Denuncio al mondo ed ai posteri con
i miei libri
tutte le illegalità tacitate ed impunite compiute dai poteri forti (tutte le
mafie). Lo faccio con professionalità, senza pregiudizi od ideologie. Per non
essere tacciato di mitomania, pazzia, calunnia, diffamazione, partigianeria, o
di scrivere Fake News, riporto, in contraddittorio, la Cronaca e la faccio
diventare storia. Quella Storia che nessun editore vuol pubblicare. Quelli
editori che ormai nessuno più legge.
Gli editori ed i distributori censori si avvalgono dell'accusa di plagio, per cessare il rapporto. Plagio mai sollevato da alcuno in sede penale o civile, ma tanto basta per loro per censurarmi.
I miei contenuti non sono propalazioni o convinzioni personali. Mi avvalgo solo di fonti autorevoli e credibili, le quali sono doverosamente citate.
Io sono un sociologo storico: racconto la contemporaneità ad i posteri, senza censura od omertà, per uso di critica o di discussione, per ricerca e studio personale o a scopo culturale o didattico. A norma dell'art. 70, comma 1 della Legge sul diritto d'autore: "Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l'utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali."
L’autore ha il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l’opera in ogni forma e modo (art. 12 comma 2 Legge sul Diritto d’Autore). La legge stessa però fissa alcuni limiti al contenuto patrimoniale del diritto d’autore per esigenze di pubblica informazione, di libera discussione delle idee, di diffusione della cultura e di studio. Si tratta di limitazioni all’esercizio del diritto di autore, giustificate da un interesse generale che prevale sull’interesse personale dell’autore.
L'art. 10 della Convenzione di Unione di Berna (resa esecutiva con L. n. 399 del 1978) Atto di Parigi del 1971, ratificata o presa ad esempio dalla maggioranza degli ordinamenti internazionali, prevede il diritto di citazione con le seguenti regole: 1) Sono lecite le citazioni tratte da un'opera già resa lecitamente accessibile al pubblico, nonché le citazioni di articoli di giornali e riviste periodiche nella forma di rassegne di stampe, a condizione che dette citazioni siano fatte conformemente ai buoni usi e nella misura giustificata dallo scopo.
Ai sensi dell’art. 101 della legge 633/1941: La riproduzione di informazioni e notizie è lecita purché non sia effettuata con l’impiego di atti contrari agli usi onesti in materia giornalistica e purché se ne citi la fonte. Appare chiaro in quest'ipotesi che oltre alla violazione del diritto d'autore è apprezzabile un'ulteriore violazione e cioè quella della concorrenza (il cosiddetto parassitismo giornalistico). Quindi in questo caso non si fa concorrenza illecita al giornale e al testo ma anzi dà un valore aggiunto al brano originale inserito in un contesto più ampio di discussione e di critica.
Ed ancora: "La libertà ex art. 70 comma I, legge sul diritto di autore, di riassumere citare o anche riprodurre brani di opere, per scopi di critica, discussione o insegnamento è ammessa e si giustifica se l'opera di critica o didattica abbia finalità autonome e distinte da quelle dell'opera citata e perciò i frammenti riprodotti non creino neppure una potenziale concorrenza con i diritti di utilizzazione economica spettanti all'autore dell'opera parzialmente riprodotta" (Cassazione Civile 07/03/1997 nr. 2089).
Per questi motivi Dichiaro di essere l’esclusivo autore del libro in oggetto e di tutti i libri pubblicati sul mio portale e le opere citate ai sensi di legge contengono l’autore e la fonte. Ai sensi di legge non ho bisogno di autorizzazione alla pubblicazione essendo opere pubbliche.
Promuovo in video tutto il territorio nazionale ingiustamente maltrattato e censurato. Ascolto e Consiglio le vittime discriminate ed inascoltate. Ogni giorno da tutto il mondo sui miei siti istituzionali, sui miei blog d'informazione personali e sui miei canali video sono seguito ed apprezzato da centinaia di migliaia di navigatori web. Per quello che faccio, per quello che dico e per quello che scrivo i media mi censurano e le istituzioni mi perseguitano. Le letture e le visioni delle mie opere sono gratuite. Anche l'uso è gratuito, basta indicare la fonte. Nessuno mi sovvenziona per le spese che sostengo e mi impediscono di lavorare per potermi mantenere. Non vivo solo di aria: Sostienimi o mi faranno cessare e vinceranno loro.
Dr Antonio Giangrande
NOTA BENE
NESSUN EDITORE VUOL PUBBLICARE I MIEI LIBRI, COMPRESO AMAZON, LULU E STREETLIB
SOSTIENI UNA VOCE VERAMENTE LIBERA CHE DELLA CRONACA, IN CONTRADDITTORIO, FA STORIA
NOTA BENE PER IL DIRITTO D'AUTORE
NOTA LEGALE: USO LEGITTIMO DI MATERIALE ALTRUI PER IL CONTRADDITTORIO
LA SOMMA, CON CAUSALE SOSTEGNO, VA VERSATA CON:
accredito/bonifico al conto BancoPosta intestato a: ANTONIO GIANGRANDE, VIA MANZONI, 51, 74020 AVETRANA TA IBAN: IT15A0760115800000092096221 (CIN IT15A - ABI 07601 - CAB 15800 - c/c n. 000092096221)
versamento in bollettino postale sul c.c. n. 92096221. intestato a: ANTONIO GIANGRANDE, VIA MANZONI, 51, 74020 AVETRANA TA
SCEGLI IL LIBRO
PRESENTAZIONE SU
GOOGLE LIBRI
presidente@controtuttelemafie.it
Via Piave, 127, 74020 Avetrana (Ta)
3289163996
0999708396
INCHIESTE VIDEO YOUTUBE: CONTROTUTTELEMAFIE - MALAGIUSTIZIA - TELEWEBITALIA
FACEBOOK:
(personale)
ANTONIO GIANGRANDE
(gruppi) ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE - TELE WEB ITALIA -
ABOLIZIONE DEI CONCORSI TRUCCATI E LIBERALIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI
(pagine) GIANGRANDE LIBRI
WEB TV:
TELE WEB ITALIA
NEWS:
RASSEGNA STAMPA -
CONTROVOCE -
NOTIZIE VERE DAL POPOLO -
NOTIZIE SENZA CENSURA
ANNO 2020
LA SOCIETA’
PRIMA PARTE
DI ANTONIO GIANGRANDE
L’ITALIA ALLO SPECCHIO
IL DNA DEGLI ITALIANI
L’APOTEOSI
DI UN POPOLO DIFETTATO
Questo saggio è un aggiornamento temporale, pluritematico e pluriterritoriale, riferito al 2019, consequenziale a quello del 2018. Gli argomenti ed i territori trattati nei saggi periodici sono completati ed approfonditi in centinaia di saggi analitici specificatamente dedicati e già pubblicati negli stessi canali in forma Book o E-book, con raccolta di materiale riferito al periodo antecedente. Opere oggetto di studio e fonti propedeutiche a tesi di laurea ed inchieste giornalistiche.
Si troveranno delle recensioni deliranti e degradanti di queste opere. Il mio intento non è soggiogare l'assenso parlando del nulla, ma dimostrare che siamo un popolo difettato. In questo modo è ovvio che l'offeso si ribelli con la denigrazione del palesato.
IL GOVERNO
UNA BALLATA PER L’ITALIA (di Antonio Giangrande). L’ITALIA CHE SIAMO.
UNA BALLATA PER AVETRANA (di Antonio Giangrande). L’AVETRANA CHE SIAMO.
PRESENTAZIONE DELL’AUTORE.
LA SOLITA INVASIONE BARBARICA SABAUDA.
LA SOLITA ITALIOPOLI.
SOLITA LADRONIA.
SOLITO GOVERNOPOLI. MALGOVERNO ESEMPIO DI MORALITA’.
SOLITA APPALTOPOLI.
SOLITA CONCORSOPOLI ED ESAMOPOLI. I CONCORSI ED ESAMI DI STATO TRUCCATI.
ESAME DI AVVOCATO. LOBBY FORENSE, ABILITAZIONE TRUCCATA.
SOLITO SPRECOPOLI.
SOLITA SPECULOPOLI. L’ITALIA DELLE SPECULAZIONI.
L’AMMINISTRAZIONE
SOLITO DISSERVIZIOPOLI. LA DITTATURA DEI BUROCRATI.
SOLITA UGUAGLIANZIOPOLI.
IL COGLIONAVIRUS.
L’ACCOGLIENZA
SOLITA ITALIA RAZZISTA.
SOLITI PROFUGHI E FOIBE.
SOLITO PROFUGOPOLI. VITTIME E CARNEFICI.
GLI STATISTI
IL SOLITO AFFAIRE ALDO MORO.
IL SOLITO GIULIO ANDREOTTI. IL DIVO RE.
SOLITA TANGENTOPOLI. DA CRAXI A BERLUSCONI. LE MANI SPORCHE DI MANI PULITE.
SOLITO BERLUSCONI. L'ITALIANO PER ANTONOMASIA.
IL SOLITO COMUNISTA BENITO MUSSOLINI.
I PARTITI
SOLITI 5 STELLE… CADENTI.
SOLITA LEGOPOLI. LA LEGA DA LEGARE.
SOLITI COMUNISTI. CHI LI CONOSCE LI EVITA.
IL SOLITO AMICO TERRORISTA.
1968 TRAGICA ILLUSIONE IDEOLOGICA.
LA GIUSTIZIA
SOLITO STEFANO CUCCHI & COMPANY.
LA SOLITA SARAH SCAZZI. IL DELITTO DI AVETRANA.
LA SOLITA YARA GAMBIRASIO. IL DELITTO DI BREMBATE.
SOLITO DELITTO DI PERUGIA.
SOLITA ABUSOPOLI.
SOLITA MALAGIUSTIZIOPOLI.
SOLITA GIUSTIZIOPOLI.
SOLITA MANETTOPOLI.
SOLITA IMPUNITOPOLI. L’ITALIA DELL’IMPUNITA’.
I SOLITI MISTERI ITALIANI.
BOLOGNA: UNA STRAGE PARTIGIANA.
LA MAFIOSITA’
SOLITA MAFIOPOLI.
SOLITE MAFIE IN ITALIA.
SOLITA MAFIA DELL’ANTIMAFIA.
SOLITO RIINA. LA COLPA DEI PADRI RICADE SUI FIGLI.
SOLITO CAPORALATO. IPOCRISIA E SPECULAZIONE.
LA SOLITA USUROPOLI E FALLIMENTOPOLI.
SOLITA CASTOPOLI.
LA SOLITA MASSONERIOPOLI.
CONTRO TUTTE LE MAFIE.
LA CULTURA ED I MEDIA
LA SCIENZA E’ UN’OPINIONE.
SOLITO CONTROLLO E MANIPOLAZIONE MENTALE.
SOLITA SCUOLOPOLI ED IGNORANTOPOLI.
SOLITA CULTUROPOLI. DISCULTURA ED OSCURANTISMO.
SOLITO MEDIOPOLI. CENSURA, DISINFORMAZIONE, OMERTA'.
LO SPETTACOLO E LO SPORT
SOLITO SPETTACOLOPOLI.
SOLITO SANREMO.
SOLITO SPORTOPOLI. LO SPORT COL TRUCCO.
LA SOCIETA’
GLI ANNIVERSARI DEL 2019.
I MORTI FAMOSI.
ELISABETTA E LA CORTE DEGLI SCANDALI.
MEGLIO UN GIORNO DA LEONI O CENTO DA AGNELLI?
L’AMBIENTE
LA SOLITA AGROFRODOPOLI.
SOLITO ANIMALOPOLI.
IL SOLITO TERREMOTO E…
IL SOLITO AMBIENTOPOLI.
IL TERRITORIO
SOLITO TRENTINO ALTO ADIGE.
SOLITO FRIULI VENEZIA GIULIA.
SOLITA VENEZIA ED IL VENETO.
SOLITA MILANO E LA LOMBARDIA.
SOLITO TORINO ED IL PIEMONTE E LA VAL D’AOSTA.
SOLITA GENOVA E LA LIGURIA.
SOLITA BOLOGNA, PARMA ED EMILIA ROMAGNA.
SOLITA FIRENZE E LA TOSCANA.
SOLITA SIENA.
SOLITA SARDEGNA.
SOLITE MARCHE.
SOLITA PERUGIA E L’UMBRIA.
SOLITA ROMA ED IL LAZIO.
SOLITO ABRUZZO.
SOLITO MOLISE.
SOLITA NAPOLI E LA CAMPANIA.
SOLITA BARI.
SOLITA FOGGIA.
SOLITA TARANTO.
SOLITA BRINDISI.
SOLITA LECCE.
SOLITA POTENZA E LA BASILICATA.
SOLITA REGGIO E LA CALABRIA.
SOLITA PALERMO, MESSINA E LA SICILIA.
LE RELIGIONI
SOLITO GESU’ CONTRO MAOMETTO.
FEMMINE E LGBTI
SOLITO CHI COMANDA IL MONDO: FEMMINE E LGBTI.
LA SOCIETA’
INDICE PRIMA PARTE
GLI ANNIVERSARI DEL 2020.
Cosa resta dell’anno passato. I Festeggiamenti.
Cosa resta dell’anno passato. La Politica.
Cosa resta dell’anno passato. La Cultura.
Cosa resta dell’anno passato. L’Immigrazione.
Cosa resta dell’anno passato. Le Notizie.
Cosa resta dell’anno passato. I Fatti.
Cosa resta dell’anno passato. I Personaggi.
Cosa resta dell’anno passato. Le Parole.
Cosa resta dell’anno passato. Le cose.
Cosa resta dell’anno passato. Lo Sport.
Cosa resta dell’anno passato. Gli Eventi.
Cosa resta dell’anno passato. I Disastri.
Cosa resta dell’anno passato. I Morti sul Lavoro.
Le Previsioni e le Profezie.
INDICE SECONDA PARTE
GLI ANNIVERSARI DEL 2020.
Gli anniversari.
500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio.
400 anni dalla nascita di Masaniello.
250 anni dalla morte di Giambattista Tiepolo.
250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven.
200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi.
200 anni dalla nascita di Vittorio Emanuele II.
150 anni dalla nascita di Charles Dickens.
150 anni dalla nascita di Maria Montessori.
150 anni dalla morte di Alexandre Dumas.
150 anni dalla nascita di Lenin.
150 anni dalla morte di Charles Dickens.
150 anni dalla nascita di Rosa Luxemburg.
130 anni dalla morte di Carlo Collodi.
120 anni dalla nascita di Eduardo De Filippo.
120 anni dalla nascita di Antoine de Saint Exupery.
120 anni dalla nascita di Ignazio Silone.
100 anni dalla morte di Amedeo Modigliani.
100 anni dalla nascita di Papa Giovanni Paolo II.
100 anni dalla nascita di Carlo Alberto Dalla Chiesa.
100 anni dalla nascita di Emilio Colombo.
100 anni dalla nascita di Carlo Azeglio Ciampi.
100 anni dalla nascita di Salvo D’Acquisto.
100 anni dalla nascita di Charlie Parker.
100 anni dalla nascita di Gianni Rodari.
100 anni dalla nascita di Charles Bukowski.
100 anni dalla nascita di Nilde Iotti.
100 anni dalla nascita di Gesualdo Bufalino.
100 anni dalla nascita di Enzo Biagi.
100 anni dalla nascita di Ray Bradbury.
100 anni dalla nascita di Franco Lucentini.
100 anni dalla nascita di Giorgio Bocca.
100 anni dalla nascita di Federico Fellini.
100 anni dalla nascita di Alberto Sordi.
100 anni dalla nascita di Isaac Asimov.
100 anni dalla nascita di Tonino Guerra.
100 anni dalla nascita e 20 dalla morte di Walter Matthau.
100 anni dalla nascita di Bruno Maderna.
100 anni dalla nascita di Renato Carosone.
100 anni dalla nascita di Helmut Newton.
83 anni dalla nascita dell’Ikea.
75 anni da Hiroshima.
66 anni dalla morte di Eddie Sanders.
60 anni dall'impresa del batiscafo “Trieste”.
60 anni dalla morte di Albert Camus.
60 anni dalla morte di Fausto Coppi.
60 anni dalla morte di Fred Buscaglione.
58 anni dalla morte di Marylin Monroe.
60 anni dalla nascita morte di “Tutto il calcio minuto per minuto”.
60 anni dall’Olimpiade di Roma.
50 anni dalla Woodstock italiana.
50 anni dalla morte di Janis Joplin.
50 anni dalla morte di Jimi Hendrix.
50 anni dalla separazione dei Beatles.
50 anni dalla morte di Angelo Rizzoli “il Vecchio”.
47 anni dalla morte di Renzo Pasolini.
46 anni dalla morte di Pietro Germi.
43 anni dalla morte di Elizabeth «Lee» Miller.
41 anni dall’uscita di Apocalypse Now.
41 anni dalla morte di Bob Marley.
40 anni dalla morte di Peter Sellers.
40 anni dalla morte di James Cleveland Owens.
40 anni dalla morte di Alfred Hitchcock.
40 anni dalla morte di Steve McQueen.
40 anni dalla morte di Romain Gary.
40 anni dalla morte di Peppino De Filippo.
40 anni dalla morte di Mario Amato, il giudice tradito dallo Stato.
40 anni dall’uscita di “The Blues Brothers”.
38 anni dalla morte di Giuseppe Prezzolini.
38 anni dalla morte di Gilles Villeneuve.
34 anni dalla morte di Elio De Angelis.
33 anni dalla morte di Giovanni Arpino.
32 anni dalla morte di Nico (Christa Päffgen).
32 anni dalla morte di John Holmes.
31 anni dalla morte di Sergio Leone.
31 anni dalla morte di Silvana Mangano.
30 anni dalla morte di Rocky Graziano.
30 anni dalla morte di Keith Haring.
30 anni dalla morte di Ugo Tognazzi.
30 anni dalla morte di Stefano Casiraghi.
29 anni dalla morte di Freddie Mercury.
29 anni dalla morte di Miles Davis.
29 anni dalla morte di Maria Zambrano. la filosofa eversiva.
28 anni dalla morte di John Cage.
27 anni dalla morte di Frank Zappa.
26 anni dalla morte di Massimo Troisi.
26 anni dalla morte di Ayrton Senna.
26 anni dalla morte di Kurt Cobain.
26 anni dalla morte di Aldo Braibanti.
26 anni dalla morte di Moana Pozzi.
25 anni dalla morte di Carlos Monzon.
25 anni dalla morte di Goliarda Sapienza.
25 anni dalla morte di Arturo Benedetti Michelangeli.
25 anni dalla morte di Mia Martini.
24 anni dalla morte di Ivan Graziani.
23 anni dalla morte di Gianni Versace.
23 anni dalla morte di William Burroughs: lo scrittore del Rock.
23 anni dalla morte di Ian Curtis.
22 anni dalla morte di Marcello Geppetti.
22 anni dalla morte di Lucio Battisti.
21 anni dalla morte di Franco Gasparri.
21 anni dalla morte di Stanley Kubrick.
21 anni dalla morte di Robert Bresson.
21 anni dalla morte di Fabrizio De Andrè.
20 anni dalla morte di Vittorio Gassman.
20 anni dalla morte di Enrico Cuccia.
20 anni dalla morte di Attilio Bertolucci.
20 anni dalla morte di Gino Bartali.
20 anni dalla morte di Victor Cavallo.
19 anni dalla morte di Indro Montanelli.
18 anni dalla morte di Francisco Ramón Lojácono.
18 anni dalla morte di Carmelo Bene.
18 anni dalla morte di Joe Strummer.
17 anni dalla morte di Giorgio Gaber.
15 anni dalla morte di Sergio Endrigo.
13 anni dalla morte di Luciano Pavarotti.
12 anni dalla morte di Ruslana Korshunova.
12 anni dalla morte di Tony Rolt.
10 anni dalla morte di Joe Sarno.
10 anni dalla morte di Raimondo Vianello.
10 anni dalla morte di Sandra Mondaini.
10 anni dalla morte di Pietro Taricone.
10 anni dalla morte di Edmondo Berselli.
10 anni dalla morte di Franz-Hermann Bruener.
10 anni dalla morte di Maurizio Mosca.
9 anni dalla morte di Giuseppe D'Avanzo.
9 anni dalla morte di Elizabeth Taylor.
9 anni dalla morte di Leda Colombini.
8 anni dalla morte di Whitney Houston.
7 anni dalla morte di Alberto Bevilacqua.
7 anni dalla morte di Franco Califano.
7 anni dalla morte di Enzo Jannacci.
6 anni dalla morte di Robin Williams.
6 anni dalla morte di Philip Seymour Hoffman.
6 anni dalla morte di Giorgio Faletti.
5 anni dalla morte di Francesco Rosi.
5 anni dalla morte di Pino Daniele.
4 anni dalla morte di Anna Marchesini.
4 anni dalla morte di Bud Spencer.
4 anni dalla morte di Marta Marzotto.
4 anni dalla morte di David Bowie.
4 anni dalla morte di Ettore Bernabei.
4 anni dalla morte di Marco Pannella.
4 anni dalla morte di George Michael.
3 anni dalla morte di Tomas Milian.
3 anni dalla morte di Nicky Hayden.
3 anni dalla morte di Paolo Villaggio.
3 anni dalla morte di Charles Manson.
3 anni dalla morte di Tullio De Mauro.
2 anni dalla morte di Stephen Hawking.
2 anni dalla morte di Sergio Marchionne.
2 anni dalla morte di Bernardo Bertolucci.
2 anni dalla morte di Marco Garofalo.
1 anno dalla morte di Karl Lagerfeld.
1 anno dalla morte di Jeffrey Epstein.
1 anno dalla morte di Massimo Bordin.
1 anno dalla morte di Franco Zeffirelli.
1 anno dalla morte di Luke Perry.
1 anno dalla morte di Nadia Toffa.
In memoria de Bee Gees.
I Compleanni.
I 60 anni di Snoopy.
Lada-VAZ 2101: storia e foto della Fiat 124 sovietica. I suoi primi quarant'anni.
Fiat Panda: i suoi primi quarant'anni.
Le auto più brutte.
50 anni fa nasceva lo Statuto dei lavoratori.
L'Sos di 50 anni fa: così Danilo Dolci inventò la radio libera.
25 anni di Ruggito del Coniglio.
Vent’anni di Grande Fratello.
MEGLIO UN GIORNO DA LEONI O CENTO DA AGNELLI? (Ho scritto un saggio dedicato)
Le Famiglie influenti.
ELISABETTA E LA CORTE DEGLI SCANDALI. (Ho scritto un saggio dedicato)
Le Famiglie Reali.
INDICE TERZA PARTE
I MORTI FAMOSI.
La sfiga.
Le “Pulizie della Morte”.
La Morte Libera.
Il cervello è l’ultimo a morire.
Effimeri. Dimmi come muori e ti dirò chi sei.
Parlare con i morti.
I complottisti della morte.
La maledizione del "club 27".
E’ morto il musicista Claude Bolling.
È morto lo stilista Pierre Cardin.
È morto Giorgio Galli, professore di Storia delle dottrine politiche.
È morto il wrestler Brody Lee.
E’ morto George Blake, la spia rinnegata.
È morta la modella Stella Tennant.
E’ morto l’attore Claude Brasseur.
E’ morto il Serial Killer Donato Bilancia.
È morto l’ex ministro Enrico Ferri.
Morto lo scrittore John le Carré.
E’ morto il regista Kim Ki-duk.
E’ morto Paolo Rossi. Il Pablito Mundial.
E’ morto Maradona. E’ morto il calcio.
E’ morto Valéry Giscard d’Estaing.
E’ morto Alfredo Pigna.
E’ morto Vincent «Vince» Reffet. Paracadutista jetman.
E’ morta Daria Nicolodi, attrice e sceneggiatrice.
E’ morto Andrea Merloni.
E’ morta Joan Moncada di Paternò, nata Whelan, vedova del fotografo di moda Johnny Moncada.
E’ morto Dino Da Costa.
E’ morto Ro Marcenaro.
E’ morto Sergio Matteucci, storico telecronista dei match di Holly & Benji e Mila & Shiro.
E’ Morto Stefano D’Orazio dei Pooh.
E' morto l'ex presidente della Corte dei conti Luigi Giampaolino.
E' morto Gigi Proietti.
È morto Sean Connery.
E' morto Pino Scaccia, storico inviato della Rai.
Morta Diane Di Prima, poetessa e attivista Beat.
E’ morto Lee Kun-hee, presidente di Samsung Electronics.
Morto Frank Horvat, l’ultimo grande fotografo classico del ‘900.
È morto l’attore e cantante Gianni Dei.
E’ morto Enzo Mari: artista e disigner.
E’ morto Alfredo Cerruti, fondatore e voce degli Squallor.
E' morto l'ex bassista degli AC/DC Paul Matters.
È morta la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.
Morto il giornalista Gianfranco De Laurentiis.
È morto il principe Giuseppe Lanza di Scalea.
E’ morto il cantante Anthony Galindo Ibarra.
E' morto Marco Diana, militare in lotta contro lo Stato per l'uranio impoverito.
È morto Johnny Nash.
E’ Morto Eddie van Halen.
E’ morto l’attore Thomas Jefferson Byrd.
Morto lo stilista Kenzo Takada.
È morto Quino, il disegnatore di Mafalda.
Addio a Juliette Greco.
È morto il direttore della fotografia Michael Chapman.
Ron Cobb rip.
Michael Lonsdale rip.
E’ morto il compagno Peppino Caldarola.
E’ morta la compagna femminista Rossana Rossanda.
Addio a Ruth Bader Ginsburg, icona femminista della Corte suprema.
Addio Enzo Golino, giornalista e critico letterario.
E' morto lo scrittore Winston Groom, autore di "Forrest Gump".
È morta la sessuologa Shere Hite.
E’ morto il regista Marco Vicario.
Morto Toots Hibbert, pioniere del reggae.
E’ morta l’attrice Diana Rigg.
E’ morta l’architetto Maria Cristina Mariani Dameno, coniugata Boeri.
E’ morto Franco Maria Ricci.
Addio a Ronald Bell, fu uno dei fondatori dei Kool & the Gang.
Addio al «re del grano» Pasquale Casillo.
È morto il dj Erick Morillo.
E’ morto Philippe Daverio.
E’ morto l’attore Chadwick Boseman.
È morto il giornalista Arrigo Levi.
E’ morto Sandro Mazzinghi, mito della Boxe.
E’ morto il brigatista Mario Marano.
E’ morto il regista Augusto Caminito.
È morto Ben Cross, l’attore di Momenti di Gloria.
Addio all'attrice barese Mariolina De Fano.
E’ morto il giornalista Stefano Malatesta.
L’attrice Linda Manz rip.
E' morto Cesare Romiti.
Addio a Trini Lopez, il musicista e attore.
E’ morto Stefano Pernigotti.
E’ morto Alberto Bauli.
E’ morto il wrestler James Harris, conosciuto come Kamala.
E’ morta Franca Valeri.
E’ morto Ivo Galletti, il papà della mortadella.
E’ morto Sergio Zavoli.
E’ morto l’attore Reni Santoni.
Addio a John Hume, il Nobel che portò la pace in Irlanda del Nord.
E’ morto l’ingegnere William "Bill" English, l'inventore del mouse.
E’ morta l’attrice hard Alessandra Bregoli in arte Alexy Brey.
E’ morto l’attore Wilford Brimley reso celebre da «Cocoon».
E’ Morta la principessa Giorgiana Corsini.
E’ morto Giulio Maceratini, esponente storico del Msi e di An.
E’ morta Luisa Mandelli, moglie di Guido Crepax.
E' morta Valentina Crepax, nipote di Guido.
Addio a Tataw, capitano del Camerun a Italia '90.
È morto a 76 anni il regista Alan Parker.
E' morta Diana Russell, la sociologa e criminologa che coniò il concetto di femminicidio.
E’ morto Maurizio Calvesi, Storico dell’Arte.
Addio al rapper Malik B, tra i fondatori dei The Roots.
E’ Morto Kansai Yamamoto, lo stilista che ha vestito il rock.
E’ morto l’attore Gianrico Tedeschi.
E’ morto l’attore John Saxon.
È morta Olivia de Havilland, diva di Hollywood.
È morto Regis Philbin, leggendario conduttore della tv Usa.
E’ morto Peter Green: fondatore dei Fleetwood Mac.
Morto Paolo Finzi, l'avvocato anarchico della Milano degli Anni di Piombo.
Morto Massimo Signoretti, voce storica di Radio Rai.
E’ morto a 104 anni Giuseppe Ottaviani: recordman tra i masters di atletica.
E' morto Oreste Casalini, artista e scultore.
È morta Giulia Maria Crespi, la fondatrice del Fai.
E’ morta Zizi Jeanmaire. La regina del music-hall parigino.
È morto John Lewis, icona dei diritti civili negli Stati Uniti.
Addio a Mario Scotti Galletta, baffo d’oro della pallanuoto italiana.
E’ morta Naya Rivera, attrice di «Glee».
E’ Morta Kelly Preston, la moglie di John Travolta.
Addio a Paolo Giovagnoli, Pm delle nuove Br e del caso Pantani.
E’ morto Emanuele Ferrario, presidente di Radio Maria.
E’ morto il norvegese Jagge, sconfisse Tomba ad Albertville '92.
Addio all'attore canadese Nick Cordero.
Morto l’avvocato Mauro Mellini: il radicale che denunciò il “partito dei magistrati”.
Ennio Morricone è morto.
INDICE QUARTA PARTE
Addio a Carlo Flamigni il guru il fecondazione assistita.
E’ morta la ciclista Roberta Agosti.
È morta Ida Haendel, leggenda del violino.
E’ morto il campione di poker Matteo Mutti.
E' morto Loris Meliconi, l'inventore del guscio per il telecomando.
Addio a Carl Reiner, comico da record di Emmy e amico di Mel Brooks.
È morto Freddy Cole, grande jazzista e fratello di Nat King.
È morta Linda Cristal, star dei western e della serie tv "Ai confini dell'Arizona".
E’ morta L'attrice Vittoria De Paoli. Recitò con la Capotondi.
E’ morta Taryn Power, sorella di Romina.
E’ morto il grafico Milton Glaser.
E’ morto “l’immortale” Marc Fumaroli.
E’ morto Alfredo Biondi, storico leader del Partito liberale.
È morto il regista Joel Schumacher.
È morto Charles Webb, l'autore ribelle del Laureato.
E' morto Pierino Prati.
E' morto Mario Corso.
Addio allo scrittore Carlos Ruiz Zafon.
È morto Ian Holm, Bilbo Baggins del "Signore degli anelli".
E’ Morta Jean Kennedy, era l’ultima dei fratelli di Jfk.
È morto Tibor Benedek: lutto nel mondo della Pallanuoto.
E’ morto l’avvocato Gianfranco Dosi, fondatore di Aiaf.
È morto Giulio Giorello.
E’ morto Stefano Bertacco, senatore di FdI.
È morto Luigi Spagnol: scoprì per primo Harry Potter.
E’ morto il cantante Pau Donés dei Jarabe de Palo.
E’ morto Rademacher, il recordman della boxe.
Addio al maestro Marcello Abbado, fratello maggiore di Claudio.
Addio a Chris Trousdale, voce della boyband Dream Street.
E’ morto il semiologo Paolo Fabbri.
E' morto Carlo Ubbiali, leggenda del motociclismo italiano.
È morto Roberto Gervaso.
È morto Tinin Mantegazza, creatore del pupazzo Dodò dell'Albero azzurro.
E’ morto Morrow: fu il primo a eguagliare la leggenda Owens.
È morto l'artista Christo.
Morto Beppe Barletti: volto storico di “90° minuto”.
È morto il chitarrista Bob Kulick, "quinto" membro dei Kiss.
E’ morto l’attore Anthony James.
E’ morto Franco Raselli, uno degli orafi più importanti nel mondo.
E’ morta Alice Severi: ex bimba prodigio del piano.
È morto Larry Kramer, sceneggiatore.
Addio all'attore Richard Herd, comandante supremo dei "Visitors".
E’ morto Prahlad Jani, l’indiano che sosteneva di non mangiare e bere dal 1940.
E’ Morto Stanley Ho. Addio al re dell'azzardo.
E' morto Bruno Bernardi, storica firma de La Stampa.
È morto Jimmy Cobb, tra i più grandi batteristi della storia del jazz.
È morto John Peter Sloan, il comico insegnante d'inglese più famoso d'Italia.
È morto Alberto Alesina, economista italiano che ha conquistato Harward.
Addio a Sergio Siglienti, ex presidente di Banca Commerciale Italiana.
Morto Carlo Durante, ex campione paralimpico di maratona.
Morta Cristina Pezzoli, la regista che amava la sperimentazione.
E’ Morto Antonello Riva: regista e chef.
È morta Anna Bulgari.
Addio all'editore Piero Manni.
Morto Wilson Roosevelt Jerman, maggiordomo di undici presidenti Usa.
Addio a Claudio Ferretti, voce storica di "Tutto il calcio minuto per minuto".
È morto padre Adolfo Nicolas, era stato «papa nero» dei Gesuiti.
E’ morto Shad Gaspard ex lottatore di wrestling.
Morta Hana Kimura, la lottatrice di wrestling.
Morto Gigi Simoni.
Tennis: è morto Ashley Cooper, leggenda della racchetta anni '50.
Basket, Nba in lutto: è morto Jerry Sloan, leggenda di Utah.
Morto il giornalista Stefano Carrer.
È morto Mory Kanté: cantante guineano celebre per «Yeke Yeke».
E’ morto l’attore Hagen Mills.
E’ morto il giornalista Cesare Barbieri.
Giorgio Stegani rip.
È morto Gregory Tyree Boyce, attore di Twilight.
E’ morta Ann Mitchell, la scienziata che decriptò Enigma.
È morto l’attore Michel Piccoli.
E’ morta la fotografa tedesca Astrid Kirchherr.
Addio a Mauro Sentinelli, il pioniere dei cellulari. Inventò la ricaricabile.
Morta Lynn Shelton, regista di «Little Fires Everywhere» e «Glow».
E’ morto l’attore Fred Willard, da Beautiful a Modern family.
E’ morta Norma Doggett, ballerina di "Sette spose per sette fratelli".
È morto Phil May, frontman e cofondatore dei Pretty Things.
È morto Sandro Petrone, storico conduttore del Tg2.
E’ morto Ezio Bosso.
È morto Giulio Savelli, editore di "Porci con le ali".
Addio a Jerry Stiller.
E’ morta Costanza Rossi in Ichino.
Morta Betty Wright, regina del soul.
È morto Little Richard, principe trasgressivo del rock'n'roll.
E’ morto Piero Gelli, il risvolto snob dell'editoria.
Morto Franco Cordero, il giurista che inventò il "Caimano".
E' morto "El Trinche" Carlovich: idolo di Maradona.
Morto Luca Nicolini, il libraio che inventò il Festivaletteratura di Mantova.
Morto il rapper Ty.
E' morto Bob Krieger, il fotografo di Agnelli e Armani.
E’ morto Vincenzo Abbagnale.
È morto Florian Schneider, fondatore dei Kraftwerk.
Addio a Michael McClure, principe della Beat Generation.
Morto l’attore Mimmo Sepe.
Addio al barese Matteo De Cosmo, art director della «Marvel» a New York.
Morto McNamara: campione Nba di basket.
E’ Samantha Fox, la porno attrice.
È morto Sam Lloyd, l'avvocato di Scrubs.
È morto l'attore BJ Hogg.
È morto il batterista Tony Allen.
Morto Fra' Giacomo Dalla Torre: Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta.
E’ morto l’attore Irrfan Khan.
Addio a Germano Celant.
È morto Giulietto Chiesa, giornalista e politico.
Claudio Risi rip.
Addio al giornalista Nicola Caracciolo.
Addio al regista Luca De Mata.
E’ morto il filosofo Aldo Masullo.
Morto Giuseppe Gazzoni Frascara: Ex presidente del Bologna Calcio.
È morta Shirley Knight, attrice di cinema e serie tv.
E’ morto Sirio Maccioni: re della cucina italiana in America.
E’ morto a 82 anni Peter Beard, fotografo naturalista.
E’ morto il bassista Henry Grimes.
E’ morto l'attore francese Philippe Nahon.
Se ne va Gene Deitch, 95 anni, regista, disegnatore, produttore di cartoon.
È morto Sergio Fantoni.
Morto l’attore Brian Dennehy: lo sceriffo di "Rambo".
Addio a Lee Konitz, uno degli ultimi grandi del jazz mondiale.
E’ morto Luis Sepulveda.
E’ Mario Donatone, uno dei cattivi del cinema italiano.
E' morto Franco Lauro, volto noto di Rai sport.
E’ morto Mirko Bertuccioli, detto "Zagor", cantante dei Camillas.
Morta Patricia Millardet, la giudice della "Piovra".
Morto il giornalista Giuseppe Zaccaria.
E’ morto Stirling Moss leggenda dell'automobilismo.
E’ morto Luciano Pellicani.
E' morto il fotografo Victor Skrebneski.
È morto Enzo Carrella, cantautore romano.
E’ morto Armando Francioli.
E’ morto l’architetto Massimo Terzi.
Rip la costumista Brunetta Parmesan.
E’ morto Donato Sabia, fu due volte finalista olimpico.
E’ morta Linda Tripp, la talpa dello scandalo Lewinsky.
Allen Garfield rip.
Morta l'astrofisica Margaret Burbidge.
Morta Susanna Vianello, figlia di Edoardo e Wilma Goich.
Coronavirus: è morta Cinzia Ferraroni, storica attivista del M5s.
È morto Alessandro Rialti, voce storica della Fiorentina.
Morta Honor Blackman, la Pussy Galore di James Bond.
Morto l'ex premier libico Mahmoud Jibril.
Morto Lorenzo Sanz, ex presidente del Real Madrid.
Morto Bernard Gonzalez, calcio francese in lutto.
Addio ad Ezio Vendrame, il George Best italiano.
Morto Bill Withers, voce di "Ain't No Sunshine".
È morto Sergio Rossi: ucciso dal Coronavirus il maestro della calzatura.
Coronavirus, morto Mario Bresciani, capitano d’industria delle calze.
Turchia, morta Helin Bolek: attivista e cantante.
Addio Gerald Freedman, regista del primo Hair a Broadway.
Addio a Bill Withers, rappresentante della black music.
Morto Piero Gratton, papà del Lupetto della Roma.
Morto Gaetano Rebecchini, fu tra i fondatori di Alleanza nazionale.
Morto Ellis Marsalis, un gigante del jazz.
Morto Goyo Benito: stella del Real Madrid negli anni ’70.
Morto Andrew Jack della saga di Star Wars.
Coronavirus, addio al musicista Adam Schlesinger, celebre leader dei Fourtains of Wayne.
E' morta Maria Antonietta Muccioli.
Addio a Franco Crepax.
È morto Filippo Mantovani, il figlio del presidente della Sampdoria.
Morto Attilio Bignasca, leghista ticinese.
Morto Angelo Rottoli, ex campione europeo dei massimi leggeri.
È morto Krzysztof Penderecki, compositore polacco.
E’ morto Luigi Roni: il cantante lirico.
E se n'è andata anche Annunziata Chiarelli, per tutti Mirna Doris.
Morto Michel Hidalgo: c.t. campione d'Europa nell'84 con la Francia.
Morto Massimo Vincenzi de La Repubblica.
Addio a Flavio Campo di Avanguardia.
Morto a Parma Massimo Zannoni, docente e uomo di cultura.
Morto Mark Blum, recitò anche in "Mr. Crocodile Dundee".
Morto il principe Raimondo Orsini d’Aragona.
Perdiamo anche Detto Mariano.
Morto Corrado Sfogli.
È morto Joe Amoruso, il pianista del gruppo di Pino Daniele.
E’ morto Paolo Micai, giornalista e cineoperatore.
Se ne va anche Alfio Contini.
Bepi Covre è morto: era conosciuto come il “leghista eretico”.
Coronavirus, morto Terrence McNally: scrisse “Paura d’amare”.
Morto il regista americano Stuart Gordon.
E’ morto il sassofonista Manu Dibango.
Fumetti, addio ad Albert Uderzo: era il "padre" di Asterix.
Morto Luigi Pallaro, "el senador" che affondò Prodi II.
E' morto Carlo Casini, fondatore del Movimento per la Vita.
E’ morto Alberto Arbasino.
E’ morta Lucia Bosè.
E' morto il regista Tonino Conte.
É morto Kenny Rogers.
Nazareno (Neno) Zamperla rip.
Morto Gianni Mura, raccontò il calcio e il ciclismo.
Joaquin Peiró è morto.
Addio Eduard Limonov.
Se ne va Stuart Whitman.
E' morto l'architetto Vittorio Gregotti.
Atletica, morta Dana Zatopek.
Bruno Armando è morto.
Morto Max von Sydow.
Morta Suor Germana.
Francesca Milani è morta.
Morto l’attore e culturista David Paul.
E’ morto Perez de Cuellar ex segretario generale dell’Onu.
Morto Ulay. L’artista storico compagno di Marina Abramovic.
Elisabetta Imelio è morta a 44 anni: Prozac+ e Sick Tamburo in lutto.
Addio al fisico e matematico visionario Freeman Dyson.
Egitto, morto l'ex presidente Hosni Mubarak.
Addio a Katherine Johnson, la scienziata della Nasa che portò l'uomo nello spazio.
Lego, morto Nygaard Knudsen inventore degli omini del colosso dei giochi.
Addio a Nando Ceccarini, maestro della cronaca per 20 anni.
Morto a 99 anni Jean Daniel, il fondatore dell'Obs.
Amaretto Disaronno, è morto il patron Augusto Reina.
Napoli, è morto l’ex campione Mario Occhiello.
È morto lo scrittore Clive Cussler, maestro dell'avventura.
Metropolitana di New York, è morto il padre della mappa iconica.
Si è spenta Claire Bretécher, una delle prime donne ad affermarsi nel mondo dei fumetti.
E’ morta Caroline Flack, uno dei volti più noti della televisione britannica.
È morto José Mojica Marins. Il maestro dell'orrore.
Morto Flavio Bucci, fu Ligabue nella fiction tv.
Addio a Barry Hulshoff, il pilastro dell’Ajax di Cruyff.
Usa, si schianta col suo missile: muore Mike Hughes, sostenitore della Terra piatta.
E’ morta Nikita Pearl Waligwa, l'attrice ugandese vista nel film «Queen of Katwe».
Morto Max Conteddu, il poeta dei social.
È morto Larry Tesler, il “padre” dei comandi copia-incolla-taglia.
Si è spento Gianni Rotondo, decano dei giornalisti di Taranto.
Addio a Stanley Cohen, Nobel per la Medicina con Levi Montalcini.
Addio a Poeti Norac, astro nascente del surf.
Se ne va anche Dyanne Thorne, cioè Ilsa la belva delle SS.
Addio alla scultrice Beverly Pepper, regina della Land Art.
È morto Luciano Capelli, storica voce di Radio Alice.
La scomparsa di Emanuele Severino.
Morta il soprano Mirella Freni.
Addio a George Steiner, maestro della critica.
Morto a 100 anni Mike Hoare, il mercenario più famoso del mondo.
Morto il produttore Gianni Minervini.
Luciano Gaucci, morto ex presidente del Perugia.
Morta Germana Giacomelli, la super mamma che curava i bambini.
Addio a Giancarlo Morbidelli, papà di leggendarie moto da corsa.
Morto Benito Sarti, addio allo storico terzino della Juventus.
Morto Giovanni Cattaneo, è stato il primo «Capitan Findus».
Morto Kirk Douglas, aveva 103 anni.
Morto Paolo Guerra, storico agente e produttore.
Harriet Frank Jr rip.
Kobe Bryant è morto.
E' morto Robbie Rensenbrink: fu uno dei fuoriclasse della grande Olanda di Cruyff.
Morto Narciso Parigi.
Addio a Stefano Scipioni, voce di Radio Radio.
È morto Terry Jones, fondatore e regista dei Monty Python.
Morto Gianluigi Patrini, ex calciatore.
È morto Jimmy Heath, in arte Little Bird.
Addio ad Emanuele Severino, gigante della filosofia italiana.
E' morto Pietro Anastasi.
Morto Pietro Antonio Migliaccio, il nutrizionista dei salotti tv.
Morto Christopher Tolkien, figlio dell’autore del «Signore degli Anelli».
Morto Stan Kirsch.
E’ morto il giornalista e scrittore Giampaolo Pansa.
E’ morto il filosofo Roger Scruton.
Morto Giovanni Custodero, l’ex calciatore malato di cancro.
Morto Capuozzo, 40 anni, campione d’Italia nel calcio a cinque.
Dakar 2020: morto il motociclista Edwin Straver.
Dakar, morto Paulo Gonçalves.
Morto Giovanni Paolo Martelli, addio al maestro che scoprì la Xylella.
Addio a Neil Peart, uno dei più grandi batteristi di sempre.
Morto Edd Byrnes, l’attore interpretò Vince Fontaine in «Grease».
Aveva soltanto 27 anni, Harry Hains.
Lorenza Mazzetti, che se ne è andata a 92 anni.
Se ne va Buck Henry, 89 anni.
Morta Elizabeth Wurtzel.
Musica, è morto a 67 anni Neil Peart: storico batterista dei Rush.
Morto Qaboos bin Said al-Said, sultano dell’Oman.
Morto Francesco Claudio Averna: il suo amaro è famoso in tutto il mondo.
Commissario Montalbano, morta l'attrice Nellina Laganà.
Morto a 86 anni Italo Moretti, storico giornalista Rai.
Morto Alessandro Cocco, il re gentile dei presenzialisti della tv.
Franco Ciani morto suicida.
Addio a Georges Duboeuf «Papa del Beaujolais».
È morto Vittorio Fusari, rinomato chef.
Basket, è morto David Stern: l'uomo che ha reso planetaria l'Nba.
LA SOCIETA’
INDICE PRIMA PARTE
GLI ANNIVERSARI DEL 2020.
· Cosa resta dell’anno passato. I Festeggiamenti.
Capodanno 2020: Oceania lo accoglie per prima, ultima l’isola Samoa. Laura Pellegrini il 31/12/2019 su Notizie.it. Mentre in Italia si preparano gli ultimi dettagli in vista dei festeggiamenti per il Capodanno 2020, l’Oceania accoglie per prima nel mondo il nuovo anno. L’isola di Kiritimati è stata la prima a festeggiare l’arrivo del 2020 tra fuochi d’artificio, musica e conto alla rovescia. Subito dopo toccherà all‘isola di Tonga e alla città di Auckland, in Nuova Zelanda. Gli ultimi a salutare il 2019, invece, saranno gli abitanti dell’isola Samoa.
Capodanno nel mondo: primi e ultimi. I festeggiamenti per il Capodanno 2020 sono già in corso dall’altra parte del pianeta, in Oceania. La prima ad accogliere il nuovo anno, infatti, è stata l’isola Kiritimati, meglio nota come isola Christmas.
La mezzanotte è scattata ben 13 ore prima di quella italiana, portando grandi festeggiamenti in tutto l’arcipelago situato nel cuore dell’Oceano Pacifico. Kiritimati è una delle 33 isole dell’arcipelago che si trova proprio in corrispondenza della linea internazionale del cambiamento di data. Poco tempo dopo si brinda al nuovo anno anche nella città di Auckland, in Nuova Zelanda, e sull’isola di Tonga. Per la notte di San Silvestro sono previsti grandi e spettacolari fuochi d’artificio che si alzeranno tra i grattacieli della grande città neozelandese.
Alle ore 13 italiane il Capodanno 2020 inizia a Sydney, in Australia, con i consueti botti nella baia dell’Opera, che non sono stati cancellati nemmeno in seguito agli incendi che hanno colpito la nazione. A Tokyo, invece, il 2020 inizia 9 ore prima di quello italiano con il consueto lancio delle lanterne bianche di buon auspicio dai Giardini Imperiali.
Sempre prima dell’Italia, accolgono il nuovo anno anche i cittadini di Singapore e dell’India, per poi passare alla Russia (a Mosca si festeggia 3 ore prima di Roma).
La notte di San Silvestro prende il via in Italia insieme a Germania, Francia, Spagna e gran parte delle nazioni europee. Fanno eccezione Londra (1 ora più tardi) e le Azzorre che approderanno per ultime nel 2020 (2 ore dopo rispetto al Vecchio Continente).
Quando a Roma sono le 3 del mattino, la festa esplode sulla spiaggia di Copa Cabana a Rio de Janeiro in Brasile e poi arriverà anche a Buenos Aires in Argentina. Alle ore 5 comincia, invece, la festa a Times Square a New York. Gli ultimi in assoluto a salutare il 2019 e a dare il benvenuto al 2020 sono, infine, gli abitanti dell’isola Samoa, situata nel Pacifico, con 11 ore di ritardo sull’Italia (da noi sarà quasi mezzogiorno dell’1 gennaio).
Da telegraph.co.uk il 31 dicembre 2019. Milioni di persone in tutto il mondo, stasera allo scoccare della mezzanotte, festeggeranno l’arrivo del nuovo anno, ognuno a modo suo. È proprio il caso di dirlo: “Paese che vai usanze che trovi!” Ecco come si festeggia il Capodanno in varie parti del mondo.
Scozia. Nella città di Stonehaven è tradizione sfilare per la strada principale la notte di capodanno mentre si agitano per aria grosse palle infuocate. L’usanza fa parte delle tradizionali celebrazioni di Hogmanay ma le sue origini risalgono all’epoca dei Vichinghi.
Turchia. Cosa c’è di meglio che festeggiare l’anno nuovo con un completo intimo rosso? Questa usanza è particolarmente popolare in Turchia, dove durante il periodo delle feste i negozi si riempiono di slip e tanga rossi.
Romania. I contadini cercano di ascoltare i sussurri dei loro animali in un rituale che, se eseguito con successo, porterà un sacco di fortuna nell’anno nuovo.
Venezia. Piazza San Marco è famosa per i suoi emozionanti spettacoli pirotecnici di fine anno ma anche per il bacio di massa che si scatena allo scoccare della mezzanotte.
Ecuador. Desiderate tanto una vacanza ma temete che non arriverà mai? Prendete una valigia vuota e fate un giro dell’isolato – non curatevi dei vicini che sbirciano dalle finestre – e il vostro sogno diventerà realtà. Almeno così dicono in Ecuador…
Siberia. L’usanza è quella di aprire un buco nel ghiaccio che ricopre il lago Baikal e di mettervi dentro un albero tagliato. Sul fiume Lena, non tanto profondo, i più coraggiosi si tuffano nelle acque ghiacciate per depositare l’albero sul fondale.
Germania. Nelle case tedesche per l’ultimo dell’anno si guarda un vecchio corto inglese di 11 minuti in cui una vecchia signora festeggia sola il suo novantesimo compleanno. Il maggiordomo, James, recita la parte di tutti gli amici defunti di miss Sophie, bevendo diversi bicchieri di vino ogni volta che lei ne prende un sorso.
Romania. Oltre che a parlare con gli animali, i rumeni si travestono da orsi e vanno ballando di casa in casa per scacciare il male. Altri fanno la “danza della capra”, che simboleggia la morte e la rinascita della natura, indossando una testa di capra con tanto di corna e pelo.
Nord Carolina, USA. A Brasstown, la “capitale degli opossum”, uno dei marsupiali viene calato in un box di vetro trasparente tra la folla in una cerimonia che è diventata famosa come “possum-drop”. Un’ordinanza richiesta da alcuni gruppi animalisti ha fatto sì che fino a quest’anno l’animale fosse sostituito con un peluche, ma per il 2016 si aspetta il ritorno di un vero opossum.
Spagna. In Spagna i festeggiamenti sono molto simili a quelli italiani. Qui l’usanza tipica è quella di mangiare l’uva allo scoccar della mezzanotte: si preparano 12 acini e se ne inghiotte uno ad ogni rintocco dell’orologio.
Regno Unito. Più di 1,500 persone hanno sfidato le gelide acque di Saundersfoot, in Galles, per una raccolta di beneficenza. Molti dicono che sia anche un ottimo rimedio per il post-sbronza dell’ultimo dell’anno.
Cile. Nella cittadina di Talca, Cile centrale, il capodanno si festeggia insieme ai defunti. L’usanza è iniziata quando una famiglia era andata al cimitero per stare vicino al padre morto da poco, da allora il sindaco della città apre il cimitero per permettere l’ingresso a centinaia di persone che portano candele ai propri defunti mentre viene diffusa musica classica.
Sud Africa. L’anno nuovo si inizia gettando dalla finestra i vecchi corredi d’arredamento. L’usanza è particolarmente seguita a Johannesburg.
Ungheria. Per l’ultimo dell’anno si usa mangiare un maialino arrosto per augurare un anno nuovo ricco di prosperità e abbondanza.
Danimarca. La tradizione prevede di lanciare piatti contro le porte di casa dei propri amici. Avere tanti piatti rotti davanti all’ingresso è indice di popolarità e ciò porterà fortuna nell’anno che sta per iniziare.
DAGONEWS il 7 gennaio 2020. Per la maggior parte delle persone celebrare il nuovo anno si limita a prendere una sbornia e ballare in discoteca tutta la notte. Ma in giro per il mondo ci sono diverse tradizioni per accogliere il nuovo anno.
In Cambogia i giovani lavano gli anziani della loro comunità per pulirli dai loro peccati prima del nuovo anno. In Etiopia si lavano tappeti e si lucidano pavimenti e pareti con sterco di vacca per eliminare polvere, malattie e pulci e portare buona salute per l’anno successivo. In Madagascar, agli anziani viene regalato il "vody akoho", la coda del pollo considerata "la parte più gustosa" e, in cambio, gli anziani elargiscono benedizioni. I bambini, invece, vanno di porta in porta e salutano i vicini come segno di rispetto nel giorno di Capodanno, augurando loro un felice anno nuovo e ricevendo in cambio dolci.
In Tanzania le famiglie cucinano riso pilau, con verdure e una capra o una mucca macellata quel giorno. In Myanmar le persone prendono parte a una battaglia di palloncini riempiti d’acqua per il festival del Capodanno birmano Thingyan per strada di Pyay, nella città di Yangon. Si ritiene che l'acqua lavi via le disgrazie e la sfortuna del passato in tempo per l’anno nuovo.
In Giappone, migliaia di persone visitano i templi buddisti o i santuari shintoisti, prima di pregare per il nuovo anno. In Uganda ci si imbratta il viso con il burro chiarificato: è un gesto che simboleggia la pace e si pensa che la pratica tenga a bada i cattivi presagi.
In Scozia si pensa che la prima persona che varca la porta dopo mezzanotte del primo dell'anno sia portatrice di buona fortuna. A Timor Est, le persone condividono cibo e storie per celebrare il nuovo anno e pregare per la fortuna.
Barbara Costa per Dagospia l'1 gennaio 2020. "Stasera si tromba", c’è chi lo porta stampato sui boxer, e se lo vuoi fare a Capodanno, inizia dalla mutanda giusta, quella che farà impazzire la tua donna: è impossibile sul web non trovare quella più adatta, che ti piace di più, e se il tuo intento è stupire, prendi spunto da questa foto-gallery. Per l’ultimo dell’anno, rosso è il colore predominante, ma attento alla scritta "intima": si va dal boxer "che tromba" con relativo strumento stampato sui genitali, al boxer precauzionale "agitare bene prima dell’uso"; dal boxer spara-regali, con Babbo Natale fucile in mano, a quello della renna ubriaca, completamente sbronza, abbracciata alla bottiglia di spumante. I perizomi non passano mai di moda, ma ti distinguerai se opterai per uno ad uncinetto: puoi scegliere tra quello a palla dell’albero, a pupazzo di neve, e quelli a forma di animaletto: maialino, toro, gatto, renna, anche se il più gettonato è quello a topolino. Per i più classici, il boxer con le papere nataline, per i più esuberanti, quello a tinta unita tra cui spunta, proprio lì, il gufetto che fa cu cu. Per chi, tra un cotechino e un trenino, non vuole perdere tempo, c’è il boxer col buco davanti che lascia libero, "svestito", il pene; avanti poi coi boxer da strappare, coi boxer scarta-regalo, boxer big surprise, boxer con spermatozoo culturista, boxer pelosetti "spruzzo di neve". Per gli amanti del sesso sadomaso, ecco i boxer spanking, con Babbo Natale che sculaccia con la sacca dei regali la renna vogliosa, e quello con Babbo Natale in posizione doggy-style, chiappone al vento, che aspetta di essere preso a pedate, e di godere del frustino della sua renna-mistress. Per un Capodanno intimo all’insegna dell’eleganza, vai con il boxer smoking, bianconero e farfallina, o boxer giacca e cravatta. Ci sono pure le mutande da uomo pizzo e merletto, bianche candide, o nero intrigante. Per i più freddolosi, ecco i mutandoni di lana a tema: da quello rosso coi cuoricini, a quello "Dumbo" con pene-proboscide ed enormi orecchie rosa ai lati, al più tenero, scarlatto orsetto Teddy. Se sei gelosissima del tuo lui, per il veglione fagli indossare le giudiziose mutande "a Capodanno faccio il bravo", oppure i temutissimi boxer "stai lontana dal mio uomo!": le altre invitate desisteranno. Per un Capodanno a due, romantico, pieno di coccole orali, scegli il dolce boxer "koala lecca lecca", o gli slip fatti di caramelline, se non gli intramontabili tanga di cioccolata: infilalo nella stella/cuore di cacao, fattelo succhiare e lascia che "tutto" si mischi e si sciolga nella bocca di lei. Infine, se il Capodanno lo passi da solo, prima di andare a letto scegli il pigiama giusto tra quello pandoro e panettone, per i cuori solitari più golosi, quello blu con le lucine, e il pigiama che per davvero al buio si illumina come un abete addobbato, rendendo allegri e sfavillanti i tuoi giochi onanistici sotto le lenzuola. E se la notte di Capodanno a tutto pensi meno che al sesso, indossa il boxer "chiuso per cessata attività": a chiunque sbottoni i tuoi pantaloni con folli intenzioni, sarà chiaro il tuo status!
Carlo Ottaviano per “il Messaggero” il 31 dicembre 2019. Lenticchie e cotechino non mancheranno stasera e domani a tavola. È come per le superstizioni: “Essere superstiziosi è da ignoranti; ma non esserlo porta male”, diceva Eduardo De Filippo. Sognando ricchezza e salute, perfino chi nel resto dell’anno mai toccherebbe un cibo grasso, gusterà quindi il cotechino. Magari alleggerito, come fa Massimo Bottura, il più noto chef italiano al mondo, che lo cuoce a vapore nel Lambrusco. «Il vino – spiega - restituisce la gelatinosità al salume una volta sgrassato». Poi aggiunge pezzetti di brisolona «per rompere il confine tra dolce e salato».
COTECHINO. Per darvi arie da gourmet, impiattatelo a cubetti come nella ricetta di Enrico Bartolini, l’italiano con più Stelle Michelin (ben otto, tra Milano, Venezia, Bergano e Maremma). Ma quando nascono queste usanze per capodanno? Già nell’Antica Roma si usava regalare la scarsella, una borsa di cuoio piena di lenticchie, con l’augurio che si trasformassero in monete. In attesa del miracolo, il nostro consiglio è di scegliere le ottime lenticchie di Colfiorito, oppure quelle di Castelluccio per aiutare la ripresa agricola dopo il terremoto di tre anni fa.
I LEGUMI. Accanto ai legumi, ecco l’opulento maiale. In questo caso l’origine è medievale: nel 1511, durante l’assedio delle truppe pontificie a Mirandola (oggi in Emilia), Pico (sì, quello dalla memoria prodigiosa) suggerì di conservare la carne di maiale dentro le zampe e la cotenna, con l’aggiunta di abbondanti spezie. Nacque così il piatto, utilizzato da allora anche come auspicio contro i tempi di carestia. Oltretutto, il maiale nella simbologia indica il progresso, essendo l’unico animale che non camminamai all’indietro. Per la stessa logica, mai mangiare a inizio anno gamberi e aragoste (che, camminando all’indietro, sono simbolo di regresso) e neanche volatili per evitare che la fortuna voli via. I cibi portafortuna sono però molti altri. «Chi mangia uva il primo dell’anno, tocca i soldi tutto l’anno», dicono in Spagna, dove masticano 12 chicchi (quanti i mesi) al rintocco della mezzanotte. In Messico sono auspicio di abbondanza e ricchezza i fagioli neri (sembrano piccole monete, come le lenticchie), mentre negli Stati Uniti le verdure fresche richiamano i “verdoni”, come vengono chiamati i dollari. Il verde è comunque il colore della speranza e della difesa dell’ambiente, c’è chi consiglia di usare biete, zucchine, cavoli, verze, broccoli. Il riso, come nei matrimoni, richiama la fertilità. Se non c’è nel vostro menù, potete decorare la tavola con qualche chicco. Anche il peperoncino è augurio di fertilità.
LA FRUTTA. Prima ancora che a tenere lontano il malocchio, già tra i Romani veniva messo sotto il cuscino del coniuge per scongiurare l’infedeltà, tant’è che l’abitudine di indossare indumenti di colore rosso ha la stessa origine. Quasi tutta la frutta porta bene: se rotonda rimanda alla forma delle monete e in Cina – specialmente il mandarino – all’infinito; quella secca sin dall’antichità è auspicio di figli maschi (da cui è nata l’espressione «Fare le nozze con i fichi secchi»); anche la melagrana regala fertilità e ricchezza. Fatene cadere una in terra, come si usa in Grecia: gli arilli sgranati vi diranno quanti figli e soldi attendervi nel 2020. Ancora auguri!
Marino Niola per “il Venerdì - la Repubblica” il 31 dicembre 2019. Solare o lunare, solstiziale o equinoziale, primaverile o invernale, rumoroso o silenzioso, il Capodanno è sempre Capodanno. E da che mondo è mondo non c'è popolo che non lo festeggi. Gli antichi romani legavano i rituali d'inizio del nuovo anno al dio Giano, in latino Ianus, da cui deriva il nome di gennaio, il primo dei mesi. I popoli del Nord Europa festeggiavano il giro di boa stagionale mascherandosi da animali per propiziarsi la natura e le sue specie. In quasi tutti i casi, però, in Occidente come in Oriente, gli elementi fissi di questo rito di passaggio stagionale sono da sempre fuoco, luce e rumore. Il baccano rituale serviva a scacciare gli spiriti maligni, a mettere in fuga tutti i demoni cattivi. Da questo uso, peraltro, deriva la parola pandemonio. I falò e le lampade accese avevano invece la funzione di illuminare il cammino dell'anno che entrava. Poi con l'invenzione della polvere da sparo luci e suoni sono diventati una cosa sola dando origine ai nostri botti di Capodanno. Non è un caso che ancora oggi, nonostante i richiami alla prudenza, la notte di San Silvestro città e paesi si accendano come polveriere. È una autentica febbre del fuoco che ogni anno miete vittime, tant'è vero che i notiziari del primo gennaio iniziano quasi sempre con l' elenco degli infortuni. Ma ci sono anche capodanni alla rovescia, come quello di Bali, in Indonesia. Che viene celebrato nel silenzio più assoluto. Uno stand by della vita per ingannare le potenze del male facendo credere loro che l' isola sia disabitata. È una giusta pausa dell' anima. Fra due giorni potremmo provarci anche noi. Forse riusciremmo a sentire il suono del silenzio.
Lecce, cucciola di 11 mesi muore d'infarto per i botti di Capodanno sotto gli occhi dei padroni. Si chiamava Diana, era un pastore maremmano ed era stata adottata dopo l'abbandono. I padroni erano rimasti a casa la notte di San Silvestro per paura che si spaventasse. La Gazzetta del Mezzogiorno il 03 Gennaio 2020. A nulla è servito l'"impegno" da parte dei padroni di Diana, una cucciolona di 11 mesi di pastore maremmano, di rimanere a casa la notte di San Silvestro, per paura che l'amatissimo animale si spaventasse a causa dei botti di Capodanno. Diana, purtroppo, manto chiaro, giocherellona e vivace, già sopravvissuta all'abbandono e adottata poco tempo fa dalla coppia salentina, ora distrutta dal dolore, non ce l'ha fatta. Il suo cuore non ha retto allo spavento, ed è morta la notte del 31 dicembre sotto gli occhi di mamma e papà 'umani'. A nulla è valso il regolamento anti-botti, un infarto le ha stroncato la vita. E il commento dei padroni sui social è straziante: «Vi risparmio i miei sentimenti di questo momento - scrive la sua "mamma umana", distrutta - Ma almeno che la morte della mia Diana serva a qualcosa. Adesso basta. Questa strage incivile deve finire. Questa sordità istituzionale deve finire! È una strage che non danneggia solo gli animali, ma anche persone, neonati, malati di qualsiasi età con patologie neurologiche che impediscono la comprensione di ciò che sta accadendo intorno! Ma anche se non volete fregarvene degli animali che muoiono, degli ammalati e dell'ambiente che viene inquinato da questa becera usanza, almeno preoccupatevi di chi soffre e di chi resta. Preoccupatevi di chi ha persone ammalate in casa e animali da compagnia o d'allevamento, perché noi altri non possiamo più vivere aspettando le festività come una disgrazia! Anche quest'anno il 31 dicembre sono rimasta a casa. Ma non è bastato! [...] Servono le leggi certo, ma non senza progetti. Serve educazione, come vedete le sfilate con le bandiere lasciano il tempo che trovano. Servono le relazioni umane. Serve riconoscere i sentimenti e poi recuperarli. Ma siamo molto molto lontani da tutto questo! Intanto lei a soli 11 mesi non c'è più. Alla faccia delle leggi, della civiltà, della cultura».
Storia (e inutilità) dei botti nella tradizione di Capodanno. In una sola notte, i botti esplosi tra Posillipo e Capo di Sorrento rilasciano una quantità di diossina pari a quella prodotta in un anno da 120 inceneritori. Stesso scenario a Londra. Dal 2013 in Italia non ci sono più morti ma sono in aumento in feriti, scrive Marco Demarco il 29 dicembre 2018 su Il Corriere della Sera. È il 31 dicembre 1958 e Lenù e Lila, le protagoniste dell’Amica Geniale di Elena Ferrante (nella foto nella fiction Rai) stanno assistendo ai botti dal terrazzo, mentre i Carracci e i Solara si affrontano a colpi di razzi e tric trac. I Solara poi passano dalle botte a muro alle pistole. I botti di Capodanno sono, per dirla con Elena Ferrante, una rovinosa «smarginatura». Un fenomeno da riportare nei margini. Materia per una spending review degli usi e dei costumi. Guardiamo i fatti. Dovrebbero segnare il passaggio da un «prima» opaco a un «dopo» luminoso. Invece, proprio perché spostano tutto sulle aspettative piuttosto che sull’agire, il più delle volte accompagnano un trapasso illusorio, se non addirittura tragico. È ciò che avviene nei capitoli centrali de L’amica geniale o nella fiction di Saverio Costanzo (andate a rivedere quelle scene su Rai play, sono di assoluta attualità simbolica). Il 31 dicembre del 1958, dunque, mentre i Carracci e i Solara si affrontavano a colpi di razzi e tric trac, «in mezzo ad esplosioni violentissime, nel gelo, tra fiumi che bruciavano le narici e l’odore violento dello zolfo», Lila avvertì che ogni margine di umanità stava cedendo, e che anche i suoi «diventavano sempre più molli e cedevoli». I Solara erano passati dalle botte a muro alle pistole. Da espressione di gioia, e poi di potere, cioè di sfida, i petardi erano diventati preludio di violenza. Una metafora neanche tanto esagerata, se su Facebook, nella stessa Napoli, ma sessant’anni dopo, finisce una foto con una lei in minigonna di latex e pistola in pugno, stile Gomorra, e un lui sul balcone a brindare. Ambientalisti, animalisti, buonsensisti. Tutti dovremmo lasciare i botti illegali sulle bancarelle fuorilegge e moderare l’uso di quelli consentiti. Invece, dicono gli esperti, in una sola notte, i botti esplosi tra Posillipo e Capo di Sorrento rilasciano una quantità di diossina pari a quella prodotta in un anno da 120 inceneritori. Ma anche a Londra, nel 2000, i fuochi per le celebrazioni del millennio immisero nell’aria più veleni di quanti, in un secolo, ne avrebbe potuto produrre un ipotetico inceneritore europeo. Ogni anno, poi, spaventati dal rumore che avvertono più degli umani, muoiono almeno 5.000 animali, e di questi, specifica il Wwf, circa l’80% sono selvatici, soprattutto uccelli. Il che vuol dire che per il resto nel conto ci sono anche i nostri Trilli e Briciola. Tra gli umani, le cose vanno meglio. Ma non bene. Dal 2013 non si contano più morti, ma aumentano i feriti, e cresce il numero dei bambini coinvolti. A Milano, Brescia, Torino, Bolzano: gli ospedali vanno in tilt ovunque. E cioè avviene nonostante divieti e ordinanze. Del resto, può la sola legge frenare chi usa i petardi proprio per «smarginarla»? Ovunque chi ricorre ai fuochi di fine anno lo fa per esorcizzare le proprie paure. Gli antichi li usavano per contrastare demoni e spiriti maligni. E i Romani legarono i rituali d’inizio del nuovo anno al dio Giano, in latino Ianus, da cui deriva il nome di gennaio, il primo dei mesi. Ma a Napoli c’è forse un di più. Quell’attaccamento all’ispirazione panica della natura che qui Ungaretti nota durante un suo viaggio nel Mezzogiorno sembra una costante nel tempo. Resta anche quando lo stesso popolo diventa prima democristiano e poi «di sinistra». E nulla si è fatto per modificare le cose. Lo notò per primo Edmondo Berselli. Com’è — si chiese al tempo di Bassolino — che dal considerare le lacrime delle Madonne episodi di bigotteria a favore della Dc, nella campagna elettorale del 1948, si passò al San Gennaro «santo sociale», simulacro del Sud caldo, profondo e progressista? Non aveva letto Fabrizia Ramondino. Può succedere, spiegò, perché a Napoli le bombe alleate o nazifasciste venivano dal cielo e contro di esse ci si rifugiava sotto terra; mentre le scosse del terremoto venivano da sottoterra e ci si rifugiava all’aria aperta. Tradita dal cielo e dalla terra, la città ha continuato a invocare i miracoli contro la sorte, e a praticare i suoi esorcismi. In fondo, la città tradita non ha fatto altro che ispirarsi a uno dei personaggi di Voci di dentro di Eduardo. Nonostante non sia muto, infatti, zi’ Nicola decide di non parlare più, perché ritiene che l’umanità abbia perduto ogni ritegno. Solo ogni tanto «parla» sparando tric trac. Ma perché i napoletani continuano a sparare? Per «fare i napoletani», direbbe La Capria. Per compiacersi e compiacere. O, forse, per rimuovere con la potenza dei fuochi quel senso di impotenza che viene quanto guardi la città. Ancora così bella, ma ancora così imperfetta.
Buon Ferragosto! (Ma perché si festeggia? Ve lo spieghiamo noi). Pubblicato giovedì, 15 agosto 2019 da Corriere.it. Anche quest’anno, eccoci arrivati a Ferragosto (nota importante: domani i giornali non saranno in edicola, li ritroverete sabato; oggi invece il Corriere ha un numero speciale, con «Corriere Salute» e «7»). Ma perché si festeggia questa giornata, con cene in spiaggia o gite fuori porta? Cosa significava in origine questa ricorrenza? La giornata ha origini risalenti al periodo romano e al calendario pagano: il termine deriva dal latino feriae Augusti, periodo durante il quale i romani si astenevano dai raccolti. Il nome significa «riposo di Augusto», in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto. E’ stato proprio lui a istituire una giornata di festa nel 18 a.C. che andava ad aggiungersi ai Vinalia rustica e ai Nemoralia, feste che nel mese di agosto celebravano i raccolti e la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, che nella religione romana era il dio della terra e della fertilità. In questo modo, si concedeva al popolo un meritato periodo di riposo dopo le grandi fatiche delle settimane precedenti. Anticamente, il Ferragosto veniva celebrato l’1 agosto con corse di cavalli, feste, decorazioni floreali, ma i giorni di pausa erano molti di più, tanto che si arrivava fino al 15 di agosto. È stata la Chiesa cattolica a spostare i festeggiamenti a questa data, assimilando la festa pagana intorno al VII secolo, quando è stata fissata al 15 agosto, giorno in cui si celebra la festività dell’Assunzione di Maria. Sarebbe questo il giorno in cui la Vergine venne accolta in cielo sia con l’anima che con il corpo, simboleggiando la morte e la rinascita. Molte delle tradizioni diffuse ancora oggi nella giornata di Ferragosto derivano proprio da questi antichi significati.
Nelle Marche c’è la tradizionale (dal 1182) Cavalcata dell’Assunta di Fermo: tra cortei in costume, celebrazioni religiose e tornei sportivi.
In Sardegna merita attenzione la Faradda de li candareri, nel cuore di Sassari: una processione religiosa che deriva da un voto fatto alla Madonna nel 1652, che avrebbe successivamente salvato la città dall’arrivo della peste, al tempo la principale causa di morte del territorio europeo. Nel 2013, l’Unesco ha inserito la celebrazione nel Patrimonio orale e immateriale dell’umanità.
Non mancano poi i festeggiamenti in giro per il mondo. Da Madrid, con la festa della Paloma, al Canada con l’Acadian day, fino all’Irlanda con la «Féile Mhuire ‘sa bhFomhar». E non bisogna dimenticare che il 15 agosto in India si festeggia l’indipendenza del Paese, ottenuta nel 1947. Paese venne allora diviso in due stati: l’attuale India, a maggioranza induista, e il Pakistan, a maggioranza musulmana. L’India divenne formalmente una repubblica soltanto il 26 gennaio 1950, quando entrò in vigore la nuova Costituzione: tra il 1947 ed il 1950 il capo di stato del Paese rimase il sovrano britannico.
· Cosa resta dell’anno passato. La Politica.
Il 2019 rivisto alla moviola, dal Papeete Beach alle sardine. Personaggio dell’anno è senza dubbio il leader leghista che pensa di avere il paese in mano ma sbaglia I conti e sottovaluta l’astuzia dell’ex segretario dem. Alessandra Longo il 24 Dicembre 2019 su Il Dubbio. C’era una volta il Papeete Beach di Milano Marittima dove un ministro degli Interni in carica si rilassava alla consolle della discoteca sulla spiaggia, un mojito tra le mani, mentre allegre cubiste ondeggiavano al suono dell’Inno di Mameli. Se c’è un’immagine da fissare ripercorrendo alla moviola questo 2019 che se ne va, è questa: l’agosto folle di Matteo Salvini, talmente forte nei sondaggi che pensò di dare la spallata e chiedere agli italiani “i pieni poteri”, scrollandosi di dosso i fastidiosi partner dell’allora maggioranza, i grillini di Luigi Di Maio.
Ecco un primo protagonista da ricordare: il Capitano che sbaglia i conti, spiazzato dalla mossa di Matteo Renzi, improvviso sponsor di un governo Pd-Cinque Stelle, il Salvini narcisista che si ritrova, per troppa autostima, da vicepresidente del Consiglio a rancoroso leader dell’opposizione, tuttavia sempre ben sostenuto dagli elettori. Governo 1 e Governo 2, prima gialloverde, poi giallorosso o giallorosa, come qualcuno lo definisce. E senza cambio di premier, una cosa da non credere. Giuseppe Conte rimane in sella. Nella prima versione “avvocato del popolo” ( giugno 2018), garante del contratto sottoscritto da Lega e Cinque Stelle, timoniere di un governo sovranista, durissimo con gli immigrati e le Ong, porti chiusi e anatemi, un governo isolato in Europa. Nella seconda versione ( settembre 2019), Conte 2, quasi un compagno, “fortissimo punto di riferimento delle forze progressiste”, come lo chiama Nicola Zingaretti, segretario del Pd, entrato in scena obtorto collo. Conte: un altro protagonista indiscusso di quest’anno, prima di lui, come lui, solo Agostino Depretis, inventore del trasformismo, otto volte presidente del consiglio del Regno d’Italia dal 1876 al 1887. Finiranno nei libri di storia, Salvini e Conte? Forse qualche riga, ma sicuramente si sono guadagnati la nomination 2019. Matteo Salvini ha portato la Lega di Bossi dal 3 percento al 30 percento in sei anni. E marcia su Roma con quell’unico intoppo, non da poco per un leader, del Papeete. Finisce l’anno un po’ ammaccato, accusato di sequestro di persona, per aver impedito, nel luglio scorso, lo sbarco di 131 migranti salvati dalla nave della Guardia Costiera Gregoretti. Rischia 15 anni di carcere e questa volta i suoi ex alleati di governo, i grillini, sembrano intenzionati a non salvarlo in aula, al Senato, come accadde per il caso della nave “Diciotti”. Tuttavia: molti nemici molto onore, frase che il Nostro usa spesso per ammiccare ai camerati che votano per lui. Se arrestano me, dovrebbero arrestare il popolo italiano che sta con me, dice il Capitano senza gradi, amico di Putin, “perseguitato come Trump dalla sinistra”. Si è costruito pochi giorni fa un partito a sua misura, la “Lega per Salvini” presentandosi al Congresso con un presepe in braccio, “ultimo difensore dell’Occidente cristiano”. I sondaggi alimentano il suo buon umore e la speranza di dare la spallata in Emilia Romagna. Ci riuscirà? Lo vedremo a gennaio. Intanto, oltre ai pessimi rapporti con Di Maio, definito “piccolo uomo”, Salvini deve vedersela con Giuseppe Conte. Uno che, al Senato, il 20 agosto scorso, quando si discusse la mozione di sfiducia al governo presentata dalla Lega ( e poi ritirata), gli espresse tutto il suo disprezzo, bollandolo “come un opportunista politico, un autoritario privo di coraggio, irrispettoso delle regole”.
Giuseppe Conte, l’abbiamo detto, man of the year, uomo dell’anno. Senza un partito alle spalle, senza voti, ieri sconosciuto, oggi corteggiato dall’Europa di Merkel e Macron, e in ottimi rapporti con Trump che ne storpia il nome chiamandolo Giuseppi. Talmente cresciuto da far ombra a Luigi Di Maio e infastidire, nella contesa del campo moderato, Matteo Renzi. Renzi non può non esserci in una moviola dell’anno politico che si sta per concludere. Era orfano di spazio e di visibilità. Se l’è ripresa. La crisi del Papeete l’ha risolta lui, sparigliando completamente le carte. Lui , che aveva sempre detto “con i grillini nemmeno un caffè”, è stato l’ostetrica del nuovo governo giallorosso. Con un piano ben disegnato in testa, estremamente spregiudicato, in ossequio al personaggio. Le date dicono tutto. Il 5 settembre 2019 il Conte bis presta giuramento davanti al presidente Mattarella, il 16 settembre Renzi annuncia che se ne va dal Pd. Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, le due neoministre in quota Pd, lo seguono e diventano la delegazione di Italia Viva nell’esecutivo. “Dopo sette anni di fuoco amico ( nel Pd, ndr) – scrive l’ex presidente del Consiglio – voglio una casa nuova dove far politica in modo diverso”.
Una bella grana per Zingaretti che si ritrova in maggioranza un partito corsaro che vuole sì far arrivare la legislatura fino al 2023, anno in cui sarà eletto il nuovo capo dello Stato, ma nel frattempo spiazza e condiziona gli alleati su tutto: prescrizione, tasse, salvataggio Alitalia, pedaggi autostradali. “Al 2023 non arriveremo grillizzati”, assicura Renzi, cercando di schiacciare il Pd sulle posizioni dell’azionista di maggioranza. Protagonista, anche lui, come Conte e Salvini. Con quest’ultimo, a parte il nome di battesimo , condivide il pessimo rapporto con la magistratura, dalla quale entrambi si sentono perseguitati. E poi, scusate, c’è il terzo incomodo. E non è un omaggio al gender. Giorgia Meloni sta crescendo nel gradimento degli italiani ad un ritmo sostenuto. Così almeno pare dai sondaggi.
L’ex ragazzina del Fronte della Gioventù sta portando Fratelli d’Italia alla doppia cifra. Ormai ha stabilmente sorpassato e quasi raddoppiato i consensi rispetto a Forza Italia ( dati di novembre). «Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono una cristiana» … Il tormentone rap nato per ironizzare sul suo comizio a San Giovanni nell’ottobre scorso, ne ha aumentato enormemente la popolarità. Giorgia corre in proprio nel mondo maschile della “democrazia illiberale”.
Corre un po’ troppo, comincia a pensare Salvini che la considerava solo un’ utile mascotte. Vedremo fin dove arriva. Ultimo protagonista 2019, ma solo per una questione cronologica, Matteo Sartori, 32 anni, l’inventore delle sardine che, da Bologna in poi, sta riportando in piazza migliaia di persone, dicendo no alle bandiere di partito, agli insulti, alla violenza, anche verbale, della politica.
Le sardine: fenomeno tutto da scoprire, nel 2020. Loro, stanno sul vago, sia pur in un perimetro di sinistra: «Chiedere che confini daremo alla rivolta è come voler mettere i confini al mare».
L’anno della caduta dei leader. Mancano i consensi trasversali. Pubblicato martedì, 31 dicembre 2019 su Corriere.it da Nando Pagnoncelli. Per la politica il 2019 è stato un anno turbolento, segnato dal cambio di governo, con la nascita di un’inedita maggioranza e la ristrutturazione di gran parte dello scenario abituale. Il Pd che con le primarie di marzo chiude l’epoca renziana; il conseguente ridefinirsi dell’area liberal democratica, riformista moderata, o comunque la si chiami, che appare sempre più affollata, tra cui Italia viva dopo la scissione con la sua nuova formazione e Carlo Calenda con Azione; il centrodestra che ristruttura i propri riferimenti con Salvini che approda definitivamente al partito nazionale, Forza Italia in netta difficoltà, Fratelli d’Italia in crescita e infine la crisi di posizionamento politico e sociale del Movimento 5 Stelle. Vale quindi la pena di riassumere l’andamento nel corso dell’anno dei principali indicatori politici. Cominciamo dalle intenzioni di voto. La Lega segnala un piccolo ridimensionamento del proprio consenso: dal 34% delle Europee arriva al 36% di fine luglio, dominato dal blocco delle navi che portano i migranti, scende di 4 punti ad agosto, dopo l’apertura di una crisi che molti italiani non hanno compreso, si attesta a chiusura d’anno ad un pur ragguardevole 32%. Pur rimanendo la principale forza del Paese, non riesce quindi la chiamata alle armi degli elettori («I pieni poteri»), il cui successo era strettamente collegato all’ipotesi di elezioni anticipate, non andata in porto. Il Movimento 5 Stelle si colloca sostanzialmente al livello registrato alle Europee, poco più della metà del consenso ottenuto alle Politiche. Solo immediatamente dopo la costituzione del governo con il Partito democratico, tra la fine di agosto e gli inizi di settembre, ottiene risultati apprezzabili, presto rientrati. Il Pd, che sino a settembre si era tenuto all’incirca sui livelli delle elezioni europee, perde oltre 4 punti e si colloca al 18% circa dei voti validi. La scissione renziana, come abbiamo visto dai flussi presentati prima di Natale, produce una fuoruscita certamente significativa, ma non lo svuotamento nello stile di Emmanuel Macron con il Partito socialista francese. Infine Fratelli d’Italia, stimata sopra il 10%, oltre 4 punti in più rispetto alle Europee. È una formazione che ottiene successi capitalizzando soprattutto i malumori degli elettori dei due alleati, ma capace anche di mobilitare elettori provenienti dall’incertezza o dall’astensione. I leader vedono andamenti simili a quelli dei partiti. Salvini, che aveva un indice vicino al 60 nella primavera, scende dopo la crisi al 42 e successivamente arretra al 37-38. Sembra quindi che, anche le polemiche recenti intorno al Mes, che hanno visto toni forti, non abbiano prodotto risultati di rilievo per il segretario della Lega. Di Maio arriva a chiusura d’anno ai minimi storici: indice di 21, più che dimezzato rispetto agli inizi dell’anno. Il leader incarna la crisi del Movimento e della sua proposta politica, che non riesce a soddisfare gli elettori di riferimento. È indubbiamente molto difficile per una realtà complessa e variegata, in cui convergono provenienze politiche spesso distanti tra loro. Ma è evidente che una scelta si impone, poiché il rischio è la consunzione dell’esperienza pentastellata. E le divisioni interne non favoriscono il leader. Zingaretti si colloca intorno al 25, con un calo dell’appeal registrato immediatamente dopo le primarie. Il suo posizionamento non personalistico è problematico in un momento in cui sono proprio i leader gli interlocutori quasi unici degli elettori. Dall’altro lato il processo di ricostituzione del campo del centrosinistra non sembra avviato, visto anche l’impegno che governare impone. Giorgia Meloni compete ex aequo con Salvini, ora è al 36 per cento. È l’unico leader che dà segnali di crescita, consolidandosi nella sua area. Agli ultimi posti Berlusconi e Renzi. L’uno che non riesce più ad avere un ruolo centrale e che vede la propria formazione progressivamente dividersi su ipotesi politiche non convergenti, l’altro che non è riuscito, nonostante la scissione e la ripresa di presenza mediatica, a risalire la china del dopo referendum e, anzi, segnala ulteriori piccole contrazioni dovute alla vicenda Open. Infine il governo: l’esecutivo giallorosso si stabilizza intorno al 44, dieci punti sotto il gialloverde, che godeva anche di un consenso elettorale più importante. Il presidente del Consiglio Conte, che nell’immediato dopo crisi aveva mantenuto livelli di apprezzamento maggioritari, oggi se ne colloca poco al di sotto, con un indice del 47. La gestione della manovra non ha aiutato. Insomma, non sembra esserci al momento un riferimento forte per il Paese. Il centrodestra è saldamente in testa ma il suo leader sembra non riuscire nel salto richiesto per essere punto di riferimento trasversale; il centrosinistra fatica a trovare un’anima e il centro appare affollato, tuttavia senza forze in espansione. Il governo tiene, ma ancora una volta guardando ai propri elettori e senza grandi entusiasmi. È questa la cifra: gli elettori hanno uno sguardo distaccato, in attesa di un miglioramento che però i segnali dell’economia non sembrano preannunciare.
Il super stupidario della politica, tutte (proprio tutte) le assurdità dette nell'ultimo decennio. Una decade di dichiarazioni di leader politici e cariche istituzionali a tratti surreali se non incredibile. Un viaggio nelle parole che tutti abbiamo ascoltato e che, rimesse in fila, descrivono forse meglio di un saggio la nostra politica. Wil Nonleggerlo il 31 dicembre 2019 su L'Espresso. Dieci anni esatti, 3.651 giorni, sette governi, a cavallo di tre legislature. Un lungo viaggio, a tratti lisergico, che vi condurrà tra insapute celebri ed elogi hitleriani, scandali sessuali e abitativi, fiammate omofobe e razziste, gaffe planetarie e congiuntivi fantozziani, menzogne e contraddizioni, e poi complotti – uh!, i complotti – dall'uomo sulla Luna al Bilderberg, da Spelacchio a “Elisa di Frozen lesbica”. Ma questo è niente. Siccome ci ostiniamo ad affibbiare una certa importanza alle parole, soprattutto se proferite dai più alti vertici istituzionali del Paese, è giunto il momento di ripercorrere questo curioso decennio attraverso le loro peggiori dichiarazioni, da gennaio 2010 a dicembre 2019. Mai come stavolta, fate un bel respiro e preparatevi al peggio.
Governo Berlusconi, dal 2010 fino al 16 novembre 2011.
Ruby “Meglio essere appassionati di belle ragazze che gay”. (Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, 2 novembre 2010)
Per la Camera è Sì. “Il presidente del Consiglio ha chiamato la Questura di Milano nella convinzione che Ruby fosse davvero la nipote di Mubarak”. (Maurizio Paniz, parlamentare Pdl, 27 gennaio 2010)
Il laser antidepilatorio di Ruby. “L'ho aiutata e le ho dato perfino la chance di entrare con una sua amica in un centro estetico. Doveva fornire un laser antidepilatorio. Costava, se ricordo bene, 45 mila euro. Così ho dato l'incarico di darle questi soldi per sottrarla a qualunque necessità, per non costringerla alla prostituzione”. (Silvio Berlusconi, 11 aprile 2011)
L’insaputa. “Un Ministro non può sospettare di abitare in una casa pagata in parte da altri”. (Claudio Scajola, ministro e parlamentare Pdl, 4 maggio 2010)
La casa di Montecarlo. “Anch'io mi chiedo chi sia il vero proprietario della casa di Montecarlo. È mio cognato Giancarlo Tulliani, come tanti pensano? Non lo so...”. (Gianfranco Fini, presidente della Camera, 25 settembre 2010)
Prescrizione. “Il giorno dopo la sentenza di assoluzione dell’avvocato Mills la politica si divide”. (Tg1, direttore Augusto Minzolini, 26 febbraio 2010)
tunnelGelmini. “In rete è già un cult. La gaffe della ministra Gelmini sul «tunnel tra il Cern e il Gran Sasso» sta facendo il giro del Web”. (La Stampa, 24 settembre 2011)
Wikileaks. “Julian Assange vuole distruggere il mondo, il suo è terrorismo”. (Franco Frattini, ministro degli Esteri, 29 novembre 2010)
Fino alla morte. “Io sono eletto nell'Italia dei Valori e tale voglio rimanere, fino alla morte. Mi tentano, ma io resisto. Come potrei farmi vedere in giro domani se passassi con Berlusconi?”. (Antonio Razzi, parlamentare Idv, settembre 2010)
I cazzi miei. “Io te lo dico chiaro: il 14 dicembre ho fatto i cazzi miei... 10 giorni mi mancavano per la pensione, e per 10 giorni mi inculavano... io c'ho 63 anni, dove vado a lavorare io? Cazzo me ne frega, tanto qui sono tutti malviventi, se non fai da solo ti si inculano loro”. (Antonio Razzi, tra i “responsabili” che salvarono il governo Berlusconi, ripreso in Parlamento dalla telecamera nascosta dell'onorevole Barbato, dicembre 2011)
Il dna del Duce. “Rivedendo quella foto dico che forse nel mio codice genetico c'è qualcosa che riporta a Mussolini... le scelte giuste fatte dal Duce sono state moltissime”. (Domenico Scilipoti, deputato Pt, 14 marzo 2012)
Cavalli di razza. “Credo che i Razzi e gli Scilipoti siano davvero un esempio che ci conforta... in Antonio Razzi riconoscerete un cavallo di razza della politica”. (Silvio Berlusconi, 1 febbraio 2012)
Freud. “La Minetti non è mai stata la mia igienista mentale”. (Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, 14 aprile 2011)
La mia è lesbica. “Tutti noi abbiamo un 25% di omosessualità. Ce l'ho anch'io, solo che la mia omosessualità è lesbica”. (Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, 16 aprile 2011)
I ristoranti pieni. “Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita è la vita di un Paese benestante, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni”. (Silvio Berlusconi, 4 novembre 2011)
Democrazie minori. “La dittatura di Mussolini? Beh, diciamo che era una democrazia minore”. (Silvio Berlusconi, 14 dicembre 2011)
Governo Monti (dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013).
Empy. “Vi presento il mio nuovo cane, si chiama Empatia, per gli amici Empy”. (Mario Monti, presidente del Consiglio, 6 febbraio 2013)
“Messaggi culturali nuovi”. “Dobbiamo dire ai nostri giovani che se non sei ancora laureato a 28 anni, sei uno sfigato”. (Il viceministro del Lavoro Michel Martone alla sua prima uscita pubblica, 24 gennaio 2011)
Choosy. “Bisogna entrare subito nel mondo del lavoro, mai essere troppo "choosy", come dicono gli inglesi”. (Elsa Fornero, ministro del Welfare, 22 ottobre 2012)
Giovanardi su Cucchi. “Ilaria Cucchi sta costruendo una carriera politica su una bugia collettiva, suo fratello Stefano non è stato ammazzato di botte, è morto perché era un tossicodipendente e uno spacciatore"; "il tempo è galantuomo e ha fatto giustizia di pregiudiziali ideologiche, enfatizzate dai media, che attribuivano responsabilità agli agenti di custodia per un pestaggio mai avvenuto”; “nessuna relazione tra la morte di Stefano ed eventuali percosse subite. Le lesioni? La causa è la malnutrizione. Ha avuto una vita sfortunata”. (Carlo Giovanardi, senatore Pdl, 2013)
Emergenza neve. “È un fatto geografico e botanico: a Roma gli alberi non sopportano bene il peso della neve, non ci sono abituati”. (Gianni Alemanno, sindaco di Roma, 6 febbraio 2012)
La pipì in strada. “Che effetto mi fanno due donne che si baciano per strada? Come chi fa pipì in pubblico, può dare fastidio”. (Carlo Giovanardi, senatore Pdl, 12 febbraio 2012)
Nella vasca da bagno. “Sto di merda. Non dovevo accettare quel pesce. Mi processo davanti a tutti per quattro spigole e cinquanta cozze pelose”. (Michele Emiliano, sindaco di Bari, Pd, 18 marzo 2012)
Asini. “Io ero asina a scuola, non mi ha mai neppure sfiorato l'idea di iscrivermi ad una università”. (Rosy Mauro, vicepresidente del Senato, Lega Nord: 10 aprile 2012)
Nicole come Nilde. “Nicole Minetti è come Nilde Iotti. Anche Togliatti aveva come amante la Iotti, poi lei è diventata il primo presidente donna della Camera, e sicuramente non aveva vinto dei concorsi”. (Daniela Santanchè, esponente Pdl, 12 aprile 2012)
Sfigati. “Ma il giornalista del Corriere fa le vacanze sempre da solo? Eh ma che sfigato! Le vacanze da solo! Che malinconia, che tristezza, che sfigato. Voi non fate mai vacanza di gruppo?”. (Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, Pdl, aprile 2012) Grillo e la mafia. “La mafia non ha mai strangolato le proprie vittime, i propri clienti, si limita a prendere il pizzo (...)”. (Beppe Grillo, 29 aprile 2012)
Beppe e l'antifascismo. "Se io sono antifascista? Questo è un problema che non mi compete... Se un ragazzo di CasaPound volesse entrare nel nostro Movimento, con in requisiti in regola, non ci sarebbe nessun problema. Che poi hanno pure alcune idee condivisibili”. (Beppe Grillo, 10 gennaio 2013)
Beppe come Gesù. "Prima del blog vivevamo in Matrix: ora il messaggio di Beppe Grillo è contagioso come quello di Gesù Cristo”. (Roberto Casaleggio, co-fondatore del Movimento 5 Stelle, 4 gennaio 2013)
Le cose buone di Hitler. “Il nazismo è stato un regime criminogeno, ma Hitler ha fatto anche delle cose positive: ad esempio in ecologia, nella ricerca sul cancro ed in ambito aerospaziale”. (Mario Borghezio, eurodeputato leghista, 11 maggio 2012)
A bordo, cazzo! “Perché sono sceso dalla nave? Il legno era ormai scivoloso, creando un piano inclinato 50-55 gradi sono stato praticamente favorito ad andare sulla lancia, non so se sono scivolato o se sono caduto, o se è la nave che si è spostata”. (Francesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia, 10 luglio 2012)
Le ascelle di Berlusconi. “Altroché culo flaccido, Silvio ce l'ha sodo e tosto, è un toro. Ricordate quando vi dissi che gli baciai i piedi? Poi lo rifeci di nuovo, ma c'è una novità: gli ho pure baciato le ascelle. E dopo una giornata di lavoro, alle nove di sera, profumavano di rose”.
(Sabina Began, l'Ape Regina delle feste di Arcore, 16 luglio 2012)
Lo spirito giusto. “Lo stipendio da parlamentare non è un granché alla fine. Per me, con le case che ho, spese di qua e di là... ma poi che cazzo gliene frega alla gente di cosa faccio dei miei soldi? Perché vado poco al Senato? Io l'ho già detto, sono in Parlamento solo per legittima difesa contro i magistrati. Di votare non me ne frega niente”. (Marcello Dell'Utri, senatore Pdl, 19 luglio 2012)
First lady. “Basta fango, ora seguirò il mio sogno, vado negli Usa: mi piacerebbe incontrare un bellissimo uomo di due metri, che gioca a baseball e che riesca a conquistarmi. Oppure diventare la first lady americana”. (Nicole Minetti, ex consigliere regionale Pdl, 30 ottobre 2012)
Obama e il KKK. “Obama è un emerito coglione, con lui ha vinto questa America meticcia, multirazziale, che mi sta sul cazzo... però ha un merito: ha rivitalizzato il Ku Klux Klan”. (Mario Borghezio, eurodeputato della Lega Nord, 7 novembre 2012)
Mangino cornetti. “Ma quale crisi!? Sono passata davanti ad un famoso bar di Roma alle dieci del mattino, ed era pieno di gente che si faceva cornetto e cappuccino! Se ci fosse davvero tutta 'sta povertà...”. (Michaela Biancofiore, onorevole Pdl, 13 novembre 2012)
Duce grande statista. “Buio pesto le leggi razziali, ma nel fascismo ci sono state molte luci. Mussolini fu un grande statista: se lo dicono di Monti figuriamoci se non possiamo dirlo di Mussolini”. (Ignazio La Russa, Fdi, 1 febbraio 2013)
Tanti amici gay. “Ho tantissimi amici omosessuali, ma il matrimonio gay è una cosa profondamente sbagliata. Non è detto che l'Europa sia sempre e comunque da imitare, in alcuni paesi hanno legalizzato dei movimenti che facevano anche apologia della pedofilia...”. (Pierferdinando Casini, leader Udc, 7 febbraio 2013)
Sberleffi a vita. “Un bambino che viene adottato da una coppia gay sarà soggetto agli sberleffi, al bullismo, sarà preso per il culo per tutta la vita. Di solito le coppie gay sono eccentriche - pensate ad Elton John - quei bambini non crescono nella normalità. Gesù Cristo ha fatto l'uomo e la donna, per procreare”. (Michaela Biancofiore, da onorevole Pdl, 7 febbraio 2013)
Mannoia alla Cultura. “Il mio governo ideale? Dunque, io premier e pure ministro della Giustizia, ad interim. Marco Travaglio all'informazione, Giacché all'Economia, un operaio al Lavoro, un poliziotto agli Interni, e Fiorella Mannoia alla Cultura”. (Antonio Ingroia, candidato premier di Rivoluzione Civile, 15 febbraio 2013)
La scuola di Chicago. “Mi sono inventato anche la partecipazione allo Zecchino d'Oro... però ho fatto le selezioni, sono andato all'Antoniano e sono stato scartato, bisognava comprare l'enciclopedia...”. (Oscar Giannino, candidato premier di Fare Futuro, dopo lo scandalo dei titoli di studio inventati, 20 febbraio 2013)
Dice e non dice. “Da noi la magistratura è una mafia più pericolosa della mafia siciliana”. (Silvio Berlusconi, 23 febbraio 2013)
Umettare la matita. “Prima del voto bagnatevi la mano con la saliva, umettate la matita e poi votate. Solo così il vostro voto sarà indelebile”. (Matteo Dall'Osso, onorevole 5 Stelle, 24 febbraio 2013)
Microchip istituzionale. “Ciao, sono Paolo, ho 25 anni, sono vegano e mi sono disiscritto dalla Chiesa cattolica... ho scoperto la politica con il documentario Zeitgeist: mi ha fatto vedere il mondo in maniera completamente diversa... non so se lo sapete, ma in America hanno già cominciato a mettere i microchip all'interno del corpo umano”. (Paolo Bernini, futuro onorevole M5S, 4 marzo 2013)
Hey. “Guardi, chi mi rimprovera di aver scelto un abbigliamento alla Fonzie forse si sente un po' Ralph Malph...”. (Matteo Renzi e la partecipazione ad Amici, 4 aprile 2013)
La mutanda. “Le mutande si possono cambiare ogni quattro giorni, basta metterle fuori a prendere aria, e lavarsi bene. Io faccio così, non si possono sprecare 25 litri d'acqua per una mutanda”. (Corrado Clini, ministro dell'Ambiente, 14 aprile 2013)
L'Altissimo. “Ci affidiamo completamente a Lei, Presidente Napolitano, con lo stesso trasporto di Papa Francesco quando si rivolge all’Altissimo”. (Enrico Letta, pronto per la premiership, 29 marzo 2013)
Governo Letta (dal 28 aprile 2013 al 21 febbraio 2014)
Palle d'acciaio. “Sapete cosa pensano di me in Europa? Che ho delle palle d'acciaio”. (Enrico Letta, presidente del Consiglio, 7 novembre 2013)
Miracolati. “Rodotà è un ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi. Gli auguriamo una grande carriera e di rifondare la sinistra”. (Beppe Grillo scarica il candidato M5S al Quirinale, 28 maggio 2013)
Diversità. “Le donne sono diverse! Le donne non guardano il culo degli uomini!”. (Laura Ravetto, onorevole Pdl, 31 maggio 2013)
Eventi. “Il Restitution Day è l'evento politico più rivoluzionario dagli omicidi di Falcone e Borsellino”. (Carlo Sibilia, onorevole M5S, 7 luglio 2013)
Come sotto il Fuhrer. “I miei figli dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler”. (Silvio Berlusconi, 6 novembre 2013)
L'orango. “Ogni tanto smanettando con internet trovo le foto del governo italiano, e cazzo, quando vedo le immagini della Kyenge con le sembianze di un orango, io resto sconvolto”. (Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, Lega Nord, 13 luglio 2013)
Silvio Einstein. “Presidente, pensando a lei mi torna in mente Albert Einstein, e quello che diceva: 'le grandi menti, le grandi personalità, hanno sempre ricevuto violenta opposizione da parte delle menti mediocri'...”. (Mara Carfagna, onorevole Pdl, 30 settembre 2013)
Le sirene esistonoh. “Prove schiaccianti! Sei scienziati che stavano facendo studi sulla sirena l'hanno vista, ma l'Amministrazione Nazionale Oceanica nega tutto, gli sequestra il materiale e li caccia via! Perché? Di cos'hanno paura? Perché non ammettere un fatto tanto evidente?”. (Tatiana Basilio, deputata 5 Stelle, 2 novembre 2013)
Mahatma Silvio. “Tutti i grandi della storia sono andati in carcere: Gandhi, Mazzini, De Gasperi, Mandela, De Gaulle, in ogni epoca ci sono stati magistrati che volevano sbarrare il corso della storia. Proprio come succede a Berlusconi...”. (Daniela Santanchè, onorevole Pdl, 30 novembre 2013
Il democristiano Kim. “Kim Son Un (Kim Jong-un, ndr), sembra un dittatore, ma è un moderato, lui sta cercando di portare un po' di democrazia in Corea del Nord. E siccome lo zio voleva fare un complotto, il nipote ha fatto magnare lo zio dai cani! Io non lo vedo come un dittatore, ma come un vecchio democristiano, un politico bravo. In Corea del Nord mi sono sempre trovato benissimo, e non ho visto nessuna bomba atomica...”. (Il senatore di Forza Italia Antonio Razzi, 6 gennaio 2014)
Uomini sessuali. “Siete omosessuali, avete cercato di diventare etero e non ci siete riusciti? Stasera Porta a Porta è fatta per voi”. (Bruno Vespa, presentando la puntata di Porta a Porta, 14 gennaio 2014)
Fortunelli. I neri “hanno la fortuna di non doversi truccare, e quindi sono più fortunati di noi”. (Jole Santelli, onorevole di Forza Italia, 15 gennaio 2014)
Socialismo reale. “Noi siamo marxisti-leninisti, che vogliono il socialismo. Come vivo? Ricevo un vitalizio perché ho fatto 20 anni in Parlamento, sono 4.500 euro netti al mese”. (Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista, 16 gennaio 2014)
La figlia di Giovanardi ed il rastone gay. “Mia figlia qualche anno fa tornò a casa dal Sudafrica e mi disse: 'Papà, mi sono fidanzata con un Rasta', e mi ha spiegato cos'era... 'è di colore', e mi ha spiegato cosa significava... 'è sposato', ed io, vabbè, sono un uomo di mondo... 'è sposato con un uomo', e lì mi sono risvegliato al pronto soccorso...”. (Carlo Giovanardi, senatore Ncd, 24 gennaio 2014)
Nichi ma che stai a dì? “Che parola pregnante e multidimensionale: disarmo! È politica internazionale, politica della sicurezza, è conversione dei modelli produttivi, è rispetto della natura, è educazione alla convivenza e alla convivialità, è critica degli armamenti e dell’armarsi, a partire dagli apparati industriali militari per finire agli apparati genitali. Le guerre stellari, la guerra infinita, le guerre umanitarie e democratiche, le fosse comuni, le stragi chimiche, le Twin Towers, i kamikaze...”. (Nichi Vendola, congresso di Sel, 25 gennaio 2014)
Pompinare. “Voi donne del Pd siete qui perché siete brave solo a fare i pompini”. (Massimo Felice De Rosa, deputato M5S, si sarebbe rivolto così alle colleghe democratiche in Commissione giustizia alla Camera, 30 gennaio 2014)
Indimenticabile la risposta dell'onorevole Pd Giuditta Pini. “Noi siamo qui solo per i pompini? Ho preso 7.100 preferenze in tre giorni, mi fa ancora male la mascella”. (31 gennaio 2014)
Immaginate le risposte...“Cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina?...”. (Beppe Grillo, su Facebook, 31 gennaio 2014)
Enrico stai sereno. “Diamo un hashtag: #EnricoStaiSereno”. (Matteo Renzi, da segretario Pd, 17 gennaio 2014)
Governo Renzi (dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016)
Una vita da mediano. “Calcisticamente parlando, qualcuno pensa che io sia un fantasista, cioè quello che inventa il colpo a sorpresa, o il portiere fortunato, che para i rigori perché provoca l’avversario. Non hanno capito che, dal punto di vista amministrativo, io sono un mediano, un mulo, che su tutti i palloni si mette lì e "butubum-butubum" studia le carte”. (Matteo Renzi, presidente del Consiglio, 13 luglio 2014)
Sorpresa. “Non immaginavo di diventare ministro... stavo guardando Peppa Pig in televisione”. (Marianna Madia, ministra alla Pa, 22 febbraio 2014)
Mosè. “Non posso negarlo, quando Renzi mi chiama sul display del telefono compare la scritta Mosè... eheh... Mosè porta il suo popolo fuori da una condizione opprimente e allo stesso tempo rassicurante”. (Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, 22 aprile 2014)
Il bibliofilo. “Marcello Dell'Utri ha una bellissima famiglia, è un cattolico fervente e praticante, non conosco cose negative che abbia fatto Marcello. È un uomo molto colto, è probabilmente il più colto bibliofilo italiano”. (Silvio Berlusconi, 28 aprile 2014)
Ha stato il Bilderberg. “Il mandante della bomba di Piazza della Loggia è lo Stato italiano. Una strage di Stato. C'era di tutto. I servizi segreti deviati, la politica, la Cia, e come dice Imposimato, anche il gruppo Bilderberg. Dietro alla strategia della tensione e alle stragi c'è anche il gruppo Bilderberg”. (Claudio Cominardi, onorevole M5S, 31 maggio 2014)
L'autistico Renzi. “Matteo è come un ragazzino autistico: lo vorresti proteggere, perché tante cose non le sa, però se lo metti a ragionare di politica e di rapporti di forza, suona”. (Corradino Mineo, senatore Pd, 14 giugno 2014)
Fair play istituzionale. “Fa piacere mandare a fare... gli inglesi, boriosi e coglioni”. (Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, dopo la vittoria dell'Italia sull'Inghilterra al mondiale brasiliano, 14 giugno 2014)
Zlatan fa sesso. “I bellocci alla Brad Pitt mi fanno cadere i gingilli per terra, a me piacciono gli uomini baudeleriani... per dire, se c'è uno che mi fa sesso è Zlatan Ibrahimovic: irruente, forte, maschio, mi dà il senso che quando ti acchiappa ti acchiappa, ti fa uscire la passione dall'anima...”. (Michaela Biancofiore, onorevole forzista, 26 giugno 2014)
Man on the moon. “Oggi si festeggia anniversario sbarco sulla #luna. Dopo 43 anni ancora nessuno se la sente di dire che era una farsa...”. (Carlo Sibilia, parlamentare M5S, 20 luglio 2014)
In Corea con Razzi. “Sono contento di esserci andato, un senso di comunità splendido. Ho fatto un’esperienza che consiglio a tutti. Cinque giorni senza telefonino, senza Internet, senza Facebook, senza Twitter. In pratica, il paradiso. La libertà di stampa? D’accordo, lì non fanno altro che parlare del 'Grande Maresciallo', ma da noi non si cantano le lodi a Renzi tutti i santi giorni? Razzi è una persona spumeggiante, piena di iniziativa. In Corea è un’autorità assoluta”. (Matteo Salvini di ritorno dalla missione in Corea del Nord, 3 settembre 2014)
Ah ok. “Sarò il nuovo Berlusconi, ma in meglio”. (Corrado Passera, fondatore di Italia Unica, 22 settembre 2014)
Scie comiche. “Porterò il caso delle scie chimiche in Parlamento europeo: all’attenzione della commissione agricoltura, di cui faccio parte”. (Marco Zullo, eurodeputato M5S, 24 settembre 2014)
Delicatissima. “Meno droga, più dieta, messa male”. (Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri risponde così, su Twitter, ad una giovanissima fan di Fedez, 19 ottobre, 2014)
Nuove strategie. “La nostra nuova battaglia sarà 'Dentiere gratis per tutti'...”. (Silvio Berlusconi, 22 ottobre 2014)
The Artist. “Io Hitler lo considero un artista. Ha fatto meno danni della Merkel...”. (Mario Borghezio, eurodeputato leghista, 24 ottobre 2014)
Carta di credito Rai. “Ostriche e champagne? Ma stiamo scherzando? Adesso mi incazzo. Io sono allergico a questi crostacei. E lo champagne te lo danno in qualsiasi ristorante appena ti siedi, senza nemmeno chiederlo...”. (Augusto Minzolini, senatore di Forza Italia, 30 ottobre 2014)
Er Batman. “Tutta Italia pensa che io sia andato a cena con ostriche e champagne ma non l'ho mai fatto. Non mangio ostriche, so' carnivoro. Non ho mai avuto una Harley Davidson. Anche il soprannome "Er Batman" è totalmente inventato. Altroché Batman, io sono un fagiano, l'unico che non prenderà il vitalizio...”. (L'ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio Franco Fiorito torna sullo scandalo rimborsi, 20 novembre 2014)
Svelato l'arcano. “L'Isis stampa moneta senza il consenso di Usa e Fmi. Minare così tanto gli interessi occidentali non è più tollerabile...”. (Paolo Bernini, deputato M5S, 14 novembre 2014)
Panda-gate. “La mia famosa Panda rossa ormai è considerata più pericolosa di un caccia bombardiere nordcoreano che invade lo spazio aereo dell'isola di Okinawa”. (Ignazio Marino, sindaco di Roma, 18 novembre 2014)
Ladylike. “In politica io voglio avere il mio stile, l'essere sempre a posto, è un quid in più. Io ad esempio ho deciso di andare dall'estetista ogni settimana. Mi prendo cura di me, mi faccio le meches, mi faccio la tinta. Cosa dovrei andare in giro con i peli ed i capelli bianchi? Ho un ruolo pubblico, rappresento tante persone, e voglio rappresentarle al meglio. Il nostro stile di fare politica è 'Ladylike'...”. (Alessandra Moretti, da eurodeputata Pd, 18 novembre 2014)
Dna. “Come diciamo che culturalmente i francesi amano l'amore e gli italiani amano la musica, i rom culturalmente sono ladri...”. (Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d'Italia, 1 dicembre 2014)
Nientemeno...“Alcune mie dichiarazioni sono state parzialmente riprese anche da Papa Francesco”. (Alessandro Di Battista, deputato M5S, 9 dicembre 2014)
Nientemeno... / 2. “Mi piacerebbe essere ricordato come il Che Guevara di Napoli”. (Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, 15 gennaio 2015)
Lo diceva l'internet. “Vanessa e Greta sesso consenziente con i guerriglieri? E noi paghiamo!”. (Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri rilancia su Twitter una pesante falsità “letta in rete” e relativa alle due giovani cooperanti italiane rapite in Siria, 17 gennaio 2015)
I consigli del leader. “Guardare Peppa Pig rilassa il cervello!”. (Matteo Salvini, 9 febbraio 2015)
Su Radio Padania. “Il popolo padano è vittima di pulizia etnica coordinata dall'Europa!”. (Matteo Salvini, 16 febbraio 2015)
Un tweet, doppio fail. “Che origini hanno i piloti dell’autobus caduto???”. (Era un “Airbus”, non un “autobus”, mentre i piloti erano tedeschi da generazioni... L'onorevole forzista Daniela Santanchè sul disastro dell’aereo Germanwings, costato la vita a 150 persone, 26 marzo 2015)
Lapsus. “Per essere giornalisticamente circoncisi...”. (Il capogruppo forzista Renato Brunetta, durante la conferenza stampa sulla riforma della scuola a Montecitorio, 23 aprile 2015)
Tutti in piedi. “Il ruolo in politica non ha cambiato le mie abitudini: stiro, lavo e vado al supermercato da sola”. (Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme, 19 aprile 2015)
Elementare. “Per risolvere il problema degli sbarchi di clandestini, ho la mia cura: basta togliere il motore alle barche!”. (Silvio Berlusconi su Telepadova, 19 maggio 2015)
Il liceale. “'Migranti'... questo vocabolo nuovo inventato dalla Boldrini... sono clandestini! 'Migrante' è un gerundio!”. (In realtà sarebbe un participio presente... Matteo Salvini, 5 giugno 2015)
Tweet poi rimosso. “Elezioni per Roma il prima possibile! Prima che Roma venga sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai clandestini”. (Beppe Grillo, 17 giugno 2015)
Corriere della Sera: “Vito Crimi e il 'complotto' dei piedi sporchi, le ironie della Rete su M5S”. “Il senatore Crimi pubblica la lettera di un amico che si lamenta per i piedi sporchi del figlio a causa della polvere dopo due settimane di assenza da casa per le vacanze, e chiede il monitoraggio dell’aria. Esplodono le prese in giro sui social”. (15 luglio 2015)
Lo zoo. “310 morti per un pellegrinaggio? Cose da pazzi! Sono come animali... più che alla Mecca, dovrebbero andare allo zoo!!!”. (Gianluca Buonanno, da eurodeputato leghista, 24 settembre 2015)
Maria. “Sì, è vero, ho fatto un provino ad Amici, dalla De Filippi. Avevo 20-22 anni, e non andò bene...”. (Alessandro Di Battista, deputato 5 Stelle, 15 ottobre 2015)
Lo scherzone del decennio. @BITW__18: “Ciao Maurizio, un amico dice di aver fatto le scuole superiori con te, ti saluta calorosamente e continua a seguirti sempre :)”. @gasparripdl: “E chi è?”. @BITW__18: “STO CAZZO HAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAH”. (Maurizio Gasparri, 30 ottobre 2015)
Gesù Cristo. “Io trovo una vicinanza incredibile tra l’azione rivoluzionaria di Gesù Cristo e l’azione rivoluzionaria alla quale noi del Movimento 5 Stelle stiamo chiamando i cittadini...”. (Paola Taverna, senatrice M5S, 30 novembre 2015)
Il governo ideale. “Nel mio esecutivo vorrei Checco Zalone alla Cultura, poi Mauro Corona con delega a Montagna, Caccia e Agricoltura. Uno tra Claudio Borghi e Alberto Bagnai come ministro all'Economia. Agli esteri Berlusconi: rispetto a Renzi è avanti anni luce...”. (Matteo Salvini, 4 gennaio 2016)
Mi ci pulisco il culo e...“Non comprerò più niente da Ikea! Siccome mi sono rimasti dei loro fazzoletti in casa, mi ci pulisco il sedere e li rimando usati ai capi dell'azienda. Così forse li mangeranno...”. (Maurizio Gasparri contro la multinazionale svedese, colpevole di aver promosso alcune iniziative in favore delle unioni civili, 28 gennaio 2016)
Il Celeste. “L'odore della sconfitta sulla legge Cirinnà sta procurando crisi isteriche gravi su gay, lesbiche, bi-transessuali e checche varie. Non è bello, poverini”. (Roberto Formigoni, da senatore Ncd, 6 febbraio 2016)
Batti lei? “Io ho detto ai miei: se vi trovereste... se ci troveressimo... se ci trovassimo!”. (I congiuntivi del senatore M5s Alberto Airola, durante un intervento in aula, 18 febbraio 2016)
Kung Fu Panda. “Volete capire come si fa il lavaggio del cervello gender ai bambini? Ad esempio con il protagonista di Kung Fu Panda che ha due papà”. (Mario Adinolfi, 14 marzo 2016)
Ciaone. “Prima dicevano quorum. Poi il 40. Poi il 35. Adesso, per loro, l'importante è partecipare. #CIAONE”. (Il deputato Pd Ernesto Carbone, su Twitter, dopo il fallimento del referendum sulle trivelle, 17 aprile 2016)
Il mio pantheon. “I leader a cui mi ispiro sono San Suu Kyi, Martin Luther King e Gandhi”. (Virginia Raggi, 3 maggio 2016)
Me lo segno. “Se io perdo il referendum, con che faccia rimango? Ma non è che vado a casa, smetto proprio di fare politica”. (Matteo Renzi, premier, 8 maggio 2016)
Me lo segno / 2. “Noi siamo persone molto serie e se Renzi perde anch'io lascio la politica. Come potremmo restare e far finta di niente?”. (Maria Elena Boschi, da ministro, 22 maggio 2016)
La laurea a sua insaputa. “Ho saputo della mia laurea in Albania solo dopo questa indagine. La vicenda mi lascia perplesso, escludo di aver fatto l'università”. (Renzo Bossi detto "il Trota", 12 luglio 2016)
SkyTg24: “Salvini sul palco con la bambola gonfiabile”. “Ecco la sosia della Boldrini!”. (Matteo Salvini durante un comizio, 25 luglio 2016)
“Arare con il cazzo”. “Il mio film 'Something good' avrebbe dovuto essere a Venezia, ma venne rifiutato (...). Alzai il telefono e chiamai Barbera: 'Portatore sano di forfora – urlai –, quando te ti facevi le seghe a Torino, io chiavavo Naomi Campbell, pippavo con Lou Reed a Kansas City, aravo con il cazzo il mondo e guadagnavo miliardi, testa di cazzo!'”. (Luca Barbareschi, da direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma, ex parlamentare, al Fatto Quotidiano, 31 luglio 2016)
Pulizia etnica controllata. “Quando arriveremo al governo, polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le nostre città. Sarà fatta una sorta di pulizia etnica controllata e finanziata, come stanno facendo ora con gli italiani costretti a subire l’oppressione dei clandestini”. (Matteo Salvini, con addosso la divisa della polizia, 15 agosto 2016)
Al. “No, non sono io a dirlo, ma mia moglie: per lei assomiglio ad Al Pacino...”. (Maurizio Gasparri, 15 settembre 2016)
Pinochet il venezuelano. “Renzi ha occupato con arroganza la cosa pubblica, come ai tempi di Pinochet in Venezuela”.
(Cile, meglio. Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, 13 settembre 2016)
Non gliela si fa al Carlo. “Esiste una crisi idrica, quando c'è scarsità d'acqua. Esiste una crisi geologica, quando c'è scarsità di suolo. Esiste una crisi d'aria, quando è troppo inquinata. Non può esistere una crisi monetaria perché manca la moneta. (...) Dire che esiste una crisi monetaria è come dire che non c'è la lunghezza perché mancano i metri. NON FACCIAMOCI FREGARE!”. (Carlo Sibilia, onorevole M5S,19 settembre 2016)
Beatrice Di Maio. “La mia compagna twittava quasi completamente a mia insaputa”. (L'onorevole Renato Brunetta sulle gesta social della compagna Tommasa Giovannoni Ottaviani detta “Titti”: dietro all'account Twitter “Beatrice Di Maio”, particolarmente amato dai grillini ed infamante nei confronti del governo Renzi, al punto da ricevere una querela dal sottosegretario Lotti, c'era proprio lei... 24 novembre 2016)
Debolezze. “Certe volte sento il desiderio di scendere dalla papamobile. Spesso accade davanti alle vecchiette. Io ho una debolezza per le vecchiette”. (Papa Francesco, 10 novembre 2016)
Questa roba. "Mio padre orgogliosamente fascista? Sono super orgoglioso di lui. È più importante essere onesto che antifascista. Nel 2016 parlare di fascismo e antifascismo è come parlare di guelfi e ghibellini... ancora a parlare di questa roba?”. (Alessandro Di Battista, M5S, 12 dicembre 2016).
Governo Gentiloni (dal 12 dicembre 2016 al 1 giugno 2018)
Er Moviola. “A Roma mi chiamano Er Moviola, una forza tranquilla e seria: io sono orgoglioso di aver rasserenato gli animi”. (Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio, 7 gennaio 2018)
Il sindaco-sceriffo. “Come Mussolini, anche Hitler ha fatto delle cose giuste. Ha tolto la disoccupazione in Germania e dato da mangiare al suo popolo che aveva fame”. (Joe Formaggio, sindaco di Albettone, 1 febbraio 2017)
Altri meriti. “Hitler almeno i disabili li eliminava gratis”. (Il leader del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi sulla scelta di dj Fabo di ricorrere al suicidio assistito in Svizzera, 27 febbraio 2017)
Dritte. “Il rapporto di lavoro è prima di tutto un rapporto di fiducia. È per questo che lo si trova di più giocando a calcetto che mandando in giro dei curriculum”. (Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, 27 marzo 2017)
Poster. “A 15 anni in cameretta avevo il poster di Roberto Baggio, dei Duran Duran e di Bob Kennedy...”; “Ma quali Duran Duran, a 15 anni avevo il poster di Samantha Fox!”. (Matteo Renzi, 27 aprile 2017)
Poster / 2. “Da ragazzino in cameretta avevo tre poster: Franco Baresi, Umberto Bossi e Miriana Trevisan”. (Matteo Salvini, gennaio 2014)
Doppia bufala con congiuntivo. “Incredibile, pare che Bebe Vio da piccola è stata vaccinata con il Morupar, vaccino poi ritirato perché provocava la Meningite”. (Bartolomeo Pepe, senatore Gal, ex 5 Stelle, 14 maggio 2017)
Bruno Sacchi. “Sei musulmano? Vuoi stare in Italia? Ti mangi SUBITO davanti alle autorità la mortadella e sputi sul Corano ripreso da telecamere, sennò VIA!”. (Fabrizio Bracconeri, ex ragazzo della Terza C, già candidato alle Europee con Fratelli d'Italia, 7 giugno 2017)
Il Pil cresce? Merito dell'afa. “A giugno ha fatto molto più caldo: i climatizzatori, la catena del freddo, l’aria condizionata delle auto. Renzi ha preso una tranvata dopo l’altra, serve autorevolezza... non possiamo gioire perché ha fatto troppo caldo!”. (Barbara Lezzi, senatrice 5 Stelle, 16 luglio 2017)
Au... che?. “Il novello Napoleone Macron piace a tutti quanti voi come se fosse Napoleone, ma almeno quello combatteva sui campi ad Auschwitz”. (Lo sfondone di Alessandro Di Battista in aula: confonde Auschwitz e Austerlitz, 19 luglio 2017)
Dopo mucca e toro...“Lo dico a tutti i miei compagni: non accontentatevi del piccione in mano, andiamoci a prendere il tacchino”. (Pierluigi Bersani, Mdp, 20 luglio 2017)
Je suis Charlie. “Si, in effetti penso che l'Isis debba tornare in redazione a Parigi e finire il lavoro...”. (Massimo Corsaro, da deputato di Direzione Italia, dopo la copertina del settimanale satirico francese sull'uragano Harvey, “Dio esiste: ha annegato tutti i nazisti del Texas”, 3 settembre 2017)
Ma che fa? “Mi pare che si vadi in una direzione assolutamente serena...”. (Dario Franceschini, da ministro dell'Istruzione, 21 settembre 2017)
Scopatori africani. “Vado con Gheddafi ed i suoi architetti in questi centri di accoglienza, guardo i bagni e manca il bidet. 'Qui non c'è il bidet, bisogna metterlo!'. Gheddafi mi guarda e dice: 'Ma cos'è il bidet?'. 'Non vi preoccupate, basta un piccolo spazio, li metto io'. Volevo l'orgoglio di insegnare a questi scopatori africani che esistono anche i preliminari!”. (Silvio Berlusconi alla platea di Forza Italia, 15 ottobre 2017)
SpelacchioGate. “Sto con Spelacchio: secondo me è un mezzo complotto, c’è una regia in corso. Questo nomignolo girava fin dal primo giorno: quando lo hanno scaricato, ma dalle mie foto l'albero risultava essere ancora in forma. Spelacchio a me piace, è come un Picasso: va capito”. (Pinuccia Montanari, assessore all'Ambiente della giunta Raggi, 21 dicembre 2017)
Ok. “Non è una Margherita, ma un fiore petaloso”. (La ministra Beatrice Lorenzin sul nuovo simbolo di Civica Popolare, 9 gennaio 2018)
Perché proprio Matteo? “Di Salvini mi ha colpito la nitidezza di pensiero”. (L'avvocato penalista Giulia Bongiorno si candida con la Lega Nord, 18 gennaio 2018)
Elsa di Frozen lesbica. “Ho una bimba di 5 anni e so assolutamente tutto di Elsa e Anna: una responsabile Disney ha detto che stanno valutando se Elsa potrà diventare gay: ci stanno preparando ad un mondo al contrario!”. (Matteo Salvini durante un comizio, 1 marzo 2018)
Rimborsi a 5 Stelle. - Il Movimento gli imputa dichiarazioni false per 270mila euro, è il recordman delle non-restituzioni (...). “Non sono in Marocco, non scappo da niente”. Ma come le è venuto in mente di tenersi i soldi? “Ho restituito qualcosa ogni mese, ma non quanto dichiaravo”. Come faceva? “Postavo bonifici che poi non inviavo” -. (Ivan Della Valle, ex M5S, da Repubblica del 15 febbraio 2018)
Legislatori. “Ho scoperto che Luigi Di Maio è gay ed è fidanzato con Vincenzo Spadafora, suo responsabile per le relazioni istituzionali. Sono felice di avere finalmente un premier gay, così sereno, affettuoso, sorridente. È elogiativo: anzi, pare che Di Maio sia bisessuale, e bisessuale è ancora meglio”. (L'onorevole Vittorio Sgarbi, 12 marzo 2018)
Lo sguardo di Toninelli. “Questa fotografia forse può dimostrare anche la MASSIMA CONCENTRAZIONE con cui stiamo affrontando questa importante missione”. (Danilo Toninelli pubblica la foto del proprio sguardo su Instagram, 9 maggio 2018)
Governo Conte 1 (dal 1 giugno 2018 al 4 settembre 2019)
L'inizio è incoraggiante. “Non leggo un libro da tre anni”. (La neo sottosegretaria leghista alla Cultura Lucia Borgonzoni, 26 giugno 2018)
Il ministro dell'Interno. “Un bacione a Saviano. Stiamo lavorando a una revisione dei criteri per l'assegnazione delle scorte”. (Matteo Salvini, 30 maggio 2019)
Il ministro dell'Interno su Carola Rackete. “Ricca comunista tedesca delinquente”, “mercenaria”, “sbruffoncella”, “fuorilegge”, “comandante criminale”, “potenziale assassina”, “zecca tedesca”...(Matteo Salvini, 11 luglio 2019)
Nobel per la Pace. “Penso proprio di sì, Salvini merita il Nobel per la Pace, sta cercando di difendere gli interessi del proprio Paese, usando le parole di grandi personaggi religiosi come papa Giovanni Paolo II...”. (Claudio Durigon, sottosegretario leghista al Lavoro, 21 giugno 2019)
Diceva? “Salvini, Meloni, mangiate tranquilli. Il M5S non fa alleanze con quelli che da decenni sono complici della distruzione del Paese”. (Beppe Grillo, 23 gennaio 2017)
Diceva? / 2. “Voglio rispondere a chi ci definisce alleati della Lega: io sono del Sud, io sono di Napoli. Faccio parte di quella parte d'Italia a cui la Lega diceva "Vesuvio lavali col fuoco". Non ho nessuna intenzione di far parte di un Movimento che si allea con la Lega Nord”.
(Luigi Di Maio, 19 giugno 2017)
Ho tanti amici gay. “Io contro i gay? Ma va. Ho tanti amici omosessuali, del resto ho vissuto a Bruxelles tanti anni dove ci sono anche nelle istituzioni. Le famiglie arcobaleno? Perché, esistono?”. (Lorenzo Fontana, ministro leghista alla Famiglia, 2 giugno 2018)
Voce del verbo nomadare. “Se sono nomadi non sono stanziali. I campi Rom quindi non sono tollerabili. Se sono nomadi dopo tot mesi devono #NOMADARE”. (Giorgia Meloni, leader Fdi, 13 giugno 18)
Voce del verbo sgrugnare. “Io quand’ero piccola, che c’avevo poco a poco un cugino che c’aveva una malattia esantematica, facevamo la processione a casa di mio cugino perché così la zia se sgrugnava tutti e sette i nipoti, così tutti se l’erano levata dalle palle”. (Paola Taverna, vicepresidente del Senato, 7 agosto 2018)
Percentuali. “Il ritorno all’acqua pubblica è un tema culturale del Paese, perché l’acqua è quello per cui noi siamo costituiti per oltre il 90%”. (Il vicepremier Luigi Di Maio, 4 settembre 2018)
Ciaone alla povertà. “Ce l'abbiamo fatta! Con questa manovra abbiamo abolito la povertà!”. (Luigi Di Maio in festa dal balcone di Palazzo Chigi, 25 settembre 2018)
Renzi da piccolo. “Da piccolo volevo fare il giornalista, poi il giornalaio, ma pure il camionista, ed in alcuni momenti il Papa”. (Matteo Renzi, 4 ottobre 2018)
tunnelToninelli. “Sapete quante delle merci italiane, quanti degli imprenditori italiani utilizzano con il trasporto principalmente ancora su gomma il tunnel del Brennero...”. (Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, s'un tunnel inesistente ed inoperoso: non sarà completato prima del 2025, ed inoltre sarà esclusivamente ferroviario, 2 ottobre 2018)
La manina. “+++ È accaduto un fatto gravissimo! Il testo sulla pace fiscale che è arrivato al Quirinale è stato manipolato. (...) Non so se una MANINA politica o una MANINA tecnica, in ogni caso domattina si deposita subito una denuncia alla Procura della Repubblica perché non è possibile che vada al Quirinale un testo manipolato! +++”. (La nota del vicepremier Luigi Di Maio, 17 ottobre 2018)
PING! PING! PING!. Il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio vola a Shanghai per alcuni importanti accordi commerciali, ed in tre occasioni diverse sbaglia il nome dell'uomo più potente del mondo, il presidente cinese Xi Jinping, chiamandolo semplicemente “Ping”. L'equivalente di un “Giggino”. (5 novembre 2018)
Ogni volta che la rileggo, migliora. “Trump? Sta facendo molto bene per il suo Paese. Ma non voglio sbilanciarmi perché gli americani devono votare e non voglio creare un'interferenza...”. (Il premier Giuseppe Conte, 6 novembre 2018)
La piaga del porno. “Se governassi l’Italia chiederei a Rocco Siffredi di cambiare mestiere o di non tornare più in Italia. YouPorn ha distrutto la vita di tanti giovanissimi”. (Mario Adinolfi, 16 novembre 2018)
Bisex. “Non si dica che io sono solo per la birra e non per il vino: no, io sono bisessuale”. (Pierluigi Bersani, 24 novembre 2018)
Rassicurazioni. “Penso che Genova tornerà più forte di prima in pochi mesi, al massimo anni...”. (Danilo Toninelli, 3 dicembre 2018)
Il boom. “Io credo che in Italia possa esserci un nuovo boom economico, come negli anni ’60”. (Luigi Di Maio, 11 gennaio 2019)
Boom / 2. “Ci sono tutte le premesse per un bellissimo 2019 e per una ripresa che continui negli anni a seguire”. (Giuseppe Conte, 1 febbraio 2019)
La Lega ce l'ha duro. “I 49 milioni? Sono stati spesi perché avevamo un mucchio di puttane in giro, e avevamo sempre l’uccello duro...”. (Stefano Stefani, ex tesoriere della Lega, 10 gennaio 2019)
La ruspa. “Per Natale ho ricevuto in regalo da mia figlia e dal suo fidanzato una piccola ruspa telecomandata. La mando avanti e indietro per l'ufficio gridando ruspa, ruspa, ruspa!”. (Mario Giordano, giornalista Mediaset e a La Verità, 11 gennaio 2019)
M'avete preso per un c.... “Oggi vogliamo dare una notizia all'Italia, una notizia che da ministro dello Sviluppo economico mi riempie d'orgoglio. Abbiamo reso Lino Banfi patrimonio dell'Unesco!”. (Luigi Di Maio, 22 gennaio 2019)
Dunque. “Vorrei ripristinare la verità: chi ha il pisello è un uomo e chi ha la vulva è una femmina. Punto!”. (Daniela Santanchè, parlamentare sovranista, 10 marzo 2019)
Il dibattito sul clima in Italia: non solo i “ceffoni” di Feltri...“Greta è malata di autismo, e a quel punto politically correct e buonsenso mi vietano di dire quello che avrei detto se fosse stata sana: l’avrei messa sotto con la macchina! Se po' dì?”. (La giornalista Maria Giovanna Maglie, 16 marzo 2019)
Leggiamo da Libero. - Dibba rinuncia a candidarsi e si ritira: si dedicherà a seghe e chiodi. “Mi sono iscritto ad un corso di falegnameria a Viterbo, è fichissimo, di giorno studio gli incastri a coda di rondine, la sera studio il franco Cfa, è una bella vita” - (31 marzo 2019)
ZucchinediMare. “In questa Europa devo farmi dire da Macron il diametro delle zucchine che i miei pescatori possono pescare nei mari italiani”. (Giorgia Meloni, 30 aprile 2019)
Preghiamo per Pillon. “Ho appreso la notizia della morte di Vittorio Zucconi. Prego per lui, perché al di là delle inutili e faziose celebrazioni di Repubblica, si salvi l’anima. Ora, dove si trova, vede tutto molto più chiaramente”. (Simone Pillon, senatore della Lega, 28 maggio 2019)
Qui si fa la storia del Movimento. “Per i consiglieri comunali abbiamo deciso di introdurre il cosiddetto mandato zero. Che cos’è il mandato zero? È un mandato, il primo, che non si conta nella regola dei due mandati. Una mandato che non vale”. (Luigi Di Maio, tutorial, 22 luglio 2019)
Conferenza stampa al Papeete Beach (tutto vero). “Non parlo di figli, di bambini e di minori che vanno tenuti fuori dalla polemica politica. I bambini vanno lasciati giocare in spiaggia, mi vergogno per chi coinvolge i bambini nella polemica politica. Vada a riprendere i bambini, lei che è specializzato... Lei riprenda i minorenni, vada a riprendere i bambini in spiaggia visto che le piace tanto!”. (Il ministro dell'Interno Matteo Salvini risponde così alle domande di Valerio Lo Muzio, il videomaker che per Repubblica ha ripreso il figlio del ministro sulla moto d'acqua della polizia, 1 agosto 2019)
Crisi di governo. “Chiedo agli italiani di darmi pieni poteri!”. (Matteo Salvini, 8 agosto 2019)
L'endorsement del presidente Usa. “(...) Prime Minister of the Italian Republic, GIUSEPPI Conte”. (Donald Trump su Twitter, 27 agosto 2019)
Governo Conte 2 (dal 5 settembre 2019)
Si diceva Luigi? “Io con il partito di Bibbiano non voglio avere nulla a che fare, con il partito che in Emilia Romagna toglieva alle famiglie i bambini con l’elettroshock per venderseli non voglio avere nulla a che fare”. (Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, 18 luglio 2019)
Ducefobia. “Chi espone la foto o il disegno di mio nonno a testa in giù commette un atto di violenza, che andrebbe perseguito. Propongo di inserire nel nostro ordinamento giudiziario il reato di ‘DUCEFOBIA’”. (Alessandra Mussolini, 25 ottobre 2019)
Nasce Italia Viva. “Quello del simbolo non è un gabbiano, che poi avere un gabbiano sopra la testa non porta benissimo... io ci vedo una spunta, la spunta di WhatsApp; e contemporaneamente è un'ala per alzarci in volo”. (Matteo Renzi, 20 ottobre 2019)
J'adore. “Oggi sono andata a Montecitorio con Dior, un maialino sensibile ed intelligente”. (Michela Vittoria Brambilla, con tanto di foto su Instagram, 4 dicembre 2019)
Il ritorno del Senatur. “Mi sembra giusto aiutare il Sud, sennò se non li aiutiamo a casa loro straripano e vengono qui. È un po' come l'Africa...”. (Umberto Bossi, 21 dicembre 2019)
E tanti auguri a tutti. “Ora scusatemi, vi devo salutare perché devo andare a puttane!”. (Silvio Berlusconi, il premier più longevo della storia repubblicana, dallo stadio di Olbia, 1 dicembre 2019).
· Cosa resta dell’anno passato. La Cultura.
Gianmaria Tammaro per Dagospia il 31 dicembre 2019. Proprio nel 2010, all’inizio di questo decennio, finiva “Romanzo Criminale”, quella che di fatto è la prima, vera serie tv italiana. Prodotta da Cattleya e mandata in onda da Sky, ha rappresentato un momento fondamentale per la nostra televisione: ha preparato la strada a “Gomorra”, e ha anche mostrato, per la prima volta, il lavoro di talenti e di creativi che, nel corso degli anni, hanno fatto la fortuna dell’audiovisivo italiano. Un nome su tutti: Stefano Sollima. Prima di darsi una sua struttura, però, la serialità italiana ha avuto bisogno di qualche altro anno. Dal 2013 in poi, quando è andata in onda la prima puntata di “Gomorra”, il mercato si è riempito di offerte e di player, dando prova non solo di essere ricco di creatività e di idee, ma anche di essere competitivo a livello mondiale. Le serie tv che abbiamo raccolto sono le più importanti degli anni ’10: quelle che li hanno condizionati profondamente. Sono in ordine cronologico.
“Gomorra – la serie” (Sky Atlantic/NowTv, 2013-presente). Napoli come non era mai stata mostrata prima. Un racconto di periferia, arricchito da una fotografia di contrasti e di colori freddi, con un cast di attori straordinario: da Marco D’Amore a Salvatore Esposito, da Fortunato Cerlino a Maria Pia Calzone, da Cristiana Dell’Anna a Cristina Donadio, passando per Marco Palvetti, Loris De Luna, Arturo Muselli e Ivana Lotito. “Gomorra – la serie” ha completamente rivoluzionato il mercato italiano. È una delle serie tv più apprezzate al mondo, ed è anche il simbolo di un certo modo di raccontare e di mettere in scena, con l’esordio della figura dello showrunner in Italia. Per le prime due stagioni, la supervisione è stata di uno dei registi più importanti del mercato italiano: Stefano Sollima. In “Gomorra”, qualunque stereotipo, o qualunque piano narrativo, viene ribaltato. Non ci sono buoni e non c’è salvezza.
“In Treatment” (Sky Atlantic/NowTv, 2013-2018). “In Treatment”, con Sergio Castellitto, ha fatto scuola. Si ispira alla serie israeliana “BeTipul”. L’idea alla base è estremamente semplice: uno psicoterapeuta incontra i suoi pazienti, e ogni puntata è incentrata su uno di loro. Attraverso le loro parole e i loro racconti, lo spettatore diventa testimone – e non solo passivo: ma attivo – della loro storia. Anche se questa è televisione, ed è una delle migliori produzioni mai fatte in Italia, ogni cosa si riduce a una dimensione quasi teatrale, con lunghi dialoghi, tanti primi piani e particolari, e giochi di campo e controcampo. La scenografia è minima e semplice. “In Treatment” esalta la prova dei suoi attori. Degna di nota, tra le altre, quella di Giulia Michelini.
“1992”-“1993”-“1994” (Sky Atlantic/NowTv, 2015-presente). È stato il secondo passo che Sky ha fatto dopo il successo di “Gomorra”. Riprendendo un po’ il modello del political drama già ampiamente diffuso all’estero, gli sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo hanno raccontato l’Italia all’alba del berlusconismo, con i suoi problemi e i suoi conflitti interni, focalizzandosi sui processi di Mani pulite, sull’affermazione della Lega (all’epoca) Nord e creando personaggi di pura finzione. Il protagonista è Leonardo Notte, interpretato da Stefano Accorsi. Pubblicitario, poi politicante, uomo che si è fatto da solo (vi ricorda nessuno?): diventa il centro della storia verso la fine di questa trilogia, affiancato dal leghista Pietro Bosco (Guido Caprino) e da Veronica Castello (Miriam Leone).
“Non uccidere” (Raiplay, 2016-2018). “Non uccidere” ha rappresentato un punto di svolta per la Rai. È stata la prima serie – quindi lontana dalla bidimensionalità di stereotipi e luoghi comuni – della televisione pubblica. La protagonista, Valeria Ferro, un’ispettrice di polizia, è interpretata da Miriam Leone, che spesso finisce per reggere sulle sue spalle il peso dell’intera narrazione. In “Non uccidere” convivono due trame: una orizzontale, che si concentra sulla storia della Ferro e sulla sua famiglia, e che viene rivelata di volta in volta, episodio dopo ogni episodio; l’altra verticale, che racconta un caso sempre diverso. Anche se ha avuto una distribuzione molto travagliata in Italia (ed è un peccato), “Non uccidere” recentemente è arrivata anche nel Regno Unito, su Channel4 e All4 con “Walter Presents”.
“The Young Pope” (Sky Atlantic/NowTv, 2016). Anche in Italia, come nel resto del mondo, autori del cinema sono passati alla televisione e hanno cominciato a sviluppare le loro serie tv. Uno dei primi è stato sicuramente il premio Oscar Paolo Sorrentino, che ha deciso di raccontare la storia di un “papa giovane”, americano, interpretato da Jude Law. “The Young Pope” segna la collaborazione tra Sky e Hbo, ed è anche questo un passaggio importante all’interno della storia della serialità del nostro paese. Sorrentino si è circondato di grandi attori internazionali, ha costruito e scritto personaggi indimenticabili, come il cardinale Voiello di Silvio Orlando, mettendo in scena la storia di un uomo, di un orfano, che deve imparare – anche da adulto, anche da papa – a vivere da solo, accettandosi. Le tre parole chiavi sono: potere, fede, umanità.
“La mafia uccide solo d’estate” (Rai1/Raiplay, 2016-2018). Dopo il successo del primo film di Pif, “La mafia uccide solo d’estate”, la Rai ha deciso di sviluppare una serie tv. Le premesse, però, sono leggermente diverse. Altra epoca, altro protagonista. Rimane però il genere, che è fondamentalmente quello della commedia. Siamo in Sicilia, e la mafia, per una volta, viene raccontata in modo leggero, non insipido, ma decisamente divertente. Pif è narratore e scrittore. È un peccato che non sia stata rinnovata per altre stagioni. È uno degli esempi migliori del nuovo andamento che ha preso la serialità della televisione pubblica, soprattutto perché ha portato la comedy fuori dal seminato, dandole nuova forza e nuovo spessore.
“Rocco Schiavone” (Rai2/Raiplay, 2016-presente). Rocco Schiavone è Marco Giallini, e da questo non si scappa. Senza l’attore non ci sarebbe il personaggio televisivo, basato su quello creato da Antonio Manzini. Nel giro di appena una stagione, ha raccolto un pubblico di appassionati, riuscendo a tracciare una rotta completamente diversa rispetto agli altri polizieschi andati in onda sulla Rai. Con la messa in onda della prima puntata, sono arrivate anche le polemiche, perché un poliziotto che fuma canne, che dice parolacce, che è uno stronzo, era – per qualcuno – un problema. E invece non è altro che una ventata d’aria fresca, di verità drammaturgica, per il piccolo schermo italiano. Basta cavalieri senza macchia, indefessi difensori della legge, giustizieri smascherati e sorridenti. La forza di Schiavone è proprio questa: il suo essere profondamente e sinceramente controcorrente. Ad avercene altri personaggi come lui.
“Suburra” (Netflix, 2017-presente). È la prima serie italiana di Netflix, ed è anche una prima volta importante, perché ha immediatamente messo in chiaro quelle che sono le intenzioni – e anche gli obiettivi – della piattaforma nel nostro paese. “Suburra” è il prequel dell’omonimo film diretto da Stefano Sollima. Ritornano alcuni vecchi personaggi, e ritorna anche Alessandro Borghi nei panni di Aureliano Adami. I produttori sono gli stessi di “Gomorra – la serie”, ma qui c’è un’idea completamente diversa, in un certo senso: Netflix non ha voluto puntare sull’autorialità, ma sul popolare, per avvicinare il grande pubblico, quello più orizzontale, e provare a raccogliere velocemente abbonati. Nella prima stagione, ci sono alcuni episodi molto, molto belli, come quelli che raccontano il rapporto tra Spadino, interpretato da Giacomo Ferrara, e Angelica, interpretata da Carlotta Antonelli.
“Il cacciatore” (Rai2/Raiplay, 2018-presente). “Il cacciatore” è la nostra “Narcos”. Anche qui, come in “Rocco Schiavone”, i magistrati protagonisti non sono gli uomini d’onore che la televisione generalista ha sempre raccontato: sono persone, prima di tutto; e di questa loro fallibilità, di questo loro grigiore, hanno fatto la loro forza. Il protagonista, Saverio Barone, è interpretato da quel Francesco Montanari già visto in “Romanzo Criminale”, uno dei primissimi volti della serialità made in Italy. È un uomo di legge, ma è pronto a qualunque cosa, anche ad arrivare ai limiti delle regole, per catturare i mafiosi. I suoi colleghi, gli altri magistrati, sono in competizione con lui: talvolta è una gara a chi arriva prima. Tra le molte cose positive de “Il cacciatore”, vanno segnalati il cast e il lavoro della regia, co-firmata da Stefano Lodovichi e Davide Marengo.
“Skam Italia” (TimVision/Netflix, 2018-presente). “Skam Italia” è stata un’esplosione silenziosa. Quando la prima stagione è arrivata su TimVision, remake dell’omonima serie norvegese, il pubblico – che già c’era – era formato principalmente dagli appassionati. Poi, nel giro di pochi mesi, “Skam Italia” è diventata un fenomeno, un cult istantaneo, che ha dato una lezione importante – fondamentale, oseremmo dire – all’Italia: i ragazzi vanno raccontati così, dal punto di vista dei ragazzi, senza compromessi, senza facilonerie. Sono persone, proprio come gli adulti; e come gli adulti, in tutta la loro complicatezza, vanno raccontati. Ludovico Bessegato, showrunner della serie, ha scelto bene i suoi attori, riuscendo immediatamente a catturare l’essenza dei personaggi e delle loro storie.
“L’amica geniale” (Rai1/Raiplay, 2018-presente). “L’amica geniale” è stata fin dal primo momento una delle serie italiane più attese. Perché tratta dai libri bestseller di Elena Ferrante, certo, ma anche perché prometteva di essere un racconto dell’Italia attraverso gli anni e le epoche, focalizzandosi sulla storia di due amiche, di due donne, che imparano a conoscersi – e ad aiutarsi, e a odiarsi – fin dalla più tenera età. Non è un caso se in questo progetto è coinvolta anche Hbo: Francesca Orsi, responsabile dei drama, è di origini napoletane, e ha sempre voluto provare a portare questa parte di mondo sul canale americano. “L’amica geniale”, diretta da Saverio Costanzo, è la prova che non c’è una serialità più o meno adatta al pubblico italiano o al pubblico internazionale: quando una cosa è buona, quando una storia è appassionante, riesce ad arrivare a tutti.
“Il Miracolo” (Sky Atlantic/NowTv, 2018). “Il Miracolo” resta la serie più estrema, più profondamente autoriale, del panorama italiano. Sky si è rivolta a uno scrittore come Niccolò Ammaniti e gli ha affidato non solo la sceneggiatura del progetto, ma anche la supervisione artistica, rendendolo, di fatto, showrunner. Con “Il Miracolo”, Ammaniti ha raccontato l’Italia e gli italiani, ha raccontato la fede e la fiducia, e ha soprattutto tracciato una linea precisa, netta, tra quello che crediamo e quello che realmente è. Si è circondato di un cast di prim’ordine, e ha costruito tutta la sua storia partendo da una semplice quanto potente domanda: che cosa succederebbe se un giorno, durante un blitz dei carabinieri nel covo di un boss, venisse ritrovata la statuina di una Madonna che piange sangue?
“La linea verticale” (Rai3/Raiplay, 2018). Firmata da Mattia Torre, uno dei tre autori di “Boris”, “La linea verticale” è una comedy intelligente, feroce, che racconta la storia di un uomo, interpretato da Valerio Mastandrea, che per un periodo della sua vita, malato di cancro, si ritrova ricoverato in uno dei reparti d’eccellenza del nostro paese. L’occasione, per Torre, è stata quella di dare fondo a tutta la sua ironia, di confessarsi e di raccontarsi, sfruttando il piccolo habitat di un ospedale per mostrare l’umanità più vera, quella che sopravvive alle divisioni e alle differenze, e che si ritrova insieme, fianco a fianco, verticale, a condividere il dolore della malattia, la rabbia della diagnosi e la speranza della guarigione.
“Il processo” (MediasetPlay/Netflix, 2019). È andata in onda su Canale5 ed è diventata un caso mediatico per i suoi bassi ascolti. Il che, lo diciamo subito, è un vero peccato. “Il processo” rappresenta il primo, vero tentativo di Mediaset di provare a sviluppare una serialità competitiva, dalle aspirazioni internazionali, con una certa attenzione alla tecnica e alla qualità della scrittura. Come suggerisce il titolo, la storia si concentra su un processo. La protagonista, Elena Guerra, interpretata da Vittoria Puccini, è un pubblico ministero. Francesco Scianna, invece, interpreta Ruggero Barone, l’avvocato difensore dell’imputata (Camilla Filippi) accusata di aver ucciso una ragazza. La trama si snoda in due: e in parte si concentra sul processo in corso, e in parte sulla storia della Guerra. Ora “Il processo” è disponibile anche su Netflix: forse, così, troverà finalmente il suo pubblico.
· Cosa resta dell’anno passato. L’Immigrazione.
I migranti nel 2019: come è andata nel Mediterraneo. Grecia sotto pressione, Italia ai margini. Pubblicato domenica, 29 dicembre 2019 su Corriere.it da Claudio Del Frate. Lo rileva l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati. In tutta l’area le partenze sono in calo ma il flusso principale in un anno si è ribaltato dalla Spagna ai Balcani. E’ la Grecia lo stato del Mediterraneo che nel corso del 2019 si è visto sottoposto alla pressione migratoria più forte . In un anno in cui il numero degli sbarchi sulle coste europee ha conosciuto un marcato ma non macroscopico calo, si è ribaltata la mappa rispetto al 2018 quando invece era stata la Spagna il punto di approdo privilegiato da chi fuggiva dall’Africa. L’Italia, come accade da due anni in qua, è invece una rotta secondaria nel quadro generale del Mediterraneo. Il dato emerge dalla mappa - aggiornata al 23 dicembre scorso - visibile sul sito dell’Unhcr, l’agenzia dell’Onu che si occupa dei rifugiati. Complessivamente tra gennaio e Natale sono partite dalle coste nordafricane 123.000 persone contro le 141.400 del 2018. Una tendenza in costante calo dal 2015,anno in cui il flusso dei migranti aveva superato la soglia del milione. Nel 2019 sulle coste della Grecia sono arrivati 73.377 stranieri, 31.400 in Spagna, 11.270 in Italia, 3.300 a Malta, 1.600 a Cipro. Circa 2.000 sono arrivati invece in territorio Ue varcando la frontiera terrestre tra Turchia e Bulgaria. Il quadro rispetto al 2018, come detto,è mutato radicalmente da ovest a est: un anno fa la pressione migratoria maggiore aveva riguardato la Spagna (65.600) seguita dalla Grecia (32.500) e dall’Italia (23.400). Afghanistan e Siria sono i due paesi principali di partenza dei migranti (rispettivamente 20.600 e 16.300). In calo anche il numero dei morti durante le traversate, scesi da .277 a 1.277. Diversi fattori possono aver contribuito a mutare la prospettiva. Nei campi delle Turchia restano fermi circa 3 milioni di rifugiati la maggior parte dei quali vuole raggiungere l’Europa; Erdogan, come arma di pressione verso la Ue, ha periodicamente minacciato di allentare i controlli alle sue frontiere e probabilmente la minaccia si è tradotta in realtà. Riguardo alla rotta tra libia e Italia, invece, nel 2019 è stato rinnovato il memorandum sottoscritto a suo tempo dal ministro Minniti con le autorità di Tripoli (che dà sostegno alla guardia costiera libica ma di fatto trattiene i migranti in condizioni disumane nei campi libici) e dell’altro sono rimasti in vigore i decreti di Salvini (che se non si sono ripetute le crisi che avevano caratterizzato la presenza al Viminale del leader leghista). D’altro canto va registrato che, specie nella seconda parte del 2019 sono calate le partenze dalla Libia e sono invece cresciute quelle con i «barchini» dalla Tunisia.
· Cosa resta dell’anno passato. Le Notizie.
Le notizie più lette del decennio. Pubblicato lunedì, 30 dicembre 2019 da Paola Caruso su Corriere.it. Quali sono gli argomenti che hanno catturato di più l’attenzione dei lettori? Ecco gli articoli più visti del nostro sito nell’ultimo decennio, a partire dal 2019 fino al 2010. Nell’anno che sta per finire l’interesse dei lettori si è concentrato su una notizia che risulta la più «cliccata» degli ultimi 12 mesi:
Gli animali di Chernobyl - 2019. gli animali di Chernobyl, quelli che popolano la zona contaminata da radiazioni dopo l’esplosione della centrale nucleare nel 1986. Oggi, a distanza di oltre 30 anni, l’area intorno alla centrale di Chernobyl, è l’habitat di tantissime specie di animali che in assenza dell’uomo crescono e si sviluppano senza problemi, come evidenzia un documentario. Mutazioni genetiche? Ci sono ma non significative, tranne quelle evidenziate nel piumaggio di un uccello e poco altro. Il fatto che la fauna e la flora hanno prosperato in assenza dell’uomo ci fa capire come la natura sia in grado di riprendersi da sola dopo un disastro atomico e che siamo noi, gli umani, gli unici esseri viventi che non possono vivere a Chernobyl.
Gianluca Vialli e la malattia - 2018. Dalla morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina, al caso Cucchi, fino alla giudice D’Alessandro trovata morta in casa. Questi gli argomenti più letti del 2018, senza dimenticare diversi articoli di politica. Ma la notizia più cliccata dell’anno è stata l’intervista a Gianluca Vialli che per la prima volta ha parlato della sua malattia, il cancro. «Ne avrei fatto volentieri a meno. Ma non è stato possibile. E allora l’ho considerata semplicemente una fase della mia vita che andava vissuta con coraggio e dalla quale imparare qualcosa» ha detto l’ex calciatore ad Aldo Cazzullo.
Gloria Trevisan e Marco Gottardi, morti nella Grenfell Tower - 2017. L’articolo più letto nel 2017 riguarda la tragica storia di Gloria Trevisan e Marco Gottardi morti nell’incendio di Londra che è scoppiato nella notte del 14 giugno in un grattacielo residenziale di North Kensington e che ha causato diversi morti e feriti. La ragazza 26enne padovana e il fidanzato 28enne si erano trasferiti nel Regno Unito per avere un’opportunità di crescita professionale e hanno perso la vita nel rogo.
Tiziana Cantone e il suicidio dopo la diffusione del video hard - 2016. La strage di Nizza e il terremoto di agosto ad Amatrice fanno parte delle notizie più lette del 2016, ma l’articolo che ha catturato di più l’attenzione dei lettori, piazzandosi al primo posto della classifica annuale riguarda Tiziana Cantone che si è suicidata nella sua casa di Mugnano, in provincia di Napoli, a causa un video hard che era stato diffuso sui social e che ha devastato la ragazza spingendola, dopo aver intrapreso una battaglia per la cancellazione del filmato, al gesto estremo.
Gli attentati di Parigi - 2015. Gli attentati di Parigi, la sera del 23 novembre 2015, con il massacro del Bataclan ha sconvolto tutta l’Europa, non solo la Francia colpita dai terroristi. Gli attacchi a ristoranti, bar, discoteche ha provocato 130 vittime e oltre 250 feriti. Diversi gli articoli su questi attentati sono nella classifica dei più visti nel 2015.
La morte di Robin Williams - 2014. Nel 2014 è morto Giorgio Faletti, il comico diventato scrittore di successo, scomparso nel mese di luglio (era malato da tempo). L’articolo su Faletti è tra i più letti dell’anno, ma il più visto in assoluto è quello che riguarda il suicidio dell’attore Robin William avvenuto nel mese di agosto.
L’ascesa di Beppe Grillo - 2013. L’articolo più visto nel 2013 è quello sull’ascesa di Beppe Grillo in politica con il Movimento 5 Stelle. Questo pezzo sulle elezioni fa il punto sulle nuove forze in campo alla Camera e al Senato. Nella classifica 2013 dei più letti c’è anche la notizia delle dimissioni di Papa Ratzinger e il «raddrizzamento» della nave Concordia, primo passo per la rimozione, dopo il naufragio davanti all’isola del Giglio.
Il terremoto in Emilia Romagna - 2012. La notizia più vista del 2012 è il terremoto in Emilia Romagna che nella notte del 20 maggio, intorno alle 4 del mattino, ha causato la morta di sei persone, oltre a numerosissimi danni a case e imprese.
Il caso Ruby e Berlusconi - 2011. Le vicende del caso Ruby e il «Bunga bunga» hanno focalizzato l’attenzione dei lettori nel 2011, come questo articolo che parla delle intercettazioni finite agli atti della procura e delle persone coinvolte nella vicenda giudiziaria della ragazza minorenne nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore.
Il terremoto di Haiti - 2010. Oltre 200 mila morti, dolore e devastazione. Il 13 gennaio Haiti è colpita da un terremoto devastante che provoca oltre 250 mila feriti e circa 1,5 milioni di persone senza tetto. Questa è la notizia più vista del 2010.
Noemi Letizia e Berlusconi - 2009. Nel 2009 sale alla ribalta dei riflettori Noemi Letizia, la 18enne di Casoria, amica di Silvio Berlusconi. Dopo tante speculazioni sui presunti rapporti più che amichevoli dell’allora premier e con la giovane ragazza ecco l’intervista del diretto interessato alla Cnn che afferma di «poter spiegare tutto».
· Cosa resta dell’anno passato. I Fatti.
Cosa resterà di questi anni Dieci? Il listone definitivo per Millennial. Ray Banhoff il 21 Dicembre 2019. Ma chi se ne frega degli eventi storici dal 2011 a oggi. Bastano i nomi, propri e comuni, per vederci passare davanti i 10 anni in cui il mondo è cambiato ma noi siamo rimasti sempre gli stessi, solo più vecchi e più stanchi. Facebook e Instagram; la fine del cantautorato lagnoso sorpassato dall’hip hop e dalla trap; le tipe che si rifanno il culo e twerkano; i social; i preoccupati del Fascismo; la fine di Berlusconi; i tatuaggi in faccia; i selfie e il bastone da selfie; la ricarica Postepay; il car sharing; il drone; i personal trainer; Salvini; Eataly; i due maró; l’ambiente; la musica in streaming; la privacy; Spotify; CIAONE; prima gli italiani; la sparizione della gente coi rasta; la legittima difesa; il Black Friday; i circoli Arci deserti; farsi fare l’inseminazione artificiale in Spagna; olio e creme per la barba; i porno amatoriali; i video della pressa idraulica che schiaccia cose; bla bla car; subito.it; il gluten free; Paypal; bere nelle borracce di plastica; la tuta alare; i cactus; la dieta Dunkan; i leggins; gli NCC e Uber; le recensioni dei ristoranti su Tripadvisor; le fake news; La La Land; le foto con l’iPhone; svapare la sigaretta elettronica; Igor il Russo; i barber shop; le Hogan; le stampe a tema botanico scientifico; Alessandro Borghese; chiamare il compagmo/a “amo”; la farfallina e Belen; il tablet; i video di Celenza con Mick Jagger che parla pugliese; gli artigiani della qualità; le cartine e il tabacco organico; Ibiza; i programmi sui ciccioni e i sepolti in casa; le Stories; Masterchef; le auto elettriche; i mentalisti; il Milanese imbruttito; Shish; Salvatore Aranzulla; Rovazzi e Andiamo a Comandare;i video deep fake; l’onorevole Razzi; le centrifughe; gli estratti; le tisane; Massimo Carminati; comprare le stronzate da Tiger; scaricare un WeTransfer; le cover del telefono; Peaky Blinders; i pantaloni sotto al culo; i messaggi vocali su WhatsApp; la Puglia; Non essere cattivo; i bar dei cinesi e i negozi italiani che diventano cinesi; le scommesse sportive; i negozi di soli calzini; lo squirting; le tipe coi capelli rasati da un lato solo; la piattaforma Rousseau; le scie chimiche; la MMA e Conor McGregor; la cioccolata rosa; il digitale terrestre; l’algoritmo; la brioche integrale o vegana; Elettra Lamborghini; Marco Montemagno; la meningite; il pistacchio di Bronte; Valentina Nappi; petaloso; le badanti; Tommaso Paradiso; Barbara D’Urso; Starbucks; le maglie coi serpenti di Marcelo Burlon; lo stop ai carboidrati; i Moscot; gli accendini Clipper; le vacanze in Thailandia; Spelacchio; lo sbiancamento dei denti; i gatti al guinzaglio; Tinder e la gente che scopa a caso con sconosciuti conosciuti su una app; le app; Halloween si impone come festa anche in Italia; l’erba light; Matera; la Meloni; le frasi di Osho; i Forconi; il Moscow Mule; Ryan Gosling; le barrette energetiche; il monopattino; le cialde del caffé; le macchinette slot VLT; le modelle curvy; Crozza; i Casamonica e la testata a quello de Le Iene; Carpisa è il male; le sponsorizzate; il Naturasì; Limonov; le biciclette pieghevoli; gli smartphone in mano a tutti e l’analfabetismo funzionale; il testamento biologico; Apple del cazzo; X-Factor; i like; i cerotti per gli strappi muscolari; il sushi; la plastica; il supporto per cellulare da auto; Kim Kardashian; Sarah Scazzi; cercare una presa per ricaricare il cellulare; il latte senza lattosio; le partite iva; Sanremo che torna in auge grazie a Baglioni; la fuga dei cervelli; uno vale uno; l’impiattamento; il Frecciarossa; Fedez e la Ferragni; Roma coi gabbiani le buche e la Raggi; i ristoranti stellati; Gran Thetf Auto 5; l’Ichnusa; il gay pride; Danika Mori; welcome to favelas; l’olio di palma; gli animalisti; Gomorra; La grande bellezza; i no vax; Bianco di Bret Easton Ellis; i social manager; Lampedusa; gli autobus che bruciano a Roma; La Zanzara; l’Oki; il sexthing; il caso Cucchi; i terrapiattisti; gli YouTuber; Mentana; la Play Station 4; lo zenzero; il wi-fi; il contactless; il metoo; Melancholia; gli scooteroni con due ruote davanti; le serie tv; il sovranismo; i temporary store; il Chromecast; Siri; Diego Fusaro; il riscaldamento globale; Drive; l’Isis; Cannavacciuolo; la crisi; i gatti su Internet; il Ponte Morandi;la Tesla; i video verticali; l’Ilva; la sinistra di Renzi; Candy Crush; le web radio; aiutamoli a casa loro; le tute dimagranti; il veganesimo; le foto instantanee Fuji; correre; Cinquanta sfumature di grigio; la gente che raccatta la merda del cane; equitalia; lo sbiancamemto anale; le foto profilo con la bandiera della pace; Mario Giordano; Snapchat; la Gabanelli; Chi l’ha visto?; la Leopolda; Gué Pequeno; i radical chic; Gangam Style; mandare le foto del cazzo in chat; Corona; Ice Bucket Challenge; i Cinque Stelle; il deep web; Temptation Island; le emoji; Checco Zalone; Trump; Rigopiano; Gianluca Vacchi; il gatto schifomadó; Amatrice; le quote rosa; le Blundstone; Alexa; la Cina; Kim Jong-Il; Schettino e la Costa Concordia; Papa Francesco; Dudù; gli unicorni; l’abolizione dei like; Netflix; l’iPad; la doggy bag; PES; The Wolf of Wall Street; Calcutta; i vecchi che si spostano sulle statali con gli scooterini elettrici per disabili; i migranti; le ONG; il sale rosa dell’Himalaya; lo street food; Carola Rackete; Riace; Greta; la fine delle riviste e l’ascesa dei siti; Despacito; Narcos; Fukushima; i distributori di gadget erotici; True Detective; i Bitcoin; il dark web; il razzismo; Fiorello; l’healty food; il crossfit; l’Apple Watch; uscire a pisciare il cane; “escile”; Pornhub; Diprè; Bello Figo; Richard Benson; la gente non mastica più chewing gum; le sneakers Balenciaga; la meditazione; Emrata; Monti; i meme; Amazon e la fine di tutto; diletta leotta; la Juve che vince sempre; Valentino Rossi che non vince più; la Quechua; Briatore botoxato; il botox; i matrimoni gay; Cristiano Malgioglio; i Pokemon; l’aperitivo; le consegne a casa del cibo; Bossetti; Game of Thrones; i podcast; taggarsi; l’avocado; la classifica delle città de Il sole 24 ore; Sorrentino; lo yoga; Interstellar; Houellebecq; la gente che canta Bella Ciao; i profili sul Trash; la differenziata; l’Expo; DAZN; Milano meglio di Roma; il Monte dei Paschi; Elena Ferrante; Asia Argento; il futuro.
Paolo Griseri per repubblica.it il 29 dicembre 2019. Ci sono Mario Draghi e Sergio Marchionne tra le personalità che hanno lasciato la loro impronta sul decennio in via di chiusura con la fine del 2019. Una decade, la seconda del nuovo millennio, iniziata con il mantra dell'austerità per rimettere in sesto i bilanci picconati dalla Grande recessione e proseguita con le evoluzioni tecnologiche e sociali che sono andate a braccetto con la diffusione degli smartphone, dei social network e dei nuovi stili di vita. A stilare la classifica è il Financial Times nella sua edizione odierna, con tanto di maxi-fotografia nella quale il manager scomparso nel luglio 2018 è ritratto tra la pop-star Taylor Swift e la tennista Serena Williams. Oltre a Draghi, l'elenco contempla Christine Lagarde che l'ha succeduto e che per buona parte del decennio è stata alla guida del Fondo Monetario Internazionale. Tra le "50 People of the Decade", il quotidiano economico-finanziario della City annovera politici e amministratori influenti provenienti dal mondo finanziario e delle aziende. Ma non solo: il Ft riconosce come la centralità acquisita dai device nella nostra quotidianità sia diventata tale da porre sulla scena personalità del calibro di Mark Zuckerberg (Facebook), Ren Zhengfei (Huawei), Jeff Bezos (Amazon), Susan Wojcicki (YouTube), Tim Cook (Apple). Anche Jack Ma (Alibaba) ed Elon Musk (Tesla) sono inseriti nella corrente del nuovo che avanza.
I 10 fatti del 2019 in Italia. Il cambio di Governo, l'assegnazione delle Olimpiadi, l'acqua alta a Venezia e le sardine. Le 10 cose avvenuto in Italia nel 2019 che non dimenticheremo. Panorama l'1 gennaio 2019.Politica, cronaca, sport, meteo. Il 2019 è stato un anno ricco di avvenimenti che non potranno essere dimenticati, per mille diversi motivi. Questi i principali.
1 - Crisi di Governo. Nel pieno dell'estate si consuma la crisi del Governo gialloverde e la nascita dell'alleanza Pd-M5S. Unico segno di continuità il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che resta al suo posto a Palazzo Chigi (tra mille polemiche)
2 - Olimpiadi Milano-Cortina. Dopo 20 anni, dopo Torino 2006, l'Italia tornerà ad ospitare le Olimpiadi. Appuntamento a Milano e Cortina nel 2026. La decisione del Cio è arrivata il 24 giugno a Losanna.
3 - Caso Cucchi. Dopo anni di indagini, depistaggi, polemiche e divisioni il 14 novembre Tribunale di Roma condanna quattro Carabinieri per l'omicidio di Stefano Cucchi.
4 - Elezioni europee. E' la Lega di Matteo Salvini il partito a trionfare nelle elezioni europee del maggio 2019. Il partito dell'allora Ministro dell'Interno arriva ad un incredibile 34%. Male invece il Movimento 5 Stelle che crolla dalle politiche del 2018 passando dal 33 al 17%.
5 - Manuel Bortuzzo. In una sparatoria a Roma la sera del 3 febbraio un giovane, Manuel Bortuzzo, promessa del nuoto italiano, viene colpito alla schiena. Sopravvive ma resta paralizzato alle gambe. Il giovane però non si perde d'animo ed ha già ripreso gli allenamenti.
6 - Sardine. In risposta al comizio dalla Lega al Paladozza per la campagna elettorale delle elezioni regionali il 14 novembre in Emilia 4 giovani organizzano attraverso facebook un flash mob in Piazza Maggiore a Bologna. E' la prima manifestazione delle cosiddette "Sardine".
7 - Acqua Alta a Venezia. Il maltempo, il vento, le piogge incessanti che per tutto novembre hanno investito il paese hanno creato danni in tutta Italia. I più pesanti a Venezia dove il fenomeno dell'Acqua Alta ha toccato livelli storici, arrivando ai 170 cm.
8 - Cesare Battisti. Il 14 gennaio finisce la latitanza decennale di Cesare Battisti, il terrorista condannato per diversi omicidi all'ergastolo che era fuggito ed aveva goduto della protezione di politici ed intellettuali prima in Francia poi in Brasile.
9 - Ponte Morandi. Il 28 giugno alcune cariche di esplosivo demoliscono quello che resta del Ponte Morandi di Genova. Esplosione che di fatto dà il via ai lavori di ricostruzione.
10 - Scuolabus sequestrato a Pioltello. Il 20 marzo, l'autista di un pullman che trasportava una scolaresca di Crema, 47 enne di origine senegalese, sequestra i bambini presenti e si dirige con il bus carico di benzina verso l'aeroporto di Linate per compiere un attentato esplosivo sulla pista dello scalo milanese. Due ragazzini riescono però a dare l'allarme. L'intervento dei Carabinieri è immediato. I bambini vengono salvati, l'attentato sventato.
Donald Trump: i 10 fatti principali del 2019 alla Casa Bianca. Iran, Corea del Nord, dazi, elezioni, impeachment: i 10 fatti da ricordare alla Casa Bianca del 2019. Stefano Graziosi il 30 dicembre 2019 su Panorama. Il 2019 per il presidente Usa, Donald Trump è stato un anno di certo non "noioso". Dalle crisi mondiali, ai dazi, all'impeachment 12 mesi vissuti pericolosamente con la testa già alle elezioni presidenziali del 2020. Ecco i 10 fatti principali successi alla Casa Bianca e dintorni.
18 aprile – Il Dipartimento di Giustizia ha reso pubblico il rapporto Mueller, dedicato alla vicenda Russiagate. L’indagine ha scagionato Trump dall’accusa di collusione con i russi nella campagna elettorale del 2016, mentre non ha reperito prove irrefutabili di intralcio alla giustizia.
18 giugno – Trump ha annunciato formalmente la propria ricandidatura alla Casa Bianca durante un evento elettorale a Orlando (in Florida).
20 giugno – Trump ha bloccato un attacco aereo contro l’Iran, che aveva precedentemente approvato come ritorsione per l’abbattimento di un drone americano da parte di Teheran. L’atto ha evidenziato, una volta di più, la reticenza del presidente ad avviare nuove azioni belliche in Medio Oriente.
30 giugno – Trump è entrato in territorio nordcoreano insieme a Kim Jong-un: la prima volta di un presidente americano in carica. L’evento ha rilanciato il processo di distensione tra Washington e Pyongyang, che aveva subìto uno stallo dopo il vertice di Hanoi tenutosi qualche mese prima.
2 agosto – Trump si è ritirato ufficialmente dal trattato INF sui missili, siglato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbachev. Gli Stati Uniti consideravano l’intesa ormai obsoleta, oltre che un vincolo nel confronto militare con la Cina.
10 settembre – Il consigliere per la sicurezza nazionale, il falco John Bolton, è stato silurato. I suoi rapporti con Trump erano ormai tesi da tempo: Bolton, entrato in carica nell’aprile del 2018, auspicava infatti una linea molto più dura contro l’Iran, il Venezuela, la Russia, la Corea del Nord e i talebani. Una linea che il presidente giudicava troppo bellicosa.
17 ottobre – L’amministrazione Trump ha negoziato con la Turchia un cessate il fuoco, in seguito all’invasione del Nordest della Siria da parte di Erdogan. Il vicepresidente americano, Mike Pence, ha annunciato che l’intenzione di Washington sia quella di ridurre il coinvolgimento militare statunitense nel Paese.
27 ottobre – Trump ha annunciato in una conferenza stampa alla Casa Bianca l’uccisione del leader dell’Isis, Abu Bakr al Baghdadi, da parte di un’operazione speciale statunitense.
4 novembre – Trump, come annunciato mesi prima, ha avviato formalmente il processo di ritiro degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. Il presidente ha sempre considerato quell’intesa come nociva per l’economia americana, soprattutto in termini di competizione con la Cina.
18 dicembre – La Camera dei Rappresentanti (controllata dai democratici) ha votato formalmente per mettere Trump in stato d’accusa. Due sono i capi d’imputazione: abuso di potere e intralcio al Congresso. Tutto è nato da una controversa telefonata, intercorsa tra l’inquilino della Casa Bianca e il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, il 25 luglio del 2019. Si tratta del terzo presidente americano ad essere posto sotto impeachment nella storia americana. Il processo al Senato dovrebbe iniziare a gennaio.
Gli eventi che hanno sconvolto la Royal Family negli ultimi 10 anni. In questo ultimo decennio la royal family è cambiata moltissimo, adattandosi al mondo che muta a volte fin troppo velocemente e uno dei protagonisti di questi cambiamenti è Kate Middleton. Francesca Rossi, Martedì 31/12/2019, su Il Giornale. Tra poche ore anche il 2019 andrà via segnando, almeno nel “sentire comune”, la fine di un decennio (infatti si discute sull’effettiva fine del decennio da un punto di vista scientifico, ma questo ora non ci riguarda). Gli ultimi anni hanno segnato dei cambiamenti profondi anche nella royal family, che più volte ha dimostrato di sapersi adattare ai tempi che cambiano talvolta fin troppo velocemente. Come un’araba fenice la royal family è più volte risorta dalle sue stesse ceneri, rinnovandosi e trovando nuova linfa vitale nei suoi esponenti di spicco. Il giornale Amica ha stilato una lista degli eventi che hanno sconvolto nel bene e nel male la Corona britannica. L’elenco, però, nasconde una sorpresa. La protagonista (sebbene a volte “indiretta”) di molti di questi avvenimenti è stata Kate Middleton.
Il primo evento risale al non troppo lontano 29 aprile 2011, quando il principe William ha sposato la sua Kate. Il matrimonio, definito “il royal wedding del secolo” è stato guardato in diretta online da circa 2 miliardi di persone (per quello di Lady Diana vi furono 800 milioni di persone davanti alla televisione). Non sono stati tanto i numeri a creare un cambiamento epocale nella royal family, quanto il fatto che Kate Middleton fosse una commoner destinata a diventare regina. La duchessa di Cambridge ha rotto un vero e proprio tabù, spianando la strada anche al futuro matrimonio di Meghan Markle e del principe Harry.
Il 23 luglio 2013 è nato il principe George, primogenito di William e Kate. Era dal 1982 che la dinastia britannica non vedeva un nuovo erede e, soprattutto, un futuro re. Questa nascita ha segnato per i Windsor l’inizio di una nuova fase, una spinta al cambiamento per una monarchia che stava “ristagnando”. George sta crescendo il più possibile come un bambino normale. La sua educazione fa parte di un desiderio di libertà che William ha ereditato da sua madre, la quale ha sempre cercato di spronare i figli a guardare oltre le mura del palazzo. Il 9 settembre 2015 la regina Elisabetta ha superato l’antenata Vittoria, divenendo la sovrana più longeva della Storia con 63 anni e 216 giorni di regno. Un primato che il principe Carlo non pare proprio destinato a eguagliare.
Nel 2016, durante il lancio della charity Heads Together, William e Harry hanno affrontato per la prima volta il tema della salute mentale. Il principe Harry ha ammesso di aver sofferto molto dopo la morte della madre e che il fatto di aver represso il suo dolore ha peggiorato una situazione già grave. Una confessione del genere poteva rivelarsi un’arma a doppio taglio, incrinando l’immagine perfetta della royal family (sebbene di “incrinature” ve ne fossero già state in passato con Carlo e Diana) o, almeno, dei suoi membri più giovani. Invece i due principi ne sono usciti rafforzati e più amati che mai. Prima di Harry solo sua madre, nella famosa intervista alla BBC, aveva osato spiegare i suoi problemi di bulimia.
Nell’agosto del 2017, dopo aver preso parte con la regina a 22.219 eventi ufficiali dal 1952, il principe Filippo si è ritirato a vita privata. La royal family ha perso uno dei suoi pezzi più importanti per quel che concerne l’immagine pubblica. La mancanza di Filippo e delle sue storiche gaffe si sente ancora oggi. Fino a pochi anni fa la linea di successione al trono inglese prevedeva che gli eredi maschi potessero sorpassare le femmine anche se nati successivamente. La regina Elisabetta, però, ha provveduto a cambiare le cose attraverso il Crown Act del 2013. Un rinnovamento radicale per la royal family, una distruzione alle fondamenta per costruire qualcosa di nuovo e al passo con i tempi. Per questo motivo la principessa Charlotte non è stata sorpassata dal fratello minore Louis, ma rimane ben salda al suo posto nella linea di discendenza.
Nel 2018 una nuova ventata di modernità di nome Meghan Markle è entrata a palazzo. Meghan è afroamericana, divorziata, commoner e prima di diventare duchessa di Sussex era un’attrice. Il suo arrivo ha sconvolto la royal family. Per la prima volta le informazioni relative alla nascita di un royal baby, ovvero Archie, non sono state diffuse subito dopo il parto, avvenuto il 6 maggio scorso. Gli inglesi hanno dovuto attendere per giorni prima di vedere il nuovo arrivato in casa Windsor. Tuttavia Harry e Meghan non hanno voluto nascondere gli oneri che accompagnano gli onori di una vita a palazzo. Lo scorso ottobre, nel documentario “Meghan e Harry: an African Journey”, i duchi di Sussex non hanno raccontato solo il loro tour in Africa, ma anche le difficoltà che affrontano quotidianamente a causa dell’assedio dei media. La mancanza di privacy peserebbe molto sulle loro esistenze. La confessione di Harry e Meghan, però, è stata accolta in modo piuttosto tiepido dal pubblico, che si è spaccato a metà tra sostenitori e detrattori. Il magazine Amica usa il termine giusta quando definisce “controversa” l’immagine della royal family venuta fuori dal documentario.
Infine il terremoto mediatico degli ultimi mesi che ha rischiato di far perdere la Corona ai Windsor, ovvero lo scandalo Epstein che ha coinvolto il principe Andrea. Una pagina di storia della monarchia inglese ancora da scrivere, almeno in parte, ma che è già costata al duca di York il ritiro dalla vita pubblica dopo una disastrosa intervista concessa alla BBC. Andrea sperava di difendersi in modo convincente, invece le sue risposte sono diventate le sabbie mobili in cui è sprofondata la sua dignità. È possibile che nel 2020 venga chiamato a testimoniare nel processo Epstein negli Stati Uniti e, forse, la verità verrà finalmente fuori. Un nuovo annus horribilis, dopo il 1992, sta per concludersi anche a Buckingham Palace. Cosa riserverà il nuovo decennio alla royal family?
· Cosa resta dell’anno passato. I Personaggi.
Paolo Griseri per repubblica.it il 29 dicembre 2019. Ci sono Mario Draghi e Sergio Marchionne tra le personalità che hanno lasciato la loro impronta sul decennio in via di chiusura con la fine del 2019. Una decade, la seconda del nuovo millennio, iniziata con il mantra dell'austerità per rimettere in sesto i bilanci picconati dalla Grande recessione e proseguita con le evoluzioni tecnologiche e sociali che sono andate a braccetto con la diffusione degli smartphone, dei social network e dei nuovi stili di vita. A stilare la classifica è il Financial Times nella sua edizione odierna, con tanto di maxi-fotografia nella quale il manager scomparso nel luglio 2018 è ritratto tra la pop-star Taylor Swift e la tennista Serena Williams. Oltre a Draghi, l'elenco contempla Christine Lagarde che l'ha succeduto e che per buona parte del decennio è stata alla guida del Fondo Monetario Internazionale. Tra le "50 People of the Decade", il quotidiano economico-finanziario della City annovera politici e amministratori influenti provenienti dal mondo finanziario e delle aziende. Ma non solo: il Ft riconosce come la centralità acquisita dai device nella nostra quotidianità sia diventata tale da porre sulla scena personalità del calibro di Mark Zuckerberg (Facebook), Ren Zhengfei (Huawei), Jeff Bezos (Amazon), Susan Wojcicki (YouTube), Tim Cook (Apple). Anche Jack Ma (Alibaba) ed Elon Musk (Tesla) sono inseriti nella corrente del nuovo che avanza.
La Flop Ten del 2019. Gian Paolo Serino, 31 dicembre 2019 su Nicola Porro.it. Non occorre scomodare i politici per trovare il peggio del 2019. I nuovi politici hanno distrutto tutto. Anche i proverbi. Persino “tutte le strade portano a Roma” ormai è soltanto un vecchio ricordo: se non precipiti in un viadotto, caschi in una buca della Capitale, se non cadiamo in una voragine ormai una voragine si è aperta in noi che “vediamo” la politica straparlare di ogni argomento tranne che di politica. Ormai l’abbiamo capito: in politica non ci sono traditori, ci sono solo perdenti. Ed è così che la democrazia è più esibita che esercitata e la libertà più social che sociale. E allora ecco la Flop Ten del 2019.
1. Greta Thumberg: forse non è un caso che al cinema e in libreria sia tornato Pinocchio. Greta Thumberg si aggiudica il primo posto come miglior burattino di questo anno. Vittima di un sistema di marketing comunicativo che è una associazione a delinquere di stampo immaginario. Anche un “non udente” capirebbe che i suoi discorsi sono come minimo scritti dal padre, il suo coach mentale o da un software troppo sofisticato. Greta parla parla parla, fa scendere in piazza milioni di ragazzi per protestare al venerdì, ormai gli unici ponti sicuri sono quelli delle vacanze, per poi tornare al lunedì in classe a scrivere con la penna biro di plastica, l’astuccio di plastica, lo zaino di plastica, lo smartphone di plastica. Greta invita tutti a scrivere a gesti, ad indossare un saio e a comunicare attraverso segnali di fumo. Solo allora sarà davvero il tuo “Time”.
2. Roberto Saviano. Il “Giovane Holding”, ex scrittore di successo, ex editorialista di successo, ex sceneggiatore televisivo di successo, trova spazio ormai soltanto sui social (attraverso video con i sottotitoli) o da Fabio Fazio con i suoi discorsi da Solone talmente inutili che Saviano è forse l’unico personaggio tivù a non avere avuto neanche una imitazione perché la miglior imitazione di Saviano è lui stesso.
La scorta ormai gli serve solo per fare la ruota (da pavone). Non togliamo la scorta a Saviano, ma liberiamo la scorta da Saviano. A questo punto potrebbe assumere, per i pericoli che corre (al massimo di non essere riconosciuto), anche dei figuranti o lui, sempre dalla parte dei precari, che assuma i Centurioni che fanno le foto al Colosseo. Almeno li paga e fa qualcosa di utile e magari ritrova il suo impero. Il rischio è che Saviano finisca a fare discorsi dalla finestra o nel suo attico a New York con applausi registrati di un pubblico che non c’è: così dopo aver gravato per anni e anni su noi contribuenti che paghiamo la scorta ci toccherà pagargli anche il Sistema Sanitario.
3. Chiara Ferragni. Dopo i nostri articoli di denuncia sullo sfruttamento pubblicitario del figlio Leo, è intervenuta l’Associazione Italiana Consumatori che ha denunciato la influencer. Detto, fatto. Il profilo del piccolo Leo, 2,5 milioni di follower è scomparso da Instagram e quando appare con i genitori finalmente qualche volta il viso, come vuole la legge, è pecettato. Di destra o di sinistra, odiatori o haters, abbiamo almeno il merito di aver salvato un bambino dal pericolo di diventare uno squilibrato.
4. Michela Murgia. Ha iniziato l’anno con il suo libello Fascistometro una serie di idiozie talmente grandi che non ci entrava neanche lei. Dopo apparizioni in tivù e radio, cercando sempre lo scoop, adesso è in tour teatrale. È stato pubblicizzato su ogni giornale – nel senso di pubblicità a pagamento – ma nessuno ne ha scritto, nessuno ha fatto una foto. Non si sa nulla del suo tour teatrale. La speranza è che l’abbiano assunta per ciò che sa fare meglio: la maschera.
5. Gad Lerner. Dalle sprangate di Lotta Continua all’autolicenziamento da “la Repubblica” perché “pagato troppo poco”, da “Milano, Italia” è passato a “Lerner, Italia”. Se gli domandi dove abita risponde “Lei è un antisemita”, lo stesso se gli chiedi l’età, la squadra per cui tifa o qualsiasi argomento. Chi tocca Lerner muore di antisemitismo. Allora, caro Lerner, al posto di parlare giustamente di antisemitismo da 30 anni perché non si fa promotore di una raccolta firme per una legge che aumenti le pene per chi insulta gli ebrei? La risposta è semplice: non lo fa perché non avrebbe più nulla da dire. Quindi lei sull’antisemitismo ci campa e mi sembra che il suo campare non sia solo da “Ultima Spiaggia”.
6. Zoro. Non è un caso che gli manchi una R perché tra l’interventista dei Parioli e Zorro la differenza non è poca. È il nuovo Fausto Bertinotti, ma meno simpatico e signore, che all’eleganza del cashmere è passato alle t-shirt personalizzate. Sempre con quell’altezzosità da tribuno del popolo è rinforzato da Marco Damilano, neo(n) Pancho Villa capace di passare da “Azione Cattolica” a “L’Espresso”. Diego Bianchi “Zoro” ha sempre quell’aria di uno che si è appena svegliato (ad oggi non è scientificamente dimostrato se lo sia) e in coppia con Damilano, che si veste e parla come i Testimoni di Geova che quando eravamo piccoli ci suonavano al citofono, risulta il più spocchioso dei giornalisti. La fine del mondo non lo so, ma la sua è abbastanza facile da intuire. Diventare una macchietta alla fine stanca anche il più radical flop dei suoi telespettatori che hanno come minimo l’abbonamento alle figurine Panini e in casa ancora il Subbuteo a 50 anni. Quando non lo vedranno neppure i parenti speriamo che si rifugi in casa, lo immaginiamo con la testa tra le mani sbattere la testa contro la scrivania di casa in ciliegio e ottone. La speranza è che comprenda che è Bianchi nel cognome come Bianchi nella vita e vada a vivere in qualche paese della Barbagia a fare il pastore o a girare l’Italia in ape-car per vendere le sue diapositive di porta in porta.
7. Ilaria Cucchi. Avrà anche ragione: sarà anche un delitto di Stato, ma quest’anno tra lei e suo marito in un anno l’ho vista più di mia sorella. Per pubblicizzare il suo libro sul “caso Cucchi” non ha mancato una trasmissione televisiva. Una domenica l’ho vista dall’Annunziata (che meriterebbe la classifica dei “Flop Ten” ma il cognome la inserisce di diritto), poi a “Domenica In” e la sera nell’”Arena” insabbiata di giustizialismo di Giletti. E per fortuna, in questo caso, la domenica non ascolto la radio.
8. Liliana Segre. Ha tutte le ragioni del mondo ma la stanno trasformando in una circense. Non c’è trasmissione che non l’abbia invitata almeno 20 volte, non c’è città o paesino o borgo che non le abbia dato la cittadinanza onoraria, non c’è politico che non abbia una foto con lei. Al posto di perdere tempo ad andare da Mara Venier con zoom fisso sugli occhi per aspettare una lacrima (della Venier), a girare di tv in tv, di borgo in borgo, di piazza in piazza, di giornale in giornale, non potrebbe andare nelle scuole tedesche a ricordare ai bambini, alle banche, alle grandi industrie, alla Merkek che forse non è il caso di sentirsi i padroni del mondo? Con la finanza stanno facendo più morti che qualsiasi olocausto.
9. Fabio Fazio. Lo so, lo so, lo so. È un caso clinico, eppure, in attesa di vederlo il prossimo anno su rai4 e rai5 e di farsi creare apposta Rai6 solo una domanda che da anni mi tormenta. Non la sua faziosità, ormai anche il mio cane si addormenta, ma un solo interrogativo mi assilla: perché noi, che ci trattengono il canone Rai direttamente dalla bolletta della luce, dobbiamo continuare a pagare Filippa Lagerback che da un ventennio dice solo quattro parole” “Oggi è qui con noi…” e poi il nome dell’ospite. Caro Fazio, non può far fare l’introduzione a qualche tecnico così risparmiamo? E poi, caro Fazio, ma le decine di interviste che ha fatto sulle quote rosa, le decine di monologhi della Littizzetto sul ruolo marginale delle donne che fine fanno? Parlava più il pappagallo di “Portobello”. Eppure Filippa Lagerback (cognomen omen) ha dichiarato a “Tv Sorrisi e Canzoni” che “Il mio ruolo è piccolo, lo so, ma sono stata io la prima ad accettarlo e sono libera di avere il mio stile, i miei abiti dicono molto, si parla persino in silenzio”. Tutto chiaro? In sintesi, la paghiamo per indossare vestiti e accessori degli stilisti.
10. Noi. Noi siamo il peggio. Siamo i peggiori. Noi che crediamo ancora in una idea e non in una ideologia. Per noi che “stare vent’anni dalla parte del torto” non è uno slogan ma un modo di vivere, noi che veniamo sempre attaccati perché siamo cattivi. Chi ce lo fa fare svegliarci tutte le mattine e denunciare quello che non funziona? Non abbiamo sempre ragione, spesso possiamo avere torto, spesso gridiamo, ma non c’è più violenza nelle parole silenziate delicate e sinistrate di chi è convinto di vivere in un nuovo fascismo? Certo, è vero. Ma non è razzismo. È il fascismo del consumismo. Perché siamo tutti uguali. Che siamo bianchi, neri, gialli, rossi, verdi o verdoni alla fine ognuno ha il suo telefonino ultimo modello, parabole sui tetti e televisori sempre più grandi così che al sangue nelle vene hanno sostituito il plasma alle pareti. Gian Paolo Serino, 31 dicembre 2019
· Cosa resta dell’anno passato. Le Parole.
Quali sono le parole del decennio? Pubblicato domenica, 29 dicembre 2019 da Corriere.it. Quali sono le parole del decennio?
Come definire i 10 anni che si chiudono? Tra crisi e cambiamenti, sei termini per fissare ciò che è stato e le sfide del futuro.
Populismo. (Antonio Polito) Più che un vero e proprio movimento, il populismo è un modo di far politica che ha spopolato nel decennio che si chiude il 31 dicembre 2019. Un atteggiamento ideologicamente ambiguo, che si vanta di andare oltre le categorie tradizionali di destra e sinistra. L’Italia, come spesso accade, è stato un laboratorio: i Cinquestelle, un partito spuntato dal nulla, hanno vinto virtualmente le elezioni politiche già nel 2013, e poi nettamente nel 2018. Il vocabolario della Treccani avvicina il populismo alla tradizione della sinistra, definendolo «un atteggiamento ideologico che, sulla base di principi e programmi genericamente ispirati al socialismo, esalta in modo demagogico e velleitario il popolo come depositario di valori totalmente positivi»: contro le élite e le classi dirigenti, e anche contro le mediazioni della democrazia parlamentare. Un modello ne è certamente stato il regime del generale Peron nell’Argentina degli anni ‘50. In Francia l’ideologia dei populismi di sinistra è stata definita degagisme, da degage, verbo che vuol dire «fatti da parte, vattene, sparisci». Vaffa, in italiano. Oggi si usa dire che il populismo è in declino. È forse vero se ci si riferisce a questo tipo di movimenti. I Cinquestelle in Italia sono andati molto male alle Europee, così come Melenchon in Francia e Tsipras in Grecia; il Labour gauchiste di Corbyn è stato poi spazzato via alle elezioni in Gran Bretagna. Ma c’è un’altra forma di populismo che sembra invece molto più resistente e di successo, ed è il «sovranismo» di destra, talvolta di estrema destra, in qualche caso addirittura xenofobo. I partiti di Farage, Le Pen e Salvini sono infatti arrivati primi nelle Europee del 2019 in tre dei quattro maggiori Paesi. Sono populisti in quanto a metodi, perché si appellano direttamente al popolo e non hanno molta simpatia per i sistemi democratici liberali (il premier ungherese Orban propone un modello che definisce di «democrazia illiberale»). Ma hanno una ideologia molto più definita e per certi aspetti «antica», perché sono il modo in cui il nazionalismo ha ripreso piede in Europa (ottenendo il suo maggior successo con la Brexit). Anche se nel parlamento europeo contano poco, fanno parte di un’onda più grande e globale, che arriva fino agli Usa di Trump e al Brasile di Bolsonaro, e che si fa forte di opinioni pubbliche spaventate dai grandi cambiamenti tecnologici e sociali del terzo millennio, spingendole a rifugiarsi dietro frontiere e protezionismi.
Disuguaglianze. (Dario Di Vico) La diseguaglianza ha pressoché monopolizzato il dibattito economico-sociale di questi anni ma guai a semplificare. Prendendo a prestito una famosa espressione di Totò possiamo dire infatti che la disparità tutto è stata tranne che «una livella», i cittadini del pianeta non hanno subito le stesse conseguenze negative quanto a reddito e chance di vita. Anzi, il suo è stato un andamento asimmetrico. Come ha mostrato l’ex capo economista della Banca Mondiale, Branko Milanovic, con la famosa immagine dell’elefante la globalizzazione ha prodotto anche dei winner: gli abitanti dei Paesi emergenti. La povertà in Cina, per riportare l’esempio-chiave, è drasticamente diminuita e sono stati dunque gli abitanti del più popoloso Paese del mondo a incassare il dividendo più generoso dell’apertura del mondo. In Occidente, invece, è andata decisamente in direzione opposta: si stima che almeno un terzo delle classi medie abbia visto ristagnare o flettere il proprio reddito e ciò è avvenuto in parallelo all’incremento dei guadagni da parte di una ristrettissima élite globale. La polarizzazione della ricchezza, unita ad altri fenomeni (le migrazioni in primis), ha generato quella che Milanovic sintetizza come «l’ansia e il senso di insicurezza che ha contagiato anche qualcuno che quella riduzione drastica non l’ha sofferta ma teme comunque di finire tra i perdenti». Per farla breve l’insicurezza soggettiva si è rivelata molto più larga di quella oggettiva. Attenzione però, ci sono state e ci sono tuttora delle differenze sostanziali tra i vari Paesi occidentali: in Italia — ad esempio — la disuguaglianza percepita e denunciata è quella che ha colpito il ceto medio e i cosiddetti penultimi ma quella reale investe prima di tutto la condizione giovanile. Che possiamo sintetizzare come la somma di una mancata inclusione nel mercato del lavoro, di una drastica riduzione della mobilità sociale e di un gap generazionale delle retribuzioni. Il dibattito sulla disuguaglianza ha provocato in Italia l’adozione di un provvedimento di nuovo conio come il reddito di cittadinanza, che nelle intenzioni dei suoi sponsor politici avrebbe dovuto contrastare sia la povertà assoluta sia la disoccupazione. I risultati, a un anno dall’adozione, sono quantomeno controversi e costituiranno oggetto di battaglia politica anche nel corso dell’anno a venire.
Terrorismo. (Guido Olimpio) Correva l’anno 2011. I Navy Seal americani uccidono Osama bin Laden. Finisce la lunga caccia, si spera — tra scetticismo e cautele — nell’inizio di una nuova stagione. Invece dal timore del «terrorismo» passiamo all’angoscia dei «terrorismi». Sì, al plurale. Perché nell’arena si sono affacciati vecchi e nuovi militanti accomunati dalla voglia di distruggere. Al Qaeda è rimasta, ma la sua bandiera è stata offuscata da quella ancora più nera del Califfato. Il movimento ha messo insieme terrore classico, guerriglia, e violenza «facile». Coltelli, pugnali, un mezzo sulla folla, come a Nizza, Berlino, Stoccolma. Pochi, anche se gravi gli attacchi, organizzati. Però sono bastati a spargere insicurezza, paura. Tutti ci siamo sentiti dei bersagli. Una forma di lotta semplice quanto attraente per migliaia di volontari. Non solo. Il Califfo, usando l’Islam, ha dato una motivazione anche a degli instabili, felici di passare per mujaheddin anche se la molla principale erano ragioni individuali. Profili che troviamo in una minaccia tornata all’offensiva: quella xenofoba e anti-semita. Ha colpito dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda, è in crescita in Europa. Ha cavalcato il problema dell’immigrazione incontrollata, ha usato come giustificazione la rabbia di cittadini normali, ha creato un network internazionale. Ci sono evidenti punti di contatto con il pericolo jihadista: molto spesso agiscono individualmente, li chiamiamo lupi solitari, tuttavia sono parte di un branco e di un disegno condiviso. L’aspetto inquietante è che il modus operandi dei «professionisti» è stato adottato dagli stragisti senza causa politica, quelli che sbrigativamente sono definiti «folli». I terroristi personali. Uno dei massacri più devastanti è stato provocato da Stephen Paddock a Las Vegas, 59 i morti. Un giocatore accanito diventato cecchino implacabile. Ad oggi non sappiamo il perché dell’attacco. Altri se la sono presa con le donne — un estremismo misogino armato — oppure con i compagni di scuola. Le tattiche sono identiche. E a chiudere le organizzazioni criminali, non di rado transnazionali. Brasile, Messico, Centro America, alcune regioni dell’Africa sono marcate da formazioni di trafficanti che operano come terroristi. Insolenti e sfrontate, prosperate grazie a collusioni politiche e per questo capaci di uccidere giornalisti, giudici, testimoni scomodi. Un fronte sempre più ampio che ha allungato le difese degli Stati.
Clima. (Massimo Gaggi) Dieci anni fa la parola clima, già da tempo associata al global warming, non incuteva grande timore. Il riscaldamento dell’atmosfera era stato denunciato già da decenni: per la prima volta negli anni Sessanta in un rapporto riservato al presidente Usa Lyndon Johnson e poi, a partire dal 1970, negli Earth Day celebrati ogni anno per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale. Era stato anche tentato, ma non andò bene, un primo accordo mondiale con il Protocollo di Kyoto. Ma nel 2010 il mondo pensava soprattutto a riprendersi dalla rovinosa recessione seguita al crollo finanziario del 2008: i mutamenti climatici non era in cima all’agenda, anche perché la recessione, fermando molte fabbriche e riducendo il consumo di combustibili fossili, per un po’ aveva rallentato l’inquinamento. Oggi il quadro è assai più drammatico: per evitare che la temperatura della Terra salga più di 1,5-2 gradi centigradi (l’obiettivo del patto di Parigi sul clima) andrebbero azzerate le emissioni nette di CO2 entro il 2050. Per riuscirci servirebbe un calo del 7,5 per cento l’anno da subito mentre invece le emissioni sono cresciute anche quest’anno (del 0,6%) e saliranno pure nel 2020. Un quadro desolante nel quale l’unico segnale positivo viene dalla reazione dei giovani — il movimento il cui simbolo planetario è Greta Thunberg — che chiedono ai loro genitori di fare sacrifici oggi, cambiando il modello di sviluppo, per lasciare loro, domani, un mondo ancora vivibile. L’allarme degli scienziati e la scossa di Greta hanno imposto un’urgenza che si riflette anche in un cambiamento di linguaggio: non parliamo più di mutamenti ma di crisi o, addirittura, emergenza climatica. Ma in questo nuovo lessico spunta sempre più spesso anche la parola «adattamento»: l’idea che un cambiamento radicale sia ormai ineluttabile per l’indisponibilità dei governi (vedi il recente fallimento della conferenza Cop25 dell’Onu) a imporre ai loro cittadini i cambiamenti impopolari necessari per rientrare nei parametri di Parigi. Meglio imparare a convivere col disastro abbandonando le vittime predestinate (coralli, isole, coste esposte alle inondazioni) che combattere una guerra senza speranza che imporrebbe l’azzeramento dei consumi di petrolio, carbone, carne bovina e una drastica riduzione del trasporto aereo? I giovani, comprensibilmente, non accettano questa realpolitik che uccide anche la speranza.
Smartphone. (Beppe Severgnini) Lo smartphone — il telefono intelligente — ci ha cambiato la vita. Il commento potrebbe finire qui. Questo oggetto ha modificato le nostre abitudini e i nostri comportamenti; e ne ha imposto di nuovi. Ha trasformato il nostro carattere e la nostra visione del mondo. Battezzato nel 1997 (dalla Eriksson), sviluppato soprattutto da Ibm, Motorola, Blackberry e Nokia, s’è affermato nel 2007, quando Apple ha presentato il primo iPhone (detto anche iPhone 2G o iPhone Edge). Negli anni Dieci lo smartphone è finito nelle tasche di tutti (Samsung, Apple, Huawei, nell’ordine). Oggi, all’alba degli anni Venti, è onnipotente. Avete dubbi? Ecco cosa ho fatto nelle ultime 72 ore con l’iPhone (voi lo avete usato in modo simile, immagino). Dunque: ho telefonato, scritto e letto messaggi. Ho guardato e spedito immagini, scambiato e ricevuto auguri (alcuni addirittura sinceri). Ho scritto e risposto alle mail. Ho postato e commentato sui social. Ho scattato ventidue foto e registrato due video. Ho letto Corriere.it. Ho guardato video, ascoltato un libro su Audible, molta musica e cinque pezzi di The Economist (in cuffia, su altoparlanti bluetooth). Ho fatto ricerche su Trump, The Witcher e You (Netflix), Zlatan l’immobiliarista, Paris e Checco Zalone. Ho guardato calcio inglese e basket americano (il calcio italiano? non pervenuto). Ho cercato un indirizzo e guidato fin là, seguendo le indicazioni. Ho prenotato un ristorante; ho ordinato un pasto e ho controllato il meteo a Dorga (Bg). Ho calcolato quanto ho camminato (10mila passi al giorno, non male). Ho pagato un parcheggio; ho chiamato un taxi; ho prenotato un treno e un albergo a Firenze; ho identificato una pianta e una bottiglia di vino; ho cancellato alcuni contatti (persone egoiste, negli anni Venti non le rimpiangerò). Tutto questo fa paura? Certo, ma facciamocela passare. Ricordando questo: ogni nuovo strumento geniale ha spaventato l’umanità, quand’è arrivato. È accaduto ai computer, alla tv, al volo aereo, all’elettricità, al vapore e — andando indietro — alla ruota. Guardando quel disco di legno che girava, qualcuno sarà rimasto sconvolto: «Abbattere, affettare e fare rotolare un albero?! Roba da matti». Sta accadendo con lo smartphone: chi lo demonizza, non lo capisce. Impariamo a usarlo, invece (ad esempio, cercando di capire come vengono utilizzati i nostri dati personali). Gli abusi sono evidenti. Ma lo smartphone migliorerà il mondo. Anzi, lo ha già fatto.
Var. Fa già discutere il nome, ci si divide sul genere, se femminile o maschile: «la Var» o «il Var»? Il Corriere Fiorentino fu il più lesto, già all’entrata in campo della tecnologia che aiuta l’arbitro, a chiedere un parere all’Accademia della Crusca che pur preferendo «il Var» giustificò anche il femminile, perché si tratta dell’acronimo di «Video assistance referee», quindi la tecnologia. Noi preferiamo «la Var». È diventata popolare quanto Ronaldo e Icardi, andando oltre il campo di gioco, invadendo naturalmente i social e rivelandosi sul piano strettamente tecnico una rivoluzione, una svolta storica. Sul primo esempio sperimentale battezzato nel 2016 negli Usa, dove ad eccezione delle donne giocano poco e male, ma quanto a invenzioni tecnologiche ci sanno fare, in Italia siamo stati tra i più veloci a utilizzare la Var, poi ci hanno copiato, per esempio gli inglesi hanno fatto gli schizzinosi per un po’, l’hanno snobbata, poi l’hanno adottata anche loro. Così in Champions League, l’Uefa l’organismo che governa il calcio europeo, non ha più potuto chiudere gli occhi, far finta di nulla, e ha dato via libera alla Var: senza non si poteva andare avanti, era un calcio diverso, antico. In Italia, bisogna riconoscerlo, siamo un po’ più casinisti, a volte si esagera. Un rigore, un fallo di mano, visionato alla Var, siamo riusciti anche a portarlo in Parlamento, dove ci sono state interrogazioni sull’uso maldestro della tecnologia. Il sospetto, la manovra, il Grande Vecchio non è stato sconfitto nemmeno dalla Var. In certi casi sono persino aumentate le baruffe sui giornali e in televisione, perché se la Var doveva annullare i processi alla Biscardi, qui ha fallito. Al punto tale che è stato un giochetto per noi titolisti sbizzarrirci in fantasie tipo «Var west», «Var sport» (non lo sottolineiamo certo per vanto) e altri slogan meno riusciti. Anche se la Var è riuscita nella sua missione, quella di aiutare, sostenere, agevolare l’arbitro, il mestiere più difficile del mondo. Non c’è dubbio che gli errori siano diminuiti, soprattutto quelli più vistosi. Ma non tutti gli arbitri l’hanno capita, alcuni di loro, tra questi anche qualche loro grande capo, non l’hanno proprio accettata, c’è chi ne ha paura addirittura. La Var ha cambiato il calcio. Basta che non lo peggiori, questo il rischio più evidente. Ma anche qui c’è lo zampino dell’uomo, meglio la mano, e qui non si tratta di essere maschi o femmine.
· Cosa resta dell’anno passato. Le cose.
Smartphone, libri, film, momenti, Cosa resterà di questi Anni Dieci? Pubblicato venerdì, 27 dicembre 2019 su Corriere.it da Nadia Terranova. Una nave carica di rifugiati siriani alla deriva al largo del Mar Egeo, tra Turchia e Grecia, dopo un guasto al motore avvenuto davanti all’isola di Kos. È l’11 agosto 2015. L’immigrazione e i morti nel Mediterraneo sono state due questioni cruciali nel decennio che si chiude. Ogni volta che c’è da fare una lista, vorrei sdraiarmi a letto e invocare vicino a me la mamma di Wendy, Michal e John in Peter Pan, il capolavoro di James Matthew Barrie, quella dolce signora Darling che dopo aver messo a dormire i bambini guardava dentro le loro teste e ne riassettava i pensieri, spingendo in fondo i meno importanti per far restare e brillare solo quelli talmente nobili da poter passare la nottata. Così, mentre mi accingo a scegliere cosa ci porteremo dietro dal decennio che lasceremo, mi sentirei più forte se la signora Darling mi aiutasse a non lasciar scivolare via l’essenziale, mi aggiustasse il senno per distinguere ciò che è stato importante per me da ciò che lo è stato per tutti, mi spolverasse la memoria per rimettere a lustro il momento che negli scorsi dieci anni mi ha cambiata per davvero, ricordandomi il libro, il film, la canzone che con le lacrime agli occhi ho giurato di amare per sempre e poi ho dimenticato. Rispetto alle testoline di inizio Novecento, la signora Darling troverebbe oggi, nelle nostre, un intoppo di non poco conto: buona parte delle mie facoltà mnemoniche, un tempo proverbiali, sono state senz’altro danneggiate dalla diffusione dell’oggetto che, più degli altri, riassume i cambiamenti del decennio trascorso, ovvero lo smartphone. Chissà che faccia farebbe lei davanti a un simile cortocircuito, e che posto darebbe a quell’oggetto magico, se lo metterebbe tra ciò che per forza dobbiamo tenere o tra gli oggetti che faremmo meglio a lasciare andare.
Lo smartphone. Ci piaccia o no, è lui il metro per misurare il cambiamento dei nostri consumi culturali, del nostro modo di vivere le relazioni, i tradimenti, le amicizie, la fruizione di notizie, la velocità e la densità dei tempi di reazione; se all’inizio del 2010 avevamo in tasca una scatolina che usavamo soprattutto per telefonare e scambiarci messaggi, all’inizio del 2020 siamo attaccati a quella stessa scatolina per leggere libri e giornali (e perfino per scriverli), spiare gli sconosciuti oppure litigarci, mandare fotografie in diretta e guardare fotografie in diretta, registrare video e guardare video, guardare film e a volte registrare pezzi di film, ascoltare musica e registrare la nostra voce, annotare appunti, cercare e scrivere recensioni di serie, dischi, romanzi, ristoranti, alberghi, compagnie aeree. Quella scatolina magica ha potenzialità pressoché infinite di accrescimento culturale e personale, ma noi la sfruttiamo per fare sempre le stesse cose, per reiterare abitudini: la signora Darling, un personaggio immaginario di inizio Novecento, di questo sorriderebbe e di certo anch’io, se nel 2010 mi avessero detto che avrei chiuso il decennio tenendo fra le mani la scatolina delle possibilità, avrei pensato a tutte le porte che si aprivano e non alle saracinesche che si chiudevano. No, non avrei immaginato cinema trasformati in sale da gioco o in centri massaggi né storiche librerie di quartiere arrabattarsi per sopravvivere, non avrei pensato alla trasformazione del dibattito pubblico nel giorno della marmotta di una perpetua gogna social, né tantomeno avrei sospettato che, avendo la possibilità di leggere in qualsiasi momento ogni tipo di articolo, molti di noi avrebbero cominciato a leggere soltanto i titoli. E, peggio ancora, a commentarli senza averli neppure letti. Ci piaccia o no, è lui il metro per misurare il cambiamento dei nostri consumi culturali, del nostro modo di vivere le relazioni. Forse è per questo motivo che il primo romanzo rivoluzionario che mi viene in mente è Eccomi di Jonathan Safran Foer; era il 2016, avevamo appena girato la boa di metà decennio, e uno scrittore dava, in diretta, la più completa risposta alla domanda su ciò che stava accadendo: in che modo in letteratura poteva entrare lo smartphone che trasformava dall’interno le nostre vite? Eccomi non ignora la questione né la argina tematizzandola, piuttosto la trasforma in un detonatore narrativo attraverso l’esplosione di un matrimonio e la crisi impietosa del protagonista. Ricordare quello che ho provato allora, la sorpresa e l’ammirazione con cui ho letto quel romanzo, fa invece da detonatore a me: la signora Darling dev’essersi allontanata un attimo oppure deve avere fatto benissimo il suo lavoro, perché la mia corsa verso la mezzanotte dell’ultimo trentuno dicembre del decennio accelera all’impazzata, adesso i ricordi sono ovunque nella stanza, adesso arrivano i molti “quando” che hanno capovolto il mondo, perlomeno il mio. Per esempio: quando ho scoperto che un libro sul tennis non parlava di tennis ma di come sopravvivere al proprio talento, alla propria vacuità e alla propria vocazione all’abisso ( Open, di André Agassi, Einaudi 2011). Quando sono andata a vedere un film sulla bulimia sessuale e sono uscita dal cinema perseguitata dalla certezza che raccontasse quello che in apparenza non raccontava, ovvero il “brutto posto” dal quale venivano il protagonista e la sorella - che poi è l’infanzia, non solo la loro ma quella di tutti (era Shame, di Steve McQueen, 2011). Quando una scrittrice di racconti ha vinto il premio Nobel per la letteratura (Alice Munro, nel 2013), e quando sono stati pubblicati i racconti di un’altra scrittrice che sapeva descrivere un universo dentro una lavanderia, e dentro quell’universo e quella lavanderia sapeva mettere insieme grazia e debolezza ( La donna che scriveva racconti, di Lucia Berlin, Bollati Boringhieri 2016). Quando è stato pubblicato il romanzo di uno scrittore che raccontava una vita anonima, piatta, di chiunque, e alla fine di quella vita mi sono ritrovata a singhiozzare ( Stoner, di John Edward Williams, Fazi 2012), e quando sono stati pubblicati i libri di una scrittrice che raccontava la sua esperienza personale trasformandola in un’esperienza letteraria e politica collettiva (Annie Ernaux, tradotta dall’Orma a partire dal 2014). Quando un film irriverente e un po’ folle mi ha raccontato che Dio aveva una figlia femmina e le sue vicende potevano essere molto più interessanti di quelle del padre e del fratello Gesù ( Dio esiste e vive a Bruxelles, 2015); quando un altro film irriverente e un po’ folle mi ha raccontato la follia attraverso due personaggi femminili irresistibili ( La pazza gioia, 2016) e ho voluto rivederlo tre volte di fila. Quando è uscito Lacci, di Domenico Starnone, (Einaudi 2014) e l’ho trovato la cosa più perfetta che avessi mai letto... Ecco, adesso vorrei che tornasse la signora Darling e mettesse ordine in questo sovraffollamento, rivelandomi se davvero questi sono i libri e i film più importanti del decennio, anche solo del “mio” decennio, o se me ne stanno scappando troppi altri. Ma il palcoscenico è di chi se lo prende, e su quel palco ci sono saliti loro per primi, quindi: fidiamoci.
Dico “salire” e penso a chi scende, a chi ha detto addio: Robin Williams, Toni Morrison, Philip Roth, Amy Winehouse, Dolores O’Riordan, Umberto Eco, Harold Bloom, Philip Seymour Hoffman, Alessandro Leogrande. Penso a Stefano Cucchi che è morto alla fine del 2009 e la cui storia ha attraversato tutti i dieci anni successivi, ogni volta speravamo che finisse ma non finiva mai; penso a Diaz, il film di Daniele Vicari che è del 2012 ma racconta il 2001 e forse bisognerà vederlo ancora nel 2021, perché i conti con quella storia non sono chiusi, i conti con certe storie non si chiudono mai, i confini dei decenni sono finzioni che servono a ordinare pensieri e ricordi in assenza di una signora Darling che lo faccia al posto nostro, confini che arginano porzioni di tempo ricordandoci di anno in anno chi e cosa abbiamo perso ogni volta che abbiamo perso qualcuno. A volte perdiamo un ruolo, e quell’assenza ci tormenta. Quando, a metà decennio, è morta la mia ultima nonna sono diventata grande per davvero: si resta figli per sempre, anche dopo la morte dei genitori, ma se non sei più la nipote di nessuno sei ancora una nipote? È questo, credo, il segreto dentro il bilancio sbilenco e sgangherato che si può trarre fingendo che il tempo sia una linea sulla quale accadono fatti che possiamo ordinare, e ordinando ci illudiamo di governarli: tenere strette anche le possibilità che non abbiamo raccolto e perfino quelle che non abbiamo avuto, le vite parallele nate il giorno in cui a un bivio ne abbiamo scartata una. Non si tratta di rimpianti, ma della sostanza invisibile delle nostre giornate, fatte anche di ciò che perdiamo, di ciò che non siamo. Allo stesso tempo, il segreto è tenere insieme quello che c’è: di questo decennio vorrei ricordare uno a uno i baci che ho dato, le volte che ho riso e alcune delle volte che ho pianto, le orecchie diventate rosse di vergogna e i piedi blu dal freddo, la pelle screpolata per la tramontana, i capelli salati dopo una nuotata. Dieci anni sono migliaia di giorni, decine di migliaia di ore, altro che linea del tempo, è un tempo espanso e sprigionante; vorrei saper contare quante volte sono tornata a casa in motorino prendendo troppo freddo o troppo caldo, ho cantato una canzone e poi ho smesso perché ero troppo stonata, ho pensato di comprare qualcosa e non l’ho fatto perché era troppo cara o non ne avevo davvero bisogno, e poi ci ho ripensato e me ne sono pentita, oppure ci ho ripensato e non riuscivo a ricordare cosa fosse o perché mi servisse. Chissà quanti battiti di ciglia, in dieci anni, e quante ripetizioni dello stesso gesto: aprire la borsa, girare le chiavi di casa, asciugare le mani, mettersele in tasca, cercare gli occhiali, buttare una penna che non scrive più. Siamo fatti di abitudini, più che di epica. Però, qualche volta, siamo fatti di illuminazioni. A un certo punto, durante questo decennio, sono stata per la prima volta nel continente americano, e poi ci sono tornata per tre volte, a nord e a sud. Santiago del Cile, L’Avana e New York hanno ben poco in comune, ma gli spazi che le città hanno rubato alla natura circostante conservano un uguale mistero che attiene alle proporzioni e alla sconfinatezza. La prima differenza tra l’America e l’Europa l’ha sentita il mio corpo, nei movimenti e in una indefinita percezione di spostamento dell’aria: in tutti e tre quei viaggi mi sono detta che la mia inestirpabile claustrofobia era geneticamente legata al fatto che fossi nata e cresciuta nel vecchio continente, dove la maggior parte degli alberi, delle rocce, dei palazzi e delle spiagge è molto più piccola e inevitabilmente schiacciante. È un pensiero che non ha corrispondenza con la medicina né con la psicologia, eppure tutte e tre le volte in cui l’ho fatto non ho avuto il minimo dubbio che fosse vero, vero per me. Ogni volta che sono tornata a casa ho riassestato la mia claustrofobia eurocentrica, e poi l’ho dimenticata. Dev’essere colpa della distrazione della signora Darling o del suo eccesso di zelo nell’aiutarmi a fare una lista se adesso quel pensiero è uscito fuori, perché a fare ordine nei ricordi si cercano le prime volte, e non è facile trovare prime volte dopo l’infanzia o l’adolescenza, ovvero l’età in cui ci si innamora per la prima volta, si soffre per la prima volta, ci si ammala per la prima volta. Dopo, quasi tutto comincia a essere già vissuto. Così, se penso al decennio passato, quello che all’inizio mi confondevo sempre a scrivere (al posto di 2010 mi veniva fuori sempre 2001, quei due zeri alternati proprio non mi entravano in testa), una prima volta vera è quella in cui, andando via dall’Europa, ho capito di essere europea. Oppure, a dirla meglio: è la prima volta in cui ho dato una soluzione bislacca a un problema inesistente, che poi forse significa essere diventata una scrittrice.
· Cosa resta dell’anno passato. Lo Sport.
Un anno di sport: il 2019 dei record tra l’amore ritrovato per la Nazionale di calcio e le esplosioni di Berrettini, Leclerc, del volley e il sogno olimpico di Milano-Cortina. Pubblicato da Maria Strada domenica, 29 dicembre 2019 su Corriere.it. È stato il 2019 dei record quello appena andato in archivio. Il tifoso italiano «riscopre» la Nazionale di Mancini che con 11 affermazioni di fila si qualifica senza difficoltà al prossimo Europeo itinerante. La Juventus vince il suo ottavo scudetto di fila, saluta Allegri e si affida a Sarri; l’Inter, nel tentativo di ridurre il gap, chiama un ex bianconero come Conte. E ancora: terzo Mondiale di fila, il sesto in carriera, per Hamilton, che domina ancora la Formula 1 a bordo della sua Mercedes; poker consecutivo per la Honda di Marquez nella MotoGp; prima vittoria per il tennis azzurro alle Atp Finals grazie a Berrettini, che centra anche la top 10 (e tra i Next Gen trionfa Sinner); prima volta ai quarti di finale di un Mondiale di calcio femminile per l’Italia, che tiene inchiodati gli appassionati e che finalmente si «sdogana» definitivamente dai colleghi uomini. Senza dimenticare le due selezioni del volley azzurro che si qualificano per le Olimpiadi di Tokyo o la splendida cavalcata verso l’oro iridato del Settebello a Gwangju. O una splendida affermazione fuori dal campo: l’assegnazione a Milano e Cortina dei Giochi Invernali del 2026. Mancini, l’ottavo titolo della Juventus e il Liverpool sul tetto del mondo; Hamilton, Marquez, Paris, Wierer, baby Sinner: tutti i dominatori del 2019 che va in archivio. E Charles che riporta la Ferrari alla vittoria a Monza.
Gennaio. Cambio sulla panchina del Bologna: via Inzaghi, torna Mihajlovic. Si esaurisce la finestra invernale di calciomercato: tra i colpi da ricordare, l’arrivo al Milan di Piatek, l’ingaggio di Muriel da parte della Fiorentina e il ritorno alla Juventus di Caceres. Tragedia nella Manica: l’attaccante argentino Sala disperso mentre è in volo verso Cardiff, pressoché nulle le possibilità di ritrovarlo vivo. Djokovic e Osaka vincono gli Australian Open, primo Slam stagionale che permette proprio alla giapponese (la ragazza trasversale) di diventare la nuova numero 1 del ranking . Seppi battuto in finale a Sydney, Cecchinato arriva in semifinale a Doha e si arrende a Berdych, la Svizzera vince la Hopman Cup. L’Italsci vive un gran gennaio in attesa dei Mondiali. Goggia torna dopo lo stop per infortunio e colleziona due secondi posti a Garmisch, in superG e discesa; Paris trionfa nella libera e poi è terzo in superG a Kitzbuehel. È ancora Klaebo ad impedire a Pellegrino di vincere la sprint in tecnica libera di Val Mustair, in Svizzera, nella terza tappa del Tour de Ski. De Fabiani ottimo secondo posto nella mass start di 15 km in tecnica classica a Oberstdorf, sempre al Tour de Ski. Nel biathlon, Vittozzi trionfa nella sprint e nell’inseguimento a Oberhof, piazzandosi terza nella pursuit di Anterselva vinta da Wierer. L’Italia chiude in bellezza gli Europei di figura a Minsk con i bronzi di Rizzo e Guignard-Fabbri. La Sis Roma vince la Coppa Italia femminile di pallanuoto, Binotto è il nuovo team principal della Ferrari al posto di Arrivabene. Italscherma subito protagonista in Coppa del Mondo, con Foconi che si impone nel fioretto a Parigi e il Dream Team maschile che conquista l’oro a Tokyo. Parte la stagione del ciclismo nel segno degli azzurri: Viviani vince una tappa al Tour Down Under (corsa a Impey) e la Cadel Evans Great Ocean Race, Bonifazio si assicura la Tropicale Amissa Bongo.
Febbraio. Recuperato in mare il corpo dell’attaccante argentino Sala, precipitato in volo da Nantes a Cardiff. Lazio fuori ai sedicesimi di Europa League contro il Siviglia, Inter e Napoli agli ottavi. La Juve si assicura, dal prossimo 1° luglio, il gallese Ramsey, proveniente dall’Arsenal. Tempo di Mondiali per le discipline sulla neve. Nello sci alpino, Paris d’oro e Goggia d’argento (per soli due centesimi) in superG ad Are, bronzo Italia nel Team Event. In Coppa del Mondo, a Crans Montana, Goggia vince anche la discesa e Brignone la combinata. Dominio azzurro nella sprint di Coppa del Mondo a Cogne: vince Pellegrino su De Fabiani. Pellegrino conquista anche l’argento nello sprint ai Mondiali e il bronzo, assieme a De Fabiani, nella team sprint. Fischnaller d’argento nello slalom parallelo ai Mondiali di snowboard a Park City. L’Italbasket torna a qualificarsi per i Mondiali dopo 13 anni di assenza, storico trionfo di Cremona, guidata dal c.t. Sacchetti, nella Final Eight di Coppa Italia. L’Italtennis vince in India 3-1 e si qualifica per la fase finale della nuova Coppa Davis. Azzurre battute 3-1 in Fed Cup dalla Svizzera. Berrettini in semifinale a Sofia: entra nella top 50 Atp. Cecchinato si impone nel torneo Atp di Buenos Aires, diventa numero 16 del mondo e scavalca Fognini (leggi: il tennista con un passato ambiguo). Seppi si ferma nei quarti a Delray Beach. Nel volley, seconda Final Four di Coppa Italia consecutiva per Perugia, Novara vince la Coppa Italia di A1 femminile. Tre sconfitte onorevoli per l’Italrugby nel Sei Nazioni 2019 contro Scozia, Galles e Irlanda. Inizia ad entrare nel vivo la stagione del ciclismo: Izagirre vince la Volta a la Comunitat Valenciana, Velasco si aggiudica il Trofeo Laigueglia, primi successi parziali per Colbrelli e Nizzolo (in Oman) e Viviani (Uae Tour), bis di Trentin alla Vuelta Andalucia vinta da Fuglsang. Tripletta azzurra nella prova di Coppa del Mondo di fioretto femminile a Torino: vince Volpi su Di Francisca, terza Palumbo. Curatoli secondo a Varsavia (sciabola), Garozzo secondo a Vancouver (spada). Il nuotatore Manuel Bortuzzo (qui l’intervista) gravemente ferito con colpi di arma da fuoco a Roma: il 19enne romano, salvo per miracolo, perderà l’uso delle gambe. Muore suicida la maratoneta azzurra Maura Viceconte: aveva 51 anni.
Marzo. Parte bene la marcia dell’Italia di Mancini verso la fase finale dell’Europeo del 2020. Nelle prime due gare di qualificazione, la Nazionale batte a Udine la Finlandia per 2-0 e a Parma il Liechtenstein per 6-0. Rimonta spettacolare della Juve in Champions League: tripletta di Ronaldo e Atletico Madrid eliminato agli ottavi nonostante il doppio vantaggio dell’andata. Ai quarti i bianconeri sfideranno l’Ajax. La Roma, eliminata dalla Champions League dal Porto, esonera Di Francesco e richiama Ranieri (mentre si dimette il d.s. Monchi). In Europa League, Inter eliminata dall’Eintracht agli ottavi, il Napoli supera l’ostacolo Salisburgo e nei quarti incrocerà l’Arsenal. L’Empoli saluta Iachini e richiama Andreazzoli, l’Udinese esonera Nicola e si affida a Tudor. Il Real Madrid licenzia Solari e si affida di nuovo a Zidane. Al via il Motomondiale con il Gp del Qatar, vinto da Dovizioso su Marquez, che poi si prende la rivincita in Argentina, e il Mondiale di Formula 1 in Australia, con il dominio delle Mercedes (primo Bottas, secondo Hamilton) confermato anche in Bahrein (primo Hamilton, secondo Bottas, terzo Leclerc - scattato in pole position e tradito dall’auto mentre è in testa). Paris (determinato e brutale come Klammer) vince in Coppa del Mondo la discesa e il superG di Kvitfjell, poi domina le Finali di Soldeu, conquistando libera e superG, specialità in cui si aggiudica anche la Coppetta; Brignone terza in superG. Vittozzi vince l’argento nell’individuale ai Mondiali di Oestersund e porta a casa la coppa di specialità. Windisch e Wierer trionfano nella mass start, con quest’ultima che entra nella storia mettendo in bacheca la Coppa del Mondo, prima italiana della storia del biathlon. Oro di Tamberi nell’alto e bronzo a sorpresa della staffetta azzurra femminile 4x400 agli Europei indoor di atletica leggera a Glasgow. Nel ciclismo, Ganna vince per la terza volta l’oro nell’inseguimento ai Mondiali polacchi; ha solo 22 anni. Roglic si assicura l’UAE Tour e la Tirreno-Adriatico, Alaphilippe la Strade Bianche (le foto dall’ultima «classica della Polvere»)e poi la prestigiosa Milano-Sanremo. Bernal primo alla Parigi-Nizza, Kristoff alla Gand-Wevelgem. Federer non la smette più di stupire: arriva a 101 titoli Atp in carriera vincendo a Dubai e Miami. Ultimi due turni del Sei Nazioni per l’Italia, che questa volta senza appello si arrende 57-14 contro l’Inghilterra e chiude con il ko casalingo con la Francia (25-14) che vale per gli azzurri il quarto cucchiaio di legno consecutivo (e la 22ª sconfitta di fila). In compenso, la squadra femminile chiude al secondo posto il suo torneo: batte Francia, Scozia e Irlanda e pareggia con il Galles. Solo con l’Inghilterra, unica squadra di professioniste, perde. I club italiani di volley dominano in Europa. Trento e Busto Arsizio conquistano la Cev Cup, Monza si assicura la Challenge Cup donne, mentre gli uomini perdono solo in finale. Coppa Italia numero 14 per la Pro Recco di pallanuoto, Italscherma sempre protagonista in Coppa del Mondo col Dream Team di fioretto femminile che torna al successo al Cairo. Individuati sul Nanga Parbat i corpi senza vita degli alpinisti Daniele Nardi e Tom Ballard, dispersi da febbraio: rimarranno per sempre a 5.900 metri, sullo sperone Mummery. Nel basket, muore l’ex coach della Virtus Bologna Alberto Bucci.
Aprile. Delusione Juventus in Champions League. I bianconeri, dopo l’1-1 dell’andata, si arrendono per 2-1 al ritorno allo Stadium nel quarto di finale di Champions League contro l’Ajax. In campionato, invece, la Vecchia Signora festeggia l’ottavo scudetto di fila con largo anticipo (le pagelle del trionfo bianconero). Fuori ai quarti di Europa League anche il Napoli, eliminato dall’Arsenal: nessuna squadra italiana, nel calcio, prosegue il cammino. La finale di Coppa Italia è Lazio-Atalanta. Chievo già retrocesso, Pioli si licenzia e la Fiorentina si riaffida a Montella. Dominio Mercedes al Gp della Cina, con Hamilton e Bottas davanti a Vettel e Leclerc tradito di nuovo dalla macchina, e al Gp dell’Azerbaigian, con il tedesco della Ferrari sempre terzo alle spalle di Bottas e Hamilton. Rins vince davanti a Rossi il Gp delle Americhe nella motoGp. Aprile super per il tennis italiano. Fognini trionfa al torneo di Montecarlo, primo azzurro a vincere un «1000». Sonego si ferma nei quarti. Berrettini fa festa invece a Budapest. La Russia batte per 4-0 l’Italia nella sfida di Fed Cup valida per la permanenza nel World Group II; la finale invece è tra Australia e Francia. L’Ungheria vince la Final Eight di Europa Cup di pallanuoto; Settebello battuto dalla Spagna nella finale per il bronzo. L’Orizzonte Catania si aggiudica il Len Trophy. L’Italbici trionfa al Giro delle Fiandre: Bettiol vince tra gli uomini, Bastianelli tra le donne. McNulty si assicura il Giro di Sicilia, Izagirre il Giro dei Paesi Baschi. Gilbert trionfa alla Parigi-Roubaix, Alaphilippe fa il bis alla Freccia Vallone, Fuglsang si riscatta alla Liegi-Bastogne-Liegi davanti a Formolo. Campenaerts stabilisce il nuovo record dell’ora, coprendo in Messico la distanza di 55,089 Km/h. Chamizo nella storia: oro europeo nei 74 kg. È il primo lottatore a vincere tre titoli in tre categorie diverse.
Maggio. Si conclude il campionato di Serie A con gli ultimi verdetti. Atalanta e Inter in Champions League, Milan e Roma (preliminari) in Europa League. Col Parma ultima in giallorosso di De Rossi, un addio amaro e contro la volontà del giocatore. Divorzio tra Allegri e la Juventus e tra Gattuso e il Milan. L’Inter saluta Spalletti e si affida a Conte. Il Chelsea di Sarri vince 4-1 il derby inglese con l’Arsenal e si aggiudica l’Europa League. Tra i titoli nazionali assegnati, il Barcellona vince in Spagna, il Manchester City in Inghilterra, il Bayern Monaco in Germania. La Lazio vince la Coppa Italia battendo 2-0 l’Atalanta. Prosegue il dominio della Mercedes nel Mondiale di Formula 1: Hamilton conquista davanti a Bottas il Gp di Spagna, Vettel riesce ad inserirsi tra Hamilton e Bottas ed è secondo nel Gp di Monaco. Muore l’ex campione austriaco della Ferrari Niki Lauda. Nella MotoGp, Marquez vince il Gp di Spagna e il Gp di Francia, dove mette in fila Dovizioso e Petrucci. Nel ciclismo, Roglic si assicura il Giro di Romandia, Pogacar il Giro di California. Nel tennis, Berrettini perde in finale con Garin a Monaco, Djokovic e Bertens fanno festa a Madrid, Internazionali d’Italia a Nadal e Pliskova. L’Italscherma continua ad essere protagonista in Coppa del Mondo: doppietta azzurra nel fioretto a San Pietroburgo con Cassarà e Foconi, nella spada Navarria e Fichera sul podio a Calì. Nel volley, Civitanova (guidata da Fefé De Giorgi) e Conegliano (terzo titolo di fila) conquistano lo scudetto maschile e femminile; i marchigiani si aggiudicano anche la Champions League contro Kazan, l’Imoco invece si arrende in finale a Novara; azzurre terze al Torneo di Montreux. Nel basket, la Virtus Bologna trionfa in Champions League, Sassari in Fiba Europe Cup. L’Eurolega invece va al Cska Mosca. Pro Recco e Orizzonte Catania vincono lo scudetto di pallanuoto. Vittoria con record continentale per l’azzurra Giorgi nella 50 chilometri di marcia alla Coppa Europa di Alytus.
Giugno. Il calciomercato entra nel vivo con il valzer delle panchine. Sarri sostituisce Allegri alla Juventus, Fonseca è il nuovo mister della Roma, Giampaolo del Milan. Proprio i rossoneri vengono esclusi, per violazione del fair play finanziario, dalla prossima Europa League. La Nazionale femminile si spinge sino ai quarti di finale dei Mondiali francesi: ad eliminarla è l’Olanda, che poi verrà battuta in finale dagli straordinari Stati Uniti del futuro Pallone d’Oro Megan Rapinoe. La Spagna si aggiudica gli Europei under 21 di Italia e San Marino. Il Verona torna in Serie A. Carapaz vince il 102esimo Giro d’Italia: l’ecuadoregno precede sul podio di Verona Nibali e Roglic. Masnada, Benedetti, Cataldo, Ciccone e Cima si aggiudicano una tappa, Conti resta in maglia rosa per sei giorni. Ulissi trionfa al Gp Lugano e al Giro di Slovenia, Froome cade al Giro del Delfinato, andato poi a Fuglsang, ed è costretto a saltare il Tour, Bernal mette in bacheca il Giro di Svizzera. Formolo e Ganna si laureano campioni d’Italia in linea e a crono. Nella MotoGP, Petrucci trionfa al Gp d’Italia davanti a Marquez e Dovizioso, Marquez fa suo il Gp Catalunya dopo che Loenzo abbatte Dovizioso, Rossi e Viñales ma si fa battere da Viñales al Gp d’Olanda. Rabbia Ferrari al Gp del Canada: Vettel penalizzato e vittoria a Hamilton, che poi conquista il Gp di Francia davanti a Bottas e Leclerc. Il monegasco è poi secondo dietro Verstappen al Gp d’Austria. Nel tennis, Nadal e Barty conquistano il Roland Garros, Fognini si ferma agli ottavi ma entra nella top 10 della classifica mondiale. Sull’erba, invece, Berrettini trionfa a Stoccarda e si ferma in semifinale a Halle, mentre Sonego rompe il ghiaccio ad Antalya mettendo in bacheca il suo primo torneo Atp. Due medaglie d’oro, due d’argento e sei di bronzo: è il bottino dell’Italscherma agli Europei di Salisburgo. Setterosa d’argento nella Super Final della World League femminile. Venezia vince lo scudetto del basket battendo dopo sette gare Sassari. L’Italia Team protagonista ai Giochi Europei di Minsk con 41 medaglie (13 ori, 15 argenti e 13 bronzi) e il quarto posto in classifica dietro Russia, Bielorussia e Ucraina. Assegnate a Milano e Cortina, infine, le Olimpiadi Invernali del 2026.
Luglio. Calciomercato. Il Napoli ufficializza Manolas, l’Inter Godin e Barella, la Juve prende Rabiot, De Ligt e annuncia il ritorno di Buffon, la Roma ingaggia Mancini e Veretout e il Milan Hernandez. Griezmann va al Barcellona, De Rossi vola in Argentina per firmare con il Boca Juniors. Primo Derby d’Italia in Cina, per l’ICC, tra Juventus e Inter, con i bianconeri che passano ai rigori. Sarà il Napoli la big di Serie A ad avere l’esordio più difficile nel prossimo campionato, che prenderà il via il 24 e 25 agosto. Gli uomini di Ancelotti dovranno infatti affrontare all’esordio al `Franchi´ la Fiorentina. Partenza casalinga, invece per Inter e Roma, rispettivamente contro il Lecce e il Genoa, mentre Juventus e Milan disputeranno i primi 90 minuti lontano da casa, contro Parma e Udinese. L’Algeria vince la Coppa d’Africa, il Brasile la Coppa America, il Messico la Gold Cup. In un’epica finale degna di un’antologia contro Federer, Djokovic si aggiudica il suo quinto titolo a Wimbledon (ottavi per Berrettini); Halep regina al femminile. Di Giuseppe e Caruso ko in semifinale, rispettivamente, a Bucarest e Umago. Nella Formula 1, Hamilton trionfa a Silverstone davanti a Bottas e Leclerc, Vettel - nervoso in Inghilterra - secondo al Gp di Germania dietro Verstappen dopo una grande rimonta. Nella MotoGp, Marquez domina a Sachsenring su Dovizioso e Petrucci. Italia dell’acqua strepitosa ai Mondiali di Gwangju, che chiude con un bottino complessivo di 15 podi (4 ori, 6 argenti e 5 bronzi). I titoli sono del Settebello, di Pellegrini nei 200 sl, di Paltrinieri negli 800 e di Quadarella nei 1500. (Solo) un argento e sette bronzi è quanto invece raccoglie l’Italscherma ai Mondiali di Budapest. Bernal è il primo colombiano a mettere in bacheca il Tour de France; di Viviani, Trentin e Nibali le vittorie azzurre, mentre Ciccone veste la maglia gialla per due giorni. Italbasket femminile fuori ai quarti agli Europei per mano della Russia (oro alla Spagna). Italvolley femminile ko alla Final Six di Nations League vinta dagli Usa. Azzurrini d’argento ai Mondiali under 21. L’Italia del tiro a volo conquista la vetta del medagliere ai Mondiali di Lonato con 23 podi (11 ori, 8 argenti, 4 bronzi). L’Italia, infine, si assicura 44 medaglie alle Universiadi 2019 di Napoli.
Agosto. Nainggolan torna al Cagliari, Balotelli va al Brescia. Tra i colpi di mercato delle big, Lukaku sbarca all’Inter, Lozano al Napoli. Il Torino perde il play-off per l’Europa League contro il Wolverhampton. Sorteggiati i giorni delle competizioni europee. In Champions League, la Juventus dovrà vedersela con Atletico Madrid, Bayer Leverkusen e Lokomotiv Mosca; il Napoli con Liverpool, Salisburgo e Genk; l’Inter con Barcellona, Borussia Dortmund e Slavia Praga; Atalanta con Manchester C ity, Shakhtar Donetsk e Dinamo Zagabria. In Europa League, Lazio con Celtic, Rennes e Cluj; Roma con Borussia Moenchengladbach, Istanbul Basaksehir e Wolfsberger. Nel motomondiale, Marquez trionfa a Brno davanti a Dovizioso, che si riscatta battendo il fuoricasse spagnolo al Gp d’Austria. Rins beffa Marquez a Silverstone, Dovizioso cade e finisce in ospedale senza gravi conseguenze. Tragedia in F2 a Spa, in Belgio: muore in un drammatico incidente il francese Hubert. Hamilton sfreccia davanti a tutti al Gp di Ungheria (Vettel terzo) e si conferma leader della classifica mondiale. Viviani è il primo italiano a vincere la London Classic, fa tris alla Classica di Amburgo e subentra a Trentin nell’albo d’oro degli Europei su strada, conclusi dall’Italbici con ben nove podi e il secondo posto nel medagliere. Ufficiale l’approdo di Nibali alla Trek-Segafredo. Lutto per la morte sulle strade del Giro di Polonia del giovane belga della Lotto-Soudal, Lambrecht, e per la scomparsa dell’ex campione Gimondi per un malore in mare. Evenepoel fa sua la Clasica San Sebastian. Nel tennis, Giorgi approda in finale a Washington, Sinner si aggiudica il challenger di Lexington e Travaglia quello di Sopot, Paolini in semifinale a Karlsrhue. Fognini cede nei quarti a Nadal a Montreal. Tempo di test match per l’Italrugby in vista dei Mondiali: gli azzurri vanno ko con Irlanda e Francia e vincono a San Benedetto contro la Russia. Italia quinta nel medagliere degli Europei di tuffi con un oro, quello di Batki e Pellacani nella piattaforma sincro, e un bronzo di Marsaglia dal metro. La Nazionale under 17 di pallanuoto vince l’oro europeo nel ricordo di Pesci, il responsabile tecnico scomparso poco prima della rassegna continentale.
Settembre. Tornano le qualificazioni europee per la Nazionale di Mancini, che vince 3-1 in Armenia e 2-1 in Finlandia, legittimando così la supremazia nel girone. La nuova under 21 di Nicolato batte 4-0 la Moldavia in un’amichevole a Catania e debutta nelle qualificazioni europee travolgendo per 5-0 il Lussemburgo. La Ferrari si riscatta e ritrova il sorriso nel Mondiale di Formula 1. Leclerc vince il Gp del Belgio, ottenendo la sua prima vittoria in carriera. Alle spalle del giovane ferrarista, Hamilton e Bottas. Il giovane monegasco replica a Monza, mentre a Singapore è doppietta Rossa con Vettel e Leclerc, che poi chiude terzo a Sochi nella gara vinta da Hamilton. Nella MotoGp, Marquez si aggiudica di seguito il Gp di San Marino e il Gp di Aragon, dove Dovizioso strappa la seconda piazza. Roglic vince la Vuelta, Van Der Poel il Giro di Gran Bretagna, Visconti il Giro di Toscana. Italbici perfetta al Mondiale su strada, con Trentin che si arrende solo al danese Pedersen. Ori iridati nello Yorkshire per Tiberi nella crono jr (con un pedale rotto) e per Battistella nella gara su strada under 23, Martinelli argento nella prova in linea jr, Ganna bronzo nella crono pro. Impresa storica di Berrettini, che riporta il tennis italiano in semifinale agli Us Open 42 anni dopo Barazzutti, dove poi viene sconfitto da Nadal, trionfatore in finale su Medvedev. Titolo femminile ad Andreescu sulla regina Serena Williams. Il romano si ferma nei quarti a San Pietroburgo. Paolini ko nei quarti a Guangzhou. Tempo di Europei per il volley. La Nazionale femminile, eliminata in semifinale dalla Serbia, conquista il bronzo battendo la Polonia (oro proprio alle serbe); quella maschile, invece, va ko ai quarti contro la Francia (titolo ancora alla Serbia). L’Italbasket supera la prima fase ai Mondiali in Cina ma si ferma di fronte alla Spagna di Scariolo, capace poi di conquistare l’oro battendo in finale l’Argentina. Al via i Mondiali di atletica di Doha: Giorgi è di bronzo nella 50 km di marcia femminile, Tortu riporta un azzurro nella finale dei 100 metri 32 anni dopo Pavoni e si piazza settimo (oro a Coleman). Argento per Jessica Rossi nel Trap agli Europei di Lonato. Argento mondiale per Elena Micheli che vale il pass olimpico nel pentathlon. Giochi raggiunti, nel beach volley, anche per Lupo-Nicolai, argento a Rio2016. Spadafora è il nuovo ministro dello Sport.
Ottobre. Battendo la Grecia per 2-0 all’Olimpico di Roma, l’Italia (in maglia verde) si qualifica alla fase finale degli Europei del 2020 con tre turni di anticipo. Liechtenstein travolto poi per 5-0. Primi cambi di panchina in Serie A: il Milan esonera Giampaolo e si affida a Pioli (ma i tifosi sono scettici); finisce l’avventura di Di Francesco alla Sampdoria, che chiama Ranieri; il Genoa licenzia Andreazzoli e punta su Thiago Motta. Morto il patron del Sassuolo Squinzi. Marquez vince il Gp di Thailandia e conquista il suo ottavo titolo iridato in carriera con quattro gare di anticipo. Il fuoriclasse spagnolo della Honda però non si accontenta e trionfa anche in Giappone e Australia. Dalla Porta si aggiudica il mondiale della Moto3, primo italiano dal 2004. Nella Formula 1, Bottas conquista il Gp del Giappone, Hamilton il Gp del Messico avvicinandosi all’ennesimo titolo mondiale in carriera. Prima sconfitta nel Mondiale in Giappone per l’Italrugby, travolta dal Sudafrica per 49-3. La sfida con la Nuova Zelanda è cancellata per il tifone Hagibis: gli azzurri, terzi nel girone, non accedono ai quarti. Continua l’ascesa di Berrettini: il tennista romano approda in semifinale a Shanghai e diventa numero 9 del ranking Atp dopo Vienna, quarto italiano dell’era open ad entrare nella top ten dopo Panatta, Barazzutti e Fognini. Proprio il ligure si ferma nei quarti a Pechino e Shanghai, Sinner giunge sino alle semifinali ad Anversa e sbarca nei top 100. Roglic trionfa al Giro dell’Emilia, Colbrelli al Gp Beghelli, Adam Yates alla Cro Race. Woods vince la 100ª Milano-Torino, Bernal il Gran Piemonte e Mollema compie l’impresa al Lombardia. Due ori, un argento e due bronzi per l’Italbici agli Europei su pista. Al via la stagione di Coppa del Mondo di sci: a vincere il gigante a Soelden, gara d’apertura, sono Robinson e Pinturault.
Novembre. La Juventus è l’unica squadra italiana a qualificarsi con un turno di anticipo agli ottavi di Champions League. L’Udinese esonera Tudor e si affida al «secondo» Gotti, il Brescia licenzia Corini e chiama Grosso. Mourinho torna in pista e sostituisce Pochettino sulla panchina del Tottenham. Nonostante l’approdo certo alla fase finale degli Europei del 2020 (girone con Turchia, Svizzera e Galles), la Nazionale di Mancini vince 3-0 in Bosnia e strapazza per 9-1 l’Armenia, conquistando il record delle 11 vittorie di fila. Apoteosi Mercedes al Gp degli Usa. Vince Bottas davanti ad Hamilton, che festeggia così il suo sesto titolo mondiale in carriera in Formula 1: ora è ad un solo «alloro» dal record di Michael Schumacher. Verstappen trionfa in Brasile, Leclerc e Vettel si scontrano e finiscono fuori causa. Viñales si aggiudica su Marquez e Dovizioso il Gp della Malesia in MotoGp; Marc Marquez trionfa a Valencia e porta in Honda suo fratello Alex, iridato in Moto2. Berrettini si qualifica per le Atp Finals (trionfo di Tsitsipas) e, battendo Thiem, diventa il primo italiano a vincere un match nel Masters di fine anno; Barty si aggiudica le Wta Finals, Djokovic conquista il Masters 1000 di Parigi, Sinner mette in bacheca le Next Gen Finals. La prima Coppa Davis con il nuovo format va alla Spagna; l’Italtennis di Barazzutti perde con Canada e Usa e dovrà giocare il play-off con la Corea del Sud. Il Sudafrica vince i Mondiali giapponesi di rugby battendo l’Inghilterra in finale. Perugia tra gli uomini e Conegliano tra le donne si aggiudicano la Supercoppa Italiana di volley. Ganna scatenato in Coppa del Mondo su pista: a Minsk, l’azzurro realizza per due volte il record nell’inseguimento e conquista la tappa. Addio a Poulidor. Muore anche Cotelli, mitico d.t. della Valanga azzurra di sci. Vincendo a Levi, l’americana Shiffrin centra la 61ª affermazione in carriera (41ª nello slalom, una in più del mitico Stenmark). Doppietta storica per le azzurre nel gigante di Coppa del Mondo a Killington: prima Bassino, seconda Brignone. Smith è il nuovo c.t. dell’Italrugby. Parte la Coppa del Mondo di scherma con gli azzurri subito protagonisti: le fiorettiste azzurre dominano al Cairo (Errigo vince l’individuale, il Dream Team la gara a squadre), dove Samele si era piazzato secondo nella sciabola; spadisti d’argento a Berna.
Dicembre. Il Napoli sbarca negli ottavi di Champions ma esonera Ancelotti, che si accasa all’Everton: al suo posto arriva Gattuso. Obiettivo europeo raggiunto, oltre che dalla Juventus, anche dall’Atalanta. Così agli ottavi dopo il sorteggio: Lione-Juventus, Napoli-Barcellona, Valencia-Atalanta. L’Inter invece scivola ai sedicesimi di Europa League, dove approda anche la Roma (eliminata la Lazio): i nerazzurri pescano il Ludogorets, i giallorossi il Gent. La Lazio si aggiudica la Supercoppa Italiana battendo la Juventus per 3-1 a Riad. Novità sulle panchine di Serie A. Il Brescia fa retromarcia: via Grosso dopo sole tre giornate, ritorna in panchina Corini, mentre la Fiorentina esonera Vincenzo Montella prima di Natale, il 29 dicembre arriva Iachini. Poi tocca a Thiago Motta, rilevato da Davide Nicola al Genoa. Il Milan annuncia in pompa magna il ritorno di Ibrahimovic. Il Liverpool si iscrive nell’albo d’oro del Mondiale per Club superando ai supplementari, per 1-0, il Flamengo. Hamilton chiude alla grande il suo super 2019 dominando anche l’ultimo Gran Premio di Abu Dhabi, che vede la Ferrari di Leclerc piazzarsi terza. Michael Schumacher torna a far sperare i tifosi: a sei anni di distanza dal pauroso incidente di Meribel, in estate si sottopone a cure innovative con le staminali a Parigi e, a fine anno, la moglie Corinna fa sperare: «Le grandi cose iniziano con piccoli passi». L’Italia del volley domina il Mondiale per Club: Civitanova vince tra gli uomini, Conegliano tra le donne. Altra doppietta azzurra in Coppa del Mondo di sci: Goggia batte Brignone nel superG di St. Moritz. Brignone si riscatta ampiamente conquistando il gigante di Courchevel. A Lake Louise, Paris termina secondo in discesa e in superG, poi infila la doppietta nelle due libere di Bormio diventando leader di Coppa del Mondo generale 13 anni dopo Peter Fill, Nicol Delago è seconda in superG.
Dopo la vittoria nella staffetta mista, non poteva cominciare meglio la Coppa del Mondo di biathlon per Dorothea Wierer che si aggiudica anche la prima prova individuale della stagione sulla pista di Oestersund per poi bissare a Hochfilzen. Nello snowboardcross, Moioli e Sommariva fanno festa a Cervinia. Straordinaria doppietta azzurra nel PGS di Bannoye: trionfa l’eterno Fischnaller davanti a Felicetti.
L’Italia chiude gli Europei di nuoto in vasca corta, a Glasgow, col terzo successo consecutivo nella classifica per nazioni e con 20 medaglie: 6 ori, 7 argenti e 7 bronzi. La Len ufficializza Roma come sede degli Europei di nuoto del 2022. Altro mese da urlo per l’Italscherma: nel fioretto, Foconi si aggiudica il test event di Tokyo (terzo Garozzo), Volpi e Batini dominano a Saint Maur. Crippa conquista il bronzo agli Europei di cross. La Wada squalifica la Russia per quattro anni: niente Olimpiadi di Tokyo e Pechino.
· Cosa resta dell’anno passato. Gli Eventi.
Dalla morte di Karl Lagerfeld alla sfilata in «jungle dress» di Jennifer Lopez. I 10 eventi di moda più importanti del 2019. Pubblicato da Francesco Tortora sabato, 28 dicembre 2019 su Corriere.it. Il 2019 è stato un anno ricco di eventi fashion. Ma quali sono quelli che non dimenticheremo? Madame Figaro ha stilato la top ten degli avvenimenti di moda più importanti degli ultimi 12 mesi.
Si parte dal 21 febbraio, giorno in cui muore a Neuilly-sur-Seine Karl Lagerfeld, direttore creativo di Chanel. A dare la notizia è Virginie Viard, braccio destro dello stilista 85enne che lo sostituirà al comando della maison parigina. Personaggi di tutto il mondo rendono omaggio al talento che ha riportato in vita la griffe fondata all'inizio del Ventesimo secolo da Coco Chanel. Il Kaiser delle passerelle è ormai nella leggenda.
Il Met Gala e gli abiti eccentrici. Il 6 maggio è di scena a New York il Met Gala, rassegna annuale di raccolta fondi a beneficio del "Costume Institute del Metropolitan Museum of Art". All'evento più fashion dell'anno partecipano tanti personaggi famosi con look davvero stravaganti. Tra le star con le mise più singolari: Katy Perry in versione lampadario acceso, Celine Dion come una ballerina delle Folies Bergère, Billy Porter che richiama un dio egizio e Lady Gaga in abito fucsia aderente alla Marilyn che porta a termine uno spogliarello rimanendo in lingerie e calze a rete.
Rihanna lancia Fenty. Il 10 maggio Rihanna lancia "Fenty" marchio di lusso in collaborazione con LVMH, diventando la prima donna a creare un brand all'interno del gruppo francese. Diventata la cantante più ricca del pianeta, Rihanna ormai privilegia il suo status di imprenditrice fashion, mettendo in secondo piano la carriera di popstar.
Dior trasforma lo storico atelier in un abito fashion. Il primo luglio, alla sfilata Haute Couture Dior Autunno/Inverno a Parigi, la direttrice creativa di Dior Maria Grazia Chiuri omaggia la maison francese presentando un abito che richiama il leggendario atelier parigino di Avenue Montaigne dove è nata la griffe.
In liquidazione la maison Sonia Rykiel. Dopo mesi di battaglia legale, il 25 luglio la maison di Sonia Rykiel, fondata dall'omonima stilista francese scomparsa nel 2016, è messa in liquidazione per mancanza di acquirenti. Sette negozi del marchio sono chiusi e 135 dipendenti restano senza lavoro. Ma a dicembre due dei co-fondatori della piattaforma di shopping online "Showroomprive" hanno acquistato i diritti per per rilanciare la griffe nel 2020.
Il patto ecologista delle griffe internazionali. Il 23 agosto alla vigilia del G7 di Biarritz in Francia 32 aziende internazionali (147 griffe) sottoscrivono il «Fashion Pact» proposto da François-Henri Pinault, numero uno di Kering. Tra queste ci sono anche le italiane Armani, Ferragamo, Moncler, Prada, Zegna. Le griffe si impegnano a raggiungere insieme obiettivi concreti nell'ambito di clima, biodiversità e oceani.
La scomparsa del fotografo Peter Lindbergh. Il 3 settembre un altro grave lutto colpisce il mondo della moda. Scompare all'età di 74 anni il celebre fotografo Peter Lindbergh. Maestro del bianco e nero, tanti suoi scatti sono diventati leggendari. Tra questi l'immagine delle modelle in camicia bianca in spiaggia, il ritratto androgino di Kate Moss e Naomi Campbell in macchina con i cani dalmata.
La sfilata di Jennifer Lopez in Jungle Dress. Il 20 settembre, allo show Versace Primavera / Estate 2020 a Milano, Jennifer Lopez indossa un abito storico della maison: il "Jungle Dress". JLo aveva sfoggiato l'outfit diciannove anni prima, ai Grammy Awards del 2000, entrando nel mito. Al tempo le ricerche sul web di quel vestito furono talmente tante da spingere il motore di ricerca Google a creare la ricerca per immagini (Google Images). Il Jungle Dress è senza dubbio l'abito che ha influenzato di più lo sviluppo della tecnologia.
L'infiltrata alla sfilata Chanel. Il primo ottobre alla Fashion Week di Parigi la Youtuber francese Maria Benoliel s'infiltra alla sfilata Chanel, una delle più attese della settimana e sfila per qualche secondo in passerella insieme alle modelle. A un certo punto interviene la top model Gigi Hadid che fa scendere l'intrusa. Il video del blitz diventa presto virale.
L'ex rifugiata Adut Akech modella dell'anno. La top ten del 2019 termina con il premio di "modella dell'anno" che il 2 dicembre ha consacrato l'ex rifugiata Adut Akech. La top sud-sudanese è stata premiata alla Royal Albert Hall di Londra ai "British Fashion Awards". Per l'occasione la 20enne indossava un abito verde smeraldo firmato Valentino e ha incantato la platea. Un vero exploit per questa ragazza che per un periodo della sua esistenza ha vissuto in un campo profughi in Kenya prima di trasferirsi con la famiglia in Australia.
· Cosa resta dell’anno passato. I Disastri.
Allarme clima, in Italia registrati quest’anno 157 fenomeni estremi. Redazione de Il Riformista il 30 Dicembre 2019. Quest’anno c’è stata una grande mobilitazione giovanile guidata da Greta Thunberg per salvare il pianeta. Nonostante l’impegno generale il bilancio clima 2019 stilato da Legambiente restituisce un anno critico sul fronte dei cambiamenti anche per l’Italia. Due le parole chiave: più eventi estremi e più caldo. Nella Penisola, segnata anche quest’anno da nubifragi, siccità, ondate di calore sempre più forti e prolungate, fenomeni meteorologici intensi ed estremi dovuti ai cambiamenti climatici, salgono a 157 gli eventi estremi che si sono succeduti quest’anno in Italia e in cui hanno perso la vita 42 persone. Un bilancio in crescita rispetto a quello del 2018 che aveva registrato 32 vittime e 148 eventi estremi. Il 2019 è stato caratterizzato da 85 casi di allagamenti da piogge intense; 54 i casi di danni da trombe d’aria (in forte aumento rispetto alle 41 del 2018), 5 di frane causate da piogge intense e 16 esondazioni fluviali. In aumento anche gli eventi che riguardano due o più categorie, come ad esempio casi in cui esondazioni fluviali o allagamenti da piogge intense provocano danni alle infrastrutture. Oltre ai fenomeni metereologici estremi, il 2019 sarà ricordato anche per il forte caldo. L’anno che stiamo per lasciarci alle spalle è stato uno degli anni più caldi della storia e, secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale dell’Onu (WMO), è destinato a piazzarsi al secondo posto nella classifica dei record di caldo. Il mese di luglio, secondo l’Agenzia Americana per Oceani ed Atmosfera (NOAA), è stato il mese più caldo mai registrato al Mondo negli ultimi 140 anni, con una temperatura media globale di 0,95 gradi sopra la media. Anche in Italia il caldo si è fatto sentire: se si considerano solo le temperature massime, il mese di ottobre è stato il secondo più caldo in assoluto dal 1800 ad oggi, dietro solo al 2001, con un’anomalia di +1,74°C. Temperature anomale rispetto alla media di stagione si sono registrate anche sotto queste feste di Natale, con Torino che ad esempio, tra il 24 e il 25 dicembre, ha registrato una massima di 17,8 gradi. Si tratta della notte più calda degli ultimi 150 anni, a dirlo è la Società Meteorologica Italiana.
L’APPELLO – È questo in sintesi il quadro che emerge dalla ricerca di fine anno redatta dall’Osservatorio Cittaclima di Legambiente, realizzato in collaborazione con il gruppo Unipol, e che traccia un bilancio complessivo sugli eventi estremi registrati in Italia nel 2019. Dati e numeri raccolti nella mappa interattiva del rischio climatico nelle città italiane e che ancora una volta dimostrano l’urgenza di intervenire per ridurre le emissioni di gas serra, che sono la causa dei cambiamenti climatici, e per limitare gli impatti nei territori e i rischi per la vita e la salute delle persone. A dimostrarlo sono anche le immagini delle tante città italiane messe in ginocchio quest’anno dal clima “pazzo” come ad esempio Venezia più volte sommersa dall’acqua alta, Matera, colpita nei mesi scorsi da intense piogge, oppure centri urbani come Fiumicino e Alvito dove si sono abbattute violente trombe d’aria. Per questo oggi l’associazione ambientalista lancia un nuovo appello al Governo Conte 2, affinché il nuovo anno si apra con azioni davvero concrete per il clima a partire dal piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici di cui l’Italia è ancora sprovvista. Inoltre nei prossimi anni sarà fondamentale continuare una mobilitazione che parta dal basso per sollecitare l’Europa, con il pieno sostegno dell’Italia, a rivedere il suo obiettivo al 2030 ed andando ben oltre il 55% di riduzione delle emissioni. In questo modo l’Europa potrà essere davvero il pilastro di una forte e sempre più larga coalizione degli ambiziosi in grado finalmente di tradurre in azione l’Accordo di Parigi. “L’adattamento al clima rappresenta la grande sfida del tempo in cui viviamo – dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente –. I dati dell’osservatorio rendono evidente la diffusione e la dimensione degli impatti dei fenomeni meteorologici estremi nel territorio italiano, resi ancor più drammatici dal dissesto idrogeologico, da scelte urbanistiche sbagliate e dall’abusivismo edilizio. Proprio per questo il Paese ha bisogno di cambiare strada, ridefinendo le priorità e individuando le risorse necessarie. Il 2020 deve essere l’anno in cui si approva finalmente un piano nazionale di adattamento al clima, come hanno fatto gli altri Paesi europei, in modo da intervenire nelle aree più a rischio e coordinare le politiche di riduzione del rischio sul territorio, oggi disperse tra programmi e cantieri spesso inutili. Occorre dar avvio ad interventi rapidi e politiche di adattamento a partire dai grandi centri urbani, che sono le aree più a rischio come raccontano i dati dell’osservatorio. Non esistono più alibi o scuse per rimanere fermi: disponiamo delle competenze e delle soluzioni progettuali per aiutare i territori e le città ad adattarsi ai cambiamenti climatici e mettere in sicurezza le persone”.
IL REPORT IN ITALIA – Il 2019 si è aperto ancora una volta con lunghissimi periodi di siccità record registrata al centro, con particolare attenzione alle Marche, ed al nord con livelli record di secca per il Po ed incendi sull’Appenino Emiliano. L’anno che si sta concludendo ha registrato una conferma anche nell’incremento del numero e dell’intensità delle trombe d’aria che si sono abbattute su tutto il territorio italiano, con vittime ad Alvito, Guidonia, Fiumicino, Parma, Taranto, Villaputzu, Numana, Capaccio Paestum e da ultimo a Lauria. Il 2019 verrà poi ricordato per le conseguenze drammatiche delle esondazioni fluviali, come a Casargo, in agosto, quando furono almeno 160 gli sfollati. A Budrio lo scorso novembre con oltre 300 evacuati e a Cardè a fine novembre con 150 evacuati su un totale di oltre 650 provocati dall’alluvione che ha colpito Alessandrino e Cuneese. Sempre nell’Alessandrino sono state drammatiche le conseguenze dell’alluvione che ha colpito la provincia il 21 e 22 ottobre. Un morto nella zona di Villa Carolina a Capriata d’Orba, dove è crollato un ponte per la piena del torrente. Le zone di Gavi Ligure, Novi Ligure ed Ovada sono state tra le più colpite con, nelle 24 ore precedenti, 400 millimetri di pioggia caduti raggiungendo il record assoluto negli ultimi 100 anni per molte località. Ad Alessandria è stato chiuso il ponte sul Bormida, che aveva raggiunto il livello di guardia. Nella stessa settimana drammatiche le condizioni del sud est della Sicilia quando, il 26 ottobre, una serie di temporali in successione ha provocato un disastro al confine tra le province di Ragusa e Siracusa. Negli ultimi giorni dell’anno vanno ricordate le 3 vittime a Firenzuola, Cordenons e Napoli e gli ingenti danni provocati da esondazioni fluviali in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Abruzzo e Campania. In questi dieci anni, dal 2010 al 31 dicembre 2019, sono ben 594 i fenomeni meteorologici che hanno provocato danni al territorio italiano con oltre 364 i Comuni dove si sono registrati eventi con impatti rilevanti, il 4,5% del totale. Nello specifico si sono verificati 224 casi di allagamenti da piogge intense, 209 casi di danni ed interruzioni delle infrastrutture causati da piogge intense con 76 giorni di stop a metropolitane e treni urbani, 14 casi di danni al patrimonio storico, 26 casi di danni provocati da prolungati periodi di siccità, 134 eventi con danni causati da trombe d’aria, 22 casi di frane causate da piogge intense, 72 giorni di blackout elettrici e 84 gli eventi causati da esondazioni fluviali. Ma ancora più rilevante è il tributo che continuiamo a pagare in termini vite umane e di feriti, 231 le persone vittime del maltempo dal 2010 ad oggi, con 42 morti solo nel corso degli ultimi 12 mesi. A questo si aggiunge l’evacuazione di circa 50mila persone a causa di eventi quali frane e alluvioni.
L’ALLARME GLOBALE – Nella ricerca di fine anno l’Osservatorio Cittaclima di Legambiente segnala, infine, le esperienze in Italia e nel Mondo che dimostrano come si possa intervenire per mettere in sicurezza i territori e le persone. Dalle misure anti-alluvione per il Museo Bardini a Firenze ai Regolamenti Edilizi Sostenibili di centinaia di Comuni italiani che hanno puntato all’obbligo della raccolta e del riutilizzo delle acque piovane, al ricorso ai tetti verdi e alla permeabilità dei suoli, all’utilizzo di materiali da costruzione locali e riciclabili. Tra le esperienze all’estero spicca Bangkok ed il Centenary Park: 11 acri nel centro della città con vasti contenitori d’acqua sotterranei che, insieme ad un grande stagno, possono contenere un milione di litri d’acqua e che saranno fondamentali per l’assorbimento dell’acqua nei casi di alluvioni estreme e per contrastare la subsidenza di cui è vittima la capitale Tailandese. Ci sono poi le strade dipinte di bianco contro le isole di calore a Los Angeles o la rivoluzione dei corridoi verdi a Medellin, in Colombia, le enormi vasche sotterranee di contenimento delle acque a Tokyo ed i nuovi quartieri sostenibili, Vikki e Kera, ad Helsinki.
Disastri in autostrada: dal Ponte Morandi a oggi, tutti i crolli. Era il 14 agosto del 2018 quando 43 persone morivano sotto il ponte di Genova, ma quel dramma non è stato l'ultimo. Barbara Massaro il 31 dicembre 2019 su Panorama. Mancava giusto l'incendio nel cantiere di costruzione del nuovo viadotto Polcevera a Genova, sulle ceneri del Ponte Morandi, per chiudere l'ennesimo annus horribilis delle autostrade. La mattina del 31 dicembre 2019, intorno alle 5.30, ha preso, infatti, fuoco del materiale all'interno della pila 13 del cantiere di costruzione del nuovo Morandi e i vigili del fuoco non escludono l'errore umano. Nessun ferito, nessuna vittima, ma ancora una volta la gestione della questione autostrade torna a far parlare di sé. E del resto sfogliando a ritroso le cronache dell'anno tremendo delle autostrade italiane non serve andare molto lontano.
A26: galleria Berté. Il 30 dicembre, infatti, intorno alle 18.30 è avvenuta la caduta di grossi calcinacci dal soffitto della galleria Berté sull'A26 all'altezza di Masone (km 13) in direzione Genova. La caduta di calcinacci non ha coinvolto nessun veicolo, non ci sono stati feriti e subito è stato convocato un vertice d'emergenza. Come sempre. Come ogni volta che qualcuno rischia la vita (o la perde) a causa dell'incuria delle autostrade italiane. Specie il Liguria, dove il 91% del territorio è a rischio frane e smottamenti, viaggiare è un terno al lotto. A volte si è fortunati (come nel caso del crollo del Viadotto Madonna del Monte quando una guardia giurata ha salvato la vita a decine di persone sbracciandosi affinché i veicoli in arrivo capissero che era venuto giù il viadotto) a volte meno (come nel disastro della vigilia di Ferragosto 2018 sul Ponte Morandi), ma la gravità del quadro non cambia. Quel che succede è che ogni volta che cadono due gocce di pioggia viaggiare in Italia sulla rete autostradale è un rischio.
A21: una voragine di 10 metri. Nessuna vittima alla vigilia di Capodanno, come nessuna vittima il 25 novembre quando sulla A21 Torino-Piacenza nel tratto tra Asti e Villanova si è aperta una voragine di 10 metri nel cemento. Anche in quel caso la prontezza degli automobilisti ha evitato una strage, ma guidare in Italia non può e non dove essere una sfida al prossimo quadro di un videogame dove però si muore davvero. Guidare come fosse un percorso a ostacoli senza sapere se da un momento all'altro può crollare un pezzo di autostrada non può essere ammissibile oggi in Italia, tutti lo sanno, ma allo stato dei fatti nessuno fa niente per cambiare le cose.
A6: crolla il viadotto Madonna del Monte. Il 24 novembre 2019, ad esempio, una guardia giurata viaggiava tranquilla sull'A6 Torino Savona quando all'altezza del km.122 ha dovuto frenare di colpo. Davanti a lui la strada non c'era più. Il Viadotto Madonna del Monte era crollato trascinandosi dietro 30 metri di autostrada. I piloni erano stati falciati da una frana dovuta alle abbondanti piogge dei giorni precedenti e l'asfalto non c'era più. L'uomo, 56 anni, ha però avuto la prontezza di riflessi di girarsi e vedere che dietro di lui arrivava un pullman carico di persone. La guardia giurata ha iniziato a sbracciarsi e per fortuna l'autista dell'autobus lo ha notato e ha frenato pensando a un malore. I due uomini hanno salvato decine di vite e altre di persone su vetture arrivate nei minuti seguenti.
A10: smottamenti tra Albissola e Savona. Sempre a novembre sull'A10 tra Genova e Ventimiglia, tra Albissola e Savona in direzione di Ventimiglia per settimane è stato chiuso un tratto dell'autostrada a causa di uno smottamento del muro di contro ripa all'altezza del chilometro 39,7 a causa delle forti piogge. Tragedie sfiorate, disagi, autostrade chiuse e solito triste balletto d'accuse tra Governo, società concessionarie ed enti locali in un calderone di incuria, cattiva gestione e denaro pubblico buttato alle ortiche per mancate verifiche e problemi sottovalutati.
Il Ponte Morandi. Intanto sulle ceneri del Ponte Morandi ancora si piangono le 43 vittime e i 566 sfollati che, dalla sera alla mattina, hanno dovuto lasciare le proprie case perché improvvisamente divenute pericolose se non sventrate dal crollo. E mentre la concessione a Autostrade per l'Italia non è ancora stata ritirata solo nell'agosto del 2019 gli ultimi brandelli del Morandi sono stati eliminati per costruire un nuovo ponte più sicuro e affidabile con la speranza che la fiducia di chi affida la propria vita e quella dei propri cari ai chilometri di asfalto delle autostrade italiane sia ben riposta.
· Cosa resta dell’anno passato. I Morti sul Lavoro.
SICUREZZA E DIRITTI. Nel 2019 quasi mille morti sul lavoro: ecco la Spoon River di una tragedia infinita. Un operaio e attivista della prevenzione ha raccolto centinaia di casi di vittime nell'anno appena trascorso. Italia e immigrati, giovani e anziani, dal nord al sud. E la mattanza non sembra fermarsi. Marco Bazzoni il 30 dicembre 2019 su L'Espresso. Un calcolo preciso è difficile: ci sono quelli registrati dall'Inail, certo, ma molti altri di cui invece non si sa nulla, magari perché lavoravano in nero. Tuttavia si può fondatamente ipotizzare che nel 2019 in Italia i morti sul lavoro siano stati almeno 950: cinque ogni due giorni. Ultimi, tre lavoratori deceduti il giorno della vigilia di Natale. Quella che segue è una lista parziale realizzata dall'operaio Marco Bazzoni, che da anni monitora il fenomeno oltre i dati ufficiali, ed è attivista molto noto nel campo della prevenzione. Pubblichiamo la sua Spoon River come per non dimenticare almeno questi nomi, pensando anche a tutte le altre vittime.
02/01/2019 Massimo Aliseo, operaio di 28 anni, morto sul lavoro per l'esplosione di una bombola di ossigeno nella ditta Sapio Life ad Agrigento Regione Sicilia
02/01/2019 Karl Mairvongrasspeinten, agricoltore di 63 anni, morto sul lavoro per essere caduto dal fienile da un'altezza di 4 metri a Falzes (Bolzano) Regione Trentino Alto Adige
03/01/2019 Vincenzo Pariota, operaio di 41 anni, morto sul lavoro, per un incidente stradale avvenuto con il suo scooter a Quarto (NA) mentre stava andando a lavorare. Regione Campania
03/01/2019 Mariano Santi, agricoltore di 71 anni, morto sul lavoro per essere stato travolto dal trattore, precipitato da un dirupo a Chiampo (VI) Regione Veneto
03/01/2019 Luciano Bulgarelli, agricoltore di 60 anni, morto sul lavoro, schiacciato sotto il trattore che stava guidando a Mantova Regione Lombardia
08/01/2019 Un operaio rumeno di 48 anni, è morto sul lavoro per essere stato travolto da un albero a Fassinoro (RI). Regione Lazio
09/01/2019 Carlo Di Sarno, operaio di 47 anni, morto sul lavoro per un incidente stradale avvenuto intorno alle quattro del mattino mentre l'uomo stava appunto tornando a casa dopo il turno di notte. Improvvisamente, per cause ancora da accertare, l'uomo ha perso il controllo della sua auto, una Renault Twingo, ed è finito contro un albero di ulivo. Lavorava per una ditta subappaltatrice della Modomec, ditta dell'indotto ArcelorMittal (ex Ilva). Regione Puglia
10/01/2019 Adriano Patrizio Tarzia, un operaio di Piancogno di 56 anni, è morto in un terribile incidente avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì lungo l'autostrada A22 del Brennero, tra i caselli autostradali di Mantova Nord e Nogarole Rocca. L'uomo era a bordo di un furgone, di proprietà di un'azienda di Lecco, che era fermo sulla corsia di emergenza. Regione Lombardia
10/01/2019 Stefano di Rienzo, operatore ecologico di 54 anni, morto sul lavoro per essere caduto dal mezzo della nettezza urbana a Manziana mentre stava raccogliendo la differenziata. Regione Lazio
11/01/2019 Mario Ruggeri, un autotrasportatore pesarese di 60 anni, è morto sul lavoro per un incidente avvenuto a Perugia, lungo la strada statale 318 "di Valfabbrica" nella zona dello svincolo di Casacastalda. Una terribile carambola, che non ha lasciato scampo al camionista. Tra le cause al vaglio della polizia stradale anche che sia stato provocato dalla strada ghiacciata. Regione Umbria
13/01/2019 Piero Nonnis, agricoltore di 60 anni, è morto sul lavoro per essere stato travolto dal trattore che si era rovesciato a Pratiglione in frazione Valtorta. Regione Piemonte
14/01/2019 Eugenio Fumagalli, tassista di 47 anni, è morto sul lavoro per essere stato investito mentre cercava di prestare soccorso a due giovani ragazzi rimasti coinvolti in un incidente stradale sulla Milano-Meda provocato da un pirata della strada. Regione Lombardia
14/01/2019 Un operaio di 63 anni, è morto sul lavoro, cadendo da un'impalcatura in un cantiere a Gargnano sul lago di Garda. Regione Lombardia
15/01/2019 Ivan Ferrero, vigile del fuoco di 37 anni, morto sul lavoro in un incidente stradale sulla strada provinciale 78, vicino al bivio che conduce verso il centro di Vestignè, nel Canavese. Regione Piemonte
15/01/2019 Andrea Corso, operaio di 47 anni, è morto sul lavoro cadendo da una scala, da un altezza di 30 metri a Fiumicino. Regione Lazio
15/01/2019 Georgiev Peycho, 56 anni, operaio metalmeccanico con mansione di autista, originario della Bulgaria, è morto sul lavoro chiacciato fra due mezzi durante delle operazioni di movimentazione all'interno dello stabilimento della Ferrau spa a Selvazzano Dentro (Padova), dove lavorava da 15 anni. Regione Veneto
15/01/2019 Angelo Spadaro, poliziotto di 55 anni, morto sul lavoro in un incidente stradale sulla A18 Catania Messina. Regione Sicilia
16/01/2019 Gioacchino Verde, 53 anni, sottoufficiale della Marina Militare, è morto sul lavoro, nell'incidente che era avvenuto in occasione dell'ormeggio della fregata Bergamini nel porto di Taranto. Regione Puglia
18/01/2019 Un autista 44enne, originario della Bosnia Erzegovina e residente a Terno d'Isola, in provincia di Bergamo, è morto per asfissia durante le operazioni di pulizia di una cisterna a Villafranca (Verona), in via Pasubio. L'uomo lavorava per una ditta di trasporti e spedizioni di Medolago. Regione Veneto
18/01/2019 Mirko Leone, 25 anni è morto per un incidente stradale a Misterbianco. Avrebbe perso il controllo della sua auto, nelle prime ore del mattino mentre si stava recando a lavoro, andandosi a schiantare contro un palo della segnaletica stradale in via Felice Fontana. Il giovane, di Aci Bonaccorsi - il più piccolo di tre fratelli - è morto sul colpo e per estrarre il corpo dalle lamiere sono intervenuti i vigili del fuoco. Regione Sicilia.
18/01/2019 Abele Egidi, titolare di un'azienda elettrotecnica, di anni 72, è morto sul lavoro schiacciato da un macchinario che stava riparando a Collazzone (Perugia) Regione Umbria
18/01/2019 Un operaio è morto sul lavoro, in un cantiere edile di Aci Sant'Antonio, in provincia di Catania, per essere stato travolto da un camion. Regione Sicilia
19/01/2019 Un agricoltore di 70 anni, è morto sul lavoro, schiacciato dal trattore che si era ribaltato a Raccuja (Messina) Regione Sicilia
21/01/2019 Eros Cinti, operaio di 42 anni, morto sul lavoro per essere stato schiacciato da un pezzo di materiale caduto da una gru, alla Ansaldo Energia a Genova. Regione Liguria
21/01/2019 Manuel Cipollaro, operaio di 29 anni, morto sul lavoro per essere caduto da un altezza di 30 metri, per il crollo di un lucernario in un centro commerciale ad Ariccia (Roma)-Regione Lazio
22/01/2019 Eugenio Venuti, operaio di 50 anni, morto sul lavoro per essere precipitato dal terzo piano di un condominio, dove stava montando il tendaggio sul balcone di un appartamento a Piacenza. Regione Emilia-Romagna
22/01/2019 Salvatore Brancaccio, operaio di 46 anni, morto sul lavoro per essere stato schiacciato da un muletto a Pozzilli (Isernia). Regione Molise
24/01/2019 Gianfranco Caracciolo, operaio di 37 anni, morto sul lavoro folgorato, in un cantiere della Pedemontana (VI). Regione Veneto
24/01/2019 Antonio Puleo, operaio di 64 anni, morto sul lavoro per essere stato schiacciato da un cubo di carta compattata di 7 quintali all'isola ecologica di Casteldaccia (PA). Regione Sicilia
24/01/2019 Assane Nokho, agricoltore di 62 anni, schiacciato dal trattore a San Miniato (PI). Regione Toscana
25/01/2019 Sabatino Mazzeo, operaio di 53 anni, morto sul lavoro per essere caduto da un ponteggio a Vibo Valentia. Regione Calabria
27/01/2019 Alessandro Morvillo, 22 anni, morto sul lavoro, in un incidente stradale avvenuto all'uscita del tunnel di via Campiglione, che collega Pozzuoli e Quarto“.Il ragazzo si stava recando a lavoro. Regione Campania
28/01/2019 Davide di Gioia, operaio di 24 anni, morto sul lavoro per essere caduto dal tetto di un capannone da un'altezza di 15 metri alle Industrie Fracchiolla, un'azienda specializzata nella produzione di serbatoi per l'industria alimentare e farmaceutica ad Adelfia (Bari). Regione Puglia
29/01/2019 Armando De Angelis, operaio di 83 anni, morto sul lavoro per essere caduto da un capannone industriale, da un'altezza di 5 metri a Controguerra (Teramo). Regione Abruzzo
30/01/2019 Khalid Khalid, operaio del Kuwait di 50 anni da tempo residente a Camerino, è deceduto nei cantieri della ricostruzione post terremoto. L'uomo è morto dopo essere caduto dall'impalcatura di un edificio in via di ristrutturazione, schiantandosi al suolo da un'altezza di 15 metri, a Matelica (Macerata). Regione Marche
30/01/2019 Fabio Baratella, agente di polizia di 57 anni, morto sul lavoro in un incidente frontale contro un camion a Livorno. Regione Toscana
31/01/2019 Giovanni Lupia, operaio di 53 anni, morto sul lavoro per essere stato travolto da 600 chilogrammi di gelatina in granuli, all'Italgelatine di Santa Vittoria d'Alba (Cuneo). Regione Piemonte
31/01/2019 Bruno Bertotti, operaio di 42 anni, morto sul lavoro per essere stato schiacciato dal rullo della pressa, alla Ibl, azienda di Coniolo in provincia di Alessandria. Regione Piemonte
01/02/2019 Un operaio di 60 anni, è morto sul lavoro, dopo 2 giorni, per essere precipitato da un'altezza di 4 metri, da un cantiere edile a Pescara. Regione Abruzzo
04/02/2019 Alessandro Ferronato, operaio 45enne di Mussolente, è morto sul lavoro, per essere stato investito e ucciso dal proprio furgone posteggiato a bordo strada, tamponato violentemente da un camion in transito. Secondo una prima ricostruzione la vittima era giunto sul posto, a bordo di un furgone di Veneto strade, con un collega ed erano scesi per sistemare delle protezioni stradali. Il camion, dopo aver travolto una serie di segnali stradali appena sistemati dagli operai, avrebbe tamponato il furgone che è finito contro l'operaio, rimasto ucciso sul colpo, schiacciato tra il camion ed il furgone. Illeso ma fortemente sotto choc il collega del 45enne.
07/02/2019 Giuseppe Butera, 62 anni, di Chivasso (Torino), e Giuseppe Rubino, 59, di Caluso (Torino), sono morti sul lavoro. I due cantonieri, in forza alla Città Metropolitana di Torino, stavano lavorando ad un cantiere stradale quando, secondo la ricostruzione dell'accaduto, sarebbero stati investiti dalla vettura, morendo sul colpo. Regione Piemonte.
07/02/2019 Un operaio di 48 anni è morto in un incidente sul lavoro verificatosi nella zona del Vasto a Napoli. L'uomo è caduto dal terzo piano di un'impalcatura in allestimento in via Pisa per lavori che dovevano essere effettuati in condominio e in programma proprio da stamattina. L'operaio, residente ad Ercolano, nel Napoletano, è morto sul colpo. Regione Campania
08/02/2019 Un operaio, Nicola Vitto, di 48 anni, è morto a Carini (Pa) vittima di un incidente sul lavoro. L'uomo stava lavorando in un industria dolciaria a bordo di un elevatore che si è ribaltato. I colleghi e il datore di lavoro lo hanno portato in auto all'ospedale Cervello del capoluogo dove i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Regione Sicilia
08/02/2019 Francesco Paolo Agrusa, di 26 anni, è morto a Corleone. Stava eseguendo dei lavori su un traliccio insieme ai colleghi della ditta Cargo, azienda che esegue interventi per conto dell'Enel, quando è stato colpito al capo da una grossa pinza. Lo strumento di lavoro ha bucato il casco e ha provocato una ferita alla testa che non ha lasciato scampo all'operaio. Regione Sicilia
11/02/2019 Valeriu Ciochinica, 43 anni originario della Romania, è deceduto all'alba di questa mattina lungo la regionale 71, nel comune di Cortona, per un incidente stradale mentre si stava recando a lavoro. Era arrivato in Valdichiana e lavorava come operaio nella ditta Menci di Castiglion Fiorentino, specializzata nella produzione di rimorchi e cisterne per camion. Regione Toscana
11/02/2019 Antonio Salvatore, operaio di 45 anni, è morto sul lavoro, per essere rimasto folgorato. Stava spostando il frumento dal rimorchio del camion, ma nel tentativo di sollevare il braccio del mezzo è rimasto folgorato da una scarica elettrica di 20mila volt prodotta dai cavi.
12/02/2019 Gabriele Donetti, 55 anni, è morto per un incidente stradale a Bogogno. L'uomo si stava recando a lavoro. L'auto, uscita di strada, è andata a impattare di una recinzione di una villetta. Regione Piemonte
13/02/2019 Una donna di 53 anni è morta in un incidente stradale, mentre si stava recando a lavoro nella strada che collega Fabriano e Sassoferrato. Regione Marche.
13/02/2019 Aveva compiuto 19 anni a novembre scorso la giovane vittima di un terribile incidente stradale. Manuel Toska, di Sannicola, è morto sulla strada che lo avrebbe portato al lavoro. La tragedia è avvenuta intorno alle 7, sulla strada che collega Gallipoli a Chiesanuova. Il giovane ha perso il controllo della sua auto ed è uscito fuori strada: l'impatto con un muretto a secco non gli ha lasciato scampo. Il giovane era diretto al il “Supermac”, dove nel reparto macelleria lavora anche il padre. Probabilmente, ma questo lo verificheranno gli accertamenti, stava andando al lavoro. Regione Puglia
15/02/2019 Un agricoltore 70enne originario di Monteforte d'Alpone, è morto sul lavoro per essere rimasto schiacciato da un rimorchio agricolo, probabilmente a causa del terreno sconnesso che ha causato il ribaltamento del mezzo. Regione Veneto
15/02/2019 Danilo Gallinella, 60 anni, direttore di macchina della Rimorchiatori Riuniti Spezzini, rimasto ferito lo scorso 7 febbraio e deceduto nella notte tra mercoledì e giovedì, quando si trovava ricoverato nel reparto di ortopedia dell'ospedale cittadino. Regione Liguria
15/02/2019 Un operaio edile, Giuseppe Ciziceno, 54 anni, di San Giuseppe Jato, è morto a San Cipirello questa mattina, intorno alle 10.30. Ciziceno era un operaio di una ditta che si occupa dei servizi locali di raccolta dei rifiuti. L'uomo si trovava nel deposito dei mezzi dell'azienda in corso Trento. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, mentre stava alzando il cassone di un furgoncino Piaggio Porter, per cause ancora da accertare, è rimasto schiacciato tra lo scarrabile e la matrice. L'uomo è morto sul colpo. Regione Sicilia
17/02/2019 Emanuele Pellegrino, 19 anni, è morto dopo 3 mesi di agonia. Il giovane era stato vittima di un incidente stradale il 23 novembre scorso, a Matera. Stava andando a lavoro quando ha perso il controllo della moto, una Aprilia Scarabeo. In sella anche sua sorella, rimasta ferita. Regione Basilicata.
17/02/2019 Un pastore romeno di 43 anni, Mihai Vasile, È morto scivolando in un burrone in contrada Musunaro, a Santa Lucia del Mela. L'uomo stava portando a pascolare il gregge quando sarebbe caduto da un'altezza di trenta metri morendo sul colpo. Il cadavere È stato recuperato dai vigili del fuoco. Regione Sicilia.
18/02/2019 Un operaio ha riportato ferite mortali a seguito di un incidente sul lavoro che si è verificato nel tardo pomeriggio a Campodazzo. L'operaio stava posando delle reti paramassi ed era imbragato, ma per cause in via di accertamento è caduto sulle rocce ed è morto sul luogo. Stando alle prime informazioni l'uomo di 40 anni era nato a Milano. Regione Trentino Alto Adige
18/02/2019 Massimo Abbafati, operaio di 38 anni, è morto sul lavoro per essere rimasto schiacciato dal bobcat che stava manovrando, quando all'improvviso è finito in un fossato, non c'è stato nulla da fare.L'incidente sul lavoro è avvenuto a Ciampino, all'interno di un'area cantiere. Regione Lazio.
19/02/2019 Carlo Bertani, deceduto la mattina di martedì nel tragico incidente, lungo la provinciale Goitese nei pressi dell'officina Bignoni, quando la sua auto è andata a schiantarsi in modo frontale contro un camion che proveniva dalla direzione opposta alla sua. Carlo, solamente 21 anni, dopo aver concluso il proprio percorso scolastico, aveva deciso di darsi da fare nel mondo del lavoro. Oggi lavorava alla Relevi di Rodigo, da dove martedì mattina poco dopo le 6 stava tornando verso casa una volta concluso il turno di notte. Regione Lombardia
19/02/2019 È morto dopo tre mesi di agonia Angelo. S., autotrasportatore di 41 anni, di Villaricca, coinvolto in un incendio a Viguzzolo, in provincia di Alessandria. L'uomo che da poco tempo si era trasferito al nord per motivi di lavoro, viveva a Mortara e quella mattina stava trasportando una cisterna di gasolio che poi è scoppiata probabilmente durante le operazioni di saldatura di un serbatoio di un mezzo pesante. Regione Piemonte
20/02/2019 Un uomo di 80 anni L.F le sue iniziali ha perso la vita in un incidente sul lavoro, avvenuto poco prima delle 17 mentre si trovava nella sua azienda agricola. L'uomo stava lavorando il terreno con il suo trattore cingolato in via Spino, a Ponzano di Fermo, quando giunto in prossimità di una zona scoscesa s si è ribaltato con il trattore. Il capovolgimento del mezzo non ha lasciato scampo all'80enne, che non è sopravvissuto ai gravissimi traumi riportati nello schiacciamento. Regione Marche
20/02/2019 Un operaio di 50 anni è morto nella sua falegnameria a Cologno Monzese, in via Arturo Toscanini, travolto da alcuni pannelli di legno, che sarebbero caduti dall'alto schiacciandolo. Regione Lombardia
21/02/2019 Un imprenditore edile di 59 anni, Ultimino Fraticelli, è morto sul lavoro, ad Abbadia San Salvatore, lungo la Cassia, precipitando dal tetto di un capannone industriale sul quale stava effettuando un sopralluogo. Regione Toscana
21/02/2019 Un operaio di 61 anni, è morto sul lavoro a Pomezia. Stava scaricando alcuni pannelli di cartongesso da un camion quando il materiale, per motivi in corso di accertamento, gli è caduto addosso uccidendolo. Regione Lazio
21/02/2019 Massimiliano Visintin, operaio di 52 anni, è morto sul lavoro, per essere rimasto schiacciato dalla pressa dell'azienda di riciclaggio per cui lavorava. Massimiliano Visintin, originario di Conegliano, si era trasferito a Varese dopo aver trovato lavoro in Svizzera mentre la moglie Franca era rimasta a Conegliano insieme al figlio Andrea. Da anni Massimiliano sognava di poter trovare un nuovo lavoro in Veneto per poter tornare a vivere insieme alla sua famiglia. Regione Veneto
23/02/2019 Marian Robert Nacsu, operaio di 22 anni, è morto sul lavoro nel cortile esterno di una ditta che si occupa di raccolta di carta e cartone in zona Padiglione, area industriale del Comune neroniano della provincia romana. Secondo quanto si apprende, il 22enne, residente a Pomezia, stava spostando delle balle di cartone in un cassonetto metallico. Mentre lavorava è però caduto da un'altezza di circa 1 metro e mezzo ed ha sbattuto con il volto contro lo stesso cassonetto metallico con il materiale che stava spostando che gli è poi finito addosso. Per il giovane operaio non c'è stato nulla da fare, è morto sul colpo. Regione Lazio
25/02/2019 Mario Antonio Salerno, operaio di 48 anni, è morto sul lavoro per essere caduto da un impalcatura a San Cataldo (Caltanissetta), riportando traumi letali, morendo praticamente sul colpo. Lascia moglie, figlia, i genitori e due fratelli. Regione Sicilia
25/02/2019 Giacomo Gallo, operaio di 56 anni, è morto sul lavoro per essere rimasto gravemente ferito per il crollo di un fognatura in un cantiere edile a Desio (Monza). Regione Lombardia
26/02/2019 Ciro Paudice, operaio di 61 anni, è morto sul lavoro per essere caduto da tetto di una struttura da un'altezza di 6 metri a Monza. Regione Lombardia
27/02/2019 Enrico Moi, un quarantaseienne di Rossano Veneto, è morto mentre tornava a casa al termine del turno di lavoro notturno. L'incidente stradale è avvenuto poco prima delle 5.30 lungo via Bassano, nel territorio di Rossano Veneto: forse a causa di un colpo di sonno, l'automobilista ha perso il controllo della sua Ford Focus e, uscito di strada, è finito in una roggia, incastrandosi sotto un ponticello. A dare l'allarme è stato un residente nella zona, che ha udito il violento botto provocato dallo scontro e ha chiamato i soccorsi. Regione Veneto
27/02/2019 Roberto Pulli, operaio di 56 anni, è morto sul lavoro per essere precipitato da un'impalcatura mobile mentre lavorava al cantiere per la ristrutturazione di un immobile, a Monteroni (Lecce). Regione Puglia
01/03/2019 Flavio Bani, operaio cinquantenne, è morto sul lavoro precipitando da un'altezza di 4 metri, causa di un forte trauma cranico, portato immediatamente in elicottero al Niguarda di Milano dove successivamente deceduto. Regione Lombardia
02/03/2019 Un operaio di 45 anni è morto sul lavoro per essere rimasto folgorato dai cavi dell'alta tensione (15 mila volt).Fulminato da una scarica di corrente mentre eseguiva lavori di manutenzione in una stradina di campagna a Sestu. Regione Sardegna
02/03/2019 Un operaio di 52 anni, Danilo. Dalmasso. di Borgo San Dalmazzo, è morto questa mattina in un incidente sul lavoro a Robilante, in Val Vermenagna (Cuneo).Secondo una prima ricostruzione, l'uomo lavorava in cava alla guida di un escavatore quando, per cause in corso di accertamento, è stato travolto da un cumulo di sabbia e terra. Regione Piemonte
02/03/2019 Arjan Cekani, operaio albanese di 40 anni, è morto sul lavoro, dopo 5 giorni all'ospedale Niguarda di Milano. L'operaio era rimasto gravemente ferito il 25 Febbraio, nell'azienda dolciaria Piuma D'oro. Ha tentato di sbloccare l'impastatrice su cui stava lavorando, ma il braccio si è impigliato nell'ingranaggio ed è stato risucchiato nel macchinario. Regione Lombardia
04/03/2019 Franco F. imprenditore di 75 anni, è morto sul lavoro per essere caduto dal tetto del capannone della sua attività a Paliano (Frosinone). Regione Lazio
04/03/2019 Una donna di 46 anni che stava tornando a casa dopo il turno di lavoro notturno la vittima del tremendo incidente che è avvenuto nelle prime ore di questa mattina, attorno alle 7, sulla SS47 in zona Valbrenta a San Nazario. La 46enne aveva appena terminato di lavorare in ospedale e con la propria auto stava andando in direzione Bassano del Grappa. Per cause in corso di accertamento, ad un certo punto ha perso il controllo dell'auto uscendo di strada e finendo prima contro il guardrail e successivamente 'rimbalzata' nella corsia opposta da dove stava provenendo un'autocisterna per il trasporto del gasolio. Lo scontro è avvenuto frontalmente e non ha lasciato scampo alla donna. Regione Trentino Alto Adige
05/03/2019 Un uomo di 58 anni è morto sul lavoro mentre stava eseguendo il gonfiaggio di una gomma di un pullman in un deposito in zona Osmannoro a Firenze. Regione Toscana
05/03/2019 Egidio Di Benedetto, operaio di 63 anni, morto sul lavoro a 32 miglia dal porto di Ancona. L'uomo lavorava sulla piattaforma Barbara F. dell'Eni. Faceva il gruista e mentre stava caricando un bombolone di azoto si è verificato il cedimento delle infrastrutture sulle quali era installata la gru di sollevamento. La gru è caduta in mare con tutta la cabina di comando, nella quale vi era Egidio Benedetto. Il corpo senza vita è stato trovato dopo due ore di ricerche a circa 70 metri di profondità. Regione Marche
05/03/2019 Tragedia a Montefusco in via Pioppo dei Cappuccini dove un bracciante agricolo di Mirabella Eclano, mentre era a bordo di un trattore ha perso il controllo dello stesso ed è rimasto ucciso dal mezzo agricolo. Il 50enne si stava recando a lavoro quando per cause ancora in corso di accertamento si è verificato l'incidente. Regione Campania
06/03/2019 Valter Cassanmagnago, operaio di 56 anni, è morto sul lavoro, per essere rimasto schiacciato sotto il mini-escavatore che stava manovrando e che si era ribaltato. Regione Lombardia
06/03/2019 Un operaio di 65 anni è morto cadendo dal tetto di una casa in ristrutturazione. L'uomo è morto sul colpo dopo un volo di una decina di metri, a Lurisia di Roccaforte Mondovì, in provincia di Cuneo. Regione Piemonte
06/3/2019 Un uomo è morto nel pomeriggio a Moso In Passiria, colpito da una scarica di sassi mentre lavorava a Moso in Passiria. Precipitato per diversi metri, è stato soccorso da un elicottero arrivato da Innsbruck, perché quelli locali erano impegnati su altri incidenti, ma i sanitari non hanno potuto che constatare il decesso. Regione Trentino Aldo Adige.
07/03/2019 Robertina Scognamillo, 51 anni, nata a Carovigno e residente a Brindisi, è deceduta a causa delle ferite riportate nell'incidente in cui sono rimasti coinvolti un furgone e un'auto. Per Robertina Scognamillo non c'è stato niente da fare. I soccorritori hanno provato a rianimarla, ma il tentativo è stato vano. Robertina Scognamillo cuoca presso l'arsenale della Marina militare e in passato aveva lavorato anche come cuoca per il comando dei vigili del fuoco di Brindisi. Incidente stradale mortale a Brindisi L'incidente è avvenuto attorno alle 20,40. A quanto si apprende, la donna stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro sulla strada che percorreva quotidianamente.. Era alla guida di una Citroen C3 che, per causa da chiarire, è finita contro il furgone all'altezza dello svincolo per contrada Montenegro. Alla guida del furgone un uomo di 56 anni, F.C, nato e residente a Brindisi, rimasto ferito in maniera lieve. Regione Puglia
08/03/2019 Paolo Cantelli, 63 anni, È morto mentre stava ritornando a casa da lavoro con la sua bicicletta, per essere stato investito da una Ford Fiesta a Copparo. Regione Emilia Romagna
09/03/2019 Antonello Migliaccio, operaio di 39 anni, morto sul lavoro per essere caduto da una piattaforma su cui stava lavorando a Pastorano, in provincia di Caserta . Regione Campania
09/03/2019 Marco Lucchesi, tecnico informatico dell'Asl, morto per un incidente stradale, mentre tornava a casa da lavoro con la sua moto. Regione Toscana
10/03/2019 Un operaio di 40 anni È morto sul lavoro, per essere caduto da un impalcatura, da un'altezza di 6 metri in provincia di Caserta. Regione Campania
11/03/2019 Giampiero Buttarazzi, 55 anni, morto per un incidente stradale mentre si recava a lavoro. Regione Lazio
12/03/2019 Un anziano di 83 anni a bordo di una Fiat Qubo ha travolto questa mattina un agricoltore imperiese di 55 anni che stava potando gli olivi sul margine della strada, in via Felice Musso a Oneglia. L'uomo, che ha riportato ferite interne è deceduto poco dopo in ospedale. Regione Liguria
11/03/2019 . Giuliano Pagliaccia, 33 anni di Montefiascone, ha perso la vita mentre tornava a casa da lavoro al volante della sua auto. Inutili i tentativi di strapparlo alla morte: quando sono arrivati i soccorritori il suo cuore aveva già cessato di battere. Ora lo piangono a Montefiascone, dove era molto conosciuto, ma anche nel capoluogo dove aveva iniziato a farsi apprezzare insieme al socio grazie alla pizza che usciva dal loro forno. Regione Lazio
12/03/2019 Antonio Leva, operaio di 38 anni, morto sul lavoro per essere stato schiacciato da un mezzo pesante in un'azienda agricola a Carapelle (Foggia). Regione Puglia
13/03/2019 Cristian Rizoiu, operaio romeno di 55 anni residente a Ladispoli è morto sul lavoro dopo essere caduto da un ponteggio alto circa 2 metri. Regione Lazio
13/03/2019 È morto all'ospedale di Careggi, l'operaio 45enne di origini albanesi residente a Pistoia caduto ieri da una scala appoggiata a una pianta, da un'altezza di circa tre metri e mezzo procurandosi un forte trauma cranico. L'incidente era avvenuto in un'azienda vivaistica di Calsaguidi, nel comune di Serravalle Pistoiese, dove l'uomo, insieme ad altri operai, stava rialzando i pini in vaso che nella notte erano caduti a terra, colpiti dalle raffiche di vento. Regione Toscana
14/03/2019 Michele D'Adamo, morto sul lavoro per un esplosione di un deposito di fuochi di artificio a Gesualdo. Regione Campania
15/03/2019 Un operaio è morto dopo un incidente sul lavoro avvenuto lo scorso 20 febbraio. Michele Vinci, 63 anni era rimasto impigliato con la sciarpa nella macchina seminatrice nei campi di Camporeale, in provincia di Palermo. Regione Sicilia
18/03/2019 Pinta Jurica, operaio di 25 anni e dipendente della ditta "Metalvar Italia Srl", è morto sul colpo, schiacciato da una lastra in acciaio che, per cause ancora in corso di accertamento, gli è crollata addosso durante una fase di puntellatura. Regione Friuli Venezia Giulia
18/03/2019 È Giuseppe Cogno la vittima dell'incidente avvenuto stamane , lunedì 18 marzo, in un area boschiva di Piozzo. L'uomo, 68 anni agricoltore carrucese, era impegnato nell'abbattimento di un albero ad alto fusto che lo ha travolto cadendo , vani i soccorsi allertati intorno alle 11,30. Regione Piemonte
20/03/2019 Un uomo di 32 anni di Nova Siri è morto questa mattina a Policoro mentre stava tagliando degli alberi per conto della ditta per cui lavorava. Regione Basilicata
21/03/2019 È morto schiacciato dal suo camion. Tragico incidente sul lavoro per un uomo di 47 anni originario di Ferrara che ha perso la vita in pieno centro a Vezzano, in Trentino. Regione Trenino Alto Adige
21/03/2019 Un operaio, Marino Lombardi, 54 anni, di Romano d'Ezzelino (Vicenza), è morto ieri sera in un incidente all'interno della fonderia “Bifrangi” di Mussolente, di cui era dipendente. L'uomo è stato trovato da alcuni colleghi a terra privo di sensi, con ustioni al corpo. Regione Veneto.
21/03/2019 Cesare Bondoni, 57 anni, camionista originario della provincia di Ferrara ma residente a Bologna, è morto schiacciato dal suo camion a Vezzano (Trento). Il cinquantenne è stato travolto dal proprio mezzo, mentre stava lavorando ad attaccare il rimorchio. L'incidente è avvenuto in un parcheggio vicino a un bar, quando l'uomo ha cercato di fermare la motrice che ha iniziato a muoversi senza controllo. Ha tentato di salire a bordo, ma il camion l'ha travolto e sbalzato giù dalla strada. Regione Trentino Alto Adige
24/03/2019 È stata aperta un'inchiesta per chiarire le cause del decesso di un uomo avvenuto all'ospedale di Legnano. L'artigiano Umberto De Paola, di 56 anni, venerdì mattina era impegnato in alcune mansioni presso uno stabile in via Cimabue, quartiere nord di Magenta. Stava effettuando delle verifiche al solaio quando è caduto dalla scala. Dall'altezza di un paio di metri. Ha riportato un trauma cranico, alla spalla e alla schiena. Soccorso da ambulanza e automedica quella mattina è stato trasferito, con il codice giallo, all'ospedale di Legnano. Nello stesso nosocomio il 56enne domenica pomeriggio ha perso la vita a causa di complicazioni sopravvenute. Le sue condizioni si sono aggravate al punto che, per l'equipe medica che lo ha preso in cura, è stato impossibile fare qualcosa. È stato sottoposto ad un intervento d'urgenza, ma dall'esito negativo. Regione Lombardia
24/03/2019 Un sessantenne è morto a seguito di un incidente agricolo avvenuto in contrada Pallante a Loreto Aprutino. L'uomo era a bordo del suo trattore gommato quando, per circostanze ancora da chiarire, il mezzo si è ribaltato. L'uomo è finito sotto il trattore ed è morto sul colpo. Regione Abruzzo
25/03/2019 Ridvan Meizini , operaio di 59 anni, ha perso la vita per essere rimasto schiacciato da una scaffalatura metallica che gli è caduta addosso mentre si trovava all'interno di un container a Ortona (Chieti). Regione Abruzzo
26/03/2019 Un altro tragico incidente sul lavoro in Bergamasca: questa volta la vittima è Monica Cavagnis, operaia di 50 annin rimasta vittima di un infortunio al Tappetificio Radici di Cazzano Sant'Andrea. L'incidente è accaduto intorno alle 10 di martedì 26 marzo e sul posto è intervenuto anche l'Elisoccorso oltre a un'ambulanza da Bergamo, la Croce verde, la Polizia locale e l'Ats di Albino per i rilievi. «Da una prima ricostruzione fanno sapere dall'Ats, intervenuta sul posto sembra che la signora, una donna di Vertova, sia salita su un'apposita scaletta per controllare da vicino il tessuto e, nell'avvicinarsi ai cilindri in movimento, la sciarpetta che indossava si sia impigliata, soffocandola. È stata rinvenuta da un collega, che ha tagliato la sciarpa e fatto intervenire i soccorritori dell'Areu, che hanno tentato di rianimarla». Purtroppo invano. Regione Lombardia
26/03/2019 Un operaio di 48 anni, Seferi Ruston, di nazionalità macedone, è stato trovato cadavere, completamente carbonizzato, all'interno del locale caldaie della Quadrifoglio, azienda che si occupa di catering, a Isola Capo Rizzuto (Crotone). L'uomo, dipendente come tuttofare dell'azienda, è stato avvolto dalle fiamme divampate nel locale. A trovare il cadavere sono stati i vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone. Regione Calabria
26/03/2019 Uno schianto terribile tra due articolati sull'autostrada A1 Milano-Napoli, i mezzi pesanti ridotti ad un ammasso di lamiere e uno dei due camionisti morto sul colpo dopo essere rimasto incastrato nella motrice del suo tir che trasportava fogli di alluminio. È la drammatica sintesi del tamponamento in cui ieri, intorno all'ora di pranzo, ha perso la vita, ai confini tra le province di Parma e Piacenza, Claudio Zambelli, un autotrasportatore di 62 anni, originario di Carpi di Villa Bartolomea e residente attualmente a Vangadizza di Legnago. L'uomo è padre di tre figli. Regione Emilia Romagna
26/03/2019 Umberto De Paola, artigiano di 56 anni, morto sul lavoro per essere caduto da una scala da un'altezza di 2 metri a Magenta (Milano). Regione Lombardia
27/03/2019 Mario Tripardelli, un camionista di Torre del Greco di 56 anni, è deceduto dopo un grave incidente verificatosi nella serata di mercoledì 27, alle 22:30, nei pressi del casello autostradale di Acireale (Catania). L'uomo è rimasto intrappolato nella cabina del suo tir, che si è ribaltato ed è finito fuori strada. Le sue condizioni sono parse gravissime fin dal primo momento. "Riposa in pace, per sempre inarrestabile": così lo ricordano i colleghi su facebook. Regione Sicilia
28/03/2019 È morto all'ospedale Cto di Torino, dopo quattro giorni di agonia, Franco Burdese, 50 anni, operaio. Lunedì era precipitato da un'altezza di due metri e mezzo nell'azienda dove lavorava, la Golden Car di Caramagna, che produce stampati in alluminio. Nella caduta l'operaio aveva sbattuto violentemente la testa. Soccorso dal 118, era stato trasportato d'urgenza al Cto di Torino dove il suo cuore ha smesso di battere oggi pomeriggio. Burdese era sposato e aveva due figli. Sull'incidente sono ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri e degli ispettori Spresal. Regione Piemonte
29/03/2019 Un uomo è stato trovato morto vicino a un escavatore in un cantiere a Calenzano (FI). Si tratterebbe di un operaio. Immediato l'allarme dato da chi ha scoperto il corpo. Sono intervenuti il 118 e i carabinieri di Signa. Per l'uomo non c'era più niente da fare. Si cerca di capire come sia morto. Potrebbe aver avuto un malore o essere caduto dal mezzo stesso per cause accidentali, sbalzato dall'escavatore stesso. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo era infatti alla guida del mezzo. I carabinieri hanno svolto i rilievi. L'incidente è accaduto mentre l'uomo lavorava a una massicciata. Non è chiaro se l'uomo stesse effettuando lavori in un'area di sua proprietà o per conto di altri. Regione Toscana
31/03/2019 A.S, agricoltore di 42 anni, è morto sul lavoro per essersi ribaltato con il trattore a Civitella San Paolo, in località Cava dei Sassi. Regione Lazio
03/04/2019 Due operai di 46 e 54 anni, sono morti sul lavoro, per essere stati travolti da una parete in metallo che loro stessi stavano sistemando a Pieve Emanuele, nel Milanese. Regione Lombardia
03/04/2019 Un operaio di 59 anni è morto sul lavoro per essere rimasto schiacciato da un mezzo pesante che trasportava bitume in Via la Val, nella frazione di Rivalta a Brentino Belluno. Regione Veneto
03/04/2019 Luigi Mercurio, operaio di 34 anni è morto sul lavoro per essere stato schiacciato da un compattatore. È morto dopo 15 giorni di agonia all'ospedale Cardarelli di Napoli. Regione Campania
03/04/2019 Una ragazza di 20 anni, è morta per un incidente stradale a San Cesario.La vittima è Eleonora Pradelli, giovanissima dipendente del negozio Coop di San Cesario, che si stava proprio recando al lavoro. Regione Emilia Romagna
04/04/2019 Massimo Roberti, di 40 anni, è morto sul lavoro per essere caduto dal tetto di un capannone a Mafalda (CB), sul quale pare stesse lavorando per la sostituzione della copertura. Regione Molise
04/04/2019 Il conducente di un tir è morto questa notte a seguito di un incidente sull'autostrada A1, tra Calenzano e Firenze Nord, in direzione sud, al km 279. Il mezzo pesante è uscito di strada, finendo al di sotto del cavalcavia, ed incendiandosi dopo essersi ribaltato. Il corpo dell'uomo alla guida è stato ritrovato carbonizzato. Regione Toscana
05/04/2019 Due morti nel giro di poche ore a Torre Cajetani, un paesino tranquillo che non era mai salito alla ribalta delle cronache per questi motivi. Il primo decesso è avvenuto nella zona Madonnina dove Simone Paris un uomo di 44 anni è rimasto schiacciato da una macchina mentre stava effettuando dei lavori di riparazione. Dalle prime informazioni raccolte sembra che la macchina si sia frenata schiacciando il 44enne .Torre Cajetani, due morti in poche ore: uno muore schiacciato da un'auto, l'altro precipita da un tetto. L'altro drammatico incidente si è verificato in una abitazione di Torre Cajetani. Dino Cinti un operaio di 51 anni ha perso la vita precipitando dal tetto di una abitazione. Dalle prime informazioni raccolte l'operaio stava riparando alcune tegole di un caseggiato quando improvvisamente, ha perso l'equilibrio cadendo rovinosamente al suolo. Un volo di alcuni metri che purtroppo gli è costato la vita. Regione Lazio
07/04/2019 Un agricoltore di 52 anni è morto nella tarda mattinata di oggi, mentre a Solopaca stava eseguendo alcuni lavori con un escavatore in un terreno. L'uomo, per cause ancora in corso di accertamento, è rimasto schiacciato dal mezzo. Regione Campania
07/04/2019 Tragedia sul lavoro a Monreale, in provincia di Palermo. Un giardiniere, Giuseppe Daidone, di 59 anni, è morto questa mattina mentre stava potando un pino in un terreno privato in via Pezzingoli. L'uomo ha perso l'equilibrio mentre si trovava sulla scala ed è finito sulla recinzione in ferro. Sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso dell'uomo. Regione Sicilia
08/04/2019 Xhafer Sahitaj, operaio di 39 anni è deceduto nel pomeriggio mentre stava lavorando in salita Gazzo, sulle alture di Sestri Ponente, vicino al santuario della Madonna del Gazzo.ll 39enne, un operaio rocciatore che stava montando una rete di protezione su una parete di roccia di una cava utilizzata per i depositi del Terzo valico, è precipitato da un'altezza di venti metri. Ed è morto sul colpo. Regione Liguria
08/04/2'019 Un uomo, di circa cinquant'anni, è morto schiacciato da un trattore che si è ribaltato. L'incidente è avvenuto lunedì pomeriggio intorno alle 18.30 a Monte Castello di Vibio. La vittima risiedeva a Collazzone. Sul posto si sono recati i poliziotti e i vigili del fuoco. Regione Umbria
08/04/2019 Infortunio sul lavoro mortale nei pressi di un'azienda in via dei Canali a Olgiate Comasco. Pochi minuti dopo le 16, un operaio di 67 anni che stava lavorando su un carrello elevatore è precipitato. Finito a terra dopo un volo di diversi metri, è morto sul colpo. Sul posto sono interventi carabinieri, vigili del fuoco e personale di Ats Insubria, assieme ai soccorritori del 118, che non ha potuto fare nulla per salvare l'uomo. Regione Lombardia
10/04/2019 Gabriele Guida, un operaio di 25 anni è morto stamattina, forse schiacciato da una pressa, nella fabbrica della Silfa Metal Packaging di via Rossini. Una morte terribile su cui indagherà la Procura di Monza. Sul posto, oltre all'ambulanza del 118, carabinieri e polizia locale, anche la sindaca Carla Della Torre. Ora si attende l'arrivo del magistrato. Il giovane abitava a Cavenago Brianza ed era stato assunto da pochi mesi. Regione Lombardia
10/04/2019 Incidente mortale sul lavoro allo Stir di Giugliano (Napoli) dove un operaio è rimasto schiacciato da un muletto. Le indagini allo stabilimento di tritovagliatura e imballaggio rifiuti del Napoli sono della Polizia di Stato. Secondo quanto rende noto il Sindacato Azzurro, l'operaio era un dipendente del Consorzio unico di Bacino da tempo in servizio alla Sapna (Sistema ambiente provincia di Napoli). Regione Campania
10/04/2019 Profondo cordoglio a Grava, frazione di Alluvioni Cambiò, per la morte Mauro Daffonchio, 71 anni, vittima di un drammatico incidente sul lavoro. L'imprenditore agricolo mercoledì sera stava imballando fieno in un capannone all'interno della sua azienda Ranch Campreia quando è rimasto incastrato nel macchinario. Nonostante l'intervento del 118 purtroppo non è stato possibile fare nulla per salvare l'uomo. Sul posto anche i Vigili del Fuoco di Tortona e i Carabinieri di Sale e lo Spresal per ricostruire la dinamica del drammatico incidente. Regione Piemonte
11/04/2019 Due persone hanno perso la vita in un incidente avvenuto nel primo pomeriggio di oggi sulla A12, nel tratto compreso tra Sestri Levante e Lavagna. Secondo quanto ricostruito, sarebbero due i mezzi coinvolti nel sinistro, uno dei quali è un camion che ha effettuato un "salto" di carreggiata, all'altezza del km 42. Sul posto i mezzi di soccorso. L'autostrada è stata chiusa in entrambe le direzioni nel tratto interessato dall'incidente. Due persone hanno perso la vita in un incidente avvenuto nel primo pomeriggio di oggi sulla A12, nel tratto compreso tra Sestri Levante e Lavagna. Secondo quanto ricostruito, sarebbero due i mezzi coinvolti nel sinistro, uno dei quali è un camion che ha effettuato un "salto" di carreggiata, all'altezza del km 42. Sul posto i mezzi di soccorso. L'autostrada è stata chiusa in entrambe le direzioni nel tratto interessato dall'incidente. È stata istituita l'uscita obbligatoria a Lavagna per chi viene da Genova e a Sestri Levante per chi viene dallo Spezzino. Secondo quanto riporta il sito di Autostrade per l'Italia, si prevedono tempi lunghi per la riapertura del tratto, soprattutto della carreggiata in direzione Livorno, dove insistono tutti i mezzi coinvolti. Secondo quanto appreso, i due morti sono gli occupanti di uno dei tir che trasportava fiori. Regione Liguria
12/04/2019 Luciano Vellone, 53 anni, operatore ecologico, è morto sul lavoro per essere stato investito da un auto. Un'auto è sopraggiunta a forte velocità e ha travolto lo spazzino napoletano, uccidendolo sul colpo. Gli altri operatori ecologici hanno immediatamente chiamato il 118, ma lo staff medico giunto sul posto non ha potuto far nulla per salvare la vita al netturbino. Regione Campania
12/04/2019 Un tragico incidente sul lavoro è costato la vita a un giovane di 26 anni. Il dramma è avvenuto venerdì mattina, 12 aprile, in un'azienda agricola della provincia di Parma. Massimo Ruffini, un giovane agricoltore di 26 anni originario di Cremona, è morto mentre stava lavorando travolto da un ballone di fieno. È successo intorno alle 11 del mattino. Massimo era al lavoro nell'azienda agricola di proprietà della sua famiglia che si trova a Cozzano di Langhirano, nel Parmense. Regione Emilia Romagna
13/04/2019 Un maresciallo dei carabinieri, vicecomandante della stazione di Cagnano Varano (Foggia), Vincenzo Di Gennaro, di 47 anni, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco mentre era a bordo della Renault Clio di servizio con un collega di 23 anni rimasto ferito. Arrestato poco dopo il killer Giuseppe Papantuono, un pregiudicato di 64 anni, che ha fatto partire da una pistola calibro 9 i colpi che hanno ucciso il militare. Regione Puglia
15/04/2019 Due persone sono morte questa mattina in due diversi incidenti sul lavoro nelle province di Treviso e Pordenone. Alle 7.20 a Trevignano (Treviso), nella ditta Agrifung Srl di via dei Pescatori, un operaio è stato travolto da un escavatore. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i tecnici dello Spisal. La vittima è l'autotrasportatore R. D., quarantaduenne di Quinto di Treviso: secondo una prima ricostruzione dell'incidente, durante le operazioni di scarico di un rimorchio l'uomo è stato schiacciato da una macchina operatrice condotta da un operaio della ditta. Il quarantaduenne sarebbe morto sul colpo a causa dei traumi riportati nel rovesciamento di una macchina operatrice. La salma è stata trasportata all'obitorio dell'ospedale di Montebelluna. Agrifung è una ditta del settore agricolo che si occupa di produzione di funghi, tartufi e materiale per la funghicoltura. L'altro incidente mortale sul lavoro si è verificato all'alba a Maniago, nella provincia di Pordenone, in via Francesco Petrarca. La vittima è un uomo di quarantasette anni che, a quanto ricostruito, è rimasto schiacciato dalla gru che stava manovrando. L'incidente sul lavoro è avvenuto in una industria che si occupa di meccanica di precisione. Attorno alle 6, poco dopo l'apertura dei cancelli, la vittima che viveva poco distante dal luogo dell'incidente stava spostando un carico molto pesante quando la gru è caduta e lui è rimasto schiacciato. Nonostante i tempestivi soccorsi del 118 l'operaio è morto poco dopo per le gravi ferite riportate
16/04/2019 Si chiama Marco Bedani ed è l'ultimo morto sul lavoro in quella che appare sempre di più come una silenziosa strage: l'operaio, di 53 anni, è rimasto coinvolto in un gravissimo incidente durante il turno di notte che stava svolgendo nello stabilimento della Fucine Film spa a Fucine di Ossana, in val di Sole (Trentino). Stando a una prima ricostruzione, l'uomo è rimasto incastrato in un macchinario e schiacciato da un pesante rullo. Immediatamente soccorso dai colleghi, che hanno chiamato il 118, l'operaio è stato trasportato a Trento dall'eliambulanza in condizioni disperate. Nel pomeriggio il suo cuore si è fermato. Troppo gravi le lesioni riportate nell'incidente. Regione Trentino Alto Adige
18/04/2019 È morto Antonio Casciano, il camionista 42enne, originario di Palomonte, rimasto ferito alcune settimane fa in un capannone industriale della Piana del Sele, dopo un incidente sul lavoro. L'uomo è morto all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno. Le sue condizioni di salute erano apparse subito gravi e sono peggiorate nel corso dei giorni: era stato trasportato in codice rosso al nosocomio salernitano dopo aver battuto la testa, cadendo dall'automezzo a bordo del quale stava lavorando. Regione Campania
18/04/2019 Muore nella propria azienda agricola mentre carica lo spandiconcime per un incidente sul lavoro. A perdere la vita, verso le 12, il 66enne agricoltore Luciano Morini. Quale sia stata la causa precisa dell'incidente non è dato sapere, almeno al momento: sta di fatto che l'uomo è rimasto schiacciato nel macchinario al quale stava lavorando. Regione Lombardia
19/04/2019 Incidente mortale alla acciaieria Arvedi di Cremona. Un magazziniere di 28 anni, Marco Balzarini, è rimasto schiacciato da un muletto in movimento. L'incidente è accaduto oggi intorno alle 14.15, nell'area esterna adibita al carico e scarico delle bobine. Regione Lombardia
23/04/2019 Tragedia in una nota azienda di materie plastiche di Taino: un giovane operaio, figlio del titolare della Rialti spa, è morto nella mattinata di martedì 23 aprile dopo essere caduto da una scala. La vittima Mattia Dal Toso, 28 anni. Regione Lombardia
24/04/2019 Vincenzo Langella, operaio di 51 anni, È morto sul lavoro, per essere stato colpito alla testa dalla struttura del ponte elevatore al porto di Livorno. Regione Toscana
24/04/2019 Daniele Racca, un artigiano di 44 anni, è morto questa mattina mentre eseguiva dei lavori in un capannone in provincia di Cuneo: l'uomo è rimasto schiacciato tra un tubo e una trave. Regione Piemonte
24/04/2019 Aveva appena finito di lavorare e stava per andare a pranzo con un collega Renzo Corona, l'operaio di 65 anni morto nell'incidente sul lavoro avvenuto a Sestu in località Seurru. L'uomo stava raccogliendo alcuni ortaggi per una ditta del paese e poco dopo mezzogiorno era pronto per la pausa. Il collega che era con lui è salito sul furgone Iveco Daily senza accorgersi che il 65enne stava attraversando la strada sterrata proprio dietro il mezzo e lo ha travolto in retromarcia, uccidendolo. Regione Sardegna
24/04/2019 Incidente sul lavoro nel Salernitano: è deceduto Nicola Palumbo, 54 anni, di Ravello. A quanto si apprende, un montacarichi si è staccato all'improvviso cadendo sul cranio dell'uomo morto poco dopo a causa delle gravi ferite, nonostante la tempestività dei soccorsi. Il fatto è avvenuto nel cantiere di San Cosma dove Nicola Palumbo stava lavorando in quanto titolare e socio dell'azienda. Regione Campania
24/04/2019 Daniele Nozori, elettricista di 52 anni, morto sul lavoro per una tragica caduta mentre era al lavoro. È deceduto al Policnico Umberto I di Roma, dopo aver lottato per oltre un mese tra la vita e la morte. Regione Lazio
01/05/2019 Andrea Micheletti, agricoltore di 31 anni, morto sul lavoro per essere stato travolto dal trattore, che è stato investito da un auto a Romagnano, sulla provinciale della Gotarda. Regione Piemonte
01/05/2019 Alessandro Zigliani, muratore bergamasco di 50 anni, morto sul lavoro mentre stava lavorando in un cantiere a Cortemaggiore, in provincia di Piacenza. Regione Emilia Romagna
02/05/2019 Incidente sul lavoro a Petralia Soprana, operaio cade da un balcone e muore Un operaio di 62 anni, Salvatore Cammarata, è morto precipitando dal balcone di un'abitazione mentre stava effettuando alcuni lavori. La tragedia in vicolo Garibaldi, non lontano dalla chiesa Madre. È accaduto a Petralia Soprana. Regione Sicilia
07/05/2019 Tragico incidente sul lavoro stamane a Scordia (provincia di Catania). A perdere la vita mentre stava effettuando dei lavori di movimentazione di materiale in ferro, è stato il 26enne Rocco Lanza. Il giovane stava lavorando all'interno di un deposito di una ditta privata in via Tenente De Cristofaro quando per cause ancora in via di accertamento, si è ritrovato ad essere schiacciato dal materiale ferroso che stava manovrando dal basso. Regione Sicilia
07/05/2019 Un agricoltore di 65 anni che abitava in frazione Roreto è morto nel tardo pomeriggio in un incidente avvenuto in strada Bergoglio a Cherasco. L'uomo era alla guida di un trattore che si è ribaltato finendo in un canale Pertusata. Inutili i soccorsi da parte dell'équipe del «118. Regione Piemonte
08/05/2019 Incidente mortale sul lavoro alla Cisa-Cerdisa di Maranello (Modena). Probabilmente per una caduta dall'alto, un operaio di 46 anni ha perso la vita. Sul posto subito l'ambulanza ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare. La vittima sarebbe dipendente di una ditta esterna. Regione Emilia Romagna
08/05/2019 Non ce l'ha fatta Giacomo Rosso, classe 1996, residente a Canale: il ventitreenne, vittima di un incidente sul lavoro in un agriturismo del paese sabato 4 maggio, si è spento nella giornata di oggi, al Cto di Torino, dov'era stato trasportato in elicottero dopo essere stato travolto da una rotoballa. Da subito le sue condizioni erano parse gravissime. Il giovane canalese lascia la mamma Maria e il papà Gino. La famiglia ha disposto l'espianto degli organi, come da volontà del ragazzo. Regione Piemonte
09/05/2019 Un operaio è morto in un incidente sul lavoro nel Napoletano. L'uomo, un 65enne, stava lavorando a un muro di contenimento in via Stromboli, quando questo gli è crollato addosso. L'operaio è deceduto sul colpo. I carabinieri hanno avviato una indagine per accertare la dinamica dell'incidente e verificare eventuali inosservanze alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Regione Campania
09/05/2019 Quarantotto anni, di origine marocchina, da tempo in Italia. Martedì 7 maggio tornava a casa in bicicletta dal lavoro. Improvvisamente è caduto, battendo la testa. Dopo due giorni di agonia è deceduto al Santa Maria della Misericordia. L'uomo, secondo i primi accertamenti e alcune testimonianze, sarebbe stato urtato da un'automobile che lo ha superato mentre da Balanzano tornava verso Ponte San Giovanni. Regione Umbria
10/05/2019 Tre incidenti sul lavoro in poche ore in Sicilia. Tre vite spezzate a Scicli, Marsala e Porto Empedocle. L'ultimo caso questa notte nel comune agrigentino, dove un operaio di 65 anni, Giulio Albanese, ex pentito di mafia, da tempo fuori dal programma di protezione, ha perso la vita nello stabilimento dell'Italkali a Porto Empedocle, nella zona dove le navi vengono caricate di salgemma. Albanese è stato colpito alla cassa toracica ed è morto sul colpo. Sull'episodio indagano i carabinieri. Sul posto anche il personale della Capitaneria di porto. Un altro incidente mortale sul lavoro si è verificato ieri pomeriggio in contrada Ciappola a Marsala. A perdere la vita un 51enne, precipitato nel vuoto mentre stava montando un'antenna. L'uomo, un tecnico specializzato sarebbe morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 che hanno constatato il decesso. Un tragedia sul lavoro ieri anche nel Ragusano. Al trauma center dell'ospedale Cannizzaro di Catania, è morto Angelo Carbone, 21 anni, di Scicli. Il ragazzo ieri pomeriggio stava arando un terreno in contrada Balatelle, tra Scicli e Cava d'Aliga quando, per cause in via d'accertamento, la sua gamba si è incastrata nella fresa e poi il giovane è rimasto schiacciato dal macchinario. Regione Sicilia
10/05/2019 Si chiamava Giuseppe Dell'Omo e aveva 54 anni. È lui la vittima dell'incidente sul lavoro avvenuto stamattina a Sant'Antimo. L'uomo stava lavorando sul tetto di una ex distilleria in via Marconi, quando questo è crollato. Dell'Omo conosciuto anche come "Peppe 'o niro" Si trovava lì con un collega dii lavoro, rimasto gravemente ferito. Regione Campania
10/05/2019 Dramma ad Artena, Comune in provincia di Roma, dove un uomo è morto dopo un incidente, mentre era alla guida del suo trattore nella frazione Selvatico. L'episodio è accaduto intorno all'ora di pranzo di oggi, venerdì 10 maggio, nella città che fa parte della Comunità Montana dei Monti Lepini. Secondo le informazioni apprese, la vittima è un 60enne del posto, che al momento dell'accaduto stava lavorando la terra, quando, per cause non note, è stato schiacciato dal mezzo. L'impatto è stato molto violento e l'uomo è deceduto sul colpo. Regione Lazio
10/05/2019 Un uomo di 47 anni, Pasquale Stefanelli, detto Sandro, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto sulla strada statale 89 nei pressi di Manfredonia, in provincia di Foggia. L'operaio era impegnato nella scorta a un trasporto eccezionale quando è stato investito da un suv. La morte è stata immediata. Stefanelli era originario di Altamura, in provincia di Bari. Regione Puglia
11/05/2019 Un operaio di 27 anni è morto intorno a mezzogiorno all'interno dell'azienda di autotrasporto Battazza di Olginate in provincia di Lecco. In base ai primi accertamenti l'operaio sarebbe caduto mentre stava scaricando un camion e ha picchiato la testa contro alcune sbarre in ferro. Sul posto sono arrivati i carabinieri e due ambulanze del 118, ma i sanitari non hanno potuto salvargli la vita. Il lavoratore si chiamava Daniele Della Bella, di 27 anni, residente a Lecco. Regione Lombardia
13/05/2019 Un autotrasportatore di 55 anni, Enrico Trecca, di Carapelle, è morto folgorato nella ditta "Salice", alla periferia di Foggia. A quanto si apprende da fonti investigative, l'uomo era a bordo del proprio mezzo e stava scaricando del materiale quando il cassone del tir in movimento ha toccato i cavi dell'alta tensione. La scarica elettrica ha ucciso il camionista sul colpo. Regione Puglia
13/05/2019 Una vera e propria tragedia ha colpito questa mattina la comunità di Marano, nella provincia di Napoli: un uomo, Mario Apicella, è precipitato dal sesto piano di un edificio sito in via Tevere, nel centro della cittadina della provincia partenopea. Stando a quanto si apprende, come riporta Terra Nostra News, l'uomo, amministratore del condominio, era salito sul terrazzo dell'edificio al sesto piano dove erano in corso dei lavori di impermeabilizzazione del tetto, molto probabilmente per dare un'occhiata al cantiere. All'improvviso, l'uomo è precipitato di sotto, cadendo al suolo da un'altezza ragguardevole. Nonostante l'intervento immediato dei sanitari del 118, per l'uomo non c'è stato niente da fare: i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Regione Campania
14/05/2019 Infortunio mortale martedì mattina intorno alle ore 11 a Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, in via Corte del Tappo. La vittima, Luciano Ferrarese, di 69 anni, mentre avviava all'interno di una rimessa un motocoltivatore per effettuare alcuni lavori su una proprietà adiacente, verosimilmente per una manovra errata, è rimasto schiacciato tra il manubrio della macchina e la parete posteriore della stessa rimessa, morendo sul colpo per il trauma toracico riportato. Regione Toscana
14/05/2019 Un uomo è morto in un incidente sul lavoro stamane, poco dopo le 10 a Mezzano, in Primiero. Si tratta di Fidenzio Dalla Sega, 54enne del posto, che è rimasto schiacciato da un trattore mentre stava scaricando legna dal mezzo con un braccio meccanico. Regione Trentino Alto Adige
15/05/2019 Nuova tragedia sul lavoro in Sicilia. Stamattina, un operaio di 27 anni, Michele Lumia, è morto mentre stava effettuando, assieme ad altri colleghi, dei lavori edili nei pressi di un caseggiato rurale nelle campagne di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento. Secondo una prima ricostruzione sembra che il ventisettenne sia stato colpito dalla benna di una ruspa, che stava per scavare una buca, manovrata da un suo collega. Il giovane è stato subito soccorso e portato all'ospedale di Licata dove è però giunto cadavere. Regione Sicilia
15/05/2019 Nella mattinata di mercoledì un drammatico scontro frontale nella provincia del Sud Sardegna è costato la vita ad una guardia giurata di Iglesias che si stava recando al lavoro. Il dramma si è consumato lungo la provinciale 108, la strada panoramica che da Gonnesa conduce a Portoscuso, nel Sulci. La vittima è Pierpaolo Bartolini, vigilantes in servizio all'ex Alcoa di Portovesm. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, la Fiat Bravo condotta dalla guardia giurata avrebbe sbandato, invadendo l'altra corsia e scontrandosi frontalmente contro un'altra vettura che proveniva dal senso opposto di marcia, un fiat Panda alla cui guida vi era una ragazza di 25 anni, rimasta ferita in maniera non grave nello schianto. Regione Sardegna
16/05/2019 Un 50enne è morto questo pomeriggio, 16 maggio, dopo le 16 in un'azienda agricola di via San Martino a Bonaldo, una località di Zimella. L'uomo sarebbe stato colpito dal braccio meccanico di un trattore e il colpo non gli avrebbe lasciato scampo. Inutili i soccorsi del 118, giunti con l'elicottero e con un'ambulanza. Regione Veneto
16/05/2019 Antonio Perissinotto, 65enne di Beinasco, manutentore di macchine per caffè, è morto folgorato nella Nuova Trattoria del Ponte di via Forno 36 a Rivara mentre stava effettuando un intervento. Regione Piemonte
18/05/2019 Drammatico incidente stamattina all'alba: un ragazzo di 25 anni è mortonella sua auto ribaltata mentre stava andando a lavoro. L'incidente è avvenuto verso le 5.25 a Desenzano del Garda. Leonardo Penaccini, classe 1993, è finito fuori strada probabilmente a causa dell'asfalto bagnato. L'auto si è ribaltata e il giovane, titolare della nota Osteria dal Penna di Desenzano, è rimasto intrappolato nelle lamiere. Regione Lombardia
21/05/2019 Infortunio mortale a Olgiate Olona. È successo in via Nino Bixio, zona residenziale del paese della Valle Olona, intorno alle 8.30 del mattino. L'uomo era un operaio, caduto dal ponteggio di una casa in costruzione, da un'altezza di circa tre metri. Si chiamava Aleksander Jaku, nato nel 1970, lascia moglie e figli con i quali viveva da molti anni a Busto Arsizio. Regione Lombardia
21/05/2019 Ancora un morto sul lavoro, il secondo in provincia di Piacenza nel giro di tre settimane. A perdere la vita un uomo di 68 anni, Domenico Bossalini, che secondo una prima ricostruzione stava lavorando a una pressa nell'azienda Petrol Raccord, all'interno della zona industriale di Ponte Trebbia di Calendasco (Piacenza).L'allarme è scattato poco prima delle 8 del 21 maggio, quando i soccorsi sono stati chiamati sul posto; per l'operaio, rimasto schiacciato da un bancale di ferro per cause in corso di accertamento, i sanitari non hanno purtroppo potuto fare altro che constatare il decesso. Regione Emilia Romagna
21/05/2019 Si chiamava Cesare Scanu, 72 anni, e lavorava per una ditta di Olbia l'uomo rimasto ucciso questa mattina nell'incidente nella zona dell'area militare. È morto questa mattina dopo essere rimasto schiacciato dal trattore che stava guidando mentre lavorava in un campo nell'area militare delle Versegge, nel comune di Grosseto, vicino a Braccagni. Regione Toscana
21/05/2019 Ha perso la vista a poche centinaia di metri da casa, mentre rientrava dopo il lavoro. Probabilmente lo ha tradito l'asfalto reso viscido dalla pioggia, oppure un improvviso colpo di sonno o un malore. La tragedia è successa nella notte: Sergio Dagnoli, 38enne di Limone sul Garda ha perso la vita in un incidente stradale sulla provinciale 115, strada che sale verso Tremosine. L'uomo, stava tornando a casa dopo la fine del suo turno di lavoro effettuato come al solito in un Hotel di Riva del Garda. Regione Trentino Alto Adige.
21/05/2019 Drammatico incidente sul lavoro, purtroppo rivelatosi mortale, a Villaricca, nella provincia di Napoli, dove un operaio di 64 anni è deceduto. L'uomo, A.C. le sue iniziali, originario della vicina Giugliano in Campania, stando a quanto si apprende stava lavorando in un fondo agricolo, dove stava eseguendo dei lavori di muratura, quando è improvvisamente caduto dalla scala sulla quale era salito., battendo violentemente la testa al suolo. A soccorrere il 64enne è stato il proprietario del fondo agricolo, che lo ha portato all'ospedale San Giuliano di Giugliano: qui, a causa delle sue critiche condizioni di salute è stato trasferito all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove purtroppo è deceduto a causa delle ferite riportate. Regione Campania
22/05/2019 Tragico incidente sul lavoro a Volturara Appula. Un uomo del '70, Giuseppe Fiorilli, è stato trovato morto in località Montauro. A dare l'allarme la cognata che non lo aveva visto rientrare a casa ieri sera. Dopo attente ricerche, i carabinieri hanno rinvenuto la vittima a terra con uno squarcio sulla coscia destra provocato da una motosega che l'uomo stava utilizzando per tagliare legna. Regione Puglia.
22/05/2019 Un settantenne, Giovanni Maragliano, è rimasto vittima di un incidente sul lavoro in contrada Firriato a Raffadali (AG) mentre arava con un trattore il proprio terreno. Pare - i carabinieri stanno ancora cercando di ricostruire l'accaduto - che il settantenne potrebbe aver fatto una manovra sbagliata il mezzo si sarebbe ribaltato e lui è stato schiacciato. Regione Sicilia
23/05/2019 Gravissimo incidente sul lavoro nella cava Cogeis di Borgofranco d'Ivrea nel pomeriggio di oggi, giovedì 23 maggio 2019.Un operaio polacco di 64 anni, Slawomir Mistera, residente a Borgofranco, è rimasto schiacciato contro il soffitto di un capannone mentre stava manutenendo un muletto. All'improvviso il cestello è partito verso l'alto e per lui non c'è stato scampo. Regione Piemonte
24/05/2019 Precipita da una cisterna e muore, tragedia sul lavoro a Lodi. La polizia sta cercando di ricostruire la dinamica dell'infortunio mortale avvenuto questa mattina, venerdì 24 maggio. Il dramma si è consumato sul piazzale dell'ex stabilimento Polenghi. Sul posto si sono precipitati i soccorritori con l'auto medica e un'ambulanza, ma nonostante il pronto intervento non è stato possibile scongiurare il peggio. Il lavoratore, un uomo di 52 anni, ha perso la vita. Regione Lombardia
24/05/2019 Un ragazzo di 26 anni, S. C. le sue iniziali, è morto nel primo pomeriggio di oggi nelle campagne di Locri schiacciato da un trattore mentre era intento a compiere alcuni lavori agricoli. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi di rito. Regione Calabria
25/05/2019 Tragedia in un cantiere edile di La Loggia, lungo via Nizza, dove gli operai stanno lavorando all'ampiamento dell'acetificio Varvello. Intorno alle 12,30 di oggi, sabato 25 maggio, un uomo di 44 anni è morto mentre era impegnato in uno scavo. Dalle prime ricostruzioni, sembra che il terreno lo abbia sotterrato di colpo, non lasciandogli scampo. L'operaio lavorava da 15 anni per la ditta di escavazioni incaricata della realizzazione di un nuovo capannone. Regione Piemonte
27/05/2019 È sotto shock Giulia Rolfi, la moglie di Omar Mouhassine, il 27enne morto in un incidente stradale oggi, lunedì 27 maggio, a Pavone Mella, in provincia di Brescia. "Questa vita fa schifo", è il commento di dolore che la giovane donna ha affidato a Facebook. I due si erano sposati solo due mesi fa e ora il loro sogno d'amore è stato bruscamente interrotto da un incidente che ha tolto la vita a Omar. Di origini marocchine e musulmano, il 27enne aveva deciso per sposare la sua fidanzata in chiesa come lei desiderava di convertirsi al cattolicesimo e farsi battezzare. Una storia d'amore che i due portavano avanti da tempo in serenità. Fino al pomeriggio di ieri quando Omar, di ritorno a casa al termine del proprio turno di lavoro, in un'azienda di Gottolengo, in sella al proprio scooter si è schiantato contro un trattore. L'impatto è stato fatale, il 27enne è stato sbalzato per diversi metri sull'asfalto ed è morto praticamente sul colpo. Regione Lombardia
27/05/2019 Terribile incidente stradale lunedì pomeriggio sull'autostrada BreBeMi, tra Bariano e Caravaggio in direzione Milano: nello schianto ha perso la vita il 59enne Giovanni Cortinovis, da tutti conosciuto come Daniele, sposato e padre di due figli, residente a Lenna, in provincia di Bergamo. I rilievi sono stati affidati agli agenti della Polizia Stradale di Chiari. Stava andando a lavoro. Regione Lombardia
30/05/2019 Choc e incredulità. Capriolo è in lutto per la morte di Oscar Belotti, 35enne operaio capriolese, originario di Sarnico, padre di tre bambini e residente in paese, nel quartiere storico del monte, deceduto oggi mentre lavorava. Sebbene la dinamica precisa sia ancora al vaglio delle forze dell'ordine, sembra che il giovane stesse lavorando ad un tornio verticale nel capannone della Tur-Meccanica di via Colombara Bosco quando, per motivi ignoti, il suo abito da lavoro sarebbe stato agganciato dalla macchina che lavora trucioli metallici. L'uomo è stato trascinato nell'ingranaggio che lo ha poi schiacciato al torace. Regione Lombardia
01/06/2019 Un uomo di 53 anni è morto nel pomeriggio, schiacciato dal trattore che stava guidando mentre lavorava nel proprio podere agricolo in Via Comparoni nella frazione Gavasseto di Reggio Emilia, alle porte della città. L'agricoltore è morto all'interno di un canale irriguo perché è rimasto incastrato dal mezzo che conduceva. Secondo i primi accertamenti condotti dai Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli, l'uomo mentre si trovava alla guida del trattore ha perso il controllo del mezzo che si è ribaltato in un canale pieno d'acqua. L'agricoltore è rimasto incastrato all'interno del mezzo ed è morto. Regione Emilia Romagna
01/06/2019 Si chiamava Sheptim Halili, 35 anni e un figlio di diciotto mesi. «Un ragazzo d'oro» lo ricordano i colleghi del «Miva' di più», la pizzeria di Sant'Agostino dove il giovane lavorava da diciassette anni dopo essere arrivato dall'Albania. Sabato, a fine serata intorno a mezzanotte, ha salutato tutti, «ciao ragazzi, ci vediamo domani». Ha chiamato la moglie, «preparati che andiamo un'ora a far due chiacchiere con gli amici». Ha preso lo scooter, si è infilato il casco, ha messo in moto e si è diretto verso la morte che lo stava aspettando. È difficile dire cosa sia successo, non si sbilancia nemmeno la polizia locale che è intervenuta sul luogo dell'incidente e ha effettuato i rilievi. Sull'asfalto sono rimasti i segni di una brusca frenata (almeno una decina di metri) effettuata da Shpetim all'improvviso: ha trovato un ostacolo che l'ha costretto a scartare di colpo? Sta di fatto che il suo scooterone ha sbandato da un lato e lui è stato sbalzato di sella dall'altro, a sinistra, nel mezzo della carreggiata opposta sulla quale stava arrivando la 500 L condotta da un aretino di 60 anni, con a fianco la moglie, che non ha potuto evitare di investirlo. Stava tornando a casa da lavoro. Regione Toscana.
02/06/2019 Un agricoltore di 75 anni è morto schiacciato mentre era alla guida di un trattore che si è ribaltato. L'incidente è avvenuto in un terreno agricolo di Lusuolo, frazione del comune di Mulazzo (Massa Carrara). Regione Toscana.
03/06/2019 Un agricoltore andriese di 45 anni, Vincenzo Parenza, è morto all'alba in un incidente stradale avvenuto lungo la statale 16 bis, in territorio di Barletta, all'altezza dell'uscita Barberini. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, il trattore a bordo del quale l'uomo viaggiava si è ribaltato, schiacciandolo. Regione Puglia.
04/06/2019 Incidente mortale sul lavoro , intorno alle 11.15 di oggi lungo il tratto umbro in provincia di Terni dell'autostrada A1. Il fatto è accaduto a circa 7 chilometri dal casello di Orvieto, in direzione sud nei pressi di Baschi, all'interno di un cantiere per il rifacimento del manto stradale. A perdere la vita è stato un operaio di 57 anni, residente ad Orte, investito mentre stava lavorando per conto di una ditta privata incaricata da Autostrade per l'Italia da un camion adibito allo spazzamento della pavimentazione. Inutili i soccorsi: l'operaio è morto sul colpo. Regione Umbria
04/06/2019 Morto schiacciato da un camion al quale stava cercando di sostituire la ruota anteriore. Tragedia in via Andria, periferia di Trani, proprio di fronte al carcere, ai piedi dello svincolo della statale 16. La vittima è un giovane di 22 anni, Vincenzo Lomuscio, originario di Andria, operatore del soccorso stradale. Regione Puglia
05/06/2019 Un 70enne stava lavorando in campagna quando il trattore, per cause in via di accertamento, si è ribaltato. L'uomo è rimasto incastrato sotto il mezzo agricolo ed è morto poco dopo. A dare l'allarme sono stati i familiari che, nella tarda serata di oggi, non lo hanno visto rientrare. Giuseppe Ezzis, di Pozzomaggiore, è stato soccorso dai vigili del fuoco di Macomer che lo hanno liberato. Ma anche l'intervento immediato dei sanitari del 118 non è servito a salvargli la vita. Regione Sardegna
05/06/2019 Un uomo di 62 anni è morto schiacciato dal trattore. È successo stamattina a San Clemente, nel comune di Reggello. Sul posto i vigili del fuoco e il personale medico del 118 che non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Regione Toscana
06/06/2019 Nel primo pomeriggio a Vignanello (in provincia di Viterbo) un giovane è morto schiacciato dal trattore che stava guidando. Si tratta di un ragazzo di 26 anni, Innocenzo Ceccarelli dello stesso paese sui Cimini. Il giovane agricoltore era di ritorno da un terreno in campagna in cui aveva svolto un lavoro. Il mezzo, mentre percorreva una strada poderale, ha urtato un ostacolo e si è ribaltato, schiacciandolo mortalmente. Regione Lazio
09/06/2019 Tragedia orribile quella che giunge da Summonte, dove un uomo è stato schiacciato dal proprio trattore. La vittima è un 45enne di Mugnano del Cardinale, che lascia una moglie e due figlie. Carmine C., questo il nome della vittima, era in compagnia del nipote che lo aveva seguito con un fuoristrada quando il mezzo, forse a causa di un cedimento di parte del terreno su cui poggiava, si è rovesciato finendo in una scarpata. Il nipote ha subito allertato i soccorsi ma le ferite erano troppo gravi. Il malcapitato è deceduto durante il trasporto in ospedale. Regione Campania
09/06/2019 Mario Marino Ferrara di 51 anni, portapizza, è stato investito a Bologna da una volante della polizia e l'uomo alla guida dello scooter ha perso la vita. Regione Emilia Romagna
10/06/2019 Luca Rizzeri, operaio di 33 anni, morto sul lavoro al porto di Ancona, per un cavo di acciaio che si È staccato e l'ha colpito all'altezza del collo. Regione Marche
10/06/2019 Claudio Menini, agricoltore di 59 anni, rimasto schiacciato dal trattore che stava guidando e che si è ribaltato a Marcellise di San Martino Buon Albergo. Regione Veneto
10/06/2019 È accaduto alla contrada Santo Stefano. La vittima è un 71enne del posto morto schiacciato dal trattore che stava guidando. L'uomo stava lavorando in un suo fondo agricolo quando per cause ancora in corso di accertamento, il mezzo si è ribaltato travolgendo il conducente. Regione Campania
11/06/2019 Si chiamava Antonio Dell'Anna. Aveva 54 anni. Era originario di Fragagnano. Lavorava nel distaccamento di Grottaglie dei vigili del fuoco. È morto nella motte, per l'esplosione del portellone di un camion nell'azienda, circolo ippico in territorio di San Giorgio Ionico. Regione Puglia
12/06/2019 Muore schiacciato dal trattore. L'incidente è avvenuto questa mattina a Visso. La vittima è Antonio Bordini, 57 anni. L'uomo aveva un'azienda agricola con il fratello e stava lavorando nei campi in località Santa Lucia. Il 57enne è finito con il trattore in un fossato ed è rimasto schiacciato. Regione Marche
13/06/2019 Ribaltato col trattore è morto schiacciato un agricoltore di Lioni, ritrovato senza vita in un campo di sua proprietà. L'episodio si è verificato tra il tardo pomeriggio e la serata di ieri, giovedì 13 giugno. Al calare dell'oscurità intorno alle 20, una persona in transito lungo la strada che incrocia il campo della vittima, via Oppido, ha notato il trattore rovesciato, allertando subito i soccorsi. Ma sotto il mezzo giaceva già senza vita un uomo di settant'anni. Regione Campania
14/06/2019 Altri 2 operai morti sul lavoro nella giornata di oggi. Arben Rushitaj, operaio di 53 anni, È morto travolto da un bancale in una vetreria a Melara (Rovigo). Regione Veneto. Antonio Grieco, operaio di 52 anni, È morto mentre stava effettuando dei lavori di manutenzione, allo stabilimento Ferrero di Balvano (Potenza). Regione Basilicata.
15/06/2019 Tragedia questo pomeriggio nella frazione di Pugnago (Prignano sulla Secchia). Un agricoltore di 61 anni, Graziano Curocchi, è infatti deceduto in un incidente. Mentre era alla guida di un trattore agricolo l'uomo ha perso il controllo del mezzo, che si è capovolto schiacciandolo. Regione Emilia Romagna
15/06/2019 Cordoglio e incredulità per la morte di Paolo Ferri, il 56enne rimasto schiacciato sotto il trattore in un tratto di strada tra Vetto e Canossa. Ferri stava aiutando il padre nei lavori agricoli in un appezzamento di loro proprietà. Regione Emilia Romagna
16/06/2019 Tragedia nel tardo pomeriggio di oggi, domenica 16 giugno, nelle campagne di contrada Calvario, a Campobasso. Un uomo Cosimo Di Niro, 70 anni, si è infatti ribaltato col trattore e ha perso la vita sul colpo, probabilmente schiacciato dal mezzo. Regione Molise
16/06/2019 È morto schiacciato dal suo stesso trattore mentre lavorava nei campi Niko Manoliu, il bracciante agricolo 61enne di nazionalità bulgara, vittima, oggi, di un tragico incidente avvenuto nelle campagne di San Marco in Lamis sul Gargano, in località Calderoso. Regione Puglia
16/06/2019 Aveva appena finito il suo turno di lavoro notturno ed era sulla strada di ritorno, ma a casa, Sebastian Failla, non ci è mai arrivato. L'uomo, 32 anni, è morto dopo che con la sua moto si è scontrato con un'automobile, all'alba di domenica, intorno alle 6.30. Il suo cuore ha smesso di battere lungo la Strada provinciale 30, a Vermezzo con Zelo (Milano). Regione Lombardia
17/06/2019 4 morti sul lavoro nella giornata di oggi.Emilio Iuticone, imprenditore di 66 anni, morto dopo 23 giorni di agonia all'Ospedale di Catanzaro, per essere rimasto schiacciato da un rullo asfaltatore. L'Appuntato Scelto Emanuele Anzini, 41 anni, morto mentre faceva il suo dovere, È stato investito nella notte da un autista ubriaco che l'ha travolto ad un posto di blocco a Bergamo. Pietro Cascione, 19 anni, morto in un incidente stradale nel tarantino, mentre stava andando a lavoro. Lascia una compagna e un figlioletto di pochi mesi. I carabinieri di Sommacampagna e i sanitari del 118 sono intervenuti questa mattina, davanti all'azienda agricola Spolverina di Sona, per soccorrere uno dei titolari, Thomas Moschini, 36 anni, il quale aveva sbattuto la testa scendendo con la bici dopo essere arrivato a lavoro.L'infortunio è capitato proprio di fronte al padre di Thomas, che gestisce l'azienda insieme a lui. È stato proprio questi a chiamare i soccorsi. Purtroppo però, per il figlio non c'è stato nulla da fare. Regione Veneto.
18/06/2019 Un motociclista di 49 anni, Giordano Tintorri, residente a Sala Bolognese è morto nella tarda mattinata in un terribile incidente stradale. Il centauro stava andando al lavoro in sella a una Honda quando, davanti al palazzo del Vignola, in via Funo ad Argelato, si è scontrato frontalmente con un furgone Dhl, intento a svoltare all'interno di un parcheggio. Lo schianto è stato così forte che il centauro, dopo essere stato catapultato a 40 metri di distanza, è morto sul colpo. Regione Emilia Romagna
19/06/2019 Un giovane di trent'anni Botan Dumitru, è morto oggi a Soriano nel Cimino mentre stava lavorando a bordo di un trattore. Il ragazzo stava percorrendo una strada battuta nel bosco quando, per cause ancora da accertare, è caduto in un dirupo rimanendo schiacciato dal mezzo pesante. L'incidente è avvenuto in un tratto di forte pendenza. Regione Lazio
21/06/2019 Christian Catalano, operaio di 35 anni, è morto all'ospedale San Gerardo, dopo essere rimasto gravemente ferito da un grosso tubo metallico, tenuto sospeso da una gru, che gli è caduto sul petto mentre lavorava alla Trater di Nova Milanese, in provincia di Monza. Regione Lombardia
21/06/2019 Agostino Filandro, operaio di 42 anni, è morto sul lavoro in un cantiere nautico, nel porto di Gioia Tauro, colpito da un cavo che si è spezzato improvvisamente. Regione Calabria
22/06/2019 Due fratelli di 58 e 55 anni sono morti dopo essere stati travolti da una mietitrebbia, nelle campagne di Miglionico (Matera). Regione Basilicata
23/06/2019 Carmine M, agricoltore di 39 anni, è morto sul lavoro schiacciato dal trattore a Somma Vesuviana. Regione Campania
24/06/2019 Un operaio di 36 anni, addetto alla segnaletica stradale e in quel momento al lavoro sull'arteria, è stato travolto e ucciso da un mezzo pesante, attorno alle 16.30, lungo l'A31 Valdastico sud, tra i caselli di Agugliaro e Noventa Vicentina, in direzione Rovigo. Regione Veneto
24/06/2019 A.P, operaio di 45 anni, di un'azienda agricola, è morto sul lavoro, travolto da una fresa agricola, a Montoro. Regione Campania
26/06/2019 Un operaio di 62 anni, è morto sul lavoro, mentre effettuava la manutenzione di un comignolo di un inceneritore di una azienda agricola della provincia di Mantova. Regione Lombardia
25/06/2019 Georg Reiterer, agricoltore di 35 anni, è morto sul lavoro per le gravi ferite riportate per il trattore che si è ribaltato mentre stava spargendo liquame su un prato in discesa a Bolzano. Regione Trentino Aldige
26/06/2019 Saverio Colloca, operaio di 47 anni, è morto a Catania, dove era ricoverato da 10 giorni per le gravissime ferite riportate, per essere rimasto coinvolto nell'esplosione di alcune bombole di gas di schiuma espansa il 17 giugno scorso mentre lavorava in un negozio per parrucchieri in via Nicotera proprio nel suo paese. Regione Sicilia
27/06/2019 Gabriele Scarano, imprenditore di 56 anni, è morto sul lavoro per essere stato travolto dalle tavole cadute da una gru a San Salvo. Regione Abruzzo
28/06/2019 Tragedia all'alba di oggi in un terreno agricolo a Vilano di Cantiano nel Pesarese. Un 50enne di Cagli, Romeo Marini, era alla guida di un trattore impegnato nel recupero di balle di fieno quando poco dopo le sei, il mezzo si è ribaltato e lo ha travolto, uccidendolo. Regione Marche
29/06/2019 Tragedia sulla strada nella prima mattinata di sabato 29 giugno: muore un 24enne, Nicolas Lazzarin, di Cavarzere. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il ragazzo si sarebbe schiantato con il suo furgone, addetto alla distribuzione dei giornali, contro un platano. Regione Veneto
29/06/2019 Vincenzo Ferrigno, operaio di 27 anni, è morto sul lavoro a Palermo, mentre stava pulendo i macchinari della rosticceria dopo la chiusura, quando è stato fulminato da una scarica elettrica improvvisa. Lascia la moglie e un bimbo di soli 3 anni. Regione Sicilia
30/06/2019 Antonio Casiello, agricoltore di 66 anni, è morto sul lavoro schiacciato dalla ruota posteriore del mietitrebbia a Genzano di Lucania. Regione Basilicata.
02/07/2019 Travolto da un trattore che stava guidando, nei pressi di un campo di sua proprietà, a Policoro (Matera), un uomo di 57 anni è morto stamani. Regione Basilicata
03/07/2019 Un agricoltore di 66 anni è deceduto verso le ore 16.30 mentre stava lavorando all'interno del suo campo agricolo. Il trattore sul quale si trovava si è ribaltato e per lui non c'è stato nulla da fare. È accaduto a Branzone di Valmozzola. Regione Emilia Romagna
03/07/2019 Un agricoltore di 46 anni di San Buono, Roberto Cupaioli, è morto sul lavoro a causa di un tragico incidente agricolo avvenuto verso le 11, non lontano dalla strada provinciale all'ingresso di Furci. È rimasto schiacciato dalla mietitrebbia guidata dal padre. Regione Abruzzo
08/07/2019 Davide Carnevali, 37 anni, era un giovane postino, in cerca di un lavoro definitivo, che si era spostato dalla provincia di Siena sino al Padovano, ai confini con il Polesine, per un lavoro.Era alla guida dello scooterone delle Poste, mentre percorreva la provinciale 91, della Moceniga. Procedeva in direzione Ponso, impegnato nella consegna di alcune raccomandate. All'improvviso, lo schianto contro un platano, al chilometro 42. I soccorsi sono stati immediati, ma inutili, nonostante sia stato messo in campo anche l'elicottero del Suem. Regione Veneto
09/07/2019 Mario Cavaliere, operaio di 57 anni, originario di Acquavena, frazione di Roccagloriosa, ma residente ad Ascea, è morto la notte scorsa durante alcuni lavori sui cavi della linea ferroviaria sulla tratta per San Vito dei Normanni. L'uomo sarebbe rimasto folgorato da una scarica elettrica provocata dal contatto di una scala metallica del camion su cui era a bordo con i colleghi e di un cavo in tensione.Lascia la moglie e 2 figli. Regione Puglia
10/07/2019 Incidente sul lavoro nelle saline di Sant'Antioco nel comune di San Giovanni Suergiu (Su), dove Dario Garau operaio di 67 anni originario di Tratalias (SU) è morto questo pomeriggio al Pronto Soccorso dell'Ospedale Sirai di Carbonia, dov'e stato trasportato poco prima da un'ambulanza del 118. Secondo una prima ricostruzione, nelle prime ore del pomeriggio mentre svolgeva il proprio turno di lavoro, apprestandosi a salire su una grossa macchina operatrice, l'uomo sarebbe caduto all'indietro sbattendo violentemente la testa al suolo, rimanendo esanime. Regione Sardegna
10/07/2019 Incidente mortale al km 55 dell'A12 direzione Roma. Il fatto è avvenuto alle 13 circa. Un autocarro (munito di braccio per il sollevamento carichi), impiegato nell'ambito dei lavori sul tratto autostradale, si è ribaltato ed ha investito 4 operai. Un giovane operaio di nazionalità straniera è deceduto, gli altri tre sono stati trasportati presso l'ospedale S.Paolo di Civitavecchia in codice rosso. Regione Lazio
10/07/2019 Cosimo Massaro, operaio 40enne di ArcelorMittal è morto in un incidente sul lavoro il 10 luglio, cadendo in mare insieme alla gru sulla quale lavorava, crollata per la tromba d'aria che ha colpito la città. Il suo corpo è stato recuperato tre giorni dopo. Il sindaco Giuseppe Fischetti ha proclamato il lutto cittadino. Regione Puglia.
15/07/2019 Massimiliano Faro, operaio di 57 anni, è morto sul lavoro questa mattina. all'interno dello stabilimento del Centro siderurgico bresciano, a Brescia. La vittima sarebbe stata schiacciata da una bobina di materiale metallico. Con lui c'era un collega che ha assistito impotente alla scena. Regione Lombardia
15/07/2019 Nelle campagne di Denno si è verificato l'ennesimo incidente sul lavoro. Andrei, operaio agricolo 31 anni non ce l'ha fatta. Schiacciato dal trattore su cui stava lavorando. Regione Trentino Alto Adige
16/07/2019 Maurizio Bovo, operaio vicentino di 57 anni è morto in un incidente sul lavoro avvenuto alla G.P. Piazzon, un'azienda metalmeccanica che sorge nella zona artigianale di Valdagno. Secondo una prima ricostruzione l'operaio residente a Valdagno, è stato colpito e ucciso da una pesante trave d'acciaio. Regione Veneto
16/07/2019 Barbara Fiore, mamma di 32 anni, è morta mentre andava a lavoro a bordo della sua Hyundai: è uscita fuori strada per cause da accertare, si è schiantata contro il guardrail e si è ribaltata fino a finire in una campagna al lato della careggiata, sulla SS101 a Gallipoli. Regione Puglia.
17/07/2019 È stata dichiarata la morte di Rudi Asiatico, operaio di 44 anni caduto ieri dal tetto di un'abitazione di Varedo (Monza) e ricoverato in terapia intensiva all'ospedale San Gerardo di Monza. Rudi Asiatico, di Bergamo, a quanto emerso stava restaurando la sommità di una villetta, quando per cause ancora da accertarsi, è precipitato nel vuoto. Regione Lombardia
18/07/2019 Un uomo di 60 anni è morto folgorato mentre era al lavoro in un impianto lavorativo a Solbiate Arno, in Corso Roma, poco dopo le 14.30 di giovedì 18 luglio. Si tratta dell'elettricista Giuseppe Mazzetti di Sumirago. Regione Lombardia
18/07/2019 Un operaio marittimo di 26 anni, è morto sul lavoro mentre stava pitturando il tetto della stiva quando è precipitato compiendo un volo di almeno 20 metri. Inutile l'immediato intervento dei mezzi di soccorso. L'uomo sarebbe deceduto sul colpo. Regione Liguria
19/07/2019 Un operaio di 57 anni, dipendente di una ditta di Genova, è morto in un incidente sul lavoro a Lerma, comune di ottocento abitanti in provincia di Alessandria. Secondo quanto riferito dai carabinieri di Novi Ligure (Alessandria) intervenuti sul posto, la vittima era impegnata in lavori di consolidamento di un dirupo quando, per cause in corso di accertamento, è precipitato per una ventina di metri. Inutile, per l'uomo, l'intervento del 118 con l'elisoccorso. Regione Piemonte
20/07/2019 Amos Turla, operaio di 61 anni, di Monte Isola, è morto schiacciato per cause ancora da stabilire alla Dolomite Franchi di Marone, una società storica per il territorio che ha appena festeggiato il secolo di attività. La tragedia si è consumata intorno alle 19.30 fa nel reparto dove si fabbricano laterizi e a schiacciare l'uomo sarebbero stati, a quanto risulta dalle prime ricostruzioni, dei carichi. Regione Lombardia
22/07/2019 Un operaio di 63 anni è morto dopo essere stato sbalzato da un escavatore che stava manovrando. È accaduto ad Affile. A quanto ricostruito, il mezzo si è ribaltato e l'uomo si è schiantato al suolo. Trasportato in ospedale in gravi condizioni, è morto qualche ora dopo. Regione Lazio
22/07/2019 Agostino Medina, operaio di 43 anni è morto dopo essersi ribaltato con il carrello elevatore all'interno della Cgd di Crespellano, storica azienda meccanica specializzata nella costruzione di stampi e trancianti e nelle lavorazioni di precisione. Regione Emilia Romagna
22/07/2019 È morto mentre tornava a casa in moto dopo il lavoro, Cristian Piazzoli, poliziotto perugino in servizio alla Digos della questura di Milano. Aveva 44 anni e lascia moglie e due figli. Regione Lombardia
25/07/2019 È morto Luca Caravita, l'operaio di 44 anni trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore ieri, dopo un brutto incidente sul lavoro. L'uomo, dipendente dello zuccherificio CoproB di Minerbio, in via Mora, stava effettuando manutenzione su una macchina industriale quando una lastra sarebbe improvvisamente caduta, colpendolo alla testa. Regione Emilia Romagna
25/07/2019 Joachim Bauer, operaio di 32 anni è deceduto questa mattina in un'azienda agricola di Maccastorna (Lodi) dopo essere precipitato in una cisterna per la fermentazione di liquami organici per la produzione di biogas. Regione Lombardia
26/07/2019 Mario Rega Cerciello, carabiniere, è morto, per essere stato accoltellato mentre era in servizio. Regione Lazio
26/07/2019 Un 74enne di Cugnoli (Pescara), Mario Silvestri, è morto all'ospedale di Pescara a quasi 20 giorni dall'incidente agricolo in cui era rimasto gravemente ferito. L'uomo, lo scorso 8 luglio, nel comune del Pescarese, era alla guida di un trattore per eseguire alcuni lavori su un terreno di proprietà del figlio, titolare di un'azienda agricola, quando, per cause in corso di accertamento, il mezzo si era ribaltato. Finito in ospedale, è sempre stato ricoverato nel reparto di Rianimazione, dove oggi, attorno alle 12, è morto. Regione Abruzzo
30/07/2019 L.G., operaio edile di 52 anni è morto per i traumi riportati precipitando dal tetto della chiesa di San Giuseppe del Carminello, in via Garibaldi a Trapani, dove sono in corso lavori di ristrutturazione. Trasportato nel pronto soccorso dell'ospedale "Sant'Antonio Abate", con un'ambulanza del 118, l'uomo è deceduto poco dopo. Regione Sicilia
30/07/2019 Fabio Salerno, 50 anni compiuti da poco, era un operaio e stava tornando dal turno di notte in fabbrica quando, sabato 27 luglio 2019, è rimasto vittima dell'incidente stradale avvenuto in corso Re Umberto a Torino. Abitava a Grugliasco insieme a un cane e un gatto che adorava come se fossero i propri figli. Lascia il fratello gemello Maurizio, i genitori e due sorelle. Regione Piemonte
01/08/2019 Incidente mortale questa mattina a Castelfiorentino. La vittima è un uomo, Nertil Bushi, 27 anni, di origine albanese e residente a Bibbiena. L'incidente è avvenuto in un'azienda di via Niccoli, la VE.CA, attualmente non attiva in quanto in liquidazione. Da quanto si apprende l'uomo stava svolgendo alcuni lavori di impermeabilizzazione sul tetto di un magazzino assieme a un parente e sarebbe caduto da un'altezza di circa 10 metri a causa di un cedimento della struttura. Si sarebbe verificato anche un piccolo incendio sul tetto, ma non è chiaro in che modo l'incendio e la caduta siano collegate. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Petrazzi che hanno domato le fiamme. È stato attivato l'elisoccorso Pegaso, ma per l'uomo non c'è stato niente da fare. Regione Toscana
04/08/2019 Incidente sul lavoro nelle campagne di Montopoli. Intorno alle 13 è deceduto un uomo di 65 anni, scivolato dal trattore che stava guidando e poi stritolato dal mezzo che gli è passato sopra. Regione Lazio
05/08/2019 Antonio Pizzutelli, 38 anni, della provincia di Latina e Salvatore Vani, 45 anni, sono i due operai morti sul lavoro, investiti da un camion, mentre lavoravano in un cantiere stradale sull'A14, al Km 9 della Bologna Taranto. Regione Emilia Romagna
06/08/2019 Precipita da un'altezza di dieci metri e muore. Luigi Grassia, operaio di 51 anni, è morto sul colpo mentre era intento ad effettuare lavori di ristrutturazione del tetto di un edificio di una traversa di via delle Muse a Trentola Ducenta, in una zona a cavallo con Aversa e Lusciano, nei pressi dell'Istituto Cottolengo, a poche centinaia di metri dall'ex ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena. Regione Campania
07/08/2019 Claudio Holzer, operaio di 41 anni, impiegato per un frantoio di Dolcedo, in Liguria, è morto schiacciato dal trattore su cui lavorava. L'incidente è avvenuto in frazione Rimbaudi. L'uomo, originario di Trento, lascia la moglie, impiegata nella stessa ditta, e un figlio di un anno e mezzo. Regione Trentino Alto Adige
07/08/2019 Incidente mortale sul lavoro questa mattina a Ostellato, nel Ferrarese: Daniele Angelo Citticiani, di 58 anni, è morto mentre stava installando una pesa per camion alla Biogas. L'uomo, del Modenese, proprietario della ditta Movitrans, al momento dell'incidente stava lavorando per la cooperativa Bilanciai di Campogalliano. Secondo una prima ricostruzione, la vittima era sul camion con un collega quando una delle cinghie ha ceduto ed è caduto all'indietro battendo la testa. È morto sul colpo. Regione Emilia Romagna
08/08/2019 Trafitto da una sbarra di ferro mentre lavora in cantiere, dopo poche ore di coma non ce l'ha fatta Alessandro Vezzoli, l'operaio di 28 anni di Romano. Ennesima vittima di un incidente sul lavoro. Stava lavorando a un ascensore quando è stato colpito da un tondino di ferro caduto da diversi metri di altezza. Il trauma è stato gravissimo. Regione Lombardia
09/08/2019 Alessandro Rosi, operaio di 45 anni, di Firenze, ha perso la vita mentre un altro è rimasto gravemente ferito alle Acciaierie Arvedi, di Cremona, dopo che una trave d'acciaio avrebbe schiacciato la cabina di una delle due gru che la stava spostando. Regione Lombardia
12/08/2019 Un boscaiolo di 56 anni è deceduto in seguito alle grave ferite riportate nel bosco, mentre stava lavorando Secondo i primi accertamenti sarebbe stato colpito da un tronco. Regione Trentino Alto Adige
13/08/2019 Una domestica di 54 anni, è morta sul lavoro per essere precipitata mentre puliva i vetri in una casa a Milano. La domestica era regolarmente assunta. Regione Lombardia
13/08/2019 Non ce l'ha fatta Gabriele Menghini, l'operaio di 54 anni caduto mercoledì scorso da un'altezza di tre metri e mezzo mentre smontava un ponteggio mobile al termine di un lavoro a casa della suocera, in via Ferrarese: è morto a tre giorni dal ricovero. Regione Lombardia
14/08/2019 Lorenzo Bano, operaio di 29 anni, è morto sul lavoro per essere rimasto vittima di un incidente sul lavoro a Calcinate. Il ragazzo è rimasto schiacciato da una pedana durante dei lavori di manutenzione di un camion. L'impatto con la pedana di carico del mezzo ha causato lesioni gravi e nonostante l'intervento dei sanitari del 118, l'uomo è spirato poco dopo l'incidente. Si indaga sull'accaduto, e il mezzo è stato sequestrato. Bano lavorava per la GB Trasporti di Calcinate, società che lavora come fornitrice di Italtrans. Regione Lombardia
16/08/2019 Un operaio ha perso la vita questa mattina a causa di un infortunio sul lavoro avvenuto in un'azienda di logistica alle porte di Piacenza. Stava verniciando delle strutture di metallo. Si trovava in cima a un ponteggio a circa quattro metri di altezza, quando all'improvviso ha perso l'equilibrio ed è precipitato battendo violentemente la testa. Regione Emilia Romagna
17/08/2019 Un operaio, F.M., di 45 anni, di Fuscaldo (Cosenza), dipendente di un'impresa impegnata nell'esecuzione di lavori nella stazione ferroviaria di Monasterace, è morto in un incidente sul lavoro. L'operaio, nel momento dell'incidente, si trovava alla guida di un trattore. Nell'effettuare una manovra in retromarcia, si é affacciato dall'abitacolo del trattore battendo la testa contro un container posizionato a ridosso dei binari. Regione Calabria
19/08/2019 Tragica morte per un muratore 46enne di Randazzo, volato giù da una terrazza sovrastante il secondo piano di un'abitazione in via Marconi. Paolo Maio, che lascia una moglie e due bimbi, stava effettuando dei lavori sul terrazzo di una casa di fronte alla sua. Ha perso l'equilibrio sulla scala su cui si trovava e ha fatto un volo di sei metri urtando nelle ringhiere dei balconi sottostanti prima di finire sull'asfalto. Un volo che purtroppo gli è risultato fatale. Regione Sicilia
19/08/2019 Un operaio di 39 anni, Marco Iselli, è rimasto ucciso dalla ruspa che stava utilizzando su un pendio. Il mezzo, per cause ora oggetto di indagine, si è improvvisamente ribaltato ed ha schiacciato l'uomo, rimasto ucciso sul colpo. Regione Emilia Romagna
19/08/2019 Ledio Cerriku, un ragazzo di appena 19 anni, di Cesenatico, è morto in un incidente stradale mentre si stava recando al lavoro a Cervia. È accaduto alle 9.30, quando il giovane in sella al suo scooter Piaggio Liberty stava viaggiando in via Bramante, diretto verso il centro di Cesenatico. In direzione opposta proveniva un Fiat Ducato guidato da un 37enne, che ha svoltato a sinistra. Nella manovra lo scooter si è schiantato contro il furgone. Lo scontro è stato violentissimo, il ragazzo ha sbattuto violentemente la testa e, nonostante indossasse il casco, è morto praticamente sul colpo Regione Emilia Romagna
20/08/2019 Una giostraia di 39 anni, è morta in un incidente sul lavoro al luna park di Miramare di Rimini. Secondo una ricostruzione era su una scala per fare una manutenzione a una giostra, quando ha perso l'equilibrio ed è caduta a terra, battendo la testa. Regione Emilia Romagna
21/08/2019 Angelo Baresi, operaio di 51 anni è morto folgorato mentre stava lavorando in un cantiere edile. L'incidente è avvenuto poco dopo le 13: l'operaio stava lavorando a una gettata di cemento e stava manovrando il lungo tubo da cui fuoriesce il calcestruzzo. A un tratto, il braccio metallico da cui passa il cemento aspirato da una betoniera, manovrato da un collega, ha toccato una linea elettrica da 15mila volt di potenza che si è scaricata sull'uomo. È stato subito trasportato in eliambulanza, in gravissime condizioni, agli Spedali Civili di Brescia, ma è morto poco dopo il suo arrivo. Regione Lombardia
21/08/2019 Giuliano Ciabuschi, operaio di 57 anni, è morto sul lavoro, dopo 5 mesi di agonia, nel reparto di neurologia Carlo Urbani di Jesi, Ciabuschi era dipedente della CoopService di Reggio Emilia e il 26 Marzo 2019 era stato travolto dall'esplosione di una caldaia, dell'impianto termico dell'ospedale. Regione Marche
26/08/2019 Un gravissimo incidente sul lavoro si è verificato in un cantiere di Barete, vicino all'Aquila. Un giovane di 32 anni, Alessandro Pacifici, per cause da accertare, è stato travolto da un mezzo con il quale stava lavorando. Il ragazzo è deceduto. Sul posto vigili del fuoco e 118. Secondo quanto si è appreso, il ragazzo, figlio del titolare della ditta di costruzioni Pacifici, è stata colpito da una pesante lastra utilizzata per il carico di mezzi da lavoro sui rimorchi. Regione Abruzzo
26/08/2019 Tragico incidente sul lavoro a Sesto Ulteriano, una frazione di San Giuliano Milanese: un operaio di 40 anni è precipitato dal tetto di un capannone sul quale stava lavorando, facendo un volo di 12 metri. L'uomo è morto sul colpo. Regione Lombardia
26/08/2019 Ancora un tragico incidente sul lavoro, appena fuori la nostra provincia a Rivolta d'Adda (Cremona), avvenuto in un'azienda agricola di via Dante Alighieri. Un agricoltore di 62 anni è morto colpito da un tubo di raffreddamento di un trattore che è esploso. Il pezzo di ferro lo ha colpito al torace ferendolo mortalmente. Regione Lombardia
29/08/2019 Due operai Donato Telesca, di 53 anni e Leonardo Nolè di 54 anni, sono morti ad Alianello, in provincia di Matera, mentre ispezionavano la discarica Giuzio, dismessa da qualche anno. I corpi dei due lavoratori sono stati recuperati dai Vigili del Fuoco del Nucleo Speleo Alpini Fluviale, in un pozzo profondo circa 30 metri. Si pensa siano deceduti a causa della presenza di monossido di carbonio. Regione Basilicata
30/08/2019 È morto poco dopo l'arrivo in ospedale l'operaio di 39 anni che questo pomeriggio è rimasto incastrato tra due rulli industriali, in un macchinario di un'azienda di lavorazioni plastiche a Gorla Minore (Varese). Regione Lombardia
31/08/2019 Mario Borsato, operaio di 48 anni, è morto sul lavoro, travolto da un bancale alla Elledi Plast a Pezzan di Istrana, azienda di stampaggio di materie plastiche in provincia di Treviso. È rimasto schiacciato da un carico di diversi quintali. Regione Veneto
03/09/2019 Tragedia sul lavoro lunedì a Fondi. Un uomo di 65 anni, Alfredo Gentile, titolare di una ditta, ha perso la vita per l'esplosione di un tubo dell'alta pressione che ha causato anche il ferimento del figlio. L'incidente si è verificato in serata intorno alle 20, mentre padre e figlio stavano effettuando lavori di manutenzione in una cella frigorifera all'interno di un'altra azienda logistica di via Pantanello. Regione Lazio
03/09/2019 È morto a 32 anni mentre tornava a casa dopo lavoro, a Vasto, dopo il lavoro che tanto amava. Ultimamente faceva lo chef all'Osteria dei Miracoli e al Solaris di Casalbordino: Armando Gaspari, 32 anni, nato ad Abbiategrasso (Milano), ma residente a Vasto, capocuoco, ha perso la vita ieri pomeriggio qualche minuto dopo le 15 al volante di un suv Hyundai Kone vecchio tipo. L'auto che conduceva, dopo un violento impatto contro un camion cisterna, è rotolata in una scarpata ribaltandosi. Per il giovane non c'è stato scampo. Regione Abruzzo
05/09/2019 Oggi sono morti sul lavoro altri 3 lavoratori, di cui 2 operai. Ahmed Sattaoui, operaio di 48 anni, morto per essere caduto dal tetto di un capannone, da un'altezza di oltre 10 metri, a Flero, in provincia Brescia. Era padre di 2 figli molto giovani. Un marittimo di 26 anni, morto per essere caduto dalla nave, nel porto di Livorno. Alija Ahmndi, operaio di 65 anni, morto dopo 6 mesi, per un grave infortunio sul lavoro, di cui era stato vittima (era stato travolto da un distributore di bevande) a Cingoli, in provincia di Macerata. Lascia una moglie e 3 figli. Regione Lombardia e Marche
07/09/2019 Era da circa un'ora al lavoro in un cunicolo per collocare le tubature destinate a collegare una nuova palestra alla rete fognaria quando una massa di terra lo ha travolto e sepolto. Così è deceduto Vincenzo Iannella, 57 anni, operaio di Paupisi, coniugato con due figli. Regione Campania
09/09/2019 Paolo Valenti, boscaiolo di 36 anni, papà di 3 figli, è morto sul lavoro nei boschi delle Giudicarie. L'uomo è precipitato da un'altezza di una decina di metri, e l'impatto con il suolo è stato fatale. Regione Trentino Alto Adige
10/09/2019 Christian Bertoni, operaio di 50 anni, di Roncone, è stato ritrovato senza vita con il corpo immerso per metà in una delle vasche dell'acquedotto, lungo la strada che conduce al passo del Duron. Regione Trentino
12/09/2019 Parm e Tarsem Singh, di 47 e 45 anni, titolari dell'azienda, e Harminder Singh, di 29 anni, e Manjinder Singh, di 28, operai, sono morti sul lavoro, annegati in una vasca agricola ad Arena Po, nel Pavese. Regione Lombardia
13/09/2019 Ennesima tragedia sul lavoro, questa mattina, in Brianza: un uomo di 38 anni, Gianluca Giovinazzo, è morto mentre si trovava al lavoro nella ditta Bri. Con di Casatenovo (Lecco). Il 38enne, è stato schiacciato da una pressa. La dinamica dell'incidente, che si è verificato intorno alle 7 di oggi, venerdì 13 settembre, è al vaglio dei Carabinieri della Compagnia di Merate e dei tecnici dell'Ats, intervenuti sul posto insieme ai sanitari del 118 e ai Vigili del Fuoco. Purtroppo a nulla è servito il tentativo di rianimare l'uomo, di cui è stato subito constatato il decesso. Regione Lombardia
14/09/2019 Un ventitreenne di Racalmuto, Angelo Macaluso, è morto a causa di un incidente stradale lungo la strada provinciale 15 all'altezza di contrada Comete. Il ragazzo stava, stanotte alle 3,15 circa, rientrando a casa: aveva, a quanto pare, appena smesso di lavorare e stava facendo rientro verso la sua residenza. All'improvviso, lungo la strada provinciale che conduce verso il centro commerciale "Le Vigne" e l'innesto per la statale 640, l'incidente stradale. Un incidente che non ha coinvolto nessun altro mezzo. Regione Sicilia
16/09/2019 Un operaio di 57 anni è morto oggi in un cantiere a San Bartolomeo Val Cavargna (Como). Secondo i primi rilievi l'uomo, residente a Porlezza, è stato schiacciato dal cedimento di un muro in un cantiere edile per la realizzazione di una pista ciclabile. Regione Lombardia
16/09/2019 Un operaio di 52 anni è morto precipitando da un ponteggio nel pomeriggio di oggi, poco dopo le 17. La vittima, 52enne di origini rumene ma residente nel Bresciano mentre la famiglia vive in Romania, stava lavorando all'esterno di un'abitazione quando è caduto da un'altezza di circa 15 metri. Regione Lombardia
18/09/2019 Questa mattina è morto un operaio di 53 anni. L'uomo, di origini rumene, lavorava per una ditta edile, a cui era stata appaltato un lavoro di ristrutturazione di un capannone di Prato, in via Pieraccioli, nella zona di Galciana.Il 53enne stava camminando su un lucernario per effettuare un sopralluogo per lavori da realizzare sul tetto quando improvvisamente ha ceduto, l'uomo ha fatto un volo di circa 7 metri ed è morto sul colpo. L'intervento da parte degli operatori sanitari del 118 di rianimarlo è stato inutile. Regione Toscana
19/09/2019 Matteo Parmini, operaio di 36 anni, è morto sul lavoro per essere stato schiacciato da una tonnellata di zucchero, nella ditta Distillati San Giorgio. Lascia la moglie e due bimbi di 5 anni e 1 anno. Regione Lombardia
20/09/2019 Un operaio di 38 anni è morto in seguito a una caduta a Lugo, nel Ravennate. L'uomo, che stava lavorando per conto di una ditta riminese alla manutenzione del tetto di un'azienda, è precipitato da un'altezza di nove metri a causa del cedimento di un lucernario. Inutili i successivi soccorsi del 118. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e gli ispettori della Medicina del Lavoro dell'Ausl. Regione Emilia Romagna
24/09/2019 È morto schiacciato sotto il peso di alcune assi di legno che sarebbero servite a realizzare alcune pareti di un immobile. Un camionista di 49 anni, Gabriele Carmine, di Uboldo, ha perso la vita martedì mattina in via Forlanini, angolo via Agnesi, a Bovisio Masciago. L'incidente sul lavoro è avvenuto poco prima delle 8. Il 49enne, originario di Corigliano Calabro, doveva scaricare una grande partita di legno in un cantiere edile, dove era in corso la costruzione di un edificio ecologico. Quando ha aperto il portone dell'automezzo, le assi di legno sono rovinate a terra, travolgendo il camionista. L'uomo è morto sul colpo, a causa delle ferite al torace e alla testa. Regione Lombardia
24/09/2019 Un operaio è morto in un incidente sul lavoro avvenuto intorno alle 13.30 in un cantiere edile di Verona, in via Vasari, nei pressi dello stadio Bentegodi. Secondo i primi rilievi dei carabinieri e dei vigili del fuoco, l'uomo si trovava sotto una gru quando è stato travolto dal cestello che si è improvvisamente sganciato dal braccio di una macchina movimento terra. Regione Veneto
24/09/2019 Per quattro giorni ha lottato contro la morte ma alla fine si è dovuto arrendere. È deceduto stanotte, infatti, Gianluca Demasi, l'operaio 30enne originario di Fabrizia, nelle Serre Vibonesi, che il 19 settembre scorso era rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro in Val Vigezzo, nella provincia di Novara, in Piemonte.La vittima, che lavorava nel cantiere nel Comune di Malesco, è caduta da un'impalcatura riportando politraumi. Sul posto erano intervenuti i soccorsi del 118, che avevano elitrasportato il 30enne in codice rosso all'ospedale di Novara dov'era arrivato in stato di coma. Questa notte, purtroppo, il decesso. Regione Piemonte.
25/09/2019 Un operaio di 69 anni, è morto sul lavoro, travolto da un montacarichi, che ha ceduto sotto il peso dei sacchi di nocciole. È morto all'interno di un deposito di nocciole a Quindici, nell'avellinese. Regione Campania
28/09/2019 Un operaio, di 40 anni circa, è morto questa sera, sabato 28, in un incidente sul lavoro. L'uomo stava lavorando a bordo di una nave ormeggiata in porto, quando è stato travolto da un camion in manovra. La vittima sarebbe un guardiafuochi di una cooperativa. L'incidente è avvenuto intorno alle 19.30. Sul posto sono giunti operatori del 118, vigili del fuoco e Capitaneria di porto. Regione Friuli Venezia Giulia
28/09/2019 È morta mentre lavorava, di mattina presto, guidando il camion dei rifiuti di Sei Toscana. Una di 57 anni, Morena Tufi, dipendente dell'azienda è spirata sulla strada provinciale di Montemassi, nei pressi di Braccagni. La donna si è scontrata con un'auto su cui c'era un uomo di 50 anni, ricoverato in ospedale in codice rosso. Morena Tufi stava svolgendo il suo regolare turno di lavoro Regione Toscana
30/09/2019 Arturo Orlando, un ragazzo di soli 21 anni, morto sul lavoro, per essere stato travolto dal trattore che si È ribaltato, a Monte San Pietro. Regione Emilia Romagna
01/10/2019 Fabrizio Greco, operaio di 40 anni, morto sul lavoro per essere stato schiacciato da una pressa alla FCA di Cassino. Regione Lazio
01/10/2019 Dumitru Marius Sava, operaio di 39 anni della ditta SITI & TEL, morto sul lavoro per essere caduto dal palo di una linea telefonica, mentre stava effettuando la manutenzione tra Cabella Ligure e Carrega. Regione Piemonte
04/10/2019 Oggi sono morti sul lavoro 5 lavoratori. Un ragazzo di 23 anni Souaré Ibrahim Kalil, mentre stava vendemmiando in un'azienda agricola a Mogardino in provincia di Asti, dalle prime informazioni sembra sia caduto da un rimorchio su cui stava lavorando, battendo violentemente la testa, riportando un trauma cranico, con emorragia celebrale che gli È stato fatale. Un operaio, Mario Angiono, di 48 anni, di Crotone, è morto stamani, per essere caduto da un impalcatura, da un'altezza di 15 metri. Vincenzo Caccia, artigiano di 57 anni, È morto sul lavoro, per essere caduto da un terrapieno, da un'altezza di 4 metri a Brembilla (Bergamo). Due poliziotti Pierluigi Rotta 34 anni e Matteo Demenego 31 anni, sono morti in una sparatoria in questura a Trieste. Due rapinatori che erano stati fermati, hanno tentato la fuga e fatto fuoco sui due agenti. Regioni Varie
05/10/2019 Un operaio di 38 anni, è morto sul lavoro, schiacciato da un collo di oltre 100 kg di materiale di scarto di lavorazione, che gli sarebbe piombato addosso, a Vergiate (Varese). Regione Lombardia
07/10/2019 Altri 2 operai morti sul lavoro nella giornata di oggi, purtroppo. Questa mattina, dopo le 8, alla Cemental di Genola, nel Cuneese, stavano scaricando del materiale edilizio con la gru, quando il mezzo pesante si è ribaltato e ha schiacciato Thani Alexsander, operaio di 56 anni. Un operaio marittimo di 24 anni, È morto sulla nave cargo Malta della Grimaldi, mentre si trovava in navigazione tra Cagliari e Porto Torres. Le prime informazioni parlano di un incidente a bordo, forse causato dal mare agitato a causa del maltempo. Sono persone e non numeri, ricordiamocelo sempre quando ne parliamo! Regione Piemonte e Regione Sardegna
08/10/2019 Un operaio di 27 anni, è morto sul lavoro, colpito alla testa da una barra metallica alla M.A.B Spa a Lecco. Regione Lombardia
09/10/2019 Nuova vittima sulle strade della provincia di Brescia. Dopo le 22 ha perso la vita un uomo di 49 anni (avrebbe compiuto i 50 il prossimo novembre) mentre tornava a casa al termine del turno di lavoro. Graziano Guerra, questo il nome della vittima, dipendente da circa dieci anni della Zincatura Bresciatura di Verolanuova, nella bassa, con ancora indosso la tuta da lavoro era salito in sella alla sua moto Harley Davidson. Avrebbe dovuto raggiungere la sua abitazione di Milzano dove abitano la moglie e due figli. Invece, in via Kennedy, forse per il fondo stradale bagnato dalle abbondanti piogge, il motociclista ha perso il controllo ed è caduto a terra, tanto da finire con la due ruote contro il guardrail. Erano passate da pochi minuti le 22 quando gli altri automobilisti hanno notato la moto a terra e subito allertato i soccorsi al 112. Sul posto sono arrivate l'automedica da Cremona e un'ambulanza da Verolanuova, ma viste le condizioni ritenute disperate del 49enne, era giunto anche l'elicottero da Brescia. Regione Lombardia
11/10/2019 Antonio Domante, operaio di 57 anni, è morto sul lavoro, ucciso dal mezzo per triturare il legno a San Miniato. Era dipendente di una ditta, la Igo&M. Regione Toscana
13/10/2019 Paolo Aimetta, agricoltore di 32 anni, è morto sul lavoro, travolto da un macchinario mentre era impegnato nella raccolta di fagioli nei terreni dell'azienda di famiglia. Regione Piemonte
14/10/2019 Un antennista di 56 anni, è morto sul lavoro, scivolando da una scala mentre era al lavoro. L'uomo ha battuto la testa ed è morto. L'antennista, di Livorno, era dipendente di una ditta della città labronica. Regione Toscana
16/10/2019 Un 62enne, T.S., di Conselve, Padova, è rimasto vittima di una frana che l'ha travolto mentre scaricava un miscelatore all'azienda agricola Calonego Patrik, a Sedico, in via La Stanga. Regione Veneto
16/10/2019 Luciano Scariot, boscaiolo di 52 anni, è morto sul lavoro, per essere rimasto schiacciato da un albero. Regione Veneto
16/10/2019 Un tonfo sordo e un volo di una decina di metri prima di finire nel fosso. È il fotogramma degli ultimi momenti di vita di Alessandro Remollino, operaio calzaturiero di 40 anni che ieri mattina intorno alle 6,30 è morto sul colpo dopo essere stato investito sulle strisce pedonali, da un furgone a Monsummano, mentre si stava recando a lavoro. Regione Toscana
18/10/2019 Andrea Barale, operaio di 33 anni, è morto sul lavoro per essere stato schiacciato da un braccio telescopico alla Merlo di Cervasca. Andrea era sposato e padre di due figli. L'operaio che lavorava alla Merlo dall'età di 16 anni, oltre a moglie e figli, lascia i genitori e un fratello. Regione Piemonte
18/10/2019 Giovani Battista Gaudio, autotrasportatore di 61 anni, è morto sul lavoro, investito da un tir guidato da un collega sull'A25.Si era fermato sulla corsia di emergenza, ed era sceso dal mezzo, per capire se c'era un guasto. Ma mentre era piegato, intento a fare verifiche, è stato investito e ucciso. Regione Abruzzo
19/10/2019 Gianmarco Di Falco, meccanico di 26 anni, è morto sul lavoro, mentre stava portando fuori una motocicletta di grossa cilindrata all'interno dell'officina dove lavorava, quando improvvisamente ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro il muro dell'officina. Uno scontro così violento, che il giovane è morto sul colpo. Regione Lazio
23/10/2019 Luca Fazi, agricoltore di 37 anni, è morto sul lavoro, schiacciato dal trattore a Montelparo (Fermo). Regione Marche
24/10/2019 Mario Battaglia, operaio di 47 anni, è morto sul lavoro, schiacciato, dalla ruspa che si è ribaltata a Sclafani Bagni (Palermo) in contrada Acquanova. Regione Sicilia
24/10/2019 Warnakulasuriya Nishan Jayanga, corriere di 41 anni, è morto sul lavoro, schiacciato dal suo furgone, parcheggiato in leggera salita.È successo a Bardolino, sul Lago di Garda. Regione Veneto.
28/10/2019 Un operaio di 25 anni, è morto sul lavoro, per essere stato schiacciato dall'escavatore a Malcesine (Verona). Regione Veneto
28/10/2019 È morta sul colpo Anna Maria Dell'Anna, 58enne di San Cesario, maestra di sostegno dell'Istituto professionale per i servizi sociali, moda e turismo Morvillo Falcone . Schiacciata tra due tir che procedevano nella sua stessa direzione, e incastrata tra le lamiere della sua Citroen C3 bianca. La compagna sicura di tanti viaggi affrontati su e giù tra la provincia leccese e quella brindisina. L'auto sulla quale, poco dopo le 7 di ieri mattina, era salita a bordo, pronta ad affrontare l'ennesima giornata lavorativa nella sua scuola, per incontrare le sue colleghe e i suoi amati ragazzi. Ma dai suoi studenti della quinta B dell'indirizzo per i servizi sociali, che l'attendevano già alla prima ora, Anna Maria non ci è mai arrivata. A scuola, così come nella sua casa dove aveva lasciato il marito e due figlie, ieri mattina è arrivata, circa due ore dopo, la tragica notizia della sua morte. Regione Puglia
29/10/2019 Sergio Giansanti, agricoltore di 68 anni, è morto sul lavoro, schiacciato dal trattore mentre lavorava in campagna, in un terreno di sua proprietà a Velletri. Regione Lazio
29/10/2019 Lorenzo Bernini, operaio di 61 anni, è morto sul lavoro, per un incidente sul lavoro avvenuto nella notte di mercoledì 23 ottobre. Il decesso è avvenuto mentre era ricoverato alla Clinica della Mano di Modena dove il lavoratore aveva subito un lungo intervento chirurgico nel tentativo di salvare la mano rimasta schiacciata nelle rotative della Poligrafici Editoriale. Bernini, 61 anni, lascia la moglie ed un figlio. Regione Emilia Romagna.
29/10/2019 Una bracciante agricola di 56 anni è morta questa mattina, poco dopo le 8, in un fondo agricolo di Campoli del Monte Taburno, in provincia di Benevento. La donna, impegnata nella raccolta delle olive, era alla guida di un trattore con a rimorchio un sollevatore. Lungo una stradina interpoderale di contrada Valle Di Maio, ha perso il controllo del mezzo che si è ribaltato, travolgendola. Inutili i soccorsi immediati di altri braccianti presenti nella zona, che hanno tentato di portare via la 56enne di Campoli, intrappolata al di sotto del pesante mezzo. Regione Puglia
29/10/2019 Incidente mortale nella Marsica. Auto si schianta contro il parapetto di un ponte lungo la provinciale tra Trasacco e Collelongo e per il conducente non c'è nulla da fare. La vittima è Stefano De Gasperis, 49 anni, noto ristoratore di Avezzano. È stato il gestore della pizzeria Golden Park in via Nuova insieme alla famiglia ed era un appassionato sportivo. Lo schianto mentre tornava a casa dal lavoro. Regione Abruzzo
30/10/2019 Michele Traglia, agricoltore di 41 anni, è morto sul lavoro, schiacciato dal trattore che si è ribaltato a GUGLIONESI (CAMPOBASSO).Lascia la moglie e due bambini. Regione Molise
01/11/2019 Matteo Loi, operaio di 31 anni, è morto sul lavoro, schiacciato tra una macchina escavatrice e un muretto, all'interno di un cantiere stradale, ad Antria di Monchio delle Corti, in provincia di Parma. Regione Emilia Romagna
01/11/2019 Christoph Messner, contadino di 37 anni, è morto sul lavoro, per essere rimasto schiacciato dal trattore che stava manovrando. Lascia due figli. Regione Trentino Alto Adige
02/11/2019 Un operaio di 53 anni, è morto sul lavoro all'Ospedale di Salerno, dopo 6 settimane di agonia.Il12 settembre rimase coinvolto in un infortunio sul lavoro mentre lavorava nella tromba di un ascensore in un palazzo di Pontecagnano. Regione Campania
05/11/2019 Matteo Gastaldo, 46 anni, vigile del fuoco, Marco Triches, 38 anni, vigile del fuoco, Antonio Candido, 32 anni, vigile del fuoco, sono morti sul lavoro, nell'esplosione di un cascinale a Quargnento, in provincia di Alessandria. Regione Piemonte
08/11/2019 Un uomo di 56 anni, di Gela, Orazio Curvà, titolare di una ditta di autotrasporti, è morto in seguito ad un incidente sul lavoro verificatosi, nel tardo pomeriggio, in contrada Pietra Fucile a Ravanusa, comune della provincia di Agrigento. L'uomo, secondo le ricostruzioni del commissariato di Licata che si sta occupando delle indagini, mentre stazionava nei pressi di un capannone industriale adibito al commercio di cereali, è stato investito da un trattore. Regione Sicilia
09/11/2019 Giuseppe Sinibaldi, operaio di 63 anni, è morto sul lavoro per essere stato travolto da un autocompattatore nella discarica di Colle Fagiolara. Regione Lazio
11/11/2019 Ioan Dragan, 53 anni, è morto sul lavoro, schiacciato dal trattore a Casalbordino. Regione Abruzzo
12/11/2019 Leandro Caprarelli, operaio di 34 anni, è morto sul lavoro, per essere caduto dal tetto da un capannone, da un'altezza di 5 metri alla Marmi De Marchi di Malo. Leandro Caprarelli, residente nel Vicentino, era un tecnico dell'azienda Tecnorinergy, che ha sede sempre a Malo. Regione Veneto
12/11/2019 Incidente mortale in un'azienda agricola in provincia di Salerno, a Capaccio, nel cuore della Piana del Sele. Un operaio è deceduto dopo essere stato travolto da alcuni esemplari di bufale. La salma è stata portata all'ospedale di Battipaglia, dove si trova a disposizione dell'autorità giudiziaria. Sul caso indagano i carabinieri. Ancora da chiarire la dinamica dell'accaduto. Secondo una prima ricostruzione le bufale sarebbero uscite dal cancello che si è accidentalmente aperto, travolgendo così l'operaio. Inutili i soccorsi, l'uomo è morto sul colpo. Regione Campania
13/11/2019 Ha perso la vita in un incidente stradale Giacomo Clarke Donati, il 22enne di Firenze scomparso lunedì mattina mentre si recava a lavoro a Montestigliano, all'agriturismo di famiglia. La sua Lancia grigia è stata ritrovata in un fosso sulla Sp 99, al bivio tra Orgia e Montestigliano, fatale un incidente stradale. Regione Toscana
13/11/2019 Non ce l'ha fatta Gioacchino Fricano, il 55enne agricoltore originario di Bagheria (Palermo) che era rimasto schiacciato da un trattore mentre lavorava nel suo terreno di proprietà a contrada Piana, nel comune di Caronia, nel Messinese. L'uomo, dopo due settimane di agonia, è deceduto all'Ismett del capoluogo siciliano dove si trovava ricoverato. Fricano era rimasto gravemente ferito a seguito del ribaltamento del trattore che stava adoperando. Regione Sicilia
18/11/2019 Edoardo Pizzirani, operaio di 26 anni, è morto sul lavoro, per essere rimasto impigliato ad un bobina dove stava lavorando con altri colleghi, in una fabbrica di Prà. Regione Liguria
18/11/2019 Salvo Parisi, 62 anni, si stava dirigendo a lavoro come ogni mattina. È stato travolto da un'automobile che stava facendo manovra per entrare nel parcheggio di un esercizio commerciale. L'impatto è stato violentissimo. Salvo Parisi si stava dirigendo al municipio di Mascalucia, dove era impiegato come dirigente comunale. Regione Sicilia
19/11/2019 Alaenj Camarà, gommista di 18 anni di origini senegalesi, è morto questa mattina in seguito all'esplosione della gomma. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, sarebbe stato ucciso dall'esplosione di un grosso pneumatico che stava smontando da un camion. Regione Sicilia.
19/11/2019 Giovanni Battista Cascone, operaio di 29 anni è morto sul lavoro, per l'esplosione di un distributore di benzina, situato in contrada Ete Morto di Monte Urano in provincia di Fermo. Le cause dell'esplosione sono ancora da accertare. L'operaio stava lavorando all'impianto antincendio, ma è morto a causa dell'esplosione. La vittima è stata ritrovata a diversi metri dalla stazione di rifornimento, vani i tentativi del personale di primo soccorso giunto sul posto per provare a tenere in vita il povero lavoratore. Regione Marche
20/11/2019 Michele Calabrese, operaio di 43 anni, è morto sul lavoro per essere stato schiacciato da una lastra di marmo a Bojano, nello stabilimento della Bernardo Marmi. Regione Molise
20/11/2019 È di cinque morti e due feriti gravi il bilancio della terribile esplosione che ha devastato una fabbrica di fuochi d'artificio a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, nel tardo pomeriggio di oggi. Tra le vittime ci sono Venera Mazzeo, 71 anni, moglie del titolare della ditta, insieme Vito Matteo, 23 anni operaio, Fortunato Porcino, operaio di 36 anni, Giovanni Testaverde, 34 anni, operaio, Mohamed Taeher Mannai, operaio di 39 anni. Il corpo di una quinta vittima è stato ritrovato poi dopo le 22, ed è Giovanni Testaverde, operaio di 34 anni. Regione Sicilia
22/11/2019 Stavano tornando a casa dopo il lavoro: uno è morto, l'altro è rimasto ferito. È il drammatico bilancio dell'incidente nel quale sono stati coinvolti due dipendenti, napoletani, di un'azienda che ad Arpaia produce pezzi di ricambio. Erano a bordo una Volkswagen Bora che all'improvviso, secondo una prima ricostruzione, a Forchia, lungo la statale Appia, è finita contro un muro e si è ribaltata. Regione Campania
23/11/2019 Un operaio di 63 anni è morto sul lavoro, dopo che è precipitato da un'impalcatura nel cantiere edile per la costruzione del nuovo stabilimento del Pastificio Felicetti. L'incidente sul lavoro è avvenuto poco prima delle 11 a Molina di Fiemme, l'operaio stava montando parte dell'impalcatura, quando è precipitato per circa 15 metri. Regione Trentino Aldo Adige
23/11/2019 Luciano Zago, 55 anni, proprietario dell'officina Micar di Paderno Dugnano (Mi) è morto sul lavoro, schiacciato sotto un furgone, mentre lo stava controllando. Lascia la moglie e la figlia. Regione Lombardia
24/11/2019 Mauro Sini, operaio di 50 anni, è morto sul lavoro, per essere caduto da un'impalcatura di 4 metri all'interno di un capannone vicino al porto dove lavorava in un'impresa della zona. Regione Sardegna
25/11/2019 Graziano Totis, ragazzo di 35 anni, è morto in A4, mentre si recava a lavoro. La sua auto è stata tamponata all'alba da un furgoncino. Regione Lombardia
26/11/2019 Pasquale Filieri, 62 anni e titolare dell'impresa, Luigi Casaluci, 64 anni operaio, e Toni Mazzei, 44 anni operaio, sono morti sul lavoro, investiti da un'auto, mentre stavano lavorando alla potatura degli alberi a Galatone in provincia di Lecce. Nell'impatto è morto anche Alessandro Liguori, 44 anni, il conducente della golf che li ha investiti. Liguori era meccanico di un officina della zona e si stava recando a lavorare. Regione Puglia
29/11/2019 Tragico incidente sul lavoro in un podere tra Alezio e Gallipoli, poco dopo mezzogiorno di oggi. A perdere la vita un uomo di 49 anni, Romeo Reo, di Alezio, impegnato in un giardino per l'esecuzione di alcuni lavori di manutenzione: era su un cestello agganciato con un braccio meccanico ad un camion per lavori di potatura degli alberi. Regione Puglia
02/12/2019 Giovanni Palestini, autotrasportatore di 53 anni, è morto sul lavoro, schiacciato fra la motrice e il rimorchio di un autotreno, carico di collettame che avrebbe dovuto consegnare. Giovanni era un autotrasportatore autonomo che lavorava per conto della logistica Matricardi e stava cercando di agganciare la motrice al rimorchio, quando il mezzo si è mosso e l'ha schiacciato senza dargli il tempo di sottrarsi al devastante urto. Regione Marche
02/12/2019 Antonino Firetto, operaio di 58 anni, è morto sul lavoro, dopo un mese di agonia. Il 29 Ottobre, nel corso di lavori in un cantiere privato in via Po, era caduto da una impalcatura, da oltre tre metri, subendo gravi ferite poi rivelatesi fatali. Regione Sicilia
02/12/2019 Alessandro Del Sero, 39 anni, è morto sul lavoro, in un azienda agricola Di Giano Dell'Umbria, di proprietà della famiglia. In base alla prima ipotesi dei carabinieri l'uomo potrebbe essere scivolato, finendo tra le ruote dell'autoarticolato, dopo aver completato la pesatura del mezzo, con l'autotrasportatore dipendente di un'altra azienda che, in quei drammatici istanti, stava ripartendo e ha schiacciato fatalmente il trentanovenne. Regione Umbria
02/12/2019 Renato Piga, muratore di 36 anni, è morto in un incidente stradale avvenuto questa mattina sulla Statale 131. L'uomo stava viaggiando in direzione Sassari quando, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso il controllo della sua Peugeot e ha sbandato. Il guardrail ha trafitto l'abitacolo dell'auto uccidendo sul colpo l'uomo. Renato è morto mentre andava a lavoro. Regione Sardegna
02/12/2019 È morto all'ospedale di Cremona un 39enne di nazionalità indiana, travolto da un'auto nel tardo pomeriggio di lunedì 2 dicembre a San Pedretto di Castelvetro. I sanitari giunti sul posto per prestargli soccorso hanno praticato il massaggio cardiaco per più di mezz'ora a bordo dell'ambulanza, poi la corsa disperata al pronto soccorso della provincia Lombarda dove in serata i medici, purtroppo, hanno accertato il decesso. Era da poco arrivato in Italia e lavorava in campagna. L'uomo stava tornando a casa nella zona di San Pedretto dove risiede con altri connazionali, dopo una giornata di lavoro nei campi in un'azienda agricola a Olza di Monticelli. Era in sella ad una bicicletta e stava percorrendo la Provinciale da Castelvetro in direzione San Pietro in Cerro. All'altezza del cavalcavia vicino al cimitero della frazione, un camion – non è ancora chiara la tipologia di mezzo – che procedeva nella stessa direzione del 39enne, probabilmente a causa dello spostamento d'aria dovuto alla velocità, ha fatto sì che il ciclista sbandasse con la due ruote, cadendo a terra. In quel momento è sopraggiunta un'auto che seguiva il mezzo pesante e il giovane alla guida non sarebbe riuscito ad evitare l'uomo che si trovava riverso sull'asfalto, travolgendolo in pieno. Regione Lombardia
03/12/2019 Tragico incidente sul lavoro nella mattinata di domenica scorsa, 1° dicembre. Un uomo di 56 anni, Ismailaj Agron, di origini albanesi, è morto dopo due giorni di coma al Policlinico di Bari. L'incidente è avvenuto domenica mattina all'interno di un'azienda florovivaistica di Terlizzi. Ancora al vaglio dei Carabinieri della locale Tenenza, che di concerto con la Procura della Repubblica di Trani, indagano sulla vicenda, la reale dinamica dell'accaduto. L'uomo è stato prontamente soccorso dai colleghi, ma le sue condizioni sono apparse sin da subito disperate. Lascia la moglie e due figli. Regione Puglia.
03/12/2019 I gatti sono lì che l'aspettano, ma purtroppo Tatiana non tornerà più a casa. La giovane infermiera di Poggiardo è morta dopo essere stata investita un uomo ubriaco. Adesso tutta la comunità si mobilita per trovare una casa ai suoi amici a quattro zampe rimasti soli. Sorridente e amante degli animali in generale, nelle sue foto stringeva spesso uno dei suoi gatti. Viveva con loro e non si risparmiava per nessuno, soprattutto per randagi o gatti abbandonati. La ricordano così gli amici, che ancora sono sotto shock per quello che è successo. Tatiana Renna, la trentaduenne infermiera era uscita in bici come tutti i giorni. Originaria di Cellino San Marco (Brindisi), ma residente a Poggiardo, nella provincia di Lecce, è stata vittima di un incidente stradale. Mentre attraversava un incrocio è stata travolta da un'auto guidata da un uomo positivo al test dell'alcol e poi arrestato per omicidio stradale. Regione Puglia.
04/12/2019 Antonio Alfieri, operaio di 52 anni, è morto sul lavoro con la testa schiacciata tra il tetto e la grondaia a Pompiano, una morte orribile. Lascia una moglie malata e tre figli ancora piccoli. Regione Lombardia
05/12/2019 Luigi Mammoli, fabbro di 65 anni, è morto dopo 5 giorni di agonia, per spaventoso incidente avvenuto una settimana fa, mentre tornava a casa con il suo furgone, dopo il lavoro, travolto dall'erpice di un trattore. Agugliano è sotto choc per la morte di Luigi Mammoli, fabbro di 65 anni, molto conosciuto nel paese e a Polverigi, dove si trova la sua ditta. Regione Marche
06/12/2019 Luciano Zacchia, autotrasportatore 50enne È morto sul lavoro. Secondo quanto si è appreso, l'uomo si trovava nell'area di sosta "Mascherone est" dell'autostrada A1, nel comune di Fiano Romano, un posto poco frequentato, quando per cause in corso di accertamento, l'uomo è rimasto schiacciato dalla motrice del suo camion. Regione Lazio
07/12/2019 Incidente sul lavoro nella mattinata di oggi, sabato 7 dicembre, a Novara. È successo in via Greppi, dove un operaio è morto dopo essere caduto da un ponteggio. L'uomo, Gjon Lekaj, 38 anni, è deceduto sul colpo: inutili i soccorsi del 118, intervenuti sul posto. Regione Piemonte
08/12/2019 Tragedia ieri poco dopo le 16 a Crocetta del Montello(Treviso). Abdellatif Erradouani, operaio di 49 anni, originario del Marocco e da 17 anni regolare in Italia, stava tornando dal lavoro in scooter quando si è scontrato con un'auto. Un impatto fortissimo che non ha lasciato scampo all'uomo. Finito rovinosamente sull'asfalto, è morto sul colpo. Lascia la moglie, una figlia di 10 anni e la secondogenita nata solo un mese fa.
10/12/2019 Michele Ciommo, operaio 44 anni, è precipitato sul camion. Un volo di alcuni metri che non gli ha dato scampo. Ha battuto violentemente la testa e tutti i soccorsi sono stati vani.È caduto dalla gru mentre smontava le luminarie. Regione Puglia
12/12/2019 Un uomo di età apparente tra i 55 e i 60 anni è stato trovato senza vita ieri, su un marciapiedi di via dell'Annunziata, a Forcella, nel centro di Napoli: sarebbe caduto da un'impalcatura nell'androne di un edificio e il corpo sarebbe stato spostato successivamente. In corso indagini della Polizia di Stato. Regione Campania
14/12/2019 Abderrahman Hammoudi, operaio di 52 anni, è morto dopo la caduta da un ‘impalcatura di un cantiere in corso Alessandria. Un volo di cinque metri che gli ha procurato gravi ferite; trasportato all'ospedale di Alessandria il suo cuore ha smesso di battere nel tardo pomeriggio. Regione Piemonte
16/12/2019 È morto questa mattina in un incidente stradale Marco Scarpa, 21enne di San Donà di Piave, mentre stava andando a lavoro. Lo schianto è avvenuta intorno alle 7 lungo la statale 14, all'altezza di Calvecchia, a pochi chilometri da Venezia. Il 21enne stava andando al lavoro: stando a una prima ricostruzione avrebbe perso il controllo della sua Ypsilon 10 invadendo la corsia opposta dove si è scontrato contro un camion che proveniva dall'altra direzione. L'autista alla guida del mezzo pesante ha cercato di evitare l'impatto sterzando alla propria destra e finendo nel fossato a lato strada. La manovra, però, non è bastata. Il giovane automobilista è stato estratto già morto dall'abitacolo, mentre il conducente del mezzo pesante (un camionista romeno di 58 anni, impiegato per una ditta di Pordenone) non ha riportato gravi conseguenze. Regione Veneto
16/12/2019 Ha cercato di riparare la cabina della gru con ragno della sua azienda, ma qualcosa è andato tragicamente storto: e Carlo Baruffi, 45 anni, è rimasto schiacciato dalla stessa cabina, morendo praticamente sul colpo. A trovarlo è stato il nipote Mattia, che alle 13.30 di lunedì è andato nell'azienda della famiglia (che si occupa di raccolta di materiali ferrosi) nell'area artigianale di Gazzuolo, dato che lo stesso Carlo non rispondeva al telefono da oltre un'ora. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco, i carabinieri di Gazzuolo e Viadana e i tecnici dell'ATS Valpadana, che hanno ricostruito la dinamica. Con loro anche Croce Verde di Viadana e automedica dell'ospedale Oglio Po, intervenute per prime ma senza poter fare nulla per salvare l'uomo, che giaceva inerme. Regione Lombardia
17/12/2019 Pietro Perricci, operaio di 64 anni di Villafranca veronese è morto in un incidente sul lavoro avvenuto a Vallese di Oppeano. Dai primi accertamenti svolti dai tecnici dello Spisal dell'Ulss 9 Scaligera, l'uomo - del quale non è stata ancora resa nota l'identità - è precipitato dal tetto del capannone della Fdf, un'azienda che si occupa di siderurgia, fabbricazione ferro e acciaio. Quando sul posto sono arrivati i sanitari del 118 l'operaio era già morto. Regione Veneto
17/12/2019 Un giovane di 24 anni, T.D., è morto in un incidente avvenuto stamani sulla strada provinciale 113, nel territorio di San Pietro a Maida, nel Catanzarese. L'uomo era alla guida di un trattore agricolo che, per cause in corso di accertamento, si è ribaltato. Regione Calabria
18/12/2019 Giannangelo Di Terlizzi, operaio di 60 anni, È morto sul lavoro, per essere precipitato da un impalcatura da un'altezza di 5 metri, mentre lavorava alla ristrutturazione delle facciate di un palazzo. Regione Puglia
22/12/2019 Giuseppina Marcinnò, operaia di 65 anni, È morta sul lavoro, schiacciata da una pressa nell'azienda dove lavorava da diversi anni. La donna lavorava da tanti anni nello stabilimento della Copap, azienda agroalimentare specializzata nella lavorazione dell'aglio bianco piacentino, a Monticelli d'Ongina (Piacenza). Regione Emilia Romagna
24/12/2019 Stefano Strada, operaio di 45 anni, dipendente della ditta Temar di Chiavari è morto folgorato all'interno di una cabina elettrica con alta tensione dove stava riparando un guasto a Casarza Ligure. Regione Liguria
24/12/2019 Kumar Barati Pudota, operaio di 25 anni, È morto sul lavoro annegato, per essere caduto all'interno di una vasca di liquami, nell'azienda agricola "Cristina Dallan" di via Cornere ad Altivole, dove il giovane lavorava. Regione Veneto
24/12/2019 Loredana Guerra, imprenditrice agricola di 53 anni, È morta sul lavoro per essere stata investita da una rotoballa. Era rimasta vittima di un infortunio il 19 Dicembre, È morta dopo 5 giorni all'ospedale di Pordenone. Regione Friuli Venezia Giulia
27/12/2019 Giuseppe Sabato, operaio forestale di 50 anni È morto sul lavoro per essere stato travolto da un albero, mentre effettuava lavoro di manutenzione a Monticchio, nell'area dei laghi. Regione Basilicata
· Le Previsioni e le Profezie.
Manuela Gatti per “il Giornale” l'1 gennaio 2020. Margherita Hack, l'astrofisica scomparsa nel 2013, lo proclamò una volta per tutte ad Andrea Barbato ospite a Fluff, processo alla tv (mai sottotitolo fu più azzeccato) in onda su Rai 3: i pianeti e le costellazioni non hanno alcun influsso sulle vicende terrestri, quindi smettiamola con gli oroscopi sul piccolo schermo. Era il 1989: sono passati trent' anni, tre decadi in cui gli italiani non sembrano aver dato troppo retta alla grande scienziata toscana. Che sia per divertimento o per convinzione, per avere un argomento in più di conversazione o per lamentarsi della propria sfortuna, la tentazione di correre alle ultime pagine delle riviste per scoprire quale sorte attende il proprio segno zodiacale o di affollare le librerie negli ultimi giorni dell' anno per acquistare i volumi degli astrologhi più famosi resta forte. Pur sapendo che ciò che vi si leggerà è privo di fondamento scientifico. Gioco o suggestione che sia, l' astrologia inizia a sentire il peso dell' età: tre millenni di storia non sono pochi. L' osservazione dei corpi celesti, d' altronde, ha permesso fin dall' antichità di prevedere l' avvicendarsi delle stagioni, di definire il calendario, di sapere quando è meglio seminare e raccogliere. «Sulla base di ciò tutte le civiltà prescientifiche hanno pensato di poter estendere questa correlazione anche alle vicende umane», spiega Stefano Bagnasco, fisico dell' Istituto nazionale di fisica nucleare, che come coordinatore del gruppo di studio sull' astrologia del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, si occupa di raccogliere gli studi scientifici che sfatino i luoghi comuni sull' argomento. Nel tempo, dunque, ogni popolo arrivò a definire un insieme di credenze tutto suo: basti pensare allo zodiaco cinese, completamente diverso da quella occidentale, il quale a sua volta si è via via articolato in tantissime scuole di pensiero con impostazioni e orientamenti differenti. I primi conflitti dell' astrologia nacquero dal rapporto con il cristianesimo: la convinzione che i corpi celesti potessero condizionare l' uomo, la sua personalità e il suo operato cozzava con il concetto del libero arbitrio. «Astra inclinant, non necessitant», scriveva San Tommaso, secondo cui «gli astri influenzano» la vita umana «ma non costringono», e quindi questo loro potere cessa di fronte alla volontà dell' individuo. Per secoli, comunque, fede e oroscopo finirono per coesistere senza troppi problemi. «A contestare per la prima volta, dati alla mano, le teorie degli astrologhi fu Galileo Galilei», prosegue Bagnasco. Ma persino il pensatore pisano, considerato il padre della scienza moderna, cedette, se non altro per necessità, alle lusinghe degli astri. Gli capitò infatti di elaborare oroscopi su commissione, per esempio per il Granduca di Toscana Ferdinando I, ma ne fece anche per le due figlie, Virginia e Livia, il che fa pensare che qualche retaggio sopravvivesse persino in lui. Contemporaneo a Galilei fu un altro grande astronomo, Giovanni Keplero. «Fu lui l' ultimo a fare oroscopi. Keplero sosteneva che l' astrologia fosse la figlia pazza che doveva nutrire la madre povera, l' astronomia». Da quel momento in poi astronomia e astrologia presero definitivamente strade diverse: la prima si consolidò come disciplina scientifica, la seconda fu accertata come un insieme di credenze prive di fondamento. Vista l' impossibilità di confrontarsi con il nuovo metodo scientifico l' astrologia rimase legata a un sapere antico. Se si volesse individuare il testo fondante dell' oroscopo occidentale, quel libro sarebbe il Tetrabiblos di Claudio Tolomeo, astronomo attivo nel secondo secolo dopo Cristo (era lui il teorico del cosiddetto sistema tolemaico, in cui il sole gira intorno alla terra). Il suo trattato è considerato alla base dell' astrologia classica e dunque della disciplina moderna, nonostante le evoluzioni successive di quest' ultima. «Gradualmente l' astrologia smise di cercare di prevedere con precisione il futuro - spiega ancora il coordinatore del Cicap - per avvicinarsi invece alle nuove discipline che si andavano sviluppando, come la psicanalisi, sfumando sempre di più i propri pronostici». È, questo, uno degli aspetti analizzati dal gruppo di studio del Comitato, che alla fine di ogni anno va a riprendere le previsioni formulate dagli astrologi dodici mesi prima per controllare quali si siano avverate. La conclusione del Cicap è che i risultati sono uguali a quelli che si otterrebbero facendo previsioni a caso. «C' è da dire - precisa Bagnasco - che è sempre più difficile trovare oroscopi circostanziati. Gli astrologi li fanno apposta molto vaghi e fumosi, in modo che non si capisca esattamente cosa vogliano dire, oppure molto generici: se dico che l' anno prossimo da qualche parte nel mondo ci sarà un grande terremoto, facilmente ci azzeccherò». «Non è vero, ma ci credo», diceva il filosofo Benedetto Croce. In quel caso il filosofo napoletano si riferiva alla sua irriducibile superstizione. Per Matteo Pavesi, astrologo da trent' anni e vice-delegato lombardo del Cida, il Centro italiano di discipline astrologiche, l' aforisma potrebbe invece sintetizzare il suo approccio alla materia. «L' astrologia non ha pretese scientifiche e non è assimilabile né alla religione né alla psicologia. È uno dei tanti modi per dare un significato al nostro passaggio sulla Terra - racconta -. Ci sono tanti elementi della vita che ci sembrano scollegati e privi di ragione: io cerco di dare loro un senso attraverso simboli millenari». Pavesi, uno dei primi astrologi ad aprire un sito web nel 2000 (astroparade.it, 300mila pagine viste al mese e 4mila utenti unici al giorno), offre consulenze scritte a clienti sparsi in tutto il mondo, uomini (per la maggior parte) e donne, famosi e non. Un oroscopo da 3 pagine costa 50 euro, uno più articolato, che può andare dalle sette alle nove pagine, viene 70 o 90 euro. Le previsioni di solito vertono sul trimestre o semestre successivo. «La cosa che più desidero è che la persona viva il momento - spiega l' astrologo - perché se ti dico che la cosa migliore ti capiterà a dicembre dell' anno prossimo tu ti brucerai tutto il tempo in mezzo». La filosofia di Pavesi è quella di dare alle persone delle indicazioni «per vivere al meglio» e per «sintonizzarsi sull' aspetto migliore di sé». Ma sono tantissime le scuole di pensiero esistenti nell' astrologia, che si differenziano sia per i sistemi di interpretazione applicati sia per l' obiettivo che si prefiggono. C' è per esempio la scuola morpurghiana (dall' astrologa Lisa Morpurgo, secondo cui se dodici sono i segni, dodici devono essere i pianeti da impiegare), la scuola francese di André Barbault (capostipite dell' astrologia mondiale, che va a indagare i grandi temi globali, e sostenitore di rapporti stretti con filosofia e psicanalisi), l' astrologia karmica (basata sul concetto della reincarnazione e incentrata sugli aspetti esistenziali) e infine ci sono scuole più vicine alla psicologia. Per tutti quelli che le praticano, spiega Pavesi, questa è «alta stagione»: insieme all' estate, la fine dell' anno è il periodo in cui arrivano più richieste di oroscopi. Grazie alla tecnologia, oggi le consulenze possono essere gestite in tempi relativamente rapidi. «Ma quando ho cominciato io, negli anni Ottanta, i calcoli per gli oroscopi si facevano ancora a mano. Ci si impiegava anche tre o quattro ore, ma per certi versi era meglio perché mentre si disegnava si cominciava a meditarci su. Oggi, poiché basta inserire i dati nel computer per avere il risultato, tutti si improvvisano astrologi ma poi non sanno interpretare ciò che ottengono». Quello che non cambia sono le domande che vengono poste. L'amore resta al primo posto; seguono il lavoro, le richieste relative alla scoperta di attitudini e potenzialità (comprese le scelte di studio dei figli) e infine le domande esistenziali. Ma, conclude Pavesi, «prima c' era più pazienza. Oggi, anche con gli oroscopi, si vuole tutto e subito».
Il 2019 sta finendo e, immancabili, arrivano le profezie per il 2020 di Baba Vanga, presunta veggente cieca morta in Bulgaria nel 1996 all'età di 85 anni, considerata la "Nostradamus dei Balcani". Da Leggo il 27 dicembre 2019. E le sue premonizioni sono inquietanti. In particolare nel mirino di Vanga sono finiti il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: secondo Vanga nel 2020 la loro vita sarà messa in pericolo. Nelle sue profezie l'attuale presidente della Russia avrà un anno difficile nel 2020 e tutto inizierà con un tentativo di omicidio. E l'assassino sarebbe un uomo dal all'interno del Cremlino. E su Mosca potrebbe abbattersi un meteorite. Problemi di salute invece per Donald Trump, che secondo Vanga si ammalerà di una misteriosa malattia che lo lascerà sordo. Gli verrà inoltre diagnosticato un tumore al cervello con sintomi come nausea e acufene. Vanga affermò anche che la Cina sarebbe diventata una delle più grandi potenze economiche e sarebbe salita al potere globale. Verranno poi scoperte nuove tecnologie che rivoluzioneranno la razza umana. Infine nelle sue premonizioni gli estremisti musulmani conquisteranno l'Europa che avrà un collasso dopo un grande cambiamento che, secondo molti sarebbe riferito alla Brexit. Sono diversi gli eventi che Baba Vanga sembra aver predetto. Prima dell'attentato alle Torri Gemelle, la donna aveva detto: «Orrore, orrore! I fratelli d'America cadranno dopo essere stati attaccati da uccelli d'acciaio. I lupi ululeranno nella boscaglia e il sangue degli innocenti verrà sparso». Prima del disastro del sottomarino Kursk, che nel 2000 aveva portato alla morte di tutto l'equipaggio, nel 1980 Baba Vanga aveva detto: «Kursk sarà ricoperto d'acqua e l'intero mondo lo piangerà». Baba Vanga, al secolo Vangelia Pandeva Dimitrova, nacque a Strumica (odierna Macedonia) nel 1911 da una famiglia poverissima, e a 12 anni avrebbe perso la vista dopo essere stata colpita da un tornado. Non potendo permettersi le cure necessarie, la donna rimase cieca per tutta la vita e avrebbe iniziato ad avere le prima visioni nei giorni seguenti. Secondo i suoi seguaci, Baba Vanga era in grado di leggere nel pensiero e di prevedere il futuro e la sua fama fu tale che anche i leader comunisti in Bulgari si servirono di lei per organizzare la loro agenda politica. In molti casi, le profezie di Baba Vanga si sono parzialmente avverate. Ecco cosa aveva previsto la sensitiva bulgara, anno per anno:
- Il riscaldamento globale e lo tsunami del 2004 (predetto negli anni '50): "Le regioni fredde diventeranno calde e i vulcani si sveglieranno. Un'onda gigantesca colpirà una grande costa e le città, gli edifici e le persone, saranno completamente sommersi dalle acque. Tutto si scioglierà come il ghiaccio".
- L'11 settembre (predetto nel 1989): "Orrore, orrore! La fratellanza americana cadrà dopo essere attaccata da uccelli d'acciaio. I lupi ululeranno nel cespuglio e scorrerà sangue innocente".
- La tragedia del sottomarino Kursk nel 2000 (predetta nel 1980): "Alla fine del secolo, nell'agosto 1999 o 2000, Kursk sarà sommersa dalle acque e tutto il mondo piangerà per lei".
- L'elezione di Obama: "Il 44° presidente degli Stati Uniti sarà afroamericano e sarà l'ultimo della loro storia".
- La Primavera Araba: "Ci sarà una grande guerra islamica, che inizierà nel 2010 e diventerà mondiale. In Siria gli arabi utilizzeranno armi chimiche contro gli europei".
La Nostradamus bulgara: "Nel 2020 Trump avrà un tumore e l'Europa sarà invasa dai musulmani". Le profezie di Baba Vanga, la Nostradamus dei Balcani che ha previsto l'attentato alle Torri Gemelle e il disastro del Kursk: nel 2020 Trump avrà un tumore, l'Europa sarà invasa dai musulmani e un uomo cercherà di uccidere Putin. Cristina Verdi, Venerdì 27/12/2019, su Il Giornale. C’è chi la considera la Nostradamus dei Balcani e chi non crede ai suoi vaticini. Fatto sta che i leader del partito socialista bulgaro pendevano dalle labbra di questa anziana veggente che anno per anno ha predetto le peggiori catastrofi dei nostri tempi, dall’attentato alle Torri Gemelle al disastro del sottomarino Kursk. Vangelia Pandeva Dimitrova, meglio conosciuta come Baba Vanga, nata in una cittadina macedone nel 1911 e morta a Sofia nel 1996, avrebbe acquistato la capacità di vedere il futuro a 12 anni, quando un tornado la travolse e la scaraventò nel bel mezzo di un campo. A seguito dell’incidente perse la vista, ma iniziò ad avere le prime visioni profetiche. Anno per anno predisse sciagure terribili che si avverarono puntualmente qualche decennio più tardi. A metà del secolo scorso preconizzò lo tsunami che investì il Sud Est asiatico provocando la morte di oltre 230mila persone. "Un'onda gigantesca colpirà una grande costa e le città, gli edifici e le persone, saranno completamente sommersi dalle acque", annunciava Baba Vanga. Poi, nell’89, parlava di "uccelli d’acciaio" che avrebbero fatto cadere la "fratellanza americana". "Orrore, orrore!", urlava l’anziana donna, "i lupi ululeranno nel cespuglio e scorrerà sangue innocente". Dodici anni dopo i due Boeing 767 dell’American Airlines e della United si schiantarono sotto gli occhi del mondo sul World Trade Centre di New York. Sempre negli anni ’80 la veggente profetizzò la fine del sottomarino russo della Flotta del Nord, che nel 2000 si abissò nel mare di Barents assieme ai 118 membri del suo equipaggio. "Kursk sarà sommersa dalle acque e tutto il mondo piangerà per lei", avvertiva Baba Vanga. Tra i presagi più celebri ci sono anche quelli dell’elezione di Barack Obama alla Casa Bianca e dell’inizio delle primavere arabe. Ma cosa ha previsto la visionaria bulgara per l’anno che sta per iniziare? Le sue visioni per il 2020 riguardano i protagonisti della politica mondiale: Donald Trump e Vladimir Putin. Ma anche le sorti del Vecchio Continente e l’avanzata del dragone cinese. Secondo Baba Vanga, come ricorda Leggo, le vite del capo del Cremlino e della Casa Bianca saranno messe in pericolo. Il presidente russo, proprio all’inizio dell’anno, potrebbe essere coinvolto in un tentativo di omicidio da parte di uno dei suoi fedelissimi. Non solo. La capitale russa, secondo la veggente, potrebbe essere colpita da un asteroide. Il presidente americano, invece, secondo la vecchina, andrà incontro a seri problemi di salute: potrebbe perdere l’udito e addirittura ammalarsi di tumore al cervello. Più rosee le previsioni che vedono la Cina avanzare nello scacchiere internazionale e riservarsi un posto d’onore al tavolo delle grandi potenze, grazie all’inarrestabile avanzata economica. L’Europa, prevede Baba Vanga, sarà assoggettata dai musulmani dopo aver subito un grande cambiamento, che qualcuno già identifica nella Brexit. La nostra vita, inoltre, stando alle visioni dell’anziana donna, verrà rivoluzionata da scoperte scientifiche sensazionali. Succederà davvero? Sarà il tempo a darci la risposta.
Nostradamus, profezie 2020: grandi catastrofi geologiche in arrivo. Laura Pellegrini il 28/12/2019 su Notizie.it. Dal suo primo libro pubblicato nel 1555, Nostradamus ha sempre ricevuto grande seguito: molte delle sue profezie, infatti, si sono rivelate reali. Dall’ascesa di Hitler al crollo delle Torri Gemelle, dalla rivoluzione francese alla bomba atomica, dall’assassinio di Kennedy all’atterraggio sulla Luna. Anche per il prossimo 2020, Nostradamus ha rivelato 7 principali profezie. Non esiste un vero fondamento scientifico, tuttavia è interessante vedere quello che l’autore ha previsto. Anche Baba Vanga, recentemente, ha espresso le sue previsioni. Nostradamus, uno dei più grandi autori di profezie, ha previsto l’arrivo di grandi catastrofi geologiche per il prossimo 2020. Come primo punto, infatti, ha rivelato un brusco innalzamento delle temperature con un conseguente scioglimento dei ghiacciai. In seguito, inoltre, il livello dei mari si innalzerebbe e si potrebbero verificare inondazioni e uragani. Oltre a ciò, Nostradamus prevede l’inizio di una recessione economica mondiale e di una crisi economica. Infine, un possibile conflitto mondiale (il terzo nella storia) potrebbe esplodere proprio nel 2020. Per il prossimo anno è atteso un grande evento: la fine del regno di Elisabetta II di Inghilterra.
1) La terza guerra mondiale. Uno dei primi eventi previsti per il 2020 è lo scoppio del terzo conflitto mondiale: annunciato moltissime volte, forse con ironia, secondo Nostradamus potrebbe diventare realtà. Sarà una guerra di 27 anni tra due super potenze mondiali dopo l’ascesa del terzo anticristo. “Nella città di Dio -rivela la profezia -, ci sarà un grande tuono. Due fratelli verranno fatti a pezzi dal Caos, il grande leader soccomberà. La terza grande guerra inizierà quando la grande città starà bruciando”.
2) Putin assassinato, Trump morirà. Nel prossimo 2020, secondo le profezie di Nostradamus, il presidente Russo verrà assassinato, mentre quello americano morirà. Il primo, infatti, verrà tradito e ucciso da una persona a lui molto vicina, mentre il presidente americano morirà per una malattia misteriosa. Inoltre, un membro della sua famiglia farà un brutto incidente stradale.
3) Crisi finanziaria. Tra le previsioni del prossimo anno ci sarà anche l’incombente crisi finanziaria mondiale con il conseguente crollo dei mercati. I primi segnali preoccupanti, in effetti, arrivano da diverse parti del mondo.
4) Fine del regno di Elisabetta II. Secondo le previsioni di Nostradamus, nel 2020 la regina Elisabetta II morirà lasciando il trono al figlio Carlo. un evento cruciale per la storia dell’Inghilterra.
5) Nuovo sbarco sulla Luna. A partire dall’anno prossimo la NASA ha annunciato dei viaggi sulle Stazioni Spaziali aperti al pubblico e alle aziende. Per Nostradamus, però, ci sarà un nuovo sbarco sulla Luna.
6) Disastri naturali. Un violento terremoto colpirà nel 2020 la California e Vancouver. Inoltre, i cambiamenti climatici degli ultimi anni provocheranno disastri naturali di ampio raggio in Italia, Repubblica Ceca e Gran Bretagna. In questi paesi potrebbero verificarsi inondazioni.
7) Nuovo Papa. Per concludere, Nostradamus prevede l’elezione di un nuovo Pontefice per il prossimo 2020: Papa Francesco (l’ultimo vero Papa), infatti, secondo le profezie, morirà. A succederlo salirà un giovane che guiderà la Chiesa fino al 2029, ma creerà scandalo e distruggerà la città di Roma.