolyak, consigliere del Presidente ucraino Zelensky.
Ore 16:09 - «Danneggiate telecamere al confine». Lituania protesta con Minsk
Il ministero degli Esteri della Lituania ha consegnato oggi all'incaricato d'affari dell'ambasciata di Bielorussia a Vilnius una nota di protesta per il danneggiamento delle infrastrutture di confine nei pressi del villaggio di Musteika, nella Lituania sudorientale.
Secondo le notizie fornite dal ministero, lo scorso 22 agosto due uomini sono entrati illegalmente in Lituania e hanno demolito, con l'utilizzo di seghe circolari a motore, i supporti di due telecamere di videosorveglianza del sistema frontaliero lituano, facendo quindi ritorno in Bielorussia. Il ministero degli Esteri di Vilnius ha chiesto che la Bielorussia fornisca una spiegazione di quanto accaduto e adotti tutte le misure necessarie per evitare che tali incidenti si ripetano in futuro.
Ore 16:17 - Cittadino russo detenuto in Finlandia è combattente Gruppo Wagner
È un combattente del Gruppo Wagner il cittadino russo detenuto in Finlandia su richiesta dell'Ucraina. Secondo i canali social media legati all'organizzazione di mercenari, il detenuto è Yan Petrovsky, membro fondatore e leader di Rusich, una sottounità di estrema destra del gruppo mercenario. Petrovsky, in passato residente in Norvegia, è soggetto a sanzioni da parte dell'Unione Europea e degli Stati Uniti dallo scorso anno, quindi non è chiaro come sia riuscito a entrare in Finlandia.
Ha fondato Rusich come unità esplicitamente neonazista durante le fasi iniziali del conflitto nella regione del Donbass, nell'Ucraina orientale, nel 2014. L'Ufficio nazionale di investigazione finlandese ha chiesto la detenzione di Petrovsky perché sospettato di partecipare alle attività di un gruppo terroristico e di sostenere il terrorismo.
Ore 16:26 - Esercito di Kiev: «Intensificheremo la mobilitazione nella regione di Kharkiv»
L'Ucraina è pronta a intensificare la mobilitazione nella regione di Kharkiv. Lo ha dichiarato il vice capo dell'Amministrazione militare regionale Roman Semenukha, citato dal sito del governo ucraino. «Al fine di realizzare i piani stabiliti dallo Stato, l'Amministrazione militare regionale di Kharkiv sta rafforzando la sua cooperazione con il centro regionale di reclutamento e supporto sociale nell'ambito delle attività di mobilitazione», ha dichiarato Semenukha.
Ore 16:34 - Silurato dal governo il capo del Servizio statale per le emergenze
Serhii Kruk è stato rimosso dall'incarico il capo del Servizio statale per le emergenze dell'Ucraina. Era il responsabile per le operazioni di soccorso in un Paese in cui va avanti da 18 mesi il conflitto innescato dall'invasione russa. Il governo, riporta la Ukrainska Pravda, lo ha destituito dopo un'inchiesta interna.
Lo ha fatto sapere via Telegram Ihor Klymenko, ministro dell'Interno ucraino. Le sue funzioni passano al vice Volodymyr Demchuk. Klymenko non precisa le ragioni del licenziamento di Kruk.
Ore 16:56 - Usa, summit con Francia, Germania e Regno Unito a Portsmouth
Si incontreranno oggi, a Portsmouth nel New Hampshire, i consiglieri alla sicurezza nazionale di Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito. Si discuterà di Russia e delle tensioni con la Cina. Fonti diplomatiche spiegano che l’incontro era in programma da tempo, ma adesso prende forma in concomitanza con la morte del leader del gruppo paramilitare Wagner, Evgenij Prigozhin.
Ore 17:18 - Ucraina, allarme aereo in tutto il Paese
L’intera Ucraina è in stato di allerta per i raid aerei russi. Lo riporta il sito web della tv britannica Sky News. Le sirene hanno suonato una prima volta verso le 16. Dopo un primo via libera, l’allarme si è nuovamente innalzato in tutto il Paese.
Ore 17:31 - Gli Usa confermano: Kiev ha rotto la prima linea di difesa russa a Sud
L’esercito ucraino ha sfondato la prima linea di fortificazioni russe sul fronte meridionale, nella regione di Zaporizhzhia. Tra le forze di Mosca si teme lo sfondamento. Lo afferma il capo di stato maggiore congiunto, Mark Milley, in un’intervista al canale giordano Al-Mamlaka: «Ci sono crescenti indicazioni che le forze ucraine abbiano sfondato la prima linea di difesa russa su parte del fronte meridionale nella regione di Zaporizhzhia e si stanno incuneando verso la città strategicamente importante di Tokmak».
Ore 18:45 - Recuperate le scatole nere del jet della Wagner precipitato
Gli investigatori hanno trovato le scatole nere e hanno recuperato tutti i corpi dei 10 occupanti del jet precipitato due giorni fa in Russia a bordo del quale secondo le autorità di Mosca c’era il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin. Lo rendono noto fonti del Comitato investigativo citate dall’agenzia Ria Novosti.
Ore 19:13 - Jet Wagner: «In corso esami genetici molecolari per stabilire identità»
L’Agenzia federale per il trasporto aereo Rosaviatsia ha dichiarato che Prigozhin figurava tra i passeggeri dell’aereo caduto. È in corso un’inchiesta sull’incidente. «Durante le prime iniziative investigative, sono stati trovati dieci cadaveri sul luogo dell’incidente. Sono in corso esami genetici molecolari per stabilire la loro identità», ha dichiarato il comitato investigativo in un comunicato, aggiungendo che sono stati localizzati i registratori di volo.
Ore 19:24 - Ucraina: allarme aereo in tutto il paese dopo decollo mig russi
Un allarme areo è risuonato nel tardo pomeriggio di oggi in tutte le regioni dell’Ucraina, per la minaccia di un attacco missilistico dalla Russia, dopo che Kiev ha registrato il decollo di caccia russi MiG-31K dall’aerodromo `Savasleyka´, nella regione di Nizhny Novgorod, nella Federazione Russa. Questo aereo è il principale vettore dei missili ipersonici Kinzhal.
Ore 19:29 - Zelensky ha incontrato il ministro degli Esteri turco
Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. «Sono state discusse - scrive Zelensky su facebook - molte questioni importanti: la preparazione del Summit Globale della Pace e la Formula di pace ucraina, le minacce della Russia al corridoio del grano nel Mar Nero. Sono grato alla Turchia per il costante sostegno all’Ucraina».
Ore 19:42 - Russia: «Moldova eviti di esagerare in suo sostegno all’Ucraina»
La Moldova dovrebbe evitare di esagerare il suo sostegno all’Ucraina fino a diventare complice dei crimini commessi dall’esercito di Kiev. Lo ha denunciato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Vorrei mettere in guardia Chisinau da un coinvolgimento più profondo nel “sostegno” all’Ucraina, che non solo minaccerà la stabilità e la sicurezza della regione, ma trasformerà la Moldova in un Paese complice dei crimini di guerra del regime di Kiev», ha dichiarato Zakharova.
Ore 20:19 - Ankara, nessuna alternativa al primo accordo sul grano
La Turchia non vede «alcuna alternativa» all’accordo originario sul grano che l’Ucraina ha stretto con la Russia. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, respingendo un percorso alternativo che sarebbe stato preso in considerazione dagli Stati Uniti. «Sappiamo che si stanno cercando vie alternative (per le spedizioni di grano ndr), ma non vediamo alternative all’iniziativa originale perché comportano dei rischi», ha dichiarato Fidan ai giornalisti durante una visita a Kiev.
Ore 23:45 - Ucraina: media, decine di morti russi per attacco droni su Crimea
L’intelligence della difesa ucraina, insieme al Servizio di sicurezza dell’Ucraina (SSU), ha lanciato un attacco con droni sulla 126a brigata della flotta russa del Mar Nero, in Crimea. Finora si contano diverse decine di vittime russe. Lo riferiscono fonti all’Ukrainska Pravda. Sono stati colpiti anche depositi di munizioni. Anche l’equipaggiamento militare, hanno spiegato, è stato gravemente danneggiato.
Ore 00:35 - Ucraina, avviati negoziati con il Canada per la sicurezza
L’Ucraina dichiara di aver avviato negoziati con il Canada per mettere a punto un accordo bilaterale sulla fornitura di garanzie di sicurezza, delle quali Kiev ha bisogno nella transizione verso l’auspicato ingresso nella Nato. Lo scrive Ukrinform, citando il capo dell’ufficio di presidenza ucraino, Andriy Yermak, che ha dichiarato di star coordinando i negoziati a nome del presidente Volodymyr Zelensky. Il Canada, nota Yermak, è il terzo Paese del G7, dopo Stati Uniti e Gran Bretagna, con il quale ha avviato negoziati per le garanzie di sicurezza bilaterali.
Ore 00:48 - Media ucraini: pesanti perdite per i russi, ora raggruppano le truppe a Kupyansk
Nelle zone di Kupyansk e Lyman, rispettivamente negli oblast ucraini di Kharkiv e di Donetsk, «i russi, dopo aver subito perdite significative, si stanno raggruppando, trasferendo contemporaneamente le brigate e le divisioni appena formate dalla Russia»: lo scrivono i media ucraini, fra cui Ukrinform, citando il comandante delle forze di terra ucraine, generale Oleksandr Syrskyi.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 26 agosto.
Ucraina-Russia, le notizie di sabato 26 agosto. Usa: «Mosca impiega spie civili per far propaganda in Occidente». Kiev: «In Crimea possiamo colpire il nemico ovunque». Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera sabato 26 agosto 2023.
Le notizie sul conflitto in Ucraina di sabato 26 agosto. Gli Ucraini: «Stiamo avanzando nella regione di Zaporizhzhia». Mosca: «Abbattuti due droni ucraini, 4 feriti a Belgorod»
•Scontro tra jet ucraini in addestramento: morti 3 piloti.
•Pilota russo fugge con un elicottero e lo consegna all'esercito di Kiev. Il punto militare.
•Kiev all'Ue: «Inaccettabile mantenere restrizioni su prodotti agricoli».
• Le truppe ucraine avanzano nella zona di Zaporizhizhia. Poi aggiungono: «In Crimea possiamo colpire ovunque».
• Per Kiev decine di soldati russi sarebbero morti nell’attacco con droni alla base russa di Perevalne, in Crimea.
• Recuperate le scatole nere del jet di Prigozhin. Fonti Usa ipotizzano ci sia stata una bomba a bordo. Un’operazione che sarebbe stata voluta da Putin.
Ore 00:38 - Ucraina, avviati negoziati con il Canada per la sicurezza
L’Ucraina dichiara di aver avviato negoziati con il Canada per mettere a punto un accordo bilaterale sulla fornitura di garanzie di sicurezza, delle quali Kiev ha bisogno nella transizione verso l’auspicato ingresso nella Nato. Lo scrive Ukrinform, citando il capo dell’ufficio di presidenza ucraino, Andriy Yermak, che ha dichiarato di star coordinando i negoziati a nome del presidente Volodymyr Zelensky. Il Canada, nota Yermak, è il terzo Paese del G7, dopo Stati Uniti e Gran Bretagna, con il quale ha avviato negoziati per le garanzie di sicurezza bilaterali.
Ore 00:50 - Media ucraini: pesanti perdite per i russi, ora raggruppano le truppe a Kupyansk
Nelle zone di Kupyansk e Lyman, rispettivamente negli oblast ucraini di Kharkiv e di Donetsk, «i russi, dopo aver subito perdite significative, si stanno raggruppando, trasferendo contemporaneamente le brigate e le divisioni appena formate dalla Russia»: lo scrivono i media ucraini, fra cui Ukrinform, citando il comandante delle forze di terra ucraine, generale Oleksandr Syrskyi.
Ore 02:38 - Ucraina: media, decine di morti russi per attacco droni su Crimea
L’intelligence della difesa ucraina, insieme al Servizio di sicurezza dell’Ucraina (SSU), ha lanciato un attacco con droni sulla 126a brigata della flotta russa del Mar Nero, in Crimea. Finora si contano diverse decine di vittime russe. Lo riferiscono fonti all’Ukrainska Pravda. Sono stati colpiti anche depositi di munizioni. Anche l’equipaggiamento militare, hanno spiegato, è stato gravemente danneggiato.
Ore 02:40 - Punto militare | Chi è Averyanov, l’uomo incaricato da Putin di liquidare la Wagner (e Prigozhin)
(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) È il re delle ombre ma che non ha paura di mostrare il suo volto. Perché il sistema putiniano gli ha affidato un ruolo di gestore delle cose difficili. Andrei Averyanov, secondo molte interpretazioni, ha guidato la manovra per assoggettare la Wagner e d estromettere il suo fondatore, Evgeny Prigozhin.
Numero due del GRU, il servizio segreto militare, responsabile delle attività coperte, ha diretto molte incursioni all’estero. Colpi chiusi con un successo, finiti malamente o rimasti a metà. Per la fretta, per la necessità di arrivare ad ogni costo al risultato, per errori. Le spie possono sbagliare, specie se il vertice politico chiede risultati. Non importa come porti lo scalpo, conta lo scalpo. E gli apparati si adeguano, a maggior ragione nei momenti di grandi tensioni.
Ore 03:49 - Droni ucraini contro Mosca, chiusi gli aeroporti della Capitale russa
Tutti gli aeroporti di Mosca sono stati temporaneamente chiusi dopo che è scattato l’allarme per un nuovo attacco ucraino con i droni. Secondo le autorità russe, uno dei droni è stato abbattuto.
Ore 04:31 - Difesa russa: distrutto un drone ucraino lanciato contro Mosca
Le forze di difesa aerea russe hanno distrutto un drone d’assalto ucraino che prendeva di mira strutture nella capitale russa e nella regione di Mosca: lo ha riferito il ministero della Difesa russo secondo la Tass, aggiungendo che l’Uav è stato abbattuto sul distretto dell’Istria. «Il 26 agosto, verso le 3 ora di Mosca, il tentativo di attacco terroristico del regime di Kiev contro le strutture di Mosca e della regione di Mosca con l’uso di un Uav di tipo aereo è stato sventato. Le forze di difesa aerea in servizio hanno distrutto il drone sopra il Distretto dell’Istria nella regione di Mosca», ha dichiarato il ministero.
Ore 05:00 - Mosca: riaperti due aeroporti, ancora chiuso lo scalo Vnukovo
Gli aeroporti di Sheremetyevo e Domodedovo di Mosca hanno ripreso le loro operazioni in modalità standard dopo una breve chiusura all’inizio della giornata, ha detto alla TASS una fonte delle autorità aeronautiche russe. «L’aeroporto Vnukovo è ancora chiuso», ha detto la fonte.
Ore 08:13 - Kiev: «Stiamo avanzando nella regione di Zaporizhzhia»
L’esercito ucraino ha guadagnato terreno ieri avanzando nelle operazioni di controffensiva nei pressi di Robotyno, nella regione occidentale di Zaporizhzhia, mentre i comandanti militari russi stanno lanciando l’allarme, poiché l’esercito del Cremlino sta combattendo nell’area senza rinforzi e senza rotazione delle truppe. Lo afferma lo Stato maggiore di Kiev in un post su Facebook aggiungendo che nelle ultime 24 ore le forze di Kiev hanno eliminato 640 occupanti, portando così le perdite tra i militari russi a circa 260.270 effettivi dall’inizio della guerra.
Ore 08:43 - Kiev: «Perdite significative dei russi nel delta del Dnipro»
La portavoce del centro stampa militare Sud ucraino Nataliya Gumenyuk ha reo noto alla tv pubblica che nella regione meridionale di Kherson le truppe di Kiev stanno operando con successo nel delta del fiume Dnipro distruggendo la «sottoflotta» fluviale russa con la quale il nemico cerca di manovrare tra le isole: «In particolare, si sta lavorando molto sulla distruzione delle armi di grosso calibro», ha detto, citata da Rbc-Ucraina. Anche secondo l’Istituto statunitense per lo studio della guerra (Isw), gli occupanti russi hanno subito perdite significative a causa del supporto insufficiente sulle isole del delta del Dnipro.
Ore 09:17 - 007 Gb: «I russi avanzeranno nel nord-est»
Mentre l’Ucraina continua a riconquistare gradualmente terreno nel sud, la Russia cercherà di riprendere l’iniziativa tornando all’offensiva, e una delle potenziali direzioni per questo è Kupyansk-Lyman, nel nord-est del Paese. Lo riporta l’ultimo bollettino dell’intelligence britannica. «La controffensiva ucraina ha respinto le truppe russe a Bakhmut e nel sud dell’Ucraina. Nonostante ciò, il gruppo occidentale delle truppe russe continua ad attaccare su piccola scala nel nord-est, nella zona di Kupyansk-Lyman, e ha ottenuto alcuni limitati successi locali», afferma il rapporto dell’intelligence britannica. Secondo l’intelligence, esiste la reale possibilità che la Russia nei prossimi due mesi aumenti l’intensità proprio in quest’area. Probabilmente con l’obiettivo di avanzare a ovest verso il fiume Oskil e creare una zona cuscinetto attorno alla regione di Luhansk.
Ore 10:00 - Guardian: 11 giorni fa riunione segreta Kiev-Nato sulla controffensiva
Circa undici giorni fa una delegazione della Nato avrebbe incontrato alcuni vertici militari ucraini in una località segreta al confine tra Ucraina a Polonia per discutere del mancato avanzamento della controffensiva di Kiev. A riportarlo è il Guardian che definisce l'incontro, durato cinque ore con la presenza del capo dell'esercito ucraino il generale Valerii Zaluzhny e l'intero team di comando, una specie di «Consiglio di guerra». Secondo il giornale britannico non si sarebbe trattato di discussioni ordinarie. Scopo dell'incontro: «resettare» la strategia militare di Kiev e dare nuovo impulso alla controffensiva. Tra i partecipanti, secondo il Guardian, il generale statunitense Christopher Cavoli, comandante supremo delle forze Nato in Europa, e l'ammiraglio britannico Tony Radakin, capo di Stato maggiore dell'esercito del Regno Unito.
Ore 10:26 - L'orrore della guerra nel video del soldato ucraino che corre in trincea
Un video diffuso sui social mostra l’orrore della guerra visto dagli occhi di un soldato ucraino. La telecamera posizionata sull’elmetto di un combattente della terza brigata d’assalto dell’esercito ucraino mostra il momento in cui il soldato con un commilitone cerca riparo dal fuoco nemico all’interno di una trincea.
Ore 10:33 - Mosca: «Abbattuti due droni, 4 feriti a Belgorod»
La Russia ha comunicato di aver abbattuto questa mattina due droni, uno che si stava avvicinando a Mosca (vedi notizia delle 4:31) e l'altro nel distretto di Chebekino, nella regione di Belgorod. Lo ha specificato un comunicato del ministero della Difesa. Mosca ha accusato le forze ucraine di aver lanciato delle granate in un villaggio sempre nella regione di Belgorod, dove quattro persone sono rimaste ferite.
Ore 10:36 - «Bombardata la regione di Kherson, morta una donna»
L'esercito russo ha bombardato nella notte Olgivka, nella regione meridionale di Kherson, colpendo un'abitazione privata: una donna anziana ha riportato gravi ustioni ed è morta. Lo riporta Rbc-Ukraina.
Ore 11:11 - «Due morti vicino Kupiansk per i bombardamenti russi»
Due persone sono rimaste uccise sotto i bombardamenti russi nel villaggio di Podoly vicino Kupiansk. Lo ha riferito il governatore di Kharkiv, Oleg Synegubov, precisando che c'è stato anche un ferito.
Ore 13:17 - Medvedev: «Gli Usa allo sbando e verso la guerra civile»
Dmitry Mevedev soffia sul fuoco della crisi americana, dopo la veloce detenzione ieri dell'ex Presidente e ora candidato alle prossime elezioni Donald Trump. Il disaccordo negli Stati Uniti «è inconciliabile», ha affermato il numero due del Consiglio di sicurezza in Russia. «L'America è allo sbando e in conflitto con se stessa. Il conflitto è inconciliabile e un tale conflitto interno spesso porta a guerre civili», ha affermato. Le relazioni fra Usa e Russia, ha sottolineato, erano più pragmatiche quando alla Casa Bianca c'era Obama.
Ore 13:18 - Papa ai giovani russi: «Seminate la pace in un inverno di guerra»
«Auguro a voi, giovani russi, la vocazione di essere artigiani di pace in mezzo a tanti conflitti, in mezzo a tante polarizzazioni che ci sono da tutte le parti, che affliggono il nostro mondo. Vi invito a essere seminatori, a spargere semi di riconciliazione, piccoli semi che in questo inverno di guerra non germoglieranno per il momento nel terreno ghiacciato, ma che in una futura primavera fioriranno». Così Papa Francesco si è rivolto ieri pomeriggio in collegamento con i ragazzi russi riuniti a San Pietroburgo in occasione del X Incontro nazionale dei giovani cattolici della Russia, che si svolge dal 23 al 27 agosto.
Ore 13:39 - Funzionari Usa: il relitto dell'aereo di Prigozhin fa pensare a un sabotaggio
L'ala mozzata del jet privato di Evgenij Prigozhin sarebbe stata ritrovata venerdì a miglia di distanza dal luogo dell'incidente: questo, secondo funzionari Usa, rafforza l'ipotesi che l'Embraer Legacy 600 precipitato mercoledì a nord di Mosca sia stato sabotato, finendo a terra già a pezzi. Lo affermano fonti del governo americano alla Nbc. L'emittente ha anche geolocalizzato a nord di Mosca il filmato dell'incidente, in cui si vede il velivolo cadere senza controllo, con un'ala che si stacca. Quell'ala che sarebbe stata ritrovata a quasi 3 km dal luogo dello schianto. Due funzionari americani hanno detto a Nbc News che l'intelligence è convinta che la causa più probabile sia il sabotaggio; uno di loro ha aggiunto che una delle teorie principali è che l'aereo sia stato abbattuto da un esplosivo a bordo, anche se le informazioni sono ancora troppo scarse per confermarlo.
Ore 14:21 - Usa: «Mosca impiega spie civili per far propaganda in Occidente»
L'intelligence russa sta portando avanti un programma «sistematico» di diffusione della propaganda pro-Cremlino attraverso «obiettivi civili» negli Stati Uniti e in occidente. Lo rivelano documenti delle agenzie Usa recentemente declassificati. In particolare, il servizio di sicurezza federale russo (Fsb) starebbe tentando di influenzare la politica e l'opinione pubblica occidentali inviando civili russi, apparentemente indipendenti, a costruire rapporti con figure di rilievo negli Usa e altrove così da diffondere una narrazione pro-Russia anche sui media.
Ore 15:43 - Gershkovich presenta ricorso contro l'incarcerazione
Il giornalista statunitense del Wall Street Journal Evan Gershkovich ha presentato ricorso contro la proroga della sua detenzione preventiva. Lo ha reso noto il tribunale di Mosca sul suo sito web precisando che la difesa del giornalista ha presentato appello ieri contro la decisione del giudice di estendere la sua detenzione preventiva, in attesa di processo, dal 30 agosto fino al 30 novembre.
Gershkovich, 31 anni, era stato arrestato a marzo nella regione montuosa degli Urali, con l'accusa di «spionaggio». Accusa che lo stesso reporter ha sempre, categoricamente, respinto. Il Tribunale di Mosca aveva deciso lo scorso giovedì, in un'udienza a porte chiuse, di prorogare la custodia cautelare. Accusato di spionaggio, il reporter rischia in Russia almeno 20 anni di reclusione.
Ore 15:47 - Mosca indaga ma resta il giallo sulla morte di Prigozhin
Rimangono aperte le indagini di Mosca sulla misteriosa fine del capo della milizia Wagner, Yevgeny Prigozhin. Un giallo che s'infittisce mentre si moltiplicano le congetture sull'incidente che ha fatto precipitare l'aereo con i miliziani in cui, secondo la versione ufficiale, viaggiava anche Prigozhin.
Fino a oggi la sua morte non è stata legalmente confermata dai test del Dna resi necessari per le condizioni dei corpi rinvenuti dopo lo schianto. L'identificazione attraverso l'analisi comparativa del materiale genetico potrebbe, infatti, richiedere diversi giorni poiché, stando alle dichiarazioni del medico legale Vladimir Skakun, rilanciate dall'agenzia Efe - dipende dalla consegna dei campioni da parte dei parenti stretti del defunto. Il sito web Fontanka.ru riporta le dichiarazioni del medico tentando peraltro di rispondere a una serie di domande dell'opinione pubblica russa: per esempio, su come e quando sarà sepolto e se riceverà gli onori militari. «Ma per porsi queste domande è troppo presto», taglia corto il sito ventilando il fatto che le procedure d'identificazione potrebbero anche richiedere settimane o forse mesi.
Ore 15:56 - Mosca: «Cooperazione con Iran non cederà a pressioni Usa»
La cooperazione militare della Russia con l'Iran non cederà alle pressioni geopolitiche, ha detto il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, dopo le notizie secondo cui Washington avrebbe chiesto a Teheran di smettere di vendere droni a Mosca. «Non ci sono cambiamenti e la cooperazione con l'Iran continuerà. Siamo Stati indipendenti e non soccombiamo ai dettami degli Stati Uniti e dei suoi satelliti», ha detto il viceministro secondo Ria Novosti.
Ore 16:04 - Kiev ha perso 200 soldati nel Donetsk in ultimi giorni
Le truppe ucraine negli ultimi giorni hanno perso fino a 200 uomini nella direzione del Donetsk. Lo afferma un rapporto del ministero russo della Difesa, citato da Ria Novosti. «Nella direzione meridionale del Donetsk, unità del gruppo di forze Vostok, in collaborazione con l'aviazione e l'artiglieria dell'esercito, hanno respinto due attacchi della 31esima Brigata Marina ucraina nell'area del villaggio di Staromayorskoe», spiega la Difesa russa. «Le perdite nemiche ammontano a circa 200 militari ucraini».
Ore 16:12 - Scontro tra jet ucraini in addestramento: morti 3 piloti
Due jet biposto da addestramento ucraini L-39 Albatros si sono scontrati in volo durante un'esercitazione e almeno 3 piloti sono morti. L'incidente è avvenuto ieri nell'oblast nord-occidentale di Zhytomyr, ma si è appreso solo oggi dai canali ufficiali di Telegram, fra i quali quello dell'aeronautica militare di Kiev. Fra i morti c'è un pilota della 46ma brigata dell'aviazione tattica noto con il nomignolo «Juice».
Ore 16:19 - Wagner su morte Prigozhin: «È stato troppo incauto»
«Yevgeny Prigozhin si credeva indistruttibile, aveva deciso di essere immortale. Un'errata percezione di se stesso che potrebbe essergli costata fatale, rendendolo incauto». Lo affermano ex subordinati di Prigozhin del gruppo Wagner sentiti da Meduza. Dopo la tentata ribellione dei paramilitari contro Mosca, nel giugno scorso, Prigozhin e altri comandanti della Wagner vennero convocati al Cremlino - ricorda una delle fonti sentite da Meduza -, in quella occasione Vladimir Putin «urlò contro di loro per tre ore. Gridò apertamente, ma poi non gli ha fatto nulla. Forse Prigozhin avrà pensato: «Non ci ha ucciso subito, quindi non lo farà mai». Parole che sembrano alludere a una responsabilità del Cremlino nello schianto aereo costato la vita a Prigozhin. «Tutti ce lo aspettavamo», dice un veterano della Wagner, «bisognava capire quando». Con la marcia verso Mosca, continua, «Prigozhin ha firmato la sua condanna».
Ore 16:36 - New York Times: «Mosca usa accademici per fare propaganda»
La Russia sta intensificando i suoi sforzi per diffondere negli Stati Uniti e in Occidente propaganda a favore di Mosca e messaggi anti-Ucraina, utilizzando organizzazioni e influencer. Lo riporta il New York Times, citando fonti dell'intelligence americana che ha analizzato documenti riservati dell'Fsb, il servizio federale per la sicurezza della Federazione russa. L'analisi è stata resa pubblica.
La propaganda, sostengono a Washington, potrebbe avere ricevuto un impulso dopo il fallito ammutinamento contro i vertici militari russi di Evgeny Prigozhin, quando due mesi fa aveva tentato con il gruppo paramilitare Wagner di puntare verso Mosca. Gli 007 del Cremlino avrebbero portato avanti una strategia di disinformazione già sperimentata nel 2016 per favorire la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane. Ma le informazioni, rese pubbliche venerdì, indicano un'attività ancora più profonda. Si parla di gruppi di «cooptati»: persone, od organizzazioni ufficialmente indipendenti ma che, in realtà, si muovono sotto la direzione dei servizi segreti russi. Queste operazioni includono il sostegno alla Russia attraverso cittadini e uomini di cultura americani ed europei.
Ore 16:51 - Podolyak: «Negoziare significa riconoscere diritto Russia a impunità»
«Qualsiasi richiesta di negoziati immediati con la Russia significa rifiutare i principi fondamentali della democrazia e riconoscere il diritto dell'assassino a commettere crimini impuniti». Lo ha dichiarato sul social X il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, denunciando i «numerosi crimini di guerra» commessi dalla Russia sul territorio dell'Ucraina.
«Secondo me, non è l'Ucraina che dovrebbe reagire a un desiderio così eloquente di scambiare la libertà con la paura - ha aggiunto Podolyak - Dovrebbero reagire gli elettori dei Paesi da cui provengono gli appelli a negoziare con gli assassini».
Ore 17:12 - Esercito di Kiev: «In Crimea possiamo colpire i russi ovunque»
«Le forze ucraine possono colpire ovunque e in qualunque momento in Crimea». Lo ha detto il capo dell'intelligence militare di Kiev Kyrylo Budanov. Lo riporta Ukrinform. «Siamo in grado di colpire qualsiasi parte del territorio temporaneamente occupato della Repubblica autonoma di Crimea - ha affermato Budanov -. Possiamo raggiungere il nemico in qualsiasi momento». Secondo lui, le forze di Kiev hanno le capacità di raggiungere determinati obiettivi in qualsiasi momento.
Ore 17:16 - Kiev all'Ue: «Inaccettabile mantenere restrizioni su prodotti agricoli»
Il governo di Kiev ritiene inaccettabile il mantenimento delle restrizioni commerciali da parte dell'Ue sull'importazione di alcuni prodotti agricoli ucraini dopo il 15 settembre, quando scadrà il divieto in vigore. Lo ha dichiarato in una nota il ministero degli Esteri ucraino, secondo cui tali restrizioni unilaterali non corrispondono allo spirito e all'accordo di associazione tra Ucraina e Ue e ai principi e alle norme del mercato unico dell'Ue.
Secondo Kiev, «solo in uno spirito di solidarietà possiamo contrastare le sfide causate dall'aggressione russa contro l'Ucraina e rafforzare il mercato unico dell'Ue». Polonia, Slovacchia, Bulgaria, Romania e Ungheria sono tra i Paesi europei che si oppongono all'importazione di grano dall'Ucraina a causa del timore che possa penalizzare gli agricoltori locali.
Ore 17:30 - La Polonia sul cyberattacco alle ferrovie: «C'è l'ombra di Mosca»
I servizi d'intelligence polacchi stanno indagando su un attacco informatico avvenuto ieri contro il sistema computerizzato delle ferrovie nazionali (Pkp) nella zone nord-occidentale del Paese, che ha messo in crisi il traffico ferroviario nella zona di Stettino (Szczecin), in direzione dl confine tedesco, dove una ventina di treni sono stati fermati o hanno viaggiato in ritardo. Secondo quanto scrivono oggi i media polacchi, il sistema emetteva gli ordini «stop» e gli addetti al controllo potevano udire di sottofondo «l'inno nazionale russo» e «un discorso di Vladimir Putin».
«Per il momento non escludiamo alcuna pista», ha dichiarato in un comunicato il portavoce dei servizi d'intelligence di Varsavia Stanislaw Zaryn, che ha detto che l'episodio viene preso molto sul serio. «Sappiamo che già da diversi mesi vengono fatti dei tentativi di destabilizzare lo Stato polacco e le sue imprese», ha aggiunto Zaryn, citato dall'agenzia Pap. La Polonia, strettamente alleata all'Ucraina e membro della Nato, è Paese chiave per il transito delle armi occidentali verso Kiev.
Ore 17:42 - Pilota russo fugge con un elicottero e lo consegna all'esercito di Kiev
(Di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) L’operazione è stata gestita dall’intelligence e il mezzo, con a bordo parti di caccia, è atterrato a sud-est della capitale. Per Mosca si tratta di un «errore», ma la storia ha molti precedenti, alcuni anche clamorosi.
Ore 17:48 - Kupiansk, russi bombardano un bar: morti due civili
Le forze militari russe hanno bombardato un bar vicino a Kupiansk. Due civili sono rimasti uccisi due civili, mentre un terzo è rimasto ferito, ha denunciato il governatore Oleh Syniehubov. Nella regione che gli ucraini avevano riconquistato lo scorso settembre sono in corso intensi combattimenti.
Ore 18:43 - Perché i Brics non riescono a sostituire il dollaro
(Di Federico Rampini) Vi fidate di una moneta che ha tra i soci l'Argentina, un paese che colleziona bancarotte sovrane? Scalzare la valuta americana pone problemi al momento insolubili
Per il commercio internazionale e gli investimenti all’estero voi adottereste, in sostituzione del dollaro, una nuova moneta che ha l’Argentina tra i suoi soci fondatori? Perdonate la facile battuta. Ma viene spontanea dopo quel che è accaduto nei giorni scorsi in Sudafrica. Il vertice dei Brics – club dei paesi emergenti la cui sigla originaria indica Brasile Russia India Cina Sudafrica – ha rilanciato l’idea di una moneta che serva a pagare le transazioni internazionali aggirando la dittatura del dollaro. È un progetto antico, che ha molti progenitori.
Ore 19:14 - Morte di Prigozhin, Anne Applebaum: «Putin voleva il finale show e l’ha avuto. Ma resta in difficoltà»
(Di Lorenzo Cremonesi) La saggista: «Putin resta uno zar debole. Ma come de Gaulle con l’Algeria deve capire che Kiev è libera».
«Il mio primo pensiero alla notizia della morte di Evgeny Prigozhin è stato che Putin aveva bisogno di un modo davvero spettacolare per ucciderlo e lo ha trovato con successo», dice per telefono dagli Stati Uniti la giornalista e saggista Anne Applebaum, che è considerata uno dei massimi esperti dell’Est europeo e della Russia, anche grazie al suo libro pubblicato nel 2017 sull’Holodomor, la grande carestia imposta dal regime staliniano sull’Ucraina negli anni Trenta del secolo scorso.
Ore 19:35 - Zelensky sullo scontro dei jet: «Non dimenticheremo i nostri piloti». Indagini sull'accaduto
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha diffuso sul suo profilo Telegram un video in cui si rammarica per l'incidente che ha provocato la morte di tre piloti dell'aeronautica militare. «Ieri si è verificata una catastrofe nel cielo della regione di Zhytomyr - ha detto - Tre piloti sono rimasti uccisi. Tra loro c'era Andriy Pilshchikov, nome di battaglia «Juice». Era un ufficiale ucraino, uno di quelli che hanno aiutato molto il nostro Paese. Le mie condoglianze alle famiglie e agli amici, a tutti coloro che conoscevano i ragazzi». In corso le indagini su quanto accaduto.
Ore 20:31 - Voci sul «mercante di morte» Viktor Bout a guida Wagner, su mandato di Putin
A Mosca negli ambienti vicini all'intelligence circolano voci che Viktor Bout avrebbe avuto da Putin il mandato di guidare la milizia privata Wagner dopo la morte del fondatore Yevgeny Prigozhin in un misterioso incidente aereo. A riportare le indiscrezioni è Igor Sushko, un analista che dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina ha diffuso - grazie a credibili contatti con i servizi di sicurezza FSB - una serie di lettere che evidenziavano le divisioni e l'impreparazione dei vertici russi. Se confermata, la scelta di Viktor Bout, per tutti il «mercante di morte», indicherebbe una importante svolta nella gestione della Wagner. Bout, infatti, è stato oggetto di uno scambio gestito direttamente dal Cremlino dopo l'arresto pretestuoso della cestista americana Brittney Griner, condannata a 9 anni di reclusione a Mosca per possesso di stupefacenti.
Ore 23:38 - Juice, il giovane pilota ucraino sognava gli F-16
Andrii Pilshchykov, il pilota trentenne morto ieri con due colleghi nello scontro fra aerei durante un addestramento, era un «eroe di guerra» molto conosciuto in Ucraina ma anche all'estero, per le numerose interviste rilasciate agli inviati delle testate occidentali.
Il suo nome di battaglia «Juice» era stato creato da un addestratore americano durante il periodo trascorso in California, e secondo quanto riporta la stampa ucraina era dovuto al fatto che non beveva alcolici ma solo succo, Juice appunto. Nei primi mesi della guerra aveva volato soprattutto nel Nord del Paese a difesa della capitale, e secondo quanto riporta oggi la stampa ucraina, citando esponenti dell'aeronautica militare, era fra i principali sostenitori della necessità di avere a disposizione gli F-16 per difendere lo spazio aereo ucraino.
Ore 21:00 - Kiev sicura: «F-16 ci permetteranno di avere la meglio sui russi»
I caccia F-16 «saranno in grado di rilevare gli aerei russi a lunga distanza e consentire ai piloti ucraini di rimanere fuori dal raggio d'azione della difesa aerea russa in prima linea», scrive il Consiglio Atlantico, citato dall'agenzia ucraina Unian.
In più, si legge, «la fornitura di F-16 darà all'Ucraina una piattaforma in grado di integrare facilmente un'ampia gamma di sofisticati sistemi d'arma qualora gli Stati Uniti e altri Paesi decidessero di fornirli in futuro. Si va dal sistema di contromisure elettroniche An/Alq-131 alle armi cinetiche a lungo raggio come la bomba di piccolo diametro e missili da crociera come l'Agm-158 Jassm».
Ore 01:16 - «Abbattuto drone su regione russa di Bryansk»
La difesa aerea russa ha abbattuto un drone nella regione russa di Bryansk. Lo ha scritto su Telegram il governatore della regione Alexander Bogomaz, come riporta The Kyiv Independent.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 27 agosto.
Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Caccia russo intercetta drone Usa sul Mar Nero. Mosca conferma: «Prigozhin è morto, lo dice il test del Dna». Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera domenica 27 agosto 2023.
Le notizie sul conflitto in Ucraina di domenica 27 agosto, in diretta. Tutte le identità delle vittime presenti sul jet della Wagner sono confermate dai test genetici. Kiev: «Mosca concentra 110 mila soldati per l’offensiva da est, scontri feroci del Donetsk»
• Il test del Dna conferma la morte di Prigozhin e l’identità delle altre vittime.
• Scontro tra jet ucraini in addestramento: morti 3 piloti. Inchiesta aperta.
• Incontro segreto Kiev-Nato sulla controffensiva.
• Punto militare: pilota russo fugge con un elicottero e lo consegna a Kiev.
•Kiev all'Ue: «Inaccettabili le restrizioni sui prodotti agricoli».
Ore 00:22 - Kiev all'Ue: «Inaccettabile mantenere restrizioni su prodotti agricoli»
Il governo di Kiev ritiene inaccettabile il mantenimento delle restrizioni commerciali da parte dell'Ue sull'importazione di alcuni prodotti agricoli ucraini dopo il 15 settembre, quando scadrà il divieto in vigore. Lo ha dichiarato in una nota il ministero degli Esteri ucraino, secondo cui tali restrizioni unilaterali non corrispondono allo spirito e all'accordo di associazione tra Ucraina e Ue e ai principi e alle norme del mercato unico dell'Ue.
Secondo Kiev, «solo in uno spirito di solidarietà possiamo contrastare le sfide causate dall'aggressione russa contro l'Ucraina e rafforzare il mercato unico dell'Ue». Polonia, Slovacchia, Bulgaria, Romania e Ungheria sono tra i Paesi europei che si oppongono all'importazione di grano dall'Ucraina a causa del timore che possa penalizzare gli agricoltori locali.
Ore 01:01 - 007 Gb: «I russi avanzeranno nel nord-est»
Mentre l’Ucraina continua a riconquistare gradualmente terreno nel sud, la Russia cercherà di riprendere l’iniziativa tornando all’offensiva, e una delle potenziali direzioni per questo è Kupyansk-Lyman, nel nord-est del Paese. Lo riporta l’ultimo bollettino dell’intelligence britannica. «La controffensiva ucraina ha respinto le truppe russe a Bakhmut e nel sud dell’Ucraina. Nonostante ciò, il gruppo occidentale delle truppe russe continua ad attaccare su piccola scala nel nord-est, nella zona di Kupyansk-Lyman, e ha ottenuto alcuni limitati successi locali», afferma il rapporto dell’intelligence britannica. Secondo l’intelligence, esiste la reale possibilità che la Russia nei prossimi due mesi aumenti l’intensità proprio in quest’area. Probabilmente con l’obiettivo di avanzare a ovest verso il fiume Oskil e creare una zona cuscinetto attorno alla regione di Luhansk.
Ore 01:25 - Scontro tra jet ucraini in addestramento: morti 3 piloti
Due jet biposto da addestramento ucraini L-39 Albatros si sono scontrati in volo durante un'esercitazione e almeno 3 piloti sono morti. L'incidente è avvenuto ieri nell'oblast nord-occidentale di Zhytomyr, ma si è appreso solo oggi dai canali ufficiali di Telegram, fra i quali quello dell'aeronautica militare di Kiev. Fra i morti c'è un pilota della 46ma brigata dell'aviazione tattica noto con il nomignolo «Juice».
Ore 01:43 - Zelensky sullo scontro dei jet: «Non dimenticheremo i nostri piloti». Indagini sull'accaduto
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha diffuso sul suo profilo Telegram un video in cui si rammarica per l'incidente che ha provocato la morte di tre piloti dell'aeronautica militare. «Ieri si è verificata una catastrofe nel cielo della regione di Zhytomyr - ha detto - Tre piloti sono rimasti uccisi. Tra loro c'era Andriy Pilshchikov, nome di battaglia «Juice». Era un ufficiale ucraino, uno di quelli che hanno aiutato molto il nostro Paese. Le mie condoglianze alle famiglie e agli amici, a tutti coloro che conoscevano i ragazzi». In corso le indagini su quanto accaduto.
Ore 01:58 - Dmitrij Suslov: «Putin ora è più forte ma non può permettersi un’altra mobilitazione: la guerra sarà a bassa intensità»
(di Paolo Valentino) «Il fallimento della ribellione di Prigozhin e la sua fine rafforzano la stabilità del sistema. Putin ora è più forte, ha il pieno controllo su tutto l’apparato militare e di sicurezza e può guardare alle elezioni del 2024, quando sarà sicuramente rieletto con una stragrande maggioranza».
Ore 02:11 - Juice, il giovane pilota ucraino sognava gli F-16
Andrii Pilshchykov, il pilota trentenne morto ieri con due colleghi nello scontro fra aerei durante un addestramento, era un «eroe di guerra» molto conosciuto in Ucraina ma anche all'estero, per le numerose interviste rilasciate agli inviati delle testate occidentali.
Il suo nome di battaglia «Juice» era stato creato da un addestratore americano durante il periodo trascorso in California, e secondo quanto riporta la stampa ucraina era dovuto al fatto che non beveva alcolici ma solo succo, Juice appunto. Nei primi mesi della guerra aveva volato soprattutto nel Nord del Paese a difesa della capitale, e secondo quanto riporta oggi la stampa ucraina, citando esponenti dell'aeronautica militare, era fra i principali sostenitori della necessità di avere a disposizione gli F-16 per difendere lo spazio aereo ucraino.
Ore 02:36 - Pilota russo fugge con un elicottero e lo consegna all'esercito di Kiev
(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) L’operazione è stata gestita dall’intelligence e il mezzo, con a bordo parti di caccia, è atterrato a sud-est della capitale. Per Mosca si tratta di un «errore», ma la storia ha molti precedenti, alcuni anche clamorosi.
Ore 03:01 - Esercito di Kiev: «In Crimea possiamo colpire i russi ovunque»
«Le forze ucraine possono colpire ovunque e in qualunque momento in Crimea». Lo ha detto il capo dell'intelligence militare di Kiev Kyrylo Budanov. Lo riporta Ukrinform. «Siamo in grado di colpire qualsiasi parte del territorio temporaneamente occupato della Repubblica autonoma di Crimea - ha affermato Budanov -. Possiamo raggiungere il nemico in qualsiasi momento». Secondo lui, le forze di Kiev hanno le capacità di raggiungere determinati obiettivi in qualsiasi momento.
Ore 03:29 - Usa: «Mosca impiega spie civili per far propaganda in Occidente»
L'intelligence russa sta portando avanti un programma «sistematico» di diffusione della propaganda pro-Cremlino attraverso «obiettivi civili» negli Stati Uniti e in occidente. Lo rivelano documenti delle agenzie Usa recentemente declassificati. In particolare, il servizio di sicurezza federale russo (Fsb) starebbe tentando di influenzare la politica e l'opinione pubblica occidentali inviando civili russi, apparentemente indipendenti, a costruire rapporti con figure di rilievo negli Usa e altrove così da diffondere una narrazione pro-Russia anche sui media.
Ore 03:47 - «Abbattuto drone su regione russa di Bryansk»
La difesa aerea russa ha abbattuto un drone nella regione russa di Bryansk. Lo ha scritto su Telegram il governatore della regione Alexander Bogomaz, come riporta The Kyiv Independent.
Ore 04:05 - Kiev: attacco missilistico, scatta un nuovo allarme
In Ucraina è scattato l’allarme per un attacco aereo con missili da crociera. Lo comunica l’aeronautica di Kiev, precisando che i missili russi stanno entrando nello spazio aereo ucraino da nord, nell’oblast di Sumy. A lanciare l’attacco - secondo quanto riferiscono i militari ucraini - sono stati bombardieri strategici Tupolev Tu-95. L’arrivo dei missili sul territorio ucraino è previsto tra le 3.50 e le 4.40 locali.
Ore 04:57 - Mosca: «Respinti sette attacchi vicino a Lyman»
Le forze armate russe hanno respinto sette attacchi ucraini nella zona di Krasny Lyman, nel Donbass. Oltre 80 combattenti ucraini sono stati uccisi. Lo riferisce la Tass, citando fonti militari russe. I tentati attacchi sono stati condotti dai distaccamenti d’assalto della 42esima e della 63esima brigata meccanizzata, nonché dalle forze speciali di Azov. Secondo i russi sono stati distrutti anche un veicolo da combattimento della fanteria, tre veicoli blindati e un camioncino.
Ore 08:09 - Mosca: un drone ha colpito un condominio a Kursk
Un drone ha colpito un condominio a Kursk, le finestre sono state rotte su alcuni piani, anche i vetri dell’edificio dell’Università agraria statale sono stati danneggiati. Lo ha riferito il governatore Roman Starovoit citato da Ria Novosti che pubblica l’immagine del palazzo centrato dal velivolo senza pilota. Kursk confina a ovest con l’oblast ucraino di Sumy.
Ore 08:25 - «Scontri infuriano sulla linea del fronte nel Donetsk»
Infuriano gli scontri tra gli eserciti russo e ucraino sulla linea del fronte orientale in Donetsk: le truppe del Cremlino hanno cercato di avanzare nelle direzioni di Lyman, Bakhmut e Avdiivka ma sono stati frenati dai soldati di Kiev. Lo riferisce lo Stato maggiore ucraino nel suo report del mattino, citato da Unian. «I russi hanno bombardato pesantemente le aree popolate lungo l’intera linea del fronte», rende noto l’esercito ucraino, aggiungendo che «allo stesso tempo, le forze di difesa stanno conducendo un’operazione offensiva nella direzione sud-orientale di Melitopol (occupata dai russi), nella regione di Zaporizhzhia.
Ore 8:30 - Prigozhin, il mistero delle due persone a bordo del jet e le urla di Putin nell’ultimo incontro
(di Guido Olimpio) Troppi estranei attorno al jet di Prigozhin nei giorni precedenti al disastro. Da qui i sospetti di una mano assassina, in grado di preparare la trappola. Il primo intervento, noto, risale forse a luglio. L’Embraer — secondo il Moskovsky Komsomolets — è parcheggiato a Sheremetyevo, sosta per consentire agli elettricisti di riparare il frigo di bordo. Non funzionava bene, serviva agli ospiti. Il capo della Wagner lo voleva riempito di succhi di frutta di produzione nazionale, controllati personalmente, così come aveva vietato l’alcol. Poi il secondo episodio, alla vigilia dell’ultimo volo. Il pilota Rustan Karimov porta a bordo un uomo e una donna, sono interessati all’acquisto del velivolo e restano nell’abitacolo per circa un’ora. Passaggio strano. Possibile che nel bel mezzo dei frenetici contatti tra lo «chef» e la controparte sul destino della sua compagnia i collaboratori abbiano trovato lo spazio per una compravendita?
Ore 9:00 - Putin rimescola la mappa del potere: le spie, gli ammiragli e i due Patrushev
(di Fabrizio Dragosei) Ogni momento di difficoltà è buono per cambiare luogotenenti non troppo affidabili, anche se amici di vecchia data, e per restringere sempre di più il cerchio dei fedelissimi. Così anche la crisi attuale, con la tentata marcia su Mosca di due mesi fa e poi la morte di Prigozhin, serve a Vladimir Putin per rivedere la situazione. Gli uomini che lui consulta e che si può dire abbiano una qualche vera influenza sono pochissimi, meno di una decina. Praticamente tutti provenienti dalle schiere dei cosiddetti silovikì (forze armate, servizi segreti, eccetera), vecchi amici di San Pietroburgo, compagni del Kgb. L’asse portante del gruppo di potere che un giorno potrebbe essere chiamato a decidere il successore di Vladimir Vladimirovich è costituito dai capi dei servizi, funzionari di lungo corso che quando parlano esprimono posizioni sempre più estreme di quelle di Putin: sulla guerra in Ucraina, sull’Occidente, sul ruolo della Russia.
Ore 09:45 - Kiev indaga sullo scontro jet in cui è morto il pilota-eroe Juice
Indagini in corso a Kiev per accertare le modalità dell’incidente aereo di venerdì nella regione di Zhytomyr, a ovest della capitale, in cui hanno perso la vita uno dei più celebri piloti di caccia ucraini, Andriy Pilshchykov, nome di battaglia Juice, e altri due aviatori. Ad annunciare l’inchiesta è stato ieri sera lo stesso presidente Volodymyr Zelensky ricordando che Juice « era un ufficiale ucraino, uno di quelli che hanno aiutato molto il nostro Paese. Molto». E «naturalmente, l’Ucraina non dimenticherà mai chi ha difeso il cielo libero dell’Ucraina». Pilshchykov, 30 anni, si era guadagnato la sua fama prendendo parte ai combattimenti su Kiev durante la fase iniziale dell’invasione russa. L’esercito ucraino ha definito la morte degli aviatori una perdita «dolorosa e irreparabile» e ha reso omaggio a Juice come pilota con «grandi conoscenze e grandi talenti». L’incidente ha coinvolto due aerei da addestramento L-39 che sorvolavano l’Ucraina settentrionale.
Ore 10:23 - «Juice era il fantasma di Kiev, premeva sugli Usa per gli F-16»
L’Aeronautica militare ucraina ha reso noti i nomi degli altri due piloti, oltre a quello di Andriy “Juice” Pilshchikov, morti venerdì in un incidente aereo vicino a Zhytomyr: «Erano piloti esperti e difendevano i cieli ucraini, in particolare svolgevano missioni sulle zone a est e su Zaporizhzhia. Viacheslav Minka era rientrato nell’aviazione nel 2015, quando l’aggressore russo ha attaccato l’Ucraina. Ha dedicato una parte significativa del suo servizio all’istruzione. Sergiy Prokazin ha dedicato 24 anni della sua vita all’aviazione, passando da pilota a vice comandante di brigata». Lo riporta Rbc-Ucraina.
Il portavoce dell’Aeronautica, Yuriy Ignat, ha dichiarato alla tv pubblica che i due aerei da addestramento e da combattimento L-39 Albatros che si sono scontrati stavano svolgendo una missione. «Andriy “Juice” Pilshikov era un pilota di caccia MiG-29. Ha prestato servizio nella 40ma Brigata aerea tattica. Si era laureato all’Università dell’Aeronautica militare di Kharkiv. Era uno dei “fantasmi di Kiev”, più volte ha invitato i partner occidentali a fornire all’Ucraina moderni aerei da combattimento. Nel 2018 aveva partecipato alle esercitazioni internazionali Clear Sky: fu allora che gli americani scelsero per lui il soprannome di “Juice”», ha detto Ignat.
Ore 11:30 - Isw: «L’avanzata ucraina accelera oltre le linee russe a sud»
Le forze ucraine che combattono sul fronte sud, nell’oblast di Zaporizhzhia, dopo aver sfondato la più fortificata linea difensiva russa, sono ora in grado di avanzare più speditamente: lo scrive il think-tank Institute for the Study of War (Isw), che riporta quanto dichiarato da un comandante ucraino alla Reuters. Secondo quest’ultimo, dopo lo sfondamento principale, le sue truppe hanno incontrato solo «gruppi logistici» russi e ora le cose sono «più facili» in questa zona, che punta verso il sud e la Crimea.
Ore 12:12 - «I russi concentrano 110 mila soldati per l’offensiva da est»
La Russia ha concentrato 110 mila soldati nella zona est dell’Ucraina dove stanno conducendo da settimane un’offensiva nelle regioni di Donetsk e di Kharkiv, e di questi, 45 mila combattono cercando di avanzare verso Kupyansk e 48 mila verso Lyman. Lo afferma il portavoce delle forze orientali ucraine Ilya Yevlash, citato dal canale Telegram dell’amministrazione militare della città di Kiev (Kmva). Secondo il portavoce, l’esercito ucraino in quel settore ha il controllo della situazione.
Ore 12:39 - Papa: «Non dimentichiamo il popolo ucraino che soffre tanto»
«Restiamo sempre vicini anche al popolo ucraino che soffre per la guerra. Che soffre tanto. Non dimentichiamo l’Ucraina». Sono le parole di Papa Francesco al termine dell’Angelus.
Ore 12:47 - Mosca: «Il test del Dna conferma la morte di Prigozhin»
In Russia il test del Dna ha confermato l’identificazione del capo della Wagner Evghenij Prigozhin fra i morti dell’incidente aereo del 23 agosto. Lo comunica la commissione d’inchiesta russa sull’incidente, citata dalle agenzie. «Secondo i risultati dei test, tutte le identità delle 10 vittime sono confermate», ha fatto sapere il Comitato.
Ore 14:50 - Kiev: «Mosca schiera nel Mar Nero nave con 8 missili cruise»
La Russia ha schierato nel Mar Nero una nave lanciamissili equipaggiata con otto missili da crociera Kalibr, secondo quanto segnalato da canale Telegram della Marina militare ucraina citata anche da Ukrinform. Kiev ha segnalato la presenza di otto navi russe nel Mar nero e di una nel Mar di Azov.
Ore 16:12 - Gli ucraini spingono a Sud: russi costretti a spostare reparti scelti a Robotyne
(Di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) I reparti di Kiev si sono avvicinati, in alcuni punti, alla seconda linea di difesa attesi da altri ostacoli, mine, trincee. Sul Mar Nero potrebbero intensificarsi gli scontri attorno alle piattaforme off-shore.
Il mistero Prigozhin lascia spazio alle teorie, enfatizza le tensioni moscovite. Si parla molto di intrighi, di figure sfuggenti, di possibili mandanti. È «pane» per le spie. Una situazione dove gli ucraini nuotano alla perfezione, infatti hanno rilanciato la strategia della comunicazione unita alle operazioni speciali. Kiev, in un arco di tempo ristretto, ha tirato molte frecce. Questa la sequenza.
Ore 16:16 - «La Russia un aereo che esploderà». La profezia di Prigozhin
La Russia paragonata a un aereo che rischia di disintegrarsi in volo: la metafora usata da Yevgeny Prigozhin in un’intervista qualche mese fa, e riproposta ora da un canale Telegram vicino alla sua Wagner, scatena le reazioni e le teorie del complotto tra i suoi sostenitori. Prima fra tutte quella, già circolata nei giorni scorsi, che Prigozhin in realtà non sia morto e che si appresti a ricomparire al momento opportuno.
«Non mentirò, devo dire onestamente che la Russia è sull’orlo del disastro, e se le viti non saranno strette adeguatamente, l’aereo si sgretolerà in volo», dice il capo della Wagner in un’intervista diffusa il 29 aprile e un cui spezzone è stato postato ora dal canale Grey Zone.
«Oggi abbiamo raggiunto il punto di ebollizione», aggiunge Prigozhin, affermando che è pronto ad essere «ucciso» piuttosto che mentire e richiamando le denunce di incompetenza più volte espresse contro i vertici militari nei mesi che hanno preceduto la tentata rivolta della sua compagnia militare privata il 24 giugno.
Ore 17:28 - Caccia russo intercetta drone Usa sul Mar Nero
Un caccia russo Su-30 si è alzato in volo dopo che un drone Reaper MQ-9A dell’aeronautica americana è stato intercettato sul Mar Nero. Lo ha riferito il Centro di controllo nazionale della difesa russo. Secondo l’agenzia, le strutture di controllo dello spazio aereo hanno rilevato un obiettivo aereo in avvicinamento al confine russo sul mare, «è stato portato in volo un caccia Su-30 delle forze di difesa aerea in servizio. L’equipaggio ha identificato l’obiettivo aereo come un UAV da ricognizione Reaper MQ-9A dell’aeronautica americana. Mentre il caccia si avvicinava, il drone da ricognizione straniero ha effettuato un’inversione a U dal confine russo».
Ore 18:12 - Tre morti in attacchi russi a Kherson e Kharkiv
E’ di tre morti il bilancio degli attacchi con l’artiglieria russa a Kherson e Kharkiv. Secondo fonti della prima città, due persone - di cui una donna 35 anni - sono morte e altrettante sono rimaste ferite in due distinti attacchi. A Kharkiv, invece, è morta una donna di 39 anni, che si trovava nella sua abitazione colpita da un razzo russo.
Ore 18:16 - Zelensky: «Nave ha attraversato con successo il nostro corridoio sul Mar Nero»
«La seconda nave ha raggiunto le acque territoriali romene dopo aver attraversato con successo il nostro corridoio temporaneo nel Mar Nero», ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X parlando della nave portacontainer battente bandiera liberiana Primus.
La nave, carica di merce per l’Africa era bloccata dal febbraio 2022. «Proteggiamo la libertà di navigazione con fatti concreti e il mondo trae beneficio dalla stabilità. Grazie a tutti coloro che hanno reso tutto ciò possibile», così il presidente ucraino.
Ore 19:29 - Zelensky: «Reato di corruzione come tradimento in guerra»
«Il reato di corruzione equiparato a quello di tradimento, almeno fino a che dura la guerra». Lo propone al parlamento ucraino il presidente Volodymyr Zelensky, che ne ha parlato in un'intervista con i media ucraini. Il Presidente ha sottolineato che tale decisione non può funzionare in modo permanente nella società, ma dovrebbe aiutare in tempo di guerra. «Non so se il legislatore lo sosterrà. Ma lo proporrò sicuramente, perché stiamo sviluppando una società democratica», ha detto.
Ore 19:54 - Tajani: «Il 4 settembre in Cina anche per parlare di pace in Ucraina»
«Il 4 settembre sarò in Cina per una missione importante e difficile, perché la Cina dovrà poi essere parte dirigente per la realizzazione di qualche tentativo a favore della pace in Ucraina. Farò un tentativo affinché Pechino possa fare da tramite per il ritiro dei soldati russi». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista a Rai News 24 al suo arrivo a Ceglie Messapica.
Ore 22:38 - Polonia, due arrestati per attacco hacker a rete ferroviaria
La polizia ha arrestato due uomini per l'attacco alla rete di comunicazione delle ferrovie polacche, che nel fine settimana ha provocato l'interruzione del traffico ferroviario in diverse regioni della Polonia. I due giovani, di 24 e 29 anni, sono cittadini polacchi, ha dichiarato Tomasz Krupa, portavoce della polizia della città orientale di Bialystok, dove sono stati arrestati.
Secondo i media, tra le trasmissioni del segnale di «stop», i ferrovieri hanno potuto ascoltare l'inno nazionale russo e un discorso del Presidente Vladimir Putin. La Polonia, un fedele alleato dell'Ucraina, svolge un ruolo chiave nel trasporto di armi occidentali verso il Paese.
Ore 23:53 - Zelensky: «Se attacchiamo il territorio russo rimarremo soli»
Se l'Ucraina spostasse il conflitto sul territorio russo, gli alleati che finora l'hanno sostenuta la lascerebbero sola. Lo ha detto, in un'intervista alla Tv ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky. «Credo che questo sarebbe un grosso rischio, saremmo sicuramente lasciati soli», ha risposto quando gli è stato chiesto se fosse giunto il momento per uno spostamento in territorio russo. Zelensky ha affermato che la lotta dell'Ucraina per recuperare il proprio territorio è stata aiutata in modo sostanziale dagli alleati. Quanto alla Crimea, Zelensky si è detto convinto della possibilità di una sua riconquista dalla Russia senza intervento militare ma «politicamente».
Ore 01:34 - Kiev: «Se non prendiamo iniziative la Russia può resistere per sempre»
«La Russia può mantenere per sempre le linee di difesa nelle parti occupate dell’Ucraina se le truppe ucraine non riusciranno ad adottare misure proattive per liberare le loro terre. Dobbiamo sfondare le loro linee di difesa. E questo è ciò che in realtà viene fatto adesso». Lo ha detto - come riporta Ukrinform - il capo della Direzione principale dell’intelligence del Ministero della difesa ucraino, Kyrylo Budanov in un’intervista. «Possono resistere a lungo - ha aggiunto - se non prendiamo iniziative proattive. Possono resistere per sempre, credetemi. Coloro che dicono che è possibile inventare qualche modo magico, sappiano che non è così. Non esiste un modo del genere».
Ore 01:50 - Chiusi gli aeroporti russi di Domodedovo e Vnukovo
Gli aeroporti di Domodedovo e Vnukovo a Mosca hanno sospeso arrivi e partenze. Lo rende noto l’agenzia Tass, citando i servizi aeronautici, senza spiegare i motivi del provvedimento. Tali misure sono state prese più volte negli ultimi tempi quando sulla capitale della Russia sono avvenuti attacchi da parte di droni.
Ore 02:17 - Attacchi russi nella regione nord orientale di Sumy
Le forze russe hanno attaccato otto comunità nella regione nord-orientale ucraina di Sumy. Nell’area si sarebbero verificate 171 esplosioni. Lo scrive The Kyiv Independeti aggiungendo che l’esercito di Mosca ha «sparato al confine 22 volte colpendo le comunità di Khotin, Seredyna-Buda, Druzhba, Esman, Bilopillia, Shalyhyne, Velyka Pisaryvka e Putyvl». Gli attacchi hanno danneggiato una casa privata a Seredyna-Buda. Quasi ogni giorno, ricorda il giornale online, la regione di Sumy che confina con la Russia a nord-est, è oggetto di diversi attacchi.
Ore 02:33 - Morti 4.850 soldati ucraini solo nella scorsa settimana
Le forze armate ucraine hanno perso 4.850 militari nel corso della scorsa settimana. Lo sostiene la Tass, basandosi sui dati del Ministero della Difesa russo. In dettaglio - riporta l’agenzia russa - le forze ucraine hanno perso 2.670 militari nell’area di Donetsk, 820 nell’area di Zaporizhzhia, 665 nell’area di Kupyansk, 485 nell’area di Krasny Liman e 215 nell’area di Kherson.
Ore 02:44 - I due aeroporti chiusi di Mosca hanno ripreso a funzionare
Gli aeroporti di Vnukovo, Domodedovo e Zhukovsky a Mosca hanno ripreso a funzionare. Lo hanno riferito i servizi di emergenza alla Tass. «Gli aeroporti hanno iniziato sia a inviare che a ricevere aerei», ha detto la fonte all’agenzia russa.
Ore 03:32 - Scatta l’allarme per un possibile attacco missilistico russo
È scattato un nuovo allarme in Ucraina per probabili lanci di missili da crociera russi Kalibr dal Mar Nero. Lo riporta alle 4 locali il canale Telegram ufficiale dell’Aeronautica militare delle Forze armate dell’Ucraina. Il pericolo missilistico interessa le regioni di Mykolaiv, Kherson, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhya, Odesa, Kirovohrad, Cherkasy, Donetsk, Kharkiv, Poltava e Sumy.
Ore 03:55 - Fallito il tentativo ucraino di attaccare obiettivi russi con i droni
Kiev ha tentato questa notte di attaccare obiettivi russi con due droni poi abbattuti da Mosca attraverso i sistemi di difesa aerea sulla regione di Bryansk. Lo hanno riferito i giornalisti del ministero della Difesa della Federazione Russa, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. «Questa notte è stato sventato un altro tentativo di Kiev di effettuare un attacco con un Uav di tipo aereo contro oggetti nella Federazione Russa. Due veicoli aerei senza pilota sono stati distrutti dalle forze di difesa aerea in servizio sul territorio della regione di Bryansk», ha sostenuto Mosca. Un drone era diretto verso Mosca, è stato distrutto a 20 km dalla città. Non ci sono stati feriti né danni collaterali.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 28 agosto.
Le notizie del 28 agosto sul conflitto in Ucraina. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera lunedì 28 agosto 2023
• Papa Francesco il 25 agosto ai giovani cattolici russi: «Siete gli eredi della grande madre Russia». Kiev attacca: «Dal papa propaganda imperialista»
• «Wagner via da Minsk». La richiesta di Polonia, Lituania e Lettonia. Sarebbero anche pronti a chiudere i confini, «in caso di incidente».
• Cremlino conferma: «Presto un incontro con Erdogan».
• Seconda nave con un carico di grano salpa da Odessa. Sfida a Mosca dopo lo stop all'accordo sulle esportazioni.
• Il punto militare: Prigozhin, gli attentatori potrebbero aver messo un ordigno nel condizionatore: la ricostruzione
Ore 05:16 - Drone diretto su Mosca distrutto dalla difesa russa. Nessuna vittima
Le difese aeree russe hanno distrutto un drone in avvicinamento a Mosca e altri due in una regione al confine con l’Ucraina: è quanto hanno riferito le autorità della Russia. Le difese aeree nel quartiere Lyubertsy a sud-est della capitale «hanno distrutto un drone che volava verso Mosca», ha scritto su Telegram il sindaco della città Sergei Sobyanin. «Non ci sono state vittime o danni, secondo le prime informazioni. I servizi di emergenza sono sul posto», ha aggiunto. Il ministero della Difesa russo ha anche affermato che le difese aeree hanno distrutto un drone sul distretto di Lyubertsy e hanno accusato Kiev per l’attacco. Il traffico aereo negli aeroporti di Mosca Domodedovo e Vnukovo è stato sospeso, aveva riferito in precedenza l’agenzia di stampa statale Tass, citando il servizio di aviazione. Altri due droni sono stati distrutti dalle difese aeree sulla regione di Bryansk al confine con l’Ucraina, ha detto il ministero della Difesa russo su Telegram.
Ore 06:04 - Il tentato attacco con i droni attribuito all’Ucraina. Kiev non commenta
Il ministero della Difesa russo ha affermato che unità di difesa aerea hanno abbattuto due droni che volavano sopra il territorio di Bryansk nella notte del 28 agosto. Poco dopo, il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha detto che un altro drone era stato distrutto sopra Mosca. Il ministero della Difesa russo ha attribuito il tentato attacco con i droni all’Ucraina. Kiev non ha commentato Il giorno prima, il 27 agosto, funzionari russi avevano affermato che un drone era stato distrutto nel distretto di Trubchevsk, nel territorio di Bryansk. Nelle ultime settimane gli attacchi di droni in territorio russo sono aumentati.
Ore 07:27 - Dagli ultras ai «tiktoker»: chi assumerà il controllo della Wagner dopo la morte di Prigozhin
La Wagner non combatte da mesi in Ucraina, ma è stata ed è ancora fondamentale per la Russia in Medio Oriente e soprattutto in Africa. E questa eredità, che Prigozhin cercava di salvare con i suoi ultimi viaggi prima della morte, è al centro di una disputa senza esclusione di colpi. Chi assumerà il controllo della compagnia di mercenari, anche se questa formalmente sarà sotto le direttive del ministero della Difesa? E che ruolo potranno avere le altre formazioni private create da tempo e quelle che stanno sorgendo all’ultimo minuto per avere una fetta della torta? Qui l’analisi di Fabrizio Dragosei.
Ore 07:39 - Kiev, oltre 261mila soldati russi morti da inizio conflitto
Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito oggi, lunedì 28 agosto, che la Russia ha perso 261.310 soldati in Ucraina dall’inizio della sua invasione su vasta scala il 24 febbraio dello scorso anno. Lo riferisce Kyiv Independent. Questo numero comprende 490 vittime delle forze russe subite nell’ultimo giorno. Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 4.400 carri armati, 8.562 veicoli corazzati da combattimento, 7.866 veicoli e serbatoi di carburante, 5.425 sistemi di artiglieria, 730 sistemi di razzi a lancio multiplo, 499 sistemi di difesa aerea, 315 aerei, 316 elicotteri, 4.383 droni e 18 imbarcazioni.
Ore 07:40 - Attacco russo nella notte, danni a Poltava e Kryvyi Rih
Le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico sull’Ucraina la notte scorsa danneggiando abitazioni a Kryvyi Rih, città natale del presidente Volodymyr Zelensky nella regione di Dnipropetrovsk, e distruggendo un impianto industriale a Poltava, nell’omonima regione: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione di Dnipropetrovsk, Sergiy Lysak, come riporta Rbc-Ucraina. Inoltre, il distretto di Nikopol (Dnipropetrovsk) è stato colpito con l’artiglieria pesante: danni sono stati segnalati nelle comunità di Marganetska e Mirivska. Per il momento non ci sono notizie di feriti o vittime.
Ore 07:51 - Kiev: liberato il villaggio di Robotyne
Le forze ucraine hanno liberato il villaggio di Robotyne, nella regione di Zaporizhzhia: lo ha dichiarato durante una trasmissione in diretta dal Centro media militare la viceministra della Difesa ucraina, Anna Malyar. Lo riporta Rbc-Ucraina. Le truppe di Kiev si stanno muovendo a sud-est di Robotyne e a sud di Mala Tokmachka, ha aggiunto. Mercoledì scorso la 47esima brigata meccanizzata separata delle Forze armate ucraine aveva reso noto di avere issato la bandiera ucraina su Robotyne.
Ore 08:16 - 007 Londra, esercitazioni Mosca-Minsk verso stop
Le esercitazioni russo-bielorusse che impensieriscono i Paesi baltici e la Polonia, in realtà, hanno avuto finora un impatto marginale sulle prestazioni militari russe in Ucraina, tanto che «è molto probabile che Mosca abbia cancellato» l’esercitazione Zapad 23 di settembre. Così un rapporto dell’intelligence britannica diffuso sul canale X (Ex Twitter) del ministero della Difesa di Londra. «Le scarse prestazioni delle forze armate russe in Ucraina - si legge - hanno evidenziato come le esercitazioni strategiche congiunte abbiano avuto (finora) un valore limitato dal punto di vista dell’addestramento». «È probabile - prosegue il rapporto - che la Russia abbia cancellato lo Zapad 23», l’esercitazione congiunta Mosca-Minsk prevista a settembre, «perché le truppe e le attrezzature disponibili sono troppo poche».
Ore 08:18 - Due morti in attacco missilistico russo in regione Poltava
Due persone sono rimaste uccise in un attacco missilistico russo avvenuto durante la notte nella regione centrale ucraina di Poltava. Lo ha dichiarato il governatore Dmytro Lunin. Lunin ha fornito un aggiornamento sull’app di messaggistica Telegram, come riportato dall’agenzia di stampa Reuters. Ha detto che l’attacco ha riguardato un impianto industriale, ma non ha fornito ulteriori dettagli. “A seguito dell’attacco ostile, due persone sono state uccise, due sono state portate in ospedale con ferite lievi e non si sa dove si trovino altre due persone”, ha dichiarato Lunin.
Ore 08:21 - Esplosioni vicino a Melitopol occupata
Esplosioni sono state udite questa mattina vicino alle città ucraine occupate di Melitopol e Yakymivka, nella regione di Zaporizhzhia: lo ha reso noto il sindaco in esilio di Melitopol, Ivan Fedorov, come riporta Rbc-Ucraina.
Ore 08:24 - 007 Londra, esercitazioni Mosca-Minsk verso stop
Le esercitazioni russo-bielorusse che impensieriscono i Paesi baltici e la Polonia, in realtà, hanno avuto finora un impatto marginale sulle prestazioni militari russe in Ucraina, tanto che «è molto probabile che Mosca abbia cancellato» l’esercitazione Zapad 23 di settembre. Così un rapporto dell’intelligence britannica diffuso sul canale X (Ex Twitter) del ministero della Difesa di Londra. «Le scarse prestazioni delle forze armate russe in Ucraina - si legge - hanno evidenziato come le esercitazioni strategiche congiunte abbiano avuto (finora) un valore limitato dal punto di vista dell’addestramento». «È probabile - prosegue il rapporto - che la Russia abbia cancellato lo Zapad 23», l’esercitazione congiunta Mosca-Minsk prevista a settembre, «perché le truppe e le attrezzature disponibili sono troppo poche».
Ore 08:40 - Zelensky: se portiamo conflitto in Russia perdiamo alleati
Se l’Ucraina dovesse portare la guerra sul territorio della Russia, perderebbe l’appoggio della coalizione internazionale che da oltre 18 mesi sostiene il paese aggredito con aiuti e armi. Lo ha sostenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista all’emittente 1+1. «Credo sarebbe un grosso rischio, verremmo senz’altro lasciati soli», ha affermato, sottolineando che «la lotta per riconquistare i nostri territori è stata sostenuta in maniera determinate grazie ai rapporti con gli alleati». Zelensky ha spiegato che «i partner internazionali» sono un elemento fondamentale in ogni vittoria, in ogni passo avanti della controffensiva e in ogni azione difensiva.
Ore 09:01 - Russia: incriminato ex impiegato consolato Usa Vladivostok
Un cittadino russo ex impiegato del consolato americano a Vladivostok è stato incriminato dai servizi d’intelligence russi (Fsb) con l’accusa di avere raccolto e trasmesso al governo di Washington informazioni confidenziali sull’operazione militare russa in Ucraina. Lo rende noto l’agenzia Tass. L’accusa nei confronti dell’uomo, Robert Shonov, non è di spionaggio ma «cooperazione su base confidenziale con uno Stato straniero». Secondo la Fsb, Shonov si è dichiarato colpevole.
Ore 09:05 - Attacco russo a Poltava, i feriti sono 5
È salito a cinque il bilancio dei feriti nell’attacco russo, la notte scorsa, nella regione di Poltava: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’ufficio di presidenza ucraino, Andriy Yermak, come riporta l’emittente statale ucraina Suspilne.
Ore 09:40 - Mosca attacca in Poltava, due morti e diversi feriti
Un attacco missilistico russo nella notte, contro un impianto industriale nella regione centrale di Poltava, ha fatto due morti e diversi feriti. A dichiararlo sui social media è stato il capo di gabinetto di Zelensky, Andriy Yermak, aggiungendo che le vittime erano dipendenti dell’impianto petrolifero colpito. Gli attacchi russi notturni hanno anche danneggiato abitazioni a Kryvyi Rih, città natale del presidente Volodymyr Zelensky.
Ore 10:06 - F-16 promessi da Occidente operativi forse da primavera
I caccia F-16 promessi dall’Occidente potrebbero essere utilizzati per la prima volta dai piloti ucraini la prossima primavera. È l’opinione del ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Reznikov. «Direi che potrebbe accadere la prossima primavera, perché abbiamo iniziato i corsi di formazione per i nostri piloti, ingegneri e tecnici», ha dichiarato Reznikov al quotidiano tedesco Bild. Ha aggiunto, tuttavia, che sarà necessario preparare le infrastrutture per gli aerei in Ucraina. «Probabilmente ci vorranno almeno sei mesi, forse un po’ di più», ha precisato il ministro. Allo stesso tempo, Reznikov ha affermato che l’uso dei caccia F-16 rappresenterebbe una «seria svolta» nel conflitto. A oggi, secondo la Bild, la superiorità aerea appartiene alla Russia. Secondo il massimo responsabile della sicurezza ucraina, la situazione cambierà con la consegna dei caccia F-16.
Ore 10:20 - 007 britannici: «Risorse limitate. La Russia annulla delle esercitazioni programmate a settembre»
«La Russia ha molto probabilmente annullato lo Zapad 23 e la sua programmata esercitazione strategica congiunta che avrebbe dovuto svolgersi nel settembre 2023. Le scarse prestazioni dell’esercito russo in Ucraina hanno evidenziato come le esercitazioni abbiano avuto un valore addestrativo limitato e siano state in gran parte soltanto una dimostrazione scenografica.
La Russia ha probabilmente cancellato Zapad 23 perché le truppe e gli equipaggiamenti disponibili sono troppo pochi». Lo scrive su X il ministero della Difesa di Londra. «Esiste una possibilità realistica che la leadership russa sia sensibile anche alle critiche interne che potrebbero derivare dalla gestione di un’altra esercitazione durante il tempo di guerra», prosegue l’intelligence britannica, sottolineando che «dal 2010 la Russia ha seguito un ciclo quadriennale di esercitazioni in tutto il paese. Tuttavia, dal 2021, la Russia ha basato le esercitazioni nella Russia occidentale almeno ogni due anni poiché dà priorità al confronto con quella che percepisce come una minaccia da parte della Nato».
Ore 10:31 - Accusato di spionaggio ex dipendente dell'ambasciata Usa a Mosca
Formalmente accusato di spionaggio l'ex dipendente dell'ambasciata degli Stati Uniti a Mosca Robert Shonov, arrestato a maggio dal servizio di sicurezza federale (Fsb) e posto sotto custodia preventiva. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass.
Il cittadino russo lavorava nel consolato americano della città di Vladivostok, nell'Estremo oriente russo, e qui, secondo l'accusa, avrebbe raccolto informazioni per conto di Washington. In particolare, avrebbe raccolto elementi sulla guerra in Ucraina e su altre questioni e poi li avrebbe inviati al personale dell'ambasciata americana a Mosca. In particolare, è sospettato di aver fornito dettagli su come la mobilitazione parziale russa per la guerra in Ucraina abbia creato malcontento in vista delle elezioni presidenziali del 2024 in Russia. L'Fsb ha annunciato che intende interrogare i dipendenti dell'ambasciata americana che erano in contatto con Shonov.
Ore 10:45 - Intelligence Kiev: «Necessario intensificare gli attacchi per sfondare le difese nemiche»
«Dobbiamo sfondare le linee di difesa russe». Lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov nel corso di un'intervista ripresa da Ukrinform. «Possono resistere a lungo se non prendiamo iniziative proattive. Possono resistere per sempre, credetemi». Ha detto il leader specificando che per il successo nel conflitto non esistano formule magiche.
Ore 10:56 - Crimea, droni ucraini colpiscono postazioni russe. Vittime e feriti
La sezione speciale (Sof) delle Forze ucraine ha colpito con droni le postazioni della Guardia costiera russa della Flotta del Mar Nero a Perevalne, in Crimea, ci sono morti, feriti e danneggiamenti. Lo riporta Ukrinform.
A renderlo noto sono le unità della Sof su Telegram: «Difficile portare a termine l'operazione a causa di alcune caratteristiche del terreno. Ma i droni sono riusciti a coprire il percorso e a raggiungere gli obiettivi», ha detto il Sof.
Allo stesso tempo, il leader russo in Crimea Sergei Aksyonov ha dichiarato che altri due droni di Kiev sono stati invece abbattuti.
Ore 10:58 - Nave della flotta russa del mar Nero attracca ad Algeri
Una nave della flotta russa del mar Nero ha fatto scalo nel porto di Algeri, nell'ambito del programma di cooperazione militare tra i due Paesi. Lo riferisce un comunicato del ministero della difesa algerino, pubblicato ieri sera sulla propria pagina Facebook. «Nell'ambito dell'attuazione del programma di cooperazione militare bilaterale algerino-russo, la corvetta della flotta russa del mar nero ha attraccato al porto di Algeri», si legge nella nota, senza fornire ulteriori dettagli. I due Paesi tengono periodicamente esercitazioni navali congiunte, come quelle che si sono svolte nel Mediterraneo nell'ottobre 2022.
A fine luglio, il capo di Stato maggiore dell'esercito algerino, il tenente generale Said Chanegriha, si è recato a Mosca su invito del ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu. A metà giugno, il presidente del Paese nordafricano Abdelmadjid Tebboune aveva effettuato una visita ufficiale di lavoro in Russia, che ha portato alla firma di una dichiarazione sul «partenariato strategico approfondito» tra Algeri e Mosca.
Ore 11:11 - Attacco russo nella regione di Kherson: un morto
È di un morto e un ferito il bilancio di un bombardamento russo che questa mattina, intorno alle 11 (le 10 in Italia), ha colpito la regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riporta l’emittente statale ucraina Suspilne.
Ore 11:34 - Zelensky: «Sulla Crimea è preferibile una soluzione politica a una militare»
È «preferibile e possibile negoziare una soluzione politica per la Crimea», annessa alla Russia nel 2014, piuttosto che riportarla all’Ucraina con la forza militare. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista all’emittente 1+1. «Quando saremo ai confini amministrativi della Crimea, penso che sia possibile forzare politicamente la smilitarizzazione della Russia sul territorio della penisola», ha aggiunto Zelensky.
Ore 11:47 - Kiev: la guerra finirà rapidamente, è iniziato il conto alla rovescia
La guerra «finirà rapidamente», non è detto che ogni chilometro debba essere riconquistato con il sangue, perché in determinate condizioni «gli eventi assumeranno una forma diversa». Lo scrive su X il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak. «Tutta la legittimità interna di (Vladimir) Putin è costruita sulla convinzione delle élite russe che egli “non ha ancora perso la guerra”. Il Cremlino comprende l’inevitabile: più la Russia perde i territori occupati, più velocemente il sostegno al regime diminuirà - afferma il consigliere di Zelensky -. L’omicidio di Prigozhin e la preparazione di una nuova mobilitazione per saturare il fronte è una misura per risparmiare tempo». Tuttavia, sottolinea, «l’orologio sta già facendo il conto alla rovescia. Non sarà facile, ma è ingenuo pensare che l’Ucraina dovrà riconquistare il territorio conquistando ogni chilometro con il sangue. Quando le forze ucraine avanzeranno verso sud e raggiungeranno il confine amministrativo con la Crimea, gli eventi assumeranno una forma diversa. Alla fine, tutto finirà rapidamente e in un istante, proprio come è iniziato».
Ore 11:52 - Kiev: liberati 44 chilometri quadrati a Bakhmut
Le forze ucraine hanno liberato finora un territorio di 44 chilometri quadrati nell’area di Bakhmut, nell’est del Paese, di cui un chilometro quadrato la settimana scorsa. Lo scrive su Telegram la viceministra della Difesa, Anna Malyar.
Ore 12:02 - Zelensky: «Elezioni possibili nel 2024, ma servono soldi»
Volodymyr Zelensky apre alla possibilità che le elezioni si possano tenere nel 2024, a patto che si trovino soldi. Il presidente ucraino, in un’intervista all’emittente televisiva 1+1, ha spiegato che non ha intenzione di destinare soldi previsti per le armi al processo elettorale. «Stiamo difendendo la nostra democrazia e la nostra terra. Ecco perché la gente parla di elezioni. C’è un processo politico. Non può essere vietato», afferma Zelensky, ricordando che anche negli Stati Uniti si sono tenute elezioni durante la Seconda guerra mondiale. Con la legge marziale in vigore, in Ucraina non potrebbero tenersi elezioni, ma «se i nostri parlamentari sono pronti, dobbiamo cambiare il codice elettorale, dovremmo farlo rapidamente», ha detto Zelensky. «Dobbiamo portare gli osservatori in prima linea in modo da poter avere elezioni legittime, che siano legittime per il mondo intero», ha aggiunto.
Ore 12:15 - Sale a tre il bilancio dei morti a Poltava
È salito a tre il bilancio dell’attacco russo di questa mattina nel villaggio ucraino di Gogolevo, nella regione di Poltava. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno ucraino, Igor Klymenko, come riporta l’emittente statale Ucraina Suspilne. Tutte le vittime erano dipendenti di un impianto industriale colpito.
Ore 12:19 - Mosca: «Nelle ultime 24 ore uccisi 540 ucraini nei combattimenti»
Mosca afferma che 540 militari ucraini sarebbero stati uccisi nei combattimenti nelle ultime 24 ore, di cui 160 solo nella regione di Zaporizhzhia, come si legge in un comunicato del ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia Ria Novosti. Secondo la stessa nota, 185 ucraini sono morti nei combattimenti nella regione di Donetsk, 100 nella zona di confine tra le regioni di Donetsk e Zaporizhzhia, 60 nella zona di Lyman e 35 nella regione di Kherson.
Ore 12:25 - La battaglia per Robotyne, primo successo strategico dell’Ucraina contro gli avamposti russi
(Di Lorenzo Cremonesi) Hanno impiegato circa tre mesi per avanzare una decina di chilometri e raggiungere Robotyne : una media di 111 metri al giorno. Metri di fatica, bombe, sangue e morte, accelerati da progressi repentini, ma anche rallentati da ritirate all’adrenalina tra i campi minati inseguiti dai droni kamikaze. «Ci sono stati momenti in cui la cattura di una casamatta russa trenta metri di fronte a noi dopo settimane di combattimenti è stata molto più rilevante che non la corsa in avanti di un chilometro in pochi minuti», spiega il trentaduenne Rosomakha, nome di battaglia del sergente maggiore della brigata di commando d’assalto Skala. Da fine maggio a tre giorni fa: tanto è stato necessario per ottenere il primo successo strategico contro la prima linea russa fortificata sul fronte meridionale di Zaporizhzhia a difesa dei territori occupati sin dalle battaglie del marzo 2022.
Ore 12:31 - 007 di Kiev: «Colpita sede Fsb e Energodar, uccisi gli invasori»
L’intelligence militare ucraina (Gur) ha reso noto sul suo canale Telegram che mercoledì 23 agosto la sede dei servizi segreti russi (Fsb) a Energodar, nella parte occupata della regione di Zaporizhzhia, è stata colpita da due esplosioni: «Il 23 agosto, nel giorno della bandiera dell’Ucraina, alle 19.00, nel momento di maggiore concentrazione di russi nel luogo, si è verificata una potente esplosione nella sede. Poi un’altra. I corpi degli invasori uccisi sono stati portati via in diversi camion militari Ural in direzione di Melitopol», scrive il Gur.
Ore 13:16 - Zelensky: «Elezioni possibili nel 2024, ma serve un aiuto»
Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che vorrebbe tenere elezioni presidenziali e parlamentari in Ucraina nel 2024, sottolineando però che ciò richiede modifiche legislative, fondi da parte dei partner e osservatori internazionali. Intervistato ieri dalla giornalista Natalia Moseichuk sul canale tv 1+1, riporta Ukrainska Pravada, Zelensky ha commentato la posizione del senatore repubblicano Lindsey Graham secondo cui le elezioni in Ucraina dovrebbero tenersi già l'anno prossimo nonostante la guerra.
Il presidente ucraino ha affermato di aver parlato personalmente con Graham. «La logica è che se si difende la democrazia, anche in tempo di guerra bisogna pensare a questa difesa. Le elezioni sono una delle difese. Ma non per niente le elezioni sono vietate dalla legge durante la guerra: è molto difficile tenerle», ha aggiunto. La mia risposta è molto semplice e io e Lindsey l'abbiamo formulata molto rapidamente: lui ne è stato molto contento». Le elezioni quindi sono possibili «se i nostri parlamentari sono pronti, perché abbiamo bisogno di modifiche alla legislazione, al codice elettorale, per farlo rapidamente», ha concluso.
Ore 13:29 - «Wagner via da Minsk». La richiesta di Polonia, Lituania e Lettonia
Varsavia, Vilnius e Riga hanno chiesto alla Bielorussia di espellere il gruppo Wagner dal Paese. Lo ha affermato pubblicamente il governo polacco.
Questi Paesi sarebbero anche pronti a chiudere i confini con la Bielorussia, qualora si verificasse un incidente diplomatico o di qualsiasi genere. Lo ha detto il ministro degli Interni di Varsavia Mariusz Kaminski.
Ore 13:38 - Cremlino conferma: «Presto un incontro con Erdogan»
Il Cremlino ha confermato che a breve si terrà un incontro fra Vladimir Putin e Recep Tayyip Erogan. «L'incontro sarà presto. Verrà fatto un annuncio ufficiale». Lo ha affermato il portavoce Dmitry Peskov.
Fonti diplomatiche turche avevano anticipato un colloquio dei due leader a Sochi il 4 settembre per discutere degli sforzi di far ripartire l'accordo sulle esportazioni di grano dall'Ucraina.
Ore 14:11 - Kiev: «Il 67% delle componenti dei droni usati dalla Russia è cinese»
È la Cina il principale fornitore delle componenti dei droni che i russi usano per attaccare l’Ucraina. È quanto emerge da un rapporto di Yermak-McFaul che studia le sanzioni, come riporta Rbc-Ucraina. Lo studio si riferisce ai droni iraniani Shahed-136/131, ai russi Lancet e Orlan-10: la Cina, sottolineano gli esperti, rappresenta il 67% delle forniture. Tra gli altri Paesi, la Turchia fornisce il 5% delle componenti e gli Emirati Arabi Uniti il 2%. Inoltre, nei droni sono state trovate componenti prodotte in Giappone, Corea del Sud, Svizzera e altre nazioni.
Ore 14:28 - Macron: «Esclusa la possibilità che la Francia entri in guerra contro la Russia»
La Francia «esclude la possibilità di una partecipazione diretta alla guerra dell’Ucraina contro l’aggressione russa». Lo ha affermato il presidente Emmanuel Macron alla conferenza annuale degli ambasciatori, aggiungendo che Parigi sta cercando di «evitare qualsiasi escalation del conflitto ucraino». Il presidente francese ha anche aggiunto che «la Russia non dovrebbe vincere questa guerra in nessuna circostanza».
Ore 14:55 - Kuleba vede il ministro degli Esteri ceco: «Discusso del percorso di Kiev verso l’Ue»
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha incontrato il suo omologo ceco Jan Lipavsky, con il quale hanno discusso il percorso dell’Ucraina verso Ue e Nato. Lo ha scritto su X (ex Twitter) il ministro ucraino: «È un piacere incontrare Jan Lipavsky e ringraziarlo per avermi invitato a rivolgermi agli ambasciatori cechi oggi. Le diplomazie ucraina e ceca lavorano fianco a fianco per difendere la libertà, far avanzare l’Ucraina verso l’Ue e la Nato, rafforzare i legami con le nazioni africane e altre priorità condivise».
Ore 15:13 - Il punto militare | Prigozhin, gli attentatori potrebbero aver messo un ordigno nel condizionatore: la ricostruzione
(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Evgeny Prigozhin e i suoi luogotenenti sono morti davvero, lo ha affermato Mosca con il suo annuncio ufficiale. Ora bisogna scoprire il seguito: dalla dinamica ai killer.
Il giornale Moskovsky Komsomolets continua a fornire indiscrezioni su quanto è avvenuto nelle settimane precedenti al disastro. Dettagli che paiono disegnare una trama, indicare una pista, avvalorare una tesi che gli investigatori, nel caso, trasformeranno in verità. Così torna a scrivere del guasto, verificatosi il 18 luglio, al sistema dell’aria condizionata del jet. Il problema ha costretto a cercarne uno nuovo – sembra all’estero —, con il conseguente stop del jet rimasto fermo nello scalo di Sheremtyevo, a Mosca. L’operazione, dopo nuovi contrattempi, è iniziata il 19 agosto, per chiudersi il 20. I passaggi, secondo il sito, potrebbero aver creato un’opportunità: gli attentatori piazzano l’ordigno nella componente.
Ore 15:22 - Il leader ceceno Kadyrov minaccia Svezia e Danimarca per i roghi del Corano
Ramzan Kadyrov ha minacciato di invadere Svezia e Danimarca per aver consentito i roghi del Corano. «Finiamo con l'Ucraina e proseguiamo con quei Paesi che insultano il Corano. Sono sicuro al cento per cento che vinceremo», ha detto in un video rilanciato da Visegrad 24.
Ore 15:36 - Bloomberg: incontro tra Putin ed Erdogan l'8 settembre in Russia
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dovrebbe recarsi in Russia l'8 settembre (e non più il 4) per incontrare Vladimir Putin, prima di volare in India per partecipare al vertice del G20 di Nuova Delhi (9 e 10 settembre). Lo riporta Bloomberg, citando due funzionari di Ankara. Al centro dell'incontro il rilancio dell'accordo sul grano, che la Turchia vuole riavviare dopo il mancato rinnovo della Russia.
Ore 15:59 - Kiev: «Evacuazione obbligatoria dei bambini da Zaporizhzhia»
Le autorità ucraine annunceranno oggi l'evacuazione obbligatoria dei bambini da due distretti della regione di Zaporizhzhia, vicine alle zone del fronte . Lo ha dichiarato il vice primo ministro per la Reintegrazione Iryna Vereshchuk alla tv pubblica ucraina, citata da Rbc-Ucraina. «Oggi avremo una riunione del quartier generale, sarà annunciata l'evacuazione obbligatoria dei bambini da due distretti della regione di Zaporizhzhia, Vasylivskyi e Pologivskyi. Dobbiamo evacuare cinque insediamenti, 54 bambini», ha riferito. Intanto, nel distretto di Kupyansk, nella regione di Kharkiv, l'evacuazione obbligatoria dei minorenni è già in corso.
Ore 16:38 - Onu: «Oltre 9.500 civili uccisi dall'inizio dell'invasione russa»
Secondo un bilancio aggiornato delle Nazioni Unite, più di 9.500 civili avrebbero perso la vita in Ucraina da quando la Russia ha invaso il Paese, il 24 febbraio 2022. L'Onu presuppone che il numero esatto delle vittime sia «considerevolmente più alto» a causa della mancanza di accesso ad alcune aree e della impossibilità di verificare tutti i casi. Secondo lo stesso bilancio, il numero dei feriti ammonta a 17.206. L'Onu ha denunciato la Russia di aver commesso crimini di guerra e contro l'umanità in Ucraina e la Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso mandati di arresto per presunta deportazione di minori, tra gli altri, anche nei confronti del presidente della Russia Vladimir Putin.
Ore 16:43 - Lavrov rappresenterà la Russia al G20 di Nuova Delhi
Sarà il ministro degli Esteri Sergei Lavrov a guidare la delegazione russa al G20 di Nuova Delhi del prossimo 9 e 10 settembre. Lo ha riferito in un comunicato l'ufficio del primo ministro indiano, Narendra Modi, dopo una conversazione telefonica con Vladimir Putin: «Il presidente Putin ha informato che non potrà partecipare al vertice del G20 che si terrà a Nuova Delhi il 9 e 10 settembre e ha detto che la Russia sarà rappresentata dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov», si legge nel comunicato.
Ore 16:48 - Cremlino: «Non c'è ancora una data per il funerale di Prigozhin»
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha fatto sapere che non è ancora stata fissata una data per i funerali di Evgheny Prigozhin e delle altre vittime dello schianto del jet. «Non appena sarà presa una decisione, sarà con ogni probabilità resa pubblica», ha aggiunto.
Ore 17:23 - Zelensky: «Presteremo la massima attenzione all'offensiva»
«Presteremo la massima attenzione alle operazioni offensive e al rifornimento di armi e di tutto il necessario al fronte. Lo considereremo nella prossima riunione del Consiglio di Sicurezza e Difesa Nazionale». Lo scrive il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che progetta e detta l'agenda: «Attuazione del piano per la protezione delle infrastrutture energetiche critiche. Preparazione per l'inverno. Sviluppo di un programma per la transizione verso tipi di aeromobili promettenti».
Ore 17:33 - Moldavia: «Pronti a dare più supporto a Kiev»
La presidente della Moldavia Maia Sandu ha dichiarato che il Paese darà presto maggiore assistenza all'Ucraina per porre fine alla guerra: «L'Ucraina ha bisogno di maggiore sostegno e tutti dovrebbero capire che se Kiev non viene aiutata, la Russia non si fermerà né in Ucraina né in Moldavia», ha sostenuto la leader moldava in un'intervista alla Cnn, sottolineando che «presto arriverà un maggiore sostegno, in modo che l'Ucraina possa recuperare i suoi territori e vedremo la fine di questa folle guerra».
Interpellata sulla morte di Yevgeny Prigozhin, Sandu ha osservato che questo non fa che riconfermare i rischi che provengono dalla Russia, definita «un Paese che non ha giustizia». Questi rischi non si limitano ai confini del Paese, ha aggiunto la presidente, facendo riferimento alle truppe del Cremlino che stazionano nella regione della Transnistria e del modo in cui le autorità di Mosca stanno cercando di influenzare la politica in Moldavia.
Ore 17:34 - Drone di Kiev esplode su sede di polizia di Energodar
Il Gur, l'intelligence militare ucraina, ha diffuso un video che mostra un drone schiantarsi contro quella che viene indicato essere il quartier generale della polizia antisommossa «Akhmat-1» nella città di Energodar, occupata dai russi (non lontano dalla città di Zaporizhzhia, dove si trova la centrale nucleare più grande d'Europa).
Secondo i media locali, lo schianto ha provocato un'esplosione e sul luogo sono arrivati vigili del fuoco e ambulanze. «Si sta contando il numero dei russi morti e feriti», ha spiegato il Gur in una nota nella quale si precisa che l'edificio colpito era una filiale di banca trasformata dalle forze cecene di Ramzan Kadyrov, dopo l'occupazione della città, in una propria base.
Secondo i servizi ucraini, non si registrano vittime o feriti tra la popolazione civile ed attualmente ad Energodar l'accesso a Internet è limitato.
Ore 18:56 - Lavrov rappresenterà la Russia al G20, conferme dall'India
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, rappresenterà il Paese nella riunione del G20 in India. Lo ha confermato oggi l'India dopo una conversazione telefonica tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il primo ministro indiano, Narendra Modi. «Putin ha trasmesso l'impossibilità di partecipare alla riunione del G20 a Nuova Delhi nei giorni 9 e 10 settembre 2023 e ha informato che la Russia sarà rappresentata dal ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergey Lavrov», ha scritto in un comunicato l'ufficio del premier dell'India.
Ore 19:16 - IL PUNTO MILITARE | Polonia, sabotaggio alle ferrovie: arrestati due giovani che erano penetrati nel sistema radio (trasmettendo l’inno russo)
(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Mesi fa c’erano stati i primi allarmi, poi un’indagine del controspionaggio con la cattura di una cellula pro-Russia, ora gli attacchi alla linea ferroviaria. Il bersaglio è la Polonia, il Paese attraverso il quale passa la gran parte dei rifornimenti della Nato destinati a Kiev.
Durante il fine settimana circa venti treni hanno subito ritardi o sono stati costretti a fermarsi a causa di intrusioni sulla rete di comunicazione della Pkp, le ferrovie polacche. Il primo episodio si è verificato nella notte fra venerdì e sabato, quando qualcuno è penetrato nel sistema radio della Pkp nel nordovest del Paese, vicino alla città di Stettino, emettendo un segnale di «stop» che ha causato l’arresto e il ritardo dei treni. (...)
Ore 19:38 - Zelensky apre a una soluzione diplomatica sulla Crimea e a sospendere la legge marziale per le elezioni
(di Lorenzo Cremonesi, inviato a Zaporizhzhia) Piano piano, senza strappi, Volodymyr Zelensky inizia a togliersi la maglietta militare per prepararsi a rindossare la giacca del presidente. Si spiegano così i toni e gli argomenti dell’intervista che ha rilasciato l’altra sera alla rete televisiva nazionale «1+1» presentando questioni fondamentali per il Paese.
Tre i messaggi. Primo: l’Ucraina potrebbe sospendere la legge marziale in vigore dal giorno dell’invasione russa e indire elezioni sia parlamentari che presidenziali entro il 2024. Secondo: i militari ucraini non possono operare nel profondo del territorio russo per il semplice fatto che rischiano di inimicarsi gli alleati. Terzo: sarebbe meglio un negoziato per il futuro della Crimea, piuttosto che la soluzione militare. (...)
Ore 19:56 - Zelensky: «Speriamo che a settembre vengano consegnate più armi»
L'Ucraina spera di ricevere nuove spedizioni di armi occidentali a settembre per rafforzare la sua controffensiva prima dell'arrivo del freddo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. «I preparativi per un settembre poderoso per l'Ucraina sono già iniziati. La prima priorità è la nostra difesa. Nuovi pacchetti di difesa per i soldati ucraini. Artiglieria, veicoli blindati, difesa aerea e missilistica, mezzi di sminamento», ha detto Zelensky.
Ore 20:45 - Kiev: «Le nostre truppe stanno avanzando»
«Da un punto di vista militare, l'esercito ucraino oggi sta assolvendo compiti di estrema complessità mai affrontati da nessun esercito dai tempi della seconda guerra mondiale. Eppure stiamo avanzando. Ogni giorno avanziamo, respingendo i russi e liberando il nostro territorio». Lo ha scritto su X, ex Twitter, Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Ore 20:47 - Ucraina contro Papa Francesco: «Da lui propaganda imperialista»
Kiev attacca Papa Francesco accusandolo di «propaganda imperialista» in un discorso pronunciato il 25 agosto in collegamento video alla Giornata della gioventù russa a San Pietroburgo. «È davvero un peccato che le idee di una grande potenza russa, che in realtà sono la causa dell'aggressività cronica della Russia, consapevolmente o inconsapevolmente, escano dalle labbra del Papa, la cui missione, a nostro avviso, è proprio quella di aprire gli occhi della gioventù russa sul corso distruttivo dell'attuale leadership russa», ha scritto su Facebook il portavoce del ministero degli Affari esteri dell'Ucraina, Oleg Nikolenko.
Nel post, Nikolenko cita un passaggio del discorso a San Pietroburgo attribuito al pontefice: «`Non dimenticate mai la vostra eredità. Voi siete i figli della grande Russia: la grande Russia dei santi, dei re, la grande Russia di Pietro I, Caterina II, quell'impero grande, colto, di grande cultura e grande umanità. Non rinunciate mai a questa eredità. Voi siete eredi della grande Madre Russia, andate avanti con essa. E grazie, grazie per il vostro modo di essere, per il vostro modo di essere russi´. Questa è una citazione dal discorso di Papa Francesco ai partecipanti alla decima Giornata panrussa della gioventù cattolica tenutasi a San Pietroburgo il 25 agosto», scrive il funzionario ucraino sul social. «È con tale propaganda imperialista» e «la `necessità´ di salvare `la grande Madre Russia´ che il Cremlino giustifica l'assassinio di migliaia di uomini e donne ucraini e la distruzione di centinaia di città e villaggi ucraini», ha aggiunto il portavoce.
Ore 20:53 - RASSEGNA STAMPA | Il Papa elogia la Grande madre Russia, Pietro il Grande e Caterina II (ma le sue parole non vengono riportate)
(di Alessandro Trocino)
«Non vi dimenticate della vostra identità. Voi siete eredi della grande Russia, la grande Russia dei santi, dei re, la grande Russia di Pietro il Grande, di Caterina II, quell’impero russo grande e colto, di tanta cultura, di tanti umanità, non vi liberate mai di questa eredità, siete gli eredi della grande madre Russia, andate avanti e grazie per il vostro modo di essere e per il vostro essere russi». Papa Francesco
C’è un passaggio dell’ultimo discorso del Papa ai giovani cattolici russi - fatto il 25 agosto in collegamento video alla Giornata della gioventù russa a San Pietroburgo - che è stato sostanzialmente rimosso dai resoconti ufficiali, dalle trascrizioni del Vaticano e ignorato anche dal quotidiano cattolico Avvenire. È passato inosservato in tutti gli organi di informazione italiani. Lo ha notato subito, invece, Nona Mikhelidze, ucraina e ricercatrice all’Istituto Affari Internazionali, volto molto noto anche nelle nostre televisioni, che sui social lo ha commentato così: «Quelle parole fanno male a tutti noi che stiamo stati colonizzati e abbiamo subito l’oppressione delI’impero in nome di Grande Madre Russia». Ma è stato notato anche dai media russi, che lo hanno subito ripreso, tirando il Pontefice per la giacchetta e ringraziandolo per «l’appoggio». (...)
Ore 21:34 - Abbattuto drone ucraino nella regione russa di Belgorod
Un drone ucraino è stato abbattuto nella regione di Belgorod. Lo ha dichiarato questa sera il ministero della Difesa russo. «Ancora un altro tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con un drone simile ad un aereo contro installazioni nella Federazione Russa è stato soppresso oggi intorno alle 21, ora di Mosca», si legge nella nota. «Il drone è stato distrutto dalle forze di difesa aerea in servizio sul territorio della regione di Belgorod», si legge nella nota.
Ore 22:26 - Il discorso di Papa Francesco ai giovani cattolici russi
Ore 23:22 - «Acquisti a prezzi gonfiati». Il ministro della Difesa ucraino respinge le nuove accuse di corruzione
Oleksii Reznikov, ministro della Difesa ucraino, ha respinto le nuove accuse di corruzione sulle forniture militari, dopo che i media avevano denunciato acquisti di uniformi a prezzi gonfiati durante l’invasione russa.
Secondo una inchiesta realizzata da diversi media ucraini, nell’autunno del 2022 il ministero della Difesa ha firmato un contratto con un’azienda turca per la fornitura di uniformi invernali, il cui prezzo dopo la firma è triplicato. I giornalisti ucraini hanno inoltre accertato che in Turchia si possono acquistare uniformi invernali a prezzi ben inferiori a quelli pagati dal ministero a questa azienda turca, di cui uno dei proprietari sarebbe, secondo i media, Oleksandre Kassai, nipote di Gennadi Kassai, membro del partito del presidente Volodymyr Zelensky. Il ministro della Difesa Oleksii Reznikov ha definito false le accuse, assicurando che i prezzi praticati corrispondevano a quelli offerti dai produttori turchi. «Esorto tutti a trattare l’informazione in modo più critico e responsabile, perché inganna la società e, peggio ancora, inganna i nostri partner, perché dall’esterno sembra che sia un disastro», ha detto Reznikov in conferenza stampa. «Tutto è stato fatto in conformità con la legge sugli appalti pubblici» e «tramite procedure di gara», ha aggiunto. Si tratta del secondo presunto scandalo di corruzione legato alle forniture militari che hanno scosso il ministero della Difesa ucraino dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022. Alla fine di gennaio, una serie di alti funzionari ucraini sono stati rimossi dai loro incarichi dopo che la stampa ha rivelato che un contratto firmato dal ministero relativo all’acquisto di prodotti alimentari destinati ai soldati presentava importi in realtà sovrastimati. Reznikov ha poi riconosciuto che i servizi anti-corruzione del suo ministero hanno «fallito nel loro compito». All’inizio di agosto, Volodymyr Zelensky ha licenziato tutti i funzionari regionali incaricati del reclutamento militare, allo scopo di sradicare un sistema di corruzione che permetteva soprattutto ai coscritti di fuggire dall’esercito.
Così gli Stati Uniti cercano di convincere l’Ucraina a negoziare. La controffensiva non sta andando bene e le vittime aumentano. Perciò negli Usa crescono i malumori. Il messaggio dall’amministrazione Biden è: occorre cedere su qualcosa e trattare per la pace. E anche Zelensky, per la prima volta, apre a una soluzione politica sulla Crimea. Sabato Angieri su L'Espresso il 28 Agosto 2023
In Ucraina si dovrà trattare. Non in un ipotetico futuro, ma presto. E non è detto che agli alti livelli non siano già stati stabiliti contatti. Il motivo è semplice: la controffensiva ucraina sta fallendo e non si intravedono spiragli per una svolta, mentre il numero dei morti e degli inabili al combattimento aumenta significativamente.
A dirlo non sono i movimenti di pacifisti o i simpatizzanti malcelati di Vladimir Putin, ma il New York Times e il Washington Post nella stessa settimana. Se le due principali testate statunitensi – che dall’inizio della guerra si sono spesso fatte portavoce di messaggi dell’amministrazione di Joe Biden rivolti al mondo e ai vertici ucraini – scrivono che Kiev dovrà cedere qualcosa per avere la pace, non lo si può ignorare.
Nello specifico, «gli ambienti dei servizi segreti statunitensi ritengono che la controffensiva ucraina non riuscirà a raggiungere la città chiave di Melitopol», che si trova nel Sud-Est del Paese, sulla costa del Mar Nero. Melitopol è stata più volte indicata dai vertici militari ucraini come un obiettivo fondamentale per tagliare la linea dei rifornimenti terrestri dalle regioni russe alla Crimea. Riuscire a spezzare il fronte in quel punto significherebbe impedire alle truppe di occupazione di ricevere aiuti dalle retrovie e permetterebbe la riconquista di Kherson est, oltre all’intensificarsi delle azioni contro la Crimea. Ma, al netto di qualche piccola avanzata a Sud di Zaporizhzhia, i soldati ucraini non sono riusciti a scalfire la linea delle difese russe.
«Bisogna avere pazienza», continuano a ripetere i vertici ucraini, Volodymyr Zelensky in testa. Fino a poco tempo fa lo sostenevano (almeno ufficialmente) anche Oltreoceano. Ma due nuove preoccupazioni adombrano ancora di più il campo. Le elezioni presidenziali del 2024 negli Usa e il numero dei caduti sul campo.
Se Donald Trump dovesse avere la possibilità di correre per la presidenza, l’Ucraina diventerà senz’altro uno dei temi caldi della campagna elettorale. I Repubblicani hanno già fatto capire che iniziano a essere stanchi e in più di un’occasione Kevin McCarthy, il presidente della Camera, ha dichiarato che gli Usa non hanno «firmato un assegno in bianco» a Kiev. Infatti, la nuova richiesta del presidente Biden – ovvero lo stanziamento di ulteriori 24 miliardi di dollari per sostenere l’Ucraina – non ha raccolto lo stesso entusiasmo del dicembre 2022, quando Camera e Senato avevano approvato senza indugi ben 45 miliardi di dollari per il Paese invaso dalla Russia. Biden aveva insistito sul fatto che quello «sforzo straordinario» avrebbe permesso a Kiev di condurre un’operazione decisiva, che avrebbe palesato la sconfitta militare russa e costretto Mosca a trattare alle condizioni di Zelensky.
Così non sembra e, infatti, il principale sfidante repubblicano di Trump, Ron DeSantis, ha iniziato a mettere in discussione il ruolo di Washington nel conflitto. Non ai livelli dell’ex presidente, ora indagato, che si è detto sicuro di poter «risolvere il conflitto in 24 ore». In che modo non è chiaro, ma tutto lascia supporre che il governo ucraino non ne sarebbe felice.
Tuttavia, per la campagna elettorale bisognerà aspettare l’anno nuovo. Il problema imminente, semmai, sono i soldati. Il Nyt, nelle scorse settimane, ha pubblicato delle cifre impressionanti: le perdite militari della Russia si avvicinano a 300 mila unità, di cui 120 mila morti e 170-180 mila feriti; i morti ucraini, invece, sfiorano i 70 mila e sarebbero 100-120 mila i feriti. Considerato l’attuale stallo della controffensiva e il probabile ritorno a una guerra d’attrito nei mesi freddi, Kiev ha bisogno di fanti e, al netto delle nuove reclute, non può permettersi perdite ingenti.
Gli studiosi militari dicono che le forze che vanno all’attacco hanno bisogno di un numero di soldati tre volte superiore rispetto a chi difende. Infatti, l’anno scorso la strenua e vittoriosa difesa degli ucraini lasciò il mondo sorpreso. Si ipotizzava un rapporto di un morto o ferito grave ucraino a fronte di sette russi. Ora questo rapporto si sarebbe ridotto a uno a tre. Nel frattempo, i reparti speciali addestrati dai Paesi Nato sono in attesa di un corridoio sicuro tra le linee nemiche per essere impiegati. «Non possiamo permetterci di mandare i migliori dei nostri al macello», lasciano intendere i vertici delle forze armate di Kiev, mentre chiedono più munizioni agli alleati.
Se ci si concentra su queste notizie è perché non si tratta solo di articoli giornalistici. Le «fonti anonime» del Pentagono, del governo e dell’esercito che sono evocate come riferimento non fanno altro che veicolare la linea della Casa Bianca. Quando il Nyt e il Wp pubblicano qualcosa se ne parla in tutto il pianeta. E allora quale migliore strumento per annunciare – come è successo, per esempio, in occasione degli attentati al gasdotto Nord Stream o alla figlia dell’ideologo nazionalista russo Alexander Dugin – che «potrebbero essere stati gli ucraini»? In quelle occasioni il messaggio era chiaro: gli Usa sono estranei e contrari a queste operazioni, che sono concepite e messe in atto dall’intelligence ucraina.
Infatti, «non vogliamo lo scontro con la Russia», ha ribadito in più occasioni l’amministrazione Biden ed è quasi scontato che sia vero. A che pro impegnarsi in un conflitto diretto, nel quale le due principali potenze nucleari globali potrebbero aprire le porte dell’Apocalisse, quando Putin ha deciso scientemente di invadere l’Ucraina e di attirarsi il biasimo di mezzo mondo, interrompendo (quasi) ogni scambio con i Paesi europei e costringendo Mosca a cercare nuovi alleati (resi, tra l’altro, baldanzosi dalle difficoltà economiche del gigante eurasiatico)? Il gas russo in Europa occidentale non arriva più, la Nato sta vivendo una seconda giovinezza, gli Usa sono quasi riusciti a far dimenticare la figura tremenda del ritiro dall’Afghanistan e il rublo crolla del 12 per cento.
No, dunque, Washington non ha bisogno che il conflitto aumenti d’intensità: il Cremlino riesce benissimo a farsi del male da solo. E, nel frattempo, a farne molto di più all’Ucraina con i bombardamenti sulle infrastrutture civili e sui depositi di grano. Del resto, le sortite ucraine in territorio russo non spostano gli equilibri del conflitto. Gli attacchi alle navi e ai porti russi del Mar Nero causano danni importanti, ma non inceppano la macchina da guerra del Cremlino.
E l’ottimismo occidentale scema proprio quando Kiev ne avrebbe più bisogno. Intanto dagli ambienti della Nato trapelano frasi che sembrano voler sondare il terreno: se l’Ucraina acconsentisse a cedere la Crimea sarebbe un primo passo e un’arma negoziale importante. «Impossibile», tuonavano i fedelissimi di Zelensky, «prima la vittoria sul campo e poi la trattativa». Ma lo stesso presidente, in un’intervista all'emittente 1+1, ha per la prima volta aperto a una soluzione diplomatica: «Sulla Crimea meglio una soluzione politica a una militare».
Intanto sul campo la controffensiva non è finita. E i generali statunitensi ritengono che il conflitto si trascinerà almeno fino alla metà del 2024.
Kiev cambia tattica e sfonda la prima linea: cosa succede alla controffensiva. Giovanni Chiacchio il 29 Agosto 2023 su Inside Over.
Dopo una prima, difficoltosa fase segnata da pesanti perdite dovute a infruttuosi assalti frontali, l’esercito ucraino ha modificato la propria strategia, riuscendo progressivamente a degradare le forze russe. Ciò ha determinato, dopo diverse settimane, lo sfondamento della prima linea difensiva costruita dall’esercito di Mosca, un risultato dall’estrema rilevanza tattica che potrebbe avere un forte impatto sul prosieguo del conflitto.
Il cambiamento del quadro operativo
Nel 2022 le forze ucraine hanno impiegato una strategia volta a logorare le forze russe in lunghe e difficili battaglie urbane nel Donbass, tenendo contestualmente in riserva forze fresche pronte a colpire nei varchi generati dal logoramento russo. Tale strategia ha avuto pieno successo e nel settembre 2022 l’esercito ucraino ha assemblato un possente e veloce raggruppamento di forze in grado di sfondare rapidamente le deboli difese russe e liberare il centro nevralgico di Kupiansk, determinando il collasso delle forze russe nell’Oblast di Kharkhiv. Nei due mesi successivi l’esercito di Kiev è riuscito a liberare con successo la città di Kherson, sfruttando le pesanti difficoltà logistiche russe nel rifornire truppe situate sulla cosiddetta “riva destra” del Dnipro, collegata alla riva sinistra da ponti facilmente colpibili dalle forze ucraine. A seguito della riuscita di tali operazioni, il nuovo logico obbiettivo di Kiev è risultato essere la distruzione del “ponte terrestre” che collega la Federazione russa alla Penisola di Crimea, garantendo contestualmente il pieno controllo del Mar d’Azov. Tuttavia le necessità operative relative a tale intento sono risultate profondamente diverse rispetto alle precedenti offensive.
Anzitutto, le forze di Mosca hanno costruito un imponente sistema difensivo composto da tre linee costituite da campi minati, denti di drago, fossati per carri armati, trincee di fanteria e sistemi d’artiglieria. Ognuna delle linee difensive risulta altresì protetta da riserve mobili in grado di contrattaccare in caso di sfondamenti ucraini. Un tale imponente sistema difensivo risulta costruito al fine di contrastare le capacità di manovra ucraine, impedendo il conseguimento da parte delle forze di Kiev di una superiorità numerica localizzata in un punto specifico del fronte, conditio sine qua non per uno sfondamento. L’esercito di Mosca si è quindi posto in una posizione nettamente più solida e favorevole rispetto alle due precedenti operazioni.
In particolare le forze russe grazie al possente sistema difensivo precedentemente costruito, hanno goduto anzitutto di un attrito favorevole dato dalla posizione difensiva, in secondo luogo di un vantaggio geografico, derivante dalla grande estensione del fronte che disperde la forza nemica proiettata e comporta rilevanti costi logistici. L’esercito ucraino e le nazioni occidentali hanno quindi assemblato una forza militare che può affrontare le nuove esigenze operative, costituita da una serie di brigate dotata di un possente inventario di mezzi corazzati e veicoli da trasporto truppe. Tale formazione militare pareva quindi altamente funzionale a generare una superiorità numerica localizzata tramite la manovra e sfondare le linee russe, esposte ad un possente contrattacco meccanizzato, ma ciò non si è verificato.
Imparare dagli errori
Ai primi di giugno le forze armate ucraine hanno scatenato una controffensiva lungo l’asse meridionale e verso i fianchi della città di Bakhmut. In particolare il primo fronte è parso sin da subito l’asse prioritario, con le forze ucraine che si sono concentrate lungo due direttrici principali, il primo localizzato nell’area di Robotyne e il secondo lungo la cresta di Velyka Novosilka. L’iniziale manovra delle forze ucraine si è concretizzata tramite un assalto frontale mediante l’ausilio di mezzi corazzati contro le prime linee russe. Tale strategia si è tuttavia rivelata fallimentare in virtù dell’intersezione di due fattori: le inadeguatezze dell’esercito ucraino e l’elevata efficacia del sistema difensivo russo. Con riguardo al primo fattore, le brigate ucraine sono parse sin da subito piuttosto goffe nell’impiegare le tattiche militari proprie delle nazioni Nato, anche in virtù dell’impossibilità di apprenderle appieno dopo qualche mese di addestramento.
Contemporaneamente l’esercito di Kiev è risultato sprovvisto della superiorità aerea, fattore chiave del modus operandi delle forze occidentali, nonché di adeguati sistemi di difesa aerea a corto raggio (Shorad). In ultima analisi, le forze ucraine non sono riuscite ad assemblare una massa combattente adeguata a pervenire ad un vero e proprio sfondamento delle possenti linee difensive russe. Relativamente al secondo fattore, le unità russe hanno esibito una grande capacità difensiva, dimostrando non solo di essere in grado di sfruttare tutti i vantaggi derivanti dal possente sistema difensivo e dalla superiorità aerea, ma anche un’ottima capacità di adattamento. Le forze russe hanno infatti imparato dai precedenti errori, incrementando notevolmente la precisione dei propri sistemi di difesa aerea, i quali hanno ridotto l’impatto dei micidiali Himars. Al contempo l’esercito di Mosca ha impiegato con successo il comparto aereo (specie ad ala rotante) al fine di fermare gli assalti delle forze corazzate ucraine e ha incrementato significativamente l’impiego della guerra elettronica, la quale ha contribuito ad aumentare notevolmente le perdite di droni ucraini, riducendo i vantaggi derivanti dall’impiego di questi ultimi.
A seguito delle perdite iniziali l’esercito ucraino ha temporaneamente rallentato le operazioni belliche. Le forze di Kiev hanno adottato una strategia d’attrito, finalizzata a logorare costantemente l’esercito russo tramite l’impiego di bombardamenti d’artiglieria e costanti attacchi alle strutture logistiche di Mosca mediante sistemi missilistici a lungo raggio, uniti a piccoli attacchi di fanteria volti ad erodere gradualmente le posizioni russe, sminando contestualmente gli immani campi minati preparati dal nemico. Tale strategia ha ovviamente comportato un generale rallentamento delle operazioni, le quali hanno visto un avanzamento costante ma limitato da parte ucraina. I limitati guadagni territoriali di Kiev, inizialmente localizzati prevalentemente nell’area di Bakhmut, hanno generato forti malumori negli ambienti occidentali, all’interno dei quali è sorto un crescente scetticismo circa l’effettiva capacità ucraina di conseguire importanti guadagni territoriali. Lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha infatti asserito come la controffensiva stesse procedendo più lentamente di quanto desiderato. Diversi esponenti militari occidentali hanno tuttavia indicato come la controffensiva fosse ben lontana dal poter essere definita un fallimento, in quanto le forze ucraine stavano impiegando solo parte del potere combattivo assemblato nei mesi precedenti.
Lo sfondamento della prima linea
Al netto di guadagni territoriali tendenzialmente limitati, le forze ucraine sono riuscite gradualmente ad infliggere perdite sempre più rilevanti all’esercito di Mosca, in particolare relativamente al comparto dell’artiglieria, il più rilevante nel presente conflitto. Le forze di Kiev hanno dimostrato grande maestria nella gestione del fuoco di controbatteria, pilastro centrale dell’attuale controffensiva. Il successo ucraino in tale settore, derivante dall’impiego di moderni sistemi d’artiglieria e radar di controbatteria occidentali, unito alla fitta rete di droni del paese e ai moderni software Gis Arta e Kropyva, si è tradotto in perdite piuttosto consistenti per l’artiglieria russa. In generale a seguito del cambiamento dell’approccio operativo, gli ucraini sono riusciti a infliggere al nemico un tasso di perdite tendenzialmente superiore al proprio, risultato molto rilevante per un esercito in assetto offensivo, segnato da attrito sfavorevole.
Verso la fine del mese di luglio le forze di Kiev hanno iniziato a impegnare una maggiore percentuale delle proprie forze nella controffensiva, ponendo in essere operazioni sempre più vaste e complesse. Il quadro operativo è significativamente mutato a metà del mese di agosto, quando l’esercito ucraino è riuscito a porre in essere sfondamenti piuttosto rilevanti. Nello specifico le forze di Kiev sono riuscite a liberare le importanti città di Urozhaine, lungo l’asse di Velyka Novosilika e Robotyne, epicentro degli scontri nell’Oblast di Zhaporizhia. La liberazione di Uorzhaine ha consentito alle forze ucraine di avvicinarsi alla città di Staromlynivka, una delle roccaforti russe lungo l’asse di Berdyansk. Viceversa, la caduta di Robotyne ha segnato lo sfondamento della prima linea difensiva russa lungo l’asse di Melitopol, consentendo alle forze ucraine di iniziare ad operare al di là del denso ammasso di campi minati russi. Ciò consente in primis all’esercito di Kiev di colpire mediante il proprio comparto d’artiglieria la seconda linea difensiva russa, in secundis di velocizzare notevolmente l’offensiva, la quale punta ora verso le città di Verbove e Novoprokopivka.
Le nuove prospettive
Al netto del malumore e del generale scetticismo occidentale circa l’iniziale lentezza dell’avanzata ucraina, già agli inizi del mese di agosto diversi analisti avevano indicato come la controffensiva potesse ancora avere successo. Il primo elemento che potrebbe condurre a tale risultato consiste nella forte dipendenza russa dai Ground Lines of Communications (Gloc), i quali rendono estremamente fragile lo schieramento russo. Un singolo sfondamento ucraino, o il semplice approdo in un punto del fronte che consenta di porre tali Gloc entro il range dell’artiglieria ucraina, determinerebbe pesanti danni per le unità di Mosca nell’area. Il secondo grave problema consiste nella costante degradazione delle riserve russe.
La mancata rotazione delle unità di Mosca in prima linea indica la generale scarsità di riserve da parte russa, ciò comporta una costante pressione materiale e psicologica sulle truppe poste al fronte che incide negativamente sulle capacità di queste ultime. Al contempo le riserve residue sono state già in buona parte dislocate e impiegate nello svolgimento di compiti relativi alla difesa elastica. Tale strategia si applica tramite l’utilizzo della prima linea al fine di logorare le forze nemiche, per poi far ripiegare le forze lungo una seconda linea difensiva meglio preparata e sferrare un contrattacco. In virtù della scarsità di riserve, le unità russe prive di rotazione sono quindi gravate da un enorme peso, il quale potrebbe determinarne il crollo, o in alternativa il trasferimento di truppe da altre località, indebolendo la tenuta del fronte.
La presente controffensiva ucraina è stata descritta come un momento “cruciale” nel conflitto, venendo paragonata al D-Day nel 1944. Un eventuale fallimento della controffensiva potrebbe infatti spingere i governi occidentali a fare pressioni sull’Ucraina allo scopo di pervenire ad un cessate il fuoco. L’assenza di rilevanti risultati sul campo renderebbe infatti difficile l’allocazione di un elevato quantitativo di risorse come avvenuto negli scorsi mesi durante l’assemblaggio della coalizione dei Leopard. L’iniziale tenuta difensiva delle forze di Mosca e il limitato avanzamento ucraino hanno determinato un forte scetticismo circa le capacità ucraine di portare a termine l’obbiettivo centrale della controffensiva, la liberazione di Melitopol e la conseguente distruzione del ponte di terra che collega la Crimea alla Federazione russa. Tale scetticismo è stato inizialmente contestato dall’Isw, il quale ha determinato che anche in caso di mancato raggiungimento di Melitopol le forze ucraine sarebbero comunque in grado di cagionare significativi danni dalle linee logistiche russe. I recenti successi ucraini hanno però comportato un cambiamento nella narrativa occidentale, concretizzatosi tramite la dichiarazione del Capo di Stato Maggiore statunitense Mark Milley circa lo sfondamento della prima linea difensiva russa.
La differenza relativa in termini di equipaggiamento tra i due eserciti è stata significativamente ridotta e le forze armate ucraine sono meglio equipaggiate ora di quanto lo siano mai state. Al contempo la Federazione russa rimane afflitta da gravi problemi industriali determinati dall’assenza di componentistica e personale qualificato, la quale rende estremamente difficile generare una forza combattente addizionale da gettare nel conflitto. Contemporaneamente le forze russe hanno impiegato un numero significativo di riserve, ma al netto di ciò i loro contrattacchi non hanno avuto successo, obbligando Mosca a sguarnire le proprie forze su altri fronti. La variabile fondamentale nel determinare i risultati della controffensiva risulta essere la capacità di logoramento relativa rispetto all’avversario. Le forze russe sono chiamate a tenere la maggior quantità di territorio possibile disabilitando le capacità offensive ucraine, Kiev è invece chiamata a sfondare le linee russe col minor dispendio possibile di asset. Per quanto sia ancora presto per trarre delle conclusioni, i recenti successi ucraini testimoniano come il cambiamento di strategia adottato dagli ucraini stia dando i suoi frutti
GIOVANNI CHIACCHIO
Guerra Ucraina - Russia, le news del 29 agosto.
Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Funerali segreti per Prigozhin. Russi in trappola a Bakhmut, non possono lasciare la città. Lorenzo Cremonesi, inviato, e Redazione Online su Il Corriere della Sera martedì 29 agosto 2023.
Le notizie sulla guerra in Ucraina di martedì 29 agosto. È giallo sulle esequie del capo della Wagner, non si conoscono i dettagli della cerimonia
• Avanza l’esercito di Kiev. Russi intrappolati a Bakhmut. Non possono lasciare la città.
• Almeno 1.400 ucraini evacuati da Kupiansk (nella regione settentrionale di Kharkiv).
• Prigozhin è stato sepolto al cimitero Porokhovskoe di San Pietroburgo.
• Putin in Cina a ottobre. Il presidente russo accettato l'invito di Xi Jinping.
• «Wagner via da Minsk». La richiesta di Polonia, Lituania e Lettonia. Sarebbero anche pronti a chiudere i confini, «in caso di incidente».
Ore 00:10 - Kiev, uccisi 300 soldati russi in direzione di Tavria
Le unità di artiglieria ucraine hanno completato 1.218 missioni di fuoco nelle ultime 24 ore. La dichiarazione in questione è stata rilasciata su Telegram dal generale Oleksandr Tarnavskyi, comandante del raggruppamento operativo e strategico delle truppe di Tavria. Lo riferisce un corrispondente dell’agenzia Ukrinform. Secondo Tarnavskyi, le perdite del nemico includevano 293 soldati e 25 unità di equipaggiamento militare.
Ore 05:28 - L’ultima ipotesi sul jet di Prigozhin, «bomba nel condizionatore»
Un ordigno piazzato all’interno del condizionatore dell’aereo. È l’ultima ipotesi sulla caduta del jet privato del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, formulata dal quotidiano russo «Moskovskij Komsomolets». Secondo quanto ricostruito dal giornale, il 18 luglio sull’aereomobile «è successo l’imprevisto: il condizionatore d’aria si è rotto» e per il tempo necessario a rimpiazzarlo, il jet «è rimasto nell’area aperta dell’aeroporto Sheremetyevo. Tre persone hanno avuto accesso all’Embraer durante la riparazione: due ingegneri, Sergey Kitrish e Alexey Anshukov, e il direttore tecnico Minchenkov. L’installazione del turbocooler è iniziata la mattina del 19 agosto e si è conclusa la sera del 20 agosto».
Pur riportando l’ipotesi, il giornale cita tuttavia l’opinione dell’esperto pilota militare ed ex viceministro dell’aviazione civile dell’Urss Oleg Smirnov, «scettico riguardo alla versione della bomba nel turbo-refrigeratore, sebbene ammetta che i moderni ordigni esplosivi, grazie alle loro piccole dimensioni, possono essere installati ovunque». Le fonti del quotidiano tra gli esperti che hanno studiato l’incidente dell’aereo hanno in ogni caso suggerito che l’ordigno esplosivo potesse trovarsi nella cabina, nella zona di attacco dell’ala. «Forse il dispositivo era posizionato sotto il sedile sul lato destro della cabina. Ma sicuramente non nel telaio», ha affermato uno degli esperti citato nell’articolo. Qui l’analisi di Andrea Marinelli e Guido Olimpio.
Ore 05:39 - Attentato a capo Repubblica Donetsk, chiusa l’inchiesta
Il capo della Repubblica popolare di Donetsk, Alexander Zakharchenko, fu ucciso in un attacco terroristico. L’inchiesta delle forze dell’ordine della Dpr sulla morte del leader, il 31 agosto 2018, si è conclusa con la ricostruzione degli eventi, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. Il responsabile dell’attentato compiuto con un’autobomba parcheggiata nei pressi di un bar di Donetsk che Zakharchenko era solito frequentare, è Alexander Pogorelov. Nei suoi confronti pendono le accuse di spionaggio, violazione della vita di uno statista e di aver commesso un attacco terroristico.
Ore 05:42 - Mosca, distrutti droni ucraini a Belgorod e Tula
Un attacco ucraino con droni è stato sventato a Belgorod e a Tula che dista circa 180 chilometri da Mosca. Lo riferisce il Ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia di stampa Tass. Gli attacchi sono stati sventati dai sistemi di difesa antiaerea nella tarda serata di ieri. Il veicolo aereo senza pilota è stato distrutto dall’aereo forze di difesa in servizio sul territorio.
Ore 05:53 - Kiev conferma la cattura di un villaggio chiave sul fronte di Zaporizhzhia
L’esercito ucraino ha annunciato la liberazione del villaggio di Robotyne, dopo settimane di battaglia sul fronte meridionale, una presa che i suoi sostenitori sperano possa dare slancio alla difficile controffensiva ucraina. Questa zona del fronte costituisce l’asse d’attacco verso le città di Tokmak poi Melitopol, nel tentativo di rompere l’unità dei territori occupati dalla Russia nel sud e nell’est del Paese con la Crimea, annessa nel 2014. La Russia ha continuato i suoi bombardamenti su tutto il Paese, uccidendo almeno due persone in un villaggio del centro, nella regione di Poltava.
Dall’inizio della controffensiva a giugno, le forze ucraine avanzano solo lentamente, poiché si trovano di fronte a linee di difesa fortificate estremamente fitte. La Russia, Vladimir Putin per primo, pretende di infliggere perdite considerevoli al suo nemico, facendo sì che la controffensiva sia un fallimento. A Kiev viene sottolineato che l’assalto fa parte di una strategia a lungo termine e che l’esercito avanza lentamente ma inesorabilmente. Con la cattura di Robotyne, però, l’esercito ucraino spera di riuscire a sfondare un angolo del fronte, anche se davanti ad esso si trovano ancora trincee, fortificazioni anticarro e campi minati. «Robotyne è stata liberata — ha detto in televisione il vice ministro della Difesa ucraino Ganna Maliar riguardo alle due località nella regione di Zaporizhia». Maliar ha aggiunto: «Il nemico sta subendo enormi perdite in queste direzioni, ma sta cercando di concentrare lì le sue forze per non abbandonare le sue posizioni».
Ore 07:08 - Zelensky apre a una soluzione diplomatica sulla Crimea e vuole sospendere la legge marziale per le elezioni
(di Lorenzo Cremonesi, inviato) Piano piano, senza strappi, Volodymyr Zelensky inizia a togliersi la maglietta militare per prepararsi a rindossare la giacca del presidente. Si spiegano così i toni e gli argomenti dell’intervista che ha rilasciato l’altra sera alla rete televisiva nazionale «1+1» presentando questioni fondamentali per il Paese.
Tre i messaggi. Primo: l’Ucraina potrebbe sospendere la legge marziale in vigore dal giorno dell’invasione russa e indire elezioni sia parlamentari che presidenziali entro il 2024. Secondo: i militari ucraini non possono operare nel profondo del territorio russo per il semplice fatto che rischiano di inimicarsi gli alleati. Terzo: sarebbe meglio un negoziato per il futuro della Crimea, piuttosto che la soluzione militare.
Ore 07:40 - Il Papa elogia la Grande madre Russia (ma le sue parole non vengono riportate)
(di Alessandro Trocino) C’è un passaggio dell’ultimo discorso del Papa ai giovani cattolici russi - fatto il 25 agosto in collegamento video alla Giornata della gioventù russa a San Pietroburgo - che è stato sostanzialmente rimosso dai resoconti ufficiali, dalle trascrizioni del Vaticano e ignorato anche dal quotidiano cattolico Avvenire . È passato inosservato in tutti gli organi di informazione italiani. Lo ha notato subito, invece, Nona Mikhelidze, ucraina e ricercatrice all’Istituto Affari Internazionali, volto molto noto anche nelle nostre televisioni, che sui social lo ha commentato così: «Quelle parole fanno male a tutti noi che stiamo stati colonizzati e abbiamo subito l’oppressione delI’impero in nome di Grande Madre Russia». Ma è stato notato anche dai media russi, che lo hanno subito ripreso, tirando il Pontefice per la giacchetta e ringraziandolo per «l’appoggio».
Ore 08:07 - Kiev: «Truppe ucraine avanzano sul fronte meridionale»
Le truppe ucraine fanno progressi sul fronte meridionale e continuano a condurre operazioni offensive nel settore di Melitopol, secondo il portavoce dello Stato maggiore delle Forze armate ucraine, Andriy Kovalev, citato da Rbc-Ucraina. «Le unità ucraine hanno avuto successo nella zona di Novodanilivka-Verbove e stanno consolidando le loro posizioni», ha detto. Nel frattempo, le truppe russe stanno cercando di attaccare nella regione di Donetsk, «ma senza successo».
Ore 08:09 - 007 Gb: per Mosca reclutare è arduo nonostante gli ottimi stipendi
Il personale militare di grado inferiore coinvolto nella guerra contro l'Ucraina riceve ora più di 200mila rubli al mese. «E' più di 2,7 volte lo stipendio medio in Russia, che è di 72.851 rubli. È molto probabile che lo stipendio e i benefici aggiuntivi siano un forte incentivo ad arruolarsi nell'esercito, soprattutto per le persone provenienti dalle regioni più povere della Russia. Ma è ancora improbabile che la Russia raggiunga i suoi obiettivi di attirare volontari nelle file dell'esercito”. Lo scrive l'intelligence britannica su X.
Ore 08:37 - Isw: operazioni russe limitate per carenza di unità di fanteria d'élite
Alla Russia mancano unità di «fanteria d'élite» su cui un tempo faceva affidamento per condurre offensive su larga scala in Ucraina. Lo ha scritto l'Istituto per lo studio della guerra (Isw), secondo cui l'esercito russo ha rapidamente ridistribuito unità aviotrasportate d'élite nelle regioni di prima linea dove sono concentrate le truppe ucraine impegnate nella controffensiva. Il 27 agosto, un'unità aerea russa d'élite è stata trasferita, probabilmente dall'oblast di Lugansk, a Robotyne liberata ieri dall'esercito di Kiev. Gli analisti del think thank statunitense hanno sottolineato che la frequente ridistribuzione di queste unità indica che la loro capacità sta probabilmente diminuendo. «Il degrado di queste forze probabilmente indebolirà la capacità della Russia di sostenere complesse operazioni difensive e quasi certamente interromperà qualsiasi intenzione russa di riprendere le operazioni offensive su larga scala».
Ore 08:55 - Kiev: «Nella notte Zaporizhzhia bombardata 91 volte»
Durante la notte, le truppe russe hanno bombardato la regione di Zaporizhzhia per 91 volte, sono stati presi di mira 30 insediamenti, 49 edifici e infrastrutture sono stati distrutti. Lo ha riferito su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Yuriy Malashko, come riporta Ukrinform. Aggiungendo: «Non sono state segnalate vittime».
Ore 09:03 - Gli Usa accusano Mosca di intimidire il personale del consolato
Gli Stati Uniti hanno accusato Mosca di tentare di intimidire e molestare i dipendenti statunitensi, dopo che i media statali russi hanno riferito che un ex dipendente del consolato statunitense a Vladivostok è stato incriminato e accusato di aver raccolto informazioni sulla guerra in Ucraina e su altre questioni per conto di Washington. Lo scrive il Guardian. Secondo l'agenzia di stampa statale russa Tass, il servizio di sicurezza Fsb ha accusato Robert Shonov, di nazionalità russa, di aver trasmesso ai dipendenti dell'ambasciata statunitense a Mosca informazioni su come la campagna di arruolamento della Russia stesse influenzando il malcontento politico in vista delle elezioni presidenziali del 2024.
Ore 09:41 - Media russo diffonde il video del detenuto Usa Paul Whelan
Un video diffuso dall'agenzia di stampa statale russa Rt mostra l'americano Paul Whelan detenuto in una prigione russa dopo essere stato condannato a 16 anni di prigione con l'accusa di spionaggio. Lo riporta la Cnn. Whelan - che ha cittadinanza statunitense, irlandese, britannica e canadese - è stato arrestato in un hotel di Mosca nel dicembre 2018. Nel video diffuso dai media vicini al Cremlino, Whelan indossa un'uniforme carceraria russa, le riprese lo fanno vedere mentre usa una macchina da cucire e mangia in una mensa. E dice a un giornalista: «Capisci quando dico che non posso fare un'intervista, il che significa che non posso rispondere a nessuna domanda». Dopo la pubblicazione del video, suo fratello David ha dichiarato: «Oggi è stata la prima volta che ho visto come appare veramente dal giugno 2020».
Ore 09:47 - Mosca: arrestato terrorista che pianificava un attacco
Un residente della regione russa di Kaluga è stato arrestato con l'accusa di prendere parte alle ostilità a fianco dell'Ucraina e di aver pianificato un attacco terroristico nella regione, secondo quanto riferito dal Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) e riportato da Interfax. «Il Servizio Federale di Sicurezza della Federazione Russa ha sventato le attività illegali di un cittadino russo, residente nella regione di Kaluga, il quale è entrato in contatto e ha mantenuto contatti con rappresentanti di una formazione paramilitare ucraina e, agendo su loro ordine, intendeva compiere un attacco terroristico», ha riferito il centro stampa dell'Fsb. L'uomo aveva anche intenzione di trasferirsi in Ucraina per combattere all'interno dell'organizzazione Azov, vietata in Russia. «Il sospettato ha anche effettuato i preparativi per organizzare un attacco terroristico contro una infrastruttura critica di Kaluga», ha detto il centro stampa.
Ore 10:12 - «Erdogan vedrà Putin a Soci il 4 settembre»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si recherà il 4 settembre a Soci per incontrare l'omologo russo Vladimir Putin. Lo sostiene il portale, con sede a Londra, Middle East Eye che cita tre fonti informate sulla situazione. Ieri Bloomberg aveva parlato dell'8 settembre come possibile data dell'incontro mentre il portavoce del partito di Erdogan Akp, Omer Celik, aveva affermato che la visita si sarebbe tenuta a Soci la prossima settimana senza specificare una data precisa. Il rilancio dell'accordo sul grano, conclusosi dopo l'uscita di Mosca in luglio, sarà al centro del colloquio.
Ore 10:28 - Giornata dei difensori dell'Ucraina, «Vendicheremo tutti»
«È la Giornata della memoria dei difensori dell'Ucraina. Ogni eroe è per sempre nella storia dell'Ucraina. Non dimenticheremo nessuno, vendicheremo tutti. Gloria all'Ucraina e a tutti coloro che hanno dato la vita per la libertà», ha scritto su Telegram il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andry Yermak.
Ore 11:01 - Santa Sede: «Dal Papa nessuna propaganda imperialista»
«Nelle parole di saluto rivolte a braccio ad alcuni giovani cattolici russi nei giorni scorsi, com'è chiaro dal contesto in cui le ha pronunciate, il Papa intendeva incoraggiare i giovani a conservare e promuovere quanto di positivo c'è nella grande eredità culturale e spirituale russa, e certo non esaltare logiche imperialistiche e personalità di governo, citate per indicare alcuni periodi storici di riferimento». Lo ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti riguardo all'intervento di Papa Francesco in un collegamento il 25 agosto con i ragazzi russi riuniti a San Pietroburgo.
Ore 11:02 - Prigozhin potrebbe essere sepolto oggi a San Pietroburgo
Prigozhin potrebbe essere sepolto oggi a San Pietroburgo, nel cimitero di Serafimovsky. Lo riferiscono i media locali che parlano di un notevole dispiegamento di forze dell'ordine davanti al cimitero e dell'installazione di metal detector. Nel cimitero di Serafimovsky sono sepolti anche i genitori del presidente russo Vladimir Putin, oltre che molti soldati e funzionari del ministero della Difesa.
Ore 11:21 - Peskov: «Putin non sarà ai funerali di Prigozhin»
Il presidente russo Vladimir Putin non parteciperà ai funerali di Prigozhin. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. La cerimonia funebre è «una questione che riguarda la famiglia» del fondatore della Wagner e il Cremlino «non è a conoscenza dell'organizzazione». Peskov precisa che il Cremlino non ha ancora informazioni precise su quando, dove e in quale forma di svolgeranno le esequie.
Ore 11:23 - Peskov: «Kiev cerca di trascinare l'Occidente in conflitto»
Il governo di Kiev sta facendo «di tutto per trascinare l'Occidente il più profondamente possibile in un conflitto con Mosca». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.
Ore 11:45 - Medvedev: l'apocalisse se l'Occidente complice di Kiev in Crimea
Se la Russia subirà attacchi «concordati» con l'Occidente su tutto il suo territorio, incluso la Crimea, allora «le previsioni dell'Apocalisse si avvicinano». È quanto ribadisce il vicepresidente del Consiglio di sicurezza, Dimitri Medvedev, sul suo canale Telegram ventilando la possibilità che un'eventuale via libera occidentale a Kiev per attaccare tutta la Crimea scateni il tutti contro tutti. Questo scenario, ha infatti affermato, sarebbe il «caus belli» per dare a Mosca «l'opportunità di agire nell'ambito dello jus ad bellum contro tutti e tutti nei paesi della Nato». «È triste», ha concluso Medveded, perché «le previsioni dell'Apocalisse si avvicinano».
Ore 11:52 - «Il Cremlino accoglie con favore le parole del Papa ai giovani»
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha accolto favorevolmente le parole di Papa Francesco, che parlando ai giovani russi in occasione della Giornata mondiale della Gioventù li ha invitati ad essere orgogliosi della loro eredità storica e culturale citando tra l'altro Pietro il Grande e Caterina II. «Il Papa - ha detto Peskov, citato dall'agenzia Tass - conosce la storia russa, e questo è molto positivo. È una storia veramente profonda, che ha radici profonde».
Ore 12:23 - «Distrutto un drone ucraino sul Mar Nero»
Un aereo da caccia russo ha abbattuto un drone ucraino sul Mar Nero. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, precisando che «verso le 12 è stato sventato un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico da parte di un Uav contro obiettivi nel territorio della Federazione Russa. Il veicolo aereo senza pilota è stato distrutto».
Ore 12:42 - Bbc: «Drammatico aumento di morti fra i militari ucraini»
Si moltiplicano le testimonianze di fonti occidentali su «un drammatico incremento dei morti ucraini», sullo sfondo della resistenza delle linee russe a quella che doveva essere la controffensiva d'estate. Lo sottolinea la Bbc, riprendendo una recente stima Usa - trapelata malgrado i dati ufficiali di Kiev restino secretati - secondo cui il totale di soldati ucraini uccisi in guerra è salito almeno a 70 mila, con almeno 120 mila feriti. Il giornalista della Bbc Quentin Sommerville inviato nel Donetsk ha riferito di «pile di cadaveri» ricomposti ogni giorno in un obitorio ucraino sul fronte est.
Ore 13:08 - Due condanne a 11 anni in Russia per un video sul conflitto
Un giornalista russo, Michael Nacke, e il fondatore del progetto Conflict Intelligence Team, Ruslan Leviev, sono stati condannati in contumacia a 11 anni di reclusione ciascuno perché riconosciuti colpevoli di avere diffuso «informazioni false sulle forze armate» in un video su Youtube in cui commentavano il conflitto in Ucraina. La sentenza è stata emessa dalla Corte distrettuale di Basmanny, secondo quanto riferisce l'agenzia Interfax. Ai due imputati è stato anche imposto il divieto di gestire siti internet nei prossimi cinque anni. Il Conflict Intelligence Team è un gruppo di ricerca e indagini su eventi riguardanti la sfera militare.
Ore 13:15 - Elicottero Mi-8 si schianta nella regione russa di Chelyabinsk
Secondo i media ucraini, un elicottero russo Mi-8 si è schiantato nella regione russa di Chelyabinsk, l'equipaggio di quattro persone è rimasto ucciso. La notizia è stata rilanciata da Rbc-Ucraina che ha ripreso i canali russi di Telegram.
Ore 13:29 - Zelensky: «Oggi versiamo lacrime in silenzio per i nostri caduti»
«Ogni anno, il 29 agosto, onoriamo la memoria degli ucraini che hanno dato la vita per difendere il nostro Paese. Per difendere l'indipendenza dell'Ucraina. La libertà per tutto il nostro popolo. L'integrità territoriale dell'Ucraina. Il diritto dell'Ucraina di essere tra le nazioni libere. Le parole non sono mai abbastanza per esprimere i nostri sentimenti. E lasciamo che le lacrime siano versate oggi, che il silenzio risuoni più forte di qualsiasi parola, lasciamo che il nostro rispetto dica a tutti ciò che sentiamo veramente e quanto siamo grati a tutti i nostri difensori, le cui vite sono diventate la vita dell'Ucraina», ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky postando un video davanti al memoriale con gli onori ai caduti.
Ore 13:55 - Potente esplosione in Crimea a Olenivka
Una potente esplosione è stata sentita dai residenti a Olenivka, nell'ovest della Crimea, la penisola ucraina annessa da Mosca nel 2014. Lo riporta Rbc-Ucraina citando il canale Telegram locale Krymskiy Viter. Al momento non ci sono dettagli, ma i testimoni parlano di ambulanze sul posto. Un video postato dal media mostra il fumo dopo l'esplosione. Proprio a Olenivka il 23 agosto un moderno missile di produzione ucraina ha distrutto un sistema di difesa aerea russo a lungo e medio raggio S-400 Triumph, come ha dichiarato il segretario del Consiglio di sicurezza di Kiev Oleksiy Danilov 3 giorni fa.
Ore 14:04 - Zakharova: «La Nato è l'asse del male»
La Nato è «l'asse del male». Lo ha detto in un'intervista all'Ansa la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. La portavoce ha affermato che l'economia russa cresce nonostante le sanzioni imposte dalle potenze occidentali. «Questa realtà - ha aggiunto - fa inorridire l'intero asse del Male della Nato (e voi siete l'asse del Male, ovviamente)».
Ore 14:14 - Mosca: «Vaticano equilibrato, continua il dialogo su Kiev»
Il «dialogo» tra Mosca e il Vaticano sull'Ucraina «continua». Lo ha detto in un'intervista all'Ansa la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Le relazioni tra la Russia e la Santa Sede, ha aggiunto la portavoce, sono improntate a «un approccio reciprocamente rispettoso e costruttivo» e Mosca «apprezza molto la linea equilibrata del Vaticano sul conflitto in Ucraina e gli sforzi della Santa Sede e di Papa Francesco personalmente per cercare una soluzione pacifica, che purtroppo sono apertamente respinti dal regime di Kiev».
Ore 14:22 - Sepolto a San Pietroburgo il responsabile della logistica Wagner
Si sono svolti oggi in privato nel cimitero Severnii di San Pietroburgo i funerali di Valery Chekalov, il responsabile dell'organizzazione logistica della Wagner morto con Prigozhin nello schianto di un jet. Ne dà notizia il sito in russo della Bbc sul suo canale Telegram, aggiungendo che alle esequie hanno partecipato un centinaio di persone. Nulla si sa ancora ufficialmente su quando e dove si svolgeranno i funerali dello stesso Prigozhin e del comandante militare della Wagner, Serghei Utkin. I preparativi, sottolineano vari siti e canali Telegram, proseguono in segreto. Secondo le stesse fonti Prigozhin dovrebbe essere sepolto sempre a San Pietroburgo, forse nel cimitero di Serafimovsky o di Smolensk.
Ore 14:36 - Podolyak: «Ci sono i presupposti per nuove ribellioni in Russia»
La probabilità di nuove proteste e rivolte in Russia è aumentata, specie dopo la morte di Prigozhin. Lo ha dichiarato Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky, come riporta da Unian. Podolyak è convinto che l'omicidio di Prigozhin abbia dimostrato alle élite russe che Putin non agisce secondo le regole, non adempie ai suoi obblighi nemmeno nei loro confronti, e che si trova in uno stato di paranoia, per cui nessuno può essere al sicuro. «Man mano che questa guerra si spinge sempre più verso una configurazione che non è vincente per la Russia, e già oggi sembra così, sarà un rischio per molti membri della sua cerchia ristretta, anche per i suoi più stretti collaboratori. Qualcuno dovrà essere incolpato di tutto... Tutto questo porterà a tensioni interne. Sono già stati creati i presupposti per alcune ribellioni», sostiene Podolyak.
Ore 14:46 - Crimea, così le pressioni Usa hanno spinto Zelensky a parlare di «soluzione politica»: ecco le possibili vie d’uscita
(di Giuseppe Sarcina) L’apertura di Volodymyr Zelensky sulla Crimea è il risultato delle pressioni che gli americani hanno esercitato, discretamente, per mesi. In realtà nessuno a Washington ha mai pensato seriamente che l’armata ucraina sarebbe stata in grado di riprendere con le armi la penisola annessa illegalmente da Vladimir Putin nel 2014. Anche nei momenti migliori della controffensiva, i generali del Pentagono hanno sempre sostenuto che sarebbe stata un’impresa, quasi impossibile, sbaragliare le difese della base russa, nel porto di Sebastopoli. Il Segretario di Stato, Antony Blinken, e il Consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan, invece, fin dall’inizio della guerra hanno avvertito Joe Biden: la Crimea rappresenta una linea rossa per Putin. Una lingua di terra da difendere a ogni costo e con ogni mezzo, comprese le famigerate armi nucleari tattiche, gli ordigni atomici devastanti, sia pure con un ridotto raggio di azione.
Ore 15:17 - «Putin ha accettato l’invito di Xi, andrà in Cina a ottobre»
Sarà in Cina il primo viaggio all’estero di Vladimir Putin da quando la Cpi ha spiccato il suo mandato di arresto internazionale. Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg citando alcun fonti, Putin ha accettato l’invito di Xi Jinping a partecipare al «Belt and Road Forum» che si terrà in ottobre.
Ore 16:23 - Esplosioni al confine tra Ucraina e Bielorussia, un fulmine avrebbe colpito delle mine
Intorno alle 3.30 della scorsa notte si sono verificate esplosioni al confine tra Ucraina e Bielorussia, nel lato di Minsk, che sarebbero state causate da un fulmine che ha colpito le mine posizionate tra i due Paesi. A riportare la notizia è stato per primo il media bielorusso Gayun su Telegram, parlando di diverse mine anticarro TM-62M che sarebbero esplose su un ponte ferroviario a 800 metri dalla stazione di Slovechno (distretto di Yelsky, regione di Gomel). La detonazione delle mine ha distrutto il binario ferroviario e danneggiato il supporto di un ponte. Dal lato ucraino l’informazione è stata confermata dal portavoce delle guardie di frontiera della Bielorussia, Andriy Demchenko, che a Radio Liberty ha dichiarato che le mine sono esplose «in una direzione vicino alla linea di confine» a causa di un fulmine, sottolineando che «secondo le informazioni in mio possesso, nessuno è rimasto ferito».
Ore 16:25 - L’Estonia valuta la chiusura del valico frontaliero con la Russia
Il ministero delle Finanze estone si è detto oggi a favore della chiusura del valico frontaliero di Koidula tra l’Estonia e la Federazione russa. La proposta è basata su ragioni principalmente economiche, in quanto la chiusura del valico permetterebbe di risparmiare gli 11 milioni di euro richiesti per la sua manutenzione e il suo processo di adeguamento agli standard di sicurezza necessari. Secondo gli esperti del ministero, la chiusura sarebbe resa ancora più desiderabile dal fatto che, nel corso dell’ultimo anno, il tir in transito sono diminuiti di oltre il 30%. Il ministero dell’Interno, cui spetta la decisione finale sulle operazioni da intraprendere, non si è tuttavia ancora espresso.
Ore 16:39 - IL PUNTO MILITARE | Mancano interpreti per i soldati ucraini: le difficoltà dell’addestramento europeo
(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Il diavolo è nei dettagli. Anche per la gigantesca assistenza occidentale all’Ucraina. Lo conferma un aspetto: all’alleanza mancano gli interpreti.
Diverse testimonianze raccolte dal Financial Times nei centri di training in Germania indicano la difficoltà di tradurre termini militari in modo efficace e preciso. Gli ostacoli sono emersi durante il programma gestito dai Paesi dell’Unione Europea, un piano per preparare migliaia di uomini sotto la guida di istruttori Ue. Non tutte le reclute sanno l’inglese, il numero di interpreti è ridotto e poi c’è un nodo specifico legato ai corsi. I reparti devono imparare a usare mezzi — come il Leopard — e apprendere tecniche di manovra coordinate, un doppio impegno, con metodi diversi. Va sottolineato che anche per i piloti ucraini selezionati per i futuri caccia F16 si è posto il problema della «lingua», così sono stati mandati a studiare. (...)
Ore 16:41 - Il funerale di Prigozhin celebrato in forma privata
Il funerale di Yevgeny Prigozhin si è svolto oggi in forma privata. Ne dà notizia il servizio stampa della Concord, la società del capo della Wagner, aggiungendo che coloro che desiderano rendergli omaggio possono visitare il cimitero di Porokhovskoe a San Pietroburgo.
Ore 16:49 - L'ex marine Usa Whelan in un campo di lavoro in Russia
Paul Whelan, ex marine americano arrestato nel 2018 a Mosca e condannato a 16 anni di carcere con l'accusa di spionaggio, è apparso in un video all'interno di un campo di lavoro russo.
È la prima volta in tre anni che vengono diffuse immagini di Whelan, «detenuto ingiustamente» secondo il governo degli Stati Uniti. Il video è stato condiviso dal canale Rt e mostra Whelan in fila con altri detenuti nel cortile della prigione. Il cittadino americano viene visto cucire abiti industriali nella fabbrica del carcere e poi nella mensa con un vassoio con cibo. Alla troupe tv di Rt dice che non rilascerà alcun commento. L'ultima volta che Whelan era apparso in un video, trasmesso dalla Bbc, era in tribunale durante il processo a Mosca. «È stato bello rivederlo e vedere che suoi occhi la lotta che sta conducendo. È bello sapere che Paul rimane indomito», ha scritto David Whelan, il gemello di Paul, in una e-mail citata dalla Bbc.
Ore 17:15 - Russia, confermato l'arresto di Strelkov, protagonista della prima fase della guerra nel Donbass
Il Tribunale della città di Mosca ha confermato l'arresto di Igor Girkin, noto con il nome di battaglia di Strelkov (fuciliere) ex "ministro" della difesa della regione indipendentista di Donetsk, nonché ex ufficiale dell'Fsb e protagonista dell'inizio dei disordini nel Donbass nel 2014. Era stato condannato all'ergastolo dal Tribunale dell'Aja per il volo MH17. Girkin era stato arrestato lo scorso luglio per incitazione all'estremismo in relazione al fallito golpe contro i vertici della difesa russa di Evgheny Prigozhin. Oggi il tribunale ha respinto la richiesta di appello.
Ore 17:58 - Kuleba: «Negoziare con Putin? Chiedete a Prigozhin»
Negoziare con Putin? Chiedete a Prigozhin. Così il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha commentato la possibilità di aprire un dialogo con Mosca, durante una conferenza stampa con il suo collega francese a Parigi. «Per quanto riguarda le richieste di negoziati con Putin, chiunque chieda questo dovrebbe chiedere al signor Prigozhin, non a noi. Ha avuto un conflitto con Putin. Ha negoziato con successo con Putin, ha posto fine al conflitto, ha concordato garanzie di sicurezza e poi Putin lo ha ucciso», ha detto il capo del ministero degli Esteri ucraino. «Non c’è motivo di credere che Putin si comporterà diversamente in qualsiasi altro negoziato», ha aggiunto Kuleba escludendo qualsiasi dialogo col Cremlino.
Ore 18:10 - Sulla tomba di Prigozhin rose rosse e poesia di Iosif Brodsky
Il canale Telegram russo «Shot» ha diffuso questa sera un video e alcune fotografie della tomba di Yevgeny Prigozhin, il capo della Wagner sepolto oggi in una cerimonia privata a San Pietroburgo, nel cimitero di Porokhovskoye, vicino a suo padre. La tomba, sovrastata da una croce di legno, appare coperta di rose rosse. Su di essa sono appoggiate una grande fotografia di Prigozhin e il testo incorniciato di una poesia di Josif Brodsky intitolata Natura Morta.
Ore 18:29 - Bombe ucraine su Bryansk. Filorussi: «Morto un bambino»
Un bambino sarebbe morto nel villaggio di Klimovo nella regione russa di Berdyansk. «Le forze armate ucraine hanno sparato sul villaggio di Klimovo. Secondo le prime informazioni ci sarebbero dei morti, tra cui un bambino», ha scritto su Telegram il governatore locale Alexander Bogomaz sul proprio canale. Altre cinque persone sono rimaste ferite. Inoltre «sono stati danneggiati edifici scolastici, residenziali e diversi edifici amministrativi», ha aggiunto ancora.
Ore 18:34 - Kiev: «Decine bambini evacuati da regione Zaporizhzhia»
Decine di bambini saranno evacuati dagli insediamenti della regione ucraina di Zaporizhzhia più vicini alla linea del fronte. Lo ha reso noto via Telegram il ministero della Reintegrazione di Kiev. Si tratta «della città di Gulyaipole, il villaggio di tipo urbano di Stepnohirsk, nonché i villaggi di Preobrazhenka, Yehorivka, Novopavlivka».
In totale saranno evacuati 54 bambini e 67 familiari a causa della difficile situazione di sicurezza e dei bombardamenti nemici.
Ore 18:45 - Bandiera Kiev issata su sponda sinistra del Dnepr
I soldati delle forze armate di Kiev hanno issato la bandiera ucraina sulla riva sinistra del Dnepr, nella regione di Kherson. Lo riporta Ukrainska Pravda, pubblicando un video. E’ accaduto nel villaggio di Dachi che ora - viene spiegato - è una «zona grigia» dove infuria la battaglia. «I nostri militari hanno solennemente issato la bandiera dell’Ucraina con l’inno nazionale» si legge in un post.
Ore 18:56 - Esercito di Kiev: «Oltre 1.400 persone evacuate da Kupiansk»
Le autorità ucraine hanno evacuato 1.433 residenti dalla città orientale di Kupiansk, oggetto di una seconda offensiva delle forze russe. Le evacuazioni proseguono dal 9 agosto, «ma non tutti sono disposti a partire malgrado l’intensità degli attacchi», ha reso noto oggi Roman Semenukha, dell’amministrazione militare della regione di Kharkiv, citato da Ukrainska Pravda.
La Russia aveva assunto il controllo di Kupiansk nel febbraio dello scorso anno, ma pochi mesi più tardi la città era stata liberata dalle forze ucraine.
Ore 19:09 - Russi in trappola a Bakhmut, non possono lasciare la città
L’esercito ucraino continua ad avanzare in direzione di Bakhmut e le forze russe sono intrappolate e non possono lasciare la città. Lo ha dichiarato la viceministra della Difesa Hanna Malyar al canale United News, come riportato da Unian. «Abbiamo già raggiunto molte alture dominanti, e il nemico è intrappolato lì, perché non può lasciare Bakhmut e non può muoversi in città. E lì, sapete, la maggior parte delle persone parla delle battaglie a Klishchivka, Kurdyumivka, Andriivka.
In effetti, lì si combatte. Non esageriamo, perché siamo superstiziosi. Stiamo facendo progressi a poco a poco» ha dichiarato Malyar. A proposito del fronte orientale, ha continuato la viceministra, i progressi in questa direzione sono «in realtà ciò che preoccupa maggiormente il nemico» ed è «per questo che stanno cercando di spostare e deviare i nostri sforzi verso altre aree».
Ore 19:18 - Polonia, nuovo attacco hacker: 25 treni fermati e inno russo dagli altoparlanti
L’operatore ferroviario polacco Pkp ha denunciato l’azione di gruppi di hacker che hanno utilizzato segnali radio per fermare 25 treni passeggeri nel paese. Stando ad un portavoce delle ferrovie, i convogli sono stati bloccati in quattro regioni intorno alle 13:00 di oggi. I passeggeri non hanno corso pericoli e i treni hanno potuto riprendere la loro corsa con un leggero ritardo.
Negli ultimi giorni si sono verificati diversi attacchi simili alla rete ferroviaria polacca, che funge da principale mezzo di trasporto per gli aiuti militari occidentali all’Ucraina. La polizia di Bialystok, nell’est del paese, aveva già arrestato domenica due uomini, tra cui un agente di polizia, che avevano fermato cinque treni passeggeri e un treno merci. Nella parte occidentale del paese, durante le soste imposte ai convogli si è sentito l’inno russo e un discorso di Vladimir Putin.
Ore 19:34 - Tribunale russo conferma la detenzione del nazionalista Girkin
Un tribunale di Mosca ha respinto la richiesta presentata dall’ex comandante dei separatisti in Ucraina e blogger nazionalista russo Igor Girkin, conosciuto anche come Strelkov, di essere liberato dalla custodia cautelare. Girkin è un critico di alto profilo della strategia militare del Cremlino in Ucraina, è stato arrestato a luglio e detenuto in custodia con l’accusa di estremismo. Rischia fino a cinque anni di carcere.
Durante l’udienza, ha dichiarato di non avere intenzione di fuggire dalla Russia, facendo riferimento alla decisione di un tribunale olandese di incarcerarlo a vita in contumacia, e si è lamentato delle sue cattive condizioni di salute. Nel 2022, Girkin è stato uno dei tre uomini condannati da un tribunale olandese all’ergastolo per l’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines sull’Ucraina nel 2014. Il suo avvocato, Gadzhi Aliyev, ha definito la decisione «illegale» e ha detto che presenterà ricorso.
Ore 19:32 - Funerali in forma privata di Prigozhin - Le immagini
I funerali del leader della Wagner sono avvenuti alla sola presenza di familiari e amici.
Ore 19:53 - Blinken annuncia nuovo pacchetto di aiuti: «Includerà missili AIM-9M e Javelin»
«Il nuovo pacchetto di assistenza militare da 250 milioni di dollari per l'Ucraina includerà missili AIM-9M e Javelin e varie munizioni per artiglieria e armi leggere, compresi i sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità (HIMARS)». Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken.
Ore 19:59 - Kuleba sente Soltenberg su adesione Nato e piano annuale
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha parlato con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg dei prossimi passi nel percorso dell'Ucraina verso la Nato. «Abbiamo discusso del programma nazionale annuale adattato e del lancio a pieno titolo del Consiglio Ucraina-Nato. Ho inoltre informato il Segretario Generale sui preparativi dell'Ucraina per il primo Forum delle industrie della difesa», ha scritto Kuleba su X.
Ore 21:57 - Mosca accusa Kiev di aver colpito regione di confine provocando delle vittime
Mosca ha accusato oggi le forze ucraine di aver bombardato un villaggio a Bryansk, nella regione di confine, uccidendo diverse persone e ferendone cinque. Tra le vittime del bombardamento nel villaggio di Klimovo, a circa 15 chilometri dal confine ucraino ci sarebbero dei bambini, ha scritto su Telegram il governatore regionale Alexander Bogomas. Secondo il governatore, i bombardamenti hanno danneggiato un edificio scolastico, oltre a diversi edifici residenziali e strutture amministrative.
Ore 23:27 - Attacco di droni a Pskov, città russa al confine con i Paesi baltici
La regione era stata già attaccata in passato, ma torna sotto il fuoco dei droni (presumibilmente ucraini) la città russa di Pskov, località non lontana dal confine con i Paesi baltici, ma a oltre 700km dal confine ucraino. Testimoni oculari delle esplosioni hanno condiviso immagini e video sui social. Il presunto obiettivo dell'attacco alcuni velivoli che stazionavano sulla pista dell'aeroporto cittadino: sarebbero stati danneggiati almeno due aerei.
Il Ministero della Difesa russo ha comunicato che l'attacco non ha provocato vittime e che i droni nemici sono stati respinti. All’aeroporto è scoppiato un incendio in seguito all’attacco. Dopo l’arrivo delle unità di soccorso, le forze sono riuscite a tenere le fiamme sotto controllo: non c’è pericolo di propagazione, non ci sono morti o feriti.
Ore 01:11 - Mosca: pioggia di droni, attacchi in 7 regioni
Numerosi droni nella notte in Russia, Mosca parla di attacchi in almeno sette regioni. Gli aeroporti moscoviti di Domodedovo, Vnukovo e Sheremetyevo sono stati temporaneamente chiusi dopo che l’aeroporto di Pskov è stato colpito. Il ministero della Difesa russo ha reso noto di aver sventato nella notte «un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con velivoli senza pilota». Tre droni sono stati abbattuti dalla contraerea sul territorio della regione di Bryansk e un altro sul territorio della regione di Orel.
Ore 01:14 - Mosca: distrutte quattro imbarcazioni con truppe da sbarco Kiev
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver distrutto quattro navi militari ucraine nel Mar Nero che trasportavano fino a 50 uomini delle forze speciali. Intorno alla mezzanotte ora locale «un aereo della flotta del Mar Nero ha distrutto quattro navi militari veloci con gruppi di sbarco delle forze operative speciali ucraine con un totale fino a 50 persone», ha detto il ministero su Telegram.
Ore 02:56 - Deputato ucraino: «Attacco missilistico a Odessa»
Il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko ha detto online che c’è stato un attacco missilistico» su Odessa con esplosioni udite intorno alle 3,30 ora locale. Lo riporta il Guardian.
Ore 03:43 - Mosca: respinto attacco cdi droni marini vicino Sebastopoli
Mosca afferma che le forze della flotta russa nel Mar Nero hanno respinto stanotte un attacco di droni via mare vicino alla baia principale della città di Sebastopoli, in Crimea. «Le forze antisommergibili hanno completato il loro lavoro, ma per ora non ci sono informazioni precise sul numero e sulla tipologia degli obiettivi distrutti», ha scritto su Telegram il governatore locale Mikhail Razvozhayev citato dall’agenzia russa Tass.
La nuova strategia della controffensiva: cosa rischia l’esercito russo. Paolo Mauri su Inside Over il 29 Agosto 2023
Venerdì 25 agosto, il generale Mark Milley, capo di Stato maggiore della Difesa Usa, ha affermato in un’intervista alla televisione giordana al-Mamlaka che gli ucraini hanno “penetrato la prima linea di difesa russa”. Il generale stava molto probabilmente riferendosi ai progressi effettuati dall’esercito di Kiev lungo il fronte meridionale, in particolare in un preciso settore: quello di Robotyne, cittadina situata lungo la direttrice Tokmak-Melitopol.
Milley, durante l’intervista, ancora una volta ha ammesso che la controffensiva ucraina si è mossa a un ritmo più lento del previsto (l’inizio delle operazioni risale alla prima settimana di giugno) e ha affermato che è ancora troppo presto per poterla definire un successo o un fallimento, definendo lo sforzo ucraino “molto sanguinoso, lento, lungo e difficile”.
Le dichiarazioni del capo di Stato maggiore della Difesa statunitense hanno più il sapore della politica che quello della novità tattica: Robotyne, dove si combatte almeno dal 14 agosto, si trova già al di là della prima linea di difesa russa.
La cittadina è ora stata riconquistata dalle forze ucraine che stanno cercando di consolidare le posizioni allargando il piccolo saliente generato, ma l’annuncio del generale è ascrivibile alla volontà di calmare gli allarmismi generati dalle indiscrezioni dell’intelligence Usa, che qualche giorno fa aveva ammesso che la controffensiva di Kiev non è in grado di raggiungere la città strategica di Melitopol, risolvendosi quindi in un fallimento strategico.
I nuovi obiettivi delle forze di Kiev
Tornando al complesso delle operazioni sul fronte meridionale, dove l’esercito ucraino dimostra più capacità di manovra per via del maggior numero di unità di riserva schierate, si registrano avanzamenti nelle direzioni di Novoprokopivka, Mala Tokmachka, la già citata Robotyne e Ocheretuvate tutte località situate tra i 10 e i 25 chilometri in un arco a sud di Orikhiv. Gli ucraini sono avanzati a Urozhaine (9 chilometri a sud di Velyka Novoselivka) in direzione di Berdyansk, città portuale sul Mare d’Azov.
Nell’area di Robotyne esiste un sistema di trincee russe, rifugi e tunnel sotterranei di breve lunghezza interconnessi che consentono di spostare personale, armi e munizioni da diverse posizioni tattiche lungo il fronte. Questa prima linea difensiva vede anche la presenza di fossati anticarro e campi minati che si estendono nei terreni davanti e tra questi livelli interconnessi di posizioni difensive. Si ritiene che le aree vicine alla prossima serie di posizioni difensive russe potrebbero essere minate meno pesantemente rispetto a quelle della prima linea, per dare alle forze russe che operano a nord di queste posizioni la possibilità di ritirarsi.
Attualmente, gli avanzamenti pagati a caro prezzo dagli ucraini, li stanno portando in prossimità della successiva linea difensiva russa che sembra comprendere una serie relativamente più contigua di fossati e ostacoli anticarro a denti di drago con trincee e bunker alle loro spalle.
Mosca asserragliata
La disposizione, natura ed equipaggiamento delle posizioni difensive russe è però non del tutto chiara, inoltre risulta che la Russia abbia spostato riserve nel settore meridionale del fronte facendo giungere elementi della 76a Divisione d’assalto aereo delle Guardie (Vdv – Vozdushno-Desantnye Vojska) dall’area di Kreminna, nell’oblast di Luhansk, e stanno anche ridistribuendo unità non specificate dalla zona di Kherson, dove attualmente l’esercito russo è riuscito a respingere gli assalti ucraini oltre il fiume Dnipro pur restando impegnato in sporadici scontri a fuoco.
Le forze russe hanno impegnato una notevole quantità di materiale e manodopera per mantenere le posizioni difensive che l’esercito ucraino sta lentamente penetrando tra Robotyne e Urozhaine. Qui, a sud di Velyka Novoselivka, gli ucraini stanno cercando di conquistare le alture ai lati della direttrice di avanzata anche per cercare di interrompere le linee russe di comunicazione avanzate che corrono est-ovest lungo il fronte.
Non è chiaro se l’esercito di Mosca, che ha preferito lasciare l’iniziativa tattica in questo settore del fronte agli ucraini ponendosi sulla difensiva, sarà capace di mantenere questo vantaggio se non può impegnare lo stesso livello di risorse e personale nei successivi livelli di difesa, tuttavia la seconda linea, ma soprattutto la terza, porrà una sfida notevole all’esercito di Kiev: se, infatti, gli ucraini hanno impiegato più di due mesi per sfondare la prima linea, che come sappiamo è occupata principalmente da personale di secondo/terzo ordine mobilitato (i “mobik”), è ragionevole supporre che nelle prossime linee, occupate da unità meglio addestrate ed equipaggiate – anche con reparti corazzati che sinora si sono visti sporadicamente – incontreranno una resistenza molto più accanita.
Sappiamo che un attaccante, per avere successo, dovrebbe ottenere una superiorità numerica di 3:1, e sappiamo che l’Ucraina ha deliberatamente optato per una controffensiva “force oriented” piuttosto che “terrain oriented”, quindi concentrandosi sul logoramento del nemico invece di concentrare uomini e mezzi per ottenere un guadagno territoriale, pertanto il rischio è che il vantaggio numerico si assottigli (o semplicemente non ci sia mai stato) nel corso del conflitto, con conseguente prolungamento temporale dello stesso.
È pur vero che la Russia ha perso la schiacciante superiorità nelle artiglierie – grazie alla precisione del fuoco di controbatteria ucraino – ma da parte russa si può contare sul supporto aereo dato sia dalla componente ad ala fissa sia da quella ad ala rotante. Quest’ultima, in particolare, è usata in modo continuo e con risultati generalmente soddisfacenti, sebbene questa stessa intensa attività di volo stia logorando personale e macchine.
Capiamo quindi perché il governo di Kiev abbia spinto molto per ottenere i cacciabombardieri, che comunque non arriveranno prima del 2024 e che solo a fine di quell’anno saranno in numero idoneo per poter avere un qualche peso in operazioni terrestri in ogni caso non di ampio respiro (ammesso che non vengano pesantemente contrastati dalle forze aerospaziali russe).
I possibili scenari
Ora che abbiamo qualche dato in più possiamo provare a trarre qualche considerazione: stante l’attuale situazione, il conflitto sarà ancora molto lungo e molto probabilmente la controffensiva si arenerà ben prima di aver raggiunto i suoi obiettivi strategici.
Se è vero che all’esercito ucraino non serve raggiungere le coste del Mare d’Azov per tagliare le linee di rifornimento tra la Crimea e il territorio della Federazione russa in quanto basta avanzare ancora di 15/20 chilometri per poterle bersagliare con l’artiglieria (a razzo), è anche vero che per ottenere un cessate il fuoco da posizioni di forza occorre raggiungere un obiettivo politico, che è proprio quello di tagliare quell’istmo di terra occupata dai russi.
Cosa può fare l’Ucraina
Sempre in merito alla medesima questione, facciamo ora qualche precisione di ordine tattico/militare chiarificatrice.
Gran parte delle linee di comunicazione principali sono a ridosso del Mare di Azov: l’autostrada M14, nel tratto tra Manhush (non lontano da Mariupol) e Pryazovske (vicino a Melitopol) è a una distanza massima dal mare di 15 chilometri (tra gli 80 e i 90 da Robotyne, ad esempio). Quindi per poterla mettere sotto tiro non solo dei sistemi Mlrs (Multiple Launch Rocket System) più a lungo raggio come gli Himars o gli M-270, ma anche di obici di artiglieria, è necessario avanzare di almeno altri 50 chilometri, il che significa arrivare nei pressi di Melitopol, per dare un’idea delle distanze geografiche.
Solo un costante e intenso tiro di artiglieria, dato da Mlrs e obici potrebbe infatti disarticolare e financo interrompere quest’arteria di comunicazione russa, che invece, venendo bersagliata da sistemi a razzo, vedrebbe il suo traffico solamente ridotto di volume ma non interrotto, col risultato di venire così ammortizzato dai trasporti via mare.
Questa tattica di cercare di interrompere le vie di comunicazione – qualcosa che l’Ucraina sta cercando di fare da tempo – diventa pagante per una rapida risoluzione del conflitto solo se effettuata con bombardamenti intensi e precisi, presupponendo che la parte avversa non ponga in essere una campagna di distruzione delle risorse messe in campo per lo scopo. PAOLO MAURI
Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “la Stampa” martedì 29 agosto 2023.
Ora che i passeggeri dell'aereo della Wagner sono stati identificati con il test del Dna, inizia la fase più delicata dell'eliminazione di Evgeny Prigozhin dalla politica russa, quella della memoria. Il problema del funerale dell'uomo che per due mesi ha attirato più attenzione, speranze e paure, dello stesso Vladimir Putin, è spinoso, e di difficile soluzione.
Seppellirlo con tutti gli onori significherebbe consacrarlo come un eroe. Delle esequie frettolose e discrete lo confermerebbero come martire. Una sepoltura solenne rafforzerebbe il culto dei Wagner sopravvissuti, un funerale volutamente dimesso li farebbe arrabbiare.
Ma soprattutto, si pone il problema della presenza alla cerimonia del presidente russo: la sua partecipazione sembrerebbe quasi un perdono postumo per il tentativo di golpe lanciato da Prigozhin a fine giugno, mentre la sua assenza confermerebbe per molti la responsabilità di Putin se non altro come ispiratore di quello che nessuno dubita sia stato un attentato.
Sono dilemmi che il Cremlino sta cercando di risolvere rapidamente, e quando il portavoce presidenziale Dmitry Peskov evita di dare conferme sui prossimi impegni di Putin, si capisce - per quanto l'addetto stampa sia stato ormai smentito senza alcun riguardo più volte dal suo principale - che la decisione non è stata ancora presa.
La legge infatti esige che un "Eroe della Russia" - decorazione che Prigozhin aveva ottenuto l'anno scorso, pur non possedendo alcun grado militare ufficiale - venga sepolto nel "pantheon della gloria nazionale" a Mytishi, alle porte di Mosca, in presenza dei più alti gradi militari, cioè proprio quelli che aveva insultato e sfidato.
L'alternativa è una cerimonia in uno dei campisanti memoriali della sua città natale, Pietroburgo, ma si pone il problema del governatore Aleksandr Beglov, un altro che Prigozhin aveva perseguitato e minacciato fino ai suoi ultimi giorni. L'idea di una sepoltura comune di tutti i sette comandanti dei Wagner morti sull'aereo è stata subito scartata come un incubo: la creazione di una sorta di mausoleo avrebbe offerto al culto dei mercenari, che ha già visto sorgere altari improvvisati in diverse città russe, un centro permanente.
E un funerale di Stato aperto a tutti rischia di trasformarsi in una marcia di protesta, un comizio di opposizione, un momento di rabbia, impossibili in un regime che ha praticamente proibito qualunque manifestazione pubblica che non sia rigidamente sceneggiata e controllata dalle autorità.
La soluzione probabilmente sarà un funerale semisegreto, e infatti Peskov ha insistito che «la decisione spetta alla famiglia». Intanto, diverse fonti non confermano nemmeno che il corpo di Prigozhin sia stato restituito ai suoi familiari. Ieri sera, Pietroburgo è rimasta elettrizzata dalla notizia che all'ingresso del cimitero Serafimovskoe (la necropoli dell'assedio di Leningrado, oltre che di tanti intellettuali e generali) venivano installati dei metal detector, un segnale di esequie con presenza di Vip.
Fonti vicine ai Wagner intanto rivelavano che i familiari di Valery Chekalov, il responsabile della logistica dei mercenari morto sullo stesso aereo, avevano già optato per una sepoltura privata in un altro cimitero pietroburghese, Severnoe, e che l'ingresso sarebbe stato limitato a parenti e commilitoni dietro esibizione di uno speciale "gettone".
Un'altra proposta circolata negli ambienti dei mercenari, era una tomba per Prigozhin a Bakhmut, quindi in territorio ucraino, sulla linea del fronte: trovata molto mediatica che avrebbe garantito l'assenza di pubblico. Probabilmente però la soluzione più comoda per il Cremlino sarebbe quella di convincere la vedova di Prigozhin, Lyubov, e i figli Pavel e Polina a un funerale strettamente privato, di cui dare notizia "a esequie avvenute", o comunque con un preavviso talmente breve da impedire ai suoi fan di raggiungere il cimitero. […]
Estratto dell'articolo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio per il “Corriere della Sera” martedì 29 agosto 2023.
Evgeny Prigozhin e i suoi luogotenenti sono morti davvero, fa sapere Mosca con il suo annuncio ufficiale. Ora bisogna scoprire il seguito.
Il giornale Moskovsky Komsomolets continua a fornire indiscrezioni su quanto è avvenuto nelle settimane precedenti al disastro. […] torna a scrivere del guasto, verificatosi il 18 luglio, al sistema dell’aria condizionata del jet. Il problema ha costretto a cercarne uno nuovo — sembra all’estero — con il conseguente stop del jet rimasto fermo nello scalo di Sheremetyevo, a Mosca. L’operazione, dopo altri contrattempi, è iniziata il 19 agosto e terminata il 20. I passaggi, secondo il sito, potrebbero aver creato un’opportunità, con gli attentatori che piazzano l’ordigno nella componente.
[…] Meno normale, in apparenza, la decisione di far visitare l’ Embraer a due possibili acquirenti. L’appuntamento era fissato per il 19 ma lo avevano spostato al 23 per consentire la riparazione del condizionatore. A gestirlo è stata la responsabile Natalia Minibayeva, al fianco del capo da otto anni.
Gli acquirenti, Alexandra Yulina e Sergey Klokotov, dirigenti della compagnia RusJet, hanno inoltrato copia dei loro passaporti, prassi necessaria per potere accedere al velivolo, e sono rimasti a bordo dalle 9.30 alle 10.30 del 23. Era presente anche il pilota Rustam Karimov.
Nessuno ha notato — secondo la ricostruzione giornalistica — azioni sospette, mentre sulla coppia non è emerso nulla di allarmante. […] Attorno alle 17.40, con undici minuti di ritardo, il jet ha lasciato Mosca andando incontro al suo destino. […]
[…] la vicenda della manutenzione viene fatta girare per nascondere altro? Le anticipazioni di Moskovsky Komsomolets possono anche essere interpretate come la preparazione del terreno in vista di qualche futuro annuncio da parte del Cremlino sui «responsabili».
"Crimine pianificato". Svolta nelle indagini su Prigozhin: cos'ha detto il Cremlino. Storia di Andrea Muratore su Il Giornale mercoledì 30 agosto 2023.
La presidenza russa inizia a esprimere, in maniera ufficiale, la sua visione sulle possibili cause della morte del comandante della Wagner Evgenij Prigozhin a una settimana dall'incidente aereo di Tver in cui il leader mercenario è deceduto il 23 agosto scorso. Il Cremlino ha infatti dichiarato oggi che lo staff di Vladimir Putin non esclude una causa intenzionale alla base dell'incidente aereo ove sarebbero morti Prigozhin, sei altri membri della Wagner e tre membri dell'equipaggio.
Dmitriy Peskov, portavoce di Putin, si è espresso in maniera chiara sul fatto che quelle del Cremlino sono, ad oggi, ipotesi rispondendo alle domande della Tass in conferenza stampa: "Dal momento che l'indagine non ha ancora prodotto alcun risultato, non posso darvi una formulazione precisa ma, ovviamente, sono state prese in considerazione diverse ragioni tra cui, diciamo, un crimine pianificato". Parole emblematiche che, nella loro cripticità, lasciano pensare che anche tra i fedelissimi di Vladimir Putin i dubbi sulle cause della morte di Prigozhin iniziano a serpreggiare.
Diverse testate occidentali sono partite dall'assunto che lo stesso Putin potesse essere dietro la morte improvvisa del comandante mercenario nell'incidente di Tver. Le ipotesi che suffragano questa come ogni altra ipotesi sono però ad oggi nulle. E non è da escludere che una "manina" intenzionale possa aver causato l'incidente senza però fare direttamente riferimento a Putin. Stephen Bryen, analista geopolitico americano vicino al Pentagono, ha messo ad esempio in campo l'ipotesi che il Gru, il servizio segreto militare, possa aver agito in autonomia.
Nel frattempo a Mosca si indaga proprio sull'ipotesi di un complotto contro Prigozhin, magari concretizzatosi sotto forma di un'esplosione deliberatamente causata in modo tale da far precipitare l'aereo: Artem Stepanov, pilota personale del capo mercenario che non era sull'Embraer caduto a Tver, è tra gli indagati per un possibile complotto contro Prigozhin. Ma non si hanno notizie di un suo arresto o di mosse ulteriori delle autorità russe nei suoi confronti.
La Russia tuttavia ha respinto una richiesta d'assistenza alle indagini proveniente dal Brasile, Paese di provenienza del jet precipitato e a cui appartiene la compagnia Embraer. Il Centro brasiliano per lo studio e la prevenzione degli eventi aeronautici (Cenipa) e la stessa Embraer hanno offerto una consulenza internazionale che il Cremlino ha detto di aver, per ora, declinato volendo accertare la pista interna prima di aprire qualsiasi altra strada. Peskov lo ha spiegato in conferenza stampa: "Prima di tutto, l'indagine è condotta dal Comitato Investigativo Russo, lo ha detto il presidente Putin, e si tratta di un'indagine nazionale. Quindi, in questo caso, qualsiasi indagine internazionale è fuori questione", ha dichiarato.
Secondo le norme del diritto aeronautico, è facoltà di Mosca attendere l'esito della ricerca sulla pista interna in quanto l'incidente è avvenuto su un volo di trasferimento da Mosca a San Pietroburgo dopo il presunto arrivo di Prigozhin dall'Africa. Le parole di Peskov, che riflettono il pensiero di Putin, unitamente a queste asimmetrie sulle richieste di aiuto provenienti, peraltro, da un Paese amico e partner dei Brics non fanno altro che infittire il mistero. Come è morto Prigozhin? Ancora troppo presto per avere certezze sul misterioso esito del volo in cui sarebbe deceduto il mercenario che, due mesi fa, provò a improvvisarsi golpista.
Niente folla né bandiere: i funerali muti di Prigozhin (e Putin non si presenta). Storia di Fausto Biloslavo su Il Giornale mercoledì 30 agosto 2023.
Funerale «segreto», senza gloria, bandiere con il teschio, simbolo del gruppo Wagner e plotone con i colpi a salve. Tantomeno folla con corone e ali di veterani in mimetica armati fino ai denti, che sarebbero state uno schiaffo al Cremlino e soprattutto ai vertici della Difesa russa. Non solo: i suoi uomini, convinti che il capo è stato ucciso dai «nemici interni alla Russia» avrebbero potuto scatenare un altro show sedizioso in occasione dell'ultimo saluto. Yevgeny Prigozhin, il «cuoco» di Putin, fondatore della compagnia militare privata Wagner, è stato sepolto in solitudine, senza le luci della ribalta che ha così tanto sfruttato e amato in vita. La «cerimonia d'addio» si è svolta ieri in forma strettamente privata in un modesto cimitero di San Pietroburgo. La tomba è vicina a quella del padre. Oltre ad una sua grande foto sovrastata da una croce in legno è coperta da rose rosse e il testo incorniciato di una poesia, «Natura morta», di Josif Brodsky. L'autore è nato a Leningrado, ma è stato espulso dall'Urss nel 1972 trovando asilo negli Usa.
L'annuncio è arrivato dal servizio stampa di Concord, una società di Prigozhin. «Coloro che desiderano dire addio» al capo della Wagner, eliminato la scorsa settimana con il suo stato maggiore, possono recarsi al cimitero Porokhovskoye. Un'area collinare a nord ovest della città dove è nato e ha conosciuto Vladimir Putin agli inizi degli anni novanta. Nel luglio 1715, lo zar Pietro I, fece costruire una fabbrica di polvere da sparo poi diventato cimitero.
Nessun funerale di stato, come talvolta si faceva con i rivali interni ai tempi dell'Unione sovietica. Il portavoce del presidente Dmitry Peskov ha spiegato ieri che Putin non aveva intenzione di partecipare alla cerimonia funebre. E se lo avesse fatto in pompa magna rischiava di venire contestato o peggio dai veterani della Wagner. Le condoglianze le ha fatte in un video qualche giorno fa riconoscendo «il talento» del vecchio amico, ma pure gli errori, che evidentemente gli sono costati la vita. Più che un commosso ricordo sembrava un epitaffio per chi sgarra credendo di essere un ducetto russo, che può lanciare una marcia su Mosca facendola franca.
Solo familiari e stretta cerchia di amici, probabilmente costretti a mantenere la riservatezza per evitare imbarazzi al Cremlino, erano presenti al funerale di Prigozhin. I suoi uomini dalla Bielorussia all'Africa e soprattutto i veterani in patria saranno inferociti e sempre più convinti che sono stati «i nemici interni» a eliminare il capo. La tumulazione senza riflettori è l'ennesimo segnale della «normalizzazione» di stato nei confronti del gruppo Wagner, che si è immolato per la Grande Russia, soprattutto a Bakhmut, ma ha osato troppo.
Sempre ieri è stato sepolto Valery Chekalov, l'uomo dei soldi di Wagner, morto assieme a Prigozhin e al comandante operativo Serghei Utkin. Chekalov è stato tumulato, in forma strettamente privata, nel cimitero di Serafimovskoye, sempre a San Pietroburgo. Del funerale di Utkin non si sa ancora nulla. Serafimovskoye, almeno è un cimitero famoso dove sono sepolte le vittime dell'assedio di Leningrado, i caduti dell'invasione in Afghanistan, di famose battaglie in Cecenia e i genitori di Putin. Prigozhin non ha avuto questo «onore» e in giro per la Russia alcuni cimiteri dedicati ai caduti della Wagner sono stati spianati dai bulldozer. Ufficialmente per far posto a piramidi monumentali di marmo nero che richiamano i «denti di drago», le barriere anticarro usate in Ucraina. In un video selfie, però, un barbuto veterano di Wagner si aggirava fra il cumulo di croci ammonticchiate nel cimitero di Nikolayevka protestando: «Che state facendo? È blasfemo. La gente sta morendo per la Russia e voi spianate le loro tombe? Non avete timore di Dio».
Ai tempi del terrore staliniano i dissidenti eliminati venivano sepolti in luoghi segreti per non attirare seguaci. A Prigozhin, che aveva le mani sporche di sangue in nome della Grande Russia, è toccato qualcosa del genere: un funerale senza onore e senza fan con l'obiettivo di seppellirlo per sempre nell'oblio.
Estratto dell’articolo di Michael Kimmage per “The Wall Street Journal” pubblicato da “La Stampa” giovedì 31 agosto 2023.
La morte molto pubblica dello sgherro di Putin, Yevgeny Prigozhin, mette in luce l'evoluzione della Russia in uno Stato mafioso tenuto insieme dalla violenza e incapace di esercitare una leadership globale. Alla sua morte in un incidente aereo, Prigozhin è diventato il simbolo della traiettoria criminale dello Stato russo. Negli anni '80 era stato imprigionato nell'Unione Sovietica, dopo di che ha vissuto una trasformazione "dalle stalle alle stelle", da venditore ambulante nella Russia post-sovietica a stretto collaboratore del presidente Vladimir Putin.
Il ragguardevole giro d'affari di Prigozhin andava dal catering d'élite all'ingerenza nelle elezioni negli Stati Uniti, al comando del Gruppo Wagner, un apparato militare privato finanziato dal governo. Il Gruppo Wagner ha proiettato, all'occorrenza, la forza russa in Ucraina e in Siria. In Africa non ha operato con lo zelo ideologico e la speranza di sviluppo economico che un tempo l'Unione Sovietica aveva sostenuto, acquisendo per l'Urss reti di lealtà e cooperazione. Wagner, invece, ha messo in piedi una vasta impresa criminale, un racket di protezione su scala continentale, che offriva sicurezza a dittatori e signori della guerra disponibili. In cambio ha ottenuto l'accesso alle risorse che ha usato per arricchire sé stessa. La stella professionale di Prigozhin è salita ulteriormente con l'invasione russa dell'Ucraina del 2022.
[…] Lo strano apice della carriera di Prigozhin è stato l'ammutinamento che ha capeggiato alla fine di giugno. Prima ha denunciato l'intero staff generale russo, accennando, a volte, al giudizio discutibile dello stesso Putin. La rivolta della Wagner è andata avanti senza opposizione finché Prigozhin non è stato convinto a mettervi fine, consegnandosi al purgatorio politico. La sua morte, due mesi dopo l'ammutinamento può essere stata un incidente, ma le agenzie di intelligence statunitensi non la pensano così. Prigozhin era l'alter ego di Putin. Entrambi avevano legami con San Pietroburgo. Entrambi erano self-made men che parlavano volentieri il gergo di strada e si atteggiavano a tipi tosti. È noto che, agli inizi del suo mandato, Putin ha promesso di "far fuori" i terroristi in una latrina, se necessario.
[…] Le sfumature mafiose di queste manifestazioni di potenza bruta non sono casuali. Il loro scopo è intimidire, mostrare che lo Stato russo non si fermerà davanti a nulla per proteggersi. Sono al cuore del regime. La Russia di Putin non ha lo slancio europeo e la perspicacia diplomatica dell'Impero russo. Non ha l'attrattiva rivoluzionaria dell'Unione Sovietica. La sua economia è pesantissima, con imprese di proprietà dello Stato e si oppone all'innovazione, e la sua politica estera ha isolato inutilmente la Russia dall'Occidente. Ciò in cui Putin eccelle è la generazione di ricchezza per lo Stato e la conversione di tale ricchezza in forza coercitiva. Questo era l'approccio del Gruppo Wagner in Africa un microcosmo del governo che Prigozhin serviva.
L'errore di Prigozhin, a giugno, è stato sferrare un colpo non fatale contro il boss. Il caos potrebbe caratterizzare lo Stato mafioso di Putin e la guerra mal gestita in Ucraina sicuramente ha scosso i "vertici del potere" in Russia, riorganizzando le gerarchie anteguerra. Senza la guerra, un avventuriero come Prigozhin non avrebbe comandato un esercito privato in grado di agire contro il Cremlino. Eppure, la ribellione di Prigozhin è stata straordinariamente insensata. Non era a capo dei servizi di sicurezza in Russia, non aveva alleati autentici nell'élite russa e le sue numerose tirate sui social media non costituivano un programma coerente per la rivoluzione.
Essendosi arreso alla sua propria mitologia auto-celebrativa, Prigozhin pensava di poter sfidare il padrino al centro di questa impresa criminale. Invece, è stato schiacciato velocemente. Lo Stato mafioso di Putin non corre il rischio di disfarsi. Ha passato più di due decenni a costruirsi muri intorno. I suoi strumenti per il controllo politico e sociale sono formidabili […] Putin ha talento per gestire la Russia come uno Stato mafioso e la guerra lo ha rispecchiato e rafforzato. Ma il rischio per l'immagine internazionale del Paese sta crescendo.
Si potrebbe presumere che tale immagine sia già stata distrutta dai molteplici abusi dei diritti umani durante la guerra in Ucraina e dall'incompetenza dell'esercito russo. […] l'invasione dell'Ucraina nel 2022 non aveva lo scopo di convincere l'Occidente. Al contrario, era un assalto premeditato non solo al territorio ucraino, ma al potere occidentale in quanto tale. Putin voleva che la guerra aiutasse la Russia ad allinearsi con i Paesi non occidentali, a mostrare il vuoto della potenza occidentale e a dimostrare che la Russia è destinata a essere un arbitro importante dell'ordine internazionale.
[…] Se la guerra fosse andata bene, Putin avrebbe tentato di dividere l'Europa dagli Usa. Non ha abbandonato questo obiettivo e intraprenderà una lunga guerra per logorare il supporto occidentale all'Ucraina, o per assicurarsi che l'Ucraina, invitata a entrare in istituzioni come la Nato e l'Unione Europea, sia uno stato fallito. Il sogno di Putin in Ucraina è dimostrare la realtà del declino americano che per lui equivale all'ascesa russa. Cosa significa per il futuro di Putin e per la Russia la morte di Prigozhin? Nei giorni scorsi, Putin ha parlato al summit Brics a Johannesburg.
Il Brasile, l'India, la Cina e il Sud Africa, i partner Brics della Russia, non sono entusiasti della guerra contro l'Ucraina, ma continuano a commerciare con la Russia, dando a Mosca un'ancora di salvezza in un momento di sanzioni occidentali senza precedenti. Dal 2014 Putin ha anche coltivato buoni rapporti con la Cina. I due Paesi dovrebbero essere i perni di un ordine internazionale post-americano, un mondo multipolare liberato dai saccheggi del militarismo americano e dalla promozione della democrazia. Raggiungere questo fine è il grandioso obiettivo strategico della Russia.
Estratto dell’articolo di Jacopo Iacoboni per la stampa il 3 settembre 2023.
Morto Prigozhin, restano (anche) i suoi soldi. E la lotta di potere che adesso si apre (tra i successori, ma anche presumibilmente con il Cremlino) per controllarli. Secondo una stima che La Stampa è in grado di fare incrociando diverse fonti russe, il fatturato complessivo delle sue 150 aziende nel 2022 arrivava a 76 miliardi di rubli, poco più di 730 milioni di euro.[…]. Il suo patrimonio personale poteva essere stimato, secondo Agentsmedia, intorno ai 550 milioni di dollari. Ma questa è solo una parte, della quantità enorme di denaro che gestiva e maneggiava […]
[…] Putin stesso disse, nei giorni successivi al tentato golpe, che «in un anno (da maggio 2022 a maggio 2023), il proprietario della la società Concord, attraverso Voentorg, ha ricevuto, guadagnato dallo Stato, fornendo cibo e servizi di ristorazione all’esercito, 80 miliardi di rubli». Ossia circa altri 770 milioni di euro. Il che farebbe salire il suo patrimonio al doppio dei 550 milioni di dollari stimati qui sopra. […]
Nella ragnatela di società c’è anche una ragnatela di […]149 persone giuridiche russe che sono legate in un modo o nell’altro a Prigozhin. O attività controllate direttamente da lui o dai suoi parenti e persone a lui legate, o società […] ritenute probabilmente mere società di servizi al suo seguito.
Molte […] appartenevano formalmente alla moglie di Prigozhin, che era proprietaria di Agat LLC e Monolit LLC. Stando a quando scritto dal canale telegrame “MO”, i rapporti tra Lyubov e il marito si erano da poco incrinati e lei ha iniziato a perdere le partecipazioni in varie società […].
Contemporaneamente, i fondatori di Monolit venivano schermati dal Registro statale unificato delle persone giuridiche. E un uomo di nome Dmitry Koshara […] ha rilevato Agat e Monolit il giorno prima della morte di Prigozhin, il 22 agosto. È diventato fondatore di Litera l'11 agosto.
Koshara, partner di lunga data di Prigozhin, già direttore dello sviluppo del gruppo Concord, svolgeva anche diversi servizi non limpidissimi per Evgheny Viktorovich. Nel 2011 si infiltrò nell'opposizione russa, registrò video segreti e ottenne documenti che Prigozhin utilizzava per dossieraggio e favori ai servizi […] per screditare l’opposizione russa. Il proprietario di Agat era invece Samuil Zharkoi, il patrigno che aveva cresciuto Prigozhin da bambino.
Poco prima di morire Prigozhin aveva iniziato la riorganizzazione della terza più redditizia delle società del clan, Lakhta Plaza (edilizia di lusso e terreni), intestata al figlio Pavel. Il 18 agosto la società aveva avviato la creazione di una nuova entità giuridica per evitare la successione ai debiti fiscali. La seconda società più redditizia, Lakhta park, aveva rinominato il direttore, mettendo alla guida un’amica di Prigozhin, Evghenia Dobrikova.
“MO” aveva poi scoperto che anche JSC Businessprof (proprietaria del centro direzionale Sinop di San Pietroburgo) era del figlio di Prigozhin. E così ad agosto anche qui è cambiato il direttore generale (il nome dell’attuale è Ivan Kotik). La società più redditizia di questo sotto-gruppo (almeno tra quelle conosciute) si chiama “Megaline”. Altre due società, Retail e Rythm, possiedono l’edificio del Centro Wagner a San Pietroburgo[…]
Circa 20 società collegate a Prigozhin fornivano cibo all’esercito, e continuano a farlo anche dopo l’ammutinamento, con un fatturato che nel 2022 aveva superato i 60 miliardi di rubli (570 milioni di euro). Poi c’era la Prodfutservis LLC, che forniva cibo nelle mense delle scuole della regione di Mosca[…]
Una delle società più famose, Concord M LLC, aveva in pancia un grande numero di ristoranti (tra cui il costoso River Lounge). […] C’è la mano di Putin anche nella nascita formale dell’impero Concord?
Società dall’aspetto più innocuo (un importante negozio di San Pietroburgo, o il “Museo del cioccolato”) erano intestata a Lyubov, la moglie di Prigozhin, ma anche queste recentemente sono state schermate. Come è stata da poco schermata la società “Colours of Life”, della mamma di Prigozhin, Violetta (Prigozhin si infuriò quando anche lei cadde sotto le sanzioni occidentali). La domanda interessante è perché Prigozhin stesse nascondendo anche cose apparentemente innocue, giorni prima della sua morte. Sapeva di essere un dead man walking? Sapeva che qualcuno avrebbe dato la caccia anche alla sua tomba?
Guerra Ucraina - Russia, le news del 30 agosto.
Ucraina-Russia, le notizie di mercoledì 30 agosto. Usa: «Putin e Kim hanno un accordo sulle armi». Wagner ai suoi miliziani: «Trovatevi un altro lavoro». Redazione Online su Il Corriere della Sera mercoledì 30 agosto 2023.
Le notizie sulla guerra in Ucraina di mercoledì 30 agosto. Attaccato l’aeroporto di Pskov, città russa al confine con i Paesi baltici. Kuleba: «La presa di Robotyne apre la strada verso la Crimea»
• Esplosioni a Pskov, città russa al confine con i Paesi baltici: danneggiati quattro aerei da trasporto nell'aeroporto cittadino.
• Russi intrappolati a Bakhmut: «Non possono lasciare la città».
• Almeno 1.400 ucraini evacuati da Kupiansk (nella regione di Kharkiv).
• Prigozhin è stato sepolto al cimitero Porokhovskoe di San Pietroburgo.
• Putin in Cina a ottobre. Il presidente russo accettato l'invito di Xi Jinping.
Ore 03:07 - Attacco di droni a Pskov, città russa al confine con i Paesi baltici
La regione era stata già attaccata in passato, ma torna sotto il fuoco dei droni (presumibilmente ucraini) la città russa di Pskov, località non lontana dal confine con i Paesi baltici, ma a oltre 700km dal confine ucraino. Testimoni oculari delle esplosioni hanno condiviso immagini e video sui social. Il presunto obiettivo dell'attacco alcuni velivoli che stazionavano sulla pista dell'aeroporto cittadino: sarebbero stati danneggiati almeno due aerei.
Il Ministero della Difesa russo ha comunicato che l'attacco non ha provocato vittime e che i droni nemici sono stati respinti. All’aeroporto è scoppiato un incendio in seguito all’attacco. Dopo l’arrivo delle unità di soccorso, le forze sono riuscite a tenere le fiamme sotto controllo: non c’è pericolo di propagazione, non ci sono morti o feriti.
Ore 03:07 - Mosca: pioggia di droni, attacchi in 7 regioni. Distrutte 4 navi militari ucraine nel Mar Nero
Numerosi droni nella notte in Russia, Mosca parla di attacchi in almeno sette regioni. Gli aeroporti moscoviti di Domodedovo, Vnukovo e Sheremetyevo sono stati temporaneamente chiusi dopo che l’aeroporto di Pskov è stato colpito. Il ministero della Difesa russo ha reso noto di aver sventato nella notte «un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con velivoli senza pilota». Almeno tre droni sono stati abbattuti dalla contraerea sul territorio della regione di Bryansk e un altro sul territorio della regione di Orel.
Dal ministero è arrivata anche la notizia della distruzione di quattro navi militari ucraine nel Mar Nero che trasportavano fino a 50 uomini delle forze speciali. Intorno alla mezzanotte ora locale «un aereo della flotta del Mar Nero ha distrutto quattro navi militari veloci con gruppi di sbarco delle forze operative speciali ucraine con un totale fino a 50 persone», hanno detto dal ministero su Telegram.
Le forze della flotta russa nel Mar Nero, poi, hanno respinto stanotte un attacco di droni via mare vicino alla baia principale della città di Sebastopoli, in Crimea. «Le forze antisommergibili hanno completato il loro lavoro, ma per ora non ci sono informazioni precise sul numero e sulla tipologia degli obiettivi distrutti», ha scritto su Telegram il governatore locale Mikhail Razvozhayev citato dall’agenzia russa Tass.
Ore 03:10 - Deputato ucraino: «Attacco missilistico a Odessa»
Il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko ha detto online che c’è stato un attacco missilistico» su Odessa con esplosioni udite intorno alle 3,30 ora locale. Lo riporta il Guardian.
Ore 03:17 - Zelensky, l’intervista alla tv portoghese: «Russi fuori dal Paese, poi dialogo»
Volodymyr Zelensky rifiuta al momento l’ipotesi di un negoziato diretto con Mosca, ma la guerra potrebbe finire anche entro quest’anno se la Russia rispettasse i punti del piano di pace ucraino a cominciare dal ritiro delle truppe dai territori invasi. Queste sono le convinzioni del presidente ucraino nell’intervista rilasciata in esclusiva alla televisione nazionale portoghese e trasmessa ieri sera dalla Rtp. «Se i russi cominciassero col rispettare il diritto degli ucraini a vivere nella propria terra potrebbe anche nascere una qualche forma di dialogo politico con dei rappresentanti del potere russo — ha detto Zelensky —. Tuttavia, ciò che è accaduto a Prigozhin rivela che la parola di Putin non vale nulla: prima si fanno degli accordi, poi si elimina la persona con cui ci si è messi d’accordo».
Quanto alla previsione di una conclusione delle ostilità entro quest’anno, Zelensky afferma che dipende molto dall’esito della controffensiva di Kiev e si è detto comunque fiducioso che per l’inizio dell’anno nuovo saranno già operativi i caccia F-16. «Serviranno a proteggere i civili e a sfiancare il morale dei soldati russi, che non sanno nemmeno per quale motivo stanno combattendo».
L’intervista alla tv di Stato portoghese è stata anche un’opportunità per il presidente ucraino di inviare un messaggio ai paesi dell’Africa lusofona e, in particolare, al Brasile. Zelensky vorrebbe che Lula stesse integralmente dalla loro parte, ma ha definito contraddittori i messaggi provenienti dal presidente brasiliano.
Ore 03:35 - Ucraina: esplosioni in due regioni, allarme in altre sette
Esplosioni sono state segnalate nella notte nelle regioni ucraine di Dnipropetrovsk e Cherkasy, secondo i media locali. L’allarme antiaereo è scattato nella notte anche nelle oblast di Kiev, Kharkiv, Vinnytsia, Sumy, Poltava, Chernihiv e Kirovohrad.
Ore 03:44 - Mosca: «Da Kiev il più grande attacco di droni sul suolo russo dall’inizio della guerra»
Funzionari di Mosca accusano l’Ucraina di aver preso di mira sei regioni russe in quello che è stato definito «il più grande attacco di droni sul suolo russo» da quando Mosca ha inviato truppe in Ucraina 18 mesi fa. I droni hanno colpito un aeroporto nella regione occidentale di Pskov e lì hanno appiccato un enorme incendio. Secondo il ministero della Difesa, altri droni sono stati abbattuti anche nelle regioni di Oryol, Bryansk, Ryazan, Kaluga e nella regione di Mosca che circonda la capitale russa.
L’attacco a Pskov ha colpito un aeroporto nell’omonima capitale della regione e danneggiato quattro aerei da trasporto strategico Ilyushin Il-76, ha riferito l’agenzia di stampa statale russa Tass, citando alcuni funzionari. Il governatore regionale di Pskov, Mikhail Vedernikov, ha ordinato la chiusura immediata dell’aeroporto e ha riferito he non ci sono state vittime e che l’incendio è stato contenuto. Pskov sembra essere l’unica regione in cui i droni hanno causato danni. Tre droni sono stati abbattuti sulla regione di Bryansk, secondo l’esercito russo, e due sulla regione di Oryol, ha detto il governatore Andrei Klychkov. Uno è stato abbattuto nella regione di Rjazan, un altro su Kaluga e un altro nella regione di Mosca. In quelle regioni non si sono registrati danni o vittime.
Ore 05:19 - Attacco con i droni e missili: esplosioni a Kiev e Odessa: 2 morti e 3 feriti
Esplosioni nella notte nella capitale ucraina Kiev e nella città meridionale di Odessa. Il sindaco Vitaliy Klitschko riferisce che a Kiev i servizi di emergenza sono intervenuti nei quartieri di Shevchenkivskyi e Darnytskyi «in seguito alla caduta di detriti» di droni abbattuti dalla difesa aerea ucraina. L’attacco ha causato due morti e tre feriti — secondo quanto riferito dal capo dell’amministrazione militare della capitale Sergei Popkoil — e incendi in due edifici, uno commerciale e uno amministrativo. Le vittime sono stati trovate morti in un edificio non residenziale. Almeno tre le esplosioni che sono state udite nella capitale ucraina intorno alle 5 ora locale. Per le autorità militari locali, Kiev «non subiva un attacco così potente dalla scorsa primavera. Il nemico ha effettuato un massiccio attacco combinato utilizzando droni e missili». I droni hanno colpito la capitale arrivando da più direzioni, mentre i missili sono stati lanciati da aerei strategici Tu-95ms
Ore 05:49 - Gli Usa annunciano nuovi aiuti militari all’Ucraina per 250 milioni di dollari
Gli Stati Uniti forniranno un ulteriore pacchetto di aiuti militari all’Ucraina del valore di 250 milioni di dollari. Lo ha annunciato il segretario di Stato americano Antony Blinken. Gli aiuti includeranno missili per sistemi di difesa aerea, proiettili d’artiglieria, munizioni per armi di piccolo calibro, missili anticarro Javelin e razzi per sistemi Himars, oltre a mezzi per lo sminamento. Gli Usa forniranno anche ambulanze, «parti di ricambio, servizi, addestramento e trasporto», ha detto Blinken, aggiungendo che «la Russia ha iniziato questa guerra, e il conflitto potrebbe finire in qualunque momento se Mosca ritirasse le sue truppe dall’Ucraina e ponesse fine ai suoi brutali attacchi».
Ore 07:54 - Podolyak: «Con Putin non si tratta. La Crimea? Meglio il ritiro russo di una battaglia su larga scala. Delusi dal Papa»
(Di Lorenzo Cremonesi) «Impossibile negoziare con il criminale Putin. E come mai il Papa si è fatto strumento della propaganda imperiale russa?». Mykhailo Podolyak, tra i più noti consiglieri del presidente Zelensky, in questa intervista al Corriere fa il punto sulle prospettive del processo di pace tra Mosca e Kiev e non lesina critiche alle recenti dichiarazioni di Papa Francesco.
Ore 08:01 - Gli investimenti con i fondi russi bloccati in Ue ora danno frutto: finanziare Kiev con i proventi?
(Di Federico Fubini) Incassati 1,7 miliardi. Stati Uniti e Canada favorevoli, no dal resto del G7. La paura è che nei Paesi emergenti si diffonda l’idea che per loro il mercato dei titoli in euro è rischioso.
Una delle conseguenze della guerra in Ucraina è che Euroclear, nella prima metà dell’anno, ha registrato 1,7 miliardi di euro di proventi in più. Euroclear è uno snodo oscuro ma vitale dell’architettura finanziaria in Europa: basato a Bruxelles, è il depositario centrale di tutti gli scambi in obbligazioni e conta fra i primi azionisti le banche pubbliche di sviluppo della Francia e del Belgio, oltre a Jp Morgan, alla Borsa di Londra e alla banca centrale cinese.
Ore 08:01 - Media ucraini: «Almeno 10 droni a Pskov. Danneggiati 4 aerei russi»
Almeno 10 droni hanno attaccato nella notte l’aeroporto russo di Pskov: lo scrive questa mattina Rbc-Ucraina, che cita canali Telegram locali. Dopo l’attacco, che ha danneggiato almeno quattro aerei da trasporto strategico Ilyushin Il-76, le truppe russe hanno spostato i rimanenti aerei da trasporto: almeno cinque velivoli hanno lasciato lo scalo durante la notte, riferiscono le stesse fonti.
Ore 08:26 - Kiev: «Distrutti 43 obiettivi su 44. Respinti i droni russi lanciati contro le nostro città»
Kiev ha distrutto nella notte tutti i missili da crociera (28) e 15 dei 16 droni lanciati da Mosca. Lo ha reso noto su Telegram il capo delle forze armate ucraine, Valerii Zaluzhnyi: «Le forze e i mezzi di difesa aerea dell’Aeronautica militare hanno distrutto tutti i 28 missili da crociera e 15 droni d’attacco Shahed nelle regioni di Kyiv, Cherkasy, Odessa e Mykolaiv», ha scritto Zaluzhnyi.
Ore 08:38 - Esplosioni nella città russa di Shebekino
Esplosioni sono state udite questa mattina a Shebekino, nella regione russa di Belgorod: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita canali Telegram locali. Secondo le stesse fonti, alcune zone della città sarebbero rimaste senza elettricità.
Ore 08:53 - Podolyak su Kiev: «Attacco deliberato contro popolazione. Terrorismo premeditato»
«L’attacco combinato su larga scala di oggi della Russia con missili cruise e droni Shahed su Kiev è un attacco indiscutibilmente deliberato contro la popolazione civile», scrive su X il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
Secondo il consigliere di Zelensky si tratta di una «vendetta per i crescenti incidenti» che avvengono in Russia, per i fallimenti in prima linea per odio etnico e un tentativo di intimidazione psicologica.
Ore 09:07 - Kiev: «Abbattuti otto missili russi sul Mar Nero»
Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto nella notte otto missili russi sul Mar Nero: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale di Odessa Oleg Kiper. Non si registrano danni, ha aggiunto.
Ore 09:19 - Borrell (Ue): «Studiamo come garantire appoggio a Kiev»
«Sono sicuro che tutti i ministri» della Difesa Ue continueranno a insistere nell'importanza di «continuare ad appoggiare l'Ucraina,vediamo come lavorare sulle garanzie di sicurezza a lungo termine e come garantire un appoggio finanziario sostenibile». Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue Josep Borrell all'arrivo al Consiglio informale Difesa Ue a Toledo. «Il supporto finanziario deve continuare anche dopo la guerra e durante la ricostruzione» e bisogna dare a Kiev «garanzie di sicurezza», ha aggiunto Borrell.
Nel corso della riunione informale dei ministri della Difesa dell'Ue, rinnovato anche l'appoggio della Spagna: «Riaffermeremo il sostegno totale e assoluto all'Ucraina». Lo ha detto la ministra della Difesa spagnola Margarita Robles arrivando al Consiglio informale a Toledo. Robles ha poi espresso piena solidarietà all'Alto rappresentante Josep Borrell, anche e soprattutto per le minacce ricevute nei giorni scorsi dalla Russia.
Ore 09:52 - Bryansk, appello delle autorità ai cittadini: «Non rivelate i siti attaccati»
Le autorità di Bryansk ha chiesto mercoledì ai residenti locali di non rivelare le posizioni dei siti attaccati dai droni. «L'amministrazione comunale di Bryansk chiede ai giornalisti, agli utenti dei social network e a tutti i residenti della città di non pubblicare gli indirizzi esatti dei siti colpiti negli attacchi dei terroristi ucraini. Le informazioni vengono utilizzate dal nemico per pianificare ulteriori attacchi terroristici», si legge nel comunicato. Le autorità hanno chiesto di utilizzare «le diciture pubblicate da fonti ufficiali».
Sei droni sono stati abbattuti nella regione di Bryansk nelle prime ore di oggi (anche a danno dell'edificio del comitato investigativo della città), ma non ci sono state conseguenze sulle persone.
Ore 09:56 - Il Papa all'Udienza generale: «Preghiamo per la martoriata ucraina»
«Rinnoviamo la nostra vicinanza e la nostra preghiera per la cara e martoriata Ucraina, così provata da grande sofferenza». Con queste parole Papa Francesco ha concluso l'udienza generale di oggi in Piazza San Pietro.
Ore 10:00 - Forti esplosioni in Crimea. Colpiti i distretti di Dzhankoy e Krasnoperekopsk
Forti esplosioni sono state udite questa mattina nella Crimea occupata. lo riportano canali Telegram locali. Secondo le stesse fonti due potenti esplosioni sono state udite nel distretto di Dzhankoy e in quello di Krasnoperekopsk.
Dzhankoy sarebbe rimasta parzialmente priva di elettricità. Vengono poi postate foto di scie di fumo nei cieli sopra il villaggio di Zarichne, vicino a Dzhankoy e a cinque chilometri da un aerodromo militare.
Ore 10:18 - Cremlino: «Gli attacchi con droni mostrano le difficoltà di Kiev»
Il massiccio attacco di droni ucraini contro varie parti del territorio russo la scorsa notte è un segno della «agonia» e dello «stallo» in cui si trova «il regime di Kiev». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dall'agenzia Tass. «Ovviamente - ha affermato la portavoce - questa agonia del regime di Kiev, l'odio, la rabbia e la mancanza di ogni prospettiva nello sviluppo del Paese hanno portato a queste azioni terroristiche, non ci sono più opzioni, uno stallo assoluto».
Ore 10:25 - La stima dei 007 britannici: «Oltre 5mila condanne in Russia per chi rifiuta di andare al fronte»
In Russia ogni settimana vengono emesse circa 100 condanne ai danni di altrettanti soldati che si sono rifiutati di combattere. Nel citare il dato riportato da Mediazona il 18 luglio scorso, l'intelligence britannica osserva nel rapporto quotidiano sulla situazione in Ucraina che se questa tendenza continua, ci saranno circa 5.200 condanne all'anno per lo stesso motivo.
«Il 25 agosto - si legge nel nuovo rapporto divulgato dalla Difesa di Londra - due soldati russi sono stati condannati da un tribunale militare a scontare almeno due anni in una colonia penale per essersi rifiutati di obbedire all'ordine di tornare al fronte in Ucraina. L'alto tasso di condanne dimostra il cattivo stato in cui versa il morale dell'esercito russo e la riluttanza di alcuni elementi a combattere». Una tendenza, prosegue «che probabilmente riflette la mancanza di addestramento e motivazione e le situazioni di forte stress che le forze russe affrontano lungo l'intera linea del fronte ucraino. Sebbene alcuni soldati si siano rifiutati di combattere e il tasso di logoramento rimanga elevato, la Russia mitiga verosimilmente le perdite inviando in prima linea una massa di soldati scarsamente addestrati».
Ore 10:49 - Crosetto accolto da Borrell e Robles a riunione informale Difesa
Il ministro della Difesa Guido Crosetto è a Toledo per la riunione informale dei ministri della Difesa dell'Unione europea. Al suo arrivo, riferisce il ministero della Difesa su X, è stato accolto dall'Alto rappresentante dell'Ue Josep Borrell e dalla ministra della Difesa spagnola Margarita Robles, il cui Paese dal primo luglio ha assunto la presidenza di turno dell'Ue. Durante la riunione i ministri affronteranno la situazione in Ucraina e in Niger dopo il golpe.
Borrell ha riferito che sul tavolo ci sarà anche la situazione in Gabon dove i militari hanno annunciato di aver preso il potere, annullando il risultato delle elezioni di sabato scorso, e di aver sciolto tutte le istituzioni.
Ore 11:30 - Putin chiama Lukashenko per gli auguri di compleanno
Vladimir Putin ha avuto una chiamata telefonica con il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, in occasione del suo compleanno. Lo comunica il servizio stampa del Cremlino, citato dall’agenzia Tass. I due hanno poi ribadito «l’impegno reciproco a rafforzare ulteriormente l’alleanza russo-bielorussa e il partenariato strategico».
Ore 11:38 - Orban: «No a Kiev nella Nato, serve un accordo con Mosca su sicurezza»
Gli Stati occidentali dovrebbero «raggiungere un accordo con la Russia sulla nuova architettura di sicurezza, che garantisca la sicurezza e la sovranità dell’Ucraina, ma non la sua adesione alla Nato». Lo afferma il premier ungherese, Viktor Orban, in un’intervista rilasciata all’ex conduttore di Fox News, l’americano Tucker Carlson. Secondo Orban, «c’era una maggiore possibilità» di un’adesione ucraina all’Alleanza atlantica «nel 2007-2008, quando la Russia era più debole, ma poi la questione è stata rinviata e da allora Mosca è diventata più forte, quindi questa possibilità non esiste più». «Non possiamo permetterci che il lungo confine tra Russia e Ucraina diventi un confine della Nato: ciò significherebbe una guerra immediata, un pericolo per tutti noi, anche per Washington» ha aggiunto il premier, ribadendo che una vittoria dell’Ucraina contro la Russia è «impossibile» e che l’unica via d’uscita dalla situazione attuale è il ritorno al potere dell’ex presidente Usa Donald Trump.
Ore 11:59 - Mosca: «Colpita nave militare di Kiev al largo dell’Isole dei Serpenti»
«Un aereo da caccia russo Su-30 dell’aviazione navale ha distrutto un’imbarcazione militare ad alta velocità delle forze armate ucraine a est dell’isola dei Serpenti nel Mar Nero». Lo ha reso noto il ministero della Difesa della Federazione Russa.
Ore 12:03 - Zakharova: «Ondata attacco con droni non resterà impunita»
« L'ondata di attacchi di droni ucraini sul territorio russo durante la notte non rimarrà impunita», ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova nel briefing ai giornalisti. I droni, alcuni dei quali hanno colpito la base aerea di Pskov, non avrebbero potuto coprire tali distanze senza le informazioni provenienti dai paesi occidentali.
Ore 12:15 - Kharkiv, i bambini tornano a scuola nella metropolitana
La città orientale ucraina di Kharkiv ha costruito dozzine di aule nelle stazioni della metropolitana per consentire ad alcuni alunni di tornare all'insegnamento di persona. Lo riporta il Guardian. Le scuole nella seconda città più grande dell'Ucraina sono state costrette a insegnare online durante la guerra poiché alcuni missili russi possono raggiungere la città in meno di un minuto, non abbastanza tempo per spostarsi da molte aule a un rifugio.
Il sindaco Ihor Terekhov ha affermato che 60 aule sono state create nelle stazioni della metropolitana di Kharkiv prima del nuovo anno scolastico a settembre, creando spazio affinché più di mille bambini possano studiare in presenza.
Ore 12:21 - Cremlino: «Ministro Esteri turco domani a Mosca»
Il ministro turco degli Affari Esteri Hakan Fidan sarà domani a Mosca, per essere ricevuto dall'omologo Serghei Lavrov. Lo ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova. La visita arriva a sei giorni dalla missione di Fidan a Kiev da Zelensky.
Ore 13:01 - Peskov: «Prigozhin? Mosca non esclude un crimine pianificato»
Il Cremlino ha affermato oggi che l’incidente aereo in cui ha perso la vita Prigozhin potrebbe essere stato causato deliberatamente. Lo riporta la Tass. «Dal momento che l’indagine non ha ancora prodotto alcun risultato, non posso darvi una formulazione precisa ma, ovviamente, sono state prese in considerazione diverse ragioni tra cui, diciamo, un crimine pianificato», ha affermato ai media il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Ore 13:17 - «Putin in Cina in ottobre? Informazioni a tempo debito»
Quest’anno «si terrà il terzo Belt and Road Forum per la cooperazione internazionale e la Cina è in contatto con i suoi partner della Belt and Road su questo tema». È il commento del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, alla richiesta di conferma dell’ipotesi rilanciata ieri dall’agenzia Bloomberg secondo cui il leader russo Vladimir Putin avrebbe accettato l’invito al forum del presidente Xi Jinping e sarebbe quindi intenzionato a parteciparvi di persona, a ottobre. «Rilasceremo le informazioni pertinenti a tempo debito», ha aggiunto Wang, nel corso del briefing quotidiano.
Ore 13:38 - Pioggia di droni sulla Russia. Missili colpiscono Kiev, due morti
(di Lorenzo Cremonesi) Le nostre notti difficili a 30 chilometri dai combattimenti sul fronte meridionale ucraino sono la prova della guerra che si allarga ai cieli della Russia e della sfida a suon di missili e droni. È passata da poco la mezzanotte quando la polizia e i servizi d’informazione di Zaporizhizhia bussano alle nostre camere d’albergo per ordinarci di evacuare «subito». «Fate in fretta, l’hotel sta bruciando», dicono per accelerare i tempi. Così gli ospiti assonnati sono condotti in una zona della città adibita a rifugi e ricoveri, con gli addetti che distribuiscono bottiglie d’acqua e coperte da gettare sui materassi già disposti a terra.
Ore 14:08 - Attacco a Pskov, l’Estonia monitora il confine con la Russia
L’Estonia sta monitorando attentamente la situazione lungo i suoi confini con la Russia in seguito alle notizie di attacchi di droni a un aeroporto nella regione di Pskov, nella Russia occidentale. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur. «Come possiamo vedere anche dall’ultima notte... [le forze ucraine] stanno influenzando o colpendo i russi sul territorio russo. Così, l’attacco della scorsa notte all’aeroporto di Pskov era in realtà molto vicino all’Estonia...In pratica si trova a 30 chilometri dal confine estone. Stiamo monitorando la situazione anche nelle nostre vicinanze», ha dichiarato Pevkur in vista di una riunione informale dei ministri della Difesa dell’Ue in Spagna. Oggi il governatore di Pskov, Mikhail Vedernikov, ha dichiarato che il ministero della Difesa russo ha respinto un attacco notturno di droni all’aeroporto di Pskov. L’attacco ha provocato un incendio nell’aeroporto e ha danneggiato un aereo da trasporto militare Il-76. Secondo i dati preliminari, non ci sono state vittime nell’incidente.
Ore 14:41 - La Polonia ha formato un'altra task force al confine con la Bielorussia
La Polonia ha formato un'altra task force al confine con la Bielorussia. Lo riferisce l'agenzia di stampa Pap, citando rappresentanti del ministero della Difesa polacco e aggiungendo che «i compiti nell'ambito del rafforzamento del sistema di difesa del confine polacco-bielorusso sono svolti dalle unità della 16a divisione meccanizzata, della 18a divisione meccanizzata e della nascente 1a divisione di fanteria». «I soldati sono armati con veicoli corazzati Rosomak - scrive l'agenzia - supporti di artiglieria semoventi Rak, carri armati Leopard, Manpads Piorun, attrezzature di ingegneria e ricognizione e veicoli aerei senza pilota. Il loro lavoro è inoltre integrato dal supporto di elicotteri».
Ore 14:52 - Kuleba: «La presa di Robotyne apre la strada verso la Crimea»
Il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, ha dichiarato che la conquista di Robotyne, città strategica nella regione di Zaporizhzhia, apre la strada all'esercito ucraino verso Sud, anche in direzione della Crimea. Lo afferma durante un discorso tenuto alla conferenza degli ambasciatori francesi, pubblicato sul sito del ministero degli Esteri. Il lavoro di un gruppo delle forze armate ucraine «ha permesso a un'intera brigata di attaccare Robotyne e di liberarla dopo settimane di assalti» ha detto Kuleba, aggiungendo che «dopo averne messo in sicurezza i fianchi, ci siamo aperti la strada verso Tokmak e, infine, Melitopol e il confine con la Crimea». Kuleba ha sottolineato che «in questo momento le Forze armate dell'Ucraina continuano ad avanzare nella controffensiva» anche se è «estremamente difficile» a causa del «numero di campi minati e di fortificazioni» che «è senza precedenti». «Droni, elicotteri e aerei russi dominano l'aria. Ma gradualmente ci stiamo riuscendo» ha concluso il ministro degli Esteri ucraino.
Ore 15:08 - Kiev: «Una donna è morta durante i bombardamenti russi sulla regione di Sumy»
Una donna di 82 anni è morta per via dei bombardamenti russi che questa notte hanno colpito la regione di Sumy, a meno di 10 chilometri da confine russo. Lo ha riferito l'Ufficio del Procuratore della regione di Sumy, citato dal Kyiv Independent. L'amministrazione militare della regione ha dichiarato che l'area di Shalyhyne è stata colpita da 34 esplosioni durante la notte e la mattina. Quattro case sono state danneggiate negli attacchi.
Ore 15:23 - Kiev risponde a Orban: «Non barattiamo territori o sovranità»
«Non sappiamo come vadano le cose in Ungheria, ma l'Ucraina non baratta i suoi territori o la sua sovranità. E non lo farà nemmeno il mondo». Lo dichiara su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, rispondendo al premier ungherese Viktor Orban che in un'intervista ha sostenuto la necessità di un accordo con la Russia su una nuova architettura di sicurezza e che si è espresso contro l'ingresso di Kiev nella Nato. Nikolenko ha detto che l'Ucraina ha già iniziato «a preoccuparsi del fatto che Viktor Orban non abbia chiesto di fermare la fornitura di armi all'Ucraina» e che «legalizza l'aggressione della Russia». Di più, secondo il protavoce del ministero degli Esteri «abbiamo persino iniziato a dubitare della coerenza della posizione del primo ministro ungherese».
Ore 15:39 - Kuleba incontra Macron, focus su aiuti militari e accordo sul grano
«Ho avuto l'onore di essere ricevuto dal presidente francese Emmanuel Macron dopo i suoi contatti con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky». Lo ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba dicendo che con Macron si è parlato «di un ulteriore sostegno militare, della Formula di pace e delle nostre esportazioni di grano verso i paesi dell'Africa e oltre. L'ho ringraziato per aver riaffermato il continuo sostegno della Francia».
Ore 15:47 - Borrell: «5 miliardi l'anno a Kiev per sostegno a medio termine»
« Putin non è disposto a rinunciare alla sua aggressione all'Ucraina che ha quindi bisogno del nostro aiuto anche nella controffensiva». Lo afferma l'Alto Rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, in una pausa del Consiglio Ue informale dei ministri della Difesa a Toledo. «Abbiamo proposto un fondo per Kiev per assicurare aiuti militari: si tratta di 5 mila milioni di euro l'anno, non il nostro obiettivo, speriamo di spendere meno, ma il massimo del nostro sforzo. Quindi il programma di formazione dei militari ucraini: 25 mila soldati già formati. A fine ottobre ne addestreremo 30mila e l'obiettivo è 40mila entro l'anno».
Ore 15:57 - Il punto militare | Raid di droni, così cambia la strategia di Kiev: sulla Russia attacchi sempre più intensi e precisi
(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) È stata una notte di bombardamenti aerei fra i due campi. In Ucraina c’è stato il peggior attacco dalla primavera, 44 fra missili e droni, quasi tutti intercettati, che hanno causato due morti a Kiev; in Russia il raid di droni più intenso sferrato dalla resistenza, che ha preso di mira sei regioni e ha colpito l’aeroporto militare a Pskov, a 600 chilometri dal confine, dove ha sede la 12esima divisione aerotrasportata dell’Armata, e una fabbrica di componenti microelettroniche a Bryansk, regione di frontiera spesso colpita dagli ucraini.
Kiev come sempre non ha rivendicato, ma gli attacchi di questa notte sono un segnale di come la strategia degli uomini di Zelensky stia cambiando. Quelli in territorio russo non sono più soltanto raid simbolici, ma colpi in profondità che prendono di mira obiettivi strategici, in particolare le basi aeree degli occupanti o le fabbriche che ne riforniscono l’esercito, come nel caso di Bryansk: non solo servono a distruggere i mezzi e le infrastrutture militari russe, ma costringono l’Armata ad aumentare le difese e a spostare le risorse più lontano dal confine ucraino, limitandone l’utilità.
Ore 16:28 - Borrell: «Sono sicuro, la Wagner troverà un sostituto di Prigozhin»
«Sono sicuro che troveranno presto un sostituto alla guida della Wagner: è il braccio armato della Russia in Africa, sono mercenari assolutamente allineati a Mosca, al servizio di Putin. E in Africa non hanno certo la missione della pace». Lo afferma l’Alto Rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell in una pausa del Consiglio Ue informale dei ministri della difesa a Toledo.
Ore 17:01 - Podolyak: «La guerra si sposta sul territorio russo»
«La guerra si sta spostando nel territorio della Russia e non può essere fermata». Lo ha affermato il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, sul suo account X. «Gli attacchi della Federazione Russa a Pskov questa notte dimostrano che la guerra si sta spostando sempre più nel territorio del paese terrorista - ha detto Podolyak -. In particolare, questo processo è irreversibile». «È una conseguenza della perdita della componente di prima linea da parte del nemico, che da tempo combatte solo in numero e solo sulla difensiva» ha spiegato il consigliere ucraino. Secondo Podolyak il «dittatore» Putin è un argomento «non negoziabile». E la stessa morte di Prigozhin, «conferma che il capo del Cremlino non rispetta gli accordi e punta esclusivamente all'escalation». «Quindi, finché Putin rimarrà presidente, la guerra continuerà. Trascinando la Russia sempre più nell'abisso del caos», ha concluso Podolyak.
Ore 17:16 - Usa: «Putin e Kim hanno concluso un accordo sulle armi»
«Abbiamo informazioni fondate sul fatto che Vladimir Putin e Kim Jong-un stanno comunicando da mesi sulla fornitura di armi della Corea del Nord a Mosca e queste comunicazioni porteranno nelle prossime settimane all’invio da parte di Pyongyang di migliaia di munizioni e altri equipaggiamenti militari». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing virtuale con un gruppo ristretto di giornalisti. Aggiungendo: «Il fatto che Putin si rivolga alla Corea del Nord per nuove armi è un chiaro segno di debolezza. È evidente che le cose non stanno andando come voleva il leader del Cremlino».
Ore 17:53 - Kiev nega: le notizie di Mosca sulla distruzione delle nostre navi sono false
La sezione speciale (Sof) delle Forze ucraine ha dichiarato su Telegram che sarebbero false le notizie diffuse dal ministero della Difesa russo, secondo il quale navi della marina ucraina sarebbero state distrutte e un gruppo di soldati sarebbe stato ucciso al largo delle coste della Crimea. «Le dichiarazioni russe sulla distruzione dei nostri soldati da parte di aerei in mare e molte altre hanno lo stesso senso. Fidatevi solo di fonti attendibili e ricordate: credere ai russi significa mancare di rispetto a se stessi (per usare un eufemismo)», hanno concluso su Telegram.
Ore 18:26 - Media, la Wagner ai suoi miliziani: «Cercatevi un altro lavoro»
I rappresentanti della società di mercenari russi Wagner hanno raccomandato ai propri combattenti di trovarsi un altro lavoro, temporaneo o permanente. «Ragazzi, la situazione è estremamente difficile. Non ci fanno entrare nell’operazione militare speciale» in Ucraina, è il contenuto del messaggio audio diffuso nelle chat dei mercenari. Lo riporta il sito indipendente russo Vazhnie Istorii. «Diverse decine di migliaia di combattenti addestrati sono pronti a lavorare e a difendere la loro patria, ma a causa delle circostanze note non ci lasciano entrare», continua il messaggio che non è attribuito a nessuna figura in particolare. «Ora siamo costretti a cercare opzioni di lavoro in Africa e in Medio Oriente, ma anche lì la situazione è difficile per la forte concorrenza da parte del ministero della Difesa e della Guardia nazionale russa, che stanno pianificando e cercando di entrare lì con attività simili a quelle che abbiamo condotto», prosegue l’audio.
Nel messaggio si spiega che Prigozhin, «durante l’ultimo viaggio in Africa, ha risolto questi problemi» e «saranno ulteriormente risolti dalla leadership» della società. «Cercheremo di dare lavoro ai nostri dipendenti. Quando e in che misura non è ancora noto», conclude, «pertanto, aspettate o cercate altri modi per fare soldi. Se la nostra squadra sarà ammessa all’operazione militare speciale, riprenderemo attivamente il reclutamento, ci sarà lavoro».
Ore 18:55 - Non era la moglie di Prigozhin fotografata al funerale: continuano le teorie cospirative sulla finta morte del capo della Wagner
(di Guido Olimpio) L’intrigo Prigozhin. Non è chiaro se sia un errore – possibile – o un modo per alimentare dubbi ma certamente desta attenzione. Si era diffusa la notizia della presenza della moglie dello «chef» al cimitero, al suo fianco la figlia. In realtà, secondo i media russi, la donna fotografata era Irina Kravasina, la moglie del «più famoso sosia» del leader della Wagner, Leonid. E i testimoni l’hanno descritta «provata». Nonostante la comunicazione ufficiale del Cremlino sul riconoscimento dei corpi e il messaggio di condoglianze di Vladimir Putin non si sono placate del tutto le teorie cospirative sulla finta morte del capo dei mercenari.
Ore 19:36 - Premier estone in Parlamento su accuse profitti del marito in Russia
La premier dell'Estonia, Kaja Kallas, ha accettato di presentarsi il prossimo 4 settembre davanti a una commissione parlamentare mista per chiarire la propria posizione in relazione ai rapporti economici intrattenuti dal marito con la Russia. Ieri Kallas non aveva partecipato alla seduta straordinaria della Commissione parlamentare per il controllo del budget dello Stato, convocata per discutere della medesima questione. La prima ministra aveva giustificato la propria assenza adducendo impegni istituzionale e sottolineando la mancanza di competenza della commissione in relazione ai fatti contestati. La scorsa settimana, fonti giornalistiche hanno rivelato che una ditta di trasporti, di cui il marito di Kallas è azionista, sta continuando a trarre ingenti profitti dai rapporti commerciali con i partner russi.
Ore 20:19 - Kiev: avanziamo e guadagniamo terreno in direzione Melitopol
L’esercito ucraino sta avanzando e guadagnando terreno in direzione di Melitopol, città occupata dai russi nel sud dell’Ucraina: lo sostiene su Facebook lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev. «Le forze di difesa dell’Ucraina continuano a portare avanti l’operazione offensiva in direzione di Melitopol, a guadagnare un punto d’appoggio sui confini raggiunti e a condurre una lotta di contro-batteria» si legge nel messaggio. I militari, nel loro report quotidiano, sottolineano come durante la giornata si siano «svolti più di 35 scontri al fronte», mentre i russi hanno lanciato «30 attacchi missilistici, 52 attacchi aerei e 35 attacchi Mlrs contro le posizioni delle nostre truppe e gli insediamenti popolati». Come risultato degli attacchi russi, «civili sono stati uccisi e feriti» e «gli edifici residenziali e altre infrastrutture civili sono stati distrutti», afferma lo Stato maggiore ucraino
Ore 21:25 - Casa Bianca: Nord Corea fermi negoziati su armi con Russia
La Corea del Nord fermi i negoziati con la Russia per un accordo sulla fornitura di armi da usare in Ucraina, che violerebbe molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che vietano qualsiasi trasferimento di armi verso o dal Nord. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, dopo che il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby aveva lanciato l’allarme su negoziati per un accordo sulle armi che stanno «avanzando attivamente» tra Mosca e Pyongyang. «Un accordo sulle armi violerebbe direttamente una serie di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Esortiamo la Repubblica Democratica Popolare di Corea a cessare i negoziati sulle armi con la Russia e stiamo agendo direttamente per smascherare e sanzionare gli individui e le entità che lavorano per facilitare gli accordi sulle armi tra la Russia e la Corea del Nord», ha dichiarato.
Ore 00:45 - Ucraina, precipitano due elicotteri militari: 6 piloti morti
Due elicotteri dell’aviazione militare ucraina sono caduti in circostanze sconosciute nella regione di Donetsk, distretto di Kramatorsk. Gli equipaggi sono morti ed è stato aperto un procedimento penale. Lo scrive la Pravda ucraina, citando fonti delle forze dell’ordine. I due velivoli sono completamente distrutti e sul posto sono stati ritrovati i corpi di sei militari morti. La magistratura ucraina ha avviato un’indagine per il reato di cui all’articolo 416 del codice penale: «Violazione delle regole dei voli o della loro preparazione».
Guerra Ucraina - Russia, le news del 31 agosto.
Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Nuovo attacco aereo nella regione russa di Pskov. Lunedì 4 settembre incontro Erdogan-Putin. Redazione Online su Il Corriere della Sera giovedì 31 agosto 2023.
Le notizie sulla guerra in Ucraina di giovedì 31 agosto, in diretta. Ucraina, precipitano due elicotteri militari: 6 piloti morti. Kuleba: «Chi critica la controffensiva dovrebbe stare zitto»
• Dall’Ucraina droni contro sei regioni russe.
• La risposta di Putin: raffica di missili su Kiev.
• Così è cambiata la strategia di Zelensky.
• Usa: «Putin e Kim hanno un accordo sulle armi».
• Wagner ai suoi miliziani: «Trovatevi un altro lavoro».
Ore 00:32 - Mosca: «Da Kiev il più grande attacco di droni sul suolo russo dall’inizio della guerra»
Funzionari di Mosca accusano l’Ucraina di aver preso di mira sei regioni russe in quello che è stato definito «il più grande attacco di droni sul suolo russo» da quando Mosca ha inviato truppe in Ucraina 18 mesi fa. I droni hanno colpito un aeroporto nella regione occidentale di Pskov e lì hanno appiccato un enorme incendio. Secondo il ministero della Difesa, altri droni sono stati abbattuti anche nelle regioni di Oryol, Bryansk, Ryazan, Kaluga e nella regione di Mosca che circonda la capitale russa.
L’attacco a Pskov ha colpito un aeroporto nell’omonima capitale della regione e danneggiato quattro aerei da trasporto strategico Ilyushin Il-76, ha riferito l’agenzia di stampa statale russa Tass, citando alcuni funzionari. Il governatore regionale di Pskov, Mikhail Vedernikov, ha ordinato la chiusura immediata dell’aeroporto e ha riferito he non ci sono state vittime e che l’incendio è stato contenuto. Pskov sembra essere l’unica regione in cui i droni hanno causato danni. Tre droni sono stati abbattuti sulla regione di Bryansk, secondo l’esercito russo, e due sulla regione di Oryol, ha detto il governatore Andrei Klychkov. Uno è stato abbattuto nella regione di Rjazan, un altro su Kaluga e un altro nella regione di Mosca. In quelle regioni non si sono registrati danni o vittime.
Ore 01:03 - Pioggia di droni sulla Russia. Missili colpiscono Kiev, due morti
(di Lorenzo Cremonesi) Le nostre notti difficili a 30 chilometri dai combattimenti sul fronte meridionale ucraino sono la prova della guerra che si allarga ai cieli della Russia e della sfida a suon di missili e droni. È passata da poco la mezzanotte quando la polizia e i servizi d’informazione di Zaporizhizhia bussano alle nostre camere d’albergo per ordinarci di evacuare «subito». «Fate in fretta, l’hotel sta bruciando», dicono per accelerare i tempi. Così gli ospiti assonnati sono condotti in una zona della città adibita a rifugi e ricoveri, con gli addetti che distribuiscono bottiglie d’acqua e coperte da gettare sui materassi già disposti a terra.
Ore 01:45 - Il punto militare | Raid di droni, così cambia la strategia di Kiev: sulla Russia attacchi sempre più intensi e precisi
(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) È stata una notte di bombardamenti aerei fra i due campi. In Ucraina c’è stato il peggior attacco dalla primavera, 44 fra missili e droni, quasi tutti intercettati, che hanno causato due morti a Kiev; in Russia il raid di droni più intenso sferrato dalla resistenza, che ha preso di mira sei regioni e ha colpito l’aeroporto militare a Pskov, a 600 chilometri dal confine, dove ha sede la 12esima divisione aerotrasportata dell’Armata, e una fabbrica di componenti microelettroniche a Bryansk, regione di frontiera spesso colpita dagli ucraini.
Kiev come sempre non ha rivendicato, ma gli attacchi di questa notte sono un segnale di come la strategia degli uomini di Zelensky stia cambiando. Quelli in territorio russo non sono più soltanto raid simbolici, ma colpi in profondità che prendono di mira obiettivi strategici, in particolare le basi aeree degli occupanti o le fabbriche che ne riforniscono l’esercito, come nel caso di Bryansk: non solo servono a distruggere i mezzi e le infrastrutture militari russe, ma costringono l’Armata ad aumentare le difese e a spostare le risorse più lontano dal confine ucraino, limitandone l’utilità.
Ore 02:58 - Casa Bianca: Nord Corea fermi negoziati su armi con Russia
«La Corea del Nord fermi i negoziati con la Russia per un accordo sulla fornitura di armi da usare in Ucraina, che violerebbe molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che vietano qualsiasi trasferimento di armi verso o dal Nord». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, dopo che il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby aveva lanciato l’allarme su negoziati per un accordo sulle armi che stanno «avanzando attivamente» tra Mosca e Pyongyang. «Un accordo sulle armi violerebbe direttamente una serie di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Esortiamo la Repubblica Democratica Popolare di Corea a cessare i negoziati sulle armi con la Russia e stiamo agendo direttamente per smascherare e sanzionare gli individui e le entità che lavorano per facilitare gli accordi sulle armi tra la Russia e la Corea del Nord», ha dichiarato.
Ore 02:44 - Usa: «Putin e Kim hanno concluso un accordo sulle armi»
«Abbiamo informazioni fondate sul fatto che Vladimir Putin e Kim Jong-un stanno comunicando da mesi sulla fornitura di armi della Corea del Nord a Mosca e queste comunicazioni porteranno nelle prossime settimane all’invio da parte di Pyongyang di migliaia di munizioni e altri equipaggiamenti militari». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing virtuale con un gruppo ristretto di giornalisti. Aggiungendo: «Il fatto che Putin si rivolga alla Corea del Nord per nuove armi è un chiaro segno di debolezza. È evidente che le cose non stanno andando come voleva il leader del Cremlino».
Ore 03:30 - Media, la Wagner ai suoi miliziani: «Cercatevi un altro lavoro»
I rappresentanti della società di mercenari russi Wagner hanno raccomandato ai propri combattenti di trovarsi un altro lavoro, temporaneo o permanente. «Ragazzi, la situazione è estremamente difficile. Non ci fanno entrare nell’operazione militare speciale» in Ucraina, è il contenuto del messaggio audio diffuso nelle chat dei mercenari. Lo riporta il sito indipendente russo Vazhnie Istorii. «Diverse decine di migliaia di combattenti addestrati sono pronti a lavorare e a difendere la loro patria, ma a causa delle circostanze note non ci lasciano entrare», continua il messaggio che non è attribuito a nessuna figura in particolare. «Ora siamo costretti a cercare opzioni di lavoro in Africa e in Medio Oriente, ma anche lì la situazione è difficile per la forte concorrenza da parte del ministero della Difesa e della Guardia nazionale russa, che stanno pianificando e cercando di entrare lì con attività simili a quelle che abbiamo condotto», prosegue l’audio.
Nel messaggio si spiega che Prigozhin, «durante l’ultimo viaggio in Africa, ha risolto questi problemi» e «saranno ulteriormente risolti dalla leadership» della società. «Cercheremo di dare lavoro ai nostri dipendenti. Quando e in che misura non è ancora noto», conclude, «pertanto, aspettate o cercate altri modi per fare soldi. Se la nostra squadra sarà ammessa all’operazione militare speciale, riprenderemo attivamente il reclutamento, ci sarà lavoro».
Un gruppo di militari della Wagner esce dal cimitero di San Pietroburgo dopo la sepoltura di Prigozhin (LaPresse)
Ore 03:54 - Ucraina, precipitano due elicotteri militari: 6 piloti morti
Due elicotteri dell’aviazione militare ucraina sono caduti in circostanze sconosciute nella regione di Donetsk, distretto di Kramatorsk. Gli equipaggi sono morti ed è stato aperto un procedimento penale. Lo scrive la Pravda ucraina, citando fonti delle forze dell’ordine. I due velivoli sono completamente distrutti e sul posto sono stati ritrovati i corpi di sei militari morti. La magistratura ucraina ha avviato un’indagine per il reato di cui all’articolo 416 del codice penale: «Violazione delle regole dei voli o della loro preparazione»
Ore 05:31 - Stoltenberg, segretario Nato: «Kiev guadagna terreno»
«Gli ucraini stanno gradualmente guadagnando terreno, il che significa che stanno respingendo i russi e sono in grado di sfondare alcuni di questi territori ben fortificati, in particolare grazie ai campi minati, e quindi è ancora più importante ora sostenerli». Lo afferma il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una intervista alla Cnn. Stoltenberg prosegue: «Abbiamo visto che gli ucraini hanno superato ancora una volta le aspettative e dobbiamo ricordare che tutto è iniziato l’anno scorso con l’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina. A quel tempo, gli esperti credevano che l’Ucraina avrebbe resistito solo pochi giorni o settimane, ma hanno liberato il nord, Kiev, l’est, Kharkiv, il territorio a sud, Kherson. E ora stanno facendo passi da gigante».
Rispondendo a una domanda sulle differenze nella valutazione delle tattiche controffensive tra le forze armate occidentali, Stoltenberg ha osservato che «esiste un dialogo costante tra gli alleati della Nato e, ovviamente, anche un dialogo con l’Ucraina». Secondo il segretario generale dell’Alleanza, gli ucraini hanno bisogno di essere aiutati con consigli e sostegno, «ma alla fine sono gli ucraini che devono prendere le decisioni». Egli ha osservato che i sistemi avanzati di difesa aerea forniti all’Ucraina dagli alleati della Nato «hanno dimostrato la loro eccezionale efficacia». «Gli ucraini gestiscono abilmente questi sistemi», così come i droni e i missili da crociera a lungo raggio, ha aggiunto
Ore 06:02 - Mosca: «Due plotoni di Kiev annientati in zona Kupiansk»
Mosca afferma di aver respinto ieri sei contrattacchi delle truppe ucraine nella zona di Kupiansk, nella regione di Kharkiv. infliggendo la perdita di due plotoni al nemico. Secondo il portavoce militare russo Yaroslav Yakimkin, le forze di Mosca hanno «annientato tre postazioni di mortai ucraine vicino agli insediamenti di Novoyegoryevka, Kulagovka, Tabayevka e Stelmakhovka, e distrutto due veicoli aerei senza pilota vicino a Sofiyevka e Zhiglovka: le perdite complessive del nemico - afferma Yakimkin citato dall’agenzia Tass - ammontano a due plotoni». Sempre secondo Mosca, truppe aviotrasportate russe hanno respinto un attacco dell’esercito ucraino anche a ovest di Bakhmut, «neutralizzando un gruppo di fanteria nemica».
Ore 07:16 - Casa Bianca: «Putin e la Corea del Nord, scambio di lettere per ottenere armi»
La Casa Bianca sostiene di disporre di nuove informazioni di intelligence secondo cui il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un si sarebbero scambiati lettere. Una informazione da sottolineare nel momento in cui la Russia guarda alla Corea del Nord per ottenere munizioni per la guerra in Ucraina. Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby ha dettagliato l’ultima scoperta poche settimane dopo che la Casa Bianca aveva affermato di aver stabilito che il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu durante una recente visita a Pyongyang aveva invitato i funzionari nordcoreani ad aumentare la vendita di munizioni a Mosca per la sua guerra in Ucraina. Le lettere erano “più a livello superficiale”, ma i colloqui tra Russia e Corea del Nord sulla vendita di armi stanno andando avanti e i due leader si sono scambiati le lettere dopo la visita di Shoigu a Pyongyang: “Dopo la visita di Shoigu, un altro gruppo di funzionari russi si è recato a Pyongyang per ulteriori discussioni sui potenziali accordi sulle armi tra la RPDC e la Russia”, ha detto Kirby, usando l’acronimo per la Repubblica popolare democratica di Corea.
Ore 07:25 - Russia: Abbattuto drone ucraino in volo verso Mosca
Le forze armate russe hanno distrutto un drone che si stava avvicinando a Mosca. Lo ha annunciato il sindaco Sergei Sobyanin, precisando che il velivolo senza pilota è stato abbattuto nel distretto di Voskresensky, a circa 60 chilometri dalla capitale, senza fare vittime o danni. Per il ministero della Difesa russo, il drone era ucraino.
Ore 07:25 - Crimea, esplosioni e spari nella regione occupata
Esplosioni sono state udite questa mattina nella Crimea occupata, vicino al campo di addestramento di Starokrymsky e all’aeroporto di Kirovskoye: lo riporta Rbc-Ucraina. Secondo il canale Telegram Krymskiy Viter, aggiunge il media, sono stati uditi anche spari.
Ore 07:34 - Russia, riapre l’aeroporto Pskov che era stato bombardato dai droni
Ha ripreso le operazioni l’aeroporto di Pskov dopo l’attacco con droni in cui sono rimasti distrutti quattro aerei da trasporto militare. Lo ha annunciato l’Agenzia federale russa per il trasporto aereo, come riferisce l’agenzia russa Tass. Secondo le autorità, «tutti i servizi funzionano regolarmente».
Ore 07:49 - Kuleba a Le Monde: «La Russia è il più grande nemico dell’Europa»
«La Russia è diventata il più grande nemico dell’Europa. Il gusto per la letteratura russa, i balletti, i grandi progetti o il denaro russo in generale non possono cancellare questa realtà. La Russia non può quindi essere uno dei pilastri dell’architettura di sicurezza europea, che al contrario deve essere costruita sull’idea che l’Europa deve essere protetta dalla Russia», ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un’intervista a Le Monde dopo la partecipazione alla conferenza degli ambasciatori francesi.
Kuleba si è detto lieto di questo «cambio totale di mentalità», anche se ha ammesso che resta ancora «un lavoro gigantesco» da fare per convincere tutti i partner europei. Il ministro ucraino ha minimizzato l’impatto delle voci a favore dei negoziati con la Russia, come recentemente proposto dall’ex presidente Nicolas Sarkozy: «Il presidente Sarkozy ha avuto il suo momento di gloria in Georgia nel 2008: la gestione di questa crisi è una delle ragioni del susseguirsi degli eventi da allora», con l’annessione della Crimea e l’invasione dell’Ucraina, ha scherzato Kuleba.
Ore 08:00 - «La Russia fatica a fronteggiare i raid di droni ucraini»
«La difesa aerea russa sta avendo difficoltà a individuare e distruggere» i droni ucraini e «probabilmente sta ripensando la sua posizione di difesa aerea nell'area tra Ucraina e Mosca per affrontare meglio questi attacchi». È quanto si legge nel bollettino quotidiano dell'intelligence britannica, alla luce della serie di raid contro la Federazione nei giorni scorsi, «il più grande attacco» sferrato da Kiev con veivoli senza pilota «dall'inizio del conflitto». Secondo Londra, «è probabile che Mosca dovrà prendere in considerazione l'aggiunta di ulteriori sistemi di difesa aerea negli aeroporti che ritiene a rischio di attacchi di droni».
Ore 08:14 - Wall Street Journal: «Prigozhin usava jet privati per evitare di essere localizzato»
Secondo il Wall Street Journal il capo della Wagner, morto in un incidente aereo la scorsa settimana, ricorreva da anni a diversi jet privati per evitare di essere localizzato. Prigozhin sospettava già da tempo di poter essere bersaglio di un tentativo di assassinio durante uno dei suoi frequenti voli d'affari. Il quotidiano afferma di aver ripercorso la complicata rete dei voli d'affari effettuati da Prigozhin negli ultimi quattro anni, avvalendosi del servizio di tracciamento del traffico aereo Flightradar24. Il business jet Embraer Legacy 600 schiantatosi in Russia il 23 agosto, forse a causa di un ordigno esplosivo collocato in uno dei motori, era dotato secondo il quotidiano statunitense di apparecchi per il rilevamento della sorveglianza elettronica e finestrini elettrocromici. L'aereo in questione, dal prezzo di circa 10 milioni di dollari, avrebbe cambiato numero di registrazione e giurisdizione diverse volte dal 2018, quando una entità vicina al magnate russo con sede alle Seychelles lo aveva acquistato da una società registrata nell'Isola di Man.
Ore 08:16 - L'Ucraina sta utilizzando il sistema missilistico anti-droni americano Vampire
Secondo Bloomberg, l'Ucraina sta utilizzando un sistema missilistico statunitense progettato per combattere i droni. I razzi Vampire, abbreviazione di Vehicle Agnostic Modular Palletised ISR Rocket Equipment, possono essere montati su camion e trasportare micce progettate per esplodere vicino ai droni. «I primi sistemi Vampire sono stati consegnati e sono operativi per le forze armate ucraine», ha affermato l'Ufficio Acquisizione e Sostegno del Pentagono. Quattro dei 14 sistemi Vampire ordinati a gennaio con un contratto da 40 milioni di dollari sono arrivati in Ucraina a metà anno, ha riferito Bloomberg, citando una newsletter del produttore, L3Harris, agli investitori.
Ore 08:19 - Il ministro della Difesa ucraino Reznikov prossimo ambasciatore in Gran Bretagna
Il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, potrebbe essere sostituito a breve per assumere l'incarico di ambasciatore nel Regno Unito: lo riporta Ukrainska Pravda, che cita il deputato ucraino Yaroslav Zheleznyak. Da parte sua, Rbc-Ucraina scrive questa mattina che la situazione relativa al ministero della Difesa e al suo capo «è attualmente l'argomento principale dell'agenda politica del Paese». Lunedì scorso Reznikov ha respinto nuove accuse di corruzione sulle forniture militari, dopo che i media avevano denunciato acquisti di uniformi a prezzi gonfiati. Secondo un'inchiesta realizzata da diversi media ucraini, nell'autunno del 2022 il ministero della Difesa ha firmato un contratto con un'azienda turca per la fornitura di uniformi invernali, il cui prezzo dopo la firma è triplicato. Rbc-Ucraina cita una dichiarazione rilasciata da Reznikov sempre lunedì scorso in cui il ministro affermava: «Il presidente (Volodymyr Zelensky, ndr) sa per certo che non mi sono candidato per questo incarico (di ambasciatore nel Regno Unito, ndr). Anzi, gli ho rifiutato questa nomina. Sa esattamente cosa e quanto ho fatto, e sa per certo che se mi affidasse un altro progetto importante, io accetterei volentieri. Perché questo incarico è il Calvario». Tuttavia, Zheleznyak scrive sul suo account Telegram che - «a meno di altri scandali di alto profilo» - Reznikov «lascerà l'incarico di ministro della Difesa e poi andrà nel Regno Unito come ambasciatore». E questo dovrebbe avvenire «la prima settimana di settembre». Al suo posto, aggiunge il deputato, dovrebbe essere nominato l'attuale capo del Fondo del demanio, Rustem Umyerova.
Ore 08:57 - Xi Jinping potrebbe saltare il G20 in India, al suo posto Li Qiang
Xi Jinping si avvia probabilmente a saltare il vertice dei leader del G20 di New Delhi, in India, dal 9-10 settembre. È quanto riporta l'agenzia Reuters sul suo sito, secondo cui il premier Li Qiang potrebbe rappresentare la Cina. Il summit poteva essere un'occasione per un incontro tra Xi e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, negli sforzi per stabilizzare le relazioni precipitate ai minimi degli ultimi decenni a causa inacidite da una serie di tensioni commerciali e geopolitiche. Il presidente russo Valdimir Putin non sarà all'evento dove sarà rappresentato dal ministro degli Esteri Lavrov.
Ore 08:57 - Borrell: «Con Kuleba discuteremo un piano di pace»
«Oggi avremo una discussione insieme al ministro ucraino Kuleba, che è venuto qui personalmente, per informare i ministri sulla situazione e in particolare sui colloqui su Gedda e sui prossimi a New York, e su come possiamo portare avanti il piano di pace del presidente Zelensky». Ha detto l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri Ue (Gymnich) a Toledo. «Ieri il focus era più sull'aspetto militare e della difesa, oggi è più sull'aspetto diplomatico, non solo sulla guerra, ma su come porre fine alla guerra, dal loro punto di vista, o sul piano di pace presentato dai presidente Zelensky», ha precisato.
Ore 08:58 - Ucraina, bombe russe sul Donetsk: un morto
Una persona è morta la notte scorsa durante un attacco russo sulla città di Sloviansk, nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Vadym Lyakh, come riporta Rbc-Ucraina. Nell'attacco è stata colpita un'azienda agricola e la vittima era una guardia giurata dell'azienda, ha aggiunto Lyakh.
Ore 08:59 - Mosca: smantellato nel Bryansk un gruppo di sabotatori ucraini
Un gruppo di sabotaggio, con membri del servizio di sicurezza ucraino, della direzione principale dell'intelligence e delle forze speciali è stato fermato nella regione russa di Bryansk, ha annunciato l'Fsb, i servizi di sicurezza federali russi, secondo Ria novosti. I sabotatori sono entrati in Russia con l'obiettivo di organizzare "una serie di attacchi terroristici di alto profilo contro infrastrutture militari ed energetiche", si legge nel comunicato: durante l'operazione due sabotatori sono stati eliminati e altri cinque arrestati.
Ore 09:23 - Il ministro degli Esteri turco sarà oggi e domani a Mosca
Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, sarà da oggi (e fino a domani) a Mosca, dove incontrerà il suo omologo russo, Sergei Lavrov. Le parti affronteranno «questioni presenti nell’agenda bilaterale, così come temi regionali e globali», si è limitato a specificare il ministero degli Esteri di Ankara. Al centro dei colloqui, come ha fatto sapere ieri la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ci sarà l’accordo sull’esportazione del grano, dal quale la Russia si è ritirata. La scorsa settimana Fidan era a Kiev, dove ha visto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il presidente Erdogan e Vladimir Putin si incontreranno probabilmente il 4 settembre a Sochi, in Russia.
Ore 09:42 - Zelensky: «Le armi migliori devono essere prodotte in Ucraina»
«Le armi migliori che attualmente stanno aiutando i nostri guerrieri a difendere l’Ucraina dovrebbero essere prodotte in Ucraina. Lo sviluppo della nostra produzione di armi è una priorità assoluta». Lo ha scritto su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dando notizia di aver incontrato l’ad della Bae Systems, una delle aziende leader a livello mondiale nel campo della difesa, della sicurezza e dell’aerospaziale, Charles Woodburn. «In particolare, artiglieria - sistemi L119 e M777, veicoli blindati - robusti CV90. Queste sono le armi di Bae Systems, che sta iniziando ad operare in Ucraina», ha sottolineato Zelensky, definendo «molto produttivo» l’incontro.
Ore 09:48 - Berlino invia altri dieci carri Leopard a Kiev
Negli ultimi sette giorni la Germania ha inviato altri dieci carri armati Leopard 1 A5 all'Ucraina, come risulta dall'elenco degli aiuti militari che il governo tedesco aggiorna ogni settimana. L'attuale fornitura di Berlino a Kiev comprende anche un radar di sorveglianza aerea, un ospedale da campo, quattro autotreni per carichi pesanti e 16 droni da ricognizione "Vector".
Ore 10:02 - Tajani: «Sosteniamo l'iniziativa turca per l'accordo sul grano»
«Il nostro obiettivo è raggiungere in Ucraina una pace giusta, che rispetti il diritto internazionale. Per l'Italia è importante sostenere l'iniziativa turca di mediazione a favore di un accordo sul grano». Lo afferma il ministro degli esteri, Antonio Tajani, arrivando al vertice informale dei ministri degli esteri Ue a Toledo. Il vicepremier ha poi anche aggiunto che l'Italia sta lavorando per «una pace giusta che rispetti il diritto internazionale con il ritiro delle truppe russe».
Ore 10:49 - Kiev: dopo Robotyne, avanziamo verso Novoprokopivka
Un portavoce militare ucraino fa sapere che le forze armate di Kiev stanno facendo progressi in direzione di Novoprokopivka , il villaggio dopo Robotyne in direzione di Melitopol, verso il Mar d'Azov. La cattura di Robotyne, all'inizio di questa settimana, ha permesso di sfondare la linea iniziale delle difese russe preparate durante l'inverno.
Ore 11:08 - Isw: blogger militari russi in rivolta contro il ministero della Difesa
I blogger militari russi stanno fortemente criticando i vertici delle forze armate del Paese, accusate per la loro incapacità di difendere il territorio e le struttura militari dagli attacchi ucraini degli scorsi giorni. Lo scrive sul suo sito l'Istituto per lo studio della guerra (Isw). Il centro studi aggiunge anche che i blogger criticano i tentativi di censura da parte del ministero. Anche il noto giornalista e conduttore televisivo filo-Cremlino, Vladimir Solovyov, ha espresso il suo sdegno in risposta al maxi attacco con droni ucraino che ha colpito anche l'aeroporto di Pskov e ha criticato le élite russe che chiedono al Cremlino di congelare la guerra e di avviare negoziati di pace per salvare l'economia del Paese.
Ore 11:20 - Wagner: «Trovato un nostro stemma su drone caduto in Russia»
Un adesivo con il simbolo della Wagner è stato trovato su un drone ucraino caduto tra martedì e mercoledì nella regione russa di Oryol. Lo riporta il canale Telegram della Wagner, che accusa Kiev di «provocazione». «Le forze armate ucraine stanno ancora una volta cercando di organizzare una provocazione - si legge nel messaggio -. Sul drone caduto ieri mattina nella regione di Oryol è stato trovato un adesivo della Wagner. Chiunque sia stato si è fatto dei nemici».
Ore 11:24 - Mosca avvia elezioni nella parte occupata di Zaporizhzhia
Iniziano oggi, nelle aree della regione di Zaporizhzhia occupata dai russi, le operazioni di voto per l'elezione dell'assemblea regionale e i consigli comunal di 16 località. Lo ha fatto sapere la commissione elettorale regionale. La commissione, citata dalle agenzie russe, ha detto che le operazioni si svolgeranno porta a porta e dureranno otto giorni in 375 località per un totale di 214.000 elettori.
Ore 11:29 - Neo ministro Gb della Difesa: «Sostegno a Kiev»
Il primo tweet di Grant Shapps, il nuovo ministro della Difesa britannico che questa mattina ha sostituito Ben Wallace, contiene un messaggio di convinto sostegno all'Ucraina. Shapps si dice «onorato di essere stato designato ministro della Difesa da Rishi Sunak» e non manca di rendere «omaggio all'enorme contributo alla difesa del Regno Unito e alla sicurezza globale» dato dal suo predecessore uscente, Ben Wallace, «negli ultimi 4 anni. S'impegna quindi a lavorare spalla a spalla «con i coraggiosi uomini e donne delle Forze Armate» di Sua Maestà. E infine conclude rinnovando l'impegno del governo Sunak e del suo ministero a sostenere «la lotta degli ucraini contro la barbara invasione» della Russia «di Putin».
Ore 11:45 - Cremlino: «Svilupperemo relazioni con Corea del Nord»
La Russia considera la Corea del Nord «un vicino molto importante» e quindi mantiene con Pyongyang «buone relazioni» che intende «sviluppare ulteriormente». Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che ieri gli Usa hanno detto che Mosca si appresta a ricevere armi dalla Corea del Nord. «Si stanno creando contatti a diversi livelli», ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
Ore 12:07 - Lukashenko: «Stupide le richieste di ritiro della Wagner»
Le richieste alla Wagner di lasciare la Bielorussia avanzate da Polonia e Paesi baltici sono «infondate e stupide». Lo ha detto il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko citato dall'agenzia Belta, ripresa dalla Tass. Lukashenko ha anche accusato Polonia e Paesi baltici di espandere i loro budget militari e ammassare «grandi formazioni militari vicino ai nostri confini».
Ore 12:22 - Kuleba: «Entro la fine dell'anno ambizioso programma diplomatico con l'Ue»
«Ci saranno molte importanti decisioni assunte tra Ucraina e Ue tra ora e dicembre. Vogliamo finire l'anno con un programma diplomatico ambizioso. Saremo sempre grati per il vostro appoggio. Siamo d'accordo nell'incrementare i colloqui con altre grandi potenze». Lo afferma il ministro degli Esteri dell'Ucraina Dmytro Kuleba a margine del vertice dei ministri degli Esteri Ue a Toledo. «Siamo d'accordo su come portare la Russia davanti a una Corte e lavorare sul rientro dei bimbi ucraini portati in Russia. Siamo d'accordo nel lavorare sul corridoio del grano in modo che la sicurezza alimentare non dipenda dai ricatti russi».
Ore 12:31 - Kiev ringrazia Wallace: «Ha dato l'esempio sull'Ucraina»
Kiev ha ringraziato l'ex ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, per «aver dato l'esempio sul sostegno all'Ucraina». Lo ha detto il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov: « La sua autorità - ha affermato - ha ispirato altri Paesi». L'aiuto militare inglese, ha aggiunto «ci ha aiutato a respingere la prima ondata di aggressione russa, a iniziare il riarmo con armi modello Nato e a lanciare l'offensiva».
Ore 12:35 - Incontro Erdogan-Putin il 4 settembre a Sochi
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan incontrerà il proprio omologo russo Vladimir Putin il prossimo 4 settembre a Sochi, in Russia. All'inizio la data prescelta sembrava essere l'8 settembre, alla vigilia del G20 di Nuova Delhi del 9 e 10 settembre. Tuttavia, in base a quanto riporta l'emittente turca HaberTurk, l'incontro si terrà il 4 settembre. Sarà la prima volta in Russia per un presidente di un Paese Nato dallo scoppio del conflitto in Ucraina.
Ore 12:45 - Jet russo intercetta aereo da ricognizione norvegese
Un jet russo Mig-31 ha intercettato oggi sul Mare di Barents un aereo da ricognizione norvegese P-8A Poseidon che volava vicino ai confini russi. Lo fa sapere il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass. Mentre l'aereo russo di avvicinava a quello norvegese, quest'ultimo ha fatto una virata a U allontanandosi dai confini russi senza che avvenisse alcun incidente.
Ore 12:47 - Funerali privati anche per il numero due della Wagner Utkin
Si sono svolti oggi in forma privata, nel cimitero di Mytishchi, i funerali di Dmitry Utkin, il capo militare della Wagner, morto insieme al suo fondatore Yevgeny Prigozhin nello schianto del jet su cui viaggiavano il 23 agosto tra Mosca e San Pietroburgo. Lo riferisce il sito indipendente Dozhd.
Ore 13:02 - Filorussi: «Abbattuto un missile da crociera in Crimea»
Le forze antiaeree russe hanno abbattuto un missile da crociera nella parte orientale della penisola di Crimea. Lo ha scritto su Telegram il capo della Crimea annessa dalla Russia, Serghei Aksyonov.
Ore 13:05 - Kuleba a Stati Ue: «Fornire gli F-16, non solo addestramento»
«Ho invitato tutti gli Stati che utilizzano gli F-16 di unirsi a Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia nel contribuire alla coalizione per l'aviazione non solo con l'addestramento ma anche con la fornitura degli aerei. È qualcosa di semplice da fare adesso e spero che il mio appello venga accolto e che più velivoli messi a disposizione della coalizione». Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, a margine del Consiglio informale esteri in corso a Toledo.
Ore 13:19 - Mosca su Wallace: «Se ne va senza gloria l'agente 006»
«L'agente 006 ha lasciato senza gloria il campo di battaglia». Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha commentato l'annuncio delle dimissioni del ministro della Difesa britannico Ben Wallace: «Diciamo addio al personaggio responsabile della contaminazione radioattiva delle terre ucraine attraverso la fornitura di proiettili all'uranio impoverito al regime di Kiev».
Ore 13:55 - Zelensky: «Colpito bersaglio a 700 km con armi ucraine»
L'esercito di Kiev ha colpito un bersaglio a una distanza di 700 km con armi a lungo raggio di produzione nazionale. Lo fa sapere su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Uso riuscito delle nostre armi a lungo raggio: il bersaglio è stato colpito a 700 chilometri di distanza!», ha scritto Zelensky citando una dichiarazione del ministero delle Industrie strategiche sulla produzione nazionale di armi. La dichiarazione segue l'attacco, tra martedì e mercoledì, contro l'aereoporto militare russo di Pskov, a 30 km dal confine estone e a circa 700 da quello ucraino. Nell'attacco sono stati distrutti almeno 4 aerei da trasporto russi Ilyushin Il-76.
Ore 14:02 - Spunta un nuovo video di Prigozhin prima di morire: «Va tutto bene»
Spunta un nuovo video del capo della Wagner, Yevgheny Prigozhin, che risalirebbe a qualche giorno prima della sua morte, avvenuta il 23 agosto scorso. Il canale Telegram di Grey Zone, vicino al gruppo Wagner, ha diffuso un breve video nel quale Prigozhin ironizza sulle voci intorno al suo destino: «Per tutti quelli che discutono se sono vivo o no e su come sto. Attualmente è un fine settimana della seconda metà di agosto 2023. Sono in Africa - dice ironico il capo di Wagner - Quindi, per coloro che amano speculare sulla mia fine, sulla mia vita privata, sul mio lavoro o su qualsiasi altra cosa: va tutto bene».
Ore 14:31 - Kiev agli ucraini: non votate alle elezioni nei territori occupati
L’Ucraina ha esortato le persone che vivono nelle aree occupate a evitare di votare alle elezioni locali pianificate dai russi (vedi notizia delle 11.24) e, se possibile, a lasciare la regione o le proprie case per il periodo del voto. Lo ha dichiarato il Centro di resistenza nazionale ucraino (Nrc) citato dalla Cnn. «I russi hanno iniziato a tenere “elezioni” per consigli pseudo-locali e “organi legislativi” nei territori temporaneamente occupati», ha detto l’Nrc invitando gli ucraini a non aprire le loro porte agli occupanti e a lasciare la regione o le loro case per il periodo di «voto anticipato». Le giornate elettorali in tutta la Russia vanno dall’8 al 10 settembre, ma nella regione di Zaporizhzhia le operazioni sono cominciate in anticipo nelle aree più difficili da raggiungere. La commissione elettorale locale, citata dalle agenzie russe, ha detto che le operazioni si svolgeranno porta a porta e dureranno otto giorni in 375 località per un totale di 214.000 elettori.
Ore 14:58 - Filorussi: tre uccisi da bombardamento ucraino in Lugansk
Tre persone sono state uccise in un bombardamento delle forze ucraine nella autoproclamata Repubblica di Lugansk, dove una casa ha preso fuoco, secondo quanto reso noto dai servizi d’emergenza locali. L’attacco è avvenuto sulla città di Novodruzhesk, nel distretto municipale di Lisichansk, come riporta Interfax.
Ore 15:06 - Zelensky: «Abbiamo bisogno di 160 caccia F-16»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ringraziando gli alleati per la promessa di ricevere i caccia F-16, ha sostenuto che il numero non sarebbe sufficiente e che l'Ucraina avrebbe bisogno di 160 caccia di questo tipo. Lo ha affermato in un'intervista a Rtp, il servizio pubblico di diffusione radiotelevisiva portoghese. Zelensky ha detto che l'Ucraina ha bisogno di altri 100 caccia oltre ai «50 o 60» già promessi, che dovrebbero essere operativi entro l'inizio del 2024. «In totale, abbiamo bisogno di circa 160 caccia per avere una forza aerea potente che non dia alla Russia la possibilità di dominare lo spazio aereo», ha aggiunto il presidente ucraino, lamentando che questo aiuto sia arrivato «più tardi di quanto volessi» e che il dominio russo dei cieli sia «assoluto».
Ore 15:26 - Zelensky: «Passo dopo passo ci stiamo avvicinando alla vittoria»
«Passo dopo passo, ci stiamo avvicinando alla vittoria». Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che «non c’è forza che possa distruggere la nostra libertà e indipendenza». Zelensky ha inoltre voluto ringraziare l’80esima brigata separata d’assalto aviotrasportata «per i risultati ottenuti nei settori di Mykolaiv, Izyum, Kupyansk, Bakhmut e Severodonetsk», pubblicando alcune foto del reparto.
Ore 15:50 - Stoltenberg: «Kiev ha superato le aspettative, fidiamoci»
«Gli ucraini hanno sempre superato le aspettative» e per questo «occorre fidarsi di loro», anche se «la lotta è dura e non esiste una strada semplice per arrivare alla vittoria». Così il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una intervista alla Cnn, durante la quale ha riconosciuto che le truppe di Kiev stanno «gradualmente guadagnando terreno» nella loro controffensiva e stanno respingendo le forze armate russe.
Ore 16:17 - Usa: «La Russia ha cercato di ostacolare il lavoro del Consiglio Onu»
«La Russia ha cercato di ostacolare il lavoro del Consiglio di Sicurezza ma era isolata. Questo comunque non è il comportamento che ti aspetti da un membro permanente di questo organo». Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield parlando ai giornalisti nell'ultimo giorno di presidenza Usa del Cds. «La Russia ha fatto del suo meglio per ostacolare il lavoro, ma ha fallito, abbiamo avuto un mese di successo», ha aggiunto.
Ore 16:22 - Kuleba: «Chi critica la controffensiva dovrebbe stare zitto»
I critici della controffensiva ucraina dovrebbero «stare zitti». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, a margine della riunione ministeriale Ue di Toledo, in Spagna. «Criticare la lentezza della controffensiva equivale a sputare in faccia al soldato ucraino che sacrifica la sua vita ogni giorno», ha sostenuto Kuleba. «Raccomando a tutti i critici di stare zitti, di venire in Ucraina e di provare a liberare un centimetro quadrato da soli», ha concluso esortando gli alleati a fornire più armi, comprese quelle a lungo raggio, all'Ucraina.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, a sinistra, con l'omologo spagnolo José Manuel Albares (Getty)
Ore 16:49 - Il ministro degli Esteri turco a Mosca domani vedrà Shoigu
Dopo l'incontro di oggi con il ministro degli Esteri russo Lavrov (hanno discusso dell'incontro Putin-Erdogan programmato per il 4 settembre a Sochi), il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, incontrerà domani a Mosca il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu. Lo riferisce Ria Novosti.
Ore 16:59 - Turchia: «Piano Onu per rilanciare il patto sul grano»
Le Nazioni Unite hanno preparato delle proposte per il rilancio dell'accordo sull'esportazione di grano nel Mar Nero. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo russo Serghei Lavrov a Mosca. Le proposte sono state preparata con il contributo di Ankara, ha aggiunto Fidan come riporta Anadolu.
Ore 17:10 - Tajani: «Chiederemo alla Cina di convincere la Russia alla pace»
«Per quanto riguarda l'Ucraina noi chiederemo alla Cina di esercitare la propria influenza nei confronti della Russia affinché favorisca un processo di pace e ritiri le sue truppe e cominci a dialogare con Kiev. La Cina può giocare un ruolo molto importante e noi chiederemo a Pechino di svolgerlo». Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Consiglio informale Esteri Ue a Toledo, in vista della sua prossima missione in Cina.
Ore 17:15 - Kiev: «70mila perdite tra i nostri soldati? Esagerato e falso»
È falsa la stima che vorrebbe almeno 70 mila perdite tra i soldati ucraini diffusa da alcuni media, tra i quali la Bbc. Lo sostiene il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa di Kiev Oleksiy Danilov durante un'intervista con Die Welt citata da Ukrainska pravda. «Per quanto riguarda le perdite, (le notizie riportate dai media) non sono vere. Non abbiamo avuto un esercito di dimensioni tali da poter parlare di perdite di 70mila soldati», ha sostenuto Danilov aggiungendo che «le persone che hanno scritto queste cose non hanno informazioni sullo stato delle cose».
Ore 17:25 - Punto militare | Nuovo scandalo corruzione in Ucraina: a rischio il ministro della Difesa Reznikov
(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) La corruzione è una mina troppo profonda per l’Ucraina. Con intrecci, conseguenze, rapporti. L’ultimo caso coinvolge il settore della difesa e il ministro Oleksii Reznikov. La storia è iniziata con la firma di un accordo con una società turca di proprietà di un ucraino, per la fornitura di 223 mila divise invernali. Il prezzo era di 26 dollari a capo ma quando il kit arriva a destinazione è salito a 86 dollari. Cifra mutata senza ragione apparente. A rendere la vicenda ancora più imbarazzante è la qualità del materiale, non adeguato al clima gelido: hanno speso una fortuna per avere giacconi inutilizzabili. D’altra parte è difficile che un vero abbigliamento destinato a condizioni severe possa essere costare così poco. A meno che la classificazione dei giacconi sia generica e non riferita a materiale specifico. I dettagli però non cambiano la gravità dello scandalo in quanto, secondo i media, vi sarebbero connessioni politiche favorite da legami di parentela tra uno dei titolari — almeno fino a febbraio — ed un parlamentare.
Ore 18:29 - Kiev chiede di nuovo missili Taurus alla Germania
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha nuovamente invitato la Germania a fornire a Kiev missili da crociera Taurus per combattere la Russia. «Non c’è davvero un solo argomento oggettivo contro questa decisione», ha detto Kuleba a margine della riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue a Toledo, alla quale ha partecipato anche l’omologa tedesca Annalena Baerbock. Kuleba, riporta la Zdf, ha invitato «il governo tedesco in modo costruttivo, amichevole e senza pressioni» a prendere questa decisione.
Ore 18:57 - Guterres, nel futuro immediato non vedo chance pace Ucraina
«La speranza non muore mai, ma mentirei se dicessi che vediamo nell’orizzonte immediato la possibilità di una pace in Ucraina. Credo che non siamo ancora a questo punto». Così il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha risposto ad una domanda dei giornalisti sulla speranza di progressi in occasione della settimana di alto livello dell’Assemblea Generale Onu di settembre.
Ore 19:09 - Patriarca di Costantinopoli: guerra finisca immediatamente
Il Patriarca di Costantinopoli chiede la fine «immediata» della guerra in Ucraina. Alla vigilia della giornata di preghiera per l’ambiente, Bartolomeo I ha denunciato che il popolo e l’ecosistema dell’Ucraina «hanno sofferto e continuano a soffrire perdite incalcolabili: la guerra deve terminare immediatamente e deve cominciare un dialogo sincero». Poi ha ricordato che le conseguenze della crisi ambientale devono essere affrontate soprattutto in termini di diritti umani: «È chiaro che questi diritti, in tutti i loro aspetti e dimensioni, costituiscono un’unità indivisibile e che la loro protezione è indiscutibile».
Ore 19:28 - Prigozhin ricompare in un video girato pochi giorni prima della morte
Evgeny Prigozhin continua a parlare — e far parlare — anche dopo la morte. «Per tutti quelli che discutono se sono vivo o no e come sto: attualmente è un fine settimana della seconda metà di agosto 2023, sono in Africa». Le immagini risalirebbero al 19 o al 20 agosto. Tre giorni più tardi, il 23 agosto, il suo aereo privato si schiantava poco dopo il decollo da Mosca, uccidendolo. Qui il servizio con l’ultimo video.
Ore 22:38 - Russi neutralizzano un drone ucraino nella regione di Kurst
Il ministero della Difesa russo ha confermato di aver abbattuto un drone nella regione di Kurst, pochi minuti dopo la notizia di una altro velivolo neutralizzato nella regione di Belgorod. Prosegue così l’offensiva di Kiev oltreconfine attraverso modelli di droni che l’esercito del Cremlino sembra far fatica a contrastare.
Ore 22:52 - Russia e Bielorussia di nuovo invitati alla cerimonia dei Nobel
Gli ambasciatori di Russia e Bielorussia sono stati invitati nuovamente quest’anno al banchetto dei Premi Nobel a Stoccolma, dopo essere stati esclusi l’anno scorso a causa dell’invasione dell’Ucraina. Lo riporta il Guardian, citando la Fondazione Nobel.
Ore 03:19 - Nuovo attacco aereo nella regione russa di Pskov
Un nuovo attacco aereo è stato rilevato in serata nella regione russa di Pskov, a poca distanza dal confine con la Lettonia. Il governatore dell’oblast, Mikhail Vedernikov, ha affermato che è stata segnalata la presenza di un «singolo oggetto non identificato» che sorvolava il distretto di Kresti. Sui social sono stati pubblicati numerosi video che mostrano la contraerea russa in azione per «neutralizzare» quello che probabilmente è un drone. Nei giorni scorsi un attacco aereo sull’aeroporto militare di Pskov ha provocato numerosi danni alla pista e ad alcuni velivoli.
Il Punto Militare dall’inizio.
IL PUNTO MILITARE GIORNO PER GIORNO 31 Agosto 2023 su Il Corriere della Sera.
6 settembre 2023 - Le intercettazioni dei soldati russi al fronte: «Non abbiamo munizioni, dobbiamo usare le dita come baionette?»
6 settembre 2023 - I pezzi di drone russo in Romania: cos’è l’articolo 5 della Nato?
5 settembre 2023 - Cuba ha denunciato la scoperta di una rete russa che reclutava mercenari da mandare in Ucraina
4 settembre 2023 - Le armi finte prodotte nei laboratori ucraini per ingannare i russi: «Il nemico non è stupido»
3 settembre 2023 - Gli ucraini hanno aperto un varco a Sud e si avvicinano alla seconda linea russa: il terreno dà più tempo a Kiev
2 settembre 2023 - Game of Drones: così i russi provano a difendersi dai raid ucraini a colpi di droni
1 settembre 2023 - «Così abbiamo distrutto gli aerei militari russi»: le foto con cui Kiev dimostra di poter violare (dall’interno) le difese di Putin
31 agosto 2023 - Nuovo scandalo corruzione in Ucraina: a rischio il ministro della Difesa Reznikov
30 agosto 2023 - C’è un cambio di strategia, nella guerra in Ucraina: il segnale che arriva dagli attacchi di questa notte
29 agosto 2023 - Mancano interpreti per i soldati ucraini: le difficoltà dell’addestramento europeo
28 agosto 2023 - Polonia, sabotaggio alle ferrovie: arrestati due giovani che erano penetrati nel sistema radio (trasmettendo l’inno russo)
28 agosto 2023 - Prigozhin, gli attentatori potrebbero aver messo un ordigno nel condizionatore: la ricostruzione
28 agosto 2023 - Mosca conferma, Prigozhin è morto: la prova del Dna, i dubbi sul disastro
27 agosto 2023 - Gli ucraini spingono a Sud: russi costretti a spostare reparti scelti a Robotyne
27 agosto 2023 - Prigozhin, il mistero delle due persone a bordo del jet e le urla di Putin nell’ultimo incontro
26 agosto 2023 - Pilota russo fugge con un elicottero e lo consegna all’esercito di Kiev
25 agosto 2023 - Chi è Averyanov, l’uomo incaricato da Putin di liquidare la Wagner (e Prigozhin)
24 agosto 2023 - L’aereo su cui viaggiava Prigozhin è stato abbattuto o sabotato? La ricostruzione e le ipotesi
23 agosto 2023 - L’America bacchetta Kiev sulle scelte militari, destituito Surovikin
22 agosto 2023 - La guerra in cielo e in acqua, tra droni esplosivi e barchini kamikaze
21 agosto 2023 - La spia cinese ingaggiata dalla Cia e l’appello di Pechino ai cittadini: «Fate attenzione alle trappole»
20 agosto 2023 - Il fattore tempo di Zelensky: per gli F-16 servono almeno 6 mesi
19 agosto 2023 - La Russia ha reclutato alcuni «agenti» tra gli ucraini rifugiati in Polonia: spiavano gli aiuti Nato per sabotarli
17 agosto 2023 - Il «mare di fuoco» nordcoreano che ora rifornisce l’Armata di Mosca
16 agosto 2023 - Screditato o in attesa del ripescaggio: i dubbi sulle sorti di Surovikin, a cui l’Armata deve molto
15 agosto 2023 - Le tre spie «bulgare» (con passaporto italiano) che da Londra lavoravano per conto della Russia
14 agosto 2023 - Ora la Russia produce una sua versione dei droni iraniani
13 agosto 2023 - Gli ucraini avanzano qualche chilometro a Sud: piccoli vantaggi tattici, in attesa di successi strategici
12 agosto 2023 - Armi, dispetti e sospetti: le tensioni fra Ucraina e Israele (e il triangolo mediorientale con l’Egitto)
11 agosto 2023 - La strategia particolare sul fiume Dnipro: le incursioni ucraine testano le difese russe e creano teste di ponte
10 agosto 2023 - Germania, arrestato ufficiale dell’esercito per spionaggio: passava informazioni all’ambasciata russa
9 agosto 2023 - Ucraina, dai tank ai caccia: i ritardi negli aiuti hanno permesso ai russi di organizzare le difese
9 agosto 2023 - Ucraina, dai tank ai caccia: i ritardi negli aiuti hanno permesso ai russi di organizzare le difese
8 agosto 2023 - Come la guerra elettronica dei russi ha rallentato la controffensiva degli ucraini
7 agosto 2023 - La battaglia per la Crimea: gli ucraini colpiscono la logistica, i russi costruiscono nuove difese
6 agosto 2023 - Raid russi a Starokostiantyniv, è la base da cui partono i caccia Sukhoi con i missili britannici Storm Shadow
5 agosto 2023 - Obiettivo, profondità, messaggi: cosa significa l’attacco ucraino alla petroliera russa
4 agosto 2023 - La battaglia navale del Mar Nero: l’effetto sorpresa dei nuovi droni marittimi di Kiev, più precisi ed esplosivi
3 agosto 2023 - La mobilitazione strisciante di Mosca che recluta (e arma) i civili. Gli ucraini rinviano le grandi manovre
2 agosto 2023 - Cosa accadrebbe se Zelensky venisse ucciso durante il conflitto: qual è il piano di Kiev
1 agosto 2023 - Nuovi droni oltreconfine e barchini nel Mar Nero: così Kiev intensifica gli attacchi
31 luglio 2023 - «La guerra sta tornando in Russia»: le parole di Zelensky fissano il momento e predicono il futuro
30 luglio 2023 - A Bakhmut gli ucraini usano razzi prodotti in Corea del Nord: come sono finiti nelle mani della resistenza?
29 luglio 2023 - Guerra in Ucraina, il canale segreto della diplomazia con cui Washington e Mosca continuano a parlarsi
28 luglio 2023 - Guerra in Ucraina, il canale segreto della diplomazia con cui Washington e Mosca continuano a parlarsi
27 luglio 2023 - I tre fronti della guerra: dove avanzano (e frenano) i due eserciti
26 luglio 2023 - L’Ucraina lancia una nuova offensiva nel fronte sud: si tenta la spallata a Orivik
25 luglio 2023 - Putin, gli aiuti a Kiev, l’offensiva e la Corea del Nord: cinque messaggi sulla guerra in Ucraina
24 luglio 2023 - I russi bombardano Odessa, gli ucraini si vendicano colpendo Mosca e la Crimea. Tra i fronti caldi anche il Mar Nero
23 luglio 2023 - Gli Usa frenano sui razzi a lungo raggio a Kiev, ma l’Armata non ha problemi di scorte e continua a sparare
22 luglio 2023 - Il Mar Nero come il Golfo Persico per le ispezioni russe alle navi Kiev sceglie il «modello israeliano»
21 luglio 2023 - Il messaggio di Burns sulla rivolta della Wagner: «Ne eravamo a conoscenza». E il Cremlino ferma i militari critici
20 luglio 2023 - Lo scacchiere del Mar Nero e gli uomini della Wagner sui confini della Polonia
19 luglio 2023 - Difese russe, pochi mezzi per sminare, burocrazia bellica: tutte le difficoltà della controffensiva ucraina
18 luglio 2023 - Ora l’Ucraina teme la «contro-controffensiva» russa nel settore orientale
17 luglio 2023 - Ponte in Crimea: logistica, barchini esplosivi, comunicazione. I tre aspetti del colpo
16 luglio 2023 - La controffensiva ucraina rallentata dalle mine, a Mosca prosegue la rimozione dei generali
15 luglio 2023 - Di cosa ha bisogno l’esercito ucraino? «Munizioni, munizioni, munizioni»
14 luglio 2023 - Vienna al centro dello spionaggio: è un hub per le missioni degli infiltrati russi
13 luglio 2023 - La lunga notte dei generali russi: sollevato Ivan Popov, che ha denunciato la gestione della guerra in Ucraina
12 luglio 2023 - Kiev nella Nato, la strategia dell’istrice per scoraggiare altre aggressioni della Russia
11 luglio 2023 - Russia, il misterioso omicidio di un sommergibilista a Krasnodar: l’ombra della vendetta ucraina
10 luglio 2023 - La controffensiva ucraina si è tramutata da un’operazione di liberazione in una guerra d’attrito
9 luglio 2023 - Minacce, molestie e intimidazioni: come opera il Dkro, l’unità del controspionaggio russo che ha arrestato Gershkovich
8 luglio 2023 - Il ruolo fondamentale della Polonia nella guerra clandestina condotta dalla Cia
7 luglio 2023 - Le regole clandestine della Cia per la guerra in Ucraina: «i patti non scritti» con Mosca e Kiev
6 luglio 2023 - I droni-kamikaze M5 iraniani prodotti in Russia sono già arrivati sul campo di battaglia
5 luglio 2023 - Il fronte Nord della guerra: che impatto avrà la colonia della Wagner in Bielorussia?
4 luglio 2023 - Gli ucraini avanzano a Sud, i russi contrattaccano a Est: è una guerra tradizionale, ma combattuta con armi moderne
3 luglio 2023 - Caccia alle spie in Brasile, diventato l’hub degli illegali che Mosca infiltra in Occidente
1 luglio 2023 - Il capo della Cia rassicura Mosca con una telefonata segreta. E riceve da Kiev il piano per arrivare ai negoziati
30 giugno 2023 - Surovikin «affiliato» e le voci di Kiev su Prigozhin: «Vogliono ucciderlo»
30 giugno 2023 - Surovikin, la nuova rivelazione: «Era un membro segreto della Wagner»
29 giugno 2023 - Surovikin, intrigo sulla sorte del generale che forse è stato arrestato
28 giugno 2023 - «Surovikin sapeva del piano di Prigozhin»: i sospetti sul generale (che ora rischia molto)
26 giugno 2023 - Quale sarà il destino della Wagner? Nelle retrovie, in Africa o esiliati in Bielorussia
25 giugno 2023 - Putin e gli americani sapevano del piano di Prigozhin: le rivelazioni dell’intelligence Usa
25 giugno 2023 - La sortita, lo show della brigata Wagner, la sorpresa: tutti i misteri di un blitz finito a metà strada
24 giugno 2023 - La forza della Wagner, i tempi e le reazioni dell’esercito di Putin, il varco di Rostov: come si è svolto il blitz di Prigozhin
23 giugno 2023 - Gli alleati aumentano la produzione di munizioni per l’Ucraina (ma ci vorrà tempo)
22 giugno 2023 - Ucraina, la battaglia dei ponti: Kiev colpisce dietro le linee per ostacolare la logistica russa
21 giugno 2023 - Gli ucraini puntano a logorare l’avversario, i russi resistono grazie alle linee di difesa
20 giugno 2023 - Controattacco russo sul fronte orientale per togliere l’iniziativa agli ucraini
19 giugno 2023 - La pausa della controffensiva ucraina e l’impatto degli elicotteri russi
19 giugno 2023 - L’agente di Mosca e il dottor Fuentes: così i russi tentarono di uccidere un «traditore» a Miami
18 giugno 2023 - «La diga di Kakhovka è stata distrutta dai russi»: l’inchiesta del New York Times
17 giugno 2023 - La Nato apre un centro per la sicurezza delle infrastrutture sottomarine
16 giugno 2023 - Le difficoltà dell’offensiva in Ucraina: dalla guerra elettronica ai campi minati
15 giugno 2023 - Quei 67 mila soldati ucraini addestrati da 33 Paesi alleati: i numeri del training Nato
14 giugno 2023 - Il porto di Sebastopoli, in Crimea, protetto dalla Russia: elicotteri, motovedette, delfini
13 giugno 2023 - Così l’Armata russa tenta di respingere la controffensiva ucraina: formazioni agili e adattamento
12 giugno 2023 - La campagna dei villaggi: ora Kiev deve trasformare i successi tattici in risultati strategici
11 giugno 2023 - La guerra psicologica attorno all’offensiva ucraina: riconquistato un villaggio nel Donetsk
8 giugno 2023 - Gli assi d’attacco della controffensiva ucraina: azioni da Bakhmut a Zaporizhzhia
7 giugno 2023 - I droni che hanno colpito Mosca erano diretti sulle case dei funzionari dell’intelligence di Putin
6 giugno 2023 - Diga di Kakhovka distrutta, quali sono le conseguenze sulla controffensiva ucraina?
3 giugno 2023 - Nord Stream, si rafforza la pista ucraina del sabotaggio (ma il giallo non è risolto)
1 giugno 2023 - Azioni coperte, incursioni a sorpresa e zero rivendicazioni: così l’Ucraina imita Israele
31 maggio 2023 - Kiev e la sorpresa come strategia, Putin valuta come reagire agli attacchi
30 maggio 2023 - I droni ucraini lanciati su Mosca rappresentano un salto di qualità prima della controffensiva
29 maggio 2023 - Brasile, il triangolo diplomatico con Usa e Russia: tutti vogliono la spia Cherkasov
28 maggio 2023 - I raid dei russi e i diversivi degli ucraini: le tattiche in vista dell’offensiva
26 maggio 2023 - Ucraina, i servizi segreti hanno identificato il generale russo che ha ordinato di distruggere l’Antonov
25 maggio 2023 - Perché gli Stati Uniti sostengono che ci sia l’Ucraina dietro al raid sul Cremlino?
24 maggio 2023 - Mezzi americani usati nell’incursione a Belgorod: il Pentagono prende le distanze
23 maggio 2023 - I mezzi americani, l’operazione complessa, la sicurezza: i 5 segnali dell’incursione a Belgorod
22 maggio 2023 - Cosa significano gli attacchi ucraini a Belgorod, in Russia, e quali sono le conseguenze?
21 maggio 2023 - L’adattamento dei russi alla guerra: perché l’Armata di Putin non va sottovalutata
20 maggio 2023 - Quali sono le conseguenze del via libera ai caccia F-16 per Kiev da parte del G7?
19 maggio 2023 - Prosegue il duello aereo: i quattro velivoli abbattuti in Russia sarebbero stati centrati dai Patriot
18 maggio 2023 - Ucraina, perché la Russia ha intensificato i bombardamenti su Kiev?
17 maggio 2023 - Kyrylo Budanov, chi è il capo dell’intelligence ucraina che rivendica gli omicidi in Russia
16 maggio 2023 - L’Ucraina: «Abbattuti sei missili ipersonici Kinzhal russi». Ma come ha fatto? I dettagli sulla guerra aerea
15 maggio 2023 - Chi è il generale Oleksandr Syrskyi, che sarà l’architetto della futura controffensiva ucraina
14 maggio 2023 - Avanzata a Bakhmut e colpi in profondità: sta per cominciare la controffensiva ucraina?
13 maggio 2023 - La guerra nei cieli: quattro velivoli dell’Armata precipitano in Russia, duello fra Patriot e missili ipersonici
13 maggio 2023 - Ucraina, gli avvisi sulla controffensiva sono un diversivo di Kiev o si va verso uno scenario coreano?
12 maggio 2023 - I missili a lungo raggio in arrivo da Londra aumentano la profondità dei raid ucraini
11 maggio 2023 - Zelensky frena sulla controffensiva: un diversivo, o si va davvero verso lo «scenario coreano»?
10 maggio 2023 - Gli Usa hanno neutralizzato il «serpente», il malware usato per vent’anni dalle spie russe
9 maggio 2023 - Cina, Dubai, India: l’enorme flotta fantasma che aiuta la Russia a esportare petrolio
8 maggio 2023 - Ucraina, è cambiata la strategia di comunicazione di Kiev: ora minaccia di colpire i russi «ovunque»
7 maggio 2023 - Ucraina, un Patriot ha abbattuto il missile ipersonico di Putin (ma ci sono troppe aspettative sull’offensiva)
7 maggio 2023 - Ucraina, c’è una lista di bersagli: i colpi «in profondità» e le impronte sul campo che portano a Kiev
6 maggio 2023 - Prigozhin sempre in bilico fra verità e bluff: il pendolo costante del cuoco di Putin
5 maggio 2023 - La guerra del carburante in Ucraina: Kiev si prepara alla controffensiva colpendo depositi e raffinerie
4 maggio 2023 - Gli ucraini hanno studiato come colpire la Russia, ma la dinamica dell’attacco al Cremlino lascia dubbi
4 maggio 2023 - Le due verità sull’esplosione sul Cremlino: colpo di Kiev o progetto folle dei servizi russi
3 maggio 2023 - I droni su Mosca fanno parte della strategia ucraina (con i raid, i sabotaggi e gli incendi)
2 maggio 2023 - Ucraina, le schermaglie prima dell’offensiva: i russi colpiscono target militari, la resistenza si affida ai raid
30 aprile 2023 - I 66 sabotatori arrestati per gli attacchi contro le ferrovie russe: il simbolo di una battaglia dietro le linee
29 aprile 2023 - I raid con i droni e lo scudo aereo: capacità e limiti della resistenza ucraina
28 aprile 2023 - La Francia insegue le spie russe, infiltrate fra militari ed eventi sportivi
27 aprile 2023 - Ucraina, il comandante della Nato in Europa: «Consegnato il 98% del materiale promesso»
26 aprile 2023 - Ucraina, il peso delle aspettative di Kiev (e degli alleati occidentali) sulla controffensiva
26 aprile 2023 - Come sarà e quando partirà la controffensiva ucraina?
24 aprile 2023 - L’attacco in Russia bloccato dagli Usa, i droni in Crimea e a Mosca: la guerra segreta (e senza limiti) di Kiev
24 aprile 2023 - La Wagner in Sudan: l’armata di Prigozhin e Putin avanza in Africa (e il Pentagono fatica a contrastarla)
21 aprile 2023 - Ucraina, il piano per rubare caccia russi finito con una base distrutta (e un’accusa di tradimento)
20 aprile 2023 - Le antenne sui tetti delle ambasciate russe che «servono a spiare i Paesi europei»
19 aprile 2023 - La flotta fantasma di Putin «prepara sabotaggi nel Mare del Nord»
18 aprile 2023 - I droni di Palmer Luckey: il fondatore di Oculus ora rifornisce la resistenza di Kiev
17 aprile 2023 - L’intrigo dell’Antonov An-225, l’aereo ucraino più grande del mondo distrutto nella battaglia di Hostomel
16 aprile 2023 - L’indagine sui documenti riservati Usa ora «rischia» di rivelare altri segreti
14 aprile 2023 - I file del Pentagono confermano i problemi dell’Armata russa, che ha sacrificato le truppe d’élite
13 aprile 2023 - Il doppio gioco della Serbia: per gli Usa ha inviato armi all’Ucraina, ma il governo nega
12 aprile 2023 - Ucraina, i documenti del Pentagono confermano la presenza di forze speciali occidentali sul campo
11 aprile 2023 - Emirati Arabi, Egitto, Corea del Sud, Israele: chi sono gli «amici» spiati dagli Stati Uniti
7 aprile 2023 - I «leak» sui piani segreti dell’Ucraina: c’è una «talpa» al Pentagono o è un depistaggio?
6 aprile 2023 - Il meteo e le forniture di armi: quando (e dove) arriverà l’offensiva di Kiev?
5 aprile 2023 - I russi scavano trincee (che potrebbero diventare un confine) e gli ucraini si preparano alla controffensiva
4 aprile 2023 - La verità su Tatarsky e Nord Stream: il gioco di specchi che nasconde i responsabili degli attacchi
3 aprile 2023 - Chi ha ucciso Vladlen Tatarsky? Dissidenti russi, agenti ucraini: le ipotesi sull’omicidio del blogger russo
2 aprile 2023 - Spie russe in Europa, storie d’amore e lavori comuni: la leggenda degli illegali
1 aprile 2023 - Finlandia al voto: come la guerra in Ucraina ha cambiato il Paese, e come ha aiutato la resistenza di Kiev
31 marzo 2023 - Ucraina, chi è il mercante slovacco che ha aiutato la Russia a ricevere munizioni dalla Corea del Nord
30 marzo 2023 - Ucraina, la strategia su tre piani di Zelensky: contenimento a Est, colpi nelle retrovie, preparazione alla controffensiva
29 marzo 2023 - Invasione dell’Ucraina, i servizi segreti russi chiesero a Putin di rinviare l’attacco
29 marzo 2023 - Gli Usa aumentano la produzione di proiettili per sostenere l’Ucraina: passeranno da 14 mila a 85 mila all’anno
28 marzo 2023 - La Bulgaria al voto: l’equilibrismo di Sofia, che ha inviato in segreto armi all’Ucraina
27 marzo 2023 - Il capo delle ferrovie ucraine diventa ministro: cosa significa, per il futuro della guerra
26 marzo 2023 - La «leggenda brasiliana» di Maria e Viktor, spie russe infiltrate (e scoperte) ad Atene e all’Aia
24 marzo 2023 - La Norvegia teme sabotaggi ai gasdotti che riforniscono l’Europa: aumentano le attività russe
23 marzo 2023 - Nuovi droni navali e vecchi carri armati per Mosca e Kiev: il bazar delle armi
22 marzo 2023 - Attacco al porto di Sebastopoli: si riapre il fronte marittimo in Ucraina?
21 marzo 2023 - Ucraina, la fase della grande incertezza: il logoramento peserà sulle future offensive?
20 marzo 2023 - Il cauto sostegno militare della Cina all’invasione russa dell’Ucraina
19 marzo 2023 - Affari, petroliere, yacht e oligarchi: così gli Emirati aiutano la Russia
17 marzo 2023 - Grecia, scoperta una spia russa: aveva rubato l’identità di una neonata morta nel 1991
17 marzo 2023 - Nord Stream, quelle sei persone sospettate del sabotaggio al gasdotto
16 marzo 2023 - Polonia, scoperta una cellula spionistica: si preparava a compiere atti destabilizzanti nel Paese
15 marzo 2023 - Caccia grossa nel Mar Nero ai rottami del drone Reaper: i russi avrebbero recuperato dei frammenti
15 marzo 2023 - Perché i droni della Nato volano sul Mar Nero (e non solo)
14 marzo 2023 - Jet russo colpisce drone americano sul Mar Nero. La Casa Bianca: «Atto pericoloso e sconsiderato»
14 marzo 2023 - Guerra in Ucraina, Kiev e Mosca sono a corto di uomini e munizioni: i problemi dei due schieramenti
13 marzo 2023 - Dalle munizioni per i Gepard alle batterie antiaeree: così la Svizzera resta neutrale nella guerra in Ucraina
12 marzo 2023 - Prigozhin presenzialista, la narrativa sulla Wagner e il campo che smentisce le previsioni
11 marzo 2023 - Nord Stream, Mosca accusa gli Usa del sabotaggio. Lo yacht, le spie: cosa sappiamo?
10 marzo 2023 - Kinzhal, il super missile russo (anche per testate nucleari) difficile da intercettare
9 marzo 2023 - La Russia punta a una guerra lunga. I missili balistici in arrivo (forse) dall’Iran minacciano l’Ucraina
8 marzo 2023 - Nord Stream, tutte le novità sull’attacco: il gruppo filoucraino, la provocazione, lo yacht salpato da Rostock
7 marzo 2023 - Il mito della «città fortezza»: dall’avanzata su Kiev all’assedio di Mariupol, fino alla battaglia di Bakhmut
6 marzo 2023 - L’Estonia conferma la premier Kallas: un piccolo Paese che ha fornito un grande aiuto a Kiev
5 marzo 2023 - Negli Usa comincia l’addestramento dei primi due piloti di caccia ucraini
4 marzo 2023 - La linea di difesa russa che da nord arriva alla Crimea (e fa pensare a uno scenario coreano)
3 marzo 2023 - Ucraina, la guerra di trincea e i droni per le incursioni in territorio nemico
2 marzo 2023 - Dalla politica all’aerospaziale: storia dell’«irlandese» Marina, espulsa dall’Australia perché ritenuta una spia russa
1 marzo 2023 - Ucraina, gli Alleati non anticipano le esigenze di Kiev, ma seguono gli sviluppi: gli «aiuti del giorno dopo»
28 febbraio2023 - Attacchi con i droni in territorio russo: cosa è successo e cosa significano queste incursioni?
27 febbraio2023 - Le «Unità agili»: così l’Armata russa in Donbass prova a scardinare la resistenza ucraina
26 febbraio2023 - Ucraina, l’importanza delle munizioni: Mosca «ha bisogno» di forniture cinesi, gli alleati le cercano nell’Est
25 febbraio2023 - Ucraina, la guerra dell’Fbi: caccia agli oligarchi, alle spie, ai crimini di guerra russi
24 febbraio2023 - Gli alleati celebrano l’anniversario della guerra con gli aiuti all’Ucraina, la Cina potrebbe fornire droni (e fabbricarli in Russia)
23 febbraio2023 - I misteriosi bombardamenti dietro le linee russe a Mariupol: la resistenza ucraina ha armi a lungo raggio?
22 febbraio2023 - Quali saranno le prossime mosse di Russia e Ucraina?
21 febbraio2023 - Olanda e Norvegia temono sabotaggi da parte dei russi nel Mare del Nord
20 febbraio2023 - Joe Biden porta a Zelensky un pacchetto da 500 milioni di dollari: cosa c’è negli aiuti?
19 febbraio2023 - Quale materiale bellico può fornire la Cina alla Russia?
18 febbraio2023 - Gli Usa hanno addestrato 635 soldati ucraini, la Gran Bretagna 10 mila: terminano i primi corsi
17 febbraio2023 - Russia, la guerra delle ombre: il doppio arresto in Germania e la rete degli illegali in Europa
16 febbraio2023 - Il pendolo della guerra: Mosca perde uomini e mezzi ma insiste nell’offensiva
16 febbraio2023 - Nato, più munizioni per l’Ucraina. Per Lavrov l’Occidente è al punto di non ritorno
15 febbraio2023 - Il ruolo dell’Iran nella guerra in Ucraina: Teheran si prende parte della scena negando di farlo
14 febbraio2023 - Ucraina, i «segnali» degli Usa: ora chiedono a Zelensky di inseguire «obiettivi raggiungibili»
13 febbraio2023 - Armi all’Ucraina, le munizioni come i vaccini: l’Estonia chiede un sistema unico europeo per acquistarle e produrle
12 febbraio2023 - La Gran Bretagna vuole produrre armamenti in Ucraina, Slovacchia e Repubblica Ceca al fianco della resistenza
11 febbraio2023 - Ucraina, il fronte marittimo: i russi colpiscono un ponte nella regione di Odessa con un barchino esplosivo
10 febbraio2023 - Guerra in Ucraina, il ruolo degli Usa: Washington fornisce coordinate per gli strike e vuole riattivare un programma segreto
9 febbraio2023 - Zelensky in missione in Europa per avere equipaggiamenti: Mirage o Eurofighter, cosa otterrà?
8 febbraio2023 - La Polonia ordina 18 Himars dagli Stati Uniti: il ruolo di Varsavia e del fianco nordorientale della Nato
7 febbraio2023 - Gli aiuti Nato, le capacità russe, le difese di Kiev: i tre dossier al centro della guerra in Ucraina
6 febbraio2023 - Guerra in Ucraina, Prigozhin sfida a duello Zelensky nei cieli di Bakhmut. La Russia spinge sul fronte orientale
5 febbraio2023 - Ucraina, l’offensiva russa è già cominciata con gli attacchi delle ultime settimane
4 febbraio2023 - Chiude la brigata Mozart, il gruppo che raccoglieva i volontari internazionali in Ucraina
3 febbraio2023 - Ucraina, la battaglia di Bakhmut: finiranno prima gli uomini o le munizioni?
2 febbraio2023 - Slovenia, Austria, Germania: la rete delle spie russe che raccoglie informazioni in tutta Europa
1 febbraio2023 - Usa pronti a fornire a Kiev le nuove bombe Glsdb: cosa sono, e che cosa cambia ora
31 gennaio 2023 - Guerra in Ucraina, caccia e carri armati: Kiev chiede di accelerare i rifornimenti, Mosca prepara l’offensiva
30 gennaio 2023 - Chi è Pompeyo Gonzalez Pasqual, il pensionato basco che ha spedito pacchi bomba in tutta la Spagna e diffuso video che esaltavano Putin
29 gennaio 2023 - Guerra in Ucraina, i satelliti italiani che aiutano Kiev a seguire le mosse dell’Armata russa
28 gennaio 2023 - Così i meccanici della Nato aggiustano armi e mezzi ucraini in remoto dal sud della Polonia
27 gennaio 2023 - Carri armati all’Ucraina, i tre fattori delle forniture occidentali: rotte, manutenzione, integrazione
26 gennaio 2023 - Zelensky non ha ancora ricevuto i tank ma già chiede i caccia agli alleati
25 gennaio 2023 - Guerra in Ucraina, 14 Leopard dalla Germania e 31 Abrams dagli Usa: ma per vederli sul campo ci vorranno mesi
24 gennaio 2023 - Carri armati Abrams, Usa pronti a inviarli in Ucraina: cosa cambia nella guerra?
24 gennaio 2023 - Corruzione e collaborazionisti: il secondo fronte della resistenza ucraina
23 gennaio 2023 - Ucraina, la babele dei tank: aspettando i Leopard la resistenza si adatta con mezzi «sovietici», francesi, britannici
22 gennaio 2023 - Ucraina, come funzionano i carri armati Leopard e perché Zelensky insiste per averli
21 gennaio 2023 - Ucraina, ucciso un ex Navy Seal americano: che fine hanno fatto i volontari della legione straniera?
20 gennaio 2023 - I 10 punti sulla guerra in Ucraina da tenere d’occhio in vista della decisiva battaglia di primavera
19 gennaio 2023 - Gli Usa pronti a inviare a Kiev munizioni con un raggio da 150 chilometri per colpire le basi russe e la Crimea
19 gennaio 2023 - Scholz aspetta, ma Berlino è pronta a dire sì ai carri armati Leopard per la resistenza ucraina
18 gennaio 2023 - Guerra in Ucraina, grandi preparativi sui due fronti: l’Occidente pensa alla primavera, la Russia al lungo periodo
17 gennaio 2023 - Così il direttore della Cia Burns ha convinto Zelensky (e l’Europa) che Putin stava per invadere l’Ucraina
16 gennaio 2023 - Addestramento, forniture, prospettive: cosa serve all’Ucraina nei prossimi, decisivi mesi di guerra
15 gennaio 2023 - Ucraina, la conta di lance e scudi: Mosca bombarda e ha missili a disposizione, Kiev ha bisogno di sistemi di difesa aerea
14 gennaio 2023 - La Bielorussia attaccherà davvero l’Ucraina? Le pressioni, i movimenti, gli allarmi da non sottovalutare
13 gennaio 2023 - La Russia dichiara di aver conquistato Soledar: cosa cambia e perché è importante
12 gennaio 2023 - Perché Putin ha retrocesso Sergei Surovikin, il generale Armageddon che guidava le operazioni in Ucraina
11 gennaio 2023 - Gerasimov nuovo capo delle operazioni russe in Ucraina: cosa succederà ora sui due fronti della guerra?
10 gennaio 2023 - Guerra in Ucraina, i movimenti ai vertici dell’esercito di Putin. Lapin capo di Stato maggiore delle forze terrestri
10 gennaio 2023 - Perché la Wagner vuole a tutti i costi Bakhmut e Soledar
9 gennaio 2023 - Anche Londra valuta di fornire carri armati a Kiev: gli alleati preparano il terreno?
8 gennaio 2023 - La Wagner insiste su Bakhmut nel Donetsk: il capo Prigozhin vuole le miniere e i tunnel
7 gennaio 2023 - Polonia e Finlandia pronte a inviare carri armati all’Ucraina: un passo avanti militare e politico
6 gennaio 2023 - Ucraina, cosa significano le forniture congiunte di Berlino e Washington
5 gennaio 2023 - Trovate componenti prodotte in Usa nei droni iraniani usati da Mosca
5 gennaio 2023 - Ucraina, i comandi russi sotto tiro: Kiev colpisce e attende la reazione dello zar
4 gennaio 2023 - L’Ucraina attende la risposta russa. E Putin inaugura una fregata con il missile ipersonico Zircon
3 gennaio 2023 - La gestione della battaglia: il tridente di Kiev e i contrasti di Mosca
3 gennaio 2023 - Ucraina, perché l’inverno non ha fermato la carneficina: ecco come prosegue la guerra
2 gennaio 2023 - Cosa significa il colpo degli ucraini sulla caserma dei russi nel Donbass, a Makiivka
1 gennaio 2023 - Ucraina, l’anno comincia con nuovi raid. Ma i russi potrebbero essere a corto di alcuni missili
31 dicembre - La rete di aiuti che porta generatori in Ucraina e gli attacchi di Capodanno
30 dicembre - Pace o nuove offensive? Lo stallo dell’inverno e l’incognita della primavera
24 dicembre - Le munizioni, lo spionaggio, le tre incognite: così si chiude il 2022 in Ucraina
23 dicembre - I russi chiariscono quale è l’obiettivo di Putin (e accusano la Romania di aiutare Kiev)
22 dicembre - In Norvegia l’arresto di una spia russa ha fatto scattare l’ossessione per «illegali» e sabotaggi
21 dicembre - Missili Patriot, cosa sono e perché sono così importanti per la guerra in Ucraina?
21 dicembre - Attacchi, ricognizioni e pesca dei disertori: gli ucraini hanno creato una flottiglia di droni
20 dicembre - Putin chiede ai servizi segreti russi di aumentare la sorveglianza interna e dei confini
19 dicembre - Ucraina, allarme dell’intelligence: i russi pronti a fornire armi Nato agli estremisti dei Paesi occidentali
18 dicembre - Shoigu ispeziona le posizioni russe e Israele aiuta Kiev sui droni iraniani
17 dicembre - Il sentiero della Wagner che dalla guerra in Ucraina conduce fino in Africa
16 dicembre - Missili, trincee, mobilitazione: perché in Ucraina non bisogna sottostimare l’Armata russa
15 dicembre - Gli ucraini colpiscono in Russia e aspettano le «bombe intelligenti» dagli Usa
14 dicembre - Che cosa c’è dietro i successi della contraerea ucraina rivendicati dalla resistenza
13 dicembre - La decisione di Putin sul budget che fa capire che la guerra in Ucraina sarà lunga
12 dicembre - Dalla guerra lampo al gelo: così i due eserciti si sono adattati alla battaglia in Ucraina
11 dicembre - Guerra in Ucraina, cade il veto degli Usa sui raid in Russia (e il timore di escalation nucleare)?
10 dicembre - Così il generale russo Sergey Surovikin ha riorganizzato l’Armata in Ucraina
9 dicembre - Griner-Bout, lo scambio all’aeroporto di Abu Dhabi e il ruolo delle monarchie del Golfo
8 dicembre - Guerra in Ucraina, Kiev chiede bombe a grappolo, Washington non esclude la fornitura
6 dicembre - Il «patto nordico» per la fornitura di armi e assistenza a Kiev: intanto l’Ucraina colpisce ancora in Russia
5 dicembre - Russia, esplosioni in due aeroporti: forse usato un nuovo drone con un raggio d’azione di mille chilometri
4 dicembre - La bandiera ucraina piantata sulla riva orientale del Dnipro, i russi spingono nel Donbass
3 dicembre - Armi moderne, avanzi di magazzino, vecchi mezzi e triangolazioni: tutti i canali delle forniture all’Ucraina
2 dicembre - L’evoluzione della guerra di trincea in Ucraina: artiglieria precisa e droni per spiare le posizioni
1 dicembre - Ungheria, la rete delle spie russe gestita dall’ambasciata di Mosca a Budapest
30 novembre - Ucraina, così la Finlandia promette di aiutare la resistenza di Kiev ad affrontare l’inverno
29 novembre - Ucraina, la Nato invia generatori e trasformatori per l’emergenza energetica
28 novembre - Svezia, smantellata la rete di spie russe: la doppia esistenza, durata un decennio, di Sergei ed Elena
28 novembre - Guerra in Ucraina, la linea difensiva del Dnipro: l’ostacolo naturale usato dai russi, che aumentano le difese sul fiume
25 novembre - Kiev dà la caccia ai consiglieri iraniani che hanno assistito i russi con i droni: «Obbligati a ucciderli»
24 novembre - Ucraina, le prossime mosse: Mosca cercherà di paralizzare il conflitto, Kiev di lanciare nuove offensive
23 novembre - La Svezia insegue le spie russe: forze speciali in elicottero per arrestare due sessantenni
22 novembre - Gli ucraini puntano la penisola di Kinburn, Mosca aumenta le protezioni nel Mar Nero
21 novembre - Guerra in Ucraina, quale effetto avrà il Generale Inverno sulle operazioni?
15 novembre - Svezia, caccia alle spie: incriminati due fratelli di origine iraniana sospettati di essere agenti russi
14 novembre - Usa-Russia, diplomazia parallela: i colloqui segreti ad Ankara fra Burns e Naryshkin
14 novembre - L’incursione delle forze speciali ucraine nella penisola di Kinburn e le prossime mosse della resistenza
13 novembre - Al fianco delle truppe russe arriva la compagnia militare della Chiesa ortodossa
12 novembre - La colletta della resistenza ucraina per comprare droni navali: un indizio sul futuro della guerra
11 novembre - Ucraina, l’amministrazione Usa divisa sul proseguimento del conflitto
10 novembre - Kherson, quali sono le conseguenze militari e diplomatiche del ripiegamento russo
9 novembre - Kherson, i russi annunciano la ritirata: inizia una nuova fase nella guerra
8 novembre - Le tre linee di Kherson: così i russi difendono l’unica città conquistata a ovest del Dnipro
7 novembre - Guerra in Ucraina, Prigozhin ironizza sulle intromissioni nel voto americano e crea campi di addestramento della Wagner
6 novembre - Guerra in Ucraina, gli Stati Uniti chiedono a Kiev di mostrarsi aperti ai negoziati
5 novembre - Guerra in Ucraina, il nuovo comando americano per gestire il flusso degli aiuti occidentali
4 novembre - Cosa sta succedendo a Kherson (e perché Putin la vuole a tutti i costi)
3 novembre - Ucraina, l’esplosione a Melitopol e la guerra dietro le linee della resistenza
2 novembre - Così la pressione di Putin sulla rete elettrica ucraina può spaccare l’alleanza occidentale
1 novembre - Kiev deve riparare la rete elettrica e aumentare lo scudo aereo: la guerra è in fase di logoramento
31 ottobre - Ucraina, il ruolo dei droni iraniani nella campagna di terrore di Putin
30 ottobre - Sebastopoli, attacco alle navi russe: cos’è successo davvero, e come la resistenza ucraina ha colpito in Crimea
28 ottobre - Gli Stati Uniti mettono a punto il programma di tracciamento delle armi inviate a Kiev
27 ottobre - Il direttore della Cia in missione segreta a Kiev: i contatti servono a fissare le linee
26 ottobre - «L’Ucraina va de-satanizzata»: Mosca gioca la carta della religione (e si prepara a momenti difficili)
25 ottobre - Mosca, da domani le esercitazioni con le forze strategiche nucleari: la strategia dell’attenzione di Putin
24 ottobre - La Russia alza la tensione «verbale» e Kiev dà i suoi numeri della guerra: la battaglia delle parole
23 ottobre - La campagna di terrore russa in Ucraina raccontata in cinque punti
22 ottobre - Ucraina, la «linea Wagner» scavata dai mercenari di Putin per fermare la controffensiva di Kiev
21 ottobre - Ucraina, la diga di Kakhovka nel mirino russo: Zelensky lancia l’allarme, Mosca nega
20 ottobre - Putin e il suo metodo Seicentesco che costringe gli ucraini a combattere per la Russia (mentre sposta uomini dalla Siria)
20 ottobre - L’Iran loda i suoi droni-kamikaze: Teheran invia armi alla Russia e addestratori in Crimea
19 ottobre - Le difficoltà dell’Armata russa nel sud dell’Ucraina e la legge marziale di Putin nelle aree occupate
18 ottobre - I tre fronti della crisi in Ucraina: droni, operazioni terrestri, riorganizzazione delle forze
17 ottobre - I droni kamikaze iraniani usati dalla Russia: cosa sono, e come funzionano
15 ottobre - Guerra, il fronte «segreto» si trova in Russia. Le esplosioni misteriose della regione di Belgorod
14 ottobre - Elon Musk chiede al Pentagono di finanziare la rete satellitare Starlink della resistenza ucraina
13 ottobre - Il Canada, la Germania e gli altri alleati dell’Ucraina forniscono equipaggiamenti per combattere il «Generale Inverno»
12 ottobre - La via «privata» delle armi in Ucraina: così gli Usa aggirano la burocrazia e assistono la resistenza
11 ottobre - Il meccanismo degli aiuti militari a Kiev segue l’andamento della guerra
10 ottobre - La Bielorussia al fianco di Putin: i tre scenari del coinvolgimento di Lukashenko
9 ottobre - Ucraina, il fronte interno di Putin: il nuovo generale Surovikin e i dissidi tra i vertici militari
8 ottobre - Il ponte di Kerch era considerato un «bersaglio legittimo»: ora sono più difficili i rifornimenti per i russi
7 ottobre - I russi colpiscono le infrastrutture in Ucraina con i droni-kamikaze iraniani
6 ottobre - Dugina, perché gli Usa hanno rivelato il coinvolgimento dell’Ucraina nella sua morte
5 ottobre - La guerra delle immagini in Ucraina: Kadyrov al fronte, i premier europei armati
4 ottobre - Ucraina, il dilemma Usa: come sostenere Kiev senza accentuare il contrasto con la Russia?
3 ottobre - Ucraina, cosa sta succedendo sul campo? L’aggiornamento sul fronte orientale e meridionale
2 ottobre - Ci sono fratture interne al Cremlino? E quant’è vicino un attacco nucleare? I tre assi dell’intelligence occidentale
1 ottobre - Nord Stream, le ipotesi sul sabotaggio: tritolo, robot e navi
30 settembre - Nord Stream, allarme sabotaggi dal Mar Nero al Baltico: i russi piazzano una barriera mobile a Sebastopoli
29 settembre - Gli Usa stanziano altri 1,1 miliardi pensando a una guerra in Ucraina a «lungo termine»
28 settembre - La Russia usa i droni-kamikaze: sono l’arma del momento e Kiev li teme
27 settembre - Le «sorprese» di Zaluzhny, il generale che ha inventato la resistenza ucraina
25 settembre - Ucraina, la battaglia «nascosta» di Kherson: il fronte sud in cui si può decidere questa fase della guerra
24 settembre - Putin guarda oltre il 2023: «Vuole spingere l’Ucraina a restare senza proiettili prima che la Russia finisca i soldati»
23 settembre - Il primo effetto della mobilitazione: Putin torna a dettare l’agenda della guerra
22 settembre - Putin e la mobilitazione parziale: quando si vedranno gli effetti sul campo, in Ucraina?
22 settembre - L’ombra dell’atomica dopo i referendum: così Putin usa la minaccia estrema contro l’Occidente
21 settembre - Cos’è la mobilitazione parziale ordinata da Putin in Russia (e perché è una dichiarazione di guerra)
20 settembre - Guerra in Ucraina, gli Usa valutano l’invio dei carri armati alla resistenza
19 settembre - La Russia minaccia i satelliti di Elon Musk che tengono l’Ucraina connessa (ma sono difficili da neutralizzare)
18 settembre - Armi atomiche, è difficile (ma non impossibile) che Putin le usi: ecco perché
16 settembre - I funzionari filorussi uccisi e i nuovi aiuti militari americani: l’aggiornamento sulla guerra in Ucraina
15 settembre - Yevgeny Prigozhin al centro della guerra: lo chef di Putin arruola detenuti e (forse) gestirà le operazioni in Ucraina
14 settembre - Così l’Ucraina ha battuto i russi allo sbando, a Kharkiv (ma l’euforia può essere rischiosa)
13 settembre - Il bottino di guerra degli ucraini «quantifica» la sconfitta russa nel nordest
12 settembre - La prudenza dell’Ucraina e la minaccia della Russia: quali saranno le mosse future?
11 settembre - Psicologia, intelligence, armi e addestramento: le chiavi della svolta ucraina nel nordest
10 settembre - I sei passi della resistenza ucraina: così è cambiata la guerra
9 settembre - La guerra in Ucraina è cambiata: gli ucraini avanzano, ora i russi sono in difficoltà
8 settembre - La guerra in Ucraina entra in una nuova fase: Kherson, Kharkiv e Bakhmut i fronti della battaglia
7 settembre - Gli ucraini contrattaccano a Kharkiv: la resistenza conduce una guerra delle opportunità
6 settembre - Perché Putin sta comprando milioni di proiettili dalla Nord Corea?
5 settembre - Kherson, i filorussi rinviano il referendum per l’annessione: un segnale positivo per Kiev?
4 settembre - Controffensiva di Kiev a Kherson, prevale l’incertezza: gli ucraini avanzano o sono in difficoltà?
2 settembre - La Nato «insegue» (di nuovo) un sottomarino russo?
1 settembre - Il suggerimento degli Usa agli ucraini: concentrarsi su un solo fronte
31 agosto - Obiettivi militari, ma anche politici, per la controffensiva su Kherson
30 agosto - I «trucchi» della resistenza ucraina per ingannare i raid russi
29 agosto - Ucraina, è partita la controffensiva per Kherson? La resistenza colpisce sul fronte meridionale
28 agosto - I partigiani ucraini a caccia di traditori e la tattica di resistenza americana: cosa sta succedendo
27 agosto - Droni iraniani e missili dalla Siria: l’angolo mediorientale della guerra in Ucraina
26 agosto - Guerra in Ucraina, tre aspetti decisivi dei combattimenti: sorpresa, durata, difesa
25 agosto - Putin ordina l’aumento delle truppe: entro gennaio 137 mila uomini in più per la guerra in Ucraina
24 agosto - Le forniture di Washington e Berlino allungano l’orizzonte della guerra in Ucraina: armi sul campo fra 1 o 2 anni
23 agosto - Gli Stati Uniti forniscono alla resistenza ucraina armi in modo «coperto»?
22 agosto - Sei mesi di guerra tra Ucraina e Russia: la marcia su Kiev, il gelo delle trattative
21 agosto - L’offensiva dei droni: così gli ucraini colpiscono un nemico più potente
20 agosto - L’attacco dell’Ucraina contro la base della Flotta russa del Mar Nero, in Crimea, in pieno giorno
19 agosto - Putin, gli errori dei servizi segreti russi e il piano (fallito) di un governo fantoccio a Kiev
17 agosto - Razzi, commandos, partigiani: il triplo cerchio sulla Crimea
16 agosto - Cosa c’è dietro le nuove esplosioni in Crimea (e i problemi ai cannoni arrivati dalla Germania)
14 agosto - Duello di artiglieria a sud e a est: il passo lento russo, la risposta ucraina
11 agosto - Guerra in Ucraina, a che punto siamo: eserciti bloccati, sud conteso e forniture occidentali
10 agosto - Le esplosioni in Crimea e la gestione «all’israeliana» del conflitto da parte di Kiev
8 agosto - La «guerra dei ponti»: colpiti dagli ucraini, rimpiazzati dai russi
7 agosto - Guerra in Ucraina, dalla Lituania alla Macedonia del Nord: le piccole retrovie «coraggiose» di Kiev
6 agosto - Ucraina, gli Usa inviano blindati da soccorso per i feriti: un aiuto per il morale di Kiev
5 agosto - Gli Himars sotto il veto di Washington, Mosca lancia un satellite spia iraniano
4 agosto - Kiev e Mosca, le prossime mosse: due scenari e molte incognite
3 agosto - Zelensky: «Il Donbass è un inferno, gli Himars un sinonimo di giustizia»
2 agosto - Kiev crea la «valle dei droni» con Polonia e Stati Uniti: un laboratorio d’innovazione per la guerra moderna
1 agosto - Ucraina, la strategia della corrosione: così la resistenza colpisce il morale e la capacità di combattere dei russi
31 luglio - Kiev, i «guai» delle armi inviate e i ritardi tedeschi
30 luglio - L’Ucraina come il Vietnam: a Washington pensano di inviare «consiglieri» per gestire gli aiuti
29 luglio - Ucraina, missili su città e civili: cosa c’è dietro la strategia del terrore di Putin
28 luglio - Kherson, come sarà la controffensiva degli ucraini per riconquistare parte del sud
27 luglio - Se gli ucraini riconquistano Kherson potrebbero trattare con Mosca: hanno «3-6 settimane cruciali»
26 luglio - Guerra in Ucraina, il bilancio dei primi 5 mesi: operazioni, artiglieria, intelligence, logistica
25 luglio - Ucraina, la battaglia dei ponti e quella dei droni: la narrazione del conflitto si sposta a Kherson
24 luglio - La Russia prepara i referendum nei territori occupati, l’Ucraina è pronta alla controffensiva per liberarli
23 luglio - Per Zelensky un cessate il fuoco farebbe il gioco dei russi: potrebbero consolidare i territori
22 luglio - Ucraina, i russi stanno davvero rallentando le operazioni nel Donbass?
21 luglio - Putin, quali sono i nuovi obiettivi di Mosca in Ucraina? Gli scenari
20 luglio - Mosca teme gli Himars ucraini, Kiev è alle prese con la «Babele» degli aiuti
19 luglio - Zelensky a caccia di spie e traditori: cosa c’è dietro la rimozione di Bakanov e Venediktova
18 luglio - Ucraina, il doppio binario del conflitto: gli obiettivi sul campo e quelli politici degli alleati
17 luglio - Kiev-Mosca, la lunga battaglia dell’estate prima che l’inverno «ostacoli» le manovre
16 luglio - L’ordine di Mosca: attacchi più intensi per fermare l’artiglieria ucraina. Inizia una «nuova fase»?
15 luglio - Ucraina, la battaglia dei numeri: Kiev non fornirà più i dati sulle perdite subite
14 luglio - Il raid dietro le linee degli ucraini a Kherson per liberare 5 prigionieri
13 luglio - Gli alleati di Kiev temono il contrabbando delle armi fornite alla resistenza ucraina
12 luglio - Mosca chiede droni all’Iran, Kiev colpisce con gli Himars: la battaglia si allunga nelle retrovie
11 luglio - Putin e la mobilitazione fantasma con «volontari», soldati da province remote, detenuti
10 luglio - I russi «cercano» i cannoni nemici, nuove munizioni americane per Kiev
9 luglio - In Ucraina è caccia ai traditori: oltre 800 collaborazionisti arrestati dall’inizio della guerra
8 luglio - La resistenza Ucraina colpisce i depositi di munizioni e complica la logistica russa
7 luglio - Ucraina, l’impatto delle armi occidentali e la «pausa» dell’Armata russa
6 luglio - Shaman, il battaglione d’élite con cui gli ucraini conducono sabotaggi in territorio russo
5 luglio - L’Ucraina è in difficoltà: quali sono i problemi e di cosa ha bisogno la resistenza?
4 luglio - La Russia ha raggiunto l’obiettivo nel Donbass: come proseguirà ora la guerra in Ucraina?
3 luglio - Kiev, Melitopol, Belgorod: la guerra delle città porta la battaglia nelle case
2 luglio - Putin vuole la mobilitazione industriale della Russia: Mosca ammette di essere a corto di armi e munizioni
1 luglio - Gli ucraini danno la caccia alle spie russe: arrestato un ex agente del Kgb che ha favorito il colpo di Yavoriv
30 giugno - I russi si ritirano dall’Isola dei Serpenti: quali sono le conseguenze nella battaglia del Mar Nero?
29 giugno - Ucraini in difficoltà: mancano i visori e le comunicazioni sono precarie
28 giugno - Usa, i dubbi sulla guerra: «Difficile che gli ucraini riescano a conquistare i territori perduti»
27 giugno - Campagna di terrore sui civili ucraini: 60 missili in 72 ore. Centrati (grazie agli aiuti) depositi russi
26 giugno - Shoigu visita il Donbass mentre i raid «puniscono» i civili ucraini
25 giugno - Sabotaggi e sotterfugi: la guerra delle munizioni tra Russia e Ucraina
24 giugno - Che cosa significa la ritirata degli ucraini da Severodonetsk?
23 giugno - Così la Russia invia il grano rubato all’Ucraina nei porti siriani
22 giugno - Nel Donbass la situazione è critica ma la resistenza contrattacca a sud
21 giugno - Missili e piattaforme per l’estrazione del gas: riprende la battaglia del Mar Nero
20 giugno - Armi all’Ucraina, la prova del tempo e della «fatica» occidentale: per quanto continueranno gli aiuti?
19 giugno - La controffensiva degli ucraini per riconquistare Kherson: raid aerei, sabotaggi e attacchi partigiani
18 giugno - Eserciti impantanati e migliaia di vittime: senza vincitori si va allo scenario coreano?
17 giugno - La Russia ha tentato di infiltrarsi con una spia nella Corte internazionale dell’Aja
16 giugno - Gli ucraini perdono 1.000 uomini al giorno, i due schieramenti sono al limite delle forze
15 giugno - Vecchie armi «sovietiche», usura, manuali: tutte le difficoltà (e i dubbi) dei rifornimenti all’Ucraina
14 giugno - La battaglia aerea nei cieli dell’Ucraina: Mosca intensifica l’azione, i piloti di Kiev addestrati dagli Usa
13 giugno - Il fronte naturale del fiume Siverskiy Donets, il «Piave ucraino» usato per rallentare la marcia russa
12 giugno - Nel Donbass la guerra elettronica dei russi ha «accecato» gli ucraini
11 giugno - Ucraina, il dilemma delle munizioni: quelle sovietiche stanno finendo, ma le armi occidentali non bastano
10 giugno - Mar Nero, la battaglia navale e commerciale: mine e missili nel duello fra Mosca e Kiev
9 giugno - Donbass, l’urbanicidio dei russi: l’Armata attua la tattica della «terra bruciata»
8 giugno - Armi, mezzi e uomini: come si sta riorganizzando l’esercito ucraino?
7 giugno - La guerriglia dei partigiani ucraini: bombe, sabotaggi e proteste per respingere l’invasore russo
6 giugno - Severodonetsk, nella battaglia per il Donbass gli ucraini schierano i volontari stranieri
5 giugno - La guerra dei convogli: Mosca attacca gli aiuti occidentali, Kiev «ricuce» strade e binari
4 giugno - Severodonetsk, le truppe russe rallentano e gli ucraini contrattaccano: l’Armata è caduta in trappola?
3 giugno - Ucraina, il peso del fattore umano nell’offensiva russa in Donbass
3 giugno - Putin rimuove il generale Dvornikov, secondo gli ucraini: al suo posto il vice ministro della Difesa Zhidko?
2 giugno - Armi, trincee, logistica, intelligence: i primi 100 giorni di guerra in Ucraina
1 giugno - A Severodonetsk la Russia sfonda, ma è una guerra di lunga durata
31 maggio - Così la Russia è riuscita ad avanzare nel Donbass
31 maggio - Assalto russo a Severodonetsk dal cielo e via terra: è guidato da Zhidko, fedelissimo di Putin
30 maggio - Ucraina, come proseguirà l’avanzata russa in Donbass (e quanto reggerà)?
29 maggio - Gli aiuti all’Ucraina alla prova del campo di battaglia: le difficoltà di armi e volontari
28 maggio - Severodonetsk, gli ucraini pensano al ripiegamento: i 3 fattori che avvantaggiano i russi
27 maggio - Ucraina, dai «piccoli» Stinger ai lanciarazzi a lunga gittata: cronologia della svolta americana
26 maggio - Armi, obiettivi e propaganda: la settimana nera dell’esercito ucraino
25 maggio - La Russia sta vincendo nel Donbass?
24 maggio - L’estate di guerra: la manovra aggirante dei russi e la controffensiva in stallo degli ucraini
24 maggio - A Kiev i nuovi missili Harpoon: cosa sono e come saranno usati per rompere il blocco navale di Mosca
23 maggio - Missili, intelligence, incursioni: il ruolo dei sommergibili russi nel Mar Nero
23 maggio - Donbass, l’avanzata russa e la paura di Zelensky: «Perdiamo 100 soldati al giorno»
22 maggio - Donbass, il punto militare: la spinta russa e l’allarme lanciato da Zelensky
22 maggio - Porto di Odessa, il blocco navale russo che affama il mondo. Perché gli alleati ora vogliono forzarlo
21 maggio - Sabotaggi, assalti ai treni e collaborazionisti: la guerra dietro le linee
20 maggio - Russia, nuove epurazioni del Cremlino: sospesi il generale Kisel e il viceammiraglio Osipov
20 maggio - Ucraina, dagli Usa un altro pacchetto di aiuti da 100 milioni: fornito un intero battaglione di artiglieria
19 maggio - Il vantaggio della Russia: l’Armata avanza nel Donbass e cerca di consolidare i territori conquistati
18 maggio - Donbass, i russi accerchiano Lyman e guadagnano territorio: l’avanzata è lenta, ma prosegue
18 maggio - Cosa significa la caduta di Mariupol e la resa degli ultimi combattenti della Azov?
17 maggio - Il reticolo colorato dei voli Nato verso Rzeszow e i missili russi per intercettare i rifornimenti di armi
16 maggio - Il reclutamento mascherato di Putin per colmare i vuoti nei battaglioni in Ucraina
16 maggio - L’informazione social sulla guerra in Ucraina: gli account non ufficiali che tengono il conto di ponti saltati, mezzi distrutti e voli Nato
15 maggio - Perché ora si avvicina una fase decisiva della guerra: i russi sono indietro sui piani, ma avanzano a Est
14 maggio - Ucraina, il fronte dell’intelligence: il mistero Gerasimov, le epurazioni russe e gli errori delle spie Usa
13 maggio - Gli ucraini avanzano verso il confine a Kharkiv, la «testa di ponte» dei russi a Severodonetsk
12 maggio - L’Uber dell’artiglieria e le torrette dei tank: l’altra faccia della guerra in Ucraina
12 maggio - La battaglia di Bilohorivka: gli ucraini fanno saltare il ponte rallentando la manovra russa
11 maggio - Kiev si riprende i confini, i russi minacciano Odessa: battaglia feroce nell’Est
10 maggio - Biden firma una legge per velocizzare gli aiuti militari, ma gli ucraini sono esposti: la guerra sarà lunga
9 maggio - «I loro soldati iniziano a disobbedire»: così la guerra di logoramento pesa sulle truppe
8 maggio - L’isola dei Serpenti al centro della guerra: dai 13 marinai alla Moskva, fino ai raid ucraini con i droni
7 maggio - La campagna flessibile degli ucraini: unità mobili che si disperdono e mandano in tilt l’Armata russa
6 maggio - Zelensky promette la controffensiva, ma Putin ha tempo e artiglieria
5 maggio - La potenza russa contro gli aiuti esterni ucraini: il ruolo dell’artiglieria nella seconda fase della guerra
5 maggio - L’intelligence Usa ha aiutato l’Ucraina a eliminare i generali russi
4 maggio - L’esercitazione bielorussa e la mobilitazione generale della Russia: il 9 maggio Putin dichiarerà guerra all’Ucraina?
3 maggio - Droni, ricognitori, radar: così la Nato ascolta e localizza le unità russe in Ucraina
2 maggio - Valerij Gerasimov e il viaggio in Ucraina: l’attacco «fallito» al generale e i rischi corsi dai russi
2 maggio - Belgorod e la guerra «segreta» degli ucraini in Russia: così la resistenza mette in crisi Mosca
1 maggio - Le voci su Gerasimov «ferito» e le prossime due settimane, decisive, nella guerra
1 maggio - Nawabi, l’uomo che produce i droni-kamikaze: fuggì da Kabul invasa dall’Urss, oggi dona le sue armi agli ucraini
30 aprile - Non solo super armi: le soluzioni «creative» usate dall’Ucraina e dalla Russia sul campo di battaglia
29 aprile - La Russia avanza più lentamente del previsto: ecco le ragioni (e le due opzioni in campo)
29 aprile - Zelensky racconta le prime 24 ore della guerra in Ucraina: i russi arrivarono a un passo dal catturarlo
28 aprile - Kiev è a corto di munizioni, a Ramstein decisa la transizione verso le armi Nato
28 aprile - Quali sono le armi della Russia e perché Putin dice che nell’arsenale di Mosca ci sono mezzi «che i suoi avversari non hanno ancora»
27 aprile - Così la Cia «guida» la resistenza ucraina: dalla difesa aerea alla protezione di Zelensky, il sostegno Usa a Kiev
27 aprile - I nuovi tank e i razzi possono bastare per fermare i russi?
26 aprile - Gli attacchi alle ferrovie in Ucraina e quelli «legittimi» in territorio russo: l’escalation della guerra
25 aprile - Raid, incendi e sabotaggi in territorio russo: il «fronte fantasma», tra realtà e propaganda
25 aprile - I «droni-prototipo» degli Usa e il bando del Pentagono: le armi in arrivo a Kiev
24 aprile - La Russia può davvero vincere? Quanto durerà ancora la guerra?
23 aprile - L’Armata rossa «non avanza», ma ha preso 40 villaggi: Boris Johnson non esclude la vittoria della Russia
23 aprile - Mozart contro Wagner: così la legione straniera di Kiev sfida i miliziani di Putin
22 aprile - Armi all’Ucraina, gli alleati accelerano: Putin può ancora vincere, decisive le prossime 4 settimane
21 aprile - Perché Putin ha annullato l’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol
20 aprile - Tank, aerei, addestramento: gli aiuti all’Ucraina che possono cambiare gli equilibri
19 aprile - Bombardamenti, meteo, logistica: il ruolo dell’artiglieria nell’offensiva russa
18 aprile - Cosa aspettarci dalle prossime settimane di guerra?
18 aprile - Moskva, cosa ci dicono le prime foto dell’incrociatore russo affondato dai missili ucraini
17 aprile - Perché Mariupol è così importante per i russi e perché la sua caduta può cambiare gli equilibri della guerra
17 aprile - Che fine hanno fatto i marinai del Moskva: il video della Difesa russa è vecchio?
16 aprile - Armi nucleari tattiche e «super bomba» Fab-3000, la Russia le userà davvero?
15 aprile - Cosa sappiamo sul Moskva, l’incrociatore colpito e affondato da missili ucraini
15 aprile - La Russia minaccia le forniture di armi dagli Usa, che arrivano attraverso Polonia e Slovacchia
14 aprile - I tre fattori della fase due conflitto: sorpresa, forza, armi
14 aprile - Colpita la Moskva, la nave ammiraglia della flotta russa nel Mar nero
14 aprile - La battaglia delle spie: dopo le espulsioni, a Mosca restano gli 007 «illegali»
13 aprile - Gli Usa con l’invio di nuove armi all’Ucraina hanno fatto un passo avanti?
12 aprile - I russi hanno davvero usato armi chimiche a Mariupol?
11 aprile - È possibile difendere il Donbass? I vantaggi russi e quelli ucraini
10 aprile - La Transnistria, il convoglio di 12 chilometri verso sud e le prossime mosse della Russia
9 aprile - Addestramento, tattiche, esercito digitale: gli ucraini sono stati sottovalutati (non solo dai russi)
8 aprile - L’ultima trincea di Mariupol: i tunnel sovietici dell’acciaieria Azovstal
7 aprile - Quali sono e come arrivano le armi della Nato in Ucraina?
6 aprile - La resistenza della Prima Brigata di Kiev, l’unità che ha fermato i russi
5 aprile - Il doppio binario della Bielorussia: la retrovia dei russi e la sfida dei sabotaggi
4 aprile - I russi si muovono a sud e verso la Bielorussia, pronte le reclute
3 aprile - Così la Cia aiutò gli ucraini a difendere Kiev, sventando il piano per uccidere Zelensky
2 aprile - Quali sono le armi che Biden «trasferirà» all’Ucraina
2 aprile - Biden e i carri armati all’Ucraina: perché la decisione Usa è una svolta
1 aprile - Gli ucraini possono contrattaccare, ma hanno bisogno di altre armi
31 marzo - Putin cerca la vittoria «sporca» e intanto pensa ad armi e logistica
30 marzo - Il piano dei russi: circondare Mariupol e costringere gli ucraini alla resa
29 marzo - A Kiev i russi «riducono la presenza», ora si gioca la partita delle retrovie
28 marzo - Sistemi non criptati e cellulari rubati, tutti i problemi di comunicazione dei russi
27 marzo - Gli ucraini chiedono tank e aerei e ora la Nato considera una svolta nelle forniture
26 marzo - I russi entrano in una nuova fase, ma in una parola c’è il futuro del conflitto
26 marzo - Ombre, social network, pubblicità geolocalizzate: la guerra e la «pesca delle spie»
25 marzo - I russi dichiarano di aver raggiunto i primi obiettivi, mezza vittoria o mezzo insuccesso?
24 marzo - Adesso i russi al fronte chiedono soldati esperti
23 marzo - L’Armata della Russia è nel pantano: l’Ucraina si prepara a respingerla?
23 marzo - Armi difensive o offensive? La linea sottile delle forniture all’Ucraina
22 marzo - La «rivoluzionaria» guerra d’intelligence: così gli Usa guidano le mosse degli ucraini (con i satelliti)
21 marzo - L’assedio di Mariupol riassume il dilemma di Putin e Zelensky
20 marzo - I missili russi dal fronte del mare, a terra trincee e bombe sulle città
19 marzo - Putin manda messaggi politici con i missili
18 marzo - I russi colpiscono a Leopoli, la battaglia si combatte sui rifornimenti di armi
17 marzo - L’avanzata russa è in stallo, il peso di armi e training americani
16 marzo - Russi a corto di uomini e tattiche, Putin sta cercando una via d’uscita?
15 marzo - Quando finirà la guerra in Ucraina? Due scenari opposti
14 marzo - I russi minacciano i convogli di armi occidentali, ma non sono in grado di colpirli
13 marzo - Gli errori dei russi e gli obiettivi degli attacchi, anche a ovest
12 marzo - I russi puntano gli aeroporti militari e minacciano i convogli di armi occidentali
11 marzo - I russi si riorganizzano (ma un terzo generale è stato ucciso)
10 marzo - Russia e Stati Uniti si sfidano sulle armi biologiche
9 marzo - Perché Mosca non è riuscita a imporre la superiorità aerea?
8 marzo - L’avanzata russa e il generale Gerasimov ucciso: l’aggiornamento militare
7 marzo - Il bilancio (incerto) di vittime e mezzi distrutti
6 marzo - La mappa dell’invasione russa: esercito in pausa, bombe sui civili
2 marzo - Mosca bombarda gli edifici nelle città: l’aggiornamento militare
1 marzo - La mappa dell’avanzata russa in Ucraina: colpite le città, vittime civili
28 febbraio - Le bombe su Kharkiv sono un cambio di strategia, in Ucraina?
27 febbraio - Kiev, Kharkiv e Chernhiv resistono all’offensiva
26 febbraio - Perché l’avanzata della Russia ha rallentato, in Ucraina?
25 febbraio - La mappa dell’invasione russa e le truppe alle porte di Kiev
24 febbraio - Invasione dell’Ucraina, la mappa dell’attacco: così le truppe russe hanno invaso via terra, mare e cielo
Guerra Ucraina - Russia, le news dell’1 settembre.
Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Droni ucraini su Mosca, vasto incendio. Podolyak: «Gli attacchi in Russia aumenteranno». Redazione Online su Il Corriere della Sera venerdì 1 settembre 2023.
Le notizie sulla guerra in Ucraina di venerdì 1 settembre, in diretta. Dagli Usa 10 carri armati Abrams in arrivo a Kiev a metà settembre
• Dall’Ucraina droni contro sei regioni russe. Intelligence britannica: «Mosca fa fatica a fronteggiare questo tipo di attacchi»
• La risposta di Putin. Raffica di missili su Kiev
• Incontro tra Borrell e Kuleba sulla prospettiva di negoziati di pace all’Onu
• Così è cambiata la strategia di Zelensky
Ore 02:28 - Zelensky: «Colpito bersaglio a 700 km con armi ucraine»
L’esercito ucraino è riuscito a colpire un bersaglio a una distanza di 700 km con armi a lungo raggio di produzione nazionale: lo ha reso noto su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky. La dichiarazione segue l’attacco, avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì, contro l’aeroporto militare russo di Pskov, a una trentina di km dal confine con l’Estonia e circa 700 km dal confine con l’Ucraina. «Uso riuscito delle nostre armi a lungo raggio: il bersaglio è stato colpito a 700 chilometri di distanza!», ha scritto Zelensky citando una dichiarazione del ministero delle Industrie strategiche sulla produzione nazionale di armi. Né Zelensky né il ministero hanno precisato quale sia stato l’obiettivo colpito. Nell’attacco all’aeroporto di Pskov sono stati distrutti almeno 4 aerei da trasporto strategico russi Ilyushin Il-76.
Ore 02:30 - Dagli Usa 10 carri armati Abrams in arrivo a Kiev a metà settembre
Dieci carri armati americani Abrams dei 31 promessi arriveranno in Ucraina a metà settembre. Lo riporta Politico citando alcune fonti informate. «I funzionari occidentali — viene spiegato — sperano che l’arrivo dei carri armati dia alle forze di Kiev il vantaggio di cui hanno bisogno per sfondare le difese russe nel corso della sua estenuante controffensiva».
Ore 02:34 - Attacco aereo con i droni nella regione russa di Pskov
Un nuovo attacco aereo è stato rilevato in serata nella regione russa di Pskov, a poca distanza dal confine con la Lettonia. Stando a quando riportano fonti locali attraverso i social, l’attacco sarebbe avvenuto attraverso droni contro i quali si è attivata la contraerea russa. Il governatore dell’oblast, Mikhail Vedernikov, ha affermato che è stata segnalata la presenza di un «singolo oggetto non identificato» che sorvolava il distretto di Kresti. Sui social sono stati pubblicati numerosi video che mostrano la contraerea russa in azione per «neutralizzare» quello che probabilmente è un drone. Nei giorni scorsi un attacco aereo sull’aeroporto militare di Pskov ha provocato numerosi danni alla pista e ad alcuni velivoli.
Ore 06:22 - Due droni contro la regione russa di Kurchatov-Kursk
Due droni ucraini hanno attaccato la città russa di Kurchatov, nella regione di Kursk, nelle prime ore di questa mattina. Lo ha detto il governatore Roman Starovoit. I droni hanno danneggiato un edificio amministrativo e uno residenziale e i servizi di emergenza stanno valutando i danni.
Ore 06:31 - Abbattuto drone ucraino vicino a Mosca
La difesa aerea russa ha abbattuto un drone che si stava avvicinando a Mosca. Lo riporta il sindaco della capitale russa Sergei Sobyanin su Telegram. Il drone è stato neutralizzato vicino a Lyubertsy, a sudest di Mosca. .
Ore 06:37 - Le forze armate di Kiev avanzano nell’area di Zaporizhzhia
Le forze armate ucraine sono penetrate nella «prima linea» delle roccaforti russe nella regione di Zaporizhzhia, segno che Kiev si sta avvicinando alla vasta rete di trincee fortificate di Mosca lungo il fronte meridionale. L’esercito ucraino — si legge sul sito della Cnn — ha assicurato che le sue unità sono avanzate verso due villaggi a sud e a est di Robotyne, un villaggio di Zaporizhzhia che Kiev si è assicurato la settimana scorsa nel corso di un’estenuante controffensiva che sta producendo guadagni incrementali. «Nella direzione Novodanylivka-Novoprokopivka, hanno avuto successo, stanno consolidando le loro posizioni, sparando con l’artiglieria sugli obiettivi nemici identificati e conducendo operazioni di controbatteria», ha detto lo stato maggiore dell’esercito. Le testimonianze esaminate dalla Cnn fanno luce sulle numerose sfide per le truppe ucraine che cercano di sfondare un fitto sistema di campi minati russi, ostacoli anticarro e tunnel diffusi in alcune parti dell’Ucraina meridionale e orientale.
Ore 07:28 - Russia: «Droni ucraini su Kurchatov» sede della centrale nucleare
Due droni ucraini hanno attaccato la città di Kurchatov, dove ha sede una centrale nucleare, nella regione russa di Kursk, danneggiando un edificio amministrativo e un edificio residenziale. Lo ha riferito il governatore della regione, Roman Starovoit. «Al mattino Kurchatov è stata attaccata da due droni ucraini. L’edificio amministrativo e un edificio residenziale sono stati danneggiati. Gli specialisti sono andati sul posto, valutano l’entità del danno. I dettagli sono in fase di definizione», ha scritto sul suo canale Telegram. Kurchatov si trova a circa 70 chilometri dal confine con l’Ucraina.
Ore 07:52 - Mosca e Minsk invitate alla cena di gala del Nobel, è polemica
Russia e Bielorussia sono state invitate di nuovo alla cena del Premio Nobel a Stoccolma dopo essere state escluse l’anno scorso a causa della guerra in Ucraina, afferma la Fondazione Nobel. Anche l’Iran è stato invitato di nuovo all’evento nella capitale svedese, dopo che non gli era stato permesso di partecipare l’anno scorso. La Fondazione, come riferisce la Bbc, ha affermato di voler includere anche coloro che non condividono i valori del Premio Nobel e subito è scattata la polemica. Un deputato svedese ha definito gli inviti di quest’anno «estremamente inappropriati». Anche il leader del partito anti-immigrazione Democratici svedesi, Jimmie Akesson, è stato invitato per la prima volta quest’anno ma ha detto di essere troppo occupato per partecipare. Cinque delle sei cerimonie del Premio Nobel si svolgono ogni anno a Stoccolma, mentre il Premio Nobel per la pace viene assegnato a Oslo. L’anno scorso, la Fondazione Nobel aveva affermato che gli ambasciatori di Russia e Bielorussia non sarebbero stati invitati «a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca».
Ore 08:18 - Primi 10 tank Abrams a Kiev entro metà settembre
L’Ucraina dovrebbe ricevere a metà settembre i primi 10 dei 31 carri armati Abrams che le sono stati promessi. Lo ha riferito Politico, citando un funzionario del dipartimento della Difesa americana e un’altra fonte a conoscenza dei fatti. I carri armati da 70 tonnellate sono attualmente in Germania in fase di ricondizionamento, ha dichiarato il funzionario, precisando che una volta completate le operazioni verranno spediti in Ucraina. Secondo il sito, gli Abrams, nelle idee degli alleati di Kiev, dovrebbero servire a dare alle forze ucraine il vantaggio di cui hanno bisogno per superare le forti difese russe nella loro controffensiva. Intanto circa 200 soldati ucraini hanno completato il programma di addestramento sui carri armati americani nel centro di addestramento di Hohenfels, in Germania.
Ore 08:33 - Kiev: distrutto un missile russo, un altro colpisce Vinnytsia. Ci sono feriti
L’Aeronautica militare ucraina ha distrutto nella notte un missile da crociera russo Kalibr, mentre un altro ha colpito un’impresa privata a Vinnytsia, nell’omonima regione, nell’Ucraina centro-occidentale: lo ha reso noto l’Aeronautica militare, come riporta Ukrainska Pravda, precisando che ci sono feriti. «La notte dell’1 settembre 2023, il nemico ha usato i missili da crociera Kalibr. Due missili sono stati lanciati dal Mar Nero (regione di Feodosia). Un missile è stato distrutto, l’altro ha colpito una delle imprese private nella regione di Vinnytsia», si legge in un comunicato.
Ore 08:45 - Russia, una barriera di navi sommerse per scoraggiare gli attacchi al ponte di Crimea
La Russia ha creato una barriera sottomarina di navi sommerse per scoraggiare gli attacchi al ponte di Crimea, da cui il Paese dipende logisticamente. Lo ha sostenuto il ministero della Difesa britannico, nel suo ultimo aggiornamento di intelligence. «Lo stretto di Kerch è un collo di bottiglia per il supporto logistico militare alle forze russe nelle aree occupate degli oblast di Kherson e Zaporizhzhia. La Russia dipende fortemente dal ponte di Crimea e dai traghetti per attraversare lo stretto - ha scritto Londra -. La Russia sta impiegando una serie di difese passive, come generatori di fumo e barriere sottomarine, oltre a misure di difesa attiva come i sistemi di difesa aerea, per rafforzare la sopravvivenza degli attraversamenti in acqua e minimizzare i danni di futuri attacchi».
«L’importanza del ponte sia per la logistica che per il simbolismo dell’occupazione russa richiede queste misure di protezione estese - ha aggiunto -. A partire dal 29 agosto, le immagini confermano che la Russia ha creato una barriera sottomarina di navi sommerse e bracci di contenimento per scoraggiare gli attacchi dei veicoli di superficie senza equipaggio (Usv) contro il ponte di Crimea».
Ore 08:48 - Droni di Kiev attaccano Mosca, vasto incendio in un quartiere della capitale russa
Un attacco di droni ucraini avrebbe provocato un vasto incendio a Mosca. Lo riferisce Rbc-Ucraina citando canali Telegram locali. In particolare, le fiamme si sarebbero sprigionate in un quartiere della zona sud-occidentale della capitale russa, ma non ci sono informazioni più precise. Per il momento non ci sono conferme ufficiali dalle autorità russe. Attacchi ucraini con i droni sono stati registrati anche nelle zone Kursk e Belgorod, dove al momento non si registrano danni.
Ore 09:02 - Due morti e sette feriti ucraini a causa degli ultimi attacchi russi
Le forze russe hanno lanciato attacchi contro sette regioni nell’ultimo giorno, uccidendo due persone e ferendone sette. Nel Donetsk, attacchi russi hanno ucciso una persona a Myrne, vicino a Sloviansk, e ne hanno feriti un’altra, ha riferito il governatore Pavlo Kyrylenko. Nella regione di di Kharkiv , il governatore Oleh Syniehubov ha affermato che le forze di Mosca continuano a concentrare i loro attacchi sulle aree al confine con la Russia e il territorio occupato. Le forze russe hanno usato missili antiaerei per colpire il centro di Kupiansk, ferendo un uomo di 61 anni. Anche un uomo è rimasto ferito nel bombardamento del villaggio di Kopanka. Il governatore Oleksandr Prokudin ha riferito di 61 attacchi lo scorso giorno nell’oblast di Kherson , uccidendo una persona e ferendone un’altra. La città di Kherson è stata bombardata 14 volte. L’amministrazione militare di Kherson ha affermato che ieri un trattore è stato fatto saltare in aria da una mina a Nova Kamianka ferendo il conducente di 62 anni. Secondo l’amministrazione militare, l’87% dei campi dell’oblast di Kherson sono ancora ricoperti di esplosivi russi. Nell’oblast di Zaporizhzhia, attacchi russi hanno ferito una donna di 52 anni e un uomo di 67 anni a Huliaipole, mentre un uomo di 59 anni è stato colpito dall’artiglieria a Orikhiv, ha detto il governatore Yurii Malashko, aggiungendo che negli ultimi giorni gli attacchi russi hanno colpito 21 insediamenti in tutta la regione.
Ore 09:11 - Zelensky in videocollegamento con il forum di Cernobbio: «Sostegno dell’Italia fondamentale»
«Non abbiamo mai avuto dubbio sul fondamentale sostegno dell’Italia all’Ucraina»: lo ha detto, ringraziando, il presidente Volodymyr Zelensky parlando in video collegamento con il forum Ambrosetti a Cernobbio.
«L’Ucraina sta ripristinando il traffico navale sul Mar Nero. C’è stato un coinvolgimento dei vari Paesi dopo il blocco legato all’aggressione russa. Questo è un esempio delle cose che abbiamo fatto, tante volte sono piccoli passi».
«La Russia bombarda le nostre case e crea caos in Africa, ma questo non dimostra forza, nasconde solo la debolezza. Il nemico crea caos per prendersi ciò che non gli appartiene».
Ore 09:38 - Kiev: «L'attacco all'aereoporto di Pskov è stato lanciato dal territorio russo»
L'attacco all'aereoporto di Pskov di questa settimana, a pochi chilometri dal confine con l'Estonia, sarebbe stato lanciato dal territorio russo, secondo quanto riferisce il capo della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, Kyrylo Budanov, come riportato da Rbc-Ucraina. «Lavoriamo dal territorio della Russia»: ha affermato Budanov riferendosi all'attacco all'aeroporto di Pskov avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì. Budanov non ha specificato se l'attacco sia stato condotto dall'intelligence della Difesa o da partigiani russi filo-ucraini.
Ore 09:44 - Zelensky a Cernobbio: «Senza il Donbass e senza la Crimea non può esserci pace»
(Di Federico Fubini, inviato a Cernobbio). Nel suo intervento questa mattina al Forum Teha di Cernobbio, prima noto come Forum Ambrosetti, il presidente ucaino Volodymyr Zelensky ha corretto completamente l'uscita di pochi giorni fa sulla "soluzione politica" in Crimea. «Senza il Donbass e senza la Crimea non può esserci pace. L'esercito russo può ritirarsi per una decisione politica o dopo una guerra, ma la Crimea deve tornare all'Ucraina - ha detto Zelensky in videoconferenza da Kiev a Villa d'Este -. La Russia non ha saputo fare niente per sviluppare la Crimea, far crescere il turismo o creare posti di lavoro. Ha saputo solo militarizzarla».
Quanto alla morte di Evgeny Prigozhin, Zelensky è stato altrettanto fermo contro Vladimir Putin. «Se è vero che ha ucciso Prigozhin, è un segno di debolezza. Mostra che Putin non si fida neanche delle leggi e del sistema giudiziario del suo Paese. Sembrava aver fatto un accordo con Prigozhin, ma non ha fatto altro che confermare che della parola di Putin non ci si può fidare».
Ore 09:51 - Zelensky: «Impossibile negoziare con Putin»
«È praticamente impossibile andare a negoziare con Putin date le premesse, perché non riesce a mantenere le sue stesse parole e promesse». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo al forum di Cernobbio. Il presidente russo Vladimir Putin «attraverso le sue parole mostra la sua debolezza», ha aggiunto Zelensky.
Ore 09:53 - Il maggiore Shepelenko: «Putin non ha perso consensi, trattare con lui non serve. Dopo di noi, vorrà Baltici e Polonia»
(Lorenzo Cremonesi) «Sai perché non possiamo accettare un compromesso territoriale con Putin? Per il semplice fatto che in maggioranza i russi pensano come lui, credono che l’Ucraina sia loro e considerano questa guerra come una difesa dall’aggressione della Nato. Sono tutti vittime della loro stessa propaganda. Ecco il motivo per cui dobbiamo essere forti e batterli: devono capire che con le armi non possono vincere, solo allora potremo parlare di pace».
Il maggiore Vadym Shepelenko non ha nulla del fanatico nazionalista. Docente 45enne di biochimica all’università di Dnipro, se fosse possibile tornerebbe anima e corpo ai laboratori e ai suoi studenti. Nel 2014 scelse di partire volontario per difendere il Donbass dalle mire di Mosca: «non me la sentivo di delegare ad altri il futuro del nostro Paese». Oggi è vicecomandante della 128esima Brigata di fanteria concentrata a Vilika-Novasilka, di fronte a Donetsk sulla direttiva per Mariupol, uno dei settori chiave per le speranze ucraine di liberazione dei territori occupati, posto a cerniera tra la regione meridionale di Zaporizhizhia e quella orientale del Donbass. Lo incontriamo alla fine di una lunga convalescenza in ospedale.
Ore 10:08 - Kiev: «Sventati diversi piani di Mosca per uccidere Zelensky»
Mosca avrebbe messo a punto «diversi» piani per assassinare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo fa sapere il capo della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, Kyrylo Budanov, come riporta Rbc-Ucraina. «Diverse volte hanno preparato seriamente alcune operazioni. Molto seriamente - ha affermato Budanov -. Hanno pianificato attentamente l'omicidio e svolto attività preparatorie. Alla fine, si può vedere che i servizi ucraini stanno lavorando abbastanza efficacemente, perché questo non è successo».
Ore 10:51 - Raid di droni, precisione e comunicazione: così Kiev dimostra di poter violare le difese russe
(Andrea Marinelli e Guido Olimpio). Un attacco preciso, poi la prova: Kiev usa azioni ad effetto e comunicazione per dimostrare di avere risorse in grado di violare le difese avversarie. Il sito War Zone ha pubblicato foto satellitari del raid di droni avvenuto la notte del 29 agosto sulla base di Pskov, nel nord della Russia, a 700 chilometri di distanza dal confine ucraino. Due grandi aerei da trasporto Il 76 distrutti e due danneggiati. Le immagini mostrano il momento dell’impatto sulla parte superiore del cargo, un punto critico del jet, dove ci sono i serbatoi. Dettaglio sottolineato dal capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov che dal silenzio dei mesi scorsi è passato a racconti pieni di particolari.
Ore 11:42 - Allarme bomba nelle scuole superiori di Kiev
La polizia ucraina ha ricevuto un'allarme bomba per tutte le scuole superiori di Kiev, nel primo giorno dell'anno scolastico 2023/2024. Lo ha riferito l'amministrazione militare della capitale ucraina, come riportato da Unian. «La polizia metropolitana ha ricevuto informazioni sul fatto che tutte le scuole secondarie a Kiev sono state minate. Gli agenti di polizia sono a lavoro, se necessario saranno coinvolte unità del servizio statale di emergenza», si legge nel messaggio.
Ore 11:53 - Russia, «preparava attentati per Kiev»: 15 anni di reclusione
Una Corte russa ha condannato a 15 anni di carcere un ex militare che, secondo l'accusa, era stato reclutato da Kiev per compiere attentati terroristici in un centro commerciale o nella stazione della città russa di Kursk. Secondo una fonte citata dalla Tass, l'uomo, Ramzan Murtuzov, era stato fatto prigioniero dalle forze ucraine a Kharkiv e avrebbe, durante la prigionia, accettato di collaborare con i servizi segreti militari di Kiev (Sbu) per compiere attentati in Russia. Avrebbe portato con sé al rientro nel Paese «due chilogrammi di esplosivo di produzione britannica e detonatori prodotto nella Repubblica Ceca», ma sarebbe stato colto in flagrante e avrebbe ammesso le sue responsabilità.
Ore 12:06 - Il Cremlino conferma: «Incontro Putin-Erdogan lunedì a Sochi»
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha confermato oggi che il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan si incontreranno lunedì 4 settembre a Sochi, in Russia. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Ore 12:37 - Mosca: «Missili balistici Sarmat in assetto da combattimento»
Mosca ha annunciato di aver reso operativo il nuovo missile balistico Sarmat, capace di colpire qualunque obiettivo in tutto il mondo. Lo annuncia il capo dell'agenzia spaziale Roscomos, Yuri Borisov, citato dalle agenzie russe: «Il complesso strategico Sarmat è diventato operativo per il combattimento». Il missile ha un raggio d’azione di 18 mila chilometri ed è in grado di trasportare dieci o più testate nucleari.
Ore 12:10 - Tajani: «Vogliamo una pace giusta. La Cina spinga Putin verso un accordo»
Continueremo a battersi «per l'indipendenza e la liberta' dell'Ucraina, vogliamo la pace ma che sia una pace giusta». Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in conferenza stampa nella sede di Forza Italia. «Domani partirò per la Cina per una missione che avrà come obiettivo quello di rafforzare tutti gli aspetti economici e commerciali ma insisterò affinché la Cina, che è una grande protagonista della politica mondiale, intervenga sulla Russia e spinga o consigli Putin e il Cremlino affinché si possa raggiungere un accordo di pace», ha concluso Tajani.
Ore 12:12 - Ucraina, due navi attraversano il corridoio temporaneo nel Mar Nero
Altre due navi cargo hanno lasciato il porto di Pivdennyi e stanno navigando attraverso il corridoio temporaneo istituito da Kiev lungo la costa occidentale del Mar Nero, vicino alla Romania e alla Bulgaria. «Due navi stanno navigando attraverso un corridoio temporaneo dai porti ucraini del Mar Nero al Bosforo», ha detto sui social media il ministro delle Infrastrutture Oleksandr Kubrakov. Le due navi sarebbero la Anna-Theresa, battente bandiera della Liberia, e la Ocean Courtesy, battente bandiera delle Isole Marshall. Lo ha reso noto un deputato locale, Oleksiy Honcharenko. Secondo il sito Marine Traffic, la Anna-Theresa è diretta a Varna, in Bulgaria, mentre la destinazione della seconda nave è sconosciuta. Il mese scorso era salpata, dal porto di Odessa, la prima nave cargo civile utilizzando il nuovo "corridoio umanitario" dell'Ucraina dopo il mancato rinnovo dell'accordo sul grano da parte di Mosca.
Ore 13:35 - Cremlino: «I siti Bae Systems in Ucraina sono obiettivi militari»
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha fatto sapere che se la multinazionale britannica Bae Systems dovesse aprire siti di produzione di armamenti in Ucraina, come annunciato ieri, questi diventeranno target militari che le forze russe potranno colpire. «Ovviamente ogni sito per la produzione di armamenti, specialmente se sono usati contro di noi, diventeranno oggetto di speciale attenzione delle nostre forze», ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Tass.
Ore 13:52 - Bombe di Mosca su Kherson: morto un civile
Un civile è morto oggi in un bombardamento russo sulla città di Kherson, nella parte meridionale dell'Ucraina. Lo riporta Rbc-Ucraina. L'attacco è avvenuto attorno alle 12:50 locali ed è stata colpita una zona residenziale della città. La vittima è un uomo di 34 anni.
Ore 14:09 - Lavrov sui Brics: «Positivo l’ingresso degli Emirati anche per le relazioni con Mosca»
«Invitare gli Emirati Arabi Uniti ad aderire ai Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) avrà un impatto positivo sulle relazioni di quel paese con la Russia e gli altri membri dell’organizzazione». Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.
«Ciò avrà un’influenza molto positiva, sia nei nostri legami bilaterali che nelle relazioni tra gli Emirati Arabi Uniti e gli altri membri della famiglia Brics». Il ministro degli Esteri russo lo ha detto in un incontro con gli studenti e i docenti dell’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca (Università Mgimo).
Lavrov ha osservato che nel 2022 gli Emirati Arabi Uniti sono diventati il principale partner commerciale della Russia nel mondo arabo. «La ragione di questa cooperazione di successo - ha spiegato - è che sia gli Emirati Arabi Uniti che la Federazione Russa si basano sui loro interessi nazionali e non tollerano alcuna pressione che li porti a sacrificare i loro interessi nazionali e gli interessi di sviluppo delle loro economie e dei loro popoli».
Ore 14:28 - Difesa russa: «bloccati tentativi sbarco in Crimea»
«Il 29 e il 30 agosto, l’aviazione navale della flotta russa del Mar Nero ha bloccato i tentativi delle forze speciali ucraine di sbarcare sulla costa della Crimea». Lo ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, che ha anche annunciato di aver stabilito un controllo permanente della situazione, da attuare con tutti i tipi di intelligence.
Ore 14:43 - Xi dà forfait al G20 di Nuova Delhi: a che punto sono i rapporti tra Usa e Cina?
(Di Giuseppe Sarcina) Al summit, che inizia il 9 settembre, la Cina non ci sarà. Una rinuncia che sembra interrompere il corso promettente delle relazioni tra Pechino e Washington avviato a Bali poco meno di un anno fa (rispetto all’asse con Mosca).
Xi Jinping non parteciperà al G20 di Nuova Delhi. Una rinuncia che sembra interrompere il corso promettente delle relazioni Usa-Cina faticosamente avviato nell’analogo summit di Bali, in Indonesia. Era il 14 novembre 2022, Joe Biden e il leader cinese si confrontarono a lungo, fiancheggiati da folte delegazioni.
Ore 14:50 - Mosca: «Respinti tutti attacchi in regione Zaporizhzhia»
Il ministero della Difesa russo ha affermato che tutti gli attacchi ucraini nella regione di Zaporizhzhia sono stati respinti nell’ultima settimana. Il Cremlino avrebbe anche dichiarato che 960 soldati di Kiev sono stati uccisi durante gli scontri.
Ore 15:01 - Mosca, arrestato il blogger ultranazionalista Andrey Kurshin, Criticava la guerra
L’ultranazionalista Andrey Kurshin, amministratore del canale di Telegram Mosca Calling (87.000 abbonati), è stato arrestato a Mosca. Sarebbe finito in manette per aver diffuso «false informazioni» sulle forze armate.
Secondo Verstka, organo di stampa russo indipendente, criticava regolarmente le azioni dell’esercito russo e delle forze armate ucraine e diffondeva informazioni sui successi e sui fallimenti dei due eserciti.
L’Istituto per lo studio della guerra (Isw) sottolinea che Mosca Calling critica regolarmente il presidente Vladimir Putin e il ministero della Difesa russo, attaccando molti aspetti della condotta della guerra in Ucraina e sostenendo gli obiettivi ultranazionalisti che sono alla base della guerra stessa.
Ore 15:12 - Mosca: «Conquistate alture chiave vicino Kupyansk»
Le forze russe avrebbero conquistato territori nella regione di Kupyansk, nel nord-est dell'Ucraina, impadronendosi di alcune «alture chiave» e di «roccaforti nemiche». Lo ha detto il ministero degli Esteri di Mosca citato dall'agenzia Tass.
Ore 15:18 - Mosca: «Distrutti 281 droni ucraini nella scorsa settimana»
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver distrutto 281 droni ucraini nel corso dell'ultima settimana (29 sopra le regioni occidentali della Russia), come riporta Reuters. Gli attacchi di droni sul territorio russo sono diventati sempre più frequenti nelle scorse settimane. Questa mattina due droni ucraini hanno attaccato la città di Kurchatov, dove ha sede una centrale nucleare, nella regione russa di Kursk, danneggiando un edificio amministrativo e un edificio residenziale.
Ore 15:47 - Putin agli studenti: «La Russia è invincibile»
«La Russia è invincibile». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin rivolgendosi a un gruppo di studenti per il primo giorno dell'anno scolastico. «Ho capito perché noi vincemmo la Grande guerra patriottica (Seconda guerra mondiale, ndr), perché è impossibile sconfiggere questo tipo di nazione con questo tipo di carattere. Eravamo assolutamente invincibili e tali siamo adesso», ha affermato Putin.
Ore 15:58 - Filorussi: «Bambina di 6 anni uccisa in un bombardamento a Donetsk»
Una bambina di sei anni è stata uccisa e altri dieci civili sono stati feriti in un bombardamento ucraino avvenuto oggi su un centro commerciale di Donetsk, nel Donbass. Lo riferiscono le autorità filorusse locali.
Ore 16:03 - Zelensky agli studenti: «Riporteremo la sicurezza nel Paese»
«Nonostante la guerra, oggi gli scolari ucraini hanno iniziato il nuovo anno scolastico. Ho parlato con i nostri insegnanti e bambini provenienti da tutta l'Ucraina, comprese le regioni in prima linea, online e all'estero. Ho augurato a tutti loro un anno ricco di successi. Faremo ogni sforzo per ripristinare la sicurezza in tutto il Paese. Anche i sogni più grandi possono diventare realtà per chi è sinceramente determinato a realizzarli ed è assistito dagli altri». Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Da quando Vladimir Putin ha invaso l'Ucraina, nel febbraio 2022, gli attacchi aerei russi hanno distrutto 1.300 scuole, secondo i dati del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia. Il ministro dell'Istruzione Oksen Lisovyi ha riferito questa settimana che l'84% delle scuole è ora dotato di rifugi operativi.
Ore 16:19 - Casa Bianca: «Nelle ultime 72 ore notevoli successi di Kiev»
«Nelle ultime 72 ore abbiamo visto alcuni notevoli progressi da parte dell'esercito ucraino nella sua controffensiva, in particolare a sud nella zona di Zaporizhzhia». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un incontro virtuale con un gruppo ristretto di giornalisti. Kirby ha anche aggiunto di non avere conferma delle notizie secondo cui i missili balistici intercontinentali Sarmat a capacità nucleare della Russia sarebbero stati messi in assetto di combattimento.
Ore 16:30 - Kuleba: «La controffensiva avanza, non stiamo fallendo»
Kiev «non sta fallendo» ma «andando avanti» nella sua controffensiva. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un'intervista alla Cnn. «Se l'Ucraina stesse fallendo, probabilmente sarei il primo a dire la verità. Ma non stiamo fallendo: stiamo andando avanti», ha detto Kuleba, sottolineando che «i nostri partner che ci aiutano, compresi gli Stati Uniti, capiscono che le cose si stanno muovendo nella giusta direzione. E capiscono che non c'è alcun tipo di rallentamento», ha continuato Kuleba. «Succede semplicemente perché è dura. È una lotta dura».
Ore 16:34 - Putin: «Incontrerò presto Xi Jinping»
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che incontrerà «presto» il suo omologo cinese, Xi Jinping. Lo riferiscono le agenzie russe. Dopo la visita del presidente cinese al Cremlino nel marzo scorso, secondo Bloomberg i due si incontreranno in Cina probabilmente ad ottobre, in occasione del Belt and Road Forum. Se confermato, sarà il primo viaggio all'estero di Vladimir Putin dopo il mandato d'arresto della Corte penale internazionale.
Ore 16:40 - Podolyak: «Gli attacchi di droni sulla Russia aumenteranno»
Gli attacchi di droni sul suolo russo, aumentati di frequenza nelle ultime settimane, cresceranno ulteriormente. Lo afferma il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, citato da Sky News. «Per quanto riguarda la Russia, c'è un numero crescente di attacchi da parte di droni non identificati lanciati dal territorio della Federazione Russa, e il numero di questi attacchi aumenterà», ha detto il consigliere presidenziale. «Perché questa è la fase della guerra in cui le ostilità si stanno gradualmente spostando sul territorio della Federazione Russa», ha aggiunto. Podolyak ha escluso per ora qualsiasi negoziato, che equivarrebbe ad una «capitolazione» dell'Ucraina.
Ore 17:28 - Kiev: «I russi hanno restituito 11 bambini detenuto nel Kherson»
Undici bambini tra i 2 e i 16 anni, «detenuti illegalmente dai russi» nei territori occupati della regione di Kherson, sono tornati nelle zone controllate da Kiev. Lo ha annunciato l'amministrazione militare regionale di Kherson, citata da Ukrainska Pravda. «Le lezioni scolastiche sono iniziate oggi. E altri 11 bambini potranno studiare negli istituti scolastici dell'Ucraina. Sono riusciti a tornare a casa dopo essere stati deportati illegalmente dagli occupanti», hanno affermato le autorità ucraine. «Si tratta di bambini detenuti illegalmente nei territori temporaneamente occupati della regione di Kherson. Tra loro ci sono sei bambini privati delle cure genitoriali. E cinque hanno famiglia», ha aggiunto l'amministrazione regionale sottolineando che «il bambino più piccolo ha 2 anni, il più grande ha 16 anni».
Ore 17:43 - Casa Bianca: «Grandi progressi militari da parte di Kiev»
Gli Stati Uniti hanno assistito a notevoli progressi da parte delle forze armate ucraine nel Sud del Paese. Lo ha detto oggi il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby. Riferendosi alle recenti critiche anonime della stampa americana alla controffensiva ucraina, il portavoce ha detto: «Criticare un Paese partner e un amico che sta cercando di fare progressi in condizioni sanguinose, terribili, violente, non è proprio utile», ha detto.
Ore 17:51 - Incontro Fidan-Shoigu a Mosca per rilanciare l’accordo sul grano
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha incontrato a Mosca con il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu. Il rilancio dell’accordo per le esportazioni di grano nel Mar Nero è stato tra i temi al centro del colloquio. Lo ha fatto sapere la tv di Stato turca Trt.
Ore 20:02 - Zelensky atteso sul summit Onu a New York il 20 settembre
Il presidente ucraino Volodmyr Zelensky è atteso ai lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in programma a partire dal 18 settembre a New York. Ad annunciarlo ai giornalisti è stato Ferit Hoxha, ambasciatore all’Onu dell’Albania, paese che detiene la presidenza di turno mensile del Consiglio di Sicurezza. Zelensky parteciperà anche alla riunione dell’esecutivo Onu sull’Ucraina, in programma per il 20 settembre, ha aggiunto.
Ore 20:47 - Mosca inserisce il Nobel Muratov nella lista degli «agenti stranieri»
La Russia ha aggiunto il giornalista e co-vincitore del premio Nobel per la pace nel 2021, Dmitry Muratov, nella sua lista di «agenti stranieri», un'etichetta che le autorità usano comunemente per soffocare i critici. Il ministero della Giustizia russo ha affermato che Muratov «ha utilizzato piattaforme straniere per diffondere opinioni volte a formare un atteggiamento negativo nei confronti della politica estera e interna della Federazione Russa».
Ore 21:00 - Sumy sotto attacco: 4 feriti e danni ad abitazioni e scuole
È di almeno quattro feriti il bilancio dell'attacco di artiglieria compiuto dalle forze russe contro Sumy. Nel riportarlo su Telegram, l'Autorità militare regionale locale denuncia danni a 16 edifici, 12 case, tre scuole, diversi negozi e veicoli. «Il nemico ha compiuto un altro crimine crudele e cinico contro la popolazione civile a Sumy», si legge nel messaggio.
Ore 21:25 - «Colpiti depositi militari russi a Dolomitne»
Le forze armate ucraine hanno colpito i depositi logistici e di munizioni delle truppe russe a Dolomytne, nella regione del Donetsk. Lo rende noto il dipartimento per le comunicazioni strategiche dell'ufficio del comandante in capo ucraino, riferisce Ukrinform. «Le forze armate ucraine hanno lanciato con successo un attacco ai depositi logistici e di munizioni gestiti dagli occupanti a Dolomitne, nella regione di Donetsk», si legge in un comunicato a corredo del video corrispondente.
Ore 21:26 - Mosca: abbattuto drone di Kiev sulla regione di Belgorod
La difesa aerea della Federazione Russa ha abbattuto un drone ucraino sulla regione di Belgorod. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca sul suo canale Telegram. «Verso le 21.15 ora di Mosca, i sistemi di difesa aerea russi hanno sventato un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con un velivolo aereo senza pilota sul territorio della Federazione Russa. Il drone è stato distrutto il volo sul territorio della regione di Belgorod», ha affermato il ministero.
Ore 21:55 - Crosetto: «Mi rifiuto di abituarmi all'idea di una guerra lunga»
Quanto al conflitto in Ucraina «mi rifiuto di abituarmi all'idea di una guerra lunghissima, non posso e non voglio ragionare come se questa guerra durasse ancora anni perché voglio parallelamente ragionare sulla possibilità di aprire un tavolo di pace». Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando dal palco di Digithon a Bisceglie. «La maggior parte della gente - dice ancora - è stufa della guerra e critica dicendo che va avanti come se qualcuno volesse mandarla avanti. Ma chi vuole farlo è chi attacca», ovvero la Russia che «dall'inizio della guerra non ha smesso di far cadere missili sull'Ucraina nemmeno per un giorno».
Ore 22:27 - Visita a sorpresa di Putin a Turginovo, il paese dei genitori
Il presidente russo Vladimir Putin ha visitato in serata Turginovo, il villaggio nella regione centrale di Tver, da cui proviene la sua famiglia. Lo riferisce il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, scrive l'agenzia Tass. I genitori dello zar furono battezzati proprio nella chiesa di Turginovo, nel 1911. In precedenza, sui canali Telegram e sugli account dei social media relativi alla regione di Tver erano stati pubblicati video che mostrano Putin mentre scende dalla macchina e si ferma a parlare con la gente del posto. Il filmato sarebbe stato girato vicino al villaggio di Turginovo, nel distretto di Kalininsky, nella regione di Tver. «Dopo aver visitato Senezh, Putin ha deciso di recarsi nella comunità da cui proviene la sua famiglia. Rilasceremo informazioni e riprese video nei prossimi giorni», ha aggiunto il portavoce presidenziale.
Ore 01:46 - Mosca: distrutti droni navali ucraini lanciati contro il ponte in Crimea
Secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa russa, le truppe di Mosca hanno neutralizzato tre droni marini ucraini lanciati contro il ponte di Crimea. Il primo attacco sarebbe avvenuto intorno alle 23.15 di venerdì 1 settembre, gli altri due poco dopo.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 2 settembre.
Ucraina-Russia, le notizie di sabato 2 settembre. Lorenzo Cremonesi, inviato, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera sabato 2 settembre 2023.
• Podolyak: «Gli attacchi con droni in Russia aumenteranno».
• Raid di droni: così Kiev dimostra di poter violare le difese russe.
• Putin incontrerà Erdogan il 4 settembre, presto incontro anche con Xi.
• Zelensky: «Niente pace senza Donbass e Crimea». E il 20 settembre il presidente ucraino è atteso al summit dell’Onu a New York.
Ore 01:51 - Mosca: distrutti droni navali ucraini lanciati contro il ponte in Crimea
Secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa russa, le truppe di Mosca hanno neutralizzato tre droni marini ucraini lanciati contro il ponte di Crimea. Il primo attacco sarebbe avvenuto intorno alle 23.15 di venerdì 1 settembre, gli altri due poco dopo.
Ore 02:42 - Dopo Londra, anche Usa invieranno a Kiev munizioni all’uranio impoverito
L’amministrazione Biden invierà per la prima volta a Kiev le controverse munizioni perforanti contenenti uranio impoverito, mandate finora solo da Londra. Lo rivela sul proprio sito la Reuter, dopo aver visto un documento e ottenuto conferma da due dirigenti Usa. I proiettili, utilizzabili per distruggere i carri armati russi, fanno parte di un nuovo pacchetto di aiuti militari tra i 240 e i 375 milioni di dollari che sarà presentato la prossima settimana. Le munizioni potrebbero essere lanciate dai carri armati americani Abrams, attesi a Kiev nelle prossime settimane.
Ore 03:53 - Bombe russe su un’azienda agricola, un morto a Kherson
Il conducente di un trattore è morto a seguito delle ferite provocate da un bombardamento russo su un’azienda agricola nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina. Lo riporta Ukrinform, citando la procura regionale (che ha aperto un’inchiesta). L’attacco dell’artiglieria è avvenuto il primo settembre verso le 19 locali nel villaggio di Bilozerka. Un collega della vittima è rimasto gravemente ferito ed è stato portato in ospedale. Danni sono stati registrati su veicoli e attrezzature agricole.
Ore 05:19 - IL PUNTO MILITARE - «Così abbiamo distrutto gli aerei russi»
(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Un attacco preciso, poi la prova: Kiev usa azioni ad effetto e comunicazione perdimostrare di avere risorse in grado di violare le difese avversarie.
Il sito War Zone ha pubblicato foto satellitari del raid di droni avvenuto la notte del 29 agosto sulla base di Pskov, nel nord della Russia, a 700 chilometri di distanza dal confine ucraino. Due grandi aerei da trasporto Il 76 distrutti e due danneggiati.
Le immagini mostrano il momento dell’impatto sulla parte superiore del cargo, un punto critico del jet, dove ci sono i serbatoi. Dettaglio sottolineato dal capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov che dal silenzio dei mesi scorsi è passato a racconti pieni di particolari.
Ore 05:21 - IL RETROSCENA - Il dilemma di Zelensky: guerra a oltranza o compromesso?
(di Lorenzo Cremonesi, inviato a Zaporizhzhia) — Volodymyr Zelensky e il dramma del consenso. Se dovessimo scrivere un libro sul presidente ucraino, probabilmente questo titolo potrebbe riassumere il suo maggiore dilemma nel guidare il Paese in tempi di guerra. Che fare? Soddisfare i desideri dell’opinione pubblica, oppure forzarli? E la domanda potrebbe essere ancor più modellata sulla sua biografia forgiata dagli anni nel mondo dello spettacolo: seguire il suo istinto d’attore alla ricerca perenne dell’applauso, o invece imporre le sue scelte anche a costo di essere fischiato?
La questione non è da poco per il fatto che proprio nelle ultime settimane sta crescendo tra gli alleati occidentali, con gli Stati Uniti in testa, il dilemma sul che fare nel caso la tanto attesa controffensiva ucraina continui a procedere lentamente o addirittura cada nello stallo a fronte di un numero crescente di vittime e distruzioni . Continuare a combattere o negoziare?
Ore 05:24 - Nancy Pelosi: «Trump è amico di Putin, se tornasse sarebbe una tragedia»
(di Greta Privitera, inviata a Venezia) Non pronuncia quasi mai il suo nome. Quando succede, è per errore. Quelle cinque lettere sono un tabù per la speaker emerita Nancy Pelosi, 83 anni. Noi lo nominiamo in continuazione, indisponendola un po’: pensa che Trump possa vincere? Si aspettava Trump? Sprezzante, lo chiama «l’occasionale occupante della Casa Bianca» e definisce la sua possibile elezione il «worst case scenario», e poi, senza mezzi termini: «Una tragedia». Nancy Pelosi incontra un gruppo ristretto di giornalisti a Venezia, a margine dei DVF Awards, i premi della stilista Diane von Fürstenberg che celebrano la solidarietà femminile. Lei — prima donna a ricoprire il ruolo di speaker e che, ricorda, «trentasei anni fa, quando sono entrata al Congresso, c’erano solo 23 donne. Ora siamo il 60 per cento» — è una delle protagoniste. Ci dicono che resterà venti minuti a parlare con noi, ma poi si ferma quasi un’ora. Gesticola, ci racconta di quanto sia fiera delle sue origini italiane, si infervora e alza il braccio destro per mimare un verso dell’inno nazionale che ama molto: le bombe che esplodevano in aria/hanno dato prova durante la notte che la nostra bandiera era ancora lì. Perché nonostante tutto — che vuol dire nonostante Trump — la bandiera americana, secondo la speaker emerita, sventola ancora alta nel mondo.
Ore 07:11 - L’appello del Papa in Mongolia
«Passino le nuvole oscure della guerra, vengano spazzate via dalla volontà ferma di una fraternità universale in cui le tensioni siano risolte sulla base dell’incontro e del dialogo, e a tutti vengano garantiti i diritti fondamentali! Qui, nel vostro Paese ricco di storia e di cielo, imploriamo questo dono dall’Alto e diamoci da fare insieme per costruire un avvenire di pace». L’ammonimento del Papa è arrivato nel suo primo discorso in Mongolia, incontrando le autorità e il corpo diplomatico a Ulan Bator. «Voglia il Cielo che sulla Terra, devastata da troppi conflitti, si ricreino anche oggi, nel rispetto delle leggi internazionali, le condizioni di quella che un tempo fu la `pax mongolica´, cioè l’assenza di conflitti», l’appello del Papa.
Ore 07:26 - 007 Kiev: aeroporto Pskov attaccato da territorio russo
Il recente attacco con un drone a un aeroporto della Russia nordoccidentale, che ha danneggiato diversi aerei da trasporto, è stato effettuato dal territorio russo. A sostenerlo è l’intelligence militare ucraina. La rivendicazione, che cade nel primo giorno dell’anno scolastico, è avvenuta mentre il presidente Vladimir Putin ha detto agli studenti russi che il loro Paese è «invincibile» e la polizia di Kiev si è affrettata a rispondere alle minacce di bombe nelle scuole. L’attacco di questa settimana all’aeroporto di Pskov, a circa 700 chilometri dall’Ucraina, ha segnato l’ultimo attacco in territorio russo da quando, a luglio, Kiev ha giurato di «restituire» il conflitto a Mosca. «I droni utilizzati per attaccare la base aerea `Kresty´ di Pskov sono stati lanciati dalla Russia», ha dichiarato ieri sui social media il capo dell’intelligence ucraina Kyrylo Budanov. «Quattro aerei da trasporto militare russi IL-76 sono stati colpiti a seguito dell’attacco. Due sono stati distrutti e due gravemente danneggiati», ha aggiunto. Budanov ha detto che gli aerei sono stati utilizzati dal ministero della Difesa per il trasporto di truppe e merci. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha rifiutato di commentare, rimandando le domande al ministero della Difesa.
Ore 07:48 - Governatore Kherson: distrutti dai russi 15mila edifici
L’invasione russa ha provocato danni a 15.000 edifici civili nell’Oblast di Kherson, la maggior parte delle quali sono palazzi residenziali. Lo ha dichiarato il governatore Oleksandr Prokudin a Interfax Ucraina, come riporta il sito The Kyiv Independent. Questo numero comprende circa 5.000 case danneggiate che non possono essere restaurate, ha aggiunto Prokudin dicendo poi che ci sono anche 274 istituti scolastici e sportivi, 181 ospedali, 43 impianti industriali e l’aeroporto internazionale di Kherson «completamente distrutto». Il governatore di Kherson ha poi spiegato che il disastro della diga di Kakhovka ha causato danni per oltre 146 miliardi di corone (4 miliardi di dollari) solo all’ambiente. «Sono state distrutte flora e fauna uniche, è stato colpito quasi un terzo delle foreste (64.000 ettari), il 30% della riserva naturale rischia di scomparire e 1.300 ettari di campi sono stati inondati». La distruzione della diga da parte della Russia ha provocato devastanti inondazioni nell’Oblast’ di Kherson, che hanno danneggiato o distrutto 4.000 abitazioni nella regione, 1.300 delle quali non possono essere riparate, ha dichiarato Prokudin. Le autorità regionali avrebbero bisogno di circa 35 milioni di dollari per ripristinare il resto delle case. Prokudin ha aggiunto che il costo totale dei danni causati all’Oblast di Kherson dall’occupazione russa non è ancora stato calcolato, poiché un terzo della regione è ancora sotto occupazione russa. L’Ucraina ha liberato Kherson e altri insediamenti regionali sulla riva occidentale del fiume Dnipro nel novembre 2022.
Ore 08:09 - Addestramento militare obbligatorio in scuole di Crimea
Il nuovo anno accademico ha portato nella Crimea occupata una nuova materia di studio: da ieri, primo giorno di scuola, tutti gli studenti della penisola ucraina annessa alla Russia nel 2014 saranno tenuti infatti a frequentare il corso di `Fondamenti dell’addestramento militare´: lo riporta il Kyiv Independent, che cita il Commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets. Almeno 25 insegnanti della Crimea hanno già seguito corsi di disciplina militare, medicina tattica, montaggio e smontaggio di armi da fuoco, organizzazione di campi, gestione di dispositivi di protezione individuale, nonché protezione radiologica, chimica e biologica. Il nuovo corso è obbligatorio per tutti gli studenti dal quinto al nono anno, mentre quelli del 10/o dovranno frequentare il corso sui `Fondamenti della prontezza militare´. Quest’ultimo programma, ha spiegato Lubinets, prevede non solo esercitazioni pratiche e istruzioni sulle competenze militari essenziali, ma anche lezioni sulle «opportunità di carriera» associate al servizio militare, come indicato nei libri di testo ufficiali e nelle guide per gli insegnanti disponibili online.
Ore 09:26 - Borrell: la guerra durerà a lungo
(Federico Fubini) Dice al Forum Ambrosetti di Cernobbio Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea: «Questa guerra in Ucraina non finirà presto. Il governo di Kiev ci chiede di mandare le munizioni di cui hanno bisogno ogni giorno. Fra noi europei dobbiamo discutere quanti aiuti, anche finanziari, vogliamo inviare. Vladimir Putin non riesce a conquistare l’Ucraina, dunque distrugge, bombarda ogni giorno in una guerra brutale».
Ore 10:07 - Tajani: non possiamo sempre correre dietro agli Usa
Sul fronte della difesa «l’Europa deve fare qualche passo in avanti. Dobbiamo essere più ambiziosi ma i numeri che abbiamo non ce lo permettono. Abbiamo visto anche sulla questione ucraina che non possiamo correre sempre dietro agli Stati Uniti». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al Forum Ambrosetti a Cernobbio. Gli Stati Uniti «che sono un nostro interlocutore, ma anche se nella Nato vogliamo contare di più, serve un’Europa che sappia contare di più, non a parole ma anche a fatti».
Poi Tajani ha precisato di non aver «detto che l’Italia non deve seguire gli Stati Uniti, ho detto che gli Stati Uniti non devono essere lasciati soli».
Ore 10:09 - Mosca, intercettati 2 droni di Kiev in regione Belgorod
Due droni ucraini sono stati intercettati nella regione russa di Belgorod. Lo riferisce il Ministero della Difesa russo, dichiarando che l’operazione è avvenuta questa mattina e ha sventato «un tentativo del regime di Kiev di commettere un attacco terroristico» sul territorio della Federazione.
Ore 10:28 - Medvedev: leader occidentali complici di nazisti Kiev
I leader dei Paesi occidentali che sostengono l’Ucraina sono «complici dei nazisti» di Kiev. Lo scrive su Telegram il vicepresidente del consiglio russo di sicurezza, Dmitry Medvedev. «I leader dell’Ucraina parlano sempre più spesso della necessità di `farla pagare ai russi´ (e per russi intendono tutta la popolazione del nostro Paese. E’ già successo da qualche parte vero?», afferma Medvedev. «L’Ucraina è sostenuta da quasi tutti i leader occidentali. Pertanto Biden, Trudeau, Sunak, Scholz, Macron, Meloni, così come i leader della più famigerata Polonia, dei selvaggi paesi scandinavi, del militarista Giappone, dei marsupiali australiani e neozelandesi e di altre pulci della peste come i Paesi baltici sono diretti e evidenti complici dei nazisti. E l’atteggiamento nei loro confronti deve essere costruito come nei confronti dei leader dei paesi della coalizione nazista», ha aggiunto.
Ore 10:29 - Metsola: orgogliosa di come Ue si è unita contro aggressione russa
L’aggressione russa «è una minaccia al nostro modello democratico, alla nostra sicurezza e ai nostri valori». Lo ha detto Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo nel videomessaggio inviato all’evento «Quando cresce il Sud, cresce l’Italia, cresce l’Europa», organizzato a Scilla, in provincia di Reggio Calabria dall’Ecr Party (Conservatori e riformisti europei). «Sono orgogliosa di come ci siano uniti in risposta a queste sfide», ha aggiunto.
Ore 11:14 - Gb, Mosca vuole fermare Kiev ma rischia di dividere le sue forze
I russi non rinunciano a cercare di fermare la controffensiva delle truppe ucraine nel sud del Paese, ma in questo modo rischiano di dividere le proprie forze: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Le truppe ucraine in direzione di Orihiv, nella regione di Zaporizhzhia, sono entrate nella principale linea di difesa dei russi, si legge nel rapporto pubblicato su X. Allo stesso tempo, i russi - in particolare le unità della 58/a armata di armi combinate e le forze aviotrasportate - continuano la loro offensiva nella regione di Kupyansk. L’intelligence ritiene che le forze russe stiano probabilmente cercando di «distrarre» l’Ucraina dalla sua controffensiva, costringendola così a dividere le sue forze tra le zone di Orikhiv e Kupyan. Gli esperti di Londra ricordano che la Russia ha ottenuto un «modesti successi» vicino a Kupyansk da giugno ed «è molto probabile che cerchi di capitalizzarli continuando a sfruttare le risorse dell’asse». «Tuttavia - conclude il rapporto -. la Russia rischia di dividere le sue forze nel tentativo di impedire uno sfondamento ucraino».
Ore 12:21 - Gli ucraini portano l’attacco nel cuore della Russia
(Lorenzo Cremonesi) Ormai sono due guerre parallele: quella di terra nel Sudest dell’Ucraina e quella dei droni, che vanno a colpire nel profondo dei due Paesi. I russi sin dall’inizio hanno bombardato a loro piacimento. Ma la novità da metà estate è proprio questa: gli ucraini portano l’attacco nel cuore della Russia e, ancora una volta, l’esercito di Putin ha difficoltà nel fronteggiare l’agilità con cui i nemici si rinnovano e mantengono l’iniziativa bellica. Ieri il ministero della Difesa a Mosca ha reso noto che soltanto nell’ultima settimana ha distrutto 281 droni nei suoi cieli, di cui 29 nelle regioni occidentali: un dato che aiuta a comprendere l’intensità dell’offensiva ucraina. Una strategia che aveva annunciato lo stesso Zelensky a fine luglio, quando aveva dichiarato che la scelta di colpire il territorio russo non era solo «legittima, ma anche ragionevole e giusta», data la gravità dei bombardamenti sulle città e le infrastrutture civili in tutta l’Ucraina, da Kiev alle province occidentali, a centinaia di chilometri dal confine russo. Il tema è noto. Gli ucraini hanno le mani legate dalla Nato, che permette loro di utilizzare le armi occidentali soltanto nelle battaglie sui territori occupati dai russi. Ma le nuove strategie ideate da Kiev comportano il tentativo di destabilizzare il regime di Putin a casa sua con i nuovi droni costruiti dall’industria nazionale, cercando di dimostrare che «l’operazione speciale» contro l’Ucraina non porta alcuna sicurezza ai russi e invece causerà loro sempre più difficoltà.
Una prima conseguenza sono gli ormai quotidiani blocchi degli aeroporti di Mosca, che stanno creando problemi immensi alla popolazione. Due giorni fa Zelensky aveva pubblicamente confermato la capacità dei droni ultimo modello ucraini di colpire a oltre 700 chilometri di distanza. Ieri il capo del servizio d’intelligence, Kyrylo Budanov, ha voluto invece confondere le acque affermando, in una lunga intervista ripresa dai siti nazionali, che gli attacchi di droni contro l’aeroporto militare di Pskov, la notte tra il 29 e 30 agosto, sono partiti dal territorio russo. Senza chiarire peraltro se si è trattato di gruppi dell’opposizione russa o di commando ucraini che operano dietro le linee nemiche. Putin però prende tempo. Promette di investire quasi 2 trilioni di rubli nei territori occupati. «I russi si preparano per un conflitto di lunga durata», commentano a Kiev.
Proprio per questo motivo gli ucraini a loro volta rilanciano l’importanza della loro controffensiva di terra, specie nel settore meridionale di fronte a Zaporizhzhia. Dopo la liberazione del villaggio di Robotyne la settimana scorsa, i loro commando sono avanzati ulteriormente per qualche chilometro, tanto che John Kirby, portavoce della Casa Bianca per la Sicurezza Nazionale, parla di «alcuni progressi degni di nota». Ora gli ucraini avrebbero superato la prima linea russa e si starebbero avvicinando alle altre due prima della cittadina di Tokmak. Kiev sta intanto cercando di replicare ai dubbi cresciuti tra i militari alleati sull’efficacia reale dell’offensiva e ripresi dai media internazionali, ribadendo che comunque l’attacco continua e presto arriveranno i risultati. In questa offensiva mediatica, mirata anche a rilanciare il morale interno, s’inserisce l’intenzione del governo Zelensky di dare la caccia ai renitenti alla leva fuggiti all’estero. A Kiev si sta studiando di estradare dai Paesi europei le decine di migliaia di uomini scappati per evitare di andare al fronte.
Ore 12:33 - Nobel: revocato l’invito all’ambasciatore russo
La fondazione Nobel ha appena annunciato che revocherà l’invito all’ambasciatore russo, a quello iraniano e a quello bielorusso per la cerimonia di premiazione dei Nobel, secondo quanto riportato dalla Tv di servizio pubblico svedese, Svt. In un comunicato, la fondazione Nobel riporta che le «forti reazioni in Svezia» l’ha spinta a cambiare decisione: «Il consiglio della fondazione Nobel ha deciso di ripetere l’eccezione alla prassi ordinaria dell’anno scorso e non invitare la Russia, la Bielorussia e l’Iran alla cerimonia a Stoccolma». Alla cerimonia a Oslo per il Nobel della Pace saranno però invitati tutti gli ambasciatori.
Ore 12:54 - Nyt: Mosca incendia i campi minati, uccide gli sminatori ucraini
I russi hanno cambiato tattica e hanno iniziato a dare fuoco ai campi minati in Ucraina per colpire gli sminatori di Kiev: lo riporta oggi il New York Times. «Anche i russi si stanno adattando», scrive il giornale citando i marine ucraini, «utilizzando nuove tattiche per rendere ancora più letali i già infidi campi minati». Ad esempio, prosegue il giornale, «cospargono un pascolo pieno di mine con un agente infiammabile. Una volta che gli ucraini si mettono al lavoro per liberare un varco, i russi lanciano una granata da un drone, innescando un mare di fuoco ed esplosioni».
Ore 13:52 - Bombe russe sul Kherson, ucciso un civile
Una persona è morta e altre due sono rimaste ferite durante un attacco aereo russo avvenuto oggi nel distretto di Beryslav, nella regione di Kherson: lo scrive su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin. Le forze russe, precisa, hanno lanciato bombe aeree guidate a Odradokamyantsi, colpendo alcune abitazioni. Nell’attacco è morto un uomo di 43 anni. Un altro uomo è stato ricoverato in ospedale in condizioni gravi, mentre un terzo - di 57 anni - ha riportato ferite da schegge.
Ore 14:04 - Forte esplosione a Berdyansk
Una forte esplosione ha scosso oggi la città occupata di Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia: lo ha riferito su Telegram il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, come riporta Rbc-Ucraina. «Gli abitanti di Berdyansk riferiscono di una forte esplosione. Stiamo chiarendo i dettagli», ha scritto Fedorov. Al momento non si conoscono le cause dell’esplosione.
Ore 14:09 - Kiev: non invitare Mosca è «vittoria dell’umanesimo»
La decisione di non invitare l’ambasciatore russo in Svezia alla cerimonia dei Nobel di Stoccolma è una «vittoria dell’umanesimo». Così l’Ucraina ha accolto il dietro front della Fondazione del Premio Nobel sulla lista degli invitati alla cena di gala a conclusione della prestigiosa premiazione. È «vittoria per l’umanesimo», ha commentato su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko. «Ringraziamo tutti coloro che hanno chiesto il ripristino della giustizia, ha aggiunto, dicendosi peraltro «convinto che una decisione simile dovrebbe essere presa per gli ambasciatori russo e bielorusso a Oslo», dove si terrà l’ultima cerimonia in programma, dopo la consegna del Nobel per la Pace.
Ore 14:37 - Game of Drones: così i russi provano a difendersi dai raid dei velivoli senza pilota ucraini
Lo definiscono il «Game of Drones», il duello a colpi di droni dove l’Ucraina ha messo a segno alcuni colpi pesanti in pieno territorio nemico. È una risposta ai bombardamenti sulle sue città, ma anche parte di una «strategia di profondità» che ha costretto Mosca ad adottare misure di protezione. Qui il punto militare di Marinelli e Olimpio.
Ore 14:52 - Zelensky: controffensiva guadagna terreno malgrado quello che si dice
Volodymyr Zelensky rivendica il successo della controffensiva delle forze di Kiev. Che, ha spiegato, «stanno andando avanti», nel recuperare porzioni di territorio occupate dalla Russia, malgrado quello che tutti dicono. «Ci stiamo muovendo», ha scritto su Twitter. Nei giorni scorsi, le forze ucraine hanno annunciato di aver rotto la prima linea di difesa russa a sud.
Ore 15:42 - Mosca: «Un morto nel raid Kiev sulla regione di Belgorod»
Durante il bombardamento del villaggio di Urazovo, nella regione di Belgorod, da parte delle forze ucraine un uomo è rimasto ucciso. Lo ha riferito il governatore Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram. «Le forze armate ucraine hanno sparato contro il villaggio di Urazovo, nel distretto urbano di Valuysky - ha scritto - Uno dei proiettili ha colpito un edificio residenziale privato; a seguito dell’esplosione, una persona è morta. L’uomo presentava ferite da scheggia che rendevano impossibile sua sopravvivenza». Altre due persone, ha aggiunto, sono rimaste ferite.
Ore 16:46 - Zelensky: «Le nostre truppe stanno avanzando»
«Le forze ucraine stanno avanzando. Nonostante tutto e qualunque cosa si dica, stiamo facendo progressi e questa è la cosa più importante. Siamo in movimento». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato sul canale Telegram del ministero della Difesa di Kiev dopo che ieri gli Stati Uniti hanno riconosciuto i «notevoli progressi» della controffensiva ucraina negli ultimi giorni. L’esercito ucraino ha ripreso il villaggio meridionale di Robotyne questa settimana prima che le sue truppe si spostassero verso est verso Verbove, dove si incontrano diverse linee di difesa russe.
Ore 17:08 - Media ucraini: «Ministro della Difesa via la settimana prossima»
La Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, licenzierà il ministro della Difesa Oleksii Reznikov la prossima settimana. Lo riferiscono fonti informate a Rbc Ucraina. Reznikov è finito al centro di un caso di corruzione su alcune forniture militari a prezzo gonfiato ed è dato per dimissionario da giorni. Secondo Rbc Ucraina, nello specifico il ministro della Difesa ucraino si dimetterà. Il suo posto sarà preso dal capo del Fondo del demanio statale Rustem Umerov.
Ore 17:14 - Kiev: «Potremo colpire obiettivi in Russia fino a 1.500 km»
Le forze armate ucraine saranno in grado di colpire obiettivi sul territorio della Russia fino a una distanza di 1.500 km. Lo ha dichiarato il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa Oleksiy Danilov alla Radio ucraina, citato da Unian. Secondo Danilov, ciò è possibile grazie a due progetti sviluppati internamente dagli ucraini, uno missilistico e uno di droni.
«La nazionalità delle armi utilizzate sul territorio della Federazione Russa è ucraina. Ci sono due aree su cui si sta lavorando per un certo periodo di tempo: un programma missilistico, approvato già nel 2020, per creare missili ucraini propri, e l’uso dei droni, che oggi si sta sviluppando in modo molto potente nel nostro Paese per attirare un gran numero di aziende private», ha dichiarato il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa.
Ore 20:24 - Kiev: «Forte esplosione in regione Zaporizhzhia»
Una forte esplosione è stata avvertita a Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare della città Viktoria Halitsina. «Gli abitanti di Berdiansk riferiscono di un'esplosione molto potente che è stata udita in ogni angolo della città. Le informazioni sono in fase di chiarimento», si legge nel post citato da Ukrinform. «Ci aspettiamo buone notizie dallo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina», ha aggiunto.
Secondo il Guardian, le forze armate ucraine hanno rotto la prima linea di difesa russa.
Ore 20:55 - Zelensky: «Restituiremo la libertà a tutta la nostra terra»
«Senza dubbio, difenderemo l'Ucraina e restituiremo la libertà a tutta la nostra terra. Ognuno di noi sente che questa sarà un'Ucraina con regole diverse. I confini sono gli stessi. La democrazia sarà probabilmente altrettanto vivace. La libertà è una delle più grandi in Europa, come sempre». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale su Telegram.
Ore 00:29 - Kiev: «Gruppi di droni russi verso il sud del Paese»
Le forze di occupazione russe hanno lanciato diversi gruppi di droni d’attacco in tutta l’Ucraina . Lo riferisce l’Aeronautica Militare dell’Ucraina. Secondo un messaggio sul canale Telegram dell’Aeronautica, ripreso da Unian, i droni sono stati lanciati dall’area del campo di addestramento di Chauda (Crimea) e da Primorsko-Akhtarsk in Russia.
Si stanno dirigendo verso le regioni meridionali dell’Ucraina. «È possibile che gli allarmi scattino nelle zone dove c’è movimento dei droni d’attacco. In caso di allarme aereo, dirigetevi al rifugio», hanno affermato le forze armate ucraine.
Guerra Ucraina - Russia, le news del 3 settembre.
Le notizie del 3 settembre sulla guerra in Ucraina. Lorenzo Cremonesi, inviato, e redazione Online su Il Corriere delle Sera domenica 3 settembre 2023.
Le notizie sulla guerra in Ucraina di domenica 3 settembre. Allarme di droni russi nel sud dell’Ucraina
• Zelensky: «Le nostre truppe stanno avanzando».
• Game of Drones: così i russi provano a difendersi dai raid dei velivoli senza pilota ucraini.
• Premiazione dei Nobel: revocato l’invito all’ambasciatore russo.
• Gli ucraini portano l’attacco nel cuore della Russia.
Ore 00:49 - Gli ucraini portano l’attacco nel cuore della Russia
(Lorenzo Cremonesi) Ormai sono due guerre parallele: quella di terra nel Sudest dell’Ucraina e quella dei droni, che vanno a colpire nel profondo dei due Paesi. I russi sin dall’inizio hanno bombardato a loro piacimento. Ma la novità da metà estate è proprio questa: gli ucraini portano l’attacco nel cuore della Russia e, ancora una volta, l’esercito di Putin ha difficoltà nel fronteggiare l’agilità con cui i nemici si rinnovano e mantengono l’iniziativa bellica. Ieri il ministero della Difesa a Mosca ha reso noto che soltanto nell’ultima settimana ha distrutto 281 droni nei suoi cieli, di cui 29 nelle regioni occidentali: un dato che aiuta a comprendere l’intensità dell’offensiva ucraina. Una strategia che aveva annunciato lo stesso Zelensky a fine luglio, quando aveva dichiarato che la scelta di colpire il territorio russo non era solo «legittima, ma anche ragionevole e giusta», data la gravità dei bombardamenti sulle città e le infrastrutture civili in tutta l’Ucraina, da Kiev alle province occidentali, a centinaia di chilometri dal confine russo. Il tema è noto. Gli ucraini hanno le mani legate dalla Nato, che permette loro di utilizzare le armi occidentali soltanto nelle battaglie sui territori occupati dai russi. Ma le nuove strategie ideate da Kiev comportano il tentativo di destabilizzare il regime di Putin a casa sua con i nuovi droni costruiti dall’industria nazionale, cercando di dimostrare che «l’operazione speciale» contro l’Ucraina non porta alcuna sicurezza ai russi e invece causerà loro sempre più difficoltà.
Una prima conseguenza sono gli ormai quotidiani blocchi degli aeroporti di Mosca, che stanno creando problemi immensi alla popolazione. Due giorni fa Zelensky aveva pubblicamente confermato la capacità dei droni ultimo modello ucraini di colpire a oltre 700 chilometri di distanza. Ieri il capo del servizio d’intelligence, Kyrylo Budanov, ha voluto invece confondere le acque affermando, in una lunga intervista ripresa dai siti nazionali, che gli attacchi di droni contro l’aeroporto militare di Pskov, la notte tra il 29 e 30 agosto, sono partiti dal territorio russo. Senza chiarire peraltro se si è trattato di gruppi dell’opposizione russa o di commando ucraini che operano dietro le linee nemiche. Putin però prende tempo. Promette di investire quasi 2 trilioni di rubli nei territori occupati. «I russi si preparano per un conflitto di lunga durata», commentano a Kiev.
Proprio per questo motivo gli ucraini a loro volta rilanciano l’importanza della loro controffensiva di terra, specie nel settore meridionale di fronte a Zaporizhzhia. Dopo la liberazione del villaggio di Robotyne la settimana scorsa, i loro commando sono avanzati ulteriormente per qualche chilometro, tanto che John Kirby, portavoce della Casa Bianca per la Sicurezza Nazionale, parla di «alcuni progressi degni di nota». Ora gli ucraini avrebbero superato la prima linea russa e si starebbero avvicinando alle altre due prima della cittadina di Tokmak. Kiev sta intanto cercando di replicare ai dubbi cresciuti tra i militari alleati sull’efficacia reale dell’offensiva e ripresi dai media internazionali, ribadendo che comunque l’attacco continua e presto arriveranno i risultati. In questa offensiva mediatica, mirata anche a rilanciare il morale interno, s’inserisce l’intenzione del governo Zelensky di dare la caccia ai renitenti alla leva fuggiti all’estero. A Kiev si sta studiando di estradare dai Paesi europei le decine di migliaia di uomini scappati per evitare di andare al fronte.
Ore 01:10 - Nobel: revocato l’invito all’ambasciatore russo
La fondazione Nobel ha appena annunciato che revocherà l’invito all’ambasciatore russo, a quello iraniano e a quello bielorusso per la cerimonia di premiazione dei Nobel, secondo quanto riportato dalla Tv di servizio pubblico svedese, Svt. In un comunicato, la fondazione Nobel riporta che le «forti reazioni in Svezia» l’ha spinta a cambiare decisione: «Il consiglio della fondazione Nobel ha deciso di ripetere l’eccezione alla prassi ordinaria dell’anno scorso e non invitare la Russia, la Bielorussia e l’Iran alla cerimonia a Stoccolma». Alla cerimonia a Oslo per il Nobel della Pace saranno però invitati tutti gli ambasciatori.
Ore 01:45 - Game of Drones: così i russi provano a difendersi dai raid ucraini a colpi di droni
(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Lo definiscono il «Game of Drones», il duello a colpi di droni dove l’Ucraina ha messo a segno alcuni colpi pesanti in pieno territorio nemico. È una risposta ai bombardamenti sulle sue città, ma anche parte di una «strategia di profondità» che ha costretto Mosca ad adottare misure di protezione.
Ore 02:14 - Zelensky: «Le nostre truppe stanno avanzando»
«Le forze ucraine stanno avanzando. Nonostante tutto e qualunque cosa si dica, stiamo facendo progressi e questa è la cosa più importante. Siamo in movimento». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato sul canale Telegram del ministero della Difesa di Kiev dopo che ieri gli Stati Uniti hanno riconosciuto i «notevoli progressi» della controffensiva ucraina negli ultimi giorni. L’esercito ucraino ha ripreso il villaggio meridionale di Robotyne questa settimana prima che le sue truppe si spostassero verso est verso Verbove, dove si incontrano diverse linee di difesa russe.
Ore 02:42 - Kiev: «Potremo colpire obiettivi in Russia fino a 1.500 km»
Le forze armate ucraine saranno in grado di colpire obiettivi sul territorio della Russia fino a una distanza di 1.500 km. Lo ha dichiarato il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa Oleksiy Danilov alla Radio ucraina, citato da Unian. Secondo Danilov, ciò è possibile grazie a due progetti sviluppati internamente dagli ucraini, uno missilistico e uno di droni.
«La nazionalità delle armi utilizzate sul territorio della Federazione Russa è ucraina. Ci sono due aree su cui si sta lavorando per un certo periodo di tempo: un programma missilistico, approvato già nel 2020, per creare missili ucraini propri, e l’uso dei droni, che oggi si sta sviluppando in modo molto potente nel nostro Paese per attirare un gran numero di aziende private», ha dichiarato il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa.
Ore 03:03 - Kiev: «Forte esplosione in regione Zaporizhzhia»
Una forte esplosione è stata avvertita a Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare della città Viktoria Halitsina. «Gli abitanti di Berdiansk riferiscono di un'esplosione molto potente che è stata udita in ogni angolo della città. Le informazioni sono in fase di chiarimento», si legge nel post citato da Ukrinform. «Ci aspettiamo buone notizie dallo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina», ha aggiunto.
Secondo il Guardian, le forze armate ucraine hanno rotto la prima linea di difesa russa.
Ore 03:38 - Zelensky: «Restituiremo la libertà a tutta la nostra terra»
«Senza dubbio, difenderemo l'Ucraina e restituiremo la libertà a tutta la nostra terra. Ognuno di noi sente che questa sarà un'Ucraina con regole diverse. I confini sono gli stessi. La democrazia sarà probabilmente altrettanto vivace. La libertà è una delle più grandi in Europa, come sempre». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale su Telegram.
Ore 03:54 - Kiev: «Gruppi di droni russi verso il sud del Paese»
Le forze di occupazione russe hanno lanciato diversi gruppi di droni d’attacco in tutta l’Ucraina . Lo riferisce l’Aeronautica Militare dell’Ucraina. Secondo un messaggio sul canale Telegram dell’Aeronautica, ripreso da Unian, i droni sono stati lanciati dall’area del campo di addestramento di Chauda (Crimea) e da Primorsko-Akhtarsk in Russia.
Si stanno dirigendo verso le regioni meridionali dell’Ucraina. «È possibile che gli allarmi scattino nelle zone dove c’è movimento dei droni d’attacco. In caso di allarme aereo, dirigetevi al rifugio», hanno affermato le forze armate ucraine.
Ore 06:30 - Medvedev: «La Russia deve vincere come fece 80 anni fa»
«La Russia deve respingere coloro che stanno portando l’umanità verso una catastrofe globale e vincere, come fece 80 anni fa». Lo ha affermato - come riporta la Tass - il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, in occasione delle cerimonie a Juzhno-Sakhalinsk in occasione del Giorno della Vittoria sul Giappone nella Seconda Guerra Mondiale.
«Le lezioni della storia - ha aggiunto - sono particolarmente importanti. Coloro che vogliono dominare il mondo hanno rialzato la testa, proprio come allora nel Ventesimo secolo, pronti a condurre l’umanità verso una catastrofe globale. Come 80 anni fa, il nostro sacro dovere è respingerli con la massima fermezza e ottenere la vittoria».
Ore 06:35 - Kiev, abbattuti 22 droni russi nella zona di Odessa
Respinti nuovi attacchi russi nella notte nella zona di Odessa. Le forze armate ucraine hanno abbattuto 22 droni russi nelle regioni meridionali del paese. Lo ha comunicato l’aviazione di Kiev, precisando che si tratta di Shahed-136/131 che sono stati distrutti nelle zona di Odessa. In totale nella notte sono stati lanciati 25 droni d’attacco nel sud dell’Ucraina.
Ore 07:47 - Attacco russo nella regione di Odessa, 2 civili feriti
Due civili sono rimasti feriti nell’attacco russo della notte scorsa nella regione di Odessa, nell’Ucraina meridionale, che ha preso di mira l’infrastruttura portuale del Danubio: lo hanno reso noto le forze di difesa dell’Ucraina del sud, come riporta Rbc-Ucraina. «Le forze di difesa aerea hanno distrutto 22 droni Shahed-136/131. Purtroppo è stata colpita l’infrastruttura portuale, con un conseguente incendio, che i vigili del fuoco hanno rapidamente spento. Sono disponibili informazioni preliminari su due civili feriti. È stata fornita loro assistenza medica», si legge nel messaggio.
Ore 08:09 - Kiev, uccisi 600 russi e distrutti 5 carri armati
Ieri le forze armate ucraine hanno ucciso 600 soldati russi, portando le perdite totale dei russi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina a 264.660 soldati. Lo riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraina secondo quanto riferisce `Ukrainska Pravda´. Inoltre sono stati distrutti anche 5 carri armati. Sul fronte opposto, viene riferito che gli occupanti russi hanno lanciato ieri 49 attacchi aerei e due attacchi missilistici sull’Ucraina,con vittime tra la popolazione civile. «A seguito degli attacchi russi, purtroppo, si sono registrati morti e feriti tra la popolazione civile. Edifici residenziali e altre infrastrutture civili sono stati distrutti», riferisce lo Stato maggiore.
Ore 08:34 - Media, esplosione a Zaporizhzhia
Un’esplosione è stata udita a Zaporizhzhia: lo riporta l’emittente statale ucraina Suspilne, che cita i suoi corrispondenti nella città.
Ore 08:46 - Bombe russe sul Donetsk, uccisi 2 civili
Due persone sono state uccise e altre due sono rimaste ferite ieri durante un bombardamento russo sulla città di Vugledar, nella regione di Donetsk (est): lo ha reso noto la Procura regionale, come riporta Ukrainska Pravda. Nell’attacco è stato preso di mira un quartiere residenziale e un uomo di 43 anni e sua moglie di 42 sono morti in seguito ad un’esplosione in uno dei condomini colpiti.
Ore 08:53 - Ponte di Crimea, nuovi attacchi
Il traffico sul ponte principale che collega la terraferma russa con la penisola di Crimea è ripreso dopo una breve sospensione domenica mattina presto. L’amministrazione non ha rivelato il motivo della sospensione, riferisce Reuters. Ma sabato il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le sue forze avevano distrutto una barca ucraina senza pilota e tre droni navali utilizzati nel tentativo di attaccare il ponte di Crimea. Negli ultimi mesi il ponte è stato bersaglio di crescenti attacchi di droni aerei e marittimi.
Ore 09:10 - Tajani: Cina può influire su Putin per una pace giusta
«Punto fondamentale della missione in Cina è lavorare a costruire la pace in Ucraina convincendo i cinesi a far sì che i russi facciano qualche passo indietro rispetto al loro atteggiamento e la loro presenza in Ucraina». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrando la stampa dopo la messa alla Cattedrale Nord dei Padri Salesiani a Pechino. «Riteniamo che la Cina possa svolgere un ruolo importante per trovare la pace. Credo che il governo cinese possa influire su Putin affinché torni a più miti consigli e possa dare il via a una stagione che porti a una pace giusta che è l’indipendenza e la libertà per l’Ucraina», ha spiegato.
Ore 09:24 - Esercito russo, Medvedev: «280mila ingressi». Ma ne servirebbero molti di più: fino a 7 milioni
Quest’anno circa 280.000 persone si sono arruolate per prestare servizio professionale nell’esercito russo, ha detto domenica il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, l’ex presidente Dmitry Medvedev: lo riferisce il Guardian. «Secondo il Ministero della Difesa, dal 1° gennaio circa 280.000 persone sono state accettate nelle file delle forze armate su base contrattuale», compresi i riservisti, ha detto Medvedev all’agenzia di stampa statale TASS.
L’anno scorso, la Russia ha annunciato un piano per ampliare il proprio personale combattente di oltre il 30% fino a 1,5 milioni, un compito ambizioso reso più difficile dalle pesanti -ma non rese note- perdite nella guerra di Mosca contro l’Ucraina . Alcuni informatori russi hanno suggerito che la Russia abbia bisogno di un esercito professionale di 7 milioni di persone per garantire la sicurezza del paese – una mossa che richiederebbe un’enorme dotazione di bilancio. Vladimir Putin ha ordinato una «mobilitazione parziale» di 300.000 riservisti nel settembre 2022 , spingendo centinaia di migliaia di persone a fuggire dalla Russia per evitare di essere mandate a combattere.
Ore 09:52 - L’offensiva dell’Ucraina al Sud e il rischio delle piogge autunnali
L’esercito ucraino ora considera le battaglie nel nord-est, in particolare vicino alla città di Kupiansk , nella regione settentrionale di Kharkiv e nelle foreste vicino a Lyman, come la principale offensiva della Russia. Allo stesso tempo, le principali operazioni offensive dell’Ucraina si concentrano nel sud, dove si stanno avvicinando alle coste del Mar d’Azov nel tentativo evidente di tagliare il corridoio terrestre verso la penisola di Crimea, che la Russia ha conquistato nel 2014 . Ciò dividerebbe in due il territorio occupato dai russi nell’Ucraina meridionale, minando le linee di rifornimento di Mosca. L’analisi della Associated Press è riportata dal Guardian.
La viceministra della Difesa, Hanna Maliar , ha invitato gli osservatori a misurare i progressi ucraini non in chilometri o metri, ma «per il fatto stesso che riusciamo ad andare avanti in tali condizioni». Pur mirando a tenere impegnate le truppe ucraine lungo il fronte nord-orientale, per lo più statico, la Russia ha anche avuto il tempo di rafforzare le sue difese nel sud. Le profonde fortificazioni hanno rallentato l’avanzata di Kiev in quella direzione. Nel frattempo, gli ucraini devono fare i conti con penuria di manodopera, potenza aerea e artiglieria. E l’imminente stagione delle piogge autunnali aggiunge ancora maggiore complicazione a una battaglia già difficile. Il terreno fangoso ostacolerà la fanteria e i macchinari pesanti di Kiev.
Nel sud, le forze ucraine hanno recentemente avuto più successo nello sfondare le linee russe. Dall’inizio della controffensiva, l’Ucraina è avanzata di 7 chilometri (4,3 miglia) nella regione meridionale di Zaporizhzhia, superando le fitte fortificazioni russe la scorsa settimana per riconquistare il villaggio di Robotyne – la prima vittoria tatticamente significativa dell’Ucraina in quella parte del paese. Non sono gli ampi guadagni territoriali sperati dagli alleati occidentali. Ma conquistare il controllo del villaggio avvicina le forze ucraine alla città di Tokmak, a circa 30 chilometri di distanza, un importante snodo ferroviario occupato dai russi che rappresenterebbe un importante vantaggio strategico.
Ore 10:39 - Gb: Mosca recluta cittadini da paesi vicini per evitare mobilitazione «impopolare»
Le autorità russe hanno incoraggiato il reclutamento di cittadini dei paesi vicini per combattere in Ucraina, secondo l’intelligence britannica, che attribuisce questi sforzi al desiderio di evitare gli effetti politici di un’eventuale - e «impopolare» - mobilitazione interna. «La Russia probabilmente vuole evitare misure di mobilitazione impopolari in vista delle elezioni presidenziali del 2024», si legge nell’ultimo rapporto di esperti britannici, condiviso dal Ministero della Difesa. A questo scopo, le autorità russe hanno diffuso annunci su Internet in Armenia e Kazakistan offrendo 495.000 rubli (circa 4.800 euro) come acconto e uno stipendio di 190.000 rubli (più di 1.800 euro). Nel caso del Kazakistan, sono stati compiuti sforzi di reclutamento specifici nella regione di Kostanai, con appelli alla popolazione di etnia russa.
Inoltre, almeno dallo scorso maggio, la Russia tenta i migranti di origine asiatica ai quali offre di unirsi alle truppe in Ucraina in cambio dell’ottenimento della cittadinanza e di stipendi che possono raggiungere più di 3.800 euro. L’intelligence britannica ha inoltre sottolineato che nella città ucraina di Mariupol, occupata dalle truppe russe, i migranti uzbeki, dediti principalmente all’edilizia, si sono visti confiscare i passaporti come misura di pressione affinché si unissero ai combattimenti. Solo in Russia ci sono almeno 6 milioni di migranti provenienti dall’Asia centrale che il Cremlino vede come «potenziali reclute», hanno riferito le autorità britanniche.
Ore 10:41 - Kiev collabora con Paesi europei: estradare funzionari corrotti
L’Ucraina sta collaborando con i Paesi europei per l’estradizione di funzionari corrotti fuggiti dal Paese: lo ha dichiarato ieri alla tv nazionale il ministro della Giustizia, Denys Maliuska, come riporta il Kyiv Independent. Maliuska ha spiegato che il processo di estradizione è complesso a causa dei sistemi giudiziari europei e della guerra in corso in Ucraina. Molti funzionari corrotti fuggiti dall’Ucraina hanno assunto avvocati che sostengono che sarebbe «estremamente pericoloso» consegnarli in queste circostanze, ha aggiunto il ministro. «Pertanto, nella maggior parte dei casi, i nostri partner stranieri purtroppo rifiutano l’estradizione per il momento - ha commentato -. Ma crediamo che questo fenomeno, almeno per quanto riguarda i grandi corruttori, sia temporaneo». Secondo Maliushka, queste estradizioni «non avverranno su vasta scala» nel prossimo futuro. I funzionari ucraini, ha sottolineato, daranno la priorità all’estradizione di «coloro che hanno rubato di più», e «i pesci di mezzo e altri personaggi seguiranno in seguito».
Ore 10:51 - Russia: media, vasto incendio a San Pietroburgo
Un vasto incendio è scoppiato questa mattina a a San Pietroburgo, vicino a un deposito di petrolio: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita media locali. Secondo le fonti, l’incendio è scoppiato nel quartiere Krasnogvardeisky, vicino al deposito di petrolio di Ruchei. Nella zona sono state udite delle esplosioni.
Ore 11:02 - Kiev, cannonata russa uccide poliziotto nella regione di Sumy
Un colpo di cannone, sparato dai russi da oltre il vicino confine, ha ucciso un agente di polizia nella cittadina ucraina di Seredyna-Buda, nell’oblast settentrionale di Sumy, secondo quanto scrive l’Ukrainska Pravda, che cita la Procura generale ucraina. Il canale Telegram in inglese del giornale scrive che l’agente era in servizio e stava documentandosi su un precedente raid russo in città, giudicato da Kiev come «crimine di guerra». L’agente è morto dopo essere stato colpito dalle schegge.
Ore 11:04 - Missile russo sul distretto di Nikopol, 4 feriti
Quattro persone sono rimaste ferite in un attacco russo questa mattina sul villaggio di Oleksiivka, nel distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk: lo ha reso noto il ministero dell’Interno ucraino, come riporta Rbc-Ucraina. Secondo il ministero, il villaggio è stato colpito con un missile intorno alle 5:25 (le 4:25 in Italia). Sono stati segnalati danni a quattro edifici residenziali, un altro edificio non meglio specificato e alcune auto.
Ore 11:14 - Esercito Kiev annuncia sfondamento prima linea di difesa russa
«Siamo ormai tra la prima e la seconda linea di difesa» russe nella conquista del territorio vicino a Zaporizhzhia, nel sudest dell’Ucraina. Lo ha detto in un’intervista al britannico The Observer, il generale ucraino Oleksandr Tarnavsky, responsabile della controffensiva. L’alto militare spiega che questo progresso è stato possibile dopo settimane di sminamenti, effettuati solo di notte. Il generale aggiunge che ora l’avanzata delle truppe ucraine dovrebbe essere più rapida perché la Russia ha impiegato il 60% del suo tempo e delle sue risorse per costruire la prima linea difensiva e solo il 20% per la seconda e la terza linea. Infine Tarnavsky ritiene che Mosca non si aspettasse che le forze ucraine riuscissero a sfondare la prima linea.
Ore 12:07 - Arrestato il magnate Kolomoisky, incriminato per frode
Un tribunale di Kiev ha ordinato una detenzione di due mesi per il miliardario ucraino Igor Kolomoisky, uno degli uomini più ricchi dell’Ucraina e un tempo alleato del presidente Volodymyr Zelensky, sospettato di frode e riciclaggio di denaro: lo hanno riferito i media ucraini nella tarda serata di ieri. «Il tribunale ha scelto una misura preventiva per Igor Kolomoisky sotto forma di detenzione per due mesi con un’alternativa sotto forma di cauzione di oltre 509 milioni di grivnie» (12,7 milioni di euro), ha riferito Radio Svoboda. Ieri Kolomoisky era stato incriminato formalmente per presunta manipolazione finanziaria delle sue partecipazioni nel settore del petrolio e del gas. Su Kolomoisky pesa il sospetto di frode e di aver riciclato oltre 500 milioni di grivnie tra il 2019 e il 2020.
Ore 12:32 - Kiev: attaccando i porti i russi sperano nella carestia mondiale
«I terroristi russi continuano ad attaccare le infrastrutture portuali nella speranza di poter provocare una crisi alimentare e una carestia nel mondo»: lo scrive su Telegram il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, commentando l’attacco russo della notte scorsa nella regione di Odessa. «Il compito principale per noi e per i nostri partner oggi è eliminare la capacità del complesso militare-industriale russo di produrre armi per gli attacchi all’Ucraina - aggiunge -. E aumentare la responsabilità di coloro che aiutano il nemico ad aggirare le sanzioni». «Una delle chiavi per porre fine alla guerra e preservare l’ordine mondiale è la distruzione del complesso militare-industriale russo - conclude il messaggio -. Non può funzionare senza componenti stranieri per le armi. Dopo la distruzione del complesso militare-industriale russo, la sconfitta delle truppe russe sarà completa».
Ore 12:57 - Kiev: gli Usa continueranno ad assisterci dopo le elezioni
Gli Stati Uniti non accetteranno la resa dopo le elezioni presidenziali: l’Ucraina continuerà a ricevere l’assistenza necessaria. Lo scrive su X il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. «Talvolta si ritiene che le elezioni in uno o più Paesi del campo democratico e filo-ucraino (compresi gli Stati Uniti) modificheranno il formato del sostegno all’Ucraina o lo interromperanno del tutto. Certamente non è questo il caso»,- si legge nel messaggio. «Perché per interrompere davvero il sostegno all’Ucraina, qualsiasi candidato politico dovrebbe uscire allo scoperto e dire direttamente: `Abbiamo paura della Russia; vogliamo perdere contro una Russia debole; vi abbiamo sempre mentito sul fatto che valori fondamentali come la libertà e la democrazia valgono la pena di essere difesi; vogliamo che nel mondo arrivino il caos, le guerre, il terrorismo, l’illegalità sponsorizzata dalla Russia; vogliamo che gli ucraini che stanno difendendo le loro terre, le loro famiglie, le loro case perdano e vogliamo che viviate in un mondo dove non ci sono regole e diritto internazionale´. Naturalmente, questo è impossibile. Naturalmente, nessuno accetterà la cessione della democrazia a un Paese che ha già perso (la Federazione Russa)». «Naturalmente, l’Ucraina continuerà ad essere sostenuta in toto fino a un finale equo di questa terribile guerra. Pertanto, non sprecate le vostre emozioni per valutare i falsi, la propaganda filorussa e la vera e propria stupidità....», conclude Podolyak.
Ore 12:57 - Mosca: colpito un porto ucraino sul Danubio
«Oggi, nella notte, l’esercito russo ha effettuato un attacco di gruppo con droni contro i depositi di carburante utilizzati per rifornire l’equipaggiamento militare delle Forze armate dell’Ucraina nel porto di Reni, nella regione di Odessa», ha dichiarato l’esercito. «Tutti gli obiettivi designati sono stati colpiti», ha aggiunto. Da parte sua, la Procura generale ucraina ha dichiarato su Telegram che la Russia ha colpito con droni siti «industriali civili» nella zona del Danubio, nell’angolo sud-occidentale del Paese vicino alla Romania. «Il nemico ha attaccato le infrastrutture industriali civili della zona del Danubio», si legge nel messaggio: «A seguito dell’attacco, due persone sono rimaste ferite e sono state ricoverate in ospedale».
Ore 13:25 - Media, all’incontro Putin-Erdogan focus sul corridoio del grano
Il punto più importante all’ordine del giorno dell’incontro di domani a Sochi tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il suo omologo russo Vladimir Putin sarà il corridoio del grano: lo scrive oggi il canale di notizie turco Trt Haber. «Si prevede che il presidente Vladimir Putin discuterà in dettaglio sia le questioni bilaterali sia quelle regionali durante l’incontro a Sochi. Tuttavia, il punto più importante all’ordine del giorno sarà il corridoio del grano», si legge in un articolo pubblicato online. Prima della visita di Erdogan, prosegue il media, il ministro degli Esteri Hakan Fidan ha incontrato a Mosca il suo omologo russo, Sergey Lavrov. «Si prevede che i due leader affronteranno la questione nei loro colloqui da una prospettiva più strategica», aggiunge, sottolineando che «all’ordine del giorno ci sarà anche il progetto di trasferire il gas russo in Europa attraverso la Turchia». Erdogan e Putin «valuteranno inoltre gli sviluppi regionali, compresa la guerra». Altro tema dell’incontro, lo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina.
Ore 14:24 - Romania condanna attacco russo a porto Danubio
Il Ministero della Difesa della Romania «ribadisce con forza che questi attacchi contro obiettivi civili e infrastrutture in Ucraina sono ingiustificati e in profonda contraddizione con le regole del diritto internazionale umanitario». È quanto si legge in una nota.«Le strutture responsabili del Ministero della Difesa nazionale hanno monitorato in tempo reale la situazione causata dagli attacchi dei droni russi alle infrastrutture del porto di Reni la scorsa notte. In nessun momento i mezzi di attacco utilizzati dalla Federazione Russa hanno generato una minaccia militare diretta al territorio nazionale o alle acque territoriali della Romania. Il Ministero della Difesa nazionale continua, come abbiamo ripetutamente affermato, ad attuare le misure di maggiore vigilanza nello spazio terrestre, marittimo e aereo nazionale e quelle di rafforzamento della difesa e della deterrenza sul fianco orientale, stabilite secondo i piani nazionali e alleati».
Ore 14:25 - Moldavia condanna attacchi in regione Odessa
«Condanno fermamente il brutale attacco della Russia alle infrastrutture portuali nella regione di Odessa. La Russia deve essere ritenuta responsabile per ogni pezzo di infrastruttura distrutta. I miei pensieri sono con tutte le persone colpite. La Moldavia è fermamente al fianco dell’Ucraina». Così su X la presidente della Repubblica Maia Sandu.
Ore 14:40 - Giorgetti: la guerra ha già un perdente,economia europea
La guerra in Ucraina «ha già un perdente certo: è lo stato dell’economia europea, tanto che l’esecrato intervento dello Stato è tornato di moda». Lo ha detto nel suo discorso conclusivo al Forum Ambrosetti il ministro Giancarlo Giorgetti alludendo al superbonus.
Ore 14:41 - Kiev: ci prepariamo ad attacchi a infrastrutture energia
L’Ucraina sta rafforzando la sua difesa aerea per prepararsi a possibili attacchi russi slle sue infrastrutture energetiche questo autunno. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Aeronautica militare, Yurii Inhat, come riporta il Kyiv Independent. «un anno fa, non avevamo nessun sistema di difesa aerea occidentale a medio raggio», ha detto parlando in televisione, «ma ora abbiamo ricevuto i primi Nasams e Iris e oggi abbiamo armi che non si possono trovare in altri Paesi».
Ore 16:54 - Kiev: «Mosca schiera una nave militare nel Mar Nero con 8 missili»
Le forze russe hanno schierato in modalità da combattimento una nave nel Mar Nero con otto missili kalibr. Lo riportano su Telegram le Forze di difesa dell’Ucraina meridionale. L’imbarcazione sarebbe una corvetta attrezzata con artiglieria e missili che fa parte del progetto russo Buyan-M. «Il nemico ha messo in servizio di combattimento nel Mar Nero una piccola nave missilistica del progetto Buyan-M, con una capacità di 8 `kalibr´» hanno scritto le Forze di difesa dell’Ucraina meridionale spiegando che «il livello di minaccia missilistica in tutta l’Ucraina è valutato come alto».
Ore 16:56 - Kiev: «Attacchi a porti per provocare carestia mondiale»
«I terroristi russi continuano ad attaccare le infrastrutture portuali nella speranza di poter provocare una crisi alimentare e una carestia nel mondo». È quanto scrive in un messaggio su Telegram il capo dell’ufficio di presidenza ucraino Andriy Yermak, commentando il raid russo al porto sul Danubio di Reni, nella regione ucraina di Odessa. «Il compito principale per noi e i nostri partner oggi è eliminare la capacità del complesso militare-industriale russo di produrre armi per colpire l’Ucraina», scrive Yermak, «e aumentare la responsabilità di coloro che aiutano il nemico ad aggirare le sanzioni».
Ore 16:57 - Zelensky sente Macron, discusso del corridoio dell’export sul grano
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo omologo francese Emmanuel Macron hanno avuto un colloquio telefonico, in cui hanno discusso del «funzionamento» del corridoio marittimo, istituito da Kiev per la navigazione sicura delle navi dopo che Mosca è uscita dall’accordo sull’export di grano dal Mar Nero. La telefonata è arrivata alla vigilia di un vertice a Sochi tra il presidente Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan, che vuole rilanciare l’accordo sul grano, mentre Mosca colpiva con i droni la regione ucraina di Odessa. «Abbiamo anche discusso delle modalità per garantire il funzionamento del corridoio del grano e rafforzare la sicurezza della regione di Odessa», ha detto Zelensky sui social media dopo una telefonata con Macron. L’Ucraina questa settimana ha dichiarato che altre quattro navi hanno attraversato il suo corridoio marittimo temporaneo nel Mar Nero, istituito il mese scorso per garantire una navigazione sicura. Domani, Erdogan incontrerà Putin a Sochi, località russa sul Mar Nero, nella speranza di una ripresa dell’accordo. Zelensky ha anche ringraziato Macron per il «fondamentale aiuto militare» della Francia a Kiev e ha detto che la coppia «ha discusso dei prossimi pacchetti» di aiuti.
Ore 17:12 - Kiev: «100 miliardi di dollari di aiuti militari dai partner»
L’Ucraina ha ricevuto circa 100 miliardi di dollari dai partner dall’inizio dell’invasione russa del 24 febbraio 2022. Lo riferisce il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov in un’intervista rilasciata a Ukrinform. «Oggi, se calcoliamo e valutiamo tutti i pacchetti di assistenza, penso che abbiamo già ricevuto circa 100 miliardi di dollari dall’inizio dell’invasione su larga scala», ha detto Reznikov riferendosi agli aiuti militari. «In termini di valore, credo che abbiamo ricevuto fino a 100 miliardi di dollari di armi e diverse unità di equipaggiamento militare, munizioni, bossoli e proiettili. Più di 50 miliardi di dollari, o circa 60 miliardi di dollari ora, solo dagli Stati Uniti», ha spiegato Reznikov.
Ore 17:13 - Kiev: «Potremmo vedere gli F-16 in azione la prossima primavera»
L’Ucraina potrebbe iniziare a utilizzare i caccia F-16 nella primavera del 2024. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov in un’intervista rilasciata a Ukrinform. «Oggi abbiamo un permesso per l’addestramento, abbiamo Paesi che hanno accettato di fornire l’addestramento e anche quelli che hanno accettato di inviarci gli F-16 al completamento dell’addestramento e dei preparativi per le infrastrutture», ha spiegato Reznikov.
Ore 18:48 - Tass: «Hangar di armi ucraine distrutto dai russi nel Donetsk»
Il battaglione est russo ha distrutto un hangar ucraino che custodiva armi pesanti nella zona meridionale del Donetsk, secondo quanto riferito dal portavoce del gruppo, Oleg Chekhov, alla Tass. «L’equipaggio di un mortaio semovente Tyulpan ha distrutto un hangar di armi pesanti ucraino vicino alla miniera Yuzhnodonbasskaya a Uglesbytochnaya. Quattro carri armati e tre portaerei corazzate di fanteria sono stati distrutti. Gli aerei hanno colpito luoghi di dispiegamento di truppe e armi ucraine vicino a Ugledar, Prechistovka, Urozhaynoye e Staromayorskoye nella Repubblica popolare del Donetsk», afferma in un video pubblicato sul canale Telegram del ministero della Difesa russo. Inoltre, secondo Chekhov, le unità del gruppo tattico, appoggiate dall’artiglieria, hanno colpito i luoghi in cui si trovava lo schieramento temporaneo della 23/a brigata meccanizzata ucraina vicino agli insediamenti di Shevchenko, Temirovka e Berezovoye nella regione di Zapotozhye, hanno distrutto automobili e manodopera vicino a Konstantonovka e a nord-est di Nikolskoye. «Un obice da rimorchio D-20 e un obice semovente Akatsiya sono stati distrutti vicino a Zolotaya Niva, un sistema di artiglieria semovente Gvozdika vicino a Shakhterskoye, un obice da rimorchio D-30 a ovest di Neskuchnoye e i mortai sono stati distrutti a nord di Nikolskoye e a nord di Vladimirovka», ha aggiunto.
Ore 21:09 - Zelensky: «Ho deciso di sostituire ministro della Difesa Reznikov»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato nel suo discorso serale di voler sostituire il ministro della Difesa Oleksii Reznikov. Al suo posto Rustem Umerov. «Ho deciso di sostituire il ministro della Difesa ucraino. Oleksii Reznikov ha vissuto più di 550 giorni di guerra su larga scala. Credo che il ministero abbia bisogno di nuovi approcci e di altre forme di interazione sia con i militari che con la società. Rustem Umerov dovrebbe ora dirigere il ministero. La Verkhovna Rada lo conosce bene e Umerov non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Mi aspetto che il Parlamento sostenga questo candidato» ha concluso Zelensky.
Ore 01:29 - Mosca: distrutti due droni ucraini al largo della Crimea e a Kursk
Mosca afferma che due droni ucraini sono stati distrutti dalle difese aeree russe sul Mar Nero al largo della Crimea e sulla regione di Kursk, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. Nelle prime ore della notte «è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico contro strutture sul suolo russo con l’uso di due veicoli aerei senza pilota», afferma il ministero della Difesa di Mosca spiegando che «le forze di difesa aerea in servizio hanno distrutto uav ucraini sul Mar Nero al largo della penisola di Crimea e sulla regione di Kursk».
Guerra Ucraina - Russia, le news del 4 settembre.
Ucraina-Russia, le notizie di oggi. Putin a Erdogan: «Intesa sul grano se si rimuovono sanzioni a export russo». Rilasciata la donna fermata con la bandiera ucraina a Mosca. Lorenzo Cremonesi, inviato, Paolo Foschi e redazione Online su Il Corriere della Sera lunedì 4 settembre 2023.
Le notizie sulla guerra in Ucraina di lunedì 4 settembre. Mosca attacca la regione di Odessa
• Kiev: «Potremmo vedere gli F-16 in azione la prossima primavera»
• Il nuovo ministro della Difesa ucraino: il profilo di Rustem Umerov
• Le armi finte prodotte nei laboratori ucraini per ingannare i russi
• Kiev: «Mosca ha schierato una nave militare nel Mar Nero con 8 missili»
Ore 00:36 - Zelensky: «Ho deciso di sostituire ministro della Difesa Reznikov»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato nel suo discorso serale di voler sostituire il ministro della Difesa Oleksii Reznikov. Al suo posto Rustem Umerov. «Ho deciso di sostituire il ministro della Difesa ucraino. Oleksii Reznikov ha vissuto più di 550 giorni di guerra su larga scala. Credo che il ministero abbia bisogno di nuovi approcci e di altre forme di interazione sia con i militari che con la società. Rustem Umerov dovrebbe ora dirigere il ministero. La Verkhovna Rada lo conosce bene e Umerov non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Mi aspetto che il Parlamento sostenga questo candidato» ha concluso Zelensky.
Ore 01:28 - Mosca: distrutti due droni ucraini al largo della Crimea e a Kursk
Mosca afferma che due droni ucraini sono stati distrutti dalle difese aeree russe sul Mar Nero al largo della Crimea e sulla regione di Kursk, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. Nelle prime ore della notte «è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico contro strutture sul suolo russo con l’uso di due veicoli aerei senza pilota», afferma il ministero della Difesa di Mosca spiegando che «le forze di difesa aerea in servizio hanno distrutto uav ucraini sul Mar Nero al largo della penisola di Crimea e sulla regione di Kursk».
Ore 02:44 - Usa: secondo la deputata trumpiana Greene, Kiev sta perdendo la guerra
«L’Ucraina sta perdendo questa guerra» contro la Russia, secondo la deputata americana Marjorie Taylor Greene. In un’intervista al conduttore radiofonico americano Alex Jones, la trumpiana di ferro della Georgia ha detto che lei è «probabilmente l’unico membro del Congresso» americano che dirà questa cosa «ad alta voce».
Ore 04:56 - Mosca, caccia Su-34 ha utilizzato il missile ipersonico Kinzhal
Mosca afferma che un suo cacciabombardiere Sukhoi Su-34 ha utilizzato il missile ipersonico Kinzhal nel corso delle operazioni militari in Ucraina. «L’aereo da caccia Su-34 ha utilizzato il missile ipersonico Kinzhal nell’operazione militare speciale», ha annunciato il ministero della Difesa russo aggiungendo che «il primo equipaggio che porta a termine con successo tale compito riceve premi statali».
Ore 04:58 - Erdogan oggi incontro Putin in Russia per discutere dell’export del grano
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sarà oggi in Russia per discutere con Vladimir Putin la ripresa dell’accordo sulle esportazioni di grano ucraino attraverso il Mar Nero in tempo per il raccolto autunnale. I colloqui si svolgeranno a Sochi, nella Russia sudoccidentale. Il primo incontro di Erdogan con Putin da ottobre avviene mentre le forze russe cercano di contenere una controffensiva da Kiev che comincia a mostrare risultati promettenti dopo tre mesi di combattimenti sul fronte meridionale. Il presidente turco spera che i colloqui sul trasporto dei cereali possano diventare un trampolino di lancio per negoziati di pace più ampi tra Kiev e Mosca. Erdogan è uno dei pochi leader della Nato a mantenere rapporti con Putin. La loro relazione stretta ma a volte tumultuosa sembra essere diventata più forte da quando la Russia ha lanciato l’«operazione militare speciale’ in Ucraina nel febbraio 2022. La decisione di Putin di tagliare e rinviare i pagamenti turchi per il gas russo ha contribuito ad attenuare gli effetti della crisi economica che è quasi costata a Erdogan la rielezione a maggio. Da parte sua, Istanbul ha deciso di non aderire alle sanzioni occidentali contro Mosca ed è diventata luogo privilegiato per l’accesso dei russi a diversi prodotti e servizi. Erdogan, tuttavia, ha di recente irritato Mosca per aver fornito armi all’Ucraina sostenendo la sua ambizione di aderire alla Nato.
Ore 05:49 - Mosca: distrutti nella notte 4 motoscafi da sbarco ucraini nel Mar Nero
Mosca afferma di aver distrutto stanotte quattro motoscafi militari con a bordo soldati ucraini nel Mar Nero. Il ministero della Difesa russo ha riferito su Telegram che nella notte tra domenica e lunedì «nella parte nordoccidentale del Mar Nero l’aviazione navale ha distrutto quattro motoscafi militari veloci Willard Sea Force di fabbricazione americana con a bordo squadre di sbarco delle forze armate ucraine che stavano viaggiando in direzione di capo Tarkhankut», località situata nella parte occidentale dell’annessa penisola di Crimea.
Ore 05:53 - Attacchi russi nella notte nella regione di Odessa
La Russia ha attaccato stanotte per quasi due ore il distretto di Izmail, nella regione meridionale ucraina di Odessa. Lo rende noto su Telegram il governatore Oleh Kiper, chiedendo ai residenti di rifugiarsi e rimanere in casa. Al momento non sono state riportate informazioni su vittime o danni strutturali.
Ore 07:26 - Russia, distrutte quattro imbarcazioni ucraine nel Mar Nero
Quattro imbarcazioni ucraine che trasportavano truppe sono state distrutte dagli aerei russi nel Mar Nero durante la notte. Lo afferma su Telegram il Ministero della Difesa russo, specificando che quattro scafi Willard Sea Force di fabbricazione statunitense sono stati intercettati mentre si dirigevano verso Capo Tarkhankut, sulla costa nordoccidentale della Crimea. Gli attacchi dell'Ucraina in Crimea si sono intensificati nelle ultime settimane.
Ore 07:36 - Mosca attacca la regione di Odessa, abbattuti 17 droni russi
La Russia prende nuovamente di mira i porti del Danubio a poche ore dall'incontro tra Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan per trovare un accordo sul grano. Le forze ucraine, in un post su Telegram, hanno dichiarato di aver abbattuto 17 droni russi che hanno attaccato la regione di Odessa, che ha subito diversi danni tra magazzini e attrezzature agricole. Non si segnalano vittime tra i civili.
Ore 07:37 - Vidnoye (Mosca), vasto incendio in un deposito di vernici
Un deposito di vernici a Vidnoye, sobborgo di Mosca, ha preso fuoco richiedendo l'intervento dei vigili del fuoco.
Ore 07:48 - Erdogan annuncerà la disponibilità a mediare tra Ucraina e Russia
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dovrebbe annunciare la disponibilità turca a mediare fra Russia e Ucraina per una soluzione pacifica al conflitto, nel corso dell'incontro odierno a Sochi con l'omologo russo Vladimir Putin: è quanto anticipa il quotidiano turco Milliyet. Erdogan in particolare sottolineerà l'importanza di instaurare una pace e una stabilità durature nella regione; Ankara inoltre spera che Mosca possa ritornare all'accordo sull'export del grano ucraino, al momento sospeso.
Ore 07:57 - Kiev, nella notte abbattuti 23 droni su 32
Le forze ucraine hanno abbattuto la notte scorsa 23 droni kamikaze Shahed-136/131 su un totale di 32 lanciati dai russi: lo ha reso noto l'Aaeronautica militare di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. I droni sono stati lanciati dalla Crimea occupata e dal territorio russo, ha precisato l'Aeronautica, sottolineando che i velivoli senza pilota hanno preso di mira le regioni di Odessa e Dnipropetrovsk.
Ore 08:24 - Kiev, liberati 47 km quadrati vicino a Bakhmut
Le forze di Kiev sono riuscite sinora a liberare 47 chilometri quadrati vicino Bakhmut, nel Donetsk. Lo scrive su Telegram la viceministra ucraina della Difesa, Hanna Malyar, specificando che nell'ultima settimana sono stati riconquistati tre chilometri quadrati nell'area. «In direzione di Bakhmut il nemico conduce azioni difensive per frenare l'avanzata delle nostre truppe e tenta senza successo di ripristinare le posizioni perdute nei distretti di Klishchiivka, Kurdyumivka e Ozaryanivka nella regione di Donetsk. Abbiamo alcuni successi nell'area di Klishchiivka. In totale, vicino a Bakhmut sono stati liberati 47 km quadrati.Durante la scorsa settimana, l'area liberata è stata aumentata di 3 chilometri quadrati», riferisce Malyar.
Ore 08:32 - Le banche cinesi sostituiscono quelle occidentali nei prestiti alla Russia
Gli istituti di credito cinesi hanno incrementato i loro prestiti per miliardi di euro alle banche russe in seguito all'invasione dell'Ucraina e alla decisione delle istituzioni occidentali di ritirarsi da Mosca. Lo scrive oggi il Financial Times sulla base di un`analisi condotta dalla Kyiv School of Economics. Le principali quattro banche cinesi hanno rafforzato la loro attività di prestito anche nello sforzo, sostenuto da Pechino, di promuovere la valuta cinese, il renminbi, come alternativa globale al dollaro. L`esposizione cinese al settore bancario russo è quadruplicata nei 14 mesi terminati a marzo, secondo i dati della Kyiv School of Economics. Le quattro principali banche - Industrial and Commercial Bank of China, Bank of China, China Construction Bank e Agricultural Bank of China - hanno accresciuto la loro esposizione da 2,2 miliardi a 9,7 miliardi di dollari.
Ore 09:01 - Kiev, ancora allarmi bomba nelle scuole della capitale ucraina
La polizia ucraina ha reso noto che sono stati segnalati oggi allarmi bomba in tutte le scuole secondarie di Kiev: lo riporta l'emittente statale Suspilne, che cita l'Amministrazione militare della capitale. «Gli agenti di polizia e il Servizio di emergenza statale stanno prendendo le misure necessarie - scrive Suspilne su Telegram -. La decisione di evacuare bambini e insegnanti dai locali sarà presa dall'amministrazione degli istituti scolastici e dalla polizia». Si tratta del secondo allarme di questo genere dopo quello segnalato il primo giorno di scuola, l'1 settembre.
Ore 09:07 - Reznikov, il ministro della Difesa ucraino, presenta le dimissioni al Parlamento
Il ministro della Difesa di Kiev, Oleksiy Reznikov, ha presentato le sue dimissioni alla Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Lo ha annunciato lo stesso Reznikov sul suo profilo X. Dato per dimissionario già da qualche giorno, era stato lo stesso presidente Volodymyr Zelensky ad annunciare l’intenzione di sostituirlo alla guida del ministero che guida le forze armate, dopo 550 giorni di guerra con la Russia. Sarà sostituito da Rustem Umerov, il capo del Fondo del demanio statale. Reznikov era stato accusato di essere coinvolto in un caso di corruzione su alcune forniture militari.
Ore 09:19 - Borrell: «Avanti con il piano Zelensky»
«Il piano di Zelensky è il solo ad essere rimasto sul tavolo. Ha il nostro sostegno come Unione Europea», afferma l'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell in un'intervista a La Stampa. «Bisogna andare avanti con la proposta ucraina». «Gli ucraini - aggiunge Borrell - vogliono la pace più di chiunque altro al mondo. È la Russia che si rifiuta». Il commissario Ue assicura: «Lavoriamo per la pace. Ma deve essere una pace giusta, una pace che rispetti i diritti degli ucraini». Per la pace, «abbiamo lavorato ogni giorno cercando di fare quello che si può - assicura Borrell -. Ma tutto è inutile se Putin insiste nel dire "la guerra non finirà finché non avremo raggiunto gli obiettivi militari che ci siamo dati"».
Sulla controffensiva, l'ex presidente del Parlamento Ue sostiene che «se si vuole che funzioni, bisogna dare all'Ucraina i mezzi di cui ha bisogno». «Dobbiamo continuare a sostenerli. Senza il nostro aiuto non possono battersi come è necessario». Sulla morte di Prigozhin, l'alto rappresentante rileva che «Putin può riceverti nel suo palazzo un giorno e dire "che incidente sfortunato" il giorno dopo». «Tre giorni prima della guerra Putin diceva che non ci sarebbe stato un attacco, che invadere l'Ucraina era una idea folle - ricorda Borrell- oggi la sua parola è un po' svalutata».
Ore 09:24 - Guardian: Kiev produce finte armi per attirare il fuoco russo
L'Ucraina produrrebbe cannoni, camion radar e missili che vengono schierati senza però essere utilizzato. Il loro scopo sarebbe quello di fungere da "esche" per attirare il fuoco russo, costringendo Mosca a sprecare munizioni. Lo riporta il Guardian. Un gruppo di esperti sarebbe impegnato, da un anno, a produrre copie di armi avanzate con plastica, scarti di legno e metallo per confondere il nemico. Il successo, sottolinea il giornale, viene misurato in base alla velocità con cui le loro "esche" vengono distrutte. «Quando i militari vengono da noi e ci dicono "li abbiamo finiti", significa che abbiamo svolto il nostro lavoro con successo», ha detto uno di questi esperti.
Ore 09:58 - Kiev: 503 bambini uccisi dall'inizio della guerra
Almeno 503 bambini sono morti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa e oltre mille sono rimasti feriti. Lo rende noto su Teleram l'ufficio della Procura generale ucraina, come riporta Ukrinform. «Più di 1.622 bambini in Ucraina hanno sofferto per l'aggressione armata su larga scala della Federazione Russa - si legge in un comunicato -. Fino alla mattina del 4 settembre 2023, secondo le informazioni ufficiali fornite dai procuratori minorili, 503 bambini sono stati uccisi e più di 1.119» sono rimasti feriti. La maggior parte dei bambini è stata colpita nella regione di Donetsk, precisa la nota.
Ore 10:11 - Kiev: «Droni russi sono esplosi in territorio rumeno»
Alcuni droni russi Shahed si sono schiantati e sono esplosi in territorio rumeno durante l'attacco russo della scorsa notte, nella zona del porto di Izmail, al confine con la Romania (Paese Nato). Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, come riporta l'emittente statale Suspilne. Nikolenko ha citato le informazioni del Servizio statale delle guardie di frontiera.
«Secondo le informazioni del servizio di frontiera dell'Ucraina, questa notte durante un attacco di massa della Russia nell'area del porto di Izmail un drone russo "Shahedi" è caduto e detonato sul territorio della Romania», scrive Nikolenko su Facebook. «Questa è un'altra conferma che il terrore missilistico russo rappresenta una minaccia enorme non solo per la sicurezza dell'Ucraina, ma anche per la sicurezza dei Paesi vicini, compresi gli Stati membri della Nato».
Ore 10:19 - Kiev: «Uccisi 265.120 russi da inizio guerra»
Secondo l'ultimo bollettino dello Stato maggiore delle Forza armate ucraine, la Russia avrebbe perso nell'ultimo giorno 460 uomini, facendo salire a 265.120 le perdite totali dal 24 febbraio 2022. Secondo il resoconto dei militari ucraini, che non è possibile verificare in maniera indipendente, a oggi le perdite russe sarebbero di 265.120 uomini, 4.480 carri armati, 8.663mezzi corazzati, 5.511 sistemi d'artiglieria, 741 lanciarazzi multipli, 503 sistemi di difesa antiaerea. Le forze russe avrebbero perso anche 315 aerei, 316 elicotteri, 8.149 attrezzature automobilistiche, 18 unità navali e 4.481 droni.
Ore 10:46 - La Romania nega droni russi caduti sul suo territorio
La Romania ha smentito «categoricamente» in un comunicato la notizia che droni russi siano caduti sul suo suolo e, quindi, sul territorio Nato. La notizia era stata data dal portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko. Il ministero della Difesa di Bucarest, si legge nel comunicato, «monitora la situazione in tempo reale» e «in nessun momento» gli attacchi russi alle infrastrutture sul Danubio vicino al suo confine «hanno generato una minaccia militare diretta al territorio nazionale o alle acque territoriali della Romania».
Ore 10:52 - L'incontro tra Putin ed Erdogan comincerà alle 12 (ora italiana)
L'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan inizierà alle 12 (le 13 a Mosca). Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti. Quello di oggi sarà il primo incontro in presenza tra i due leader in quasi un anno. All'ordine del giorno del colloquio la situazione dell'accordo su grano e altre questioni. È la prima visita di un presidente di un Paese Nato in Russia da quando è iniziata la guerra in Ucraina.
Ore 11:03 - Intelligence Gb: Mosca capta i dati militari con un malware
La Russia cerca di rubare dati sensibili all'esercito ucraino tramite un sofisticato malware chiamato "Infamous Chisel". Lo scrive, nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence, il ministero della Difesa britannico. Settimana scorsa il Centro nazionale di sicurezza informatica (Ncsc) ha pubblicato un report su una campagna russa di malware che prende di mira i dispositivi Android utilizzati dall'esercito ucraino. "Infamous Chisel", spiega il rapporto giornaliero pubblicato su X, consente l'accesso, la raccolta e l'estrazione di dati da dispositivi Android compromessi, incluse le applicazioni mirate utilizzate dall'esercito ucraino. «È molto probabile che "Infamous Chisel" sia stato utilizzato con l'obiettivo di rubare informazioni militari sensibili - conclude Londra -. Questa attività dimostra che la Russia continua a utilizzare le capacità informatiche a sostegno dell'invasione dell'Ucraina».
Ore 11:30 - Soldato ucraino condannato a 22 anni per l'uccisione di un civile a Mariupol
La Corte suprema della autoproclamata Repubblica del Donetsk ha condannato a 22 anni di carcere un soldato ucraino, accusato di essere colpevole di aver ucciso un civile a Mariupol, nell'aprile del 2022. Maxim Ovcharenko, 24 anni, è stato riconosciuto colpevole di omicidio e maltrattamenti nei confronti della popolazione civile in un territorio occupato, secondo quanto riferisce l'agenzia Ria Novosti citando una fonte giudiziaria. L'esecuzione sommaria era stata decisa perché il civile «sosteneva la Russia e assisteva le forze armate della Repubblica di Donetsk e della Federazione Russa».
Ore 12:22 - Putin a Erdogan: «Siamo aperti a discutere dell'accordo sul grano»
È cominciato a Sochi, sul Mar Nero, l'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan. Ne danno notizia le agenzie russe. Il presidente russo: «Discuteremo della crisi ucraina, siamo aperti a discutere dell'accordo sul grano». Al centro dei colloqui, oltre al rinnovo dell'accordo sul grano, anche le nuove relazioni energetiche tra i due Paesi. «Stiamo facendo passi in avanti nella sfera energetica con la Turchia», afferma Putin, riferendosi anche alla centrale nucleare di Akkuyu, in Turchia, costruita dall’azienda pubblica russa Rosatom e che sarà operativa dal prossimo anno. Ai colloqui è presente anche Alexei Likhaciov, capo dell'agenzia atomica russa Rosatom.
Ore 12:43 - Erdogan: «Importante annuncio su grano dopo l'incontro con Putin»
Ci sarà un annuncio «molto importante» sull'accordo per l'esportazione di grano nel Mar Nero al termine dell'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan a Sochi. Lo ha anticipato lo stesso Erdogan, come riporta l'agenzia di stampa Anadolu. Il presidente turco anticipa anche che saranno espressi messaggi «molto importanti» soprattutto per i Paesi dell'Africa. «Il passo più significativo riguarda la questione del corridoio (per l'esportazione) del grano, credo che dopo i nostri colloqui, i messaggi che esprimeremo saranno molto importanti, soprattutto per i Paesi africani», ha affermato Erdogan nelle prime battute con Putin trasmesse dalla tv di Stato turca Trt.
Ore 13:00 - Mosca: «Migliorate le nostre posizioni vicino a Robotyne»
Il ministero della Difesa russo ha detto che le forze di Mosca hanno «migliorato le loro posizioni» vicino al villaggio di Robotyne, nella provincia ucraina di Zaporizhzhia. L'esercito russo avrebbe rafforzato le proprie porizione nel villaggio di Vierbovoye, ad est di Robotyne. Nelle scorse settimane gli ucraini avevano detto di avere conquistato Robotyne, per scendere a sud verso il Mar d'Azov, ma i russi non hanno mai confermato la notizia.
Ore 13:19 - Ue: «Dall'incontro di Sochi ci aspettiamo che Mosca torni all'accordo sul grano»
«L'aspettativa generale» dell'incontro tra Putin ed Erdogan «è che la Russia ritorni almeno all'accordo sul grano e che fermi la sua aggressione illegale contro l'Ucraina, che prende di mira soprattutto le esportazioni di grano ucraine». Lo ha affermato il portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri, Peter Stano, nel briefing quotidiano con la stampa. «Proprio ieri sera, la Russia ha lanciato un altro grande attacco su Odessa mirando esattamente proprio alle strutture per l'esportazione del grano ucraino, compresa l'area del Danubio, e questo dimostra ulteriormente come la Russia sta esacerbando la crisi alimentare globale con le sue azioni che mettono a rischio milioni di persone vulnerabili in tutto il mondo», ha aggiunto.
Ore 13:31 - Erdogan: «Puntiamo a interscambio di 100 miliardi di dollari»
Cento miliardi di dollari. Questo è l’obiettivo che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan punta a raggiungere nell’interscambio commerciale con la Russia. Lo ha dichiarato lui stesso nel corso di un incontro a Sochi con il presidente russo Vladimir Putin. «Stiamo attraversando un periodo completamente diverso nelle relazioni tra Turchia e Russia. In questo momento siamo molto contenti che il nostro volume del commercio bilaterale sia di 62 miliardi di dollari», ha detto Erdogan aggiungendo che «stiamo andando verso l’obiettivo di 100 miliardi di dollari».
Ore 13:42 - Giovane avvolta in bandiera ucraina su Piazza Rossa: fermata